RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2010 E PIANIFICAZIONE 2011

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1 COMITATO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (D.P.C.M 21/12/2007) PROVINCIA DI PADOVA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2010 E PIANIFICAZIONE 2011 IL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTTIVO DELLA PROVINCIA DI PADOVA...2 IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN PROVINCIA DI PADOVA...4 GLI INFORTUNI MORTALI IN PROVINCIA DI PADOVA ANNO CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE Attività svolte dagli SPISAL...10 Attività svolte da INAIL...12 Attività svolte da Direzione Provinciale del Lavoro...13 Attività svolte dal CPC nel corso del Riepilogo vigilanza effettuata in provincia di Padova PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ Riepilogo vigilanza pianificata in provincia di Padova Giugno 2011

2 IL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTTIVO DELLA PROVINCIA DI PADOVA Dati di fonte INAIL Dall archivio INAIL si ricava un numero di Posizioni Assicurative Territoriali INAIL (PAT) del settore Industria, Artigianato e Servizi che corrisponde circa al numero di Unità Locali di questo settore. Nella provincia di Padova il numero di PAT presenta un trend crescente (+8,5%) nel decennio ; però considerando l ultimo triennio, cioè gli anni , si osserva una fase di stabilità. L INAIL fornisce anche una stima del numero di addetti: essa registra una crescita molto forte (+21,5%) tra il 2000 e il 2008, ma nel 2009 si manifestano gli effetti della crisi e il numero di addetti stimati si riduce di circa unità (-6% rispetto all anno precedente; Figura 1). Questo dato sugli addetti deve essere considerato con cautela in quanto il numero di dipendenti è frutto di una stima basata sui salari erogati; le ore di Cassa Integrazione Guadagni hanno registrato un massiccio incremento nel periodo cruciale della crisi tra la fine del 2008 e tutto il 2010 e dato che anche la CIG contribuisce in parte al monte retributivo totale, l'andamento potrebbe non rispecchiare la consistenza numerica dei soggetti realmente esposti al rischio lavorativo. Figura 1: di PAT e numero di addetti stimati in Provincia di Padova dal 2000 al Addetti PAT Addetti PAT Nel 2009, il 40% degli addetti della provincia di Padova si colloca in aziende con oltre 30 addetti, che rappresentano solo il 2% delle PAT (Tabella 1). In queste aziende, l'aumento del numero di lavoratori fino al 2008 è stato più sensibile rispetto al totale delle aziende (+32% rispetto al 2000), ma anche è maggiore la diminuzione nel 2009 (-11% rispetto all anno precedente). I lavoratori autonomi invece rappresentano il 5% degli addetti e il 24% delle PAT della provincia; a differenza degli altri insiemi di aziende, aumentano di numero anche nel 2009 (+1% rispetto all anno precedente; Tabella 1). I segnali della crisi , come è facilmente intuibile, si rilevano soprattutto a livello di contratti interinali che presentano un trend crescente tra il 2006 e il 2007 (+10,5%) e poi sono notevolmente diminuiti nel 2008 (-11%) e ancora più nel 2009 (-52%); i dati più recenti però non sono ancora definitivi. 2

3 Tabella 1: PAT e addetti per anno, periodo , Provincia di Padova PROVINCIA PADOVA Aziende PAT Totali Addetti Aziende con più di 30 addetti PAT Addetti Aziende PAT artigiane individuali Addetti contratti Interinali n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d Nel 2009, in provincia di Padova l attività economica più diffusa sono i Servizi, si colloca in essi il 40% degli addetti e sono concentrati soprattutto nel comune capoluogo; segue il Commercio (11%), che ha sorpassato la Metalmeccanica (10%) e le Costruzioni (10%) e a seguire la Sanità (6%) e il Tessile (4%) (Figura 2). Nella Figura 4 sono presenti le variazioni percentuali del 2008 rispetto al 2006 del numero di PAT e di addetti della provincia nei principali comparti produttivi: nella maggior parte dei comparti, compresi quelli nevralgici della provincia di Padova, fino al 2008 il numero di addetti era aumentato e un incremento notevole si è registrato nel Commercio (+29%). Nel 2009 il calo di addetti si manifesta in tutti i settori, nel terziario come nel manifatturiero. Figura 2: Addetti stimati per comparto in Provincia di Padova, anno 2009 Industria Legno 2% Altri comparti 8% Industria Chimica e Petrolio 2% Trasporti 3% Altre industrie 3% Servizi 40% Tessile 4% Sanità 6% Costruzioni 10% Metalmeccanica Commercio 11% 10% 3

4 IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN PROVINCIA DI PADOVA Dati di fonte INAIL In provincia di Padova il numero degli infortuni denunciati all INAIL registra una costante diminuzione negli ultimi anni: passa infatti da circa nel 2000 a nel 2009 (-33%; Figura 3). Una parte degli infortuni denunciati all INAIL esula dal concetto di infortunio sul lavoro in senso stretto (ad esempio: infortuni in itinere, di sportivi professionisti, di studenti etc); inoltre non tutti gli infortuni denunciati vengono riconosciuti dall INAIL come corrispondenti alla definizione legale di infortunio, per cui è opportuno trattare separatamente le varie categorie di eventi. In questo documento si utilizza la categoria degli infortuni definiti positivamente con esclusioni intendendo con questo termine quelli definiti positivamente dall INAIL (mortali, con postumi permanenti > 5%, con prognosi superiore a 3 giorni e i regolari senza indennizzo) ed escludendo gli infortuni in itinere, quelli accaduti a studenti, sportivi, colf e detenuti che lavorano nell industria. Sono compresi, invece, gli infortuni stradali in orario di lavoro salvo diversa specificazione. Questo insieme rappresenta il 52% del totale iniziale dei denunciati ed è in netta diminuzione passando da circa casi del 2000 a del 2009, con una riduzione di quasi il 40% (Figura 3 e Tabella 3). Ad eccezione degli anni , dal 2001 la diminuzione degli infortuni si è mantenuta costante ed è divenuta più marcata nell ultimo anno, sia per l effetto della crisi economica, sia perché il dato più recente non è ancora del tutto completo. È meglio quindi non trarre conclusioni basandosi sul 2009, ma limitarsi al 2008: il quadro è comunque positivo, perché nel periodo la diminuzione è stata pari a -28%, maggiore di quella regionale che è pari a -25%. Il settore Industria, Artigianato e Servizi complessivamente diminuisce in provincia di Padova del -29% fino al Il settore Agricoltura diminuisce anch esso il numero di infortuni di -26%;il Conto Stato invece è in aumento come numero di infortuni, ma è un settore marginale rispetto alla totalità degli eventi. Figura 3: Infortuni denunciati e Definiti positivamente con esclusioni in Provincia di Padova; anni Denunciati Definiti positivamente con esclusioni 4

5 Tabella 3: Infortuni definiti positivamente con esclusioni in Provincia di Padova, per settore; anni PROVINCIA PADOVA Totale Industria, Artigianato e Servizi Dipendenti Conto Stato Agricoltura TOTALE Nella Figura 4 si confronta la variazione percentuale degli infortuni e degli addetti nel triennio , per i principali comparti della Provincia di Padova. Come in precedenza si è osservato, in tutti i comparti più diffusi in provincia il numero di addetti aumenta, mediamente del 6%; nello stesso tempo gli infortuni sono diminuiti in tutti i settori tranne il Commercio, dove però l aumento di infortuni è più che compensato dall aumento contestuale del numero di addetti. Figura 4: Variazione % di addetti e infortuni definiti positivamente con esclusioni nei principali comparti della Provincia di Padova, anni % 30% 29% ADDETTI INFORTUNI 20% 10% 2% 5% 5% 8% 8% 4% 9% 7% 3% 8% 6% 0% -10% -20% -30% -14% -4% -10% -18% -5% -27% -25% -7% -11% -21% -11% Agricoltura Servizi Commercio Metalmeccanica Costruzioni Sanita Tessile Altre industrie Trasporti Legno Chimica TOTALE PROV. PD si confronta il dato della Provincia di Padova e della Regione Veneto. L incidenza raffigurata è calcolata in modo da annullare l effetto distorsivo della mobilità dei lavoratori nel territorio, che è tanto più evidente quanto più piccola è l area geografica considerata. I comparti con l incidenza più elevata in provincia di Padova sono: Metallurgia, Agrindustria, Industria di trasformazione dei minerali non metalliferi, Industria della gomma, che però sono poco diffusi, seguiti dai comparti classici : Legno, Metalmeccanica, Costruzioni, Trasporti. Sanità, Servizi, Industria Elettrica e Industria tessile sono invece a bassa incidenza di infortuni. Nella maggior parte dei comparti l incidenza provinciale è in linea con la regione o inferiore, segnaliamo i 5

6 comparti Industria Chimica, Altre industrie, Commercio per essere comparti diffusi in provincia e con incidenza maggiore di quella regionale. Figura 5: Incidenza per sede azienda, per comparto in Provincia di Padova e Veneto; triennio PROV PD VENETO 0 Agrindustria Estrazioni Alimentare Tessile Conciaria Legno Carta Chimica Gomma Trasf. non metalliferi Metallurgia Metalmeccanica Elettrica Altre industrie Elettricità Gas Costruzioni Commercio Trasporti Sanita Servizi TOTALE In Figura 6 si mostra la proporzione di infortuni gravi sul totale infortuni di ogni comparto, dove per gravi si intendono gli infortuni che hanno causato la morte o postumi permanenti indennizzabili o una assenza dal lavoro di oltre 30 giorni. Mediamente in provincia di Padova un infortunio su 4 è grave (25%). I comparti a maggiore gravità sono: Trasporti, Agricoltura, Elettricità-Gas-Acqua, Costruzioni, Legno. In particolare, il comparto Trasporti mostra in Provincia di Padova una gravità molto maggiore di quella regionale, mentre in generale gli altri comparti sono allineati con il valore regionale o son leggermente inferiori. Se nel corso del decennio esaminato gli infortuni sono diminuiti, altrettanto non si può dire per la gravità degli infortuni: in Figura 7 si può osservare che, senza valutare l ultimo anno che è ancora provvisorio, gli infortuni gravi T30, cioè con prognosi superiore a 30 giorni, sono diminuiti tra 2000 e 2008 del -15%, gli infortuni T40, cioè con prognosi superiore a 40 giorni, del -10%, quindi in misura minore rispetto al totale infortuni (-28%); gli infortuni invalidanti invece sono addirittura aumentati del 71%. Quindi a essere diminuiti sono soprattutto gli infortuni lievi. I casi mortali (Figura 8) sono sporadici per cui le loro variazioni sono troppo marcate e non possono essere confrontate con le altre; si osserva che dopo il punto minimo registrato nel 2005, negli anni successivi c è stato un incremento di eventi mortali, culminato nel 2008 (15 mortali in provincia di Padova). Nel 2009 i casi al momento riconosciuti sono molti meno (9 infortuni), in parte per l effetto della crisi economica, in parte perché questo dato non è ancora 6

7 completo. (Il numero di infortuni mortali del 2000 non viene mostrato perché nel corso di quest anno è entrato in vigore il DLgs 38/2000, che ha modificato la normativa di riconoscimento degli infortuni in itinere, per cui nel 2000 molti infortuni mortali in itinere venivano classificati come avvenuti in orario di lavoro). Figura 6: Percentuale di infortuni gravi per comparto in Provincia di Padova e Veneto; triennio % 35% 30% 25% 20% 15% 10% Agricoltura Agrindustria Estrazioni Alimentare Tessile Conciaria Legno Carta Chimica Gomma Trasf. non metalliferi Metallurgia Metalmeccanica Elettrica Altre industrie Elettricità Gas Costruzioni Commercio Trasporti Sanita Servizi TOTALE PROV PD VENETO Figura 7: Infortuni Gravi in base a diverse sogli di gravità per anno, Provincia di Padova, anni Figura 8: Infortuni Mortali riconosciuti dall INAIL per anno, Provincia di Padova, anni T30 T40 Invalidanti

8 In Figura 9 e Figura 10 si mettono a confronto incidenza e gravità di infortuni per Provincia, rispettivamente per tutte le aziende nel complesso, per le aziende con più di 30 addetti e per i lavoratori autonomi; gli indicatori raffigurati sono l indice di Incidenza per Sede Azienda e la percentuale di infortuni gravi, dove per gravi si intendono gli infortuni che hanno causato la morte o postumi permanenti o una assenza dal lavoro di oltre 30 giorni, rispetto al totale infortuni definiti positivamente con esclusioni. Dal 2000 al 2008 nella provincia di Padova l Incidenza per sede azienda è diminuita di -14 punti (da 39 a 25 ). L incidenza di infortuni è diminuita maggiormente per i lavoratori autonomi, all inizio del periodo era infatti nettamente più elevata rispetto al complesso delle aziende e alle aziende con più di 30 addetti, ma a fine periodo è allineata con le altre tipologie di azienda. A fronte della diminuzione di incidenza, c è però un aumento della percentuale di infortuni gravi: essa infatti in provincia di Padova sul complesso delle aziende è aumentata dal 2000 al 2008 di +3,3 punti percentuali (da 21,6% a 24,9%); nelle Aziende con oltre 30 addetti è aumentata di 5,3 punti percentuali e tra i lavoratori autonomi di 6,4 punti percentuali. La percentuale di infortuni gravi tra questi lavoratori è nettamente più elevata rispetto alle grandi aziende, che hanno invece gravità inferiore alle aziende nel complesso. Fra le ipotesi da prendere in considerazione per spiegare queste differenze vi sono la diversa distribuzione delle aziende per tipo di attività (più terziario nelle aziende grandi) e probabilmente un diverso livello di sottonotifica degli eventi più lievi che solitamente è minore nelle aziende più grandi. Infatti la percentuale di infortuni gravi è sempre nettamente superiore tra i lavoratori autonomi rispetto al totale delle aziende, mentre nelle aziende con oltre 30 addetti è leggermente inferiore rispetto al totale delle aziende. È noto infatti anche a livello regionale che l incidenza di tutti gli infortuni riconosciuti per 1000 addetti è più bassa nei lavoratori autonomi rispetto al totale complessivo delle aziende (30,51 contro 34,47 ) mentre l incidenza dei soli casi invalidanti è circa il doppio (2,78 contro 1,43 nel triennio ). Anche l incidenza dei casi mortali è doppia (0,1 contro 0,05 ). Figura 9: Tasso di Incidenza per sede azienda per le aziende nel complesso, aziende con più di 30 addetti e lavoratori autonomi, Provincia di Padova, anni Figura 10: Percentuale di infortuni gravi T30 per le aziende nel complesso, aziende con più di 30 addetti e lavoratori autonomi, Provincia di Padova, anni Tutte le aziende Aziende > 30 addetti Lavoratori autonomi Tutte le aziende Aziende > 30 addetti Lavoratori autonomi 8

9 GLI INFORTUNI MORTALI IN PROVINCIA DI PADOVA ANNO 2010 Dati degli SPISAL Nel 2010 sono stati segnalati e indagati dagli SPISAL della provincia di Padova 10 infortuni mortali; 6 di questi sono avvenuti in Edilizia. La maggior parte di questi incidenti sarebbe stata evitabile con semplici accorgimenti di sicurezza. Nella tabella di seguito si riporta una sintetica descrizione dei casi: Tabella 4: Infortuni mortali indagati dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2010 ULSS ETÀ COMPARTO MANSIONE DINAMICA Agricoltura Coltivatore diretto Ribaltamento trattore Edilizia Lav autonomo Colpo di calore Edilizia Lav autonomo Caduta dall alto per sfondamento lastre di copertura Edilizia Lattoniere (Lav. autonomo) Caduta dall alto per sfondamento lastre di copertura Edilizia Imbianchino Folgorazione per contatto trabattello con linea elettrica Edilizia Installatore condizionatori Caduta dall alto da scala a pioli Edilizia Manutentore ferrovia Folgorazione su linea ferroviaria (passato per competenza a DPL) Lavorazione carta Operaio Schiacciamento da caduta imballo di carta Metalmeccanica Caporeparto Schiacciamento e ustioni da macchina operatrice Officina meccanica Meccanico (Titolare) Schiacciato dal mezzo su cui operava 9

10 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE 2010 Attività svolte dagli SPISAL Nel 2010 gli SPISAL sono stati fortemente impegnati nel raggiungimento dell obiettivo regionale di cui alla DGR 1168 del , che prevedeva una copertura con interventi ispettivi delle Unità locali presenti sul territorio regionale pari ad almeno il 5% delle U.L. con almeno un dipendente o socio lavoratore: tale percentuale corrisponde a unità locali all anno in Veneto e U.L. in Provincia di Padova. Inoltre, conformemente agli indirizzi del Comitato Regionale di Coordinamento, l attività di vigilanza doveva essere svolta dalle ULSS nei comparti più a rischio, cioè i controlli dovevano riguardare in particolare i cantieri edili e le aziende agricole: il numero di cantieri previsto in Provincia di Padova era di 773 (complessivamente in Veneto: 4.669), mentre quello di aziende agricole era pari a 110 (complessivamente in Veneto: 850). In Tabella 5 e Tabella 6 si riportano i dati di vigilanza degli SPISAL della Provincia di Padova e del Veneto, estratti dalla relazione regionale di attività: l obiettivo del 5% di U.L. ispezionate in Provincia di Padova è stato raggiunto e superato, a livello regionale invece è stato completato al 96%. Il numero di cantieri ispezionati in Provincia di Padova ha ampiamente superato l obiettivo (119%), mentre a livello regionale è stato raggiunto al 96%. Il numero di aziende agricole previsto è stato superato in Provincia di Padova, completato all 87 % in Veneto. Rispetto al 2009, il numero di U.L. ispezionate in Provincia di Padova è aumentato del 38%, a parità di risorse (aziende complessivamente ispezionate nel 2009: 1.686). Mediamente in Provincia di Padova sono stati effettuati 1,2 sopralluoghi per azienda, in linea con la media regionale. Al 31% delle aziende è stato imputato un verbale di prescrizione (33% in Veneto). 43 aziende sono state oggetto di verifica del Sistema di Gestione della Sicurezza. Il numero di cantieri ispezionati corrisponde al 18% dei cantieri notificati, tra essi il 39% risulta non essere a norma al primo sopralluogo. Tabella 5: Attività di vigilanza effettuata dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2010 ATTIVITÀ DI VIGILANZA NEI LUOGHI DI N aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione N sopralluoghi complessivamente effettuati N di verbali di prescrizione LAVORO Edilizia Agricol Altri Com Totale Edilizia Agricol Altri Com Totale Edilizia Agricol Altri Com Totale SPISAL SPISAL SPISAL TOTALE PROV PD TOTALE VENETO Tabella 6: Attività di vigilanza effettuata sui cantieri dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2010 ATTIVITÀ DI VIGILANZA IN EDILIZIA N cantieri notificati (D.lgs 81/2008 art.67) N totale di cantieri ispezionati di cui non a norma al 1 sopralluogo N di cantieri ispezionati per amianto % cantieri ispezionati su notificati % cantieri ispezionati non a norma SPISAL % 23% SPISAL % 48% SPISAL % 43% TOTALE PROV PD % 39% TOTALE VENETO % 42% 10

11 Tutte le attività in edilizia e agricoltura sono state coordinate con gli altri Enti in sede di Coordinamento Provinciale; in particolare, per quanto riguarda le attività di vigilanza in edilizia, sono stati assegnati alla DPL 17 comuni, più la parte ovest del comune di Padova, dove effettuare le ispezioni di vigilanza tecnica. Oltre alla vigilanza, un obiettivo fondamentale, che costituisce un Livello Essenziale di Assistenza e va garantito dal Servizio Sanitario Regionale, è condurre indagini per gli infortuni mortali, gravi e gravissimi. In Tabella 7 si riporta l attività svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova. Il numero di infortuni indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p. è pari a 302 infortuni, rispetto ai segnalati è il 5%, percentuale leggermente superiore a quella regionale; tra essi il 21% si conclude con evidenza di violazioni. Tabella 7: Inchieste infortuni effettuate dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2010 INCHIESTE INFORTUNI Provincia di Padova Regione Veneto Infortuni selezionati ed indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p. N inchieste infortuni concluse con riscontro di violazione correlata all evento % infortuni indagati su segnalati 5% 4% % inchieste con violazioni 21% 19% Infine si citano in Tabella 8 alcuni dati relativi all attività di formazione e informazione svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova: si intende qui solo l attività istituzionale svolta in orario di servizio. Nel corso del 2009 sono state formate persone, principalmente datori di lavoro/dirigenti/consulenti tecnici e sanitari, RSPP e studenti. Tabella 8: Persone formate o informate dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno 2010 INTERVENTI DI IN-FORMAZIONE Provincia di Padova % Figure in-formate datori di lavoro/dirigenti/ consulenti tecnici e sanitari % RSPP (Datori di Lavoro) % RLS 106 4% Lavoratori: categorie deboli 85 3% studenti % Medici Competenti 126 4% 11

12 Attività svolte da INAIL Nella tabella che segue è riportata l attività svolta da INAIL di Padova nel corso del aziende sono state ispezionate in coordinamento con gli SPISAL, tutte facenti parte del comparto edile. Tra esse il 40% è risultato irregolare. L attività riportata non è stata svolta esclusivamente in provincia di Padova, ma anche in provincia di Rovigo e Vicenza, per necessità dell Istituto di condividere le risorse umane tra più sedi provinciali. Per quanto concerne le attività per il 2011, è prevista la fusione tra la sede di Padova e quella di Rovigo, con condivisione degli obiettivi. L obiettivo 2011 prevede dunque 540 ispezioni da effettuare nelle due province, di cui il 60% su indirizzo regionale. 12

13 Attività svolte da Direzione Provinciale del Lavoro Il consuntivo della DPL per l anno 2010 corrisponde a 46 cantieri ispezionati, in cui si sono rilevate 64 aziende, di cui il 39% con irregolarità. L attività pianificata per il 2011 prevede un obiettivo di ispezioni, in vari ambiti: lavoratori stranieri, rispetto dei diritti dei lavoratori, controllo del lavoro nero, appalti delle cooperative, settore autotrasporti. In edilizia si prevedono 174 ispezioni per il PROVINCIA PADOVA Vigilanza effettuata in provincia di Padova cantieri Edilizia Agricoltura Altro U.L. U.L. DPL Tecnica 46 DPL ammin Pianificazione vigilanza in provincia di Padova PROVINCIA PADOVA DPL Tecnica DPL ammin. cantieri 174 Edilizia Agricoltura Altro U.L. U.L

14 Attività svolte dal CPC nel corso del 2010 Dopo la riunione di insediamento svoltasi il 1 dicembre 2009, nel corso del 2010 il Comitato Provinciale di Coordinamento (CPC) di Padova si è riunito due volte, il 12 maggio 2010 e il 28 settembre Lo spirito che ha animato fin dal suo insediamento il CPC di Padova è stato di costante collaborazione e coordinamento tra tutte le Parti che si occupano del mondo dei lavoratori, continuando la tradizione che negli ultimi vent anni ha caratterizzato l attività degli SPISAL della provincia di Padova, in collaborazione con le Organizzazioni dei Lavoratori, le Parti Economiche e gli altri Enti della Pubblica Amministrazione (iniziative con CPT, Consulta Provinciale per la Prevenzione, Tavoli prefettizi, Cabina di Regia, ecc.), per cui fin dall inizio hanno partecipato alla vita del Comitato a pieno titolo le Parti Sociali, anche se si riconosce che per legge il Comitato è costituito dagli Enti della Pubblica Amministrazione. Nel CPC si ritiene necessario far convivere le due anime, quella della vigilanza e quella dell assistenza e della promozione della salute. Uno dei principali punti all ordine del giorno è stato quindi la presentazione delle iniziative di vigilanza, in particolar modo quelle che prevedevano il coordinamento di più Enti, sempre tenendo conto delle osservazioni in merito delle Associazioni di categoria e delle OO.SS: - nella sede del CPC è stato presentato il Piano regionale di prevenzione e vigilanza e la programmazione delle ispezioni congiunte (12/5/2010); relativamente alla vigilanza coordinata in edilizia, è stata presentata la nuova suddivisione del territorio tra DPL e SPISAL (28/9/2010); - sono stati presentati gli interventi di comparto nei settori Agricoltura e Autotrasporti (12/5/2010) - è stato illustrato il Protocollo per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e per la tutela della concorrenza firmato il 19 dicembre 2009 tra Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Università, ULSS 16, ARPAV e Comitato di Coordinamento Provinciale (12/5/2010) Una intera seduta del CPC (28/9/2010) è stata rivolta alle iniziative di contrasto degli infortuni in edilizia, il problema è stato sollevato dalle OO.SS. provinciali della categoria edilizia e legno, a seguito degli infortuni sul lavoro che sono stati particolarmente frequenti e gravi durante i mesi estivi. A conclusione di questo incontro è stato convenuto di istituire: un osservatorio provinciale sui ribassi delle gare di appalto nell assegnazione degli appalti pubblici, formato da rappresentanti delle associazioni sindacali di categoria, dall ANCE, dal CPT, dalla DPL e dall INAIL e convocato dalle OO.SS.; un gruppo di lavoro, avviato dalle OO.SS., che promuova le competenze nei lavoratori dipendenti che vogliono intraprendere il lavoro autonomo e che li informi sulle responsabilità che si assumono in questo passaggio, dato che praticamente tutti gli infortuni gravissimi e mortali accaduti negli ultimi mesi nella provincia erano occorsi a lavoratori autonomi; un gruppo di lavoro, coordinato con il precedente, costituito dalle associazioni artigiane CNA e UPA, dalle OO.SS. e dagli Spisal, che si occupi di studiare un sistema di controllo del territorio per una vigilanza mirata alla microimpresa. Inoltre si propone di mettere in atto iniziative volte a prevenire gli infortuni da colpo di calore, con la stesura di un documento a cura degli Spisal. Connesse all edilizia sono anche le iniziative per la gestione della normativa sul fascicolo tecnico per la manutenzione in sicurezza degli edifici, di cui è stato presentato lo sviluppo nel 14

15 corso delle due sedute del CPC, e la condivisione dei documenti sull idoneità tecnicoprofessionale preparati da un gruppo tecnico istituito presso la CCIA (12/5/2010). Si è ritenuto inoltre il CPC la sede ideale per la firma del Protocollo d Intesa per la costruzione del nuovo ospedale dell ULSS 17 (28/9/2010), alla presenza del Direttore Generale dell Ulss 17, del rappresentante dell impresa affidataria, del direttore dello Spisal dell ULSS 17, del rappresentante del Prefetto e delle OO.SS., i quali concordano che la nuova opera avrà come valore aggiunto una particolare attenzione alla regolarità del lavoro e alla sicurezza dei lavoratori, considerati valori irrinunciabili da garantire alla comunità, specie da parte di Enti come le ASL, che devono assicurare la salute dei cittadini. Un altro aspetto di cui il CPC si è occupato è stato la tutela delle lavoratrici madri e il passaggio dell attività istruttoria dagli Spisal alla DPL, è stato illustrato il protocollo sulle modalità di trasferimento dell attività e la modulistica con la quale il Datore di Lavoro comunicherà alla DPL la presenza della lavoratrice in gravidanza e la possibilità o meno dello spostamento dalla mansione a rischio. Infine, il CPC ha rappresentato per gli Enti partecipanti alle riunioni l occasione per far conoscere le loro iniziative di formazione, rivolte a figure di vario genere (studenti, apprendisti, lavoratori, RLS, ecc.) e intraprendere progetti formativi in collaborazione tra Enti. PROVINCIA PADOVA Riepilogo vigilanza effettuata in provincia di Padova cantieri Edilizia Agricoltura Altro U.L. U.L. ULSS- Spisal DPL Tecnica 46 DPL ammin Inail Inps 63 (*) 63 (*) (*) numero di unità locali complessivo di edilizia e agricoltura, tutte coordinate con gli Spisal 15

16 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ Estratto dalla DDR 23/CR Individuazione obiettivi di attività SPISAL e criteri di distribuzione del fondo, anni 2010 e [ ] Gli obiettivi definiti per l anno 2010 sono coerenti con quelli individuati dal Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui al DPCM , dal piano Nazionale Edilizia e dal Piano Nazionale di prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura oltreché con quelli attribuiti per l area della prevenzione ai Direttori Generali con DGR 2860/2008 in riferimento al triennio Per quanto concerne l attività di vigilanza gli obiettivi corrispondono a quelli indicati nel documento di Pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anno 2010 elaborato nell ambito del Comitato regionale di coordinamento di cui all art. 7 del D.lgs. 81/08 ed approvato da Direzione Regionale del Lavoro, INAIL, INPS, ARPAV, ISPESL, IPSEMA, VV.F. oltre che dalle Parti sociali ( DGR 1168 del ). Gli obiettivi attribuiti per l anno 2011 tengono altresì conto di quanto inserito all interno del Piano Regionale Prevenzione, approvato con DGR 3139/ 2010, ed in particolare della pianificazione di attività dell Area Ambiente e Salute. L obiettivo principale da perseguire, definito dal Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro, concerne la garanzia di copertura con interventi ispettivi delle Unità locali presenti sul territorio regionale pari ad almeno il 5% delle U.L. con almeno un dipendente o socio lavoratore ( unità locali all anno). Tale obiettivo costituisce un Livello Essenziale di Assistenza e va garantito dal Servizio Sanitario Regionale. Il suddetto standard è ripartito per ciascuna ULSS, in coerenza con il criterio adottato a livello nazionale e a parziale modifica di quanto indicato nella citata DGR 1168/2010, in funzione delle Posizioni Assicurative Territoriali INAIL presenti nel territorio di competenza secondo i dati INAIL aggiornati al febbraio Conformemente agli indirizzi del Comitato Regionale di Coordinamento l attività di vigilanza dovrà essere svolta dalle ULSS nei comparti più a rischio e nel rispetto dei criteri di qualità definiti a livello regionale. Pertanto si stabilisce che i controlli dovranno riguardare in particolare i cantieri edili e le aziende agricole. Si rimanda all Allegato A al presente provvedimento la ripartizione per ULSS degli obiettivi di vigilanza assegnati per ciascuna annualità 2010 e [ ] Si conferma quale metodologia dell intervento di vigilanza quella inserita nel documento di Pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anno 2010 approvato dal Comitato regionale di coordinamento e recepito con la DGR 1168 del [ ] 1 Al momento attuale l obiettivo è in fase di approvazione in Giunta Regionale

17 TABELLA ALLEGATO A: Provincia BL VI TV VE PD ULSS ANNI 2010 e 2011 Ripartizione per ULSS degli obiettivi di vigilanza assegnati. U. L. con almeno 1 dipendente o socio lavoratore da ispezionare (dati INAIL febbraio 2010) * di cui cantieri edili da ispezionare di cui aziende agricole da ispezionare ** TOTALE PROV PD RO VR VENETO NOTE * In sede di valutazione del raggiungimento degli obiettivi assegnati il numero di U.L. potrà essere ritarato in funzione degli ultimi dati disponibili dall INAIL ** In sede di valutazione del raggiungimento degli obiettivi assegnati si terrà conto anche di una diversa ripartizione per ULSS in ambito provinciale purché sia stato garantito il totale stabilito per ciascuna per provincia PROVINCIA PADOVA Riepilogo vigilanza pianificata in provincia di Padova cantieri Edilizia Agricoltura Altro U.L. U.L. ULSS- Spisal DPL Tecnica 174 DPL ammin INAIL (***) 3 INPS (***) nel 2011, a seguito di una riorganizzazione interna, per INAIL la sede di Padova e di Rovigo rappresentano una struttura territoriale complessa e quindi gli obiettivi sono in comune. Per quanto riguarda i settori di intervento, si è in attesa di specifiche indicazioni circa l edilizia e l agricoltura. 17

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