Interventi nella produzione primaria. Nutrienti nei mangimi: benessere animale e carry over al consumatore

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Interventi nella produzione primaria. Nutrienti nei mangimi: benessere animale e carry over al consumatore"

Transcript

1 Interventi nella produzione primaria. Nutrienti nei mangimi: benessere animale e carry over al consumatore Prof. Gianfranco Piva Prof. Gianfranco Piva Presidente del Comitato scientifico della Scuola di Dottorato AGRISYSTEM Univ. Cattolica S. Cuore Sede - Piacenza Contaminanti e nutrienti negli alimenti: valutazione del Rischio Beneficio - Modena settembre 1

2 Presidente Accademia dei Georgofili Scaramuzzi - Alla base di ciascuno dei grandi problemi globali, ormai tutti riconoscono che vi èl agricoltura, destinata ad avere quindi un ruolo importante e talvolta determinante per il futuro dell umanità. La FAO ha chiaramente evidenziato la necessitàdi incrementare le produzioni unitarie per raggiungere circa il raddoppio degli alimenti disponibili nel nostro pianeta, quando intorno al 2050 si prevede che la popolazione raggiunga i 9 miliardi. 2

3 SISTEMA AGRICOLO Condiziona: - Disponibilità di alimenti - Stato sanitario delle popolazioni - Benessere degli individui - Equilibri sociali 3

4 A livello mondiale: Ruolo centrale del sistema agro- zootecnico Proteine animali 17% energia alimentare; 35% proteine CAST Fabbisogno in rapido aumento 4

5 Ruolo centrale del sistema agro- zootecnico FAO 2030 domanda proteine animali Raddoppio nei paesi in via di sviluppo FAO 2030 cereali + 45% per uomo FAO 2030 cereali + 60% per animali 5

6 Ruolo delle produzioni agro- zootecniche i problemi delle produzioni animali partono anche dal campo occorre un approccio integrato e, forse, una revisione critica all attuale sistema agro-zootecnico 6

7 Obiettivi Food Security: + disponibilità di alimenti Food safety: Alimenti più sicuri Food quality: tradizione legame al territorio Maggior benessere animale Riduzione dell impatto ambientale Aumento della fiducia dei consumatori 7

8 Alimenti Sostanze vegetali od animali eduli, contenenti molecole più o meno complesse Processo digestivo rende disponibili varie categorie di nutrienti a funzione energetica o plastica (proteine, grassi, carboidrati, minerali, vitamine ecc.) per funzioni fisiologiche di base (mantenimento) e produttive (accrescimento, ingrasso, lattazione, ovodeposizione, riproduzione, ecc.) 8

9 Alimenti Aspetti positivi: apporto di nutrienti, messaggeri neuroendocrini, fattori di benessere, di qualitàdelle produzioni e di condizionamento dell interazione ambiente / patrimonio genetico Aspetti negativi: Sostanze tossiche - indesiderabili -- fattori antinutrizionali intrinseci -- fattori antinutrizionali estrinseci 9

10 VALORE NUTRITIVO/ALIMENTARE Bilancio rischio-beneficio: Tutti alimenti contengono composti naturali più o meno tossici: definiti da Ames (1984): I PESTICIDI DELLA NATURA (offrono un'azione protettiva od un vantaggio competitivo alle piante od animali che li producono). I tossici naturali rappresentano la più grande minaccia per la salute dell'uomo. Progressivo adattamento nei secoli. Sostanze tossiche? E' la dose che fa il veleno. 10

11 MAGGIORI FATTORI TOSSICI NATURALI AMINOACIDI TOSSICI: canavina, mimosina MICOTOSSINE: AF, OA, ac. pen., Tric., Pat., Citr., alcal. segale cornuta,... SAPONINE: quillaja, sapindo, gisofila, erba medica, soia, asparago,... GOITROGENI o GOZZIGENI: colza, ravizzone, cavolo, rapa, senape,... LATIROGENI: neuro- ed osteo-: cicerchia, cicerchione,... FATTORI DEL FAVISMO: (fava, favetta,...); vicina, convicina TOSSICI DI AROMI E SPEZIE: glicosidi cianogenetici, essenze senape, safrolo, cumarine, tujone (salvia, assenzio), pulegone, capsaicina, umbellone, asarone,... GOSSIPOLO: seme di cotone ACIDO OSSALICO: da muffe, in rabarbaro. Oxalis CANCEROGENI NATURALI: (cicadee) alcaloidi pirrolizidinici,... ESTROGENI: cumestrolo, genistina, estrone, biochanina, prunetina,... EMAGGLUTININE: fito-, zoo-, mico-, lectine INIBITORI DI ENZIMI: solanina, ovomucoide, antitripsico,... ANTIVITAMINE: lipossidasi, citrale, tiaminasi, tocoferolossidasi,... FITATO: (crusca) sequestrante di Zn, Fe,... TOSSINE DEL PESCATO: saxitossina, tetradotossina TOSSICI DI ALIMENTI ESOTICI O NON ABITUALI: elleboro, ipogligina, ecc.,... AMMINE NATURALI: serotonina, norepinefrina, dopamoina, triptamina,... NITRATO, NITRITO: ( nitrosammine) STIMOLANTI e DEPRESSANTI: atropina, scopolamina, hyoscyamina, trimetolo (stramonio, aconito, acacia,...)

12 Fattori di rischio per la catena alimentare -Altri Pesticidi Organismi zoonosici: Batteri patogeni; Virus; Prioni, ecc Ormoni Farmaci Trattamenti tecnologici Radionuclidi 12

13 Destino metabolico delle sostanze ingerite Gli animali sono esposti alla ingestione di sostanze indesiderabili Assorbimento gastroenterico comporta distribuzione nell organismo contaminazione delle derrate Mancato assorbimento gastroenterico comporta l escrezione per via fecale impatto ambientale 13

14 Destino metabolico delle sostanze ingerite Le sostanze tossiche/indesiderabili possono restare inalterate oppure essere modificate dai processi metabolici soprattutto a livello epatico (detossificazione!!!) Costo biologico del processo di metabolizzazione e/o detossificazione effetti sulle performance produttive anche se entro limiti ammessi dalla normativa 14

15 Sostanze indesiderabili Dir.2002/ art.2 comm. I) Sostanza indesiderabile qualsiasi sostanza o prodotto, ad eccezione dei microrganismi patogeni, che sia presente nel e/o sul prodotto destinato all alimentazione degli animali e costituisca un pericolo per la salute animale o umana o l ambiente e che potrebbe influire sfavorevolmente sull allevamento /2.2-15

16 SOSTANZE INDESIDERABILI DESTINO METABOLICO La sostanza indesiderabile e/o i suoi metaboliti possono: essere: a) Essere escreti attraverso organi emuntori b) Legarsi a strutture proteiche tissutali c) disperdersi concentrarsi nei tessuti adiposi d) Legarsi ai tessuti ossei 16

17 SOSTANZE INDESIDERABILI DESTINO METABOLICO Presenza dei residui è provvisoria (entità variabile) nei casi in cui avvenga l escrezione attraverso gli organi emuntori Negli altri casi i residui possono essere persistenti e quindi trasferirsi con relativa facilitànegli alimenti di origine animale ed al consumatore 17

18 Organismo animale sostanze indesiderabili Duplice funzione: --barriera: detossificazione piùo meno completa (es. micotossine) -- concentrazione: accumulo (es. diossine) 18

19 Fattori di rischio per la catena alimentare Sostanze indesiderabili Decreto Legislativo 149/2004 riporta le sostanze indesiderabili per le quali sono definiti limiti per i mangimi per le varie specie/categorie di animali. ASSALZOO con nota del 12 gennaio riporta un elenco aggiornato (51 voci) con i recepimenti delle Direttive CE successive 19

20 SOSTANZE INDESIDERABILI Dir. 17 dic D. L. 149/2004 e succ. modifiche Arsenico - Piombo - Mercurio - Fluoro - Cadmio - Nitriti Aflatossina B1 - Ac. Cianidrico - Gossipolo libero - Teobromina - Essenza volatile senape - (isotiocianato di allile) - Viniltioossazolidone (VOT) - Segale cornuta (sclerozi)- antienzimi Semi piante spontanee contenenti alcaloidi (es.: datura) - Ricino - Crotolaria - Impurezze botaniche Diossine; PCB; Melamina; Ac. Cianurico Ecc. 20

21 Sostanze naturali!!! Micotossine (Aflatossine, Fumonisina, Tricoteceni, Ocratossina, ecc.) Inibitori enzimatici, alcaloidi, ecc. Tossine algali nei pesci e nei molluschi Fitosteroli, fitoestrogeni Coloranti ed aromi vegetali Sostanze inorganiche (mercurio) 21

22 Sostanze indesiderabili Aggiornamento!!!: Il 16 giugno con il Reg.(EU) No 575/ Seconda edizione del catalogo delle materie prime prevista dal Reg. 767/ trattamenti tecnologici previsti Circa 600 materie prime possibili + varianti derivanti dai trattamenti tecnologici 22

23 Origine della contaminazione chimica Sostanze naturali presenti nei foraggi e mangimi Contaminanti ambientali presenti negli ingredienti dei foraggi e mangimi e nell acqua di abbeveraggio Sottoprodotti industria alimentare Integrazione dei mangimi con additivi 23

24 Origine della contaminazione chimica Trattamenti terapeutici con farmaci veterinari Trattamenti igienici ambientali o sugli animali Trasformazioni industriali degli alimenti Trattamenti fisici (es. trattamenti termici acrilamide, radiazioni) Trattamenti chimici (es. aldeide formica ecc.) 24

25 Origine della contaminazione biologica Batteri, virus, prioni, ecc. presenti negli alimenti di origine vegetale ed animale. Rischio di patogenicità condizionata dal rapporto fra agente patogeno ed organismo ospite e dall effetto sulla qualità delle produzioni (es. alimenti non sottoposti a sanificazione specifica: salumi, latticini, ecc.) 25

26 MICOTOSSINE MICOTOSSINE CASO EMBLEMATICO 26

27 Contaminazione dei mangimi -alimenti da micotossine dato reale Mangimi fino a 70% contaminati da 1 o più micotossine (EFSA, 2004) e f f e t t i Casi clinici specifici in campo non frequenti(es. tacchini da AFB 1 ; vitelloni da T-2; suini da DON o ZEA, ecc) Frequente: Rid. efficienza, patologie non specifiche, con presenza di varie micotossine a concentrazioni sub-tossiche (sub normative) 27

28 Livelli sub-clinici di micotossine: possibili effetti Azione cumulativa di più micotossine Manifestazione sinergica di vari agenti patogeni e micotossine!!!! Danni stimabili per sistema zootecnico italiano da livelli subnormativi 28

29 MICOTOSSINE Metaboliti secondari prodotti da muffe, tossici per gli animali superiori. Metabolita secondario non si è in grado di attribuire un ruolo evidente per l'organismo. Le micotossine non sono una classe chimica. Molto grande è la diversità di molecole prodotte, anche se per famiglie di prodotti simili (es.: aflatossine, tricoteceni, fumonisine, ecc.). La produzione è connessa alla crescita fungina. 29

30 Approccio scientifico al problema della micotossine: 1960 TURKEY X DISEASE Circa 500 micotossine note/presunte tali - micotossine in cerca di malattia - malattie in cerca di micotossine Generi di funghi produttori: Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Claviceps, Alternaria, Cladosporium, Rhizopus 30

31 Micotossine, differenze con le tossine batteriche presentano basso peso molecolare non mostrano attività antigenica hanno notevole resistenza nei confronti degli agenti chimici fisici sono considerate fra i più gravi problemi igienico sanitari a livello alimentare da affrontare, e cercare di risolvere, di questi ultimi anni. 31

32 PRINCIPALI EFFETTI TOSSICI Effetto Micotossine Estrogenosimile Cancerogeno, epatotossico Genotossico, immunosoppressore Neurotossico Cancerogeno, epatotossico Nefrotossico, teratogeno, immunosopressore, cancerogeno, epatotossico??? Citotossico, immunosopressore Neurotossico Zearalenone Afltatossina B1 Aflatossina M1 Ergoline Sterigmatocistina Ocratossina A Patulina Citrinina P. expansum Patulina Immunosopressore, dermatotossico, emorragico Neurotossico, cancerogeno, citotossico Tricoteceni Fumosine B1 32

33 MICOTOSSINE Quali sono i loro effetti per l uomo? Cancerogeni Lo IARC (1993) ha classificato le micotossine come agenti cancerogeni: AFB 1 Classe 1 (accertato carcinogeno umano) AFM 1 OTA CLASSE 2B (possibile carcinogeno CLASSE 2B accertato carcinogeno animale) FB 1 CLASSE 2B 33

34 Classificazione in base agli effetti tossici IMMUNOTOSSINE DERMATOSSINE EPATOTOSSINE NEFROTOSSINE NEUROTOSSINE 34

35 Depressione del sistema immunitario Depressione sistema immunitario (ZEA; OTA; DON; AF; T2-toxin) cellulomediato ed umorale AFB1: fagocitosi; linfoblastogenesi - IgG; IgA T2: sintesi proteine; Ig; macrofagi DON: proinfiammatorio; linfociti FB1: macrofagi in suini (polli); 35

36 Danni al tessuto epiteliale intestinale moltiplicazione cellulare a livello dei tessuti epiteliali apparato digerente Inibizione sintesi proteica assorbimento nutrienti proliferazione batterica effetto barriera per patogeni 36

37 Riduzione dell attivit attività del sistema di difesa antiossidante livelli epatici vit. E, C, Carotenoidi ossidazione fosfolipidi membrana ROS mortalità cellulare (es. da AFB1) ossidazione DNA ( es. da AFB1) 37

38 Effetti in allevamento Aumento morbilità Riduzione efficacia vaccinazioni Trattamenti farmacologici Rischio residui antibiotici ed aumento antibiotico resistenza Qualità prodotti origine animale Benessere animale Rischi per il consumatore (residui metaboliti tossici, antibiotici patogeni alimentari) Costi di produzione anche se inapparenti 38

39 MICOTOSSINE DI MAGGIORE IMPORTANZA ED ALIMENTI A RISCHIO PIU ELEVATO Aflatossine: arachide, mais, cereali, semi oleaginosi e derivati, latte, formaggi, ecc. Tricoteceni (DON, NIV, T-2, HT-2): cereali, mais Fumonisine: mais e cereali Zearalenone: mais Ocratossine: orzo, uova, cacao, caffè, carni suine, ecc. Alcaloidi ergotici: segale 39

40 Micotossine di maggiore interesse: ocratossina A, aflatossine, fumonisine, tricoteceni, zearalenoni, patulina, alacaloidi ergotici Micotossine emergenti: da Alternaria (alternariolo, ac. tenuazonico, ecc.) da Fusarium (moniliformina, ac. fusarico, ecc.) da Aspergillus (sterigmatocistina, gliotossine, ecc.) 40

41 SISTEMA ZOOTECNICO Micocer 2008 L allevamento animale paga un prezzo biologico elevato alla presenza di micotossine (stato sanitario, maggiore morbilità, benessere, qualità, ecc.) Le normative sono di supporto a tutela del consumatore e degli animali Non esiste un danno zero da micotossine Il costo della presenza a bassi livelli di micotossine in cereali èstimabile in Italia per il sistema zootecnico attorno ai 350 milioni di /anno I cereali sono la prima barriera di protezione. 41

42 PASSAGGIO DELL AFLATOSSINA NEL LATTE (da 1 a 3%) AFB1 O O O O O OCH 3 AFM1 OH O O O O O OCH 3 42

43 AFLATOSSINE NUCLEO CUMARINICO O O Anello CICLOPENTENOICO B 1 O O O OCH 3 OH M 1 GRUPPO BIFURANICO (4-idrossi-derivato) Doppio Legame (DNA binding) O O O O O OCH 3 G. Piva -Seminario-Modena 28 settembre 43

44 Potenziali rischi di passaggio di xenobiotici nel latte umano micotossine metalli pesanti pesticidi Farmaci aromi diossine PCB ecc 44

45 INDAGINE EPIDEMIOLOGICA IN LOMBARDIA (Turconi G. et al. Eur. J. Nutr., 2004, 43: ) Valutare la prevalenza di positività ad aflatossine ed ocratossina A e l entità di contaminazione del latte materno di donne partorienti in diversi centri ospedalieri in Lombardia Verificare l esistenza di una relazione tra campioni positivi e potenziali fattori di rischio: area di residenza, attività lavorativa, tipo di alimentazione e abitudini personali Calcolare i potenziali intake nel gruppo dei neonati e valutarne il relativo rischio di esposizione 45

46 RISULTATI OTTENUTI 231 campioni di latte umano analizzati un solo campione conteneva aflatossine: 11.4 ng/l aflatossina B ng/l aflatossina M1 85.7% dei campioni erano positivi alla OA notevole dispersione dei dati misurati 72.3% dei campioni: <0.5-5 ng/l 16.0% dei campioni: 6-10 ng/l 11.7% dei campioni: ng/l 46

47 OA e rischio cardiovascolare!!! di Giuseppe et al, (in press) 327 soggetti (150 uomini e 177 donne) etàfra 38 e 48 years. Consumo alimenti valutato con questionario EPIC area Campobasso Controlli ematici: 99,1% presenza OTA (229±238 ng/l). Solo 5.2% oltre 500 ng/l (Limite possibile patogenicità); Ingestione media stimata di OTA 0.45 ±0.47 ng/kg b.w., inferiore all ingestione giornaliera tollerbile secondo EFSA (17.1 ng/kg b.w) 47

48 OTA e rischio cardiovascolare!!! di Gennaro (in press) Alimenti correlati con livelli plasmatici di OTA : carni lavorate; carni di montone/ agnello, cereali, vino, birra, marmellate/miele Livello plasmatico di OTA èsignificativamente associato a: a) proteina C reattiva b) rischio cardiovascolare 48

49 OCRATOSSINA A - OA Emivita ematica: uomo 35 d legata ad albumina suino 7 d legata ad albumina Nefrotossica (nefropatia Balcanica), teratogenica, immunotossica, cancerogena, neurotossica epatotosica? Addotti - DNA - bioconcentrazione nelle carni Escrezione latte: ruminanti possibile - episodica? carry over scrofa (donna) 2-3% Accumulo carne: suini altre specie??

50 CONTROLLO PRESENZA/EFFETTO MICOTOSSINE Interventi di filiera: -agronomici: essenze vegetali; C.V resistenti (OGM); modalitàcolturali di campo, raccolta, conservazione. -trattamenti decontaminazione: fisici/meccanici (chimici???) -gestione dell allevamento 50

51 /2.6-51

52 FATTORI AGRONOMICI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CONTAMINAZIONE DEL MAIS DA AFB 1 Concimazione equilibrata: positiva Rotazione colturale: efficacia controversa ma riduce inoculo Raccolta corretta: efficace /2.6-52

53 FATTORI AGRONOMICI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CONTAMINAZIONE DEL MAIS DA AFB 1 A) Scelta ibrido: non risolutiva Copertura spiga, brattee resistenti: positivo Spiga non eretta: positivo Granella resistente: positivo B) Disponibilità acqua Stress evotraspirativo: molto negativo Anticipo fioritura (semina): molto positivo Investimenti moderati: positivo /2.6-53

54 FATTORI AGRONOMICI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CONTAMINAZIONE DEL MAIS DA AFB 1 C) Controllo della piralide ibridi resistenti piralide: molto positivo (GM) anticipare epoca fioritura: positivo esclusione mais 2 raccolto: positivo trattamenti post-fioritura: positivo N.B. Pianura Padana, perdite in granella per piralide media 7-8%, con caldo 18-25%. G. Piva -Seminario-Modena 28 settembre /2.6-54

55 FATTORI AGRONOMICI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CONTAMINAZIONE DELLA GRANELLA DI MAIS DA AFB 1 Umidità raccolta ottimale superiore al 30% Essiccare rapidamente Trattare con antimuffa (ac. prop., ecc) Granella: Umidità riferimento 14% Umidità prudenziale 13 13,5» Umidità garanzia 12 12,5» Essiccamento lento» Eliminare polveri e parti danneggiate» Non miscelare granelle a differente umidità

56 FATTORI AGRONOMICI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CONTAMINAZIONE DEI MAIS INSILATI DA AFB 1 Silomais: con condizioni climatiche a rischio insilare ad umidità elevata (anticipare raccolta) Pastoni: con condizioni climatiche a rischio insilare ad umidità elevata (anticipare raccolta) Silomais-Pastoni: trattare le parti superficiali con antimuffa /2.6-56

57 INTERVENTI POSSIBILI GESTIONE ALLEVAMENTO Riduzione effetti micotossine gestione microbismo intestinale e della funzionalitàdella mucosa (acidificanti microincapsulati ad effetto cronoideo, prebiotici; ecc - sostituzione effetti auxinici) aumento potere antiossidante livello della mucosa; stimolatori immunità controllo disponibilità dei nutrienti enzimi riduzione bio-attivitàmicotossine (sequestranti -enzimi) riduzione contaminazione alimenti da micotossine auxinici per controllo del complesso microbismo intestinale funzionalitàdella mucosa vietati dal 1 gennaio 2006 (UE); deroga al 31 dic per coccidiostatici ed istomonostatici 57

58 TRATTAMENTI FARMACOLOGI RESIDUI IMPATTO AMBIENTALE BENESSERE ANIMALE 58

59 Principali norme comunitarie che hanno regolamentato l uso degli APC Dir. 70/524: armonizza le diverse legislazioni nazionali in materia di additivi usati nell industria mangimistica allo scopo di favorire il funzionamento del mercato comune e la libera circolazione delle merci. Separa gli antibiotici utilizzabili come APC da quelli ad utilizzo terapeutico nella medicina umana Reg. 1831/2003: stabilisce che gli APC, ad eccezione di coccidiostatici e istomonostatici, in commercio fino al 31/12/2005. Dal 1 gennaio 2006 gli antibiotici possono essere impiegati soloa fini terapeutici con prescrizione del veterinario 59

60 Abolizione dell impiego degli APC 1981 inchiesta giornalistica di Dagens Nyheter in Svezia: 30 ton anno di antibiotici venivano somministrati, come additivi, ad animali sani in Svezia; 1986 Svezia vieta l impiego degli APC, segue poi la Danimarca 2006 EU bando degli APC TheUnion of Concerned Scientistssaid that about 70% of antibiotics used in theu.s. are given to healthy chickens, pigs and cattle to encourage their growth or to prevent illnesses. 60

61 Nuova politica USA sull utilizzo degli antibiotici in zootecnia US livestock industry surprised by AGP-ban -17 Jul 2009 Preventing the development of drug-resistant diseases is a big issue in the US. Therefore the Obama administration wants to restrict the farm use of antibiotics and antibiotic growth promoters in specific. Antibiotic use "should be limited to those situations where human and animal health are protected," said Joshua Sharfstein, the FDA's principal deputy commissioner. Sharfstein announced the policy changes that would end the farm usage of seven classes of antibiotics, including penicillins and tetracyclines, except to treat ill animals. 61

62 Conseguenze in Svezia dell abolizione degli APC Maggiori problemi negli allevamenti di suini; Riduzione incrementi ponderali allungamento del tempo necessario a raggiungere i 25 kg di p.v. di 5,2 giorni (Robertson, 1994) Aumento costo produzione capo 1-3 $ (Kielsen, 2006; Jensen, 2006) Aumento costi da: perdita efficienza, oneri per prescrizioni veterinarie, maggiori interventi terapeutici, modifiche alle tecniche di allevamento ed alimentazione, maggiore impatto ambientale, peggioramento dello stato gi benessere (Wierup, 1998) 62

63 Nei due anni successivi al bando in Svezia vi è stata, come conseguenza della maggiore morbilità, un aumento temporaneo dell'utilizzo degli antibiotici (Bjornerot L. et al., 1996) Un progressivo miglioramento della situazione fino alla normalizzazione, anche senza antibiotici come auxinici, è segnalata a distanza di vari anni (Wierup M., 1998) gestione microbismo intestinale e della funzionalità della mucosa: acidificanti microincapsulati ad effetto cronoideo associati ad aromi ZnO sostituto i antibiotici promotori di crescita!!!! 63

64 ZnO: ZnO considerazioni (Baricco, Agostini, 2005) dose efficace ppm (premiscela con finalitàterapeutiche); mangime 150 mg/kg totale eleva potere tampone [ABC: ph ; ph (Cereali 150; 300)] compatibile con trattamenti antibiotici consigliata associazione acidi organici protetti. 64

65 ZnO problema impatto ambientale Lo ZnO, ai livelli terapeutici suggeriti, ha effetti molto negativi (Jondreville e al., 2003; Moreno Caselles e al. 2005). Allevamento 1000 scrofe X suinetti/anno si possono impiegare fino a 3 ton di Zn; Fanghi arriverebbero a 4000 ppm contro i 2500 ammessi per uso agronomico; L utilizzo dello zinco ossido va quindi considerato con estrema cautela per gli effetti sull ambiente; In Danimarca la pressione dei consumatori èmolto forte contro questa modalitàdi trattamento (Danish pig production) 65

66 ZnO protetto (numero suini 100, durata sper. 47 gg) (Cevolani-Cremaschini, 2004) ZnO protetto (Zn 150 mg/kg) ZnO Non protetto (Zn 2500 mg/kg) Peso Medio Iniziale kg Peso Medio Finale kg Carne Prodotta kg Mangime consum. kg Resa % 6,85 25, ,03 0,399 6,62 25, ,8 62,08 0,395 I.C. 66

67 DIOSSINE DIOSSINE CASO EMBLEMATICO 67

68 SICUREZZA DELLE PRODUZIONI ANIMALI Il caso dei SUPERTOSSICI DIOSSINE PCB 68

69 EPISODI DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE EPISODI DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE 1976 Incidente ICMESA Seveso 1997: FDA contaminazione argille "Ball Clay" bentoniti argille caoliniche Missipi, Germania, est Australia - diossine in grasso polli 1998: Brasile pastazzo di agrumi neutralizzato con calce contaminata 1999: Belgio grasso per mangimi contaminato da PCB da usi tecnologici contaminazione filiera - ovaiole perdita deposizione 10-30%, riduzione schiudibilità, sintomi nervosi (30 TEQ-ng/kg pv) 1999: Germania fieno disidratato a fuoco diretto per combustione di legno verniciato, segatura da legno verniciato (Diossine DNMA; PAH) 1999: Austria mangimi per polli e suini con argille caoliniche 2000 colina da Spagna contaminata da supporto di segatura - Cogeneri di PCB tipici dei conservanti del legno 69

70 EPISODI RECENTI DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE EPISODI RECENTI DI CONTAMINAZIONE DA DIOSSINE 2000 Italia Latte da insilato di mais contaminato da PCB Bergamo? 2001 Latte contaminato Caserta, discariche abusive? ZnO importato da paesi orientali 2008 EFSA Cane maiale Irlanda PCB diossine report dic PCB bicarbonato di sodio con argille come antimpaccante EFSA diossine fegato ovini e cervi Diossine in grassi per mangimi per bovini da Olanda ( RASFF.1122 ), Danimarca Germania origine Idrogenazione ac. grassi, saponi; rischio glicerine da biodiesel 70

71 DIOSSINE 210 cogeneri - tossicità varia - 17 a tossicità definita e nota PCDD Poli cloro DIBENZO -P- DIOSSINE PCDF Poli Cloro DIBENZOFURANI COMPOSTI LIPOFILICI E MOLTO STABILI LIVELLO DI CLORINAZIONE 1 A 8 Diossina Seveso 1976 (2,3,7,8-p-tetraclorodibenzodiossina 2,3,7,8- TCDD) TEQ tossicità equivalente 17 cogeneri - stesso diossina-recettore TEF - esprime differente intensità di tossicità - 1= 2,3,7,8-TCDD val max Espressione corretta I-TEQ (NATO/ccms) o WHO-TEQ (WHO) WHO (1998): ADI = 1-4 pg WHO-TEQ/kg pv Tendenza 1 pg WHO-TEQ/kg pv Contaminanti prodotti indesiderati di processi industriali o di combustione, con diffusione ubiquitaria 71

72 CARATTERISTICHE COMUNI DELLE DIOSSINE ALTAMENTE LIPOFILE INSOLUBILI IN ACQUA STABILI CHIMICAMENTE E FISICAMENTE (LABILITA' FOTOCHIMICA) MOLTO PERSISTENTI IN AMBIENTE E SISTEMI BIOLOGICI 72

73 P C B Poli Cloro Bifenile Contengono come contaminanti diossine le le producono per combustione 1000 C Effetti: analoghi diossina "dioxin-like PCB" (di-orto meno tossico) PCB considerati tossici Usati specifici PCB-markers OECD (1998): ADI = 1 pg/kg pv pv 73

74 P C B : Poli Cloro Bifenile TDI livello di di ingestione giornaliera tollerabile di di DIOSSINE e PCB diossine equivalenti Effetti: sistema immunitario, ormonale, apparato riproduttivo, cancerogenesi dati riproduttivi topi e scimmie TDI/uomo pg pg WHO-TEQ/kg pv pv proposto nel 1990 obiettivo 1 pg pg WHO-TEQ/kg pv pv 74

75 Effetti tossici di PCDD, PCDF, PCB Tossicità cutanea cloracne, iper pigmentazione Epatotossicità Immunotossicità Cancerogenicità alterazione funzionalità e lesioni alterazione immunità umorale, cellulomediata 2,3,7,8-PCDD classe 1 IARC Tossicità riproduttiva e sviluppo: disruptor equilibri endocrini 75

76 FONTI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE ACCIDENTALE AMBIENTALE Vie possibili inalazione aerogena o ingestione aerogena ingestione di terreno contaminato contatto cutaneo consumo di alimenti contaminati 76

77 UOMO: 90% da alimenti, di cui 90% da alimenti animali; ALIMENTI PER ANIMALI: deposizione di emissioni sui prodotti agricoli; essiccamento a fuoco diretto di prodotti con fuoco ottenuto da prodotti clorurati; miscelazione dei mangimi o dei foraggi con prodotti contaminati; impiego di pesticidi, detergenti, disinfettanti contaminati; contatto con materiali legnosi trattati con conservanti del legno; allagamento dei pascoli e contatti con acque di scarico; processi industriali di preparazione degli alimenti generatori di diossine o contatto con materiali che cedono diossine; terreno contaminato che può essere ingerito; acque di abbeverata - acque degli allevamenti ittici. 77

78 CONTAMINAZIONE MEDIA DEGLI ALIMENTI PER L'UOMO IN PAESI INDUSTRIALIZZATI pg TEQ/ g prodotto tal quale Pesci mari del Nord < 1 pesce acqua dolce ca. 1 prodotti caseari ca. 0,1-0,4 carne maiale < 0,3 carne manzo/vitello ca. 0,2-0,6 carne pollo ca.0,1-0,2 uova < 0,2 latte ca. 0,02-0,05 78

79 CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DI ALIMENTI PER ANIMALI DA DIOSSINE deposizione aerogena da varie fonti - fenomeno diffuso contaminazione da scarichi vari localizzata suolo matrice di accumulo ed immobilizzo deposizione (aerogena, fertilizzanti, scarichi, contaminanti accidentali) animali ingeriscono terreno e foraggi contaminati in superficie assunzione acqua con particelle sospensione da plancton soprattutto pesci ed animali acquatici. 79

80 ORIGINE BIOGENICA DELLE DIOSSINE ORIGINE BIOGENICA DELLE DIOSSINE PCDD e PCDF in profili mineralogici (argille) protette da processi di contaminazione antropomorfa - ipotesi: origine naturale Policlorofenoli (PCP) trovati dal 1933 in depositi immondizie prodotti per fermentazione spontanea (produzione ind. PCB iniziata nel 1938) 80

81 COEFFICIENTI DI TRASFERIMENTO DI DIOSSINE COEFFICIENTI DI TRASFERIMENTO DI DIOSSINE vacca da latte: da ceneri % da foraggi da citrus pulp bovini da carne: equivalente al latte per i muscoli più elevato per fegato ovaiole da terreno: 1,2% pesci: in presenza di sedimento molto elevato 81

82 Dir. 2006/13/CE 3 feb Livelli massimi ammessi nei mangimi ng-oms- PCDD-PCB-TEQ/kg /12% umiditàdi PCDD + PCDF: da 0,75 mangimi vegetali, oli vegetali argille a 1 pesci e premiscele, a 2,25 mangime per pesci, a 3 grassi animali fino a 6 oli pesce. Limiti anche per additivi e premiscele 82

83 Continui aggiornamenti RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 23 agosto sulla riduzione della presenza di diossine, furani e PCB nei mangimi e negli alimenti 83

84 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE La fase agronomica èil primo elemento per la sicurezza delle produzioni animali, per la tutela del benessere, per il controllo della qualitàdelle derrate e per la tutela dell impatto ambientale. Un attenta gestione della della fase di allevamento può contribuire a ridurre grandemente il rischio per il consumatore. 84

85 Comportamenti fraudolenti Animal feed news 2 sept. China arrests almost 1,000 in clenbuterol scandal 85

Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it

Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it Bologna 14 settembre 2006 Analisi del rischio ( libro bianco) L analisi del rischio deve costituire

Dettagli

Le micottossine del mais

Le micottossine del mais Le micottossine del mais Prevenzione, controllo in campo e in azienda 1 definizione Definizione Metaboliti secondari prodotti da funghi parassiti delle piante e agenti di ammuffimenti delle derrate alimentari

Dettagli

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM

Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM Alberton dr.antonio Medico Veterinario L.P. Seminario Fiera Millenaria Gonzaga (MN) 07 Settenbre 2013 Le Micotossine Sostanze

Dettagli

IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani

IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE Andrea Valiani TOSSICITÀ DELLE AFLATOSSINE IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha classificato numerose sostanze in base all intensità dell effetto

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Direzione Generale Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione

Dettagli

I N OSTRI NOSTRI CONTROLLI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI.

I N OSTRI NOSTRI CONTROLLI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI. I NOSTRI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI. Maria Cesarina Abete Mangimi e sicurezza alimentare La sicurezza degli alimenti di origine animale inizia con la sicurezza dei mangimi L alimentazione animale è un

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO. Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO. Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre Camere di Commercio piemontesi

Dettagli

Micotossine: problema di rilevanza globale

Micotossine: problema di rilevanza globale Micotossine Articolo 2 Ai fini della presente direttiva si intende per: a) «mangimi»: i prodotti di origine vegetale o animale, allo «sostanza indesiderabile»: qualsiasi sostanza o prodotto, ad eccezione

Dettagli

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl.

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl. Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime Contesto Il rispetto dei fabbisogni e degli equilibri nutrizionali in gestazione

Dettagli

I risultati delle analisi di ARPA ER

I risultati delle analisi di ARPA ER I risultati delle analisi di ARPA ER Cecilia Bergamini PERCEZIONE DEL RISCHIO CHIMICO CONTAMINAZIONE DI UN ALIMENTO Tossici di sintesi: pesticidi coloranti conservanti ecc.. Tossici naturali: micotossine

Dettagli

ALIMENTAZIONE E SALUTE

ALIMENTAZIONE E SALUTE Istituto Arrigo Serpieri BOLOGNA Franco Minardi ALIMENTAZIONE E SALUTE 27 aprile 2013 BOLOGNA Definizione di tumore Cos è il tumore: proliferazione a partire da una cellula Tipi di proliferazione: controllata

Dettagli

MONITORAGGIO DEI POLICLOROBIFENILI: NELLE CARNI

MONITORAGGIO DEI POLICLOROBIFENILI: NELLE CARNI MONITORAGGIO DEI POLICLOROBIFENILI: NELLE CARNI Bologna 14 Settembre 2006 Simonetta Menotta Reparto di Merceologia degli Alimenti di Origine Animale- Istituto Zooprofilattico della Lombardia e Emilia Romagna

Dettagli

Piergiovanni Piatti. NO OGM e carne di RAZZA PIEMONTESE: motivazioni alla base di queste scelte e strumenti per garantirle

Piergiovanni Piatti. NO OGM e carne di RAZZA PIEMONTESE: motivazioni alla base di queste scelte e strumenti per garantirle Piergiovanni Piatti NO OGM e carne di RAZZA PIEMONTESE: motivazioni alla base di queste scelte e strumenti per garantirle Impiego di tecniche biomolecolari per l analisi l degli alimenti e la tracciabilità

Dettagli

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti

Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti FRUMENTO tenero (Triticum aestivum) duro (Triticum durum) ISIDE DEMETRA CERERE

Dettagli

Alimentazione Fabbisogni 4.8

Alimentazione Fabbisogni 4.8 08/2000 Alimentazione Fabbisogni 4.8 IL FOSFORO P di Cosmino Giovanni Basile Lo scheletro è la parte più ricca di fosforo di tutto l organismo. Nel tessuto osseo il P si trova sotto forma di fosfato tricalcico

Dettagli

Elementi di igiene dei mangimi nell allevamento ovi-caprino

Elementi di igiene dei mangimi nell allevamento ovi-caprino Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Elementi di igiene dei mangimi nell allevamento ovi-caprino Dott. Agostino Trogu Il latte ( la carne, ecc. ) comincia dalla bocca.. Mangime

Dettagli

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica Agricoltura Biologica e Biodiversità Corte Benedettina 27 febbraio 2012 ricerca e sperimentazione in zootecnia biologica attività dimostrative..? sperimentazione

Dettagli

NOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO

NOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA SICUREZZA ALIMENTARE E GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale dell Igiene e Sicurezza, degli Alimenti

Dettagli

SCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO. Sciroppo di glucosio 44 D.E.

SCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO. Sciroppo di glucosio 44 D.E. SCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO Sciroppo di glucosio 44 D.E. Rev. 2 - Pag 1 di 4 Sciroppo di Glucosio Sciroppo di Glucosio a 44 D.E. purificato e concentrato ad alto contenuto di maltosio, con diversi

Dettagli

Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999)

Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999) Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999) Fattore % fumo di tabacco (attivo) 29-31 alcol 4-6 dieta 20-50 infezioni (parassiti, batteri, virus) 10-20

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro

Corso di Medicina del Lavoro Corso di Medicina del Lavoro Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici Valutazione del rischio per la riproduzione in ambiente di lavoro 1 of 28 A quali agenti è esposto il lavoratore o la lavoratrice?

Dettagli

ESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA

ESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA LI DI SEMI Numerose specie vegetali hanno semi o frutti oleosi; l olio di semi può essere destinato all industria alimentare (previa raffinazione), all industria cosmetica, farmaceutica, chimica; il residuo

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS Avv. Neva Monari Studio Avv.Corte e Andreis Cremona, 1 dicembre 2006 1 DEFINIZIONE (Linee guida Min. Salute

Dettagli

dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes

dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes La rimonta è il futuro di un azienda, rappresenta un investimento per la redditività a lungo termine. Particolare attenzione

Dettagli

PROTEINA GREGGIA (P.G.)

PROTEINA GREGGIA (P.G.) PROTEINA GREGGIA (P.G.) Il contenuto proteico di un alimento è valutato dal suo tenore in azoto, determinato con il metodo Kjeldahl modificato. Il metodo Kjeldahl valuta la maggior parte dell azoto presente

Dettagli

Strategie di intervento per minimizzare i rischi sanitari nei cereali: esempio pratico di filiera sul mais alimentare

Strategie di intervento per minimizzare i rischi sanitari nei cereali: esempio pratico di filiera sul mais alimentare Università degli Studi di Torino DISAFA Molino Peila SpA Strategie di intervento per minimizzare i rischi sanitari nei cereali: esempio pratico di filiera sul mais alimentare Collegno 24 aprile 2015 Dr.

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto I bilanci colturali e aziendali dell azoto sono degli indicatori semplici della valutazione della gestione dell azoto delle colture e agrotecniche ad

Dettagli

Consumo di acqua. Uomo città 450 800 litri/giorno Industria. Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31.

Consumo di acqua. Uomo città 450 800 litri/giorno Industria. Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31. Acque Consumo di acqua Uomo città 450 800 litri/giorno Industria Carta 185 m 3 /TONN Cereali 450 m 3 /TONN Carne bovina 31.500 m 3 /TONN Civili 5% Industria 20% Agricoltura 70% Quantità di acqua (%) nell

Dettagli

REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL

REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL SETTORE AGRICOLO, ALIMENTARE E FORESTALE Strategie

Dettagli

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food E. Monica Russo Integratori alimentari e novel food enza.russo@lab-to.camcom.it Isernia, 2 aprile 2014 1 MINISTERO DELLA SALUTE www.salute.gov.it TEMI E PROFESSIONI ALIMENTI ALIMENTI PARTICOLARI integratori

Dettagli

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti M. Antongiovanni Dipartimento di Scienze Zootecniche 1 Indice degli argomenti La dieta dei ruminanti

Dettagli

NATURA VERA MALDERA SRL. Titolo Progetto Valorizzazione del farinaccio di grano duro. tecniche mangimistiche innovative

NATURA VERA MALDERA SRL. Titolo Progetto Valorizzazione del farinaccio di grano duro. tecniche mangimistiche innovative NATURA VERA MALDERA SRL Titolo Progetto Valorizzazione del farinaccio di grano duro nell alimentazione li i delle specie avicole mediante tecniche mangimistiche innovative Denominazione/Ragione sociale:

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute

Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Il Biologico nella Ristorazione Collettiva Sabato 7 novembre 2009 Sala Botticelli Palazzo dei Congressi Roma EUR "SEI CIÒ CHE MANGI":

Dettagli

Prodotti alimentari «free from»

Prodotti alimentari «free from» Prodotti alimentari «free from» Stefania Pinton Progettazione e Innovazione Cremona, 22/10/2014 THIENE ROMA PARMA CUNEO BARI TRENTO SASSARI UK POLAND CROATIA TURKEY I NUOVI STILI DI CONSUMO Affermazione

Dettagli

L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE

L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE Direttore Area Agricoltura e Industria alimentare Nomisma spa I TEMI DI APPROFONDIMENTO Gli scambi

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Le linee guida ministeriali sui probiotici BRUNO SCARPA Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Ufficio IV ex DGSAN Roma, 25 novembre 2013 Probiotici

Dettagli

CONVERSIONE TERMOCHIMICA

CONVERSIONE TERMOCHIMICA CONVERSIONE TERMOCHIMICA PIROLISI La pirolisi si può svolgere secondo diverse modalità: Carbonizzazione a temperature tra 300 C e 500 C Pirolisi convenzionale a temperature inferiori a 600 C Fast pirolisi

Dettagli

La gestione dell alimentazione

La gestione dell alimentazione La gestione dell alimentazione della capra da latte Calendario stadi fisiologici PESO=Taglia per una capacità produttiva elevata Punto critico e di verifica Nascita Svezzamento 1^ monta 1 parto 1^ Lattazione

Dettagli

Vogliamo il benessere degli animali

Vogliamo il benessere degli animali Vogliamo il benessere degli animali La Gemma garantisce una qualità bio I prodotti biologici sono in armonia con la natura. Ciò significa foraggiamento e allevamenti rispettosi della specie senza ricorrere

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO PROGETTO ALIMENTAZIONE E CULTURA Impariamo a nutrirci per crescere meglio CIRCOLO DIDATTICO DI ARICCIA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) - IZS Lazio e

Dettagli

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene

Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca

Dettagli

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Al fine di comporre correttamente la propria dieta è bene conoscere le qualità dei principali alimenti che in base alle loro principali caratteristiche nutrizionali

Dettagli

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO

SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE DI BIORISANAMENTO SARA BORIN DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER GLI ALIMENTI, LA NUTRIZIONE E L AMBIENTE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Sara.borin@unimi.it GRUPPO DI MICROBIOLOGIA

Dettagli

LA DIETA VEGETARIANA

LA DIETA VEGETARIANA LA DIETA VEGETARIANA La dieta vegetariana è uno dei modelli dietetici a base vegetale che esclude rigorosamente dall alimentazione la carne di qualsiasi animale. È basata su cereali, legumi, verdura e

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura vs selvatico

I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura vs selvatico UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAGLIARI Dipartimento di Scienze della Vita e dell Ambiente Laboratorio di Analisi Chimica degli Alimenti - Food Toxicology Unit I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura

Dettagli

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione.. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle

Dettagli

Comunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE

Comunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE Torino, 3 marzo 2011 Comunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE Il perché della conferenza stampa C è sembrato opportuno far conoscere le attività che vengono svolte da Istituto Zooprofilattico

Dettagli

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide

La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide La coltura del mais in Italia: storia di un grande successo e di nuove sfide Giuseppe Carli, Presidente Sezione colture industriali di ASSOSEMENTI Bergamo, 6 febbraio 2015 Il successo del mais il MAIS

Dettagli

I METALLI PESANTI NEL LATTE

I METALLI PESANTI NEL LATTE I METALLI PESANTI NEL LATTE di Serraino Andrea Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale - Facoltà Medicina Veterinaria - Università di Bologna - Alma Mater Studiorum. I metalli sono

Dettagli

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Bio-San Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Il problema con i trattamenti attuali per i contenitori igienici femminili è che spesso causano problemi maggiori di quelli

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

S.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT

S.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT S.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT MONITORAGGIO DELLE MICOTOSSINE NEI PRINCIPALI ALIMENTI ZOOTECNICI PRESENTI SUL MERCATO LOMBARDO PER GARANTIRE PRODUZIONI ZOOTECNICHE DI QUALITA Siamo giunti alla 3 pubblicazione

Dettagli

Sintesi articoli e parole chiave

Sintesi articoli e parole chiave REGOLAMENTO (CE) n. 401/2006 DELLA COMMISSIONE, DEL 23 FEBBRAIO 2006, RELATIVO AI METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI TENORI DI MICOTOSSINE NEI PRODOTTI ALIMENTARI (TESTO

Dettagli

Autocontrollo e Sicurezza Alimentare. Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005

Autocontrollo e Sicurezza Alimentare. Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005 Autocontrollo e Sicurezza Alimentare Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005 SOMMARIO Lo scenario attuale della legislazione alimentare igienico sanitaria DL 155/97: Autocontrollo e sicurezza alimentare

Dettagli

CHIMICA DEGLI ALIMENTI

CHIMICA DEGLI ALIMENTI CHIMICA DEGLI ALIMENTI Alimento: sostanza che l organismo può assumere e metabolizzare per produrre l energia ed il calore necessari allo svolgimento delle funzioni vitali. Derrata alimentare (Codex Alimentarius,

Dettagli

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina L anemia sideropenica (cause ed effetti) FERRO (Fe) TIPOLOGIE NELL ORGANISMO Ferro funzionale: emoglobina, mioglobina, enzimi i respiratori i Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto:

Dettagli

Incidenza del COSTO ALIMENTARE sul prezzo di realizzo carne suina

Incidenza del COSTO ALIMENTARE sul prezzo di realizzo carne suina NUOVI CONCETTI PER LA LINEA INGRASSO 2015-2016 Incidenza del COSTO ALIMENTARE sul prezzo di realizzo carne suina 70 60 50 40 30 % 20 10 0 1999 2001 2008 2010 2012 EVOLUZIONE dell I.C. degli ALLEVAMENTI

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

Università degli Studi di Sassari

Università degli Studi di Sassari PSR Regione Sardegna misura 215, benessere animale Qualità degli alimenti zootecnici e presenza di aflatossine nel latte ovino 1 Diapositive messe a disposizione dal dr. Gianni Battacone 2 Università degli

Dettagli

I corroboranti ed i mezzi tecnici per l agricoltura

I corroboranti ed i mezzi tecnici per l agricoltura SEMINARIO Le pratiche agricole sostenibili in campo e in serra: mezzi tecnici, consumi idrici e pacciamatura Cremona, 26 febbraio 2015 I corroboranti ed i mezzi tecnici per l agricoltura L EVOLUZIONE DEL

Dettagli

Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa

Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa L uomo ha sempre cercato di addomesticare i cavalli a seconda delle esigenze che più gli convenivano, sia per il lavoro che per il divertimento,

Dettagli

Etichettatura degli additivi

Etichettatura degli additivi LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO Etichettatura degli additivi Laura Bersani Novara 7 dicembre 2011 laura.bersani@lab-to.camcom.it Miglioratori alimentari (food improvement agents package) Reg

Dettagli

Provincia di Forlì - Cesena

Provincia di Forlì - Cesena 1 Il settore avicolo si presenta Marzo 2013 Introduzione: il settore avicunicolo in carni avicole 19% carni ovicaprine 3% La produzione avicola italiana si compone per oltre il 57% da carne di pollo, per

Dettagli

disposizioni europee e nazionali

disposizioni europee e nazionali Aflatossine-La normativa vigente: disposizioni europee e nazionali LE AFLATOSSINE Le aflatossine sono le micotossine più pericolose per la salute umana ed animale. Sono prodotte dalle specie Aspergillus

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Corso di perfezionamento in: IGIENE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E ALIMENTARI: RUOLO DEL MEDICO VETERINARIO

Dettagli

I prodotti dell agricoltura biologica

I prodotti dell agricoltura biologica I prodotti dell agricoltura biologica non esistono i prodotti biologici, ma i prodotti dell agricoltura biologica due prodotti privi di residui chimici ed assolutamente identici possono essere l uno il

Dettagli

COMPONENTI ANALITICI *

COMPONENTI ANALITICI * Nucleo GP Nostrale Preparato secondo il regolamento (UE) N. 584/2011 - Grana Padano. Nucleo GP Nostrale della linea Nostrale Vacche da Latte è un mangime complementare per vacche in lattazione ideale per

Dettagli

Il trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì

Il trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì Il trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori 1 Convegno Istituzionale Trasporto di Qualità per alimenti sicuri. Parte Terza: Linee guida per un protocollo

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Scenari futuri per le produzioni animali e per la relativa ricerca

Scenari futuri per le produzioni animali e per la relativa ricerca Scenari futuri per le produzioni animali e per la relativa ricerca Andrea Rosati European Ambiente Socio Economico La popolazione mondiale raggiungerà 9,2 miliardi nel 2050 La produzione di cibo dovrà

Dettagli

Il mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura?

Il mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura? Rovigo 19 Dicembre 2013 Il mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura? Le criticità della coltivazione del mais nelle annate 2012-2013: una panoramica della situazione

Dettagli

Tabelle di composizione degli alimenti: guida all uso

Tabelle di composizione degli alimenti: guida all uso La nutrizione del paziente con IRC GIORNATA DI STUDIO EDTNA/ERCA - ANDID Tabelle di composizione degli alimenti: guida all uso Maria Pia Chiuchiù Laboratorio di Nutrizione -DIMI Università degli Studi

Dettagli

a cura del Settore Economia, Mercati e Competitiva

a cura del Settore Economia, Mercati e Competitiva Progetto AGRICONFRONTI EUROPEI a cura del Settore Economia, Mercati e Competitiva Il progetto intende mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta con quella di altri paesi dell Unione Europea

Dettagli

Alimentazione e Nutrizione

Alimentazione e Nutrizione Alimentazione e Nutrizione Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELL UOMO

ALIMENTAZIONE NELL UOMO ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole

Dettagli

Integratori alimentari Roma 17 dicembre 2014 Bruno Scarpa

Integratori alimentari Roma 17 dicembre 2014 Bruno Scarpa Integratori alimentari Roma 17 dicembre 2014 Bruno Scarpa Ministero della Salute Direzione generale igiene e sicurezza alimenti e nutrizione Ufficio IV ex DGSAN 1 ALIMENTO Come sono definiti sul piano

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO. Data Revisione 20/07/2015 Cod. ST/815118/008/R00 Pag. 1 di 8 Codice Articolo 815118/0008. BIO PR-PAR.REG.BOCC.

SCHEDA PRODOTTO. Data Revisione 20/07/2015 Cod. ST/815118/008/R00 Pag. 1 di 8 Codice Articolo 815118/0008. BIO PR-PAR.REG.BOCC. Data Revisione 20/07/2015 Cod. ST/815118/008/R00 Pag. 1 di 8 UNITA' CONSUMATORE Codice EAN Peso Netto (kg) 0,500 Tara (kg) 0,072 Peso Lordo (kg) 0,572 Dimensioni (alt x lun x lar) (cm) Confezioni per Cartone

Dettagli

Realtà e prospettive del biologico per un agricoltura sostenibile. Paolo Carnemolla Il Biologico verso l Expo 2015 Bologna 06 settembre 2013

Realtà e prospettive del biologico per un agricoltura sostenibile. Paolo Carnemolla Il Biologico verso l Expo 2015 Bologna 06 settembre 2013 Realtà e prospettive del biologico per un agricoltura sostenibile Paolo Carnemolla Il Biologico verso l Expo 2015 Bologna 06 settembre 2013 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita Serve un sistema agroalimentare

Dettagli

VITAMINE. Classificazione Liposolubili e idrosolubili (la solubilità influenza il loro modo di essere assorbite, accumulate ed escrete).

VITAMINE. Classificazione Liposolubili e idrosolubili (la solubilità influenza il loro modo di essere assorbite, accumulate ed escrete). VITAMINE Definizione Composti organici che agiscono in piccolissime quantità nell organismo animale promuovendo e regolando numerose funzioni metaboliche. Classificazione Liposolubili e idrosolubili (la

Dettagli

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere).

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere). L'agricoltura biologica è un metodo di produzione regolato sotto l aspetto legislativo a livello comunitario con un primo regolamento, il Regolamento CEE 2092/91, sostituito successivamente dai Reg. CE

Dettagli

APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE. Marina Miraglia

APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE. Marina Miraglia APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE Roma 22 Novembre 2005 Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari

Dettagli

EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE

EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE NELL ALIMENTO ph NEL RUMINE Massima quantità di mangimi altamente fermentescibili (come melasso di c.z. e cereali trattati termicamente) determina massimizzazione

Dettagli

Mais, funghi e micotossine: stato dell arte

Mais, funghi e micotossine: stato dell arte Mais, funghi e micotossine: stato dell arte UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante dott.ssa Emanuela Torelli Mondo microrganismi MACROMOLECOLE CELLULARI SOSTANZE

Dettagli

Il mercato internazionale dei biocarburanti e le ricadute sul settore food e no-food. Roberto Jodice

Il mercato internazionale dei biocarburanti e le ricadute sul settore food e no-food. Roberto Jodice COLDIRETTI RIMINI 9 Novembre 2007 Il mercato internazionale dei biocarburanti e le ricadute sul settore food e no-food Roberto Jodice C.E.T.A. Centro di Ecologia Teorica ed Applicata Gorizia LA PRODUZIONE

Dettagli

www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it

www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it Le Biotecnologie La fine del XX secolo ha conosciuto un incredibile sviluppo della

Dettagli

La gestione zootecnica del gregge

La gestione zootecnica del gregge La gestione zootecnica del gregge Introduzione Per una corretta gestione del gregge l azione zootecnica è incisiva negli allevamenti stanziali o semi-stanziali Dove si possono controllare i seguenti aspetti

Dettagli

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione

Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione Le indagini e i servizi di ARPA Veneto per la razionalizzazione della fertilizzazione Paolo Giandon ARPAV - Servizio Suoli Riferimenti normativi Relazione fra pratiche agricole, in particolare fertilizzazione,

Dettagli

Impatto ambientale delle attività zootecniche

Impatto ambientale delle attività zootecniche Impatto ambientale delle attività zootecniche Impatto ambientale delle attività zootecniche: effetto potenzialmente inquinante per l aria, l acqua e il terreno dovuto alle emissioni nell ambiente di varie

Dettagli