Anno III - Numero 44 - Venerdì 21 febbraio 2014 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40

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1 Anno III - Numero 44 - Venerdì 21 febbraio 2014 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 Economia L'industria è ferma Ennesimo allarme Colosimo a pag. 4 Regione Lazio Sanità, La Destra non dà tregua Sarra a pag. 7 Cronaca Storie di crisi: ennesimo suicidio Ceccarelli a pag. 8 di Francesco Storace A bbiamo diritto ai nostri sogni che nessuno più deve poter interrompere impunemente. E con questo spirito che lottiamo da tanti anni; con La Destra contro il resto del mondo; e ora, in questo frangente delicato, camminando in un difficilissimo equilibrio su quel filo che divide un lato dall altro nel circo della politica. Domenica scorsa abbiamo vissuto un comitato centrale appassionante, con decine di delegati che si sono alternati alla tribuna. E ciascuno di quelli che pronunciavano una scelta costruire a destra con Fratelli d Italia, lanciare l offensiva col Movimento per An, confluire in Forza Italia per la rappresentanza delle nostre idee pensava a quello che diceva e contemporaneamente al suo opposto. Perché è tutta la politica italiana a veleggiare nel segno dell incertezza. Ora, di fronte a noi, c è un appuntamento che può essere importante per riprendere quel sogno spezzato. Anni fa, quando uscimmo da Alleanza nazionale, ne denunciammo la deriva verso il partito unico, che puntualmente si realizzò. Salvo fallire, come profetizzammo senza particolari doti. Da mesi, ci battiamo affinché il simbolo di Alleanza nazionale torni a splendere sulle schede elettorali e DOMANI E DOMENICA LE PRIMARIE ORGANIZZATE DA FRATELLI D ITALIA #ESEVINCEAN Una competizione importante sul simbolo se si sa scegliere la strada della riunificazione a destra restituendo An al nostro popolo non può essere certo una fondazione patrimoniale a decidere il futuro politico di una comunità che ha superato ben altri ostacoli per poter essere bloccata da una vecchia burocrazia politicante. Osserviamo con rispetto le primarie che Fratelli d Italia ha deciso di convocare per sabato e domenica, oscurate dai media. Ne parliamo noi, per fare un discorso chiaro. Il nostro problema non è chi sarà il leader di un nuovo soggetto politico. Non inseguiamo correntismi. Se ci saranno le condizioni per aderire ad un progetto comune, si sceglierà senza particolari angosce. E nemmeno brighiamo per condizionare la nomination dei delegati al congresso di marzo o la priorità dei temi in discussione. Anche qui, saranno le condizioni politiche a determinare il nostro contributo all elaborazione dell agenda politica. Per settimane ci si è detto che i simboli non sono così importanti; e invece si è deciso di metterli addirittura in competizione popolare. E noi stiamo al punto su cui si sono espressi a più riprese il Movimento per An e lo stesso comitato centrale de La Destra: se vince quello che rappresenta nella sua prevalenza il simbolo di Alleanza nazionale, lo considereremo un grande passo in avanti per tentare di accelerare sulla strada della riunificazione. Dovendo ovviamente riuscire a persuadere un partito stanco il nostro - delle continue polemiche che richiamano la voglia di egemonia. Mi hanno scritto alcuni militanti, sia in privato che sulla rete, con la voglia di crociare il simbolo a sinistra sulla scheda di votazione identico ad An e null altro. Io non ho nulla in contrario e se domenica a Terni, prima della manifestazione organizzata dalla federazione, trovo un seggio, a votare solo per il simbolo ci vado pure io. Ovviamente, se lo faranno anche gli altri artefici del progetto per ricreare Alleanza nazionale, da Adriana Poli Bortone a Roberto Menia, da Luca Romagnoli a Domenico Nania, da Antonio Buonfiglio a Oreste Tofani e Roberto Buonasorte. Mi piacerebbe farlo in segno di rispetto. E di speranza. La speranza che la maggioranza degli elettori voglia restituire agli italiani il sogno di una destra che attorno al simbolo di An si può riunificare. E se rimane anche quella scritta orgogliosa lì sotto Fratelli d Italia poco male. Nessuno sia egoista. E si rimetterà passione nella politica. A destra. PIÙ DI 100 MORTI NEGLI SCONTRI RENZI NON VUOLE ALFANO MINISTRO, ROTTURA IN VISTA. E SEL TORNA IN AUGE Matteo-Angelino, saluti finali di Igor Traboni UCRAINA: CAOS TOTALE Castellino a pag 5 Matteo Renzi non manda proprio giù Angelino Alfano, non lo vuole ministro e come già si vociferava nelle prime ore subito dopo l incarico probabilmente non vuole neanche il Nuovo centrodestra. Tanto che ieri sera, mentre si rincorrevano le voci di un eventuale faccia a faccia notturno tra i due, Il Giornale d Italia ha raccolto l indiscrezione di una nuova apertura del presidente incarico nei confronti di Sel, offrendo un posto da ministro pesante a Nichi Vendola e un altro a Gennaro Migliore, tanto per tenersi buone tutte e due le anime del partito. Non farò mai - ha detto Renzi ai suoi per mandare un messaggio neanche tanto cifrato ad Alfano - una specie di governo Letta senza Letta. Poi, si è lasciato scappare un voglio tre facce nuove come ministri del Nuovo centrodestra, ovvero bocciatura anche per Lupi e Lorenzin e, di fatto, un invito agli alfaniani a togliersi di mezzo. Tanto che, a stretto giro di agenzie, Alfano mandava in avanscoperta Maurizio Sacconi per riferire di molte criticità nel programma di governo, mentre Renzi si affrettava a ripetere Poche ore e il governo sarà pronto. Gli alfaniani, quindi, potrebbero a loro volta sfilarsi e, tanto per non fare la figura di quelli messi alla porta, trincerarsi dietro patti di governo cambiati dopo il vertice di maggioranza dell altra sera (vertice cui Renzi neppure ha partecipato), a partire dalle unioni civili. Il che starebbe per l appunto a significare che Matteo Renzi muore dalla voglia matta di imbarcare Sel e di spostare l asse del suo esecutivo decisamente più a sinistra. Resterebbe poi la questione, niente affatto secondaria, dei numeri, soprattutto al Senato. Ma nell entourage del segretario Pd si dà per certo il favore dei senatori di Gal (una delle costole berlusconiane) e di quattro fuoriusciti grillini, che potrebbero raddoppiare già nelle prossime ore. Altri servizi a pagina 2

2 Giovedì 20 febbraio Attualità IL PREMIER IN PECTORE CACCIA ANGELINO, CHE MINACCIA DI FAR SALTARE TUTTO. NAPOLITANO PROVA A MEDIARE Toto governo, Renzi vuole silurare Alfano De Benedetti spinge Tabellini all Economia, per la Giustizia un nome a sorpresa: Gratteri, sostituto procuratore di Reggio Calabria Coesione Territoriale, il sindaco di Bari Emiliano è il favorito di Federico Colosimo Comunque vada sarà un insuccesso. Ipotesi, congetture, trame. Il toto ministri impazza. La squadra dei ministri non è ancora pronta. All appello mancano i tasselli fondamentali, cruciali. Matteo Renzi ha promesso di sciogliere tutte le riserve già domani. Tant è, per il momento naviga ancora in alto mare. La poltrona che scotta di più è sicuramente quella dell Economia. Lo scontro tra il Capo dello Stato e il premier in pectore prosegue. Napolitano insiste per una soluzione di continuità e spinge per la conferma di Fabrizio Saccodanni, pardon, Saccomanni. Il presidente incaricato per via XX settembre preferirebbe puntare su un politico. Come il fedelissimo Graziano Delrio, affiancato sostengono i rumors da tre vice di cui almeno uno di peso e statura internazionale. Ma il nome forte come avevamo già anticipato nei giorni scorsi è quello dell ex rettore della Bocconi Guido Tabellini. Anche se, come si è lasciato sfuggire ieri sera Filippo Taddei, responsabile Economia del Pd, ancora non si può rivelare. Tabellini è uno degli economisti italiani più riconosciuti a livello mondiale. E l allievo prediletto di Mario Monti e siede inoltre nel consiglio di amministrazione della Cir, holding fondata da Carlo De Benedetti, tessera Guido Tabellini Angelino Alfano Michele Emiliano Nicola Gratteri numero 1 del partito democratico. E visto che il nuovo governo Renzi lo fa il quotidiano La Repubblica, che segue le direttive del suo editore, tutto fa pensare che alla fine a spuntarla sarà proprio il supertecnico, che potrebbe essere affiancato dall ex senatore comunista Enrico Morando. Il sindaco di Firenze riflette e continua a ragionare anche su Piercarlo Padoan, neopresidente Istat, reo solo di essere troppo vicino a Massimo D Alema. Veniamo ora al resto della squadra. Il vero obiettivo di Delrio è il ministero dell Interno. Secondo fonti molto vicine al Pd, il premier in pectore avrebbe accettato tre ministri in quota Nuovo Centrodestra a patto che tra questi non ci sia Angelino Alfano. Voglio facce nuove, avrebbe confidato ai suoi Renzi. Seguendo chissà il consiglio di Silvio Berlusconi Una scelta condivisibile, per dimostrare almeno apparentemente che il nuovo esecutivo non può assomigliare a quello Letta. Nessun problema per la conferma di Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin, ma il leader di Ncd deve fare un passo indietro. L ex delfino di Berlusconi non molla e promette battaglia. Napolitano è preoccupato, perché senza i voti di Angelino il nuovo governo non può nascere. Meglio dunque non tirare troppo la corda, il consiglio di Re Giorgio. Giustizia Sembra sfumare la nomina di Livia Pomodoro. A sorpresa Renzi avrebbe offerto il dicastero di via Arenula a Nicola Gratteri. L attuale Procuratore aggiunto di Reggio Calabria si sarebbe preso alcune ore per ponderare. In lizza c è anche Raffaele Cantone, magistrato anticamorra che da anni lavora in Cassazione. Difesa Mario Mauro potrebbe essere riconfermato, ma deve guardarsi le spalle da Roberta Pinotti (attuale Sottosegretario) e Emanuele Fiano, figlio di Nedo (deportato ad Auschwitz e unico superstite di tutta la famiglia). Riforme e Politiche Ue Praticamente certe del posto le renziane Maria Elena Boschi e Federica Mogherini. Lavoro e Sviluppo Una delle due poltrone andrà certamente a Guglielmo Epifani. Coesione Territoriale Michele Emiliano, ex togato e attuale sindaco di Bari, è il favorito numero uno per il ministero della Coesione Territoriale (quello che fu di Fabrizio Barca), diventato sempre più importante perché da lì passano i fondi europei per il Mezzogiorno. INCONSUETA MANIFESTAZIONE A ROMA Avvocati in piazza: Giustizia umiliata Dopo i piccoli imprenditori, anche un altra categoria generalmente lontana dalle manifestazioni ha deciso di scendere in piazza. E significativamente ha anche concluso la sua sfilata con l inno d Italia e i fumogeni tricolori accesi. Era la manifestazione degli avvocati a piazza SS. Apostoli. Vi hanno partecipato in diecimila, rispondendo all appello dell Oua, organismo unitario dell avvocatura italiana, arrivati in gran parte dal Centro-Sud a protestare contro una "giustizia umiliata". E il traffico di Roma per una volta si è fermato per gli avvocati, quando l arrivo in piazza Venezia ha costretto i vigili a porre rigidi limiti alla circolazione. A chiudere la serie di interventi Si sono svolti ieri nel Duomo di Monterotondo, in un clima di grande partecipazione e commozione, i funerali di Giovanna Abbondanza, adorata mamma di Roberto Buonasorte, amministratore del Giornale d Italia. di avvocati, sindacati di categoria e rappresentanti dei consumatori, il presidente nazionale dell Oua Nicola Marino, che ha rilanciato: Facciamo appello al nuovo governo in formazione per un dialogo. In caso contrario andiamo avanti con i sette giorni di astensione dal lavoro previsti per metà marzo. Vari i "capi d'accusa" mossi dagli avvocati alle recenti misure legislative in materia, come la "demolizione" del processo civile, l aggressione al gratuito patrocinio e l assenza di politiche serie su sicurezza e storture del sistema giudiziario. Colpisce poi in particolare la chiusura nel 2013 di tribunali in tutta la Penisola, il 48% degli uffici giudiziari, come denuncia Roberto Pozzobon dell Oua, ex presidente dell Ordine degli avvocati di Bassano del Grappa. In questa cifra rientrano ha spiegato 30 tribunali, tutte e 225 le sezioni distaccate e soprattutto 660 sedi di giudici di pace. Una situazione di disagio che per Pozzobon non fa differenze tra Nord e Sud, nonostante la prevalenza in piazza di questi ultimi: Non ci sono divisioni, la situazione è paritetica. Valter Brogino Una intervista al Corriere della Sera ha incrinato l idea che molti, compresi attentissimi osservatori, si erano fatti dell attuale geografia politica. Vi si tracciava una prossima, o quanto meno probabile, ascesa di Isabella Rauti al posto di Ministro alle Pari Opportunità. Non che non sia meritevole di tale incarico: solo che, se il marito (Gianni Alemanno) si sta sbracciando per la sua nuova avventura con Fratelli d Italia, è difficile vedere la moglie (appunto, Isabella Rauti) nel Governo di cui quella forza politica è fiera opposizione. Quanto è bastato per far saltare dalla sedia più d uno, anzi uno su tutti: Francesco Storace. E' impensabile che il Corriere metta in dubbio la coerenza di Isabella Rauti. Ma quale ministro... #isabellasmentisci, ha twittato il leader I L L U T T O D E L L A FA M I G L I A D I R O B E R T O B U O N A S O R T E La signora Giovanna si è spenta all età di 77 anni, dopo una dolorosa malattia, accolta con cristiana sopportazione e senza mai distogliere un attimo il suo pensiero dagli affetti familiari, centro motore della sua esistenza. Un esistenza permeata Isabella Rauti ministro: giallo sulla notizia, grigio sulla smentita anche dalla condivisione con i più bisognosi, come è stato rimarcato anche dal sacerdote officiante il rito funebre. La salma della signora Giovanna è stata poi tumulata nel cimitero di Monterotondo, dove già riposa il Suo Marco. In questo difficile Partecipazione e commozione ai funerali della signora Giovanna momento, reso se possibile più lieve proprio dal ricordo della straordinaria figura di Giovanna rinnoviamo le più sentite condoglianze all amico Roberto, al fratello, alla sorella, alla nuora, al genero e ai nipoti tutti. de La Destra. Poco dopo, le agenzie ribattevano la seguente dichiarazione della diretta interessata. Intendo precisare che si è trattata di una conversazione telefonica informale e non di una intervista che non era mia intenzione rilasciare. Nella conversazione ho solo puntualizzato di non aver mai ricevuto nessuna proposta in merito al ministero delle Pari opportunità e che non sapevo come fossero nate tali voci giornalistiche comparse nei giorni scorsi. In particolare, rispetto al titolo - decisamente fuorviante - mi sono limitata a dire che avrei i titoli per ricoprire un tale incarico ma il mio è un profilo tecnico mentre il Governo che sta nascendo è politico. Ho altresì precisato ha concluso Isabella Rauti - in base alla mia esperienza come capo dipartimento delle Pari opportunità, la necessità di difendere il ripristino del ministero e delle sue funzioni, esigenza manifestata e avvertita da una larga parte del mondo associativo femminile. Non esattamente una smentita: e Storace ha infatti ritenuto di doverla commentare, mal celando delusione. Ma non facevi prima a dire che non te ne frega nulla? Una rispostina poco tecnica, digiamolo. Robert Vignola Via Giovanni Paisiello n Roma Tel Fax redazione@ilgiornaleditalia.org Direttore responsabile Francesco Storace Amministratore Roberto Buonasorte Direttore Generale Niccolò Accame Capo Redattore Igor Traboni Progetto grafico Raffaele Di Cintio Società editrice Amici del Giornale d Italia Sito web Per la pubblicità Responsabile Marketing Daniele Belli tel mail: daniele.belli@hotmail.it

3 3 Attualità IL FONDATORE DI FRATELLI D ITALIA SI SCHIERA AL FIANCO DI STORACE, VITTIMA DI UN ACCANIMENTO GIUDIZIARIO Vilipendio al Capo dello Stato: Crosetto #senzapaura Francesco Storace al contrario del grillino Giorgio Sorial il 3 aprile prossimo finirà sul banco degli imputati e dovrà rispondere di vilipendio al Capo dello Stato. Il leader de La Destra non ha etichettato il presidente della Repubblica apostrofandolo come un boia, ma adesso è il solo a rischiare una condanna che va da uno a cinque anni di carcere. Per colpa di un provvedimento datato, inadeguato, che ancora non è stato abrogato. E per via di un accanimento giudiziario con pochi precedenti. Ci sono politici e politici. Quelli che si trincerano dietro un silenzio inquietante, non esprimendo un briciolo di solidarietà e quelli che invece nei momenti del bisogno fanno sentire il loro calore, la propria vicinanza. E il caso di Guido Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d Italia, che in una nota ha voluto esprimere tutto il suo sdegno verso una vicenda paradossale: Esprimo il mio più profondo abbraccio solidale a Francesco Storace le prime parole per l accanimento giudiziario di cui è vittima. L assurdità di un procedimento che, nonostante i chiarimenti successivi tra il leader de La Destra e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, potrebbe vederlo condannato a 5 anni di carcere, dimostra come la giustizia italiana abbia perso di vista la propria missione e sia sopraffatta dal furore ideologico. Le belle azioni nascoste sono le più stimabili, la frase storica di Blaise Pascal. Un gesto significativo, bello e apprezzabile, quello dell ex sottosegretario alla Difesa, che al contrario di tanti suoi omologhi politici, senza peli sulla lingua ha voluto esprimere il suo pensiero. #Senza paura, seguendo lo slogan tormentone del suo partito. Federico Colosimo La Regione Piemonte ricorrerà in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato sulle elezioni regionali del 2010 che ha stabilito il ripetersi delle elezioni. Abbiamo letto ha detto il presidente Roberto Cota le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato l annullamento delle elezioni regionali del Siamo rimasti fortemente perplessi per le possibili violazioni di legge riscontrate, in particolare per quelle relative all eccesso di potere giurisdizionale, censurabili dalla Cassazione. Per rispetto nei confronti dei piemontesi, il cui voto è pienamente legittimo e che non hanno nulla a che vedere con l accanimento politico che ha portato all epilogo di questi giorni, ci riteniamo obbligati a sottoporre la questione alla Corte di Cassazione. Precisando che ciò non avrà alcun effetto dilatorio o sospensivo, Cota ha anche precisato di aver avviato tutte le pratiche per indire le elezioni regionali in concomitanza con quelle europee. Ovviamente ci auguriamo ELEZIONI ANNULLATE La Regione Piemonte ricorre in Cassazione che la Cassazione ristabilisca la giustizia in tempi rapidi e utili. Il leghista era diventato governatore del Piemonte anche grazie ai voti della lista Pensionati per Cota di Michele Giovine, ex consigliere regionale condannato insieme al padre Carlo per le firme false a sostegno del loro movimento. Secondo Cota andava però fatta una sottrazione, togliendo i voti dei partiti illegittimi l esponente del Carroccio avrebbe, secondo la sua tesi. comunque vinto con voti di vantaggio sull ex governatrice Mercedes Bresso. Da una Regione all altra: la Lombardia è pronta a ricorrere alla Corte Costituzionale contro gli articoli della legge di Stabilità che regolamentano il commissariamento delle Province in attesa della legge di riordino. All'ordine del giorno della riunione di oggi della Giunta di Roberto Maroni ci sarà infatti anche questo provvedimento, invocato anche dal Consiglio delle autonomie locali. Maroni ha sempre definito incostituzionale il percorso di riforma delle Province intrapreso negli ultimi due anni. DA IERI IL CONCISTORO IN VATICANO L allarme del Papa sul valore-famiglia Eurosky Tower. Entrare in casa e uscire dal solito. Papa Francesco è intervenuto ieri mattina in apertura dei lavori del concistoro dedicato alla famiglia e alla pastorale matrimoniale, lasciando così scolpite le linee-guida che la Chiesa intende seguire: Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà e anche con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d'amore». Papa Bergoglio, anche in questo caso stravolgendo un abitudine consolidata nel corso di tanti concistori, è arrivato per primo e ha accolto all'ingresso dell'aula del Sinodo i cardinali, salutandoli personalmente uno ad uno. Introducendo il tema dei lavori, Francesco ha quindi ricordato che al centro della riflessione della speciale tre giorni ci sarà la famiglia, «che è la cellula fondamentale della società umana. Fin dal principio il Creatore ha posto la sua benedizione sull uomo e sulla donna affinché fossero fecondi e si moltiplicassero sulla terra; e così la famiglia rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio. La nostra riflessione avrà sempre presente la bellezza della famiglia e del matrimonio, la grandezza di questa realtà umana così semplice e insieme così ricca, fatta di gioie e speranze, di fatiche e sofferenze, come tutta la vita. Cercheremo di approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che dobbiamo attuare nelle condizioni attuali. Facciamolo con profondità e senza cadere nella casistica, perché farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro. La famiglia oggi è disprezzata, è maltrattata - ha aggiunto il Pontefice, tagliando corto rispetto a quanti si aspettavano chissà quali aperture - e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell umanità». Igor Traboni Il relax ha una nuova casa. Eurosky Tower è il grattacielo residenziale di 28 piani che sta sorgendo a Roma, nel prestigioso quartiere dell EUR. Un progetto modernissimo e rivoluzionario che coniuga esclusività e tecnologia, ecosostenibilità ed eleganza. Eurosky Tower è destinato a diventare un simbolo di Roma e soprattutto un grande investimento che si rivaluterà nel tempo. Le residenze sono state progettate per offrire spazi comodi, ma al tempo stesso funzionali, perfettamente rifiniti in ogni dettaglio e con tagli che vanno dai 50 mq fino agli oltre 300 mq. 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4 4 Economia E C O N O M I A F E R M A, S I T E M O N O A LT R I D A N N I. I L P I L D E L Q U A R T O T R I M E S T R E È S O T T O L E AT T E S E Confindustria, la crisi continua Gli esperti: Bisogna agire immediatamente Il calo dell occupazione non si è ancora esaurito di Federico Colosimo dalla crisi è lenta, lentissima. Logorante. Nel primo trimestre dell anno si evidenziano segnali di L uscita tenuta, ma è urgente agire per evitare di provocare ulteriori danni al sistema economico. Avanti adagio, quasi ferma sottolinea il Centro studi di Confindustria nell analisi mensile I duri dati dell economia italiana, relativi a produzione industriale e occupazione, ribadiscono che la risalita della profonda fossa scavata dalla recessione è lentissima e contrassegnata anche da scivoloni indietro. Pochi, chiarissimi vocaboli a commento degli scarni dati ormai sotto gli occhi di tutti. L analisi fotografa il quadro di grande difficoltà e rileva un clima di scoramento che è facilmente alimentato dall incertezza da alta disoccupazione e basso utilizzo degli impianti. L attività produttiva è tenuta schiacciata da ristrettezza del credito, debolezza della domanda interna, perdita accumulata di competitività. Sono questi i 3 fattori avverte Confindustria su cui bisogna intervenire subito. L incremento dello 0,1% del Pil nel quarto trimestre 2013 rispetto al mese precedente rappresenta sì un impercettibile segno più salutato da tutti come segnale di inversione di tendenza (dopo 9 mesi di segno meno ) ma, sottolineano gli economisti, pur sempre un numero inferiore alle attese. Questo minuscolo saltino in avanti avrà un trascinamento nullo nel 2014, come annunciato dal presidente Giorgio Squinzi solo pochi giorni fa. Perché il fosso scavato dalla recessione è profondo. Resta altissima, l emergenza lavoro. Il calo degli occupati ancora non si è esaurito con 67mila unità perse nell ultimo trimestre dello scorso anno. Le attese delle imprese sull occupazione per i primi 90 giorni del 2014 sono ancora negative. E l area del disagio lavorativo è molto ampia. Le unità di lavoro a tempo pieno coinvolte a gennaio sono stimate pari a 340mila, sui livelli della primavera scorsa. LE RILEVAZIONI ISTAT NON LASCIANO SCAMPO Ecco i dati che inchiodano la produzione industriale di Cristina Di Giorgi italiana non se la passa per niente bene. A L industria riprova di questa considerazione, soltanto apparentemente ovvia in tempi di crisi come quelli attuali, ci sono i dati di un recente rapporto dell Istat, secondo il quale il fatturato delle imprese nostrane nel 2013 ha registrato un calo del 3,8% rispetto all anno precedente, mentre gli ordinativi sono calati dell 1,3%. Al netto della valutazione basata sugli effettivi giorni lavorativi, nel dicembre 2013 c è stata una diminuzione del fatturato pari al 2,1% sul mercato interno, con un leggero incremento su quello estero. Leggeri incrementi congiunturali sono stati registrati per i beni di consumo (+0,4%) e per i beni intermedi (+0,1%), mentre è stata riscontrata una flessione per quanto riguarda il comparto dei beni strumentali (meno 1,8%) e l energia (meno 0,2%). In generale dati positivi per il mercato estero quindi, in particolare per quanto riguarda i beni di consumo non durevoli. Per quanto riguarda l incremento tendenziale del fatturato, il dato più importante è quello della produzione di prodotti farmaceutici (+18,4%), mentre la maggiore diminuzione è quella riscontrata nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (meno 12,4%). A proposito infine degli ordinativi totali, si è registrata una flessione dell 1,3% rispetto all anno precedente, con il maggiore segno positivo ancora per i prodotti farmaceutici e il peggior dato per le apparecchiature elettriche e per uso domestico. A N C O R A N U O V I P R O B L E M I P E R I L C AVA L I E R E Youtube contro Mediaset, il giudice chiede più dettagli Non trova soluzione la vicenda che vede coinvolta l ente televisivo del Cavaliere Mediaset che chiede ormai da anni il risarcimento danni a Google per la diffusione - tramite You Tube - di migliaia di spezzoni delle proprie trasmissioni tv senza il pagamento dei diritti d'autore. A porre i nuovi ostacoli è il Tribunale Civile di Roma, davanti al quale nel 2008 il Biscione milanese aveva trascinato il motore di ricerca con una causa da 500milioni di danni. Ad oggi la nona sezione specializzata di proprietà intellettuale, presieduta da Tommaso Marvasi, con un'ordinanza dello scorso 14 febbraio, ricorda che la Corte di Giustizia dell Unione Europea ha posto parametri molto più stringenti per l'ottenimento dei risarcimenti per violazione del diritto d'autore. Anche l Ue ha esposto la sua posizione con due sentenze, stabilendo che il provider - in questo caso Google - non ha l'obbligo di vigilare su tutti i contenuti pubblicati dagli utenti e che perciò l'obbligo di risarcimento c è solo se la violazione viene segnalata tramite una diffida. Una posizione adottata a quanto sembra anche dal tribunale di Roma che ha disposto la convocazione dei consulenti d ufficio per delimitare la quantificazione del danno secondo i principi enunciati dalla Corte Ue, sulla responsabilità del provider. Quel che si evince è che il Tribunale vuole capire, attraverso l analisi di ogni filmato, se dal canto suo Mediaset abbia fatto la segnalazione a Google e se, di conseguenza, Google abbia o meno provveduto a intervenire. Nel provvedimento il presidente Marvasi richiama espressamente il principio secondo il quale osta al diritto comunitario la imputazione al provider di un obbligo di filtro indistinto e preventivo con la conseguenza che il provider può essere ritenuto responsabile per violazione dei diritti di proprietà intellettuale a mezzo internet soltanto nel caso in cui non abbia adempiuto ad un obbligo specifico e a posteriori di sorveglianza, attivato su segnalazione dei singoli illeciti mediante diffida. L ordinanza, ovviamente, non anticipa in nessun modo l epilogo della ma appare evidente che se anche il tribunale dovesse pervenire alla conclusione di ritenere Youtube responsabile di aver violato i diritti d autore di Rti, la condanna concernerà i soli video in relazione ai quali risulterà provato che Mediaset ha puntualmente contestato a Google, in modo circoscritto, la natura illecita della pubblicazione. TREND POSITIVO PER LE DONAZIONI Italiani generosi nonostante la crisi BRUXELLES ATTENDE IL NUOVO INTERLOCUTORE Alitalia, i tempi si allungano La crisi non sembra intaccare la generosità degli italiani: complice il web soprattutto a Natale la solidarietà non ha accusato un grande colpo, anzi, quello appena trascorso è stato il migliore degli ultimi quattro anni con il 45% di associazioni con donazioni in salita, il 23% in più rispetto all anno precedente. Un buon auspicio per il no profit che vanta numeri di tutto rispetto per le raccolte fondi nel 2013, come pubblica l Istituto italiano della donazione (Iid) in collaborazione con l Associazione italiana fundraiser. E il 2014 non è da meno: quasi 6 enti su 10 nel 2014 prevedono di migliorare ancora la propria performance e appena il 10% stima un segno meno. Se i cittadini non mollano dunque la situazione va accompagnata da azioni legislative che la premino, commenta Edoardo Patriarca, presidente dell Iid, che pensa soprattutto ad una soluzione in tempi brevi sul 5 per mille per garantire che venga definitivamente e eliminato il tetto massimo. Il secondo intervento da fare è sul piano fiscale: Le agevolazioni concesse a chi dona ai partiti - dice alla fine - siano le stesse date al Terzo settore, perché non è accettabile avere due percorsi fiscali diversi. Una deducibilità che interessa i cittadini e che da tempo è stata adottata dai privati: quel che manca in Italia è la fiducia nelle potenzialità della rete per raccogliere fondi, che invece all estero sta dando risultati incoraggianti come ricorda Cinzia Di Stasio, segretario generale Iid. Ma gli italiani preferiscono i canali tradizionali: continuano a prediligere i metodi tradizionali del dono (46%), puntando poco sul contatto virtuale (16%): così le donazioni online spuntano un misero +4%, mentre vengono quasi azzerati strumenti come l sms solidale e il crowdfunding. Comunque sono anche le stesse associazioni ad utilizzare internet più per comunicare (80%) che per raccogliere denaro (2%): quelle poche che sono sulle piattaforme di crowfounding (20%) solo nel 17% dei casi hanno raggiunto l obiettivo. Sulla trattativa relativa al salvataggio di Alitalia, momentaneamente interrotta dai recenti stravolgimenti interni della politica nostrana, il commissario europeo alla concorrenza Joaquin Almunia ha recentemente dichiarato che l Ue resta in attesa di conoscere il nome del nuovo interlocutore incaricato di seguire la questione. Stavamo parlando con il governo Letta ha detto Almunia ora aspettiamo di vedere chi sarà nel governo Renzi ad occuparsi della situazione, per riprendere i contatti e continuare la conversazione. Sull argomento è intervenuto anche l amministratore delegato di Air France Klm Alexandre de Juniac, che durante la presentazione dei risultati annuali della compagnia da lui diretta si è espresso sottolineando che su Alitalia abbiamo sempre detto che ci sono delle condizioni, e che se saranno soddisfatte siamo pronti a considerare positivamente un investimento. In caso contrario non faremo niente. Tra l altro ha concluso il leader della compagnia aerea di bandiera francese questa mia dichiarazione non è nuova. Si tratta di cose che ho sempre detto. Una situazione ancora in stallo quindi, anche se movimentata dalle voci secondo cui ad inserirsi nella trattativa potrebbe esserci un terzo interlocutore, la Ethiad Airwais. Air France smentisce, ma sembra che i dirigenti della compagnia degli Emirati Arabi uniti la scorsa settimana si siano recati a Roma per parlare di un loro eventuale ingresso nel capitale di Alitalia. Non resta che attendere gli sviluppi di una questione che, a quanto sembra, è ben lontana da una definitiva soluzione. CdG

5 5 Esteri A KIEV LA SITUAZIONE PRECIPITA CON IL PASSARE DELLE ORE, TROPPI GLI INTERESSI IN GIOCO Il dramma dell Ucraina, centinaia di morti di Giuliano Castellino è diventata il centro del mondo. In quello che una volta era il granaio d Europa si L Ucraina sta combattendo una vera e propria guerra mondiale, dove in gioco non c è solo il destino del popolo ucraino, ma di tutto il Vecchio continente. Una nuova guerra fredda, stavolta sfociata nella violenza e nella guerra civile. A Kiev è un bagno di sangue, un vero e proprio massacro, con deputati in fuga dal Parlamento, palazzi governativi evacuati. Sono almeno cento i morti e diverse centinaia i feriti negli scontri nella sola giornata di ieri, ma il bilancio è destinato a salire con il trascorrere delle ore. Il sindaco della Capitale si è dimesso e il premier Ianukovich è stato tutto il giorno a colloquio con i ministri degli Esteri dei Paesi occidentali. Persino gli atleti ucraini a Sochi si sono detti pronti a tornare a casa, vista la gravità della situazione. Ieri la piazza centrale di Kiev è stata riconquistata dalla folla di manifestanti antigovernativi che ieri l altro aveva accettato la tregua con la polizia, sempre dopo violentissimi e durissimi scontri. Con un bilancio pesantissimo. In mattinata - ha riferito l ambasciatore italiano in Ucraina Fabrizio Romano a Radio Radicale - i morti a Kiev sono almeno 50. Per il ministero della Sanità ucraino i feriti sono 500. Come detto, il sindaco di Kiev Volodimir Makeienko ha rimesso il suo mandato e si è detto disposto a fare qualunque cosa pur di fermare il bagno di sangue e il fratricidio nel cuore della nazione. Gli insorti - riportano i media locali - hanno fatto prigionieri oltre cinquanta poliziotti e li hanno portati in un edificio occupato vicino al municipio di Kiev facendoli passare attraverso un corridoio umano di dimostranti antigovernativi. Ormai tutto è fuori controllo. È una vera e propria guerra. A nulla sono valse le concessioni del presidente Viktor Ianukovich, né le mediazioni dell Ue, che sembra più impegnata a bacchettare e a sanzionare il governo ucraino che a risolvere una situazione tragica. La partita che si sta giocando è molto grande, forse neanche la maggioranza degli insorti ne sono consapevoli. Dietro ai ribelli ucraini c è la stessa mano e lo stesso portafoglio che c è dietro i ribelli siriani, quelli delle primavere arabe, quelli arancioni e così via In Ucraina è un vero scontro tra atlantici e Mosca, tra la Troika e Putin, tra un Europa che guarda a Est e un Europa al guinzaglio dell alta finanza, dell usura e del potere d Oltreoceano. Dopo il fallito tentativo georgiano i paladini del mondo occidentale hanno prima provato a innescare la bomba contro Assad, fallito anche questo tentativo, hanno acceso la miccia ucraina, che è esplosa è sta facendo morti e feriti. Non è casuale che Mosca si sia immediatamente schierata con le autorità ucraine, denunciando un tentativo di colpo di Stato da parte delle forze estremiste della piazza, esigendo dai leader dell opposizione lo stop delle violenze. Chiare sono state le parole del ministro degli esteri russo Dmitri Medvedev: Non collaboreremo con un governo zerbino ma con autorità legittime, efficaci e in grado di difendere gli interessi dello Stato. Bisogna che i nostri partner abbiano autorità, che il potere in Ucraina sia legittimo ed efficace e che non venga calpestato come uno zerbino. Così come opposte sono state le posizioni di Stati Uniti e Nato, che hanno condannato l atteggiamento repressivo del governo di Kiev. Il presidente americano Barack Obama ha avvisato: Ci saranno conseguenze se si oltrepasserà il segno. Sulla stessa linea il segretario generale dell Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen: Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati. La Terza guerra è iniziata da tempo, i popoli l hanno capito, la finanza sta strozzando e uccidendo milioni di persone. Difficilmente Usa-Ue, Fmi e Bce potranno avere quella credibilità e quel consenso per allontanare popoli e nazioni da Mosca. MAGISTRATURA E GOVERNO CONTRO LA LIBERAZIONE Gli assassini di Ghandi restano in carcere Eurosky Tower. L investimento più solido è puntare in alto. Il premier dello Stato indiano del Tamil Nadu ha annunciato di voler rimettere in libertà tre dei sette uomini detenuti in quanto ritenuti responsabili dell assassinio, avvenuto il 21 maggio 1991, dell allora primo ministro Rajiv Ghandi. Il provvedimento è stato preso in seguito ad un recente pronunciamento della Corte suprema, che ha commutato in ergastolo la precedente condanna a morte, sulla base della considerazione che i tempi per l esame del loro ricorso sono stati troppo lunghi. Una decisione, quella del capo dell esecutivo dello Stato a sud dell India, che ha provocato l immediata reazione dei parlamentari che nell assemblea locale rappresentano il partito del Congresso (di cui Ghandi era leader) e che, quando la notizia è stata comunicata, hanno abbandonato l aula per protesta. Anche il governo centrale non ha accolto bene la notizia. L omicidio di Rajiv Ghandi è stato un attacco contro l anima dell India ha dichiarato il Primo ministro Manmohan Singh, aggiungendo poi che la decisione del governatore del Tamil Nadu è contraria a tutti i nostri principi di giustizia e che nessun governo o partito deve essere indulgente nella lotta contro il terrorismo. Il ricorso contro la scarcerazione è stato quindi praticamente immediato e la Corte suprema ha deciso che i tre devono restare in carcere, sottolineando che il Tamil Nadu ha si il diritto di liberare i prigionieri, ma le procedure devono essere seguite scrupolosamente. La suprema magistratura indiana ha poi aggiunto che il governo centrale può presentare ricorso anche contro la liberazione delle altre quattro persone del commando assassino. Anche se, secondo alcune fonti, è poco probabile che sia possibile una loro prossima scarcerazione. CdG Eurosky Tower è il grattacielo residenziale di 28 piani che sta sorgendo a Roma, nel prestigioso quartiere dell EUR. Un progetto modernissimo e rivoluzionario che coniuga esclusività e tecnologia, ecosostenibilità ed eleganza. Eurosky Tower è destinato a diventare un simbolo di Roma e soprattutto un grande investimento che si rivaluterà nel tempo. Le residenze sono state progettate per offrire spazi comodi, ma al tempo stesso funzionali, perfettamente rifiniti in ogni dettaglio e con tagli che vanno dai 50 mq fino agli oltre 300 mq. La vicinanza di grandi aziende (italiane e multinazionali) e la posizione assolutamente strategica rispetto agli aeroporti e al centro città garantiscono una elevata richiesta di unità abitative di piccolo/medio taglio in affitto per manager e dirigenti. Al 19 piano, ad oltre 70 metri di altezza, sono state realizzate le prime tre residenze campione, altamente rifinite in ogni singolo dettaglio. Per prenotare la tua visita contatta i nostri consulenti al numero RE AWARDS Premio Speciale Smart Green Building UFFICIO VENDITE Roma EUR Viale Oceano Pacifico (ang. viale Avignone) Numero Verde

6 6 Da Roma e dal Lazio ALLARME SICUREZZA: I CITTADINI SI SENTONO ABBANDONATI A LORO STESSI Monte Mario come il far west: taglia contro i topi d auto Troppi casi nel quartiere, ricompensa a chi aiuterà le forze dell ordine E i sindacati della polizia locale criticano Marino: Pensa solo alle multe di Robert Vignola Monte Mario, Texas o Arizona? Giusto chiederselo, perché il quartiere è sprofondato in pieno far west. E ad accorgersene, adottando le debite conseguenze, è stato il comitato Roma Libera, che ha messo una vera e propria taglia sui ladri che stanno facendo strage di ogni tipo di merce rubabile dai lunotti, dai cruscotti e dalle auto più in generale. I promotori dell iniziativa promettono una ricompensa ai cittadini che aiuteranno le Forze dell ordine a catturare la banda di topi d auto che da molti mesi colpisce a Monte Mario, dove puntualmente ogni notte vengono distrutti i vetri di molte auto posteggiate (spesso nei pressi della stazione ferroviaria) per rubare navigatori, impianti stereo ed altro. Asseriscono inoltre di avere il sostegno di numerosi residenti e commercianti della zona. Chiamatela ricompensa, taglia, o come vi pare, ma la crisi economica scrive il comitato ha fatto riesplodere questi fenomeni di microcriminalità, con i cittadini sempre più soli nel fronteggiare il problema. Per questo chiediamo al sindaco Marino e alle autorità competenti di intensificare i controlli in determinate zone della nostra città. Inevitabile che la faccenda sortisse reazioni. Come quella di Alessandro Marchetti, segretario regionale del Sulpl, sindacato di polizia locale. "La taglia sui topi d auto che ha offerto il comitato Roma libera è un segnale che nella Capitale la sicurezza è tornata indietro di 5 anni: quando la politica latita torna la sicurezza fai da te. Fra un po, vedrete, si risentirà parlare anche di ronde. L indirizzo che ha dato il sindaco Marino alla Polizia locale è improntato principalmente sull aumento delle contravvenzioni e non certamente per intensificare la presenza di divise e controlli sul territorio. Non dimentichiamoci che ha pure rallentato il concorso per l assunzione di nuovi vigili, e questi sono i risultati. Ma il rappresentante sindacale non ne ha solo per il Campidoglio. La Regione di Zingaretti non fa meglio - prosegue il Sulpl - la legge regionale 1 del 2005 prevede ad esempio l istituzione di un comitato consultivo sulle Polizie locali, a titolo gratuito, che è sempre stato nominato dai presidenti precedenti e che ha il compito di studiare i fenomeni sociali e predisporre progetti, regolamenti, strumenti e formazione a supporto delle polizie locali. Ma è sparito tutto. Multe, multe, multe, alla solita politica interessa solo che i poliziotti locali spennino i cittadini: altro che sicurezza. RECUPERATA UNA TONNELLATA DI METALLO Furti di rame, arresti a raffica Non finisce lo stillicidio. È ancora un fenomeno in continua espansione quello dei furti di rame, che causano danni alle aziende e disagi anche a numerose categorie sociali. Una situazione che a Roma e nel Lazio è particolarmente frequente. La cronaca delle ultime ore dice che l altra notte i Carabinieri della compagnia Roma Piazza Dante hanno arrestato due romeni, di 27 e 50 anni, senza fissa dimora, con l accusa di furto aggravato in concorso. I due sono stati sorpresi dai militari, all interno di un cantiere edile, di via del Forte Tiburtino, dove è in corso la costruzione di un edificio, e bloccati mentre stavano per rubare cavi di rame, del peso di circa 10 chili, e materiale idraulico vario. Dopo essere stati bloccati e ammanettati sono stati accompagnati in caserma e trattenuti a disposizione dell autorità giudiziaria, in attesa di essere processati con il rito direttissimo. Il materiale trovato, accatastato e pronto per essere asportato, è stato riconsegnato al responsabile del cantiere, mentre alcuni attrezzi da scasso utilizzati dai due per compiere il furto sono stati sequestrati. Non è stato facile, ma alla fine i Carabinieri sono riusciti a fermare un altra banda di romeni specializzata in furti di rame, oramai diventato ''l oro rosso'', in provincia di Frosinone. Sono stati pedinati per diverso tempo, fin quando è scattata l ennesima operazione. I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Anagni hanno quindi arrestato 5 cittadini (tra i quali una donna) di nazionalità romena, provenienti da Latina, responsabile di furto aggravato di circa 10 quintali di rame. In particolare, i cinque arrestati dopo essersi appropriati del rame all interno dalla fabbrica dismessa Sistema compositi, in località Castellaccio, sono stati intercettati bordo di un furgone dalla pattuglia della dipendente Aliquota radiomobile, ma all invito di fermarsi non l - hanno fatto. Dopo un breve inseguimento sono stati però bloccati. All interno del furgone sono stati trovati anche numerosi arnesi atti allo scasso oltre a diverse componentistiche di computer, che i 5 malviventi avevano smontato per poi rivendersele al mercato nero. I 5 arrestati, tutti provenienti dal campo nomadi di Borgo Bainsizza di Latina, saranno processati con il rito direttissimo. Valter Brogino ACILIA Sorpresi a far sesso davanti alla scuola Mancava qualche minuto all ora di pranzo, quando una telefonata al 112 ha segnalato che nei pressi di una scuola elementare di via di Dragone, a Roma, un uomo e una donna si stavano scambiando delle effusioni particolarmente piccanti ed esplicite, senza curarsi della presenza dei passanti, tra i quali anche alcuni bambini. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri di Ostia che ha sorpreso gli appassionati amanti ancora nel pieno delle loro attività. I militari gli hanno intimato di ricomporsi, avvicinandosi per procedere alla loro identificazione: a quel punto l uomo, un 38enne cittadino polacco, nella Capitale senza fissa dimora, evidentemente alticcio, si è scagliato contro i carabinieri nel tentativo di aggredirli e sottrarsi al controllo. Per questo motivo, il cittadino polacco, oltre ad essere stato denunciato a piede libero insieme alla donna, una coetanea originaria della Sardegna, anche lei senza fissa dimora, per atti osceni in luogo pubblico, è stato anche arrestato con l accusa di resistenza a pubblico ufficiale. V.B. PORTA DI ROMA Taccheggiatrice presa con le mani nel sacco Nella frenesia del colpo, è stato fatale un attimo di distrazione per una donna che, all interno di un negozio di abbigliamento nel centro commerciale Porta di Roma, nel pomeriggio di mercoledì aveva nascosto in una capiente borsa ben 19 capi d abbigliamento. Si era premurata, infatti, di avvolgere ognuna delle placche antitaccheggio con un foglio di carta stagnola multistrato, in modo da non far scattare il dispositivo antifurto. Forse nella concitazione di eseguire in fretta il suo lavoro, per non essere scoperta, ha però dimenticato di sigillare uno dei capi d abbigliamento trafugati, ragion per cui, una volta attraversata la barriera antitaccheggio, il dispositivo si è messo a suonare. Vistasi scoperta si è data alla fuga, inseguita dai dipendenti del negozio che hanno avvisato nel contempo le guardie giurate presenti nel centro commerciale e il 113. Una pattuglia è giunta in breve sul posto e ha bloccato definitivamente S.A., romena di 21 anni, trovata in possesso di merce per un valore di circa 700 euro. È stata arrestata per furto aggravato. B.S. DURANTE LA SPERICOLATA FUGA HA ANCHE INVESTITO UN MOTOCICLISTA Nomade forza posto di blocco: aveva nove chili di oro e argento Un bel carico di preziosi, non c è che dire, quello che un 28enne di origini romene scarrozzava in giro per la Capitale, forse per portarli all interno della sua abitazione, naturalmente in un campo nomadi. Peccato che gli è valso l arresto per ricettazione di oggetti preziosi e resistenza a pubblico ufficiale. Cosa è accaduto? Presto detto. I Carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio al fine di contrastare ogni forma di criminalità, in particolar modo furti e rapine, hanno intimato l alt ad un autovettura: il conducente di questa non solo lo ignorava, ma proseguiva pure ad alta velocità. Ne è nato un inseguimento durante cui il fuggitivo, a bordo di un utilitaria con targa inglese, ha effettuato svariate manovre spericolate fino a scontrarsi con uno scooter a viale Isacco Newton e venendo così bloccato dai militari. Il malcapitato motociclista è stato immediatamente soccorso e, trasportato in ospedale, ne avrà per 30 giorni per una frattura al femore mentre, il malvivente, appartenente al campo nomadi di via Candoni, è stato arrestato. Perché tanta premura nel dileguarsi? Nella sua auto sono stati trovati ben 9 chili tra oggetti in oro e argento: 19 anelli, 15 paia di orecchini, 10 collanine, 7 vassoi, 13 bracciali. Inoltre, sono stati rinvenuti anche 2 boccette contenente liquido per analizzare la purezza dell argento e dell oro e 2 bilance elettroniche. Gli oggetti, presumibilmente rubati e su cui sono in corso le indagini dei Carabinieri per risalire alla provenienza, sono stati sequestrati. Sottoposti a sequestro anche i 970 euro in contanti trovati in possesso del 28enne e l autovettura. L arrestato, già conosciuto alle forze dell ordine, è stato tradotto presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell autorità giudiziaria. Gustavo Lidis

7 7 Da Roma e dal Lazio SANITÀ: IL CAPOGRUPPO DE LA DESTRA VERSO AN DENUNCIA I DISSERVIZI DEL SAN GIOVANNI DI DIO DI FONDI Storace interroga e la giunta taglia Insoddisfacente la risposta della Ciminiello, delegata da Zingaretti. Vorrei capire se state scherzando con la salute delle persone, replica l ex governatore del Lazio di Giuseppe Sarra Altri disservizi nella provincia di Latina in materia di sanità. E così, dopo la chiusura dell ospedale Regina Elena di Priverno ad opera di Piero Marrazzo, la sinistra prosegue con la politica dei tagli. Sotto il mirino della maggioranza guidata da Zingaretti, questa volta, alcuni reparti del San Giovanni di Dio di Fondi. Una situazione che sta creando forte disagio tra la popolazione, circa 70mila persone che nel periodo estivo supera le 100mila unità, e denunciata in Consiglio regionale dal capogruppo de La Destra verso An, Francesco Storace, che ha presentato un interrogazione al commissario, Nicola Zingaretti. Abbiamo appreso che il San Giovanni di Dio - spiega Storace in Aula - rischia la chiusura di assistenza neonatale e pediatrica e del laboratorio di analisi. Tre le questioni che l ex ministro della Salute pone al presidente del Lazio: se è vero che si sta per chiudere l assistenza neonatale pediatrica e, di conseguenza, ostetricia e ginecologia del San Giovanni di Dio e, se è vero, come intende il commissario far sì che questo ospedale non venga messo nelle condizioni di perdere tali servizi. Quesiti che hanno spiazzato l assessore alle Pari Opportunità Ciminiello, delegata da Zingaretti, che ha semplicemente letto secondo Storace una nota che fa riferimento a un piano del Ma il mondo è cambiato. Una risposta quella dell assessore che non solo non ha soddisfatto Storace ma ha perfino annunciato altri tagli negli altri centri ospedalieri della provincia. L assistenza ostetrica neonatologia dell azienda sanitaria di Latina è garantita dai seguenti ospedali pubblici: nell area centro, dall ospedale Santa Maria Goretti, circa parti l anno e, nell area centro sud, dai presidi di Fondi, circa 900 parti l anno, e Formia, circa 750 parti l anno. Il Ministero della salute indica che le strutture di assistenza ostetrico neonatologia debbono rispettare il volume minimo di numero parti l anno. Pertanto, sulla base delle indicazioni contenute nel documento ministeriale, questa Direzione sta lavorando ad un nuovo assetto della rete perinatale, che prevede l adeguamento del reparto ostetrico. E ancora. Nella Provincia di Latina prosegue Ciminiello è previsto la realizzazione di un unico laboratorio Cor presso l Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Immediata la replica di Storace: La mia domanda era sull ospedale di Fondi e su che fine fa. Vorrei capire se state scherzando con la salute delle persone. Il Cro di Ostia rischia la chiusura Non finiscono i disagi al Centro riabilitazione di Ostia. Come già accaduto più volte in passato, a preoccupare le sorti dei giovani pazienti la scarsità dei fondi per l accreditamento. Ora, però, il centro rischia la chiusura. Un allerta che non è passata inosservata. Fin dal settembre scorso, infatti, il vicepresidente del Consiglio regionale Storace aveva più volte allarmato il commissario Zingaretti e l Aula della Pisana sulle gravità del centro di Ostia. Parliamo di bambini, di malattie dell età evolutiva, e di un Centro che a fatica riesce a garantire un servizio in un area importante della città - osserva Storace durante la presentazione dell interrogazione -. Il tortuoso iter per l accreditamento aprì con una semplice dichiarazione. Poi chiedono l accreditamento. A fine luglio 2013 c è un incontro tra gestori del Comitato dei genitori dei bambini, assessore ai servizi sociali di Ostia e responsabile della Cabina di regia, in questo caso giustamente, il quale ha dichiarato che, se nel territorio del municipio ci fosse stato il fabbisogno di terapia dell età evolutiva, il Centro sarebbe stato accreditato entro ottobre, spiega ancora Storace. Possiamo sapere se questa meticolosa ricerca è finita? Se la nostra burocrazia è riuscita a verificare che fare di questi bambini malati? Teniamo presente che risultano in lista d attesa adesso 350 ragazzi, si chiede. E rincara: È possibile che non ci possa essere una sensibilità che porti ad accelerare una risposta quando si tratta di ragazzi? Dove devono andare a sbattere la testa le famiglie di quei bambini?. Domande alle quali l assessore alle Pari Opportunità Ciminiello, delegata dal commissario Zingaretti, ha risposto leggendo in Aula un excursus sui fatti che hanno interessato il centro fin dalla sua nascita. E Storace non ci sta: Si è scelto di lasciare nel limbo la struttura. State certi - incalza l ex presidente del Lazio contro la giunta - che su questa questione non molliamo. F.Co. IL PD ESCLUDE L ACEA DALLE SOCIETÀ PASSIBILI DI CESSIONI DI PACCHETTI AZIONARI Salva-Roma, sì del Senato tra i veleni Critica Linda Lanzillotta: Miliardi buttati, tra due anni saremo da capo a dodici Salva-Roma, avanti. E neanche troppo adagio. Con 155 voti favorevoli, 50 no e sei astenuti l aula del Senato ha approvato l emendamento sul piano di rientro triennale del debito della Capitale contenuto nel dl Enti Locali. Si tratta del decreto che assorbe, appunto, le norme del Salva Roma. L approvazione dell emendamento, firmato da Giorgio Santini (Pd) mette parzialmente al riparo i conti della Capitale dando la possibilità a Roma di escludere 485 milioni di euro dal debito, scontandoli dalla gestione commissariale. In particolare si tratta di 350 milioni per il bilancio 2013 (già approvato dall Assemblea capitolina) e di circa 180 per il bilancio Inoltre, l emendamento stabilisce che il Campidoglio possa dismettere quote delle società partecipate, ad esclusione di quelle quotate in borsa: una misura che salvaguarda Acea. Per le altre, che non abbiano come fine sociale attività di servizio pubblico, strada aperta alla cessione ma solo ove necessario per perseguire il riequilibrio finanziario del Comune. L emendamento nasce dalla sintesi del precedente testo proposto da Santini e da quello predisposto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini. Il testo impone al Comune di Roma di trasmettere entro 60 giorni ai ministeri dell Economia, dell Interno e alle Camere un rapporto che evidenzi le cause del disavanzo e le misure che si intendono prendere per il contenimento dei costi. Tutto liscio? Fino a un certo punto. La senatrice di Scelta Civica Linda Lanzillotta, che sul Salva-Roma sta ingaggiando da mesi una severa battaglia, ha annunciato che noi manterremo il nostro emendamento e presenteremo dei subemendamenti a quello del relatore, sottolineando che, visto che quanto previsto nel testo non è sufficiente, tra non più di due anni saremo chiamati a ripianare altri miliardi di euro di disavanzo del Comune di Roma. E ancora: Nel testo riformulato dal senatore e relatore Santini - aggiunge Lanzillotta - sono sparite due cose fondamentali: il vincolo per l efficienza dei servizi pubblici e la dismissione di tutte le società ''in house'' del Comune che hanno portato alla crescita del numero dei dipendenti di 4mila unità in due anni. La palla ora passa alla Camera, il cui sì è atteso entro otto giorni. Valter Brogino BASKET - LE DUE SQUADRE, ENTRAMBE SENZA REGISTA, CERCANO UNA VITTORIA IMPORTANTE E SONDANO IL MERCATO Virtus Roma contro Juvecaserta, una sfida senza playmaker Messa in archivio la gara di Cantù, la Virtus si prepara ad affrontare un mini-ciclo cruciale in ottica playoff che la vedrà opposta a Caserta e Bologna. In una classifica così corta, i sei punti di distanza tra la squadra capitolina e i felsinei rappresentano un margine da conservare a tutti i costi. Già da domenica prossima, quando l Acea sarà impegnata contro la Pasta Reggia di coach Molin in una sfida che si preannuncia tutt altro che agevole: i campani, infatti, vengono dalla convincente vittoria contro Reggio Emilia, altra importante pretendente alla fase post-season del campionato. La curiosità di questo confronto è rappresentata dall assenza del playmaker titolare in entrambe le formazioni: Roma, causa infortunio, ha dovuto rinunciare a Jordan Taylor ormai un paio di settimane fa, mentre Caserta ha appena tagliato Stephon Hannah per scelta tecnica. Molto simili anche le vicissitudini di mercato per le due squadre, arrivate vicine alla firma dei sostituti di Taylor e Hannah (Hodge i capitolini, l ex Lakers Duhon i bianconeri) prima che le trattative sfumassero sul più bello. Mentre ogni giorno spuntano nuovi nomi e trattative, coach Dalmonte continua il lavoro in palestra: come contro Cantù la regia sarà un affare di Goss, migliore in campo per la squadra capitolina, e Moraschini, autore di una buona prova e reduce dallo stage con la Nazionale azzurra. Dall altra parte la Pasta Reggia ha dimostrato di poter sopperire all assenza di Hannah durante la stagione, come nella sfida contro Reggio, affidando le redini del gioco all ex Marco Mordente. Intanto, con una nota ufficiale, la Virtus ha reso noto che nel primo pomeriggio di ieri è andata esaurita la quota di 150 biglietti destinati alla tifoseria ospite. Pertanto la società invita tutti i tifosi della Juve Caserta sprovvisti di tagliando a non presentarsi al Palazzetto dello Sport il giorno della gara, per evitare di restare fuori dalla struttura e per prevenire problemi di ordine pubblico. Fabrizio Cicciarelli

8 8 AL VIA COOXAZIONE: BENI ALIMENTARI AGLI ITALIANI IN DIFFICOLTÀ Dall Italia Un aiuto concreto per mantenere la dignità I volontari di Lealtà Azione: La risposta dei cittadini di Milano è stata straordinaria di Cristina Di Giorgi Portare un aiuto concreto alle numerose famiglie italiane in difficoltà economiche. Questo è lo scopo e lo spirito su cui si basa il progetto Cooxazione, nato nell ambito di Lealtà Azione. L esperienza dei lupi lombardi, già noti per aver realizzato importanti iniziative solidaristiche (tra cui le raccolte per i terremotati e alluvionati emiliani, la collaborazione con l asilo Pinocchio di Zara e i tornei di calcio contro la pedofilia) si arricchisce dunque di un nuovo capitolo. La crisi economica - ci spiegano i responsabili di Cooxazione pare ormai essere qualcosa che gli italiani hanno interiorizzato. Ciò non toglie però che sempre più nostri connazionali versino in condizioni al limite della dignità, costretti a rinunciare ormai anche al cibo. A queste famiglie, ben lontane dagli aiuti istituzionali, abbiamo voluto portare il nostro aiuto concreto. La prima fase del progetto si è sviluppata nei quartieri della zona 8 di Milano, quella in cui si trova la sede meneghina di Lealtà Azione. Un area questa in cui si alternano bei palazzi residenziali a casermoni di cemento, già al centro di disagi sociali e vicende di quotidiana micro criminalità, soprattutto ai danni delle fasce più deboli della popolazione. Nello spirito che ha sempre contraddistinto la nostra attività, portata avanti a stretto contatto con il quartiere che ci circonda, abbiamo voluto coinvolgere i cittadini in un iniziativa di aiuto concreto a chi è veramente in difficoltà. Solidarietà vera quindi, che va al di là dei vuoti buoni propositi di chi poi non sa o non vuole andare oltre le altisonanti parole. Poco prima di Natale raccontano ancora i militanti di Lealtà Azione abbiamo iniziato a pensare a come muoverci per far fronte ai numerosi problemi della zona, di cui le istituzioni si sono completamente disinteressate. E abbiamo deciso di procedere con una raccolta di generi alimentari non deperibili da distribuire alle famiglie italiane in difficoltà, realizzata in numerosi banchetti organizzati nei mercati cittadini. Alle persone che ci avvicinavano abbiamo distribuito materiale informativo sull iniziativa, dicendo anche loro che se volevano potevano verificare di persona, venendo nella nostra sede, materiale raccolto e resoconti delle consegne. Una trasparenza che, aggiunta a quella che ciascuno può leggere nelle facce pulite di quei ragazzi, qualifica e valorizza ancora di più il loro impegno. Di fronte a tutto questo, la risposta dei milanesi non si è fatta attendere. Anche se l utente medio dei mercati rionali ha solitamente possibilità ridotte rispetto a quello dei supermarket, l afflusso di aiuti è stato altissimo. Segnale questo che vi è ancora un forte senso di solidarismo e comunità, soprattutto nelle fasce più in difficoltà. Spesso dicono i Lupi con una certa commozione ci siamo imbattuti in persone che a loro volta si trovavano in situazioni disagiate, ma che comunque non si sono risparmiate e hanno voluto dare il loro contributo. Una grande lezione. Con il materiale raccolto, abbiamo deciso di farci carico di quattro nuclei familiari di italiani in difficoltà. Donne con figli a carico, anziani senza pensione e padri di famiglia disoccupati. Un quadro triste quello che abbiamo visto durante le consegne degli scatoloni, avvenute in queste ultime settimane. Sono stati momenti in cui il cuore si è stretto e le parole sono morte in gola. Tutto questo ci ha però fatto maturare la decisione di rinnovare e proseguire il nostro impegno: Cooxazione sarà quindi presto ancora in strada, per sensibilizzare e coinvolgere ancora più persone e realizzare una nuova raccolta di generi alimentari per le famiglie di cui abbiamo deciso di farci carico, alle quali garantiremo un aiuto costante che permetterà loro di mantenere il bene più prezioso al mondo: la dignità. LA CRISI COLPISCE ANCHE LA SALUTE: STAR BENE DIVENTA UN LUSSO Sempre più italiani fanno a meno di cure e medicine La Fondazione banco farmaceutico: Non riusciamo più a far fronte alle richieste Quando c è la salute c è tutto. E se, mancando quella, non si hanno nemmeno i soldi per curarsi, allora la situazione è davvero drammatica. In tempi bui come questi, è ormai sotto gli occhi di tutti che sempre più famiglie italiane faticano ad arrivare a fine mese e, in troppi casi, non hanno nemmeno il cibo da mettere in tavola. Figurarsi se, in queste condizioni, riescono ad acquistare medicinali. Il numero di italiani che non si cura perché non ha i soldi necessari è infatti drammaticamente aumentato. Secondo i dati della Fondazione banco farmaceutico, dal 2007 al 2012 la povertà assoluta in Italia è cresciuta fino a comprendere il 6,8% della popolazione. Cioè circa cinque milioni di persone. Che hanno ridotto la spesa sanitaria ad una cifra pari a 16,34 euro rispetto ai 92,45 euro della media delle famiglie italiane. E nonostante negli ultimi anni la raccolta di farmaci per i più bisognosi realizzata dalla Fondazione abbia visto un incremento del 241%, la quantità di medicine messe a disposizione non riesce comunque a coprire la crescente domanda. I medicinali più richiesti sono quelli contro l acidità (11,5%), gli analgesici (11,2%), gli antinfiammatori (7,7%), i preparati per la tosse (6,8%) e i farmaci contro dolori articolari e muscolari (5,8%). Il morso della crisi nel campo sanitario poi diventa ancora più forte quando ad essere colpiti sono i nuclei familiari con più figli. L allarme è lanciato dall associazione Famiglie numerose, che ha compiuto una ricerca su questa drammatica questione, con particolare riferimento alla popolazione pugliese. I dati raccolti, comunque emblematici di una situazione diffusa su tutto il territorio nazionale, parlano di 7 famiglie su 10 costrette a rinunciare alle spese sanitarie. E di un calo del 30% nell acquisto di medicinali. Un motivo in più per considerare, nella determinazione delle priorità di una politica sempre meno attenta alle reali problematiche del paese, la programmazione di una seria politica di riforma del Servizio sanitario nazionale e dell organizzazione dei presidi farmaceutici ed ospedalieri. Una speranza questa che andrà molto probabilmente delusa. Come tutte quelle che riguardano l efficienza e la buona amministrazione di un Paese sempre più allo sbando. E non solo a causa della crisi. CdG NAPOLI - UN ALTRO SUICIDIO Multa da duemila euro Si uccide pizzaiolo 38enne Un altra tragedia legata alla crisi. Gli arriva una multa dell'ispettorato del lavoro di poco più di duemila euro e si suicida un pizzaiolo di Casalnuovo (Napoli), Eduardo De Falco, 38 anni. L uomo, per tutti Eddy, titolare di Speedy pizza, un panificio-pizzeria al Corso Umberto I, sposato con tre figli, non ha retto l ulteriore tensione e si è ucciso inalando i gas di scarico della sua automobile. L'uomo era un gran lavoratore, a ricordo di tutti, ma gli affari ultimamente non andavano bene. La ricezione dunque del verbale sarebbe stato il colpo di grazia a livello psicologico. La morte di Eduardo ha messo in subbuglio il piccolo centro situato a nord di Napoli dove alcuni commercianti sono scesi in strada tenendo in mano dei cartelli e chiudendo i loro esercizi. Eddy indossava i vestiti da lavoro quando ha deciso di farla finita. Il titolare dii Speedy Pizza - secondo quanto ha riferito il fratello - ha fatto ritorno dal lavoro verso le 5 ed ha parcheggiato l'auto sotto la propria abitazione, al Corso Umberto I. Poi ha collegato con un tubo di gomma lo scarico dell'auto all'abitacolo ed ha inalato il gas di scarico che lo ha ucciso. A casa lo aspettavano la moglie ed i suoi tre figli, una ragazzina di 14 anni e i gemelli di 5. Raccontano gli amici che la sua piccola impresa rischiava la chiusura dopo la visita dell'ispettorato del lavoro, avvenuta martedì scorso, quando la moglie, fu trovata intenta ad aiutarlo nella pizzeria-panificio, senza un regolare contratto di lavoro. Di qui la multa di 2000 euro, che il 38enne panettiere avrebbe dovuto pagare in pochi giorni, con il rischio, in mancanza, di chiusura dell'attività commerciale aperto qualche anno fa. Ma soldi non ce n'erano - riferiscono alcuni amici - ed Eddy si era rivolto al fratello, cassaintegrato della Fiat di Pomigliano e componente della Rsa, che non aveva disponibilità economica, ma gli aveva promesso che avrebbe trovato la soluzione. Un altro familiare, invece, si era offerto di pagare la multa al posto suo. Francesca Ceccarelli

9 9 LA SENTENZA STORICA DELLA CORTE D APPELLO DI COMO Dall Italia Usura sui prestiti: pensionato risarcito L uomo che aveva richiesto la somma con la cessione del quinto, si è visto rimborsare gli interessi pagati e le spese di commissione. In caso di contratti poco trasparenti, le finanziarie debbono restituire al proprio cliente tutti i costi di Barbara Fruch Una sentenza storica quella che arriva da Cuneo, dove la Corte d Appello ha condannato Prestitalia S.p.A. a risarcire il povero pensionato, oppresso dai tassi applicati dallo stesso ente creditizio sulle rate della cessione del quinto della pensione che egli aveva richiesto. Nel 2008 l anziano signore aveva infatti deciso di estinguere un precedente debito chiedendo la cessione del quinto della sua pensione per ricevere i 10 mila euro che gli erano stati promessi. Peccato che non sia andata così: della somma richiesta all ottantenne vengono corrisposti solo 1850 euro, con l obbligo di pagare per dieci anni rate mensili da 167 euro con Taeg (un tasso annuo effettivo globale) pari al 22,03%. Facendo due conti, quindi l uomo avrebbe dovuto versare oltre ventimila euro. Una cifra da capogiro. Il mancato ottenimento della somma richiesta aveva portato il cliente a denunciare il fatto al Movimento Consumatori che aveva scoperto come ben euro del finanziamento era destinato al pagamento del premio per la polizza assicurativa. Oltre a questo, i tassi applicati al prestito concesso sono stati considerati dai legali davvero eccessivi, così l uomo ha deciso di fare ricorso e di portare la finanziaria in causa. La finanziaria si è difesa spiegando che alcuni oneri, tra cui i costi di assicurazione del credito, non potessero venire conteggiati nella valutazione della soglia d usura, in quanto fino al 2010 non erano compresi nel tasso medio rilevato dalla Banca d Italia. Tuttavia, il Movimento Consumatori ha spiegato che Le difese delle controparti si fondavano sul presupposto che nella rilevazione del tasso soglia si dovrebbe prendere in considerazione il Teg o il Taeg netto dal quale sono esclusi alcuni oneri quali quello inerente ai costi di assicurazione del credito. Così i giudici della Corte d Appello hanno obbligato la finanziaria a restituire non solo gli interessi pagati sul credito erogato, ma anche le spese, le commissioni ed ogni altra indennità applicata, riducendo così la rata originariamente pattuita e riconoscendo di fatto che un prestito a tassi usurari diventa in tutto e per tutto un finanziamento a tasso zero. Infine, si è deciso che, se i contratti verranno impugnati, le finanziarie dovranno restituire al richiedente tutti i costi, senza applicare più nessun tasso al prestito, riducendo la rata inizialmente prevista. Una vittoria non solo per i consumatori vessati dai tassi ingiustamente applicati, ma anche per Paolo Fiorio, coordinatore dell Osservatorio di Credito e Risparmio del Movimento Consumatori. Una sentenza fondamentale in materia di usura bancaria e di un successo storico ha commentato Fiorio a tutela di tutti coloro che hanno acceso questa tipologia di prestiti personali che di solito vengono sottoscritti dalle fasce più deboli e indebitate della popolazione: stimiamo che in almeno un terzo dei contratti conclusi prima del 2009 sia stata superata la soglia d usura. Il Movimento Consumatori invita infatti i consumatori a rivolgersi ai propri uffici per fare reclami e presentare cause contro i prestiti usurai di enti che troppo spesso si approfittano di cittadini in difficoltà. LA LOTTA DELL IMPRENDITORE PADOVANO MAURO FURLAN Si ribella al fisco: vince la causa Il titolare di due locali aveva contestato l Agenzia delle entrate che gli attribuiva 600mila euro non dichiarati (perché aveva comprato molta più farina dell anno precedente). Il Tribunale gli dà ragione, ora chiede un milione di danni Aveva chiamato in causa l Agenzia delle Entrate che gli aveva contestato un reddito superiore a quanto dichiarato di 600mila euro. Soldi che in realtà lui non ha mai guadagnato, per questo lo scorso luglio aveva intrapreso una battaglia legale che lo vede ora uscire da vincitore. Il protagonista della vicenda è Mauro Furlan, 50enne, da 25 anni titolare del pub al Pioniere di Borgoricco (Padova), e del ristorante Kalispera di Dolo (Venezia). A lui veniva contestato un reddito ben superiore a quanto dichiarato. Sette mesi dopo il Tribunale di Padova ha dato ragione all imprenditore e ora si attende soltanto di conoscere l importo del risarcimento. Il ristorante ha chiesto un milione di euro. Il Tribunale Civile di Padova ci ha dato ragione: l accertamento a mio carico era infondato ha detto l uomo e ora presenterò una richiesta per danni di un milione di euro all Agenzia delle Entrate. A darne notizia è il quotidiano locale Il Mattino di Padova. Siamo riusciti a dimostrare in giudizio che le presunzioni non erano né attendibili né veritiere ha precisato l avvocato Federico Veneri che assiste Furlan Nel processo abbiamo fatto emergere grossolani errori degli ispettori, relativi anche a semplici calcoli matematici. Ora si attende la conclusione della causa, con la sentenza sul risarcimento, in un procedimento che ha visto Furlan citare in giudizio civile gli accertatori, dopo il ricorso alla Commissione tributaria (articolo comparso nel nostro quotidiano il 4 dicembre 2013). Prima di questa causa aggiunge Veneri non era possibile difendersi con mezzi alla pari del Fisco, né contestare pienamente l accertamento. Adesso si può. Riteniamo che le presunzioni siano un metodo criticabile perché spesso gli accertatori non hanno gli strumenti e le cognizioni per arrivare al reale volume d affari e al reddito. Ora si potranno riaprire anche accertamenti già definiti. In attesa della sentenza, Mauro Furlan rivolge quasi un appello ai suoi colleghi imprenditori: Non abbiate paura di andare contro il Fisco né dei tempi, perché noi siamo partiti solo lo scorso 30 luglio. Spero che questa mia azione limiti quelle verifiche che possono anche influire sulla debolezza di alcuni imprenditori, fino a portarli ad atti estremi, e dare forza a tanti che si sono trovati bloccati nella tenaglia del Fisco a causa di accertamenti criticabili. Una storia infatti veramente assurda quella dell imprenditore, basata un sistema che vuole a tutti i costi dipingere gli imprenditori come evasori disonesti. Secondo gli accertatori infatti il ristorante aveva comprato molta più farina dell anno prima e questo gli avrebbe consentito di sfornare molte più pizze al giorno, ovviamente con guadagni maggiori. Furlan aveva provato a spiegare che quella farina sarebbe servita anche per altri prodotti, come pane o bruschette. Ma non c è stato nulla da fare. Per lo meno fino alla sentenza che getta finalmente le basi per un Italia nuova. Un paese in cui non anche l Agenzia delle Entrate è chiamata a rispondere del suo operato. B.F. RIMINI - UNA RETE PER IL BARATTO TRA LE IMPRESE Nuove transazioni: dopo il Lumbard arriva il Quinc Nuovo schiaffo all Euro. Dopo il lancio del Lumbard, la moneta alternativa lombarda su cui da mesi lavoravano i leghisti e che faceva parte del programma elettorale del governatore Roberto Maroni, a Rimini arriva il Quinc. Il principio su cui si basa, proprio come nel caso del Lumbard, è semplice è antico: il baratto. Applicato però a livello aziendale. Come spiegano i quotidiani locali sono quaranta le aziende che hanno aderito all iniziativa lanciata dalla Camera di Commercio in provincia di Rimini, un progetto pensato per generare transazioni non monetarie tra organizzazioni. Le aziende che hanno aderito vanno dalla manifattura ai servizi, dal mondo cooperativo alle imprese del comparto turistico e hanno permesso di dare ufficialmente avvio alla sperimentazione del progetto, che consiste nell attivazione di un circuito di scambio attraverso il meccanismo del buono sconto riutilizzabile e, quindi, circolante sul territorio provinciale. Ecco come funziona: ogni azienda che aderisce al circuito potrà vendere i propri prodotti o servizi alle altre aziende aderenti applicando uno sconto volontario: tale sconto non corrisponderà però a una perdita di valore ma sarà quantificato in unità di conto virtuali (Quinc) utilizzabili all interno del circuito stesso per l acquisto di beni o servizi riducendo, in questo modo, la necessità di utilizzare euro. Attraverso il Quinc si favorisce la crescita del lavoro sul territorio. La situazione è diventata davvero dura, qua a tenere aperto è sempre più difficile spiega una titolare dell Adriaplast S.n.c. di Santarcangelo di Romagna, azienda che ha aderito al programma Noi ad esempio produciamo vaschette di plastica, confezioni per prodotti alimentari. Potrebbe essere utile per noi trovare un caseificio nel circuito. Per comprendere meglio tale meccanismo ipotizziamo una possibile transazione: un azienda di software vende un applicazione a una tipografia che effettuerà il pagamento in parte in euro e in parte in unità di conto: successivamente la stessa azienda di software potrà utilizzare tali unità di conto ricevute nelle successive operazioni di acquisto, ad esempio per comprare carta, un servizio di consulenza o qualsiasi altro prodotto disponibile all interno del circuito. Terminata la fase di sperimentazione (e, come auspicato, ampliato il numero delle realtà economiche aderenti) si lavorerà all estensione dell utilizzo del buono sconto circolante al mercato Consumer e, soprattutto, ad avviare il vero e proprio circuito di baratto, ovvero di scambio tra imprese utilizzando il meccanismo della compensazione multilaterale di crediti e debiti, modalità che verrà peraltro già presentata alle aziende negli stessi incontri che si svolgeranno durante la sperimentale. Carlotta Bravo

10 10 Dall Italia VICENZA - IL CASO: RIAPRE IL DIBATTITO SUL TEMA DEL SUICIDIO ASSISTITO La credono scomparsa: aveva scelto l eutanasia I familiari, che avevano dato l allarme, hanno ricevuto le ceneri per posta. Oriella Cazzanello, pensionata benestante, ha speso 10mila euro per il gesto LIGURIA - LA DECISIONE DEL TRIBUNALE Stile di vita inadeguato : non rivedrà la sua bimba Il giudice ha chiesto alla donna di trovare un lavoro e di fornire un contratto di affitto di Barbara Fruch Da giorni la cercavano e avevano anche denunciato la sua scomparsa ai carabinieri. Ma poi hanno ricevuto le sue ceneri: la donna si era recata in Svizzera per praticare il suicidio assistito. Una storia, quella che arriva Arzignano, un paese in provincia di Vicenza, che riapre il dibattuto tema sull eutanasia. A raccontare la vicenda è Il Giornale di Vicenza che spiega come Oriella Cazzanello, se n era andata a fine di gennaio senza salutare nessuno. Anche in quello che si è scoperto poi essere il suo ultimo viaggio, l 85enne aveva lasciato il suo appartamento in ordine, il frigo pieno e la scarpa piegata. Apparentemente, come tante altre volte aveva fatto, si era allontanata per qualche giorno: nonostante i suoi 85 anni, infatti, non si faceva mancare, dato il suo stile di vita benestante, la breve vacanza alle terme o la visita a qualche amico. Dopo diversi giorni senza riuscire a contattarla, però, i familiari della donna, con cui peraltro aveva ottimi rapporti, hanno lanciato l allarme per la scomparsa. Sono iniziate, così, le prime ricerche volte a capire dove fosse andata l anziana signora. La triste verità è venuta invece a galla martedì quando sono arrivate le sue ceneri. Dentro un urna, spedita per posta aerea al suo notaio e accompagnata da un certificato di morte che attestava il decesso dell anziana signora. Oriella si era fatta accompagnare in Svizzera, in una clinica di Basilea specializzata, e si era fatta uccidere con un iniezione di veleno. Ha speso10 mila euro per sottoporsi ad una siringa letale. Prima di compiere il gesto, si era fatta visitare da uno specialista che l ha dichiarata nel pieno delle sue facoltà mentali. La donna ha fatto pervenire ai parenti anche una lettera in cui la clinica spiegava e circostanze in cui aveva accolto la richiesta della donna; alla base della decisione sembra esserci la solitudine in cui Oriella viveva e lo sfiorire della sua bellezza di cui era molto fiera. Le forze dell ordine stanno provvedendo a svolgere le opportune indagini e accertamenti per valutare l effettivo contenuto dell urna, prima di procedere con le operazioni di sepoltura e con l apertura del testamento della signora Oriella Cazzanello. Un fatto che inevitabilmente riapre la ferita sul dibattuto tema dell eutanasia, una pratica non ammessa in Italia, un paese che dovrebbe essere estremamente cattolico e che dovrebbe lottare per il diritto alla vita, condannando il suicidio assistito così come l aborto. Le hanno tolto la figlia contestandole la mancanza di un lavoro e un atteggiamento sostanzialmente parassitario della donna. A distanza di un mese per la cittadina romena residente a Santa Margherita Ligure non è cambiato nulla. Ed è per questo quella bimba di 4 anni che lo scorso 7 gennaio è stata prelevata da un asilo di Rapallo su provvedimento del tribunale dei Minori e allontanata dalla madre, dovrà restare in comunità. A deciderlo, come spiega Il Secolo XIX è stata Giuliana Tondina, giudice del tribunale dei Minori, al termine della seconda udienza sul caso, tenuta nel ieri pomeriggio: il giudice ha anche chiesto una memoria integrativa agli avvocati della donna che possa dimostrare come stia acquisendo autonomia economica. Nella memoria dovrà essere indicato un contratto di lavoro, che forse nei prossimi giorni potrebbe arrivare grazie alla generosità di molti che si sono attivati per aiutare la donna, oltre al contratto di affitto di un appartamento. Se i tempi dovessero allungarsi, gli avvocati hanno suggerito un inserimento di madre e figlia all interno di una casa-famiglia. Chissà se la voglia di riabbracciare la piccola possa spingere finalmente la donna a trovarsi un occupazione e non a continuare a vivere in modo parassitario. BARI - LE FANTASIOSE CREAZIONI DI ARTE CONTEMPORANEA Opere scambiate per rifiuti: finiscono nella spazzatura Scambiare delle opere d arte per rifiuti da gettare. Sembra assurdo eppure, grazie alle fantasiose creazioni di arte contemporanea, succede anche questo. A dimostrarlo è quanto è accaduto a Bari dove un operaia che stava facendo le pulizie nella sala Murat del Comune, notando quel strano agglomerato di cartone e carta di giornale non ha avuto dubbi: si tratta di spazzatura. Così, nella fretta di riordinare la stanza, ha chiesto l intervento degli addetti dell'armiu (l azienda che si occupa di rifiuti) che hanno portato l immondizia in discarica per lo smaltimento. Peccato, però, che quei cartoni e quella carta di giornale fossero parte di una rassegna di opere d arte contemporanea destinate all allestimento della mostra Display Mediating Landscape, in programma questa settimana. A finire nella pattumiera sono state le creazioni dell artista Nicola Gobbetto, fogli di carta con cornice di David Jablonowski e alcune pubblicazioni artistiche in edizione limitata dell associazione Flip di Napoli. Valore circa 12mila euro. Siamo ovviamente molto dispiaciuti per quanto accaduto spiega l assessore al Marketing del Comune, Antonio Maria Vasile. Che aggiunge: È evidente che l addetta alle pulizie della sala non si è resa conto del loro valore. Ma questo è tutto merito degli artisti che hanno saputo interpretare al meglio il senso stesso dell arte contemporanea, cioè quello di interagire con l ambiente circostante Ad ogni modo l assicurazione coprirà i danni procurati Mortificata l'impresa di pulizia Chrissima. È un episodio mai successo prima d'ora - ha spiegato Lorenzo Roca della ditta - eppure ci sono state mostre davvero importanti lì. La signora delle pulizie ha visto dei contenitori vuoti accatastati, ha visto passare gli operatori ecologici e li ha consegnati. La donna viene descritta come una persona onesta e meticolosa. "L'ho chiamata e sta male ha concluso ma noi siamo assicurati e la nostra società si rende disponibile sin da ora a risarcire il danno. Chiediamo scusa per l accaduto. C.B. PERUGIA - ESEMPI DI STILE DI VITA DEGLI IMMIGRATI Otto romeni in un monolocale: la Asl lo dichiara inagibile Nell ambito dei controlli negli appartamenti a rischio arrestati anche due nigeriani per spaccio di droga In nove dentro un monolocale, tra cui due neonati. È la scoperta fatta da Polizia e vigili urbani in un piccolo appartamento in via Sicilia a Perugia a seguito della segnalazione di un sospetto andirivieni di persone straniere: l appartamento era a dir poco densamente frequentato, visto che al loro arrivo gli agenti hanno trovato ben nove persone di nazionalità rumena, tra cui due bambini molto piccoli. Alla richiesta di spiegazioni, uno dei presenti ha fornito una risposta singolare: a suo dire, infatti, egli sarebbe stato l unico affittuario del monolocale, mentre gli otto connazionali avevano partecipato la sera precedente ad una festa a casa sua e in seguito si erano fermati a dormire. Tuttavia, la giustificazione è apparsa inverosimile, vista la presenza, tra l altro, di due bambini in tenera età e di un mobilio che lasciava intendere che in quel locale vivesse stabilmente un folto gruppo di persone. Pertanto, gli operatori hanno richiesto l immediato intervento dei tecnici della Asl, affinché realizzassero un sopralluogo. Successivamente, è stato adottato un provvedimento che dichiara l inagibilità dell appartamento per sovraffollamento. L operazione fa parte dei controlli ad ampioraggio con tanto di ispezioni negli appartamenti a rischio di Fontivegge fortemente volute dal nuovo Questore Gugliotta. Verifiche che hanno portato anche all arresto di 2 nigeriani. Sempre durate un controllo in un appartamento sono stati rinvenuti in casa degli stranieri 20 grammi di cocaina 27 di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e al cellophane per confezionare le singole dosi. Quando i poliziotti del reparto prevenzione crimine e i vigili urbani sono entrati in casa, hanno subito intuito che non si sarebbe trattato di un controllo di routine. Infatti, i due nigeriani che abitavano l appartamento avevano lasciato sul tavolo del salotto un bilancino di precisione, frammenti di marijuana, una lametta per tagliare la droga e rotoli di cellophane per confezionare le singole dosi. Così, gli operatori hanno deciso di procedere ad un immediata perquisizione personale dei due soggetti, ed in seguito ad un accurato controllo dell intero appartamento. Tale attività ha dato i frutti sperati: sono stati infatti rinvenuti ben sei involucri contenenti sostanza stupefacente, per un quantitativo complessivo di 20 grammi di cocaina e 27 di marijuana. A questo punto, i due nigeriani, A.O., anno 1984, e P.C.O., anno 1971, sono stati condotti in Questura, fotosegnalati e arrestati per spaccio. Gli operatori hanno altresì provveduto al sequestro della droga, del bilancino e di 120 euro che verosimilmente costituiscono provento dell attività criminosa. M.M.

11 11 Tecnologia IN ARRIVO NUOVI STRATAGEMMI TECNOLOGICI PER I VIAGGIATORI MODERNI Turismo 2.0, ecco il vademecum Dall auto all aeroporto, sempre più lo spostamento è a portata di App Se amate la tecnologia e avete sempre voglia di viaggiare, niente paura: tante le novità all orizzonte. Compagnie aeree, catene alberghiere e grosse multinazionali ogni giorno cercano di rendere il turismo un esperienza sempre più all insegna dell hi-tech. Ecco di seguito sette abitudini 2.0 che ben preso saranno alla portata di tutti: Check-in 2.0 Se dobbiamo prendere un volo possiamo stampare la nostra carta d imbarco a casa o riceverla sul cellulare: in molti aeroporti, inoltre, cominciano a diffondersi nastri per imbarcare i bagagli in automatico e molti altri servizi avanzati. Anche in treno il biglietto è digitale e sì, pure quello per una nave o un traghetto. Le file spesso lunghe per il check-in sono ormai una prerogativa degli hotel. Che infatti stanno ragionando su app destinate soprattutto ai viaggiatori più assidui, i cui dati e documenti sono già nei database delle catene. In futuro sarà sufficiente segnalare con un tocco sullo smartphone che si sta arrivando mentre si è ancora in auto o in taxi e, alla reception, ci sarà la chiave della stanza pronta ad aspettarci in un chiosco dedicato, mentre una notifica sullo schermo ci avvertirà se la stanza non è ancora pronta. Wi-fi Uno dei più grandi disagi è dover spegnere tutti i dispositivi elettronici durante il decollo e l atterraggio degli aerei e rinunciare, tante volte, a una connessione internet. Chi ha la fortuna di muoversi negli Stati Uniti e verso Oriente sa che sono sempre più le compagnie che offrono il Wi-Fi a bordo e, secondo le evoluzioni delle norme delle autorità aeronautiche e degli enti regolatori, potremo presto parlare al telefonino ad alta quota o almeno usare i servizi di messaggistica, da WhatsApp agli sms. Saranno le stesse compagnie a rinforzare il nostro bagaglio tecnologico, dandoci gli strumenti adatti quando ne saremo sprovvisti. La compagnia West Jet, che opera principalmente in Stati Uniti, Canada e Centro America, per esempio, ha annunciato che affitterà tablet ai passeggeri che ne sono sprovvisti. Roaming L accesso a internet diventa indispensabile anche e soprattutto quando ci si trova all estero: se le compagnie telefoniche nostrane offrono pacchetti dati a prezzi ormai ragionevoli, spesso si tratta di poche decine o centinaia di megabyte, che tendono a polverizzarsi in fretta se si ricorre a servizi avanzati come la navigazione in tempo reale. Ecco perché diverse città stanno cominciando a inserire il Wi-Fi gratuito tra i servizi offerti ai turisti che acquistano le tessere cumulative per ingressi ai musei e mezzi pubblici. Da Taipei a Firenze è in corso la sperimentazione: i possessori possono navigare senza spendere un centesimo agganciandosi alle decine di hotspot presenti nel comune toscano. App Un metodo antitruffa per i turisti possono essere le applicazioni delle varie compagnie che consentono non solo di prenotare una macchina nel punto esatto in cui ci si trova, ma anche di stimare il costo per arrivare a destinazione. Così, evitando il traffico e le deviazioni impreviste che si incontrano lungo il percorso, è facile evitare un imbroglio. Mentre lo sviluppo di network internazionali come quello di Uber fa sì che ognuno possa scegliere il proprio servizio preferito, con tanto di bonus e promozioni accumulate nel tempo, in molti angoli del mondo. Gli stessi gestori degli aeroporti si stanno accorgendo di questa tendenza in forte crescita. A Pechino, addirittura, stanno valutando l ipotesi di aprire un area riservata soltanto agli autisti che caricano i passeggeri tramite una app. 3D La realtà aumentata sembra essere l ultima frontiera del viaggio: se ci sono le app che forniscono tutte le informazioni necessarie in modo abbondante e esaustivo, anche offline, più utile sembra un dispositivo che ci guidi a livello tridimensionale. Così dispositivi come i Google Glass non servono soltanto a fare foto, leggere le notizie ma anche ad aiutare il turista inesperto. Mentre le prime compagnie cominciano a utilizzarli per accogliere in modo sorprendente i clienti vip, quando saranno disponibili sul mercato potremo utilizzarli come efficienti guide turistiche automatiche. Ci sono già applicazioni che, incrociando la geo-localizzazione con i sensori di bordo, possono esattamente sapere non soltanto dove siamo, ma quale preciso monumento stiamo guardando in ogni momento e iniziare a raccontarci la sua storia. Oggi anche molti alberghi offrono la possibilità di stampare la carta d imbarco, così i clienti possono evitare il check-in in aeroporto: vista la progressiva democratizzazione della stampa 3D, sarà disponibile a costi sempre più ridotti, e la reception o il concierge potranno fornire servizi al momento impensabili come per esempio creare al momento il manico del nostro esatto modello di valigia che si è spaccato, o ricreare una fibbia nuova di zecca del nostro zaino, prendendo le informazioni direttamente da un database on line. PORTATO A TERMINE UN GRANDE AFFARE PER IL MAGNATE DI FACEBOOK 19 miliardi di dollari per WhatsApp Un accordo che prevede sia pagamenti in contanti sia in azioni Una cifra davvero enorme: Facebook è finalmente riuscita nel suo intento di acquistare WhatsApp, per l modica cifra di 19 miliardi di dollari. L accaparrarsi la nota casa di messaggi per cellulari ha coinvolto sia pagamenti in contanti sia in azioni, spingendo così il più grande social network del mondo a raggiungere i 450 milioni di giovani utenti iscritti. Per l affare, Facebook Inc è stata assistita da Allen & Co. e Morgan Stanley. L accordo costerà 4 miliardi di dollari in contanti e 12 miliardi dollari in azioni, più 3 miliardi dollari in azioni vincolate che saranno investiti nel corso degli anni: un valore maggiore a quello che Facebook ha stilato per l IPO ma che sottolinea gli sforzi del social network ad acquisire il mercato della messaggistica mobile. WhatsApp è stata fondata da un giovane ucraino Jan Koum e da Brian Acton un ex-alunno di Stanford, il sistema vanta oltre 450 milioni di utenti acquisiti nel corso dei cinque anni dalla sua creazione. Inoltre continua ad aggiungere almeno 1 milione di utenti al giorno: Nessuno nella storia ha mai fatto qualcosa di simile questo il parere di Mark Zurkerberg fondatore di Facebook. Attualmente WhatsApp è leader tra le applicazioni di messaggistica per smartphone e sta dilagando in tutta l Asia, Nord America ed Europa. I suoi concorrenti WeChat di Tencent Holdings e Line in Giappone stanno offrendo giochi ed e-commerce oltre ai servizi di messaggistica mobile, ma WhatsApp ha sfondato per l idea base dei suoi fondatori cioè la funzionalità principale di invio sms. L accordo vedrà Facebook aggiungere una nuova linea di commercio e di nuovi utenti, tra cui gli adolescenti che amano i principali social network ma preferiscono applicazioni di messaggistica mobile come WhatsApp. Risolto quindi il problema del gap di utenza dei più giovani che stavano abbandonando Fb. Koum e Zurkerberg hanno convenuto che WhatsApp continuerà a operare separatamente da Facebook e la sua politica commerciale rimarrà invariata. E il prezzo invece quello che colpisce: Con 19 miliardi dollari Facebook ha pagato 42 dollari per utente, un prezzo 33 volte superiore di quanto pagato per un utente Instagram o nel confronto con i 3 dollari per utente di Viber un altro servizio di messaggistica offerto da Rakuten, un e-commerce giapponese. Infatti gli investitori possono accogliere l aggiunta di un nuovo asset in crescita elevata, ma può anche indicare una debolezza di Facebook che ha visto una crescita più lenta nei trimestri precedenti, secondo gli analisti di Morningstar. Mentre si conclude l affare storico, non vengono buone notizie dalle azioni di Facebook che sono scese fino a 66,36 dollari durante le ore successive da 68,96 dollari iniziali al Nasdaq.

12 12 Spettacoli T O R N A S U L G R A N D E S C H E R M O I L P R E M I O O S C A R M U R R AY A B R A H A M Il mistero di Dante al cinema La narrazione è diretta da Louis Nero che sulle parole del Sommo Poeta ed attraverso le testimonianze di studiosi ed intellettuali di tutto il mondo, ci porta attraverso il cammino della Divina Commedia di Luciana Caprara Un approccio cinematografico, questa volta, ad una materia di studio sconfinata attraverso l'analisi dei passi più significativi della Divina Commedia. I riferimenti alla tradizione iniziatica occidentale, accompagnano lo spettatore verso una nuova dimensione che spesso, però, appare di natura incerta ma a suo modo anche affascinante. Un Dante Alighieri descritto attraverso una serie d interviste di uomini intellettuali per scoprire ed analizzare i segreti del Padre della lingua italiana. Un film misterioso, quasi doppio ed inclassificabile che, dopo un inizio coinvolgente, sembra continuare su genere found footage, evolvendosi sempre più in una carrellata di interviste tra inserti di paesaggi significativi ed evocativi all opera dantesca. Ma spesso, inevitabilmente, si finisce per giudicare quello stile scelto dal regista che spiazza e distrae lo spettatore e che vacilla troppo tra il semplice documentario e il film d'arte. Insomma, un linguaggio misterioso, antico in cui i viaggiatori vengono come trasformati in pionieri ed esploratori di un nuovo mondo. Un film come fosse una lontana reminiscenza del meraviglioso mondo dantesco che però, ad un certo punto, si trasforma in un indagine poliziesca in cui eminenti studiosi cercheranno di accendere qualche luce nell intricato mistero di interpretazioni simboliche che si sono succedute nel tempo. Anche la scelta di un impianto narrativo eccessivamente sobrio, o la mancanza di un finale compiuto, allontanano il film dall ideale artistico che ci si poteva forse, meglio aspettare da un opera così importante. Fred Murray Abraham diviene così una specie di alter ego di Dante che sta al di sopra dello spazio e del tempo e forse un pò troppo lontano dalla cristallizzazione di quell'anima arcana fatta soltanto intravedere nell inizio e poi lasciata, quasi come irrisolta, durante tutto il resto del film. Il regista ha cercato di comunicare e trasferire la sua visione dell opera confinandola in aspetti quasi esoterici o magici, lasciando però lo spettatore quasi in balia di un opera incompiuta. Si tratta di un mio percorso personale dice il regista- che ho messo sullo schermo, cercando di creare per lo spettatore una summa di questo viaggio. Spero che l'obiettivo di un'apertura delle menti sia fondamentale al giorno d'oggi e anche il mio lavoro spero sia utile. Ho anche voluto 'rifare' il viaggio di Dante cercando di togliere i miei preconcetti e quelli dello spettatore, creando una parte di fiction che ci conduce ad un punto - che non svelerò - in cui la fiction e le testimonianze si fondono come per incanto. Ne esce quindi, solo un originale lato esoterico dantesco che non molto ha a che fare con l opera nota a tutti come divina. L obiettivo del regista era sicuramente quello di suggerire nuovi percorsi narrativi per riuscire a svelare il dubbio che lo ha portato a realizzare questo film: esiste ancora, anche sotto diverso nome, quel gruppo iniziatico del 1300 che andava sotto il nome de I Fedeli D Amore?. Il film è comunque interessante in quanto insieme di teorie esoteriche e pareri di grandi nomi e di interventi di storici importanti, in un viaggio attraverso il cammino della Divina Commedia. Protagonista: l'attore Premio Oscar F. Murray Abraham Regia: L. Nero Uscita nelle sale: 14 Febbraio 2014 INIZIATIVA DELLA CINETECA NAZIONALE Adotta un film : ecco la campagna salva cultura De Sica, Germi, Rossellini, Scola, Petri, Visconti e Pasolini: nessuno manca all appello. Film di qualità che hanno necessità di essere tutelati come fossero un opera d arte a tutti gli effetti. Così la Fondazione centro sperimentale di cinematografia ha deciso di proporsi come istituzione di riferimento per il progetto Adotta un film, iniziativa ideata e realizzata dall Ufficio marketing e fundraising del Csc per preservare alcune pellicole conservate negli archivi della Cineteca Nazionale che si trovano al momento in stato di degrado, e che hanno bisogno di essere restaurate. Si tratta di film ben impressi nell immaginario collettivo e che ad oggi sono custoditi nella Cineteca Nazionale a Roma che conserva con cura il patrimonio nostrano con oltre titoli, di cui 2000 disponibili per la diffusione culturale. Con Adotta un film i singoli cittadini potranno effettuare una donazione online con un importo che varia da un euro, con il quale ci si ritroverà inseriti nell elenco donatori in qualità di sostenitore del cinema italiano, passando per 5, 10, 20 e 25 euro con cui si riceveranno diversi gadget con le immagini del film adottato, fino a 500 euro, somma che verrà ricompensata con il proprio nome all interno dei ringraziamenti speciali sui titoli di coda della pellicola restaurata e nei contenuti speciali del dvd. Una campagna di raccolti fondi comunque sui generis: al termine del restauro le opere verranno comunque riconsegnate al pubblico che potrà godere della loro nuova vita. La location principale sarà il Cinema Trevi, la sala aperta dalla Cineteca Nazionale. Il cinema è un patrimonio culturale che in Italia, più che in molti altri Paesi fa parte dell identità civile e sociale: salvaguardarne la salute è un dovere di tutti, in primis degli italiani. Anno II - Numero Mercoledì 11 dicembre 2013 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 I di Francesco Storace mprecano contro Grillo, che urla le consuete baggianate per eccitare ad una rivolta che sarebbe pericolosissima per il paese, ma non si rendono conto che rischiano di fargli dare ragione da chi protesta. Il politicantume che sta a Palazzo è ormai asserragliato su se stesso; e non si rende conto di essere sempre più isolato. Ormai è meglio stare fuori dal Parlamento, a fare il capitano non giocatore. Non solo Grillo, ma ora anche Renzi e Berlusconi si eserciteranno come si conviene nel ruolo di chi dalla panchina comanda sulla squadra. All'esterno del Palazzo c'è un popolo che è infuriato ed è sbagliato prenderlo di petto con frasi sbagliate. La protesta divampa. Bisogna abituarsi a dire la verità, che non sopportano più frescacce, come quelle che ogni giorno ci rifila Enrico Letta sotto la protezione speciale del Capo dello Stato. Ma per il premier è finito il tempo. Anche lui dovrà cambiare verso nella seduta di oggi in cui torna in Parlamento dopo la sciagurata scissione di Alfano e soci da Berlusconi. Vuoi o non vuoi, Letta dovrà aggrapparsi alle caviglie del sindaco di Firenze Il caso Storace e L Unità, commenti positivi a pag. 2 per non scivolare nel baratro, mentre alle sue tenteranno di restare agganciati i ministri che hanno seguito Angelino nel divorzio dal Cavaliere. Penosi. Letta torna alle Camere su mandato di Napolitano; continuerà a promettere che le tasse sulla casa non aumentano, ma è una bugia che hanno compreso tutti; dovrà spiegare con grande chiarezza che cosa significhera' entrare nel tunnel Economia Aumentano in Italia i bambini poveri Musumeci a pag. 3 del fiscal compact di qui a qualche mese, quando saremo travolti da una valanga di tasse, e allora altro che forconi. E già, perché intanto non si sbaraccano le province e il Senato resta così come è. Esteri Storico incontro Obama-Castro NEGLI SCHIERAMENTI PREVALGONO I CAMPIONI CHE COMANDANO DALLA PANCHINA CAPITANO NON GIOCATORE Divampa la protesta. Il Parlamento vari la legge elettorale e si vada al voto ESTREMA SINISTRA E GRILLINI CAVALCANO IL MALCONTENTO Sul carro dei forconi Vignola a pag. 7 Castellino a pag. 5 Letta dovrebbe promettere una sola cosa, invece: che non si metterà di traverso ad una legge elettorale che eviti il ritorno all'antico, quel tempo caratterizzato dai governi che erano fatti e disfatti dai partiti, esattamente come il suo. è il popolo che deve tornare finalmente a decidere chi ha il diritto-dovere di governare e servono norme chiare e trasparenti che ci facciano scegliere anche i parlamentari. Si potrebbe addirittura votare con questa legge, depurata dal premio di maggioranza e dalle liste bloccate: non credo, in quel caso, che sarebbe possibile restare ancorati a coalizioni, e andrebbe piuttosto lanciata un'idea di premiership per l'italia, pur se drammaticamente proporzionale. Se si afferma un'idea di bipolarismo, spetterà alle forze politiche scegliere la coalizione. E non c'è dubbio che orienteremo i consensi di cui disponiamo verso opzioni che mettano al bando l'acquiescenza a questo modello europeo, all'immigrazione clandestina come regola, e valorizzino finalmente l'importanza dell'etica in politica. Non serviranno forconi, ma matite copiative. SEI ITALIANO? NON PUOI ENTRARE NELLA FILIALE PER SOLI CINESI C è posta pel te di Barbara Fruch L a Cina è vicina. Anzi è ormai tutto intorno a noi. È stato inaugurato ieri a Prato, nel cuore della Chinatown, un ufficio postale mono-etnico dedicato, per l appunto, alla comunità cinese. L idea arriva direttamente da Poste Italiane (l aggettivo nazionale ancora perdura, non sappiamo per quanto) che ha dovuto ristrutturare uno storico sportello, dopo averlo negli anni rinforzato con traduttori per la grande presenza di immigrati dell estremo oriente. D altronde anche gli emigranti italiani trovavano nei paesi ospitanti servizi in cui si parla la lingua di Dante. Ma ai cinesi questo pare che non sia bastato: d altra parte, per quanti sforzi chieda (agli italiani) la Kyenge, sono notoriamente un popolo assai poco predisposto alla integrazione. E così è nato il loro ufficio, forse perché non vogliono mischiarsi con i musi bianchi. Così a Plato concedono oltre 200 metri quadrati di servizi specificatamente pensati e studiati sulle necessità della comunità: ci sarà una grande attenzione alla comunità orientale, spiegano le veline dell azienda. Ci saranno soprattutto dipendenti cinesi, giacché di italiani disoccupati ce ne sono sempre troppo pochi. E ci saranno pure brochure e volantini scritti ad ideogrammi... Non sono mancate le polemiche: sul caso il senatore Riccardo Mazzoni (Forza Italia), ha anche presentato un'interrogazione ai ministri competenti. Chiedo di sapere con urgenza se il ministero dell'economia, che detiene il 100 per cento del capitale di Poste Italiane Spa e il ministero dell'integrazione non ritengano che questa improvvida iniziativa sia discriminatoria degli utenti italiani e di tutte le altre etnie presenti nella realtà pratese. Ma no! Senz altro è solo essere al passo con i tempi. E pazienza se una vecchia filiale della posta chiude. A proposito, quella sede, uno storico sportello postale, è stata messa in vendita: 210mila euro. A farsi avanti è stato un imprenditore. Cinese, ovviamente. D altronde, i soldi in mano, ormai in Italia chi può averli? Povera Patria Anno II - Numero Venerdì 6 dicembre 2013 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 No Euro Deputati a lezione di sovranità monetaria di Francesco Storace Mica è normale quello che si dice a palazzo dopo la sentenza della Consulta sul Porcellum. Andiamo a votare. No, hanno blindato il governo. Facciamo subito la legge elettorale. No, facciamo prima le riforme di sistema. Il Parlamento è delegittimato. Pure il presidente della Repubblica. No, valgono le regole di quando sono stati eletti. E via discorrendo. Ognuno dice la sua, se ne trovi due che dicono la stessa cosa hanno la maggioranza relativa e il premio verbale per parlare più degli altri. In buona sostanza, tutti impazziti. Anche perché non prendono voti di preferenza da una vita. Dovrebbero invece mettere ordine nei loro ragionamenti e pensare al da farsi. Prima domanda: in attesa che siano pubblicate decisione e motivazione della Consulta, chiamate il presidente della Toscana e informatelo che la vergognosa legge elettorale che vige da quelle parti - tutti eletti in liste bloccate - va tolta di mezzo. Analogamente, per i cosiddetti listini nelle regioni che ancora li hanno (Lazio compreso). Ma va preso di petto il problema principale, che nessuno ha finora affrontato, ed è la lontananza dei cittadini dalle urne. L'astensionismo dilaga e sta diventando una scelta politica. Ma i partiti se ne fregano e procedono lo stesso. Tanto la Consulta non può nulla. Noi non ci stiamo. Ho esaminato, con il prezioso aiuto di Sergio Marchi, alcuni recenti dati elettorali. Alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia ha votato il 50 per Sarra a pag. 2 cento degli elettori, la Serracchiani ha vinto col 40 per cento dei votanti, pari a poco meno del 20 per cento degli aventi diritto. Con i poteri di un governatore di una regione a statuto speciale e col voto di un elettore ogni cinque, governerà cinque anni sulla vita di un milione di aventi diritto al voto. In Sicilia votarono il 47 per cento degli elettori, Crocetta si affermò col 30, pari al 14 per cento del Pensioni e consumi: l Italia sempre più giù Servizi a pag. 5 corpo elettorale. Per cinque anni deciderà su cinque milioni di elettori siciliani. Situazione sostanzialmente simile in Basilicata, mentre il caso limite è Roma: Marino folleggerà cinque anni col voto del 28 per cento degli elettori capitolini. Non va bene. Nel Lazio intendo presentare una proposta di riforma statutaria che preveda, con una partecipazione elettorale sotto un Roma Bagarre in Municipio per le unioni civili Castellino a pag. 7 UNA PROPOSTA DI MODIFICA ALLO STATUTO DEL LAZIO CHE SARA' PRESENTATA DA LA DESTRA VOCE AI FANTASMI Clausola di rappresentatività per ridurre i seggi in base all'astensionismo elettorale LA PROTESTA DEL MADE IN ITALY ASSEDIA IL PARLAMENTO Dal Porcellum ai maiali Colosimo a pag. 3 limite fisiologico tra il 70 e l'80 per cento la riduzione dei seggi attribuiti al consiglio regionale in misura corrispondente all'esito dell'affluenza alle urne e, se vota solo la metà degli aventi diritto, l'annullamento dell'elezione diretta del presidente della Regione. In sostanza: se vota il 50 per cento, attribuisci venticinque seggi e non cinquanta. E il presidente, che avrà meno poteri, sarà eletto in consiglio perché l'autorevolezza del mandato popolare al Governatore non l'avrà ricevuta. Non è un incentivo all'astensionismo, ma una punizione per i partiti che non sono più capaci di portare alle urne gli elettori, una clausola di rappresentatività che andrebbe messa nella Costituzione della Repubblica anche per un Parlamento che andrebbe popolato di fantasmi più che di deputati e senatori. DOPO LA STRAGE DI PRATO INCHIESTE IN TUTTA ITALIA SULLA LEGALITÀ NEI CAPANNONI Quando il pericolo è giallo per gli stessi immigrati cinesi di Robert Vignola O ra è allarme. Rosso? No, giallo. Ma ci voleva, come troppo spesso accade in Italia, una tragedia affinché si scoperchiasse il vaso di pandora. Per carità: il fatto che i laboratori cinesi siano in queste ore sotto la lente d ingrandimento di forze dell ordine e procure di mezzo Stivale deve essere salutato con favore. Non foss altro perché quei controlli sono nell interesse delle persone che vi operano, completamente ignare non solo delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, ma persino della lingua in cui sono scritte. E poi perché, se la scure di studi di settore, cunei fiscali, corsi di formazione sulla 626 e compagnia cantante si deve abbattere sugli italiani, è bene che si abbatta anche sugli immigrati. Perdinci, quest integrazione la vogliamo realizzare, sì o no? A proposito di integrazione, ha un Cercateci e ci troverete ovunque. All indirizzo con un portale all news ed un giornale sfogliabile e scaricabile on-line. Su Facebook ( e su Tutti i nostri video sono sul canale Youtube, Il giornale d Italia. Se volete scriverci, potete farlo all indirizzo redazione@ilgiornaleditalia.org di Robert Vignola Chi ha vinto? Letta che resta in sella? Alfano che ha per una volta avuto ragione sul Capo? O Berlusconi, che voleva solo far uscire allo scoperto i traditori? La domanda è tanto difficile da sembrare (come fin troppo spesso accade) sbagliata. Certo non va meglio a chi deve cercare una risposta alla domanda più spontanea: perché? Molti, soprattutto tra gli elettori del centro-destra, se lo saranno chiesto quando erano le Berlusconi annunciava non senza interno travaglio il sì del suo gruppo alla fiducia al Governo. Eppure, neanche due ore prima, le decisioni stabilite erano altre, tanto che Bondi e Cicchitto si azzuffavano mediaticamente e Matteoli preconizzava un Letta-bis col Pdl all opposizione. Chissà che tutto ciò non avesse a che fare, allora, con quanto ha immediatamente preceduto quella dichiarazione di voto. Con Letta che, confidando urbi et orbi di non aver dormito, rassicurava comunque l Italia che l indomani avrebbe avuto un nuovo governo, con una nuova maggioranza e nuovi numeri, mentre Alfano gli porgeva il pizzino con l elenco di quanti era riuscito a raccogliere attorno alla sua decisione di strappare col Cav (23 secondo alcuni, 25 secondo altri). Chissà invece se la retromarcia non avesse a che fare con un anelito dello stesso Berlusconi alla pacificazione, cui del resto ha fatto appello nella dichiarazione-choc: certo, se il Pd si rispecchia nelle battute del capogruppo Zanda bel dire il ministro Cecile Kyenge che tra i 2,3 milioni di lavoratori stranieri presenti in Italia sono prevalenti le mansioni più dure e rischiose e dunque la percentuale di rischio di infortuni è più alta. Sbaglia, e di grosso. Innanzitutto perché l agghiacciante strage di Prato ha avuto luogo in un capannone tessile, non in una miniera di carbone o in una fabbrica di fuochi artificiali; e quindi l incidente sul lavoro che si è portato via sette persone non è una tragica fatalità, ma il risultato di una criminale ignoranza delle più elementari norme civiche, adeguatamente condita da una considerazione assai scarsa del valore della vita umana. Poi perché quella cifra, 2,3 milioni, buttata lì dalla Kyenge sarà buona per le statistiche ma certamente non coincide con la realtà, che vale almeno il doppio. La prova è proprio nelle indagini sulla corruzione al Comune di Prato per concedere falsi certificati agli immigrati cinesi, o nella scoperta (ieri pomeriggio) a Bellante (provincia di Teramo) di cinesi che lavoravano al nero, o dell analogo caso in un capannone a Fabro (Terni), dove (tanto per dire) si evadevano pure milioni di euro al fisco. Perché insomma: c è un popolo (quello di italiani e stranieri onesti) che viene schiacciato sotto il tallone delle tasse, e c è un altro popolo (quello di italiani e, spessissime volte, stranieri disonesti) che con la sua competitività sul mercato del lavoro (fatta di sommerso, di evasione, di conclamata illegalità e spregio di almeno due secoli di conquiste civili e sindacali) ne minacciano la produttività da un lato e il reddito dall altro lato. Dica la Kyenge, dicano soprattutto i suoi colleghi ministri, per una buona volta, quale popolo deve integrarsi all altro. Altri servizi a pagina 9 Anno II - Numero Giovedì 3 ottobre 2013 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 di Francesco Storace B Caso Mps Suicidio Rossi, Viola torna in procura Colosimo a pag. 2 ugiardi matricolati. Alla regione Lazio si aggira la solita coppia, Zingaretti- Civita (l'assessore che si occupa male di rifiuti) che ne combina di tutti i colori. Tre sedute di consiglio regionale tra luglio e settembre per discutere il post Malagrotta, la tormentata decisione a maggioranza e contro il popolo per il sito di Falcognana. E infine la sorpresa di ieri, con l'individuazione in solitaria, senza dirlo a nessuno, clande- ( si forma una nuova maggioranza indipendentemente da operazioni tattiche e furbesche ), la sua speranza era mal riposta E infatti Bondi prendeva la parola (e le distanze) così: non mi unisco a questa compagnia. E al momento del voto sparirà, insieme ad altri sei colleghi, mentre l altro pidiellino Vincenzo D Anna addirittura resterà per votare contro. Aveva allora poco da augurarsi, il presidente del gruppo Schifani, che non ci fossero diaspore: il pomeriggio era tutto un battere d ali e d insulti tra falchi e colombe, finalmente liberati dalle voliere. stinamente, della discarica a Bracciano. Una scelta che contraddice il proclama di tenere a Roma i rifiuti della Capitale senza scaricarli sulla sua provincia. Tutto questo si sta abbattendo sui consensi del governatore del Lazio, che era partito con sondaggi trionfalistici ed ora pare avviato verso il tonfo. Le cifre percentuali sulla fiducia dei cittadini verso il presidente del Lazio, Zingaretti, sono ufficialmente nascoste, ma alla Pisana i consiglieri del Pd sono preoccupati: "Ci stiamo facendo male Sovranità Isole ed aerei: il Paese è in vendita Musumeci a pag. 3 ALFANO ASSICURA AL GOVERNO LETTA I NUMERI PER CONTINUARE: E BERLUSCONI IN EXTREMIS FA MARCIA INDIETRO GRECIA Alba Dorata, tre tornano in libertà S ono tornati in libertà tre dei sei parlamentari di Alba Dorata arrestati nell inchiesta sulle presunte attività illegali della formazione di estrema destra greca. Dopo un interrogatorio fiume durato oltre 14 ore, i due giudici istruttori che stanno ascoltando i deputati e i militanti del partito filo-nazista greco Chrysi Avgì (Alba Dorata) ne hanno incriminati quattro per costituzione e partecipazione ad un'organizzazione criminale, ma hanno disposto il rilascio di tre di essi in libertà vigilata. Intanto ieri è comparso di fronte ai giudici, Nikos Michaloliakos, il leader del partito arrestato nel quadro di una vasta operazione che ha portato agli arresti 22 persone e che è scattata a seguito dell'omicidio del rapper Pavlov Fyssas il 18 settembre scorso. Mentre Michaloliakos faceva il suo ingresso nel tribunale di Atene, un gruppo di circa 300 militanti ha gridato slogan in suo sostegno. B.R. Insulti tra falchi e colombe, gruppi parlamentari del Pdl verso l implosione. Oggi il redde rationem Ad Alfano resterà il Pdl, a Berlusconi Forza Italia: entrambi, guardandosi in cagnesco, a sostenere lo stesso governo di prima. Così è se vi pare, il sipario cala sul Senato (235 sì, 70 no) ma non è stato un bello spettacolo. Tutt al più, un teatrino. Ad applaudire sono stati invece i deputati Pd, quando il sipario si è alzato alla Camera e Cicchitto ha annunciato un nuovo gruppo parlamentare. Epifani se l è risa, sonoramente: L'onorevole Berlusconi ha perso, al di là dell'espressione di voto che ha voluto fare, di da soli", confidano nei corridoi del consiglio regionale, leggendo cifre che abbassano il gradimento di oltre cinque punti. Lo scontro aperto è con lo staff del governatore, dove primeggiano quelli del quieto vivere, le colombe de' noantri. Sono costoro i responsabili del calo di consensi che si registra con cadenza settimanale. Nel partito c'è subbuglio: su tutti i dossier più delicati - rivela un dirigente molto vicino a Gasbarra, il segretario regionale che pare scomparso dal dibattito politico - "Nicola sceglie di Milano Luxuria derubato e boccia Pisapia Fruch a pag. 7 Le ultime parole famose Letta e Napolitano sono inaffidabili (Silvio Berlusconi) I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni, non ci sono le condizioni per restare (Angelino Alfano) Dico no a un Governo con transfughi che viva una vita stentata (Guglielmo Epifani) Faccio il tifo per un Governo solido (Matteo Renzi) Berlusconi resiste: voto la sfiducia (Il Giornale di ieri) I senatori del Pdl all unanimità voteranno la sfiducia (Renato Brunetta) Grande (Enrico Letta ad Angelino Alfano dopo la dichiarazione di voto di Berlusconi al Senato) A cura di Giuseppe Sarra fronte al Paese e all'opinione pubblica, ha graffiato il segretario del Pd. Dal resto del dibattito della Camera nessuno scossone, nessuna novità: solo gli ennesimi proclami e le solite, languide scintille dialettiche, buone solo rinverdire la vicenda dei ladri di Pisa (e ogni riferimento alle origini del premier è puramente casuale). Ma insomma: tra le dimissioni dei ministri Pdl e la farsa di ieri, cosa è successo? L Iva si è alzata di un punto. E quindi, chi ha vinto? Chissà... Certo, hanno perso gli italiani. PATATRAC SUI RIFIUTI: LA GIUNTA DI SINISTRA CONTINUA A SBAGLIARE LE SCELTE DEI SITI DISASTRO ZINGARETTI Il consenso del governatore del Lazio precipita nei sondaggi e il Pd si preoccupa fuggire, nascondersi, pararsi". La realtà è che Zingaretti "puntava ad accreditarsi come l'antirenzi, ma è bastato l'espresso a fargli passare i bollori", racconta un ex margheritino molto informato che ancora non manda giù il repulisti elettorale, quando l'allora presidente della Provincia ha preteso di far fuori tutti i consiglieri uscenti dopo lo scandalo Fiorito-Maruccio. Mentre alla Pisana il governatore riesce a far digerire tutto ai suoi consiglieri, è infatti nel partito che trova le maggiori difficoltà. A partire dalla storia della discarica di Falcognana, aggravata adesso dal caos di Bracciano. E la sua immagine è sempre più in difficoltà, perché i cittadini comprendono che non ci sono soluzioni valide ai problemi. La vicenda rifiuti è emblematica, un pasticcio che non servirà a nulla e scontenterà ancora tutti. Poi, le vicende legate alle nomine. Zingaretti ne ha fatte troppe e ogni tanto prende qualche musata, come nel caso del direttore dell'ater di Roma, dove ha perso al Tar nel tentativo di cacciare un bravo dirigente. E ora ci si è messa anche la Corte dei Conti, che lo ha preso di petto su troppi incarichi e assunzioni. Per uno che si è candidato come alfiere della legalità, una specie di disastro, insomma.