bilancio 2011 sara vita Assemblea Ordinaria 13 aprile 2012

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1 sara vita bilancio 2011 Assemblea Ordinaria 13 aprile 2012 Sara Vita Spa Sede e Direzione Generale: Roma - Italia, Via Po, 20 Capitale Sociale Euro (i.v.) Iscrizione al Registro del Tribunale di Roma n. 7115/85 C.F P.IVA Impresa autorizzata all esercizio delle assicurazioni e riassicurazioni vita, infortuni e malattia con DMICA n del e provvedimento ISVAP n. 594 del Società soggetta all attività di direzione e coordinamento della Sara Assicurazioni Spa Assicuratrice Ufficiale dell Automobile Club d Italia Roma - Via Po, 20

2 Progetto grafico e impaginazione: Eurografica2 srl - Roma Finito di stampare: giugno

3 Consiglio di Amministrazione (1) Presidente GELPI Avv. Enrico Vice Presidente MIHALICH Dr. Iti Consiglieri ALESSI Avv. Rosario DE SANCTIS Avv. Innocenzo FRESCURA Dr. Gian Piero LANA Ing. Luigi RISPOLI Avv. Vittorio SANTOLIQUIDO Dr. Alessandro WEIGMANN Avv. Marco Collegio Sindacale Presidente GOLIA Prof. Dr. Paolo Sindaci effettivi SELICATO Prof. Avv. Pietro COCCONCELLI Dr. Alessandro Sindaci supplenti BERNERO Dr. Vittorio BRACCIALE Dr. Giuseppe Direzione Generale Direttore Generale SANTOLIQUIDO Dr. Alessandro (1) In carica al 14 marzo

4 4 bilancio 2011

5 INDICE BILANCIO D ESERCIZIO RELAZIONE SULLA GESTIONE 9 SINTESI VALORI DI BILANCIO 28 STATO PATRIMONIALE 33 CONTO ECONOMICO 47 NOTA INTEGRATIVA Parte A Criteri di valutazione 59 Parte B Informazioni sullo Stato Patrimoniale e sul Conto Economico 69 Stato Patrimoniale Sezione 1 - Attivi immateriali 69 Sezione 2 - Investimenti 70 Sezione 3 - Investimenti a beneficio di assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione (voce D) 74 Sezione 4 - Riserve tecniche a carico dei Riassicuratori 77 Sezione 5 - Crediti 77 Sezione 6 - Altri elementi dell attivo 78 Sezione 7 - Ratei e risconti 80 Sezione 8 - Patrimonio netto 81 Sezione 9 - Passività subordinate 81 Sezione 10 - Riserve tecniche 81 Sezione 11 - Riserve tecniche allorché il rischio dell investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione (voce D) 83 Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri 83 Sezione 13 - Debiti e altre passività 84 Sezione 14 - Ratei e risconti 86 Sezione 15 - Attività e Passività relative a imprese del gruppo ed altre partecipate 86 Sezione 16 - Crediti e debiti - Esigibilità 87 Sezione 16 bis - Forme pensionistiche individuali 88 Sezione 17 - Garanzie, impegni e altri conti d ordine 88 5

6 Conto Economico Sezione 18 - Informazioni concernenti il conto tecnico dei rami danni 88 Sezione 19 - Informazioni concernenti il conto tecnico dei rami vita 89 Sezione 20 - Sviluppo delle voci tecniche di ramo 91 Sezione 21 - Informazioni concernenti il conto non tecnico 93 Sezione 22 - Altre informazioni relative al Conto Economico 94 Parte C Altre informazioni Patrimonio netto aggiornato sulla base della proposta di destinazione del risultato di esercizio o di riclassificazione di altri elementi del patrimonio netto Margine di solvibilità Copertura delle riserve tecniche Rendiconto Finanziario Bilancio della Società Capogruppo Bilancio Consolidato Operazioni con le parti correlate Riconciliazione tra l aliquota fiscale teorica e l aliquota fiscale effettiva 99 ALLEGATI ALLA NOTA INTEGRATIVA 105 RELAZIONE DELL ATTUARIO 201 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 255 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 263 RELAZIONE DELL ATTUARIO REVISORE 269 ESTRATTO DELLE DELIBERAZIONI DELL ASSEMBLEA 272 6

7 Relazione sulla Gestione 7

8 8 bilancio 2011

9 RELAZIONE SULLA GESTIONE Signori Azionisti, la crisi del debito sovrano nella zona Euro è stato l evento caratterizzante dell anno All inizio del mese di luglio i differenziali di rendimento dei titoli di stato di diversi paesi rispetto ai bund tedeschi sono aumentati significativamente, raggiungendo nuovi massimi dall introduzione dell Euro. Nonostante l Europa abbia adottato importanti misure a difesa della stabilità finanziaria, le tensioni sono continuate, investendo in modo significativo anche i rendimenti dei titoli di stato italiani, con implicazioni negative per i mercati mondiali e soprattutto per i rendimenti dei titoli azionari e di debito di molti gruppi bancari europei. La crisi dell Euro rimarrà uno dei rischi principali per la stabilità finanziaria globale anche nel Dal punto di vista della crescita, il 2011 ha registrato una decelerazione rispetto al 2010 nella maggior parte delle economie occidentali. Negli Stati Uniti, il prodotto interno lordo è cresciuto dell 1,7% rispetto al 2010, in Gran Bretagna dello 0,9%, nella zona Euro dello 0,7%. La politica monetaria delle banche centrali dei principali paesi economicamente avanzati è rimasta estremamente accomodante, con tassi di interesse fermi ai minimi storici. Le manovre di politica monetaria non convenzionali hanno continuato a fornire uno stimolo significativo, aiutando la stabilità finanziaria in molti paesi e mitigando il contagio e le ripercussioni della crisi del debito in Europa. Le preoccupazioni dei mercati sulla sostenibilità delle finanze pubbliche hanno portato a politiche fiscali caratterizzate dal rigore, soprattutto in Europa. Negli Stati Uniti, un elevata incertezza ha caratterizzato il processo di consolidamento delle finanze pubbliche, accentuata dal lungo dibattito sull innalzamento del tetto del debito. La crisi del debito sovrano e le evoluzioni alterne delle aspettative di crescita durante il corso dell anno, hanno determinato un elevata volatilità in tutti i principali mercati, sia azionari che obbligazionari, soprattutto nella seconda metà del 2011, a seguito della decisione di coinvolgere gli investitori privati nel processo di abbattimento del debito dello stato greco. Negli Stati Uniti, l indice Dow Jones ha chiuso l anno con un aumento di circa il 4%, nonostante abbia sfiorato perdite rispetto all inizio del 2011 di quasi il 9% a metà agosto e agli inizi di ottobre. L andamento altalenante del mercato azionario statunitense è stato più pronunciato per l indice S&P 500 che ha chiuso l anno in territorio leggermente negativo. I titoli di stato del governo degli Stati Uniti hanno beneficiato sia dell incertezza sulla zona Euro sia del programma di acquisto titoli della Federal Reserve ed hanno registrato incrementi di prezzo molto significativi. Questo fenomeno ha caratterizzato anche l andamento dei titoli di stato tedeschi, inglesi e dei paesi scandinavi, considerati dagli investitori come un investimento rifugio durante il corso dell anno. In Europa, gli indici azionari hanno perso valore per buona parte del 2011, specialmente in quei paesi in cui la crisi del debito sovrano è più acuta. In Italia e in Spagna, gli indici FTSE- MIB e IBEX hanno toccato un punto di minimo a metà settembre, con perdite rispetto alla fine dell anno rispettivamente di circa il 35% e 23%, per poi chiudere l anno con perdite di circa il 25% nel caso del FTSEMIB e di circa il 13% per l IBEX. Durante la fase finale dell anno, un miglioramento delle aspettative di crescita di breve periodo e la politica accomodante sia della Banca Centrale Europea, che ha annunciato nuove immissioni di liquidità nel sistema bancario, sia della Federal Reserve, che ha annunciato di voler mantenere i tassi di interesse prossimi allo zero fino al 2014, hanno favorito un miglio- 9

10 ramento delle condizioni finanziarie globali ed il recupero di alcune delle perdite registrate durante il corso dell anno. Seppur iniziato sulla scia di una parziale ripresa, il 2012 sarà caratterizzato da un difficile clima economico. La situazione economica, infatti, rimane caratterizzata da elevati rischi per la crescita, da un alta disoccupazione in molti paesi della zona Euro e negli Stati Uniti e dai molti rischi legati alla crisi del debito sovrano della zona Euro. IL MERCATO ASSICURATIVO Nel corso del 2011 il mercato assicurativo ha risentito della debolezza del quadro macroeconomico, dei relativi impatti sia sulle famiglie sia sulle imprese, e degli effetti delle tensioni sui mercati finanziari sulle scelte distributive degli operatori bancari. Le dinamiche di sviluppo sono andate progressivamente attenuandosi nel secondo semestre dell anno risentendo in misura maggiore del risultato della gestione degli investimenti penalizzata dalla situazione macroeconomica descritta nella parte iniziale della Relazione. Secondo le statistiche ufficiali dell Isvap, la raccolta premi complessiva del portafoglio diretto italiano realizzata nei primi nove mesi dell anno ha registrato un decremento del 13,0% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, riduzione attribuibile ai rami vita che registrano un -18,7% rispetto al periodo precedente. Nell ambito dei premi più rappresentativi del settore vita, si è registrato un decremento delle assicurazioni sulla vita ramo I del 17,8% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio, mentre il ramo III, relativo a polizze a contenuto più strettamente finanziario, ha segnato un decremento del 18,2%. La raccolta del ramo V, riguardante le operazioni di capitalizzazione, ha registrato un decremento del 34,7%, mentre il ramo VI, fondo pensione, un decremento del 14,0% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Per quanto riguarda l analisi per canale distributivo si rileva che gli sportelli bancari e postali distribuiscono il 57,9% del portafoglio vita, seguiti da promotori finanziari (17,7%), agenzie con mandato (13,9%), agenzie in economia e gerenze (9,2%), brokers (1%) ed altre forme di vendita diretta (0,3%). Per quanto riguarda l evoluzione normativa del mercato assicurativo, si elencano di seguito i Regolamenti emanati dall Isvap nell esercizio ed il recente D.L. 24 gennaio 2012 n.1: Regolamento n. 37 del 15 Marzo 2011 Il Regolamento dà attuazione alle disposizioni in materia di verifica di solvibilità corretta introdotte dal c.d. Decreto Anticrisi (D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e successiva conversione e modifiche). Il Decreto Anticrisi introduce un regime facoltativo, di natura eccezionale e transitoria, per la valutazione ai fini delle verifiche di solvibilità corretta dei titoli di debito emessi o garantiti da Stati dell Unione Europea destinati a permanere durevolmente nel patrimonio dell impresa. Le indicazioni del Regolamento mirano a salvaguardare il patrimonio di vigilanza a livello consolidato, introducendo dei presidi volti ad evitare che gli elementi costitutivi del margine di solvibilità corretto siano influenzati in modo eccessivo dagli effetti positivi derivanti dall applicazione del regime straordinario previsto dal Decreto Anticrisi. Regolamento n. 38 del 3 Giugno 2011 Il Regolamento dà attuazione alle disposizioni di cui all articolo 191, comma 1, lettera e) del Codice delle Assicurazioni Private, che attribuisce all Isvap il potere di dettare disposizioni in 10

11 materia di costituzione ed amministrazione delle gestioni separate delle imprese che esercitano le assicurazioni sulla vita, ivi compresi i limiti e i divieti relativi all attività di investimento e i principi e gli schemi da adottare per la valutazione dei beni in cui è investito il relativo patrimonio. Regolamento n. 39 del 9 Giugno 2011 Il Regolamento detta principi in materia di politiche di remunerazione delle imprese di assicurazione con l obiettivo di assicurare l adozione di sistemi retributivi coerenti con i principi affermatisi a livello internazionale in risposta alla crisi finanziaria. Decreto Legge 24 gennaio 2012 n.1 Il 24 gennaio 2012 è stato pubblicato il suddetto D.L. recante Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Il decreto contiene disposizioni in materia di assicurazione R.C. Auto, di intermediazione assicurativa e in materia di tutela dei consumatori. Il Decreto è attualmente all esame del Parlamento per la conversione in legge. ANDAMENTO DELLA GESTIONE L esercizio 2011 è stato caratterizzato da due fatti prevalenti: - la diminuzione della raccolta premi, a causa sia del complicato quadro macroeconomico, comune a tutto il mercato vita, sia del venir meno della produzione della rete di promotori finanziari di Banca Sara, ceduta dalla Capogruppo Sara Assicurazioni nel corso dell esercizio; - i risultati negativi della gestione finanziaria determinati dall andamento critico dei mercati di riferimento, fortemente condizionati, in particolar modo nella seconda metà dell anno, dall inasprirsi della crisi del debito sovrano nell area Euro, con il diretto e forte coinvolgimento dell Italia, e il conseguente allargamento dello spread tra il rendimento dei BTP italiani e quello dei Bund tedeschi. Questi risultati, e il loro impatto sulla situazione di solvibilità, hanno portato la Vostra Società all adozione delle misure previste nel Regolamento n. 28 dell Isvap relative all esercizio della facoltà di valutare i titoli non durevoli ad un valore diverso da quello di mercato (cd Decreto anticrisi). Le minusvalenze latenti (quindi non contabilizzate) derivanti da tale approccio ammontano a 20,6 milioni di Euro, e sono relative principalmente a titoli di stato italiani detenuti dalla Società. Ai sensi del Regolamento n. 28, la Compagnia costituisce una riserva indisponibile con una quota parte delle riserve di utili presenti nel patrimonio della Società e di utili futuri, sino a concorrenza delle minusvalenze non contabilizzate per effetto dell applicazione del Regolamento stesso, al netto del relativo onere fiscale; detta riserva ammonterà pertanto a 14,9 milioni di Euro e non sarà utilizzabile fino al rientro delle differenze tra i valori di mercato e i valori di bilancio La raccolta premi dei rami vita, riferita interamente al lavoro diretto, ha registrato una diminuzione del 38,5% rispetto all esercizio precedente, passando dai 125,0 milioni di Euro del 2010 ai 76,9 milioni di Euro del In particolare, la raccolta del ramo I, assicurazioni sulla durata della vita umana, tradizionalmente il ramo prevalente esercitato da Sara Vita, è pari a 70,2 milioni di Euro ed ha subito una diminuzione rispetto al precedente esercizio del 39,9% (116,8 milioni di Euro 11

12 al ). Si rimanda al paragrafo sulla gestione assicurativa per un analisi dettagliata per ramo ministeriale. Le liquidazioni pagate nell esercizio registrano un incremento dell 11,9% rispetto all importo dello scorso esercizio e ammontano complessivamente a 106,0 milioni di Euro (94,7 milioni di Euro alla chiusura dell esercizio precedente), di cui 0,2 milioni di Euro a carico dei riassicuratori contro 0,3 milioni di Euro del Le somme pagate si riferiscono per 78,0 milioni di Euro al ramo I, per 26,1 milioni di Euro al ramo III, per 1,3 milioni di Euro al ramo V e per 0,6 milioni di Euro al ramo VI. La variazione della riserva per somme da pagare rileva un ricavo di 0,5 milioni di Euro (contro un costo di 7,8 milioni di Euro al ). Le riserve tecniche relative alla classe C, al netto delle quote a carico dei riassicuratori, ammontano a 630,6 milioni di Euro, con un incremento di 17,4 milioni di Euro rispetto all esercizio precedente, pari al 2,8%. Le riserve tecniche della classe D.I ammontano complessivamente a 37,9 milioni di Euro (71,8 milioni di Euro nell esercizio precedente) di cui 8,9 milioni di Euro connesse ai prodotti index-linked (37,9 milioni di Euro al ) e 29,0 milioni di Euro connesse a prodotti unit-linked (33,9 milioni di Euro al ). Le riserve tecniche relative alla classe D.II ammontano a 2,7 milioni di Euro (6,0 milioni di Euro al ). Il valore globale degli investimenti di classe C e delle disponibilità liquide risulta pari a 641,8 milioni di Euro, con un incremento di 15,9 milioni rispetto al 2010 (+2,5%). Senza l esercizio della facoltà ex Regolamento 28 detto valore sarebbe stato pari a 621,2 milioni di Euro con una diminuzione, rispetto all esercizio precedente, pari a 4,7 milioni di Euro (-0,8%). In linea con quanto illustrato per le riserve classe D, gli investimenti della classe D.I ammontano a 37,9 milioni di Euro (71,8 milioni di Euro nell esercizio precedente), mentre quelli appartenenti alla classe D.II ammontano a 2,7 milioni di Euro (6,0 milioni di Euro al ). I proventi patrimoniali e finanziari netti degli investimenti, comprensivi degli interessi bancari, diminuiscono dell 8,1% passando da 18,6 milioni di Euro del 2010 a 17,1 milioni di Euro dell esercizio corrente; senza l esercizio della facoltà ex Regolamento 28 i proventi netti sarebbero ammontati a -3,5 milioni di Euro con una diminuzione del 118,7% rispetto al Il risultato tecnico dei rami vita della Compagnia evidenzia un saldo negativo di 2,8 milioni di Euro (0,1 milioni di Euro al ). Senza il beneficio del decreto anticrisi tale saldo sarebbe stato pari a -23,4 milioni di Euro. Il conto economico chiude con un risultato negativo prima delle imposte di 3,2 milioni di Euro e, al netto di queste, evidenzia una perdita di 2,5 milioni di Euro (-0,2 milioni di Euro nel 2010). Senza l esercizio della facoltà prevista nel Regolamento Isvap n. 28 il risultato negativo prima delle imposte sarebbe stato pari a 23,8 milioni di Euro e, al netto di queste, negativo per 17,4 milioni di Euro. La situazione di solvibilità al 31 dicembre 2011 presenta un eccedenza complessiva del margine disponibile rispetto a quello richiesto di circa 2,8 milioni di Euro, di cui 2,6 nei rami danni e 0,2 milioni di Euro nei rami vita. Senza l applicazione del Regolamento Isvap n. 28, il margine disponibile complessivo sarebbe risultato inferiore al margine richiesto per circa 5,4 milioni di Euro e quello relativo ai soli rami vita per 8,0 milioni di Euro. A tale proposito la Società sta valutando l uscita dai rami infortuni e malattia, considerati non strategici in Sara Vita nell ambito del Gruppo Sara, anche al fine di destinare alla gestione dei rami vita i circa 5 milioni di Euro destinati specificatamente all esercizio dei rami danni, peraltro a fronte di un portafoglio gestito che al 31 dicembre 2011 ammontava a poche migliaia di Euro. Riguardo alla situazione degli investimenti si segnala che, alla fine del mese di febbraio 2012, 12

13 in seguito alla ripresa dei mercati, la Società aveva recuperato una parte significativa delle svalutazioni operate a fine Si ricorda infine che, a seguito dell operazione di cessione alla Società Reale Mutua di Assicurazioni, sviluppatasi nel corso del 2011, approvata dall Isvap con Provvedimento 2931 del 22 settembre 2011 e avente effetto 1 gennaio 2012, in pari data Sara Vita decade dall autorizzazione all esercizio dell attività assicurativa del ramo vita VI. GESTIONE ASSICURATIVA Gestione danni La gestione danni permane su valori estremamente contenuti. Gestione vita Nel seguente prospetto sono riportati i premi del lavoro diretto suddivisi per ramo di attività con le variazioni rispetto all esercizio precedente e con la distribuzione comparata per ramo. RAMI Premi lordi contabilizzati Differenza Distribuzione % Milioni di Euro Importo % Durata vita umana 70,2 116,8-46,6-39,9 91,2 93,4 Assicurazioni connesse con fondi di investimento 3,3 4,1-0,8-19,0 4,3 3,3 Capitalizzazione 2,5 3,0-0,4-14,7 3,3 2,4 Operazioni di gestione dei fondi collettivi 0,9 1,2-0,3-26,4 1,2 1,0 Totale lavoro diretto 76,9 125,0-48,1-38,5 100,0 100,0 Tutti i premi della gestione vita si riferiscono al lavoro diretto. La raccolta del ramo I, assicurazioni sulla durata della vita umana, tradizionalmente il ramo prevalente esercitato da Sara Vita, è pari a 70,2 milioni di Euro ed ha subito un decremento rispetto al precedente esercizio del 39,9% (116,8 milioni di Euro al ). Tale raccolta risente in modo sostanziale del mancato apporto produttivo dei promotori finanziari di Banca Sara, società che nel corso dell esercizio è uscita dal perimetro del Gruppo Sara e ha interrotto il collocamento dei prodotti della Società. Anche la raccolta del canale agenziale è stata inferiore rispetto a quella dello scorso esercizio: peraltro la nuova produzione registra un decremento assimilabile al resto del mercato nazionale. La raccolta premi del ramo III, riconducibile al canale dei promotori finanziari della ex Banca Sara di cui si è già detto sopra, è stata pari a 3,3 milioni di Euro (4,1 milioni di Euro al ) ed ha subito un decremento rispetto al precedente esercizio del 19,0%. La raccolta del ramo V, capitalizzazione, sebbene di peso marginale, è pari a 2,5 milioni di Euro ed è in diminuzione rispetto a quanto registrato lo scorso esercizio (3,0 milioni di Euro). Infine, si rileva un risultato in linea con le attese per la raccolta relativa al Fondo Pensione Aperto Previsara, oggetto nel corso dell esercizio di un operazione straordinaria di cessione a Reale Mutua. Il progetto di cessione, iniziato nella sua fase progettuale già lo scorso esercizio, si è sviluppato operativamente nel corso del 2011 e, soprattutto nel corso del II semestre dell anno, ha causato il trasferimento anticipato ad altre forme pensionistiche degli aderenti non 13

14 soddisfatti della prospettiva presentatagli. La Società non ha svolto alcuna attività né in regime di libera prestazione di servizi, né attraverso sedi secondarie nei paesi UE o nei paesi terzi. ANDAMENTO TECNICO Gestione danni L attività danni risulta marginale. Gestione vita Complessivamente, nell ambito della gestione vita, la raccolta è stata di 66,4 milioni di Euro nel settore delle polizze individuali e di 10,5 milioni di Euro nel settore delle polizze collettive. Nel corso dell esercizio non si sono registrate nuove adesioni al Fondo Pensione Aperto Previsara. Si segnala l uscita di 266 aderenti. Ne deriva che il numero complessivo degli aderenti al è pari a 271. Il patrimonio del Fondo è pari a 2,7 milioni di Euro (6,0 milioni di Euro al ), come dettagliato nel relativo bilancio. Il Fondo Soci destinato alle polizze stipulate dai Soci ACI ha realizzato un tasso di rendimento (riferito al periodo 1 gennaio dicembre 2011) pari al 4,21% (4,38% nel corrispondente periodo dell esercizio precedente). Il Fondo Più ha realizzato nello stesso periodo un rendimento del 4,05% (4,23% nel 2010). Il Fondo Orizzonti 2000 ha realizzato un rendimento del 3,77% (3,85% nel 2010). Il Fondo Orizzonti 2007 ha realizzato un rendimento del 4,04% riferito al periodo 1 ottobre settembre 2011 (rendimento del 4,17% al 30 settembre 2010). Si evidenzia che questo fondo è stato istituito al fine di investire la raccolta realizzata a fronte del prodotto previdenziale Sara Multistrategy PIP, in conformità con il D. Lgs. 252/2005. Il rendimento delle singole gestioni continua a mantenersi su livelli soddisfacenti e competitivi. SPESE DI GESTIONE Si riporta un prospetto che evidenzia l incidenza delle spese di gestione sulla raccolta premi comparata con l esercizio precedente: SPESE DI GESTIONE Milioni di Euro Importo Incidenza Importo Incidenza premi % premi % Provvigioni di acquisto 1,5 1,9 1,6 1,3 Provvigioni d incasso 1,1 1,5 1,3 1,0 Altre spese di acquisizione 1,2 1,5 0,9 0,7 Altre spese di amministrazione 4,4 5,7 4,3 3,4 Provvigioni ricevute dai riassicuratori Totale Spese di Gestione 8,2 10,7 8,0 6,4 L incidenza delle spese di gestione sulla raccolta premi è del 10,6%, in aumento rispetto al 2010 (6,4%). Tale aumento percentuale è imputabile alla diminuzione della raccolta premi complessiva. 14

15 POLITICHE RIASSICURATIVE Cessione in riassicurazione Il volume dei premi ceduti in riassicurazione è stato pari a 0,2 milioni di Euro (0,2 milioni di Euro al ). Il risultato economico della cessione in riassicurazione è negativo per 0,03 milioni di Euro (positivo per 0,03 milioni di Euro al ). Sono rimasti inalterati il trattato a premio di rischio (per il caso morte) che prevede la seguente ripartizione: Scor Global Life 60% e General Cologne Re 40%, il trattato per la complementare infortuni con la controllante Sara Assicurazioni, il trattato di riassicurazione per i rami infortuni e malattie con la Scor Global Life ed il trattato di riassicurazione in quota sempre con Scor Global Life. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI E ANALISI GESTIONE FINANZIARIA Il 2011 ha visto l acuirsi in Europa dalla crisi dei Paesi Periferici. Anche i mercati azionari hanno risentito di questa situazione di incertezza, partita dalla Grecia e diffusasi, quindi, ad altri Paesi Europei, compresa l Italia. I principali indici azionari Europei hanno registrato performance negative: Francoforte ha perso il 14,69%, Londra ha registrato un decremento del 5,55%, Madrid del 13,11%, perdite ancora maggiori ha registrato l Italia che ha chiuso l anno in flessione del 25,20%, l indice europeo EuroStoxx 50 ha perso il 17,05%. Sul fronte obbligazionario, il rendimento medio lordo dei titoli di Stato è passato dal 3,35% del 2010 al 4,89% del Il portafoglio della Compagnia è concentrato principalmente su titoli obbligazionari a reddito fisso e variabile. Si tratta prevalentemente di titoli governativi e titoli corporate investment grade. I nuovi investimenti obbligazionari sono stati principalmente indirizzati verso titoli Governativi, titoli corporate con duration contenuta e covered bond. Gli investimenti sul comparto azionario hanno privilegiato la scelta di Etf con l obiettivo di aumentare la diversificazione settoriale e geografica. Il rendimento del portafoglio mobiliare di classe C, inteso come sommatoria di titoli e liquidità, calcolato sulla giacenza media impegnata e comprensivo degli effetti economici delle valutazioni di esercizio calcolati sui prezzi al , è risultato negativo per lo 0,74% contro il risultato positivo di 2,96% del Il rendimento finanziario risulta, invece, negativo per il 4,45% contro il risultato positivo per lo 0,96% del Le plusvalenze implicite riferite al portafoglio titoli, al netto delle minusvalenze registrate sul portafoglio ad utilizzo durevole, risultano negative per 2,8 milioni di Euro rispetto al saldo positivo di 20,1 milioni di Euro del L applicazione del Regolamento Isvap n. 28 ai soli titoli governativi italiani che presentavano al minus significative, ha portato il rendimento contabile del portafoglio mobiliare di classe C al 2,60%, lasciando inalterato il rendimento finanziario. L applicazione del Regolamento ha infatti prodotto una minore svalutazione pari a circa 20,6 milioni di Euro; conseguentemente le plusvalenze nette implicite passano da -2,8 milioni di Euro a -23,4 milioni di Euro. 15

16 La composizione degli investimenti e delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2011, calcolata sui prezzi al , è la seguente: Milioni di Euro Importo Incidenza% Importo Incidenza% Terreni e fabbricati 18,6 3,00 18,6 3,0 Investimenti in imprese del gruppo Altri investimenti finanziari 584,0 94,0 592,6 94,7 Depositi presso imprese cedenti Disponibilità liquide 18,5 3,0 14,7 2,3 Totale investimenti e disponibilità liquide classe C 621,2 100,0 625,9 100,0 Investimenti classe D.I e D.II 40,7-77,9 - Si riporta inoltre il dettaglio degli altri investimenti finanziari: Milioni di Euro Importo Incidenza% Importo Incidenza% Azioni e quote 9,6 1,6 13,5 2,3 Quote di fondi comuni di investimento 43,0 7,4 35,5 6,0 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 527,2 90,3 539,1 91,0 Altro 4,2 0,7 4,5 0,8 Totale Altri investimenti finanziari 584,0 100,0 592,6 100,0 La composizione degli investimenti e delle disponibilità liquide al , con l applicazione del Regolamento Isvap n. 28, diventa la seguente: Milioni di Euro Importo Incidenza% Importo Incidenza% Terreni e fabbricati 18,6 2,9 18,6 3,0 Investimenti in imprese del gruppo Altri investimenti finanziari 604,6 94,2 592,6 94,7 Depositi presso imprese cedenti Disponibilità liquide 18,5 2,9 14,7 2,3 Totale investimenti e disponibilità liquide classe C 641,8 100,0 625,9 100,0 Investimenti classe D.I e D.II 40,7-77,9-16

17 Si riporta inoltre il dettaglio degli altri investimenti finanziari: Milioni di Euro Importo Incidenza% Importo Incidenza% Azioni e quote 9,6 1,6 13,5 2,3 Quote di fondi comuni di investimento 43,0 7,1 35,5 6,0 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 547,8 90,6 539,1 91,0 Altro 4,2 0,7 4,5 0,8 Totale Altri investimenti finanziari 604,6 100,0 592,6 100,0 I proventi patrimoniali e finanziari netti degli investimenti, calcolati sui prezzi al , sono passati da 18,5 milioni di Euro a -3,8 milioni di Euro con un decremento di 22,3 milioni di Euro. Tale decremento è da imputarsi sostanzialmente alle significative rettifiche di valore registrate nell anno. Detti proventi includono riprese di rettifiche di valore per 0,1 milioni di Euro e rettifiche di valore per 32,2 milioni di Euro, profitti su realizzo di investimenti per 2,6 milioni di Euro, distribuzione dei proventi di quote di fondi comuni di investimento per 2,4 milioni di Euro, proventi di investimenti in terreni e fabbricati per 1,4 milioni di Euro nonché scarti di negoziazione negativi, inclusi negli oneri di gestione degli investimenti, per 0,2 milioni di Euro. Con l applicazione del Regolamento Isvap 28/2009, i proventi patrimoniali e finanziari netti degli investimenti risultano pari a 16,8 milioni di Euro a causa della variazione dei valori relativi alle rettifiche di valore (11,6 milioni di Euro). Tutte le altre voci rimangono invariate. Con riguardo agli investimenti a beneficio degli assicurati che ne sopportano il rischio, i proventi patrimoniali e finanziari netti al 31 dicembre 2011 sono negativi per 1,2 milioni di Euro (di cui 0,9 milioni riferiti alla classe D.I e 0,3 milioni per la classe D.II). RISCHI FINANZIARI (Art. 94 D.Lgs. 209/2005) Nello svolgimento della propria impresa la Società fronteggia e gestisce rischi connaturati all attività assicurativa e finanziaria nonché rischi operativi di diversa natura anche attraverso la Capogruppo Sara Assicurazioni per le attività da questa prestate in outsourcing. I rischi finanziari, declinati in rischio di credito, rischio di liquidità e rischio di mercato, scaturiscono dalla gestione del portafoglio d investimenti costituito da immobili, titoli, crediti di varia natura e altre attività liquide, ed è significativamente influenzato dalla strategia, dagli obiettivi di crescita e dalle aspettative e modalità di distribuzione e di condivisione del risultato finanziario. La volatilità complessiva della rischiosità del portafoglio finanziario viene limitata e stabilizzata secondo logiche di gestione integrata degli attivi e dei passivi, attraverso la diversificazione degli investimenti, privilegiando strumenti finanziari emessi da controparti di elevato standing finanziario. La Società è dotata di strumenti che consentono di monitorare le più significative categorie di rischio del portafoglio finanziario attraverso l uso di indicatori atti alla misurazione del rischio di mercato e del rischio d impresa. In particolare vengono monitorati, tra gli altri, indicatori relativi ai rischi di tasso e di prezzo, comunemente utilizzati dal mercato, quali VaR (Value at Risk) e Risk Capital, che consentono di osservare gli effetti possibili sul valore di mercato del portafoglio in relazione a variazioni di tasso (obbligazionario) e di prezzo (azionario), in un dato periodo, con una predefinita probabilità di errore. Gli strumenti adottati sono adeguati per la gestione dei rischi derivanti dalla gestione finanziaria in aderenza al dettato normativo del Regolamento Isvap n

18 Al il VaR calcolato ad un livello di probabilità del 99% con un unwinding period di 10 giorni è pari all 1,26% mantenendo un valore medio dell 1,19%. Al il Risk Capital calcolato a un livello di probabilità del 99,50% con un unwinding period di 250 giorni è pari al 6,35% mantenendo un valore medio del 5,86%. Il rischio di credito viene controllato attraverso il rating; la componente obbligazionaria del portafoglio della Compagnia è concentrata su rating elevati (uguali o superiori a A per Standard & Poor). Il portafoglio obbligazionario è composto per il 98,42% da obbligazioni investment grade, di cui il 72,31% ha rating A. Per la parte residuale l 1,53% è composto da obbligazioni non retate e lo 0,05% da obbligazioni non investment grade. Il rischio di liquidità viene limitato ricorrendo a titoli quotati per la quasi totalità di quelli presenti in portafoglio, per cui gli investimenti della Società sono prevalentemente composti da strumenti finanziari che, per loro natura, sono agevolmente liquidabili al fair value, si fa rilevare inoltre il ricorso nell anno, a strumenti assimilabili alla liquidità, quali il fixed time deposit. RISCHI ASSICURATIVI I rischi relativi ai Rami Vita sono il rischio di mortalità/longevità, di riscatto, di spese, disabilità, revisione e catastrofale. Nel corso del 2011 la Compagnia ha provveduto alla misurazione di tali rischi mediante l applicazione della formula standard secondo le specifiche tecniche in stile Solvency II, attualmente in evoluzione. Da tali elaborazioni, pur in assenza di criticità in relazione alla copertura del requisito di capitale, risulta che i principali rischi tecnici a cui è esposta la Compagnia sono il rischio di di riscatto ed il rischio di mortalità. Il rischio di riscatto è definito come il rischio di perdita o di variazione sfavorevole del valore delle passività assicurative, derivante da variazioni del livello o della volatilità dei tassi delle estinzioni anticipate, dei recessi, dei rinnovi e dei riscatti delle polizze (rischio di estinzione anticipata). La rilevanza di tale rischio, riscontrabile in caso di diminuzione del tasso di estinzione anticipata, è conseguenza della composizione del portafoglio, che presenta per la maggior parte coperture a componente di risparmio e con garanzie di rendimenti minimi. Il rischio di mortalità è definito come il rischio di perdita o di variazione sfavorevole del valore delle passività assicurative, derivante da variazioni del livello o della volatilità dei tassi di mortalità, laddove un incremento del tasso di mortalità dà luogo ad un incremento del valore delle passività assicurative (rischio di mortalità). Si riscontra tale rischio a fronte del portafoglio per contratti di assicurazioni per il caso di morte, per assicurazioni miste e per controassicurazioni per la restituzione dei premi pagati in caso di decesso dell assicurato per le assicurazioni caso vita. Mensilmente, la Compagnia effettua un monitoraggio del rischio tecnico, calcolato secondo un modello di riferimento di tipo stocastico. Nell ottica del pieno adeguamento alla normativa Solvency II si sono sviluppati gli strumenti di controllo con l obiettivo della completezza dei prodotti considerati nell esame e dell affinamento dei calcoli sottostanti alla valutazione dei rischi tecnici. Nel 2011 la Compagnia ha provveduto alla misurazione di tali rischi mediante l applicazione della formula standard secondo le specifiche tecniche in stile Solvency II, attualmente ancora in evoluzione. E in corso d opera una fase di test di un software specialistico, sviluppato secondo standard professionali, con il quale sono state condotte le attività di misurazione dei rischi. Grazie alle attività di adeguamento a Solvency II, coordinate dalla Capogruppo Sara Assicurazioni, è in fase di creazione un sistema di certificazione del dato e di completezza della base dati con l obiettivo di garantire che le procedure di raccolta, conservazione e utilizzo delle informazioni siano 18

19 caratterizzate da adeguati standard di gestione della qualità dei dati via via più elevati, ai fini degli sviluppi dei modelli di riservazione e quantificazione del requisito di capitale di solvibilità. A protezione delle esposizioni ai rischi, la Compagnia attua una politica riassicurativa adeguata e coerente, identificando strutture di cessione basate su una dettagliata analisi del rischio che consente di definire per ciascuna classe di affari il tipo di struttura, il livello di ritenzione e la capacità riassicurativa necessari sia per mitigare l esposizione per singolo rischio che, per alcune classi, quella per evento. Per quanto attiene alle coperture di puro rischio la Società, oltre all attenzione sulla sottoscrizione del rischio, si è dotata di adeguate strutture di cessione riassicurativa. ANALISI DEI RISCHI OPERATIVI Nel secondo semestre del 2011 è stata effettuato il monitoraggio delle valutazioni dei rischi operativi individuati sui processi core della Compagnia (assunzione, portafoglio, liquidazioni, riservazione) e sul processo di gestione degli investimenti mobiliari, esternalizzato presso la Capogruppo. L attività di monitoraggio ha recepito nelle valutazioni le migliorie poste in essere dalla Compagnia in termini di sistemi e procedure, con particolare attenzione agli interventi posti a mitigazione delle attività che nella precedente analisi presentavano un indice di rischiosità oltre la soglia di tollerabilità definita dal modello di gestione dei rischi operativi. Dai risultati di sintesi del monitoraggio è confermato un basso livello di rischiosità indicativo di un sostanziale presidio degli eventi di rischio operativo. ANALISI DEI RISCHI DI NON CONFORMITÀ ALLE NORME Nel 2011 la funzione di Compliance ha continuato nell attività di popolamento e di aggiornamento della matrice dei rischi di mancata conformità alle norme effettuando in alcuni casi specifici compliance test. I risk assessment effettuati hanno evidenziato situazioni di presidio del rischio di conformità. L attività di verifica dei rischi proseguirà nel corso del Nel giugno scorso l Isvap ha pubblicato il Regolamento n. 39 concernente Le politiche di remunerazione delle Imprese di Assicurazione, che ha l obiettivo di indirizzare le imprese verso politiche di remunerazione, coerenti con i principi affermatisi a livello internazionale, dirette a premiare risultati effettivi e duraturi, richiedendo agli organi amministrativi processi decisionali improntati a criteri di trasparenza e scevri da conflitti di interesse, e agli azionisti un ruolo attivo nella definizione delle politiche di remunerazione e nella valutazione della loro attuazione. A novembre 2011, conformemente alle prescrizioni regolamentari, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato ed inviato all Isvap, la gap analisys tra il sistema di remunerazione in essere in Compagnia e le disposizioni emanate dal nuovo Regolamento, indicando le misure per l adeguamento e la relativa tempistica. Tale gap analisys è stata effettuata con il coinvolgimento delle funzione risorse umane e delle funzioni di controllo interno. Nell ottobre scorso è stata emanata una procedura che ha disciplinato ruoli e responsabilità inerenti il processo di gestione delle segnalazioni e delle comunicazioni che le imprese sono tenute ad effettuare verso le Autorità di Vigilanza con l obiettivo principale di assicurare la gestione tempestiva ed efficace degli adempimenti. L organizzazione e la gestione delle informazioni connesse alle segnalazioni da effettuare, è assicurata da un applicativo, completato per la parte inerente gli adempimenti ricorrenti verso l Isvap, che assolve la funzione di scadenzario, con relativa attribuzione delle responsabilità, e consente la tracciabilità del processo seguito per la produzione delle informazioni da parte gli attori coinvolti. 19

20 PERSONALE Il personale alle dirette dipendenze della Società al è di n. 28 unità (organico medio nel corso del 2011 pari a n. 28 unità), numero invariato rispetto al (organico medio nel corso del 2010 pari a n. 28 unità). I contratti a tempo determinato al sono pari a 0 unità (0 unità al ). Si segnala il è l ultimo giorno lavorativo per 1 unità a tempo indeterminato. I costi relativi alle prestazioni di lavoro subordinato pari a 2,2 milioni di Euro hanno avuto una incidenza sulla raccolta premi pari al 2,9% (1,7% nel 2010). SISTEMI INFORMATIVI Nel corso del 2011 sono state realizzate le attività richieste per la compliance alle normative di legge, principalmente afferenti a Covip, Anagrafe Tributaria, Ania, Isvap ed Antiriciclaggio e Antiterrorismo: - Covip: con la delibera del è stato richiesto alle forme pensionistiche complementari l adozione di un nuovo schema di comunicazione periodica. Si riassumono di seguito le attività prese in carico dalla Compagnia: 1. attivazione di una sezione web informativa per gli iscritti; 2. revisione del formato e dei contenuti della comunicazione periodica agli iscritti; 3. aumento del dettaglio di informazioni da comunicare agli iscritti in occasione di ogni tipo di prestazione parziale o totale. Inoltre con la Circolare del prot. n Covip ha istituito, con decorrenza dal 1 aprile 2011, il nuovo sistema per la trattazione dei reclami che interesserà tutte le tipologie di fondi pensione e le diverse fonti istitutive; - Anagrafe Tributaria: a partire dalle comunicazioni afferenti al 2010 è stato richiesto di fare riferimento al nuovo modello di comunicazione le cui regole sono descritte nel provvedimento dell'agenzia delle Entrate n. 2010/165909; - Ania: relativamente alle polizze dormienti, comunicazione prot del , è stato assolto l adempimento sugli obblighi informativi a carico delle imprese di assicurazione in materia di polizze prescritte. Inoltre, con riferimento al prot. 193 del , è stata realizzata la modifica alla rilevazione rapida di Nuova Produzione Vita; - Isvap: sono stati attuati gli adeguamenti applicativi e aggiornate le comunicazioni al cliente, secondo le indicazioni del Regolamento Isvap n. 38 del 3 giugno 2011, concernenti la costituzione e l amministrazione delle gestioni separate delle imprese che esercitano l assicurazione sulla Vita; - Antiriciclaggio e Antiterrorismo: proseguono le attività dirette a rafforzare gli automatismi di alimentazione dei sistemi e i controlli sugli eventi/dati sensibili. Sul fronte Commerciale sono stati sviluppati i seguenti prodotti: - Money Up (tariffa 105), rilasciato nel corso del primo semestre dell esercizio; - Revisione SaraContoExtra (tariffa 103), rilasciato nel primo semestre 2011; - il nuovo prodotto PAC (tariffa 507), comprensivo delle coperture caso morte ed invalidità permanente con pagamento dei premi tramite RID, il cui lancio commerciale è previsto nel corso del primo trimestre

21 Per la Contabilità Assicurativa è stata realizzata la separatezza patrimoniale della rimessa contabile, il cui rilascio in produzione sarà contestuale al nuovo prodotto PAC. E stato reso disponibile alle Agenzie il Front-End Vita implementato delle nuove funzioni di acquisizione e controllo dei questionari di adeguatezza, adeguata verifica del cliente, questionario sanitario, schede antiriciclaggio, che include anche il processo unico di stampa del dossier di polizza. Completati anche i processi di migrazione del portafoglio Banca Sara (in Banca Fideuram) e trasferimento Fondo Previsara (in Fondo Teseo), secondo i piani comunicati dalla Direzione Vita. Per garantire la continuità operativa dei Sistemi, è stato effettuato con Aci Informatica un test di Disaster Recovery delle applicazioni mainframe Vita e l operazione si è conclusa con esito positivo. Infine, in riferimento all art. 2 del D.L. 13 agosto 2011 n. 138, sono stati realizzati gli interventi applicativi per la cristallizzazione dei dati di riserva, accumulo premi, cedole non tassate, in prospettiva del nuovo calcolo della fiscalità da applicare sulle polizze Vita. L'operazione è da intendersi come minimale e propedeutica ad un nuovo sviluppo progettuale che interesserà il calcolo delle imposte su liquidazioni da pianificare sul primo trimestre ORGANIZZAZIONE COMMERCIALE La struttura operativa dell organizzazione agenziale è costituita al da 472 agenzie in appalto, con una diminuzione di 14 agenzie rispetto all esercizio precedente, di cui 1 con mandato plurimarca. La Compagnia, confermando la consueta attenzione dimostrata nella politica di assunzione dei rischi e di attenta selezione nell inserimento dei nuovi professionisti nell ambito della rete agenziale, sta realizzando interventi programmati sulle agenzie con risultati particolarmente critici e con la chiusura delle agenzie affidate in gestione provvisoria. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO E NUOVI PRODOTTI Le novità dell aggiornamento del catalogo prodotti Vita hanno riguardato in particolare la revisione dell offerta di prodotti a premio unico. Il nuovo prodotto Money Up è un premio unico a vita intera con possibilità di versamenti aggiuntivi e opzione cedola, abbinato alle Gestioni Separate Fondo Più e Fondo Soci (riservato ai Soci ACI) con minimo garantito dell 1,5%. Per le sue caratteristiche, il prodotto risulta altamente innovativo e in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela. Il collocamento di Money Up è stato supportato da un consistente piano di formazione alla rete agenziale e da varie iniziative di marketing tra cui mailing informativi ai clienti in portafoglio. Nell ambito delle coperture caso morte, è stata inserita SaraTutelapronta nella soluzione Lineapronta, pacchetto base di coperture ideale per la proposizione e vendita da parte del front-end di agenzia, in abbinamento alla polizza infortuni SaraDifesapronta e alla polizza abitazione SaraCasapronta. CONTENZIOSO Il bilancio al ha acquisito nel fondo rischi e oneri accantonamenti ritenuti adeguati a far fronte alle passività potenziali che potrebbero emergere dai contenziosi in essere. Si rimanda alla Nota Integrativa per un analisi dei detti fondi. In ordine ad altri contenziosi, non esistono controversie di carattere significativo o che, allo stato attuale, possano far prevedere potenziali rischi da essere per la Società di significatività tale da essere menzionati. 21

22 ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO La Compagnia è soggetta alla direzione ed al coordinamento di Sara Assicurazioni. AZIONI PROPRIE Si precisa che la società non detiene azioni proprie, né della controllante Sara Assicurazioni. GOVERNANCE La Società controllante Sara Assicurazioni è dotata di un regolamento di Gruppo che configura le norme e l architettura organizzativa del Gruppo stesso ai fini di: - consentire alla Capogruppo di esercitare l attività di indirizzo, di governo e controllo, di promuovere la gestione efficiente e la valorizzazione delle singole società e del gruppo nel suo complesso; - consentire alle società del Gruppo di operare, pur nella loro autonomia, in armonia con il modello di governo definito. Il Regolamento prevede la figura del Direttore Generale di Gruppo, con compiti di coordinamento delle singole società all interno del Gruppo, istituzionalizza la funzione strategica della Capogruppo ed individua le tematiche tipiche di indirizzo e controllo per le quali può essere prevista in capo alla Capogruppo la costituzione di funzioni di presidio. Inoltre è previsto, con l obiettivo di formulare e condividere le strategie e l operatività tra gli esponenti di vertice della Capogruppo e delle società del Gruppo un sistema di Comitati, così articolato: - Comitato per il Controllo interno e la Corporate Governance; - Comitato per le Nomine; - Comitato per le Retribuzioni; - Comitato Investimenti Mobiliari. I Comitati sono emanazione diretta del Consiglio di Amministrazione di Sara Assicurazioni, sono composti da membri del Consiglio di Amministrazione, nominati da quest ultimo, e sono titolari di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Analogamente alla Capogruppo, la Società è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo conforme alle disposizioni del D.Lgs Il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza del Modello, nonché di curarne l aggiornamento è attribuito all Organismo di Vigilanza (OdV) costituito in forma collegiale e composto da un Consigliere non dotato di deleghe operative - specificatamente nominato -, dal Responsabile dell Internal Audit di Gruppo, nonché da un professionista esterno di provata esperienza. Il modello di organizzazione, gestione e controllo definisce una struttura organizzativa tale da garantire una chiara attribuzione dei compiti ed una adeguata segregazione delle funzioni ed un sistema di deleghe e poteri tale da rappresentare il processo aziendale di formazione ed attuazione delle decisioni. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del , ha approvato il nuovo Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs 231/01 e la ivi contenuta Procedura di Aggiornamento del Modello che prevede la facoltà di delegare al Direttore Generale gli aggiornamenti non sostanziali del Modello con successiva ratifica o integrazione da parte del Consiglio di Amministrazione alla prima occasione utile. 22

23 La funzione di presidio della 231 verrà svolta da due funzioni tecniche Prevenzione reati e Segreteria ODV costituite presso la Capogruppo. È stata introdotta una nuova disciplina degli Organismi di Vigilanza nel perimetro del Gruppo che prevede: - la tipizzazione della composizione degli Organismi; - la durata del mandato conferito e rinnovabile; - la definizione dei requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza, oggetto di accertamento da parte dell organo amministrativo; - l autonomia finanziaria dell ODV legata non più ad un budget fisso, ma ad una previsione di spesa annuale, approvata dal Consiglio di Amministrazione e consuntivata a fine esercizio; - rimodulazione dei compiti dell ODV anche al fine di tener conto dei presidi organizzativi istituiti presso la società per il presidio dei rischi 231; - innalzamento della frequenza del reporting ordinario dell Odv da annuale a semestrale. Le novità introdotte con il nuovo Modello hanno conseguentemente determinato una modifica del Regolamento di Gruppo mediante: - la previsione che la nomina degli ODV sia esaminata dal Comitato Nomine; - la previsione che i compensi siano esaminati dal Comitato Remunerazioni; - la previsione che i membri dell ODV rientrino nella disciplina afferente le Parti Correlate in qualità di soggetti con responsabilità strategiche. Nel corso del 2011 inoltre la Società ha provveduto a modificare l art. 5 del proprio Statuto societario, essenzialmente per adeguarlo alle disposizioni dell art. 5, comma 4 del Regolamento Isvap n. 17. La variazione riguarda l aggiornamento dell utile portato a nuovo sia in relazione alla gestione delle assicurazioni sulla vita, sia riguardo la gestione delle assicurazioni dei rami infortuni e malattia. La Società è inoltre intervenuta più volte sul sistema di delega dei poteri al fine di rafforzare i presidi di controllo, calibrare ulteriormente i limiti di spesa e per adeguare lo stesso alle intervenute variazioni della struttura organizzativa. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Il documento programmatico sulla sicurezza, aggiornato al 31 marzo 2011, è stato confermato sino alla successiva scadenza di legge del 31 marzo RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO In ordine all informativa di cui all art bis del C.C., si precisa che la Società è soggetta alla direzione ed al coordinamento di Sara Assicurazioni con la quale intercorrono rapporti di: - prestito di personale - prestazioni di servizi connesse alle seguenti aree: amministrazione e finanza acquisti e servizi generali personale e organizzazione 23

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