UNIVERSITA ED AZIENDE SANITARIE: SINERGIE PER IL TERRITORIO

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1 UNIVERSITA ED AZIENDE SANITARIE: SINERGIE PER IL TERRITORIO FERRARA, 20 FEBBRAIO 2008 AULA MAGNA RETTORATO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA 1

2 LA REVISIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI: I DIPARTIMENTI E I PROGRAMMI INTEAZIENDALI RELATORE: DR. FOSCO FOGLIETTA 2

3 UNA PREMESSA UNA PREMESSA I DIPARTIMENTI E I PROGRAMMI INTER- AZIENDALI NON SONO IL FRUTTO DI UNA FREDDA INGEGNERIA ORGANIZZATIVA NE LA MERA APPLICAZIONE DI INDIRIZZI REGIONALI (CHE SONO, PERALTRO, SCATURITI DELLA ESPERIENZA GIA REALIZZATASI A FERRARA ALMENO 2 ANNI PRIMA) I DIPARTIMENTI E I PROGRAMMI INTER- AZIENDALI SONO LA CONSEGUENZA DI UNA CONSIDERAZIONE DI MERITO: AL CITTADINO/UTENTE POCO IMPORTA CHE IL SISTEMA PROVINCIALE DELLA OFFERTA OSPEDALIERA SIA DISTINTO IN 2, AUTONOME, AZIENDE; IMPORTA, INVECE, DI RICEVERE UNA ASSISTENZA PARIMENTI QUALIFICATA IN QUALUNQUE SEDE EROGATIVA DI TALE OFFERTA. 3

4 A DA QUI, LA NECESSITA DI ELIMINARE O RIDURRE UNA PRIMA SERIE DI DISFUNZIONI CHE INCIDONO SULLA QUALITA DELL ASSISTENZA. UNA DIFFUSA DISEGUAGLIANZA NELLE CONDIZIONI DI ACCESSO UNA EVIDENTE DISOMOGENEITA NEI TRATTAMENTI ASSISTENZIALI A PARITA DI QUADRO CLINICO (O DI CONDIZIONI DI BISOGNO) 4

5 CIO E IL PRODOTTO STORICO DI UNA MARCATA TENDENZA ALLA AUTOREFERENZIALITA DEI SISTEMI AZIENDALI E DI UNA ALTRETTANTO EVIDENTE PROPENSIONE AL SETTORIALISMO DI MOLTE UNITA OPERATIVE AUTOREFERENZIALITA E SETTORIALISMO CHE SONO CAUSA ED EFFETTO DI: DIFFICOLTA DI DIALOGO (E TALVOLTA CONFLITTI) FRA PROFESSIONISTI; PRECARIETA NEL GARANTIRE IL PROCESSO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE ; TENDENZA A PERPETUARE LE PRASSI IN ESSERE, ANCHE SE SONO FONTE DI INAPPROPRIATEZZE (CLINICHE E/O ORGANIZZATIVE) 5

6 B QUESTO STATO DI COSE GENERA ANCHE UNA SECONDA SERIE DI DISFUNZIONI CHE INCIDONO SULLA EFFICIENZA GESTIONALE AUTOREFERENZIALITA E SETTORIALISMO INDUCONO, INFATTI SEGMENTAZIONI ORGANIZZATIVE E GESTIONALI CHE IMPEDISCONO: DI RAZIONALIZZARE, IN UNA LOGICA COMPLEMENTARE, LA OFFERTA, CON CIO ELIMINANDO: ECCESSI DI PRODUZIONE; COMPETIZIONI IMPROPRIE E DANNOSE; RIDONDANZE O VUOTI ASSISTENZIALI; SOVRAPPOSIZIONI INUTILI; ETC DI OTTENERE ECONOMIE DI SCALA ATTRAVERSO LE VARIE, POSSIBILI FORME DELLA INTEGRAZIONE GESTIONALE 6

7 B E, DUNQUE, IMPERATIVO RICERCARE SOLUZIONI CAPACI DI SUPERARE LA DOPPIA SERIE DI DISFUNZIONI CHE INCIDONO NEGATIVAMENTE SULLA EFFICACIA DELL ASSISTENZA E SULLA EFFICIENZA NELL USO DEI FATTORI PRODUTTIVI NELLA RICERCA DI TALI SOLUZIONI SI E CERCATO DI INDIVIDUARE FATTISPECIE CHE FOSSERO, IL PIU POSSIBILE IN GRADO DI: 7

8 GARANTIRE GLI ASPETTI POSITIVI CHE QUALIFICANO LA GESTIONE DELLE RETI: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE (PROV.LE) INTEGRATA = PIANO REGOLATORE DEI SERVIZI CHE GARANTISCA PIENA EFFICIENZA ALLOCATIVA (ES.: HUB E SPOKE) PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE (PROV.LE) INTEGRATA = LETTURA UNITARIA DELLO SVILUPPO DEL RAPPORTO FRA DOMANDA E OFFERTA (ES.: - OBIETTIVI CHE PUNTINO AL RAPPORTO OTTIMALE FRA PROCESSI CLINICI E USO DELLE RISORSE;- DAL AL DAY SERVICE - OBIETTIVI CHE PERSEGUANO IL MASSINO DI EFFICACIA CLINICA PREFIGURANDO GLI ESITI) ORTOGERIATRIA - 8

9 TRASPARENZA E OMOGENEITA DEI CRITERI DI ACCESSO FORMALIZZAZIONE DEL PROCESSO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE (FRA OSPEDALI E FRA OSPEDALI E TERRITORIO) LETTURA/ FILTRO DEL BISOGNO PER GARANTIRE LA RISPOSTA PIU APPROPRIATA DEFINIZIONE DI OBIETTIVI E CRITERI COMUNI PER ASSICURARE UN BUON GOVERNO CLINICO = EQUITA DI TRATTAMENTO NEL RISPETTO DELLA APPROPRIATEZZA CLINICA E ORGANIZZATIVA 9

10 GARANTIRE I VANTAGGI CHE DERIVANO DALLA CREAZIONE DI SERVIZI UNICI PIENA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PROFESSIONALE; STRUTTURALE E TECNOLOGICO DI ENTRAMBE LE AZIENDE ATTRAVERSO UN USO SINERGICO CONSEGUENTE RIDUZIONE ALL ESSENZIALE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE (IN PARTICOLARE, DEI DIRIGENTI) RIPROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GESTIONALE PER ELIMINARE INEFFICIENZA; INTEMPESTIVITA ; DISCONTINUITA ; ETC.. SVILUPPO DEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE PROFESSIONALE OTTENIMENTO DI ECONOMIE DI SCALA (IN SENSO LATO) 10

11 C LE SOLUZIONI CHE SONO PARSE COME QUELLE PIU IN GRADO DI OTTENERE GLI ASPETTI POSITIVI (RETI) E I VANTAGGI (SERVIZI UNICI) SOPRA ILLUSTRATI PRESENTANO I CARATTERI DEI DIPARTIMENTI INTERAZIENDALI SIA DI NATURA CLINICA PROGRAMMI INTERAZIENDALI SIA DI NATURA TECNICA/AMMI- NISTRATIVA ENTRAMBI, QUESTI ASSETTI ORGANIZZATIVI CONGLOBANO, IN NUOVI ORGANIGRAMMI, PEZZI IMPORTANTI DELLA ORGANIZZAZIONE DI CIASCUNA AZIENDA IN GENERE, DIPARTIMENTI O PORZIONI DI DIPARTIMENTI INTRA-AZIENDALI, OPPURE UNITA OPERATIVE SIA OSPEDALIERE CHE TERRITORIALI DI ENTRAMBE LE AZIENDE AD ESEMPIO 11

12 Dipartimento INTERAZIENDALE FARMACEUTICO DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE FARMACEUTICO U.O. FARMACIA OSPEDALIERA AZIENDA OSPEDALIERA U.O. ASSISTENZA FARMACEUTICA OSPEDALIERA E TERRITORIALE AZIENDA USL M.O. Galenica Tradizionale e Galenica Clinica M.O. Vigilanza e Adempimenti Farmaceutica Convenzionata M.O. Area del Farmaco M.O. Area Prodotti Sanitari Farmaceutici M.O. Area Logistica Le caselle puntinate si riferiscono a Strutture afferenti o in comune con l Azienda Ospedaliera 12

13 Programma INTERAZIENDALE di GERIATRIA E LUNGODEGENZA Azienda OSP. PROGRAMMA INTERAZIENDALE di GERIATRIA E LUNGODEGENZA Azienda USL U.O. di GERIATRIA AZIENDA OSPEDALIERA U.O. LUNGODEGENZA POST-ACUZIE GERIATRICA DELTA Ortogeriatria M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Comacchio D.H. M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Copparo Ambulatori M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Bondeno U.V.G.O. M.O. Lungodegenza Post-Acuzie Argenta Dipartimento MEDICO AZ. OSPED. Dipartimento di MEDICINA AZ. USL 13

14 Programma INTERAZIENDALE di ONCOLOGIA Azienda OSP. PROGRAMMA INTERAZIENDALE di ONCOLOGIA Azienda USL U.O. ONCOLOGIA Funzione DH Oncologico Degenza U.O. RADIOTERAPIA D.H. Servizio Radioterapia Diagnostica Citopatologica Modulo Dip.le Registro Tumori della Provincia di Ferrara Centro di Ricerca Servizi Dipartimento Ospedal. di MEDICINA M.O. Oncologia e Gestione D.H. Cento M.O. Oncologia e Gestione D.H. Argenta M.O. Oncologia e Gest. D.H. Com / Delta P.L. di DH a valenza oncologica, Dipartimento MEDICINE Ospedali Cento, Bondeno, Copparo, Delta, Argenta Funzione Ambulatori Funzione Ambulatori Dipartimento Patologia Oncologia ADI 3 livello (pazienti oncologici terminali) Funzione Ambulatori Oncologici Area di Specilistica U.O. ORGANIZZAZIONE ONCOLOGICA Dip.to Sanità Pubblica Dip.to Cure Primarie Distretti 14

15 LA ESPERIENZA FERRARESE HA, IN BUONA MISURA, ANTICIPATO QUANTO FORMULA, IN MERITO, LA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 GENNAIO 2006 N. 86 DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA CHE FORMULA LINEE GUIDA PER LA PREDISPOSIZIONE DELL ATTO AZIENDALE IN BUONA SOSTANZA, LA DISTINZIONE VERTE SULLA RESPONSABILITA DELLA GESTIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI: PIENA E UNITARIA, NEI DIPARTIMENTI MANTENUTA IN CAPO ALLE SINGOLE AZIENDE (AI LORO ASSETTI ORGANIZZATIVI INTERNI) NEI PROGRAMMI PIU IN DETTAGLIO CIO CHE E COMUNE SIA AI DIPARTIMENTI CHE AI PROGRAMMI: L L L L LA PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALI, UNITARIE, INTEGRATE IN UNA LOGICA DI RETE - LA PROGETTAZIONE DI: INTEGRAZIONI OPERATIVE (ES.: EQUIPE UNICHE) USO SINERGICO (COORDINATO, RAZIONALIZZATO) DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI 15

16 L L LA ELABORAZIONE DI CRITERI E PROCESSI PER ASSICURARE UN GOVERNO CLINICO OMOGENEO CHE OTTIMIZZI IL RAPPORTO FRA: RISORSE IMPEGNATE/PROCESSI CLINICO/ASSISTENZIALI/ESITI L LA CONFIGURAZIONE DI UN QUANTUM DI RISORSE FINANZIARIE CIO, INVECE, CHE DAI PROGRAMMI: DISTINGUE I DIPARTIMENTI LA PREVISIONE DI FABBISOGNO DI RISORSE CONFLUISCE IN: UN BUDGET UNICO NEGOZIATO CON LE 2 DIREZIONI GENERALI E ASSEGNATO PER LA GESTIONE AL DIPARTIMENTO BUDGET SEPARATI PER OGNI COMPONENTE AZIENDALE, DISTINTAMENTE NEGOZIATI, E ASSEGNATI PER LA GESTIONE A CIASCUNO DI ESSE, NEL PROGRAMMA GLI ASSETTI GERARCHICI SONO RIDISEGNATI IN SOLUZIONE UNITARIA SOLO NEI DIPARTIMENTI 16

17 D UN ALTRO ELEMENTO DI COMUNANZA FRA DIPARTIMENTI E PROGRAMMI INTERAZIENDALI E RAPPRESENTATO DALL ASSETTO DEGLI ORGANI ORGANI DI DI DIREZIONE DIREZIONE QUESTI SONO COMPOSTI DA: DIRETTORE NOMINATO DAL D.G. DELLA AZIENDA CHE PIU PESA NEL NUOVO ASSETTO, DI CONCERTO CON L ALTRO D.G., FRA I DIRETTORI DI UNITA OPERATIVA COMITATO COMITATO DIRETTIVO DIRETTIVO MEMBRI DI DIRITTO: MEMBRI ELETTIVI: DIETTORI.DI U.O.; RESPONSABILI DI MODULO; 1 DIR. MEDICO DI PRESIDIO; ETC..(DI ENTRAMBE LEAZIENDE) RAPPRESENTANTI DI: DIRIGENZA MEDICA PERSONALE INFERMIERISTICO; OPERATORI TECNICI PERSONALE AMM.VO CONFERENZA CONFERENZA GENERALE GENERALE COSTITUITO DI DIRITTO DAGLI OPERATORI APPARTENENTI ALLE U.O. CHE COMPONGONO IL NUOVO ASSETTO 17

18 SIA I DIPARTIMENTI CHE I PROGRAMMI VENGONO COSTITUITI MEDIANTE LA APPROVAZIONE - DA PARTE DELLE 2 AZIENDE DI UN ATTO REGOLAMENTARE CORREDATO DA UN PRIMO PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DELLA RETE SOTTESA AL DIPARTIMENTO O PROGRAMMA INTERAZIENDALE INOLTRE, LE MODALITA ORGANIZZATIVE INTERNE VENGONO STABILITE CON SPECIFICO DOCUMENTO REDATTO DAL COMITATO DIRETTIVO, SULLA BASE DI CRITERI ORIENTATIVI FORMULATI DALLE DUE DIREZIONI GENERALI. PREVIA CONCERTAZIONE SINDACALE OBBLIGATORIA, SONO DEFINITI NEL DETTAGLIO LA MISSIONE, I COMPITI E LE MODALITA OPERATIVE DI FUNZIONAMENTO CON SPECIFICO RIFERIMENTO AGLI AMBITI DI COMPETENZA, AUTONOMIA E CONSEGUENTI RESPONSABILITA DEI PROFESSIONISTI E DEI LORO COLLABORATORI, IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI ASSEGNATI. 18

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