IL TRUST NEL NOSTRO ORDINAMENTO
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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Strumenti di asset protection - Trust e Fondo Patrimoniale: applicazioni pratiche, vantaggi e svantaggi dei due istituti IL TRUST NEL NOSTRO ORDINAMENTO Dott. Carmine Carlo Presidente MPO Trustee S.p.A. 17 maggio Sala assemblee Banca Popolare Commercio e Industria
2 Cos è il Trust Per Trust si intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona, il Disponente (Settlor) - con atto tra vivi o mortis causa - qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un Trustee nell'interesse di un Beneficiario (Beneficiary) o per un fine determinato. 2
3 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno Il Trust, che trova la sua origine nel diritto di paesi di common law, non ha una disciplina civilistica interna ma trova tuttavia legittimazione a seguito dell adesione dell Italia alla Convenzione de L Aja del 1 luglio 1985, resa esecutiva con la L. 16 ottobre 1989 n. 364 e in vigore dal 1 gennaio La Convenzione si pone l obbiettivo di armonizzare le regole del diritto internazionale privato in materia di trust e, di fatto, ne attua il riconoscimento negli ordinamenti di civil law privi di una disciplina interna 3
4 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno Essa individua gli elementi essenziali del trust rilevanti ai fini del riconoscimento da parte degli Stati firmatari. Per la costituzione e gestione di un Trust oltre alla Convenzione de L Aja bisogna tenere sempre presente 1) la legge regolatrice del Trust (art.6 della Convenzione) e 2) le norme imperative italiane (art.15 della Convenzione). 4
5 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno La Convenzione (art.15) non costituisce ostacolo all applicazione delle disposizioni della legge designata dalle norme del foro sul conflitto di leggi quando con un atto volontario non si possa derogare ad esse, in particolare nelle seguenti materie a.protezione dei minori e degli incapaci; b.effetti personali e patrimoniali del matrimonio; c.testamenti e devoluzione ereditaria, in particolare la successione necessaria; d.trasferimento della proprietà e garanzie reali; e.protezione dei creditori in caso di insolvenza; 5
6 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno f. Protezione dei terzi in buona fede. Qualora le disposizioni del precedente paragrafo siano di ostacolo al riconoscimento del Trust, il giudice cercherà di attuare gli scopi del Trust in altro modo. 6
7 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno L art. 2 prevede i seguenti elementi essenziali del trust: i beni vincolati nel trust sono una massa distinta e non sono parte del patrimonio del trustee i beni vincolati nel trust sono intestati al trustee o ad altro soggetto per conto del trustee il trustee è investito del potere e onerato dell obbligo, di cui deve rendere conto, di amministrare, gestire o disporre dei beni in conformità alle disposizioni del Trust e secondo le norme imposte dalla legge al Trustee. 7
8 Il Trust in Italia Convenzione de L'Aja ed il Trust interno Si ricorda, infine, che la convenzione non dispone sul trattamento fiscale dei trust, il quale rientra nelle competenze dei singoli Stati (art. 19). Secondo la dottrina si possono definire Trust interni quelli in cui tutti i soggetti coinvolti (Disponente, Trustee, Beneficiari e Beni in Trust) sono italiani e l unico elemento di estraneità rispetto al nostro ordinamento consiste nella Legge Regolatrice espressamente scelta o risultante dalle disposizioni dell Atto istitutivo del Trust. 8
9 Beni in Trust In Trust si possono conferire tutte le tipologie di beni come ad esempio: - beni immobili (Case); - beni mobili iscritti in pubblici registri (Auto, Barche) vedi Circolare ACI del 10 febbraio 2009; - somme di denaro (Investimenti); - crediti; - partecipazioni societarie; - opere d arte. 9
10 Figure del Trust Nella gestione del Trust intervengono almeno tre soggetti: 1) Il Disponente (Settlor), che istituisce il Trust e conferisce taluni beni in Trust (Ad esempio un immobile e delle quote di una s.r.l.), ponendoli sotto il controllo del Trustee; 2) Il Trustee, che può essere persona fisica o giuridica (Trust Company) cui è conferito il potere di amministrare tali beni e di gestirli, secondo quanto previsto nell atto di Trust ed in vista dello scopo da questi determinato. Al Trustee non è consentito di utilizzare tali beni nell'interesse proprio; 10
11 Figure del Trust 3) Il Beneficiario è il destinatario nel cui interesse vengono gestiti i beni in Trust. Vi possono essere beneficiari del reddito (Ad esempio affitti o dividendi distribuiti dalla s.r.l. - Secondo l Agenzia, C.M. 61/E del 2010, il disponente non può in nessun caso beneficiare dei redditi derivanti dai beni in Trust!!!) e beneficiari finali o del patrimonio a cui saranno trasferiti al termine del trust i beni (Ad esempio l immobile o le quote della s.r.l.). 11
12 Figure del Trust Il Guardiano (Protector) è un soggetto eventuale, al quale il Disponente può attribuire compiti di controllo e vigilanza dell'operato del Trustee e il potere di revoca e sostituzione dello stesso. La Lettera dei desideri (Letter of Wishes): è il documento con il quale il Disponente/ Guardiano/ Beneficiario indicano al Trustee come desiderano che egli si avvalga della propria discrezionalità. 12
13 Effetti del Trust - "Dual ownership" Caratterizzato da una dual ownership, vale a dire da una doppia proprietà, l una ai fini dell amministrazione -in capo al trustee- e l altra, ai fini del godimento - in capo al beneficiario -, il trust esprime un concetto di proprietà non proprio allineato a quello conosciuto nei paesi di civil law. 13
14 Effetti del Trust - "Dual ownership" E evidente come, in base ai canoni tradizionali del nostro ordinamento, non sia agevole comprendere un simile sdoppiamento di proprietà, né la compressione del diritto di godimento dei beni affidati al trustee che ne è il proprietario. 14
15 Effetti del Trust - "Dual ownership" In sostanza, mentre la titolarità del diritto di proprietà è piena, l esercizio di tale diritto è invece limitato al perseguimento degli scopi indicati nell atto istitutivo. Per effetto del riconoscimento, i beni in trust restano distinti dal patrimonio personale del trustee che, a sua volta, acquista la capacità di agire ed essere convenuto in giudizio, di comparire in qualità di trustee... 15
16 Effetti del Trust - "Dual ownership"... davanti a notai o altri rappresentanti di pubbliche istituzioni. Intestazione dei beni: I beni in Trust sono intestati al Trustee. Il Trustee che desidera registrare beni mobili o immobili sarà abilitato a richiedere l iscrizione nella sua qualità di Trustee (Art.12 della Convenzione de L Aja). 16
17 Effetti del Trust - "Dual ownership" Segregazione patrimoniale: i beni in Trust costituiscono una massa distinta e segregata rispetto al patrimonio del Trustee. Pertanto i creditori personali del Trustee, (del Disponente che non ne è più proprietario e del Beneficiario che non ne è ancora proprietario) non possono rivalersi sui beni in Trust. (Art. 11 della Convenzione de L Aja). 17
18 "Tipologie" di Trust Se è lo stesso disponente ad essere designato quale trustee, si dà luogo a un trust autodichiarato; in tal caso il vincolo di destinazione sui beni si forma all interno dello stesso patrimonio del disponente. Spesso il trust autodichiarato non è ben visto dalla giurisprudenza (Sentenza della Cassazione V sez. Penale del 30 marzo 2011). 18
19 "Tipologie" di Trust Secondo l art. 2 della Convezione il disponente può conservare alcuni poteri (come quello di sostituire il trustee o nominare altri beneficiari) salvaguardando in ogni caso l effettività dell attribuzione e l esercizio dei poteri di amministrazione da parte del trustee. Tale articolo della Convezione sembra in contrasto con quanto ritiene l Agenzia delle Entrate (C.M. 61/E del 27 dicembre 2010 ogni altra ipotesi in cui il potere gestionale e dispositivo del Trustee, così come individuato dal regolamento del Trust o dalla legge, risulti in qualche modo limitato o anche semplicemente condizionato dalla volontà del disponente e/o dei beneficiari). 19
20 "Tipologie" di Trust Il trust può presentarsi come: Trust liberale, con il quale si dispone di assetti familiari e non; Trust commerciale, utilizzabile, ad esempio, per disporre la segregazione di attività dell impresa, spesso a titolo di garanzia. Trust revocabile (grantor trust), quando il disponente si riserva la facoltà di revocare l attribuzione dei diritti ceduti al trustee o vincolati nel trust (nel caso in cui il disponente sia anche trustee)... 20
21 "Tipologie" di Trust... diritti che, con l esercizio della revoca, rientrano nella sua sfera patrimoniale. E evidente come in tal caso non si abbia un trasferimento irreversibile dei diritti e, soprattutto, come il disponente non subisca una permanente diminuzione patrimoniale. Questo tipo di trust, pure ammesso in alcuni ordinamenti, ai fini delle imposte sui redditi non dà luogo ad un autonomo soggetto passivo d imposta cosicché i suoi redditi sono tassati in capo al disponente; ai fini delle imposte indirette, come si dirà, non si differenzia dagli altri trust. 21
22 "Tipologie" di Trust Avendo riguardo alla sua struttura, il trust può considerarsi come: Trust di scopo, se funzionale al perseguimento di un determinato fine (es. il trust di garanzia); Trust con beneficiario, quando i beni in trust vengono gestiti nell interesse di un determinato soggetto. Il beneficiario può essere beneficiario di reddito e godere delle utilità dei beni in trust (ad esempio, percepire periodicamente delle somme) oppure beneficiario finale dei beni che gli verranno devoluti al termine del trust. 22
23 "Tipologie" di Trust I beneficiari possono essere individuati nell atto istitutivo o in un secondo momento, direttamente dal disponente o da un terzo designato (protector); inoltre, possono essere designati nominativamente o quali appartenenti ad una determinata categoria. Essi hanno azione verso il trustee per rivendicare i loro diritti. Nel fixed trust il disponente individua i beneficiari con l atto istitutivo e predetermina la ripartizione tra gli stessi del patrimonio e del reddito del trust. 23
24 "Tipologie" di Trust Nel trust discrezionale, invece, il disponente può riservarsi la facoltà di nominare in un momento successivo i beneficiari ovvero rimette al trustee o ad un protector (guardiano) l individuazione degli stessi, ovvero delle loro rispettive posizioni, delle modalità e dei tempi di attribuzione dei benefici. 24
25 Dott. Carmine Carlo Presidente Via Enrico Toti Milano Tel: fax:
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