La dimensione economica e operativa dei nuovi strumenti giuridici per il risanamento delle imprese. Alberto Mazzoleni. I risultati della ricerca

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1 Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Economia e Management Osservatorio sulla crisi e sui processi di risanamento delle imprese La dimensione economica e operativa dei nuovi strumenti giuridici per il risanamento delle imprese L esperienza dei Tribunali della Lombardia I risultati della ricerca Alberto Mazzoleni Brescia, 27 maggio 2014

2 La rilevanza dei temi oggetto di analisi Contesto di riferimento della ricerca Crescita economica limitata/crisi accentuata su alcuni settori Novità normative recenti: In ambito nazionale (L. 07/08/2012 n. 134) In ambito comunitario (Raccomandazione UE 12/03/2014 n. 135) Aumento sei casi di imprese in crisi Aumento dell utilizzo degli strumenti previsti dalla normativa fallimentare per risolvere la crisi 2

3 La ricerca Individuazione all interno del contesto economico analizzato (n aziende operanti in Lombardia) delle imprese in crisi. Approfondimento delle imprese in crisi relativamente alle quali era possibile poter analizzare la documentazione «attendibile» e «standardizzata». Il campione delle imprese in crisi risulta essere verosimilmente più ampio rispetto a quello analizzato, in quanto non sono stati oggetto di analisi i casi delle imprese che hanno utilizzato il piano asseverato a norma dell art 67 L.F. nonché le imprese fallite. Disponibilità, da parte dei tribunali che hanno aderito al progetto di ricerca, di fornire la documentazione necessaria per l analisi. I tribunali che hanno aderito al progetto di ricerca sono stati quelli di Milano, Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova. Sono stati analizzati complessivamente 984 casi. 3

4 La ricerca Focus sui casi di concordato preventivo e di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art 182 bis L.F. relativamente ai quali sono stati raccolti i seguenti documenti: Per i concordati preventivi: Ricorso ex art 161 comma 6 (pre-concordato o concordato in bianco); Ricorso ex art 161 comma 2 e 3 (presentazione della proposta e del piano); Decreto di ammissione/ Decreto di inammissibilità; Relazione del commissario giudiziale; Decreto di revoca; Comunicazione esito votazioni; Decreto di omologa. Per gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art 182 bis L.F.: Ricorso per accordo di ristrutturazione dei debiti ex art 182 bis L.F.; Decreto di omologa dell accordo di ristrutturazione dei debiti ex art 182 bis L.F.. Rilevazione di numerose informazioni (content analysis) finalizzate a successive analisi/rielaborazioni. Ogni caso è stato analizzato collocandolo nel momento in cui la procedura è stata avviata (presentazione dell istanza iniziale) e rilevando tutte le informazioni disponibili. 4

5 Il campione analizzato Analisi dei casi presentati negli anni 2011, 2012 e fino al 30 giugno 2013: Documenti non disponibili al momento dell analisi Concordati rubricati anno 2011, ma la cui presentazione è datata 2010 Totale casi analizzati 5

6 Il campione analizzato Anche negli ultimi sei mesi dell anno 2013 i casi esistenti sono aumentati: Variazione Variazione Variazione Tribunale/Tipologia documento Milano 132% 54% 259% CP 164% 59% 320% 182_BIS 10% 13% 24% Bergamo 164% 68% 343% CP 154% 72% 336% 182_BIS -33% Crema 50% 33% 100% CP 125% 33% 200% 182_BIS -100% 0% -100% Cremona -33% 400% 233% CP -33% 275% 150% 182_BIS Brescia 281% 33% 408% CP 341% 31% 477% 182_BIS -50% 150% 25% Totale casi 152% 55% 289% 6

7 Il campione analizzato Le aziende che hanno utilizzato gli strumenti di concordato preventivo e di accordo di ristrutturazione dei debiti: sono in genere di piccole dimensioni (con un numero di dipendenti inferiore a 20 ed un fatturato inferiore a 5 milioni di euro); predispongono il bilancio in forma abbreviata; sono scarsamente patrimonializzate (con il capitale sociali al minimo di legge); con rilevante anzianità (in prevalenza con più di 10 anni di vita). I settori maggiormente colpiti sono il commercio, le costruzioni ed il real estate in generale. 7

8 Settori merceologici Il campione analizzato /Tribunale Codice ATECO Milano Bergamo Crema Cremona Brescia Totale Commercio 20% 22% 25% 40% 19% 20% Costruzioni 14% 32% 19% 20% 24% 19% Immobiliare 8% 7% 25% 10% 9% 8% Metalmeccanico 5% 7% 6% 13% 7% Macchinari 9% 2% 0% 10% 5% 7% Attività professionali 9% 5% 6% Gomma -Plastica 3% 9% 7% 5% Manifattura_Altro 5% 5% 6% 10% 2% 4% Tessile 3% 7% 13% 10% 7% 4% Trasporto e Magazzinaggio 4% 3% 1% 3% ICT 4% 1% 3% Petrol-Chimico 3% 1% 1% 2% Alloggio e ristorazione 3% 1% 1% 2% Servizi alle imprese 3% 1% 2% Attività finanziarie 2% 1% 1% Alimentare 1% 2% 6% 1% 1% Attività culturali 1% 1% 1% Altri settori 1% 1% 3,6% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% Il 47% dei casi analizzati appartiene a queste tre classi La graduatoria è simile in tutti i tribunali A Milano vi è un incidenza sopra la media delle attività professionali/servizi e della produzione macchinari A Brescia vi è un incidenza sopra la media del comparto metalmeccanico, del settore gomma-plastica e di quello tessile 8

9 Il grado di efficacia delle procedure Verifica dello stato delle procedure * analizzate al 10/04/2014 Tribunale/Stato giuridico /06/2013 Totale Milano Fallita 93% 49% 45% 55% Non Fallita 7% 51% 55% 45% Bergamo Fallita 96% 55% 27% 58% Non Fallita 4% 45% 73% 42% Crema Fallita 100% 40% 50% Non Fallita 60% 100% 50% Cremona Fallita 100% 67% 50% 80% Non Fallita 33% 50% 20% Brescia Fallita 67% 96% 54% 41% 54% Non Fallita 33% 4% 46% 59% 46% Oltre la metà dei casi analizzati risulta fallita alla data del 10/04/2014 I tribunali nei quali vi è una maggiore concentrazione di insuccesso sono in ordine: Cremona, Bergamo, Milano, Brescia e Crema La percentuale delle imprese fallite si riduce per le procedure più recenti Le procedure presentate nel 2011 sono sfociate in fallimento con percentuali molto elevate. Nota*: comprende sia le procedure di concordato preventivo sia gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex 182 bis 9

10 Il grado di efficacia delle procedure Ammissione/non ammissione della procedura di concordato preventivo Tribunale/Ammissione /06/2013 Totale Milano AMMISSIONE RINUNCIA AL CP FALLIMENTO IN PROPRIO INAMMISSIBILE NO_DOCUMENTO Bergamo AMMISSIONE RINUNCIA AL CP 2 2 FALLIMENTO IN PROPRIO INAMMISSIBILE NO_DOCUMENTO Crema AMMISSIONE FALLIMENTO IN PROPRIO 1 1 INAMMISSIBILE NO_DOCUMENTO Cremona AMMISSIONE RINUNCIA AL CP 1 1 INAMMISSIBILE 2 2 NO_DOCUMENTO 5 5 Brescia AMMISSIONE RINUNCIA AL CP FALLIMENTO IN PROPRIO INAMMISSIBILE NO_DOCUMENTO Totale % 58% 44% 5% 5% 28% 17% 15% 65% 1% 3% 11% 21% 2% 36% 5% 32% 27% 2% 47% 7% 13% 33% 23% 34% 15% 2% 40% 9% 100% L ammissione delle domande di concordato preventivo è differente nei tribunali considerati I tribunali con maggiore presenza di ammissioni sono in ordine: Bergamo, Cremona, Milano Crema e Brescia I tribunali con maggiore presenza di rinunce sono in ordine: Brescia, Cremona, Milano, Bergamo e Crema I tribunali con maggiore presenza di fallimenti in proprio sono in ordine: Milano, Crema, Bergamo, Brescia e Cremona I tribunali con maggiore incidenza di inammissioni sono in ordine: Brescia, Crema, Milano, Cremona e Bergamo 10

11 I motivi di non ammissibilità I casi di non ammissibilità dei concordati preventivi TRIBUNALE Mancata presentazione del piano Mancanza di documenti Incompletezza dei documenti presentati Incompetenza del tribunale Proposta senza patrocinio legale Mancato rispetto delle cause legittime di prelazione Percentuale offerta ai creditori troppo bassa Assenza di garanzie nell esecuzione del piano Giudizio negativo sull affidabilità dei valori Altre cause NR Milano 52% 6% 14% 4% 1% 16% 4% 3% 11% 13% Bergamo 63% 13% 38% 6% Crema 29% 14% 71% 14% 43% 43% Cremona 50% 50% 50% 50% Brescia 34% 30% 16% 1% 1% 4% 10% 21% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Il totale dei casi di non ammissibilità è 278 suddivisi tra i tribunali che hanno partecipato al progetto di ricerca. Le cause più frequenti di inammissibilità dei concordati preventivi sono riconducibili: alla mancata presentazione del piano/proposta entro i termini stabiliti dal tribunale; alla mancanza o incompletezza dei documenti obbligatori allegati al piano/proposta; a motivi di tipo giuridico (tribunale incompetente, assenza patrocinio legale, mancato rispetto delle cause legittime di prelazione); alla bassa percentuale offerta e/o assenza di garanzie nell esecuzione del piano. 11

12 Il concordato in bianco o «automatic stay» Numero totale di concordati in bianco presentati presso i Tribunali che hanno aderito al progetto di ricerca: Tribunale/VI comma /06/2013 Totale Milano Bergamo Crema Cremona Brescia Totale

13 Il concordato in bianco o «automatic stay» Alla presentazione del concordato in bianco, i Tribunali che hanno partecipato alla ricerca hanno mostrato «approcci differenti» Tribunale/Termine /06/2013 Totale Milano 52% 63% 58% 60 GG 50% 52% 51% 90 GG 17% 18% 18% 120 GG 8% 5% 6% NO_DOCUMENTO 25% 25% 25% Bergamo 15% 8% 11% 60 GG 79% 81% 80% 90 GG 8% 8% 8% 120 GG 13% 12% 13% Crema 3% 2% 2% 60 GG 14% 50% 31% 90 GG 43% 17% 31% 120 GG 43% 33% 38% Cremona 1% 1% 1% 90 GG 50% 100% 75% 120 GG 50% 0% 25% Brescia 30% 27% 28% 60 GG 33% 29% 31% 90 GG 42% 30% 36% 120 GG 3% 15% 9% NO_DOCUMENTO 22% 26% 24% Totale 100% 100% 100% 13 Tribunale/Proroga /06/2013 Totale Milano 52% 63% 58% PROROGA 26% 28% 27% NO PROROGA 49% 48% 48% NO_DOCUMENTO 25% 25% 25% Bergamo 15% 8% 11% PROROGA 45% 42% 44% NO PROROGA 55% 58% 56% Crema 3% 2% 2% PROROGA 43% 17% 31% NO PROROGA 57% 83% 69% Cremona 1% 1% 1% PROROGA 50% 25% NO PROROGA 50% 100% 75% Brescia 30% 27% 28% PROROGA 17% 23% 20% NO PROROGA 62% 51% 56% NO_DOCUMENTO 22% 26% 24% Totale 100% 100% 100% In prevalenza il termine concesso è di 60 gg a Milano e Bergamo Brescia e Cremona concedono 90 gg con maggiore frequenza Nella maggioranza dei casi non vengono concesse proroghe

14 I comportamenti successivi al concordato in bianco La percentuale di concordati in bianco rispetto al totale dei casi è in generale elevata. Brescia e Cremona contano il 73% dei casi; Milano e Crema il 59% dei casi; Bergamo il 42% dei casi. La percentuale di presentazione del piano dopo il concordato in bianco e variabile. Presentano il piano: Crema il 92% dei casi Bergamo il 78% dei casi Cremona il 75% dei casi Milano il 50% dei casi Brescia il 36% dei casi 14

15 L efficacia delle procedure per agevolare la continuità aziendale Tribunale/Tipologia di Concordato preventivo Totale Milano 58% 56% 61% 58% IN CONTINUITA' 14% 15% 28% 19% IN LIQUIDAZIONE 63% 56% 56% 58% MISTO 24% 28% 16% 23% Bergamo 20% 22% 16% 19% IN CONTINUITA' 0% 4% 15% 5% IN LIQUIDAZIONE 89% 46% 63% 61% MISTO 11% 50% 22% 34% Crema 3% 3% 3% 3% IN CONTINUITA' 0% 44% 40% 33% IN LIQUIDAZIONE 75% 44% 60% 56% MISTO 25% 11% 0% 11% Cremona 4% 1% 1% 2% IN CONTINUITA' 0% 0% 100% 18% IN LIQUIDAZIONE 67% 100% 0% 64% MISTO 33% 0% 0% 18% Brescia 100% 15% 18% 19% 18% IN CONTINUITA' 0% 10% 13% 13% 12% IN LIQUIDAZIONE 67% 80% 64% 69% 69% MISTO 33% 10% 23% 19% 20% Totale 100% 100% 100% 100% 100% Le procedure non agevolano, in genere, la continuità La continuità pura si ha: Nel 33% dei casi a Crema Nel 19% dei casi a Milano Nel 18% dei casi a Cremona Nel 12% dei casi a Brescia Nel 5% dei casi a Bergamo I casi di continuità pura sono 62 a Milano, 6 a Bergamo, 6 a Crema, 2 a Cremona e 12 a Brescia per un totale di 88 casi con informazioni disponibili su 226 casi complessivi di continuità 15

16 Liquidazione Declasso del privilegio Tribunale/Trattamento del privilegio /06/2013 Totale Milano 58% 56% 63% 58% DECLASSO 24% 15% 16% 18% SENZA DECLASSO 76% 85% 84% 82% Bergamo 20% 22% 15% 19% DECLASSO 11% 14% 12% 13% SENZA DECLASSO 89% 86% 88% 87% Crema 3% 2% 2% 2% DECLASSO 25% 33% 33% 31% SENZA DECLASSO 75% 67% 67% 69% Cremona 4% 1% 0% 2% DECLASSO 33% 33% 33% SENZA DECLASSO 67% 67% 67% Brescia 100% 15% 19% 20% 18% DECLASSO 13% 9% 9% SENZA DECLASSO 100% 100% 88% 91% 91% Totale 100% 100% 100% 100% 100% Il declasso del privilegio avviene in un numero limitato di casi La percentuale di declasso dei casi passa dal 33% di Cremona al 9% di Brescia 16

17 Liquidazione Trattamento differenziato dei creditori Tribunale/Trattamento creditori chirografari /06/2013 Totale Milano 58% 56% 63% 58% TRATTAMENTO DIFFERENZIATO 20% 33% 21% 26% TRATTAMENTO INDIFFERENZIATO 80% 67% 79% 74% Bergamo 20% 22% 15% 19% TRATTAMENTO DIFFERENZIATO 11% 32% 12% 22% TRATTAMENTO INDIFFERENZIATO 89% 68% 88% 78% Crema 3% 2% 2% 2% TRATTAMENTO DIFFERENZIATO 25% 17% 15% TRATTAMENTO INDIFFERENZIATO 75% 83% 100% 85% Cremona 4% 1% 0% 2% TRATTAMENTO DIFFERENZIATO 17% 33% 22% TRATTAMENTO INDIFFERENZIATO 83% 67% 78% Brescia 100% 15% 19% 20% 18% TRATTAMENTO DIFFERENZIATO 5% 2% 9% 5% TRATTAMENTO INDIFFERENZIATO 100% 95% 98% 91% 95% Totale 100% 100% 100% 100% 100% La presenza di differente trattamento ai creditori (a parità di causa legittima di prelazione prevista dalla legge) ha una incidenza massima del 26% nel caso di Milano e minima del 5% nel caso di Brescia. 17

18 Liquidazione Percentuale offerta ai creditori chirografari Tribunale/Percentuale offerta chirografari /06/2013 Totale Milano 58% 56% 63% 58% 0-10% 22% 16% 28% 21% 11-20% 22% 23% 13% 19% 21-40% 23% 20% 28% 23% 41-60% 5% 7% 6% 6% OLTRE 60% 5% 1% 5% 3% 100% 4% 1% 1% CLASSI 20% 33% 21% 26% Bergamo 20% 22% 15% 19% 0-10% 7% 5% 8% 6% 11-20% 15% 16% 32% 19% 21-40% 41% 30% 32% 33% 41-60% 15% 7% 8% 9% OLTRE 60% 4% 7% 4% 6% 100% 7% 2% 4% 4% CLASSI 11% 32% 12% 22% Crema 3% 2% 2% 2% 0-10% 33% 15% 11-20% 25% 33% 33% 31% 21-40% 50% 17% 67% 38% CLASSI 25% 17% 15% Cremona 4% 1% 0% 2% 11-20% 33% 33% 33% 21-40% 50% 33% 44% CLASSI 17% 33% 22% Brescia 100% 15% 19% 20% 18% 0-10% 33% 13% 22% 14% 11-20% 30% 35% 28% 31% 21-40% 33% 40% 38% 34% 37% % 8% 6% 9% OLTRE 60% 33% 10% 4% 5% CLASSI 5% 2% 9% 5% Totale 100% 100% 100% 100% 100% La percentuale offerta ai creditori chirografari è concentrata nelle prime tre classi analizzate ovvero compresa fra lo 0 e il 40% La classe più bassa di soddisfazione dei creditori chirografari (0-10%) raccoglie il 21% dei casi a Milano, il 15% dei casi a Crema, il 14% dei casi a Brescia e il 6% dei casi a Bergamo La classe più elevata di soddisfazione dei creditori chirografari (21-40%) raccoglie il 44% dei casi a Cremona, il 38% dei casi a Crema, il 37% dei casi a Brescia, il 33% dei casi a Bergamo e il 23% dei casi a Milano 18

19 Liquidazione Durata della proposta Tribunale/Tempistica /06/2013 Totale Milano 58% 56% 63% 58% 0-2 ANNI 32% 35% 34% 34% 2-3 ANNI 23% 30% 23% 26% 4-5 ANNI 13% 12% 21% 15% NESSUNA INDICAZIONE 33% 24% 21% 25% Bergamo 20% 22% 15% 19% 0-2 ANNI 15% 20% 32% 21% 2-3 ANNI 7% 32% 36% 27% 4-5 ANNI 20% 28% 17% NESSUNA INDICAZIONE 78% 29% 4% 35% Crema 3% 2% 2% 2% 0-2 ANNI 50% 50% 100% 62% 2-3 ANNI 25% 17% 15% NESSUNA INDICAZIONE 25% 33% 23% Cremona 4% 1% 0% 2% 2-3 ANNI 17% 33% 22% NESSUNA INDICAZIONE 83% 67% 78% Brescia 100% 15% 19% 20% 18% 0-2 ANNI 33% 60% 31% 31% 37% 2-3 ANNI 33% 10% 27% 38% 27% 4-5 ANNI 17% 9% 11% NESSUNA INDICAZIONE 33% 30% 25% 22% 25% Totale 100% 100% 100% 100% 100% La durata della proposta è inferiore ai 5 anni La percentuale dei casi senza indicazione della durata è significativa (anche se in calo) 0-2 anni è la classe più frequente a Crema (62%), Brescia (37%) e Milano (34%) La classe da 2 a 3 anni è quella più frequente a Bergamo (27%) e Cremona (22%) 19

20 La continuità Forma tecnica La continuità in capo al debitore è Tribunale/tipo di continuità /06/2013 Totale Milano 81% 54% 67% 63% DEBITORE 24% 27% 41% 31% TERZO CON PARTECIPAZIONE DEBITORE 7% 8% 21% 12% TERZO SENZA PARTECIPAZIONE DEBITORE 69% 65% 38% 58% Bergamo 8% 28% 17% 21% DEBITORE 26% 40% 28% TERZO CON PARTECIPAZIONE DEBITORE 15% 20% 15% TERZO SENZA PARTECIPAZIONE DEBITORE 100% 59% 40% 58% Crema 2% 1% DEBITORE 50% 50% TERZO SENZA PARTECIPAZIONE DEBITORE 50% 50% Cremona 3% 1% DEBITORE 100% 100% Brescia 100% 8% 16% 16% 15% DEBITORE 25% 22% 21% TERZO CON PARTECIPAZIONE DEBITORE 19% 11% 14% TERZO SENZA PARTECIPAZIONE DEBITORE 100% 100% 56% 67% 66% Totale 100% 100% 100% 100% 100% limitata I casi di maggiore concentrazione sono Cremona e Crema a cui seguono Milano (31%), Bergamo (28%) e Brescia (21%). Nella maggior parte dei casi la continuità è in capo ad un soggetto economico nuovo. I casi di continuità pura e mista sono: Milano 120, Bergamo 40, Brescia 29, Crema 2 e Cremona 1 caso su un totale di 192 casi con informazioni disponibili su 226 casi complessivi di continuità 20

21 La continuità Informazioni generali/copertura dei fabbisogni finanziari Rispetto a 226 casi rilevati di concordati preventivi in continuità o misti, le informazioni disponibili sono molto limitate. Modalità Modalità di copertura di copertura SP SP RF RF Accordi Accordi con con Accordi Accordi con con TRIBUNALE TRIBUNALE del fabbisogno del fabbisogno Previsionale Previsionale Previsionale Previsionale banche banchesoggetti soggetti terzi terzi finanziario finanziario Totale casi Milano Milano 3% 4 3% 4 4% 5 2% 3 2% Bergamo Bergamo 12% 5 14% 6 23% % 1 43 Crema Crema Cremona Cremona Brescia Brescia 6% 2 6% 2 9% Totale complessivo In pochissimi casi (N. 18) vengono indicate le In un numero di casi ancora più limitato (N. 3) è modalità di copertura del fabbisogno finanziario stato rilevato l intervento del sistema bancario quale finanziatore dell impresa in crisi 21

22 La relazione del commissario giudiziale La coerenza delle cause rispetto a quanto indicato dal debitore Tribunale/cause crisi /06/2013 Totale Milano 51% 51% 65% 53% COERENTI 81% 82% 78% 81% NON COERENTI 19% 18% 22% 19% Bergamo 23% 26% 12% 22% COERENTI 91% 82% 100% 87% NON COERENTI 9% 18% 13% Crema 1% 5% 1% COERENTI 100% 100% 100% Cremona 5% 1% 2% COERENTI 100% 100% 100% Brescia 100% 20% 23% 18% 22% COERENTI 100% 74% 68% 100% 76% NON COERENTI 26% 32% 0% 24% Totale 100% 100% 100% 100% 100% In genere le cause della crisi indicate dal debitore sono riscontrate dal commissario giudiziale 22

23 Gli elementi attivi La valutazione della proposta Tribunale/Valutazione attività /06/2013 Totale Milano 50% 51% 65% 53% NON OMOGENEA 83% 71% 78% 76% OMOGENEA 17% 29% 22% 24% Bergamo 23% 26% 12% 22% NON OMOGENEA 77% 74% 71% 75% OMOGENEA 23% 26% 29% 25% Crema 1% 5% 1% NON OMOGENEA 0% 67% 50% OMOGENEA 100% 33% 50% Cremona 6% 1% 2% NON OMOGENEA 50% 100% 57% OMOGENEA 50% 0% 43% Brescia 100% 20% 22% 18% 21% NON OMOGENEA 100% 17% 16% 9% 74% OMOGENEA 0% 3% 6% 9% 26% Totale 100% 100% 100% 100% 100% Con un elevata frequenza la valutazione degli elementi attivi effettuata dal commissario giudiziale diverge da quella effettuata dal debitore 23

24 Gli elementi passivi La valutazione della proposta Anno di riferimeno Tribunale/valutazione passività /06/2013 Totale Milano 50% 51% 65% 53% NON OMOGENEA 85% 75% 78% 79% OMOGENEA 15% 25% 22% 21% Bergamo 23% 26% 12% 22% NON OMOGENEA 64% 72% 100% 72% OMOGENEA 36% 28% 0% 28% Crema 1% 5% 1% OMOGENEA 100% 100% 100% Cremona 6% 1% 2% NON OMOGENEA 50% 100% 57% OMOGENEA 50% 0% 43% Brescia 100% 20% 22% 18% 21% NON OMOGENEA 100% 89% 64% 40% 69% OMOGENEA 0% 11% 36% 60% 31% Totale 100% 100% 100% 100% 100% Con un elevata frequenza la valutazione degli elementi passivi effettuata dal commissario giudiziale diverge da quella effettuata dal debitore 24

25 La differenza tra la proposta del debitore e la relazione del commissario Tribunale/scostamento /06/2013 Totale Milano 49% 51% 65% 52% NESSUNA VARIAZIONE 21% 12% 8% 14% % 39% 49% 41% % 18% 24% 19% % 25% 19% 21% % 3% 4% OLTRE 50% 3% 1% Bergamo 23% 26% 12% 22% NESSUNA VARIAZIONE 36% 23% 25% % 36% 43% 34% % 13% 14% 13% % 21% 43% 21% % 3% OLTRE 50% 8% 4% Crema 1% 5% 1% NESSUNA VARIAZIONE 100% 25% % 25% % 50% Cremona 6% 1% 2% NESSUNA VARIAZIONE 50% 43% % 14% % 43% Brescia 100% 20% 23% 18% 22% NESSUNA VARIAZIONE 11% 18% 40% 18% % 32% 26% 10% 26% % 29% 30% 29% % 21% 24% 20% 23% % 5% 3% 5% Totale 100% 100% 100% 100% 100% 81% 68% 75% 47% 78% Sono state rilevate differenze significative tra la proposta del debitore e le analisi del commissario. Si rilevano variazioni significative: Nel 81% dei casi a Milano Nel 78% dei casi a Brescia Nel 75% dei casi a Crema Nel 68% dei casi a Bergamo Nel 47% dei casi a Cremona Non si rileva nessuna variazione: Nel 43% dei casi a Cremona Nel 25% dei casi a Bergamo e Crema Nel 18% dei casi a Brescia Nel 14% dei casi a Milano 25

26 Giudizio del commissario Il giudizio del commissario giudiziale sulla proposta presentata dalla società: Tribunale/giudizio /06/2013 Totale GIUDIZIO POSITIVO GIUDIZIO NEGATIVO NO_INFORMAZIONE Totale Dall analisi delle 305 relazioni del commissario giudiziale: in 255 casi il commissario ha dato un giudizio positivo al concordato; in 47 casi ha dato un giudizio negativo; in 3 casi non ha fornito nessuna informazione a riguardo Tribunale/giudizio /06/2013 GIUDIZIO POSITIVO 67% 81% 85% 84% GIUDIZIO NEGATIVO 18% 14% 16% NO_INFORMAZIONE 33% 1% 1% Totale 100% 100% 100% 100% Concordati rubricati anno 2011, ma la cui presentazione è datata

27 Omologa del concordato Tribunale/omologa /06/2013 Totale Milano OMOLOGATO NON_OMOLOGATO Bergamo OMOLOGATO NON_OMOLOGATO Crema OMOLOGATO Cremona 4 4 OMOLOGATO 3 3 NON_OMOLOGATO 1 1 Brescia OMOLOGATO NON_OMOLOGATO Totale Il totale dei casi omologati è 155, pari al 78% dei casi in cui i creditori hanno votato positivamente 27

28 Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Economia e Management Osservatorio sulla crisi e sui processi di risanamento delle imprese La dimensione economica e operativa dei nuovi strumenti giuridici per il risanamento delle imprese L esperienza dei Tribunali della Lombardia I risultati della ricerca Alberto Mazzoleni Brescia, 27 maggio 2014

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