Speciale. Meeting Il 7 meeting nazionale FIMEC organizzato dall Area Eventi. Area Eventi Area Eventi

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1 decimo anniversario Anno 10 Nº 4 - Periodico Trimestrale Ottobre/Novembre/Dicembre 2010 Costituita con atto pubblico il 20 settembre 2000 Legalmente riconosciuta D.P.R. n. 361 del 10/02/2000 Iscritta CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro al n 124/04 Iscritta UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) n Finito di stampare nel mese di Dicembre - Autorizzazione del Tribunale di Livorno Nº 693 R.ST. Spedizione in abbonamento postale Aut. Dir. Poste Italiane di Livorno - Art. 2 - comma 20/c - L. 662/96 Tassa pagata La parola al Direttore La parola al Direttore La parola al Direttore Il 7 meeting nazionale FIMEC organizzato dall Area Eventi Nella giornata di Venerdi 5 Novembre 2010 la FIMEC ha organizzato il Settimo Meeting Nazionale presso l Auditorium Oleandro del Centro Congressi del Green Park Resort a Tirrenia Pisa. Il programma, come sempre denso di interventi, si è svolto in parte nella mattinata, con una pausa per il lunch a buffet, in parte nel pomeriggio fino alla chiusura ed ai ringraziamenti finali intorno alle 19,00. Nella serata, dopo un gradevole aperitivo, si è svolta la Cena del Decennale, organizzata nelle sale del Ristorante Le Ginestre all interno del parco, occasione per festeggiare piacevolmente insieme i primi dieci anni di vita associativa della FIMEC. Più che positiva è stata, come sempre, la partecipazione dei soci, con grande soddisfazione dell intero staff organizzativo. Anche quest anno il meeting ha visto la gradita partecipazione di personaggi di alto spessore nell ambito della normativa, della vigilanza e delle attività associative, più precisamente della Banca d Italia, dell Organismo per la tenuta dell Albo dei Promotori Finanziari, della Confederazione delle Cooperative Italiane e dell Unione Finanziarie Italiane; segnaliamo inoltre la presenza dell associazione nazionale La Casa del Consumatore. Rivolgiamo un particolare ringraziamento per la collaborazione al Gruppo Montepaschi ed a UniCredit Family Financing, storiche partnership FIMEC, oltre che ricordare e ringraziare le altre partnership FIMEC presenti, Euvis, Eurocqs e CF Assicurazioni. Data l importanza dell evento abbiamo scelto di dedicargli ampio spazio con uno speciale in questo numero della nostra rivista. L inserto Atti del Convegno potrà essere staccato e conservato a parte. Buona lettura, Dott.ssa Gioia Mori Speciale Meeting 2010 Sommario Sommario Sommario Area Eventi Il 7 Meeting Nazionale FIMEC Area Decentramento Le sedi provinciali FIMEC All interno l inserto: Atti del Convegno (pagg. I-XX) Sintesi del 7 Meeting Nazionale FIMEC Tirrenia, 5 novembre 2010 Area Decentramento Lettere ai soci da FIMEC Taranto e FIMEC Roma Area Eventi Area Eventi Area Eventi 1

2 Professioni rappresentate dalla Federazione: Mediatori creditizi, iscritti in albi, elenchi o ordini che possono svolgere le attività di mediazione creditizia secondo le disposizioni di legge, agenti in attività finanziaria. Per comunicare con la Federazione: sedenazionale@fimec.org fimec@fimec.org mori@fimec.org presidente@fimec.org bartolini@fimec.org Segreteria Fimec: Legalmente riconosciuta D.P.R. n.361 del 10/02/00 Iscritta CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro al n 124/04 Iscritta UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) n per i non iscritti che desiderano informazioni sull attività della Federazione per gli iscritti che desiderano informazioni su specifici argomenti di interesse generale per comunicare con il Segretario Dott.ssa Gioia Mori a cui inviare contributi, articoli, proposte. per comunicare con il Presidente per comunicare con il Vice Presidente aperta dal lunedì al venerdì con orario 8,30-12,30 e 14,00-18,00 Qualsiasi variazione al presente orario sarà comunicata attraverso il messaggio sulla segreteria telefonica. Indirizzo Sede Nazionale S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno LIVORNO Telefono 0586/ Fax 0586/ Per invii cartacei (iscrizioni, lettere di presentazione, curricula ecc.) l indirizzo è quello della Sede Nazionale S.S. Aurelia n 134/136 - Loc. Stagno LIVORNO IMPORTANTE: La Federazione a sua volta utilizza gli stessi sistemi per comunicare con i suoi iscritti. Quindi è importante che i dati personali di ogni iscritto siano aggiornati nell interesse di tutti e per evitare inutili perdite di tempo. Vi chiediamo quindi di comunicarci tempestivamente (per fax o ) qualsiasi variazione di recapito, numero telefonico, indirizzo di posta elettronica. 2 Nuovi servizi on-line per il socio Sul sito in Area Riservata troverai due nuove sezioni di utilità per una facile consultazione sempre disponibile: l archivio di tutte le Newsletter - a partire da novembre 2009 ad oggi - attraverso le quali la Federazione invia periodicamente comunicazioni importanti su aggiornamenti operativi, interventi normativi, eventi, iniziative associative e quant altro di interesse per il socio l archivio di tutta la normativa (testi di legge, provvedimenti, circolari) per il mediatore creditizio e l agente in attività finanziaria ordinata cronologicamente Mediatori Creditizi.it Rivista della Federazione Italiana Mediatori Creditizi Anno 10 - N 4 Ottobre/Novembre/Dicembre Periodicità Trimestrale Proprietà: Federazione Italiana Mediatori Creditizi Editore: SER.FED. srl: Sede Legale S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno LIVORNO Telefono 0586/ Fax 0586/ Autorizzazione del Tribunale di Livorno n 693 R.ST. del 12/07/2001 Direttore Responsabile: Dott.ssa Gioia Mori Redazione: SER.FED. srl: Sede Legale S.S. Aurelia n 134/136 Loc. Stagno LIVORNO Telefono 0586/ Fax 0586/ Stampa e Fotocomposizione: O. Debatte srl - Livorno - Tel Copyright FIMEC Le Sedi Provinciali FIMEC FIMEC BARI Bari Presidente: Cataldo Tandoi Via Giuseppe Verdi n Corato (BA) Tel. 080/ Fax 080/ bari@fimec.org FIMEC CASERTA Caserta Presidente: Carlo Pilotti Viale Europa n Teano (CE) Tel e Fax 0823/ caserta@fimec.org FIMEC FOGGIA Foggia Presidente: Antonello Scarlatella Corso Manfredi n Manfredonia (FG) Tel. 0884/ Fax 0884/ foggia@fimec.org FIMEC MACERATA Macerata Presidente: Claudia Salvucci Via dell Industria n Corridonia (MC) Cell. 347/ / macerata@fimec.org FIMEC MESSINA Messina Presidente: Agata Riz Via XXIV Maggio n Messina Tel. 090/ Fax 090/ messina@fimec.org FIMEC MILANO Milano Presidente: Marianna Pipitone Galleria Buenos Aires n Milano Tel. 02/ Fax 02/ milano@fimec.org FIMEC MODENA Modena Presidente: Bruno Villella Via Piero Giardini, n 464/O Modena Tel. 059/ Fax 059/ modena@fimec.org FIMEC NAPOLI Napoli Presidente: Giuseppe Orazio Via Siepe Nuova n Frattamaggiore (NA) Tel. 081/ Fax 081/ napoli@fimec.org FIMEC PALERMO Palermo Presidente: Giuseppe Buccheri Viale Regione Siciliana Nord-Ovest, n Palermo Tel. 091/ Fax 091/ palermo@fimec.org Area Decentramento Area Decentramento Area Decentramento FIMEC PERUGIA Perugia Presidente: Francesco Carrozza Via Gallenga n Perugia Tel. 392/ Fax 075/ perugia@fimec.org FIMEC REGGIO CALABRIA Reggio Calabria Presidente: Giovanni Antonio Iaria Via Domenico Muratori n Reggio Calabria Tel. 0965/27109 Fax 0965/ reggiocalabria@fimec.org FIMEC RIMINI Rimini Presidente: Paolo Morri Via Milano n 12/A Rimini (RN) Tel. 0541/ Fax 0541/ rimini@fimec.org FIMEC ROMA Roma Presidente Marco Vacchiano Via dei Gracchi, n Roma Tel. 06/ Fax 06/ romaprovincia@fimec.org ROMA FIMEC NAZIONALE Ufficio di Rappresentanza Vice Presidente Nazionale Marco Bartolini Via Flaminia, n Roma Tel Fax 06/ Cell 392/ bartolini@fimec.org FIMEC SALERNO Salerno Presidente Vito Maria Accarino Via San Berardino, n Eboli (SA) Tel. 0828/ Fax 0828/ salerno@fimec.org FIMEC TARANTO Taranto Presidente: Giuseppe Marangi Via Taranto n 31/B Martina Franca (TA) Tel. e Fax 080/ taranto@fimec.org FIMEC TORINO Torino Presidente: Luca Di Gioia Via Isonzo, n 2/c Torino Tel. 011/ Fax 011/ torino@fimec.org

3 Atti SINTESI 7 MEETING NAZIONALE FIMEC delconvegno Costituita con atto pubblico il 20 settembre 2000 Legalmente riconosciuta D.P.R. n. 361 del 10/02/2000 Iscritta CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro al n 124/04 Iscritta UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) n La nuova disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi La riforma degli intermediari finanziari e delle reti distributive La protezione del consumatore come obiettivo dell authority Le prospettive di mercato nel nuovo scenario normativo

4 I relatori del convegno Maurizio Del Vecchio Presidente Nazionale della FIMEC Paola Papanicolaou Responsabile Settore Reti Alternative del Gruppo Monte Paschi Leandro Duranti Account FIMEC del Gruppo Monte Paschi Gioia Mori Segretario Nazionale della FIMEC Roberto Rinaldi Capo del Servizio Supervisione Intermediari Specializzati della Banca d Italia Ermanno Belli Capo del Servizio legale e legislativo della Confcooperative Marco Del Vecchio Consigliere Nazionale della FIMEC Joe Capobianco Direttore Generale dell Organismo per la tenuta dell Albo Promotori Finanziari Massimo Marchesi Segretario Generale dell UFI Unione Finanziarie Italiane UFI UNIONE FINANZIARIE ITALIANE Sommario Sommario Sommario I saluti del Presidente FIMEC e presentazione del programma FIMEC pag. III La partnership FIMEC Gruppo Monte Paschi Gruppo Monte Paschi Il decennale FIMEC nell anno della riforma delle professioni FIMEC pag. III pag. IV La nuova disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Banca d Italia pag VI Mediatori creditizi: opportunità della società cooperativa Confcooperative pag. IX Mediatori ed agenti: prospettive nel nuovo scenario normativo FIMEC Albo Promotori Finanziari: un esperienza pilota Organismo per la tenuta dell APF pag. X pag. XII La riforma degli intermediari finanziari e delle reti di distribuzione UFI pag. XIII Andrea Mattei Head of Third Party Networks di UCFIN 10 anni. FIMEC ed UCFIN un alleanza di successo UCFIN pag. XV Annalisa Cutri Key Account of Third Party Networks di UCFIN Guglielmo Allaria Responsabile Divisione Commerciale di CF Assicurazioni SpA Gianluigi Longhi Responsabile Nazionale Credito e Servizi Finanziari de La Casa del Consumatore Accordo FIMEC CF Assicurazioni: prospettive CF Assicurazioni SpA pag. XVI Etica ed educazione finanziaria La Casa del Consumatore pag XVI L Area Convenzioni della FIMEC: prospettive commerciali nel nuovo contesto di mercato FIMEC pag. XVIII II Marco Bartolini Vicepresidente Nazionale della FIMEC Salvatore Gangi Amministratore Delegato di Eurocqs SpA Simone Morganti Area Manager Toscana di Euvis SpA Eurocqs: le priorità tra regole e business Eurocqs SpA Euvis: il mutuo al contrario per over 65 Euvis SpA pag. XIX pag. XIX

5 1 Il bilancio che chiudiamo oggi è di estrema soddisfazione: più di quattromila soci, dieci anni di storia, una realtà affermata I saluti del Presidente FIMEC e presentazione del programma Maurizio Del Vecchio, Presidente Nazionale della FIMEC La partnership FIMEC Gruppo Montepaschi Paola Papanicolaou, Responsabile Settore Reti Alternative Leandro Duranti, Account FIMEC Augusto Rossi, Settore Reti Terze di Consum.it Atti Convegno del Il Presidente della FIMEC ha aperto il convegno salutando e ringraziando della partecipazione tutti i soci presenti, gli ospiti e gli autorevoli relatori che hanno risposto positivamente all invito della Federazione. Del Vecchio ha sintetizzato gli argomenti principali del Meeting 2010, associandoli ai vari interventi in programma: Riforma delle professioni Progetti futuri Consolidamento partnership Decennale FIMEC La riforma delle professioni è stato un tema molto discusso negli ultimi tre anni ed a settembre di quest anno è giunto al capolinea con il Decreto Legislativo 141/2010, anche se alcuni punti necessitano di ulteriori chiarimenti. Nell ottica dei cambiamenti legati alle novità normative a cui ci si dovrà adeguare, la FIMEC già da tempo sta cercando di ipotizzare soluzioni alternative che potrebbero condurre al superamento di ostacoli che finora sembravano insormontabili. Il consolidamento delle partnership, a maggior ragione in un momento delicato come questo, è senz altro un punto di forza dell attività federativa: per questo il Presidente ha colto l occasione per ringraziare tutti i partners FIMEC della fiducia dimostrata in questi anni e per confermare l importanza delle collaborazioni mirate ad offrire opportunità ed anche formazione ai soci. Infine riguardo al fatto che ricorre il Decennale della FIMEC, il Presidente ha aggiunto queste parole: essendo tra i soci fondatori dell associazione vivo questo momento con grande piacere e soddisfazione, come una piccola sosta di ristoro in una grande maratona dove l arrivo è ancora lontano. Credo comunque che sia una tappa importante che non avremmo mai raggiunto da soli senza l impegno di tutti i dirigenti nazionali e provinciali, del concreto contributo dei soci, della fiducia dei partner, del riconoscimento da parte delle istituzioni e degli scambi condivisi con altre associazioni: componenti fondamentali che hanno aiutato l associazione a crescere. Il bilancio che chiudiamo oggi è di estrema soddisfazione: più di quattromila soci, 16 sedi provinciali, una realtà affermata. Nella conclusione del suo discorso il Presidente Del Vecchio ha voluto dare un messaggio chiaro ed inequivocabile, sottolineando che la FIMEC, in questo particolare momento sia a livello legislativo che di mercato, accompagnerà i soci senza lasciarli soli al proprio destino, suggerendo varie ipotesi di adeguamento alla nuova normativa e rimanendo sempre a disposizione del singolo socio per valutare insieme le scelte più adeguate al fine di continuare l attività nel mondo del credito da protagonista. Da gennaio 2011 verrà dalla Federazione istituito un servizio dedicato di consulenza ai soci inerente alla riforma delle professioni: si avrà, probabilmente, tutto il prossimo anno a disposizione per progettare e ridisegnare il futuro delle professioni. 2 Nucleo principale dell intervento del Dott. Duranti è stato tracciare l evoluzione del Gruppo Montepaschi rapportandolo allo sviluppo della collaborazione con FIMEC. Il Gruppo lavora con tre brand bancari Monte Paschi, Antonveneta e Biverbanca: Monte Paschi è operativo su tutto il territorio nazionale, Antonveneta ad oggi è concentrata esclusivamente sul Triveneto e Biverbanca è la banca delle province di Biella e Vercelli. Il Gruppo supporta tutto il territorio nazionale in modo capillare con oltre 3000 filiali. Si avvale anche di svariate società prodotto come Consum.it per il credito al consumo, MPS Capital Services, MPS Leasing & Factoring, AXA per il comparto assicurativo. Analizzando i dati e i numeri del primo semestre 2010, è evidente che il Gruppo è cresciuto in tutto il comparto, sia nella raccolta che negli impieghi. In particolare i mutui hanno avuto una crescita notevole vicino all 80% rispetto al primo semestre 2009: la spinta maggiore è stata data dal prodotto Mutuo MPS Protezione che nel 2009 è stato premiato come miglior prodotto mutuo nel nostro paese. La partnership con FIMEC è iniziata nel 2007 con Banca Toscana, attraverso la stipula del primo accordo commerciale che, nello stesso anno, si è allargato a Banca MPS; dopo l acquisizione di Antonveneta l accordo viene esteso sulla Rete di Nuova Banca Antonveneta. Nel 2011 si conta di estendere l offerta su Biverbanca e sui prodotti Consum.it. L iter di affiliazione è molto semplice: ogni socio FIMEC può chiedere l adesione, procedendo, tramite il sito internet, con una richiesta on line sulla Piattaforma Reti Alternative. L ufficio esamina la richiesta e tempestivamente manda il contratto da firmare. L erogato FIMEC con il Gruppo Montepaschi ha registrato una crescita esponenziale anche nel 2010, intorno al 40-50%, anno su anno: questo è motivo di grande soddisfazione da entrambe le parti. Tali risultati sono dovuti in parte anche alla presenza dell ottimo prodotto Mutuo MPS Protezione già ricordato. Nel 2010 la partnership FIMEC Gruppo Montepaschi ha registrato una crescita significativa in un contesto più difficile di grande attenzione alla qualità III

6 Atti Convegno del Obiettivo 2011, attraverso le reti partner: contenimento delle morosità a livello di best performer La nuova Piattaforma Reti Alternative: lo strumento di comunicazione per un significativo vantaggio competitivo 3 L obiettivo del Gruppo per il 2011 rispetto alle reti partner è quello di svilupparle, ritenendole un punto di forza ed un buon canale per ottimi risultati. In generale il fine primario è il contenimento delle morosità che, per evidenti situazioni oggettive delle famiglie, è oggi un grosso problema; la banca cerca di puntare sulla qualità e raccomanda alla rete, che è presente sul territorio, di porre molta attenzione alla documentazione, valutandola e verificandola, soprattutto in caso di famiglie monoreddito o di famiglie con plurireddito ma proveniente dalla stessa azienda datore di lavoro. In tal senso la banca conta molto sul rapporto che si deve instaurare sul territorio tra i mediatori e le proprie filiali, in quanto non ha una filiera accentrata, bensì decentrata su tutte le filiali, per una scelta strategica che si ritiene possa ben ripagare. Per quanto riguarda le funzionalità della Piattaforma Reti Alternative - lo strumento di comunicazione diretta tra il Gruppo Montepaschi e i suoi Partner Commerciali esse verranno rilasciate con gradualità nel corso degli ultimi mesi del corrente anno e durante il La più importante novità del 2011 sarà la canalizzazione delle pratiche on line, che diventerà l unico mezzo per trasmettere una richiesta di mutuo, non essendo più possibile la trasmissione cartacea. Si snellirà la procedura e si accorceranno i tempi di delibera: se ben eseguita da parte di tutti questa nuova metodologia darà grandi soddisfazioni. La Dott.ssa Papanicolaou è intervenuta poi brevemente ricordando che è la terza volta che la Banca partecipa al convegno nazionale FIMEC e che tra poco la partnership compirà il quarto anniversario. Osservando i numeri fatti insieme la crescita è significativa, oltre tutto in un contesto più difficile di grande attenzione alla qualità: ciò significa che si è lavorato bene. La Dott.ssa Papanicolaou ha voluto chiudere con una certezza: il Gruppo Montepaschi è qui, è con FIMEC ed insieme affronteremo quello che sarà il futuro e la riforma della professione, per cercare di dare in primis un ottimo servizio al cliente finale - obiettivo primario per tutti noi - e poi per raggiungere reciproche soddisfazioni in questo contesto che cambia. Nel corso del 2011 si allargherà il catalogo prodotti attraverso i prestiti personali. Il Dott. Augusto Rossi ha fatto una breve presentazione di Consum.it, società di credito al consumo, al 100% del Gruppo Montepaschi, costituita nel giugno del 1998 ed operativa da gennaio Consum.it sceglie una nuova strategia rispetto a quelle prevalenti sul mercato: ha un unica sede accentrata a Calenzano in provincia di Firenze e l attività commerciale è assegnata ai Canali Distributivi delle Banche del Gruppo, oltre che ad una rete commerciale diretta. Dal 1998 ad oggi Consum.it ha sistematicamente raggiunto elevati livelli di crescita: i dati del 2009 riportano oltre 2 miliardi e mezzo di erogato ed una quota di mercato che supera il 5% ed anche nel 2010 sta proseguendo bene con ottime performance. L offerta di Consum.it prevede carte di credito, cessioni del quinto e deleghe di pagamento, prestiti personali ed il credito finalizzato classico. La politica è vicina al cliente, garantendo trasparenza nelle comunicazioni, tutela ed attenzione al sovraindebitamento, insieme a varie iniziative, come Consumerlab che è un tavolo tra il Gruppo Montepaschi e le associazioni dei consumatori, con l obiettivo di migliorare il dialogo con la clientela. Il Settore Reti Terze di Consum.it e stato costituito nei primi mesi del 2008, per cogliere le opportunità commerciali offerte dalla normativa vigente in tema di attività di intermediazione creditizia effettuata da soggetti non bancari. L attività è svolta attualmente mediante il convenzionamento diretto di società finanziarie ex art. 106 TUB, agenzie in attività finanziaria e mediatori creditizi. Gli accordi con i suddetti intermediari prevedono la possibilità di distribuire Prestiti Personali, senza vincoli di esclusiva, subordinazione e/o dipendenza. Consum.it ha messo a disposizione degli intermediari del canale Reti Terze un prodotto ad essi dedicato, realizzando un applicativo on-line per la gestione delle richieste di Prestiti Personali. In conclusione i fattori di successo dell approccio di Consum.it al canale Reti Terze possono essere riassunti nell operatività snella, nei tempi rapidi di esito, nella formazione attraverso un training ad hoc ed un help desk dedicato. Il decennale FIMEC nell anno della riforma delle professioni Gioia Mori, Segretario Nazionale FIMEC IV L intervento è stato suddiviso in due parti: nella prima il Segretario Nazionale si è soffermato brevemente sul decennale FIMEC, sottolineando alcuni aspetti e peculiarità dell attività federativa, nella seconda parte sono stati evidenziati sinteticamente i punti salienti della riforma che coinvolge le professioni di mediatore creditizio e di agente in attività finanziaria. La FIMEC ha compiuto 10 anni di vita associativa: è naturale considerare il decennale una tappa importante ed un occasione non solo di festa, ma di riflessione per quanto finora realizzato e soprattutto di programmazione per il futuro, a maggior ragione considerato il momento attuale di grande trasformazione sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista del mercato di riferimento. Il Segretario ha ricordato alcuni tasselli della storia federativa, soffermandosi in particolare, in relazione alla riforma delle professioni, sull intensa attività degli ultimi anni che ha visto la Federazione in prima linea mettersi in azione attraverso l elaborazione di documenti programmatici, la stesura di relazioni, la partecipazione a tavoli di concertazione, ad incontri tecnici e ad audizioni con gli enti di riferimento.

7 Il decennale è certamente un primo traguardo di tutto rilievo e come tale è giusto e doveroso, nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito a raggiungerlo, ricordarne alcuni elementi caratterizzanti. In primis la crescita della base associativa continua e progressiva, che è stato un riconoscimento al lavoro svolto ma soprattutto uno stimolo per intensificare le molteplici attività associative, le quali nel tempo, con l esperienza sul campo, sono state suddivise in cinque grandi macro aree di competenza sulla base delle priorità che la FIMEC ha individuato nel merito dei propri compiti federativi. Il Segretario le ha poi evidenziate in dettaglio: Area Sindacale Sociale che ha il ruolo principale di rappresentanza presso Enti ed Istituzioni, oltre quello di favorire lo scambio con altre associazioni del settore. Obiettivo primario è dare voce alle categorie e, all interno della realtà FIMEC, realizzare un gruppo omogeneo con unità di intenti e comportamenti per creare un valore aggiunto. Area Consulenza Normativa Decentramento che fornisce una consulenza ai soci a 360 e segue quotidianamente gli sviluppi normativi, segnalando le novità e fornendo i dovuti aggiornamenti. Il progetto del decentramento prevede il potenziamento dell associazione sul territorio attraverso la promozione della costituzione di sedi provinciali, che attualmente sono 16 in attività. Area Stampa Editoria Eventi che nel 2010 festeggia al suo interno un altro decennale della Rivista Mediatori Creditizi.it. L Area segue la realizzazione di ogni prodotto editoriale, tiene i contatti con gli organi di informazione, attraverso l ufficio stampa ed organizza eventi (corsi, convegni, giornate di studio). Area Convenzioni che si occupa di stipulare convenzioni e grandi accordi. Garantisce un servizio giornaliero dedicato di assistenza ai soci e cura la rivista on-line Fimec@business. Area Formazione che organizza incontri di aggiornamento su prodotti e servizi specifici in collaborazione con i responsabili delle partnership FIMEC, segue progetti di formazione attraverso internet con l ausilio di una propria piattaforma di e-learning, programma corsi sia tradizionali in aula sia mediante supporti informatici anche attraverso le sedi provinciali. La seconda parte dell intervento è stata dedicata alla riforma, con un iniziale sintesi dell iter che ha portato al Dlgs 141/2010. Si è partiti nel 2008 con la direttiva europea 2008/48/CE sul credito al consumo; nel luglio 2009 è stata approvata la legge comunitaria 2008 contenente all art. 33 la delega al governo per il recepimento della suddetta direttiva; nel mese di aprile di quest anno è iniziata la fase di consultazione con le associazioni di categoria, a maggio è stato predisposto dal MEF un documento in consultazione pubblica ed a giugno il Consiglio dei Ministri ha adottato con preliminare deliberazione lo schema di decreto legislativo che, sottoposto ai pareri delle competenti Commissioni della Camera e del Senato della Repubblica, è stato successivamente approvato a fine luglio. A settembre 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 207 il Dlgs n. 141 del 13 agosto Attualmente è in esame presso le Commissioni parlamentari, approvato in via provvisoria il 22 ottobre dal Consiglio dei Ministri, l Atto del Governo n. 287, uno schema di decreto legislativo che apporta modifiche al Dlgs 141/2010, in particolare sulla fase transitoria. Le novità generali del Dlgs 141/2010 è che va a modificare il TUB, con l inserimento nel testo unico bancario delle norme che regolano le attività professionali di Mediatori Creditizi ed Agenti in Attività Finanziaria. Vengono previsti due Elenchi, uno per i Mediatori ed uno per gli Agenti, nei quali è vietata la contestuale iscrizione e che sono tenuti da un Organismo con personalità giuridica di diritto privato ed ordinato in forma di associazione, con autonomia organizzativa, statutaria e finanziaria, competente per la gestione degli elenchi e vigilato dalla Banca d Italia. Le principali novità per gli agenti in attività finanziaria è che essi svolgono l attività attraverso il monomandato di un solo intermediario - o più intermediari del medesimo gruppo di appartenenza -, ma se la gamma di prodotti offerti non è completa, si possono richiedere altri due mandati, per un totale massimo di tre. L agente ha inoltre la possibilità di promuovere e collocare contratti relativi a prodotti bancari su mandato diretto di banche ed a prodotti di Bancoposta su mandato diretto di Poste Italiane. E obbligatoria l esclusività dell attività, fatta eccezione per attività connesse o strumentali. Altra novità è che gli agenti Atti Convegno del in attività finanziaria possono svolgere, per conto di banche e intermediari finanziari, anche attività di consulenza e gestione crediti, a fini di ristrutturazione e recupero. Il legislatore ha previsto l obbligo di stipula di una polizza professionale per la responsabilità civile. I requisiti richiesti sono più stringenti, prevedendo oltre al titolo di studio ed all onorabilità, anche la professionalità, mediante la frequenza di un corso di formazione professionale, il superamento di un esame e l aggiornamento continuo nel tempo. Le novità che riguardano i mediatori creditizi è che sono previste solo persone giuridiche, in forma di società di capitali quali spa, sapa, srl o soc. coop. Il capitale sociale minimo richiesto è di euro. Viene preclusa l attività di consulenza e gestione crediti, a fini di ristrutturazione e recupero, per conto di banche e intermediari finanziari. Il legislatore ha previsto l obbligo di stipula di una polizza professionale per la responsabilità civile. I requisiti richiesti sono più stringenti, prevedendo oltre al titolo di studio ed all onorabilità, anche la professionalità, mediante la frequenza di un corso di formazione professionale, il superamento di un esame e l aggiornamento continuo nel tempo. E obbligatoria l esclusività dell attività, fatta eccezione per attività connesse o strumentali. Un discorso a parte meritano i dipendenti ed i collaboratori di Agenti e Mediatori i quali possono svolgere l attività per un solo soggetto (esclusività di rapporto/collaborazione), non devono superare un esame, bensì una prova valutativa, ad eccezione di dipendenti e collaboratori di Agenti/persone fisiche o società di persone che, se hanno contatto con il pubblico, devono essere iscritti all elenco. Gli Agenti e i Mediatori, che rispondono in solido dei danni causati da loro dipendenti e collaboratori, assicurano e verificano che questi abbiano requisiti di onorabilità e professionalità e che curino l aggiornamento professionale. I Mediatori ed Agenti persone giuridiche trasmettono all Organismo un elenco dei propri dipendenti e collaboratori. La tempistica e la fase transitoria in base al Dlgs 141/2010 ha previsto che a partire dal 18 novembre 2010 e fino alla costituzione dell Organismo siano sospese le nuove iscrizioni Crescita della base associativa FIMEC Decennale FIMEC: tappa importante non solo di festa, ma di riflessione su quanto realizzato e di programmazione del futuro V

8 nell albo Mediatori e nell elenco Agenti. I tempi di iscrizione nei nuovi elenchi, per chi era già iscritto nei vecchi albo ed elenco alla data del 19 settembre 2010, sono 6 mesi di tempo dalla costituzione dell Organismo. I soggetti già iscritti nell albo e nell elenco alla data del 19 settembre 2010 che hanno effettivamente svolto l attivita, per uno o piu periodi di tempo complessivamente pari a tre anni nel quinquennio precedente la data di istanza di iscrizione nei nuovi elenchi, sono esonerati dal superamento dell esame, purchè giudicati idonei sulla base di una valutazione dell adeguatezza dell esperienza professionale maturata. Essendoci dei punti poco chiari nella normativa, lo stesso Senato a settembre ha impegnato il Governo ad adottare un provvedimento chiarificatorio, tanto è che il 22 ottobre 2010 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il Dlgs di modifiche al 141/2010, che è attualmente in esame presso le Commissioni Parlamentari. Se venisse approvato in via definitiva, cambierebbero alcune tempistiche e la fase transitoria per cui fino al 30 giugno 2011 o, se precedente, fino alla costituzione dell Organismo resterebbe possibile l iscrizione nei vecchi Albo Mediatori ed Elenco Agenti. L emanazione delle disposizioni attuative e la costituzione dell Organismo dovranno avvenire entro il 31/12/2011. Fino all entrata in vigore delle disposizioni di attuazione e fino alla costituzione dell Organismo continuano ad applicarsi le normative vigenti. 4 La nuova disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Roberto Rinaldi, Capo del Servizio Supervisione Intermediari Specializzati di Banca d Italia del Convegno Si aggiunge una variabile alla funzione obiettivo della Banca d Italia: la tutela della clientela di banche e di intermediari finanziari Vorrei ringraziare la FIMEC per l invito che ha rivolto alla Banca d Italia a partecipare a questo importante incontro. Importante per due motivi: cade nel decennale della attività di questa Federazione; cade in un momento cruciale per lo sviluppo professionale degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. Vorrei inquadrare la nuova disciplina su agenti e mediatori e l assetto dei controlli su questi operatori nel contesto più generale della riforma dell intermediazione finanziaria e dei nuovi compiti della Vigilanza, così come introdotti dal Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141, in attuazione della Direttiva comunitaria 2008/48/CE. Nella parte finale tratterò brevemente le problematiche relative alla fase di transizione. 1. La riforma dell intermediazione finanziaria e la vigilanza 1. Il recepimento della normativa europea relativa ai contratti di credito ai consumatori ha rappresentato l occasione per una riforma più ampia; si è inciso sulla trasparenza e sulla correttezza dei comportamenti con la clientela, sulla disciplina degli intermediari non bancari e sui loro canali distributivi. L intermediazione finanziaria e la trasparenza Le nuove disposizioni modificano gli assetti statutari e organizzativi; innalzano i requisiti degli intermediari e mutano il loro modo di operare. Con riferimento ai riflessi statutari/organizzativi il decreto: ridefinisce l ambito delle attività riservate: gli intermediari finanziari diventano esclusivamente soggetti specializzati nella concessione del credito; cancella la distinzione tra intermediari pienamente vigilati (ex art. 107 TUB) e soggetti sottoposti a controlli meramente formali (come gli intermediari ex art. 106 TUB). Vi sarà quindi un unico albo per gli operatori attivi nel settore del credito; introduce una valutazione degli assetti proprietari e del profilo di sana e prudente gestione. Gli intermediari 106, in particolare, dovranno porre particolare attenzione al rafforzamento del patrimonio e all affidabilità dell assetto organizzativo; razionalizza e potenzia i controlli con forme di vigilanza consolidata; in caso di crisi, l uscita dal mercato sarà se necessario gestita dalla Vigilanza; gradua l intensità di quest ultima in relazione alla complessità operativa, organizzativa e dimensionale; favorisce la specializzazione degli operatori del settore del microcredito. La nuova legge inoltre potenzia le regole di trasparenza e introduce nuovi obblighi. In particolare, per quanto riguarda il credito al consumo: viene introdotta un informativa precontrattuale standard contenente le informazioni rilevanti; sono rafforzati gli obblighi di consulenza al consumatore, in particolare quando l offerta di credito avviene con dealers. Obblighi ancora più stringenti sono previsti per il caso di offerta congiunta di contratti; viene introdotto l obbligo di verifica del merito creditizio del soggetto finanziato; viene previsto il diritto di ripensamento del consumatore. Per i contratti di durata è introdotto il diritto di recesso, senza spese, in corso di rapporto, già previsto in Italia per la generalità dei contratti bancari; viene disposto il diritto alla risoluzione del contratto di credito nel caso di inadempimento del fornitore; ciò comporta una scelta più accurata e un controllo più attento della rete di fornitori; vengono rafforzati i presidi di trasparenza esplicitando l inclusione nel TAEG di tutti gli oneri connessi al finanziamento, evitando l emergere di costi occulti per il soggetto finanziato. Per rafforzare ulteriormente la trasparenza, si richiede che 1 Questa sezione si basa sull intervento di Anna Maria Tarantola, Vice direttore generale della Banca d Italia, Il credito specializzato: funzioni, rischi, azione di vigilanza Convegno AIBE Assifact Assilea Assofin Milano, 23 settembre VI Atti

9 le spese connesse all intervento di un terzo (ad esempio agente, mediatore) nella commercializzazione del credito siano specificamente comunicate al consumatore prima della conclusione del contratto e da lui approvate formalmente. Per effetto della riforma gli intermediari e la loro rete distributiva dovranno essere più attenti alle esigenze della clientela; il rispetto delle norme sarà reso più efficace. Pensiamo che questo intervento non razionerà l offerta di credito; grazie a modalità più strutturate l offerta potrà essere al contrario incrementata. Nuovi compiti per la Banca d Italia Il nuovo articolo 127 TUB, introdotto dall articolo 4, comma 3, del ricordato D.Lgs 141/2010, dispone che le Autorità esercitino i poteri avendo riguardo alla trasparenza delle condizioni contrattuali e alla correttezza dei rapporti con la clientela; a questi fini possono essere dettate anche disposizioni in materia di organizzazione e controlli interni. Questo articolo, per usare il linguaggio degli economisti, aggiunge una variabile nella funzione obiettivo della Banca; la tutela della clientela si affianca agli obiettivi tradizionali riconosciuti dall ordinamento: la sana e prudente gestione, la stabilità, efficienza e competitività del sistema finanziario. L Italia non è l unico paese dove la tutela del consumatore acquisisce crescente importanza nelle priorità della vigilanza: succede in Europa, non solo per il tramite del recepimento della direttiva sul credito al consumo; accade negli Stati Uniti dove è stata creata una nuova authority che ha il compito di proteggere il consumatore. È un processo che riguarda la gran parte dei paesi industriali. Nei fatti la Banca da tempo dà rilievo a questo profilo: da anni concentriamo la nostra azione sui rapporti tra intermediari e clientela; la stessa riforma della Vigilanza nel 2008 è stata influenzata da questo obiettivo. 2. La riforma della rete distributiva Il recepimento nel Testo Unico Bancario delle regole generali che disciplineranno il settore dell agenzia in attività finanziaria e della mediazione creditizia determina il riassetto generale di questi due settori d attività. Le direttrici dell intervento si possono individuare: in un più elevato livello di responsabilizzazione di tutti gli operatori nonché degli intermediari finanziari nei rapporti con le reti di distribuzione; nella individuazione di precise incompatibilità e la netta separazione delle due figure professionali; nell introduzione del principio del monomandato per gli agenti in attività finanziaria e dell obbligo della forma giuridica societaria per i mediatori creditizi; nell adozione di una serie di requisiti maggiormente selettivi per l esercizio dell attività. Una maggiore responsabilizzazione L obiettivo viene ora perseguito innanzi tutto con l introduzione, per tutte e due le categorie di professionisti, dell obbligo di stipula di una polizza d assicurazione della responsabilità civile per i danni arrecati, nell esercizio dell attività, derivanti da condotte proprie o di terzi del cui operato essi rispondono a norma di legge. Inoltre, è prevista la responsabilità solidale dell intermediario per i danni causati dall agente in attività finanziaria, anche se conseguenti a responsabilità accertata in sede penale. Analoga responsabilità è prevista in capo agli agenti in attività finanziaria e ai mediatori creditizi per i danni causati, nell esercizio dell attività, da dipendenti e collaboratori di cui gli stessi a loro volta si avvalgono. La riforma è l occasione per un salto qualitativo nella professione degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi Le incompatibilità L individuazione di nuove cause di incompatibilità tra vari tipi di attività ha per obiettivo quello di assicurare la professionalità e l autonomia dell operatività di entrambe le categorie professionali. Il legislatore ha optato, innanzitutto, per il carattere esclusivo dell attività sia di agente sia di mediatore: essi potranno svolgere solo attività connesse o strumentali con quella istituzionale. E stata fissata una separazione tra le due figure professionali. Viene infatti prevista l incompatibilità tra le due attività; essa sussiste anche per i dipendenti e i collaboratori i quali non possono svolgere contemporaneamente la loro attività a favore di soggetti iscritti in elenchi differenti. Sotto un altro profilo, al fine di garantire l indipendenza delle società di mediazione, è loro preclusa la detenzione, anche indiretta, di partecipazioni in banche e intermediari finanziari che, a loro volta, non possono detenere partecipazioni in società di mediazione al di sopra di soglie fissate dalla norma. Per i dipendenti, gli agenti e i collaboratori di banche e intermediari finanziari è introdotto il divieto di esercitare, neppure per interposta persona, attività di amministrazione, direzione o controllo nelle società di mediazione creditizia. Il mandato Gli agenti in attività finanziaria possono avere uno solo mandato da un intermediario o da un gruppo di più intermediari. Una eccezione a tale regola, con la possibilità di assumere due ulteriori mandati, è ammessa nel caso in cui l intermediario offra solo alcuni specifici prodotti o servizi. I nuovi requisiti per l iscrizione negli elenchi Oltre i requisiti di onorabilità e professionalità già previsti per l iscrizione negli albi ed elenchi tenuti oggi dalla Banca d Italia, sono stati introdotti dal legislatore ulteriori requisiti professionali per le persone fisiche; patrimoniali e organizzativi per le società; tecnico-informatici per tutti gli iscritti. Alle persone fisiche sono richiesti il possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di maturità quinquennale, la frequenza di un corso di formazione professionale e il superamento di un apposita prova d esame che sarà indetta dall Organismo. Non sarà necessaria la prova d esame per i soggetti già iscritti che abbiano effettivamente svolto attività idonee per un periodo di almeno tre anni nell arco dei cinque anni precedenti la nuova domanda di iscrizione indirizzata all Organismo. I requisiti professionali appena elencati sono indispensabili anche per coloro che rivestono funzioni di amministrazione e direzione nelle società di mediazione creditizia o di agenzia in attività finanziaria; amministratori, direttori e soggetti con funzioni di controllo dovranno essere in possesso di una comprovata esperienza, almeno triennale o quinquennale, secondo il ruolo, in ambito finanziario o nella gestione di imprese. I nuovi requisiti per le persone giuridiche prevedono la forma di società di capitali per la mediazione creditizia e una forma che il MEF dovrà definire per l agenzia in attività finanziaria; ma comunque, per entrambe, un capitale sociale minimo versato pari a euro e l obbligo, per le società di persone agenti, di servirsi esclusivamente di dipendenti e collaboratori a loro volta iscritti. Resta ferma la facoltà del Ministro dell Economia e delle Finanze di modificare l ammontare del capitale sociale con decreto. Le persone fisiche che esercitano la professione del mediatore - coprendo il territorio e instaurando i rapporti fiduciari con i clienti - non potranno più farlo in conto proprio ma in forma organizzata, per conto di società dotate, come detto, di un sufficiente livello di capitale e di idonei presidi organizzativi. Tali società dovranno coordinare e verificare l attività dei propri dipendenti e collaboratori, assumersi la responsabilità del loro operato, convogliare le proposte contrattuali alle banche e agli intermediari prescelti dal cliente a seguito dell attività anche consulenziale svolta dal mediatore. La nuova legislazione induce pertanto la creazione di qualificati poli di aggregazione nella categoria dei mediatori; gli attuali mediatori persone fisiche dovranno affiliarsi, legarsi a una società. Queste società dovranno avere assetti adeguati, consoni al nuovo ruolo. La struttura societaria potrà indurre la ricerca di modelli di business più efficienti, tali da rappresentare una leva competitiva per gli operatori e in grado di arrecare vantaggi per la concorrenzialità dell intero sistema. VII

10 Le capacità professionali che nel precedente regime erano definite in modo blando, concorrendo all anomala ipertrofia dell albo diventano un punto qualificante della riforma. Il necessario livello di preparazione professionale, da accertare anche attraverso l apposito esame, è volto non solo a rendere più selettivo l accesso alla professione ma soprattutto a proseguire un obiettivo molto più sostanziale: assicurare che il cliente spesso caratterizzato da bisogni finanziari molto pressanti e da un basso grado di alfabetizzazione finanziaria possa contare sul consiglio di persone preparate, informate, in grado di accompagnarlo nella scelta del finanziamento con il profilo tecnico-economico più adatto alle sue esigenze. Per la stessa ragione, è importante che anche i dipendenti e collaboratori addetti al contatto con il pubblico per conto delle società di capitali dispongano di analoghe caratteristiche: a essi non sarà richiesta l iscrizione nell elenco né il superamento del citato esame, ma dovranno avere gli stessi requisiti di onorabilità e di professionalità degli esponenti della società per cui operano, sostenere comunque una prova valutativa e curare l aggiornamento professionale. Le categorie in questione devono intendere le nuove norme come un elemento qualificante della maggiore attenzione che il legislatore introduce a tutela delle controparti più deboli che, in questi anni, sono state troppo spesso lese da comportamenti poco professionali o addirittura illeciti da parte di un numero limitato di iscritti che ha però messo in cattiva luce le intere professioni. 3. L assetto dei controlli nel nuovo contesto Prima di illustrare le modifiche introdotte dalla legge 141 sull assetto dei controlli sulla rete distributiva di prodotti bancari vorrei illustrare le linee di intervento che la Vigilanza ha adottato in questi anni più recenti 2. Prassi anomale riscontrate dall Organo di Vigilanza Prima un dato: per agenti e mediatori la riorganizzazione dell intero settore interviene in una situazione che registra oltre operatori iscritti nei relativi albi ed elenchi tenuti dalla Banca d Italia, con requisiti professionali limitati e di onorabilità autocertificati; con assenza di criteri patrimoniali. La dinamica delle iscrizioni è stata travolgente. Nell azione di vigilanza le principali anomalie riscontrate sono state le seguenti: la rete distributiva opera sovente in via autonoma rispetto all intermediario cui, in ultima analisi, è imputabile l erogazione del credito. È scarsa l indipendenza del mediatore e la sua effettiva differenziazione dall agente. Vi sono accordi preferenziali anche con le agenzie di assicurazione. Vi sono finanziarie che attribuiscono a dipendenti di società di mediazione procura speciale per la sottoscrizione dei contratti e per la traenza degli assegni sui conti correnti. Vi è una elevata onerosità dei prestiti. Nelle operazioni di finanziamento e, in particolare, in quelle di cessione del quinto dello stipendio o della pensione - la determinazione del tasso praticato alla clientela muove dal livello del tasso usura: secondo un metodo diffuso, questo livello al netto di uno scarto minimo di sicurezza - rappresenta il tasso massimo da ottenere. In altri termini, dal tasso usura, a ritroso, si ricostruisce la remunerazione della catena del valore riconoscendo alla rete una retribuzione, spesso, molto significativa. Secondo la rilevazione effettuata dalla Banca d Italia, il compenso di mediazione percepito dai mediatori creditizi nel periodo tra aprile e giugno 2010 si è attestato mediamente nel caso dei finanziamenti alle famiglie - al 4,66 per cento. Il rinnovo anticipato del finanziamento, al fine di ampliare l importo o prolungare la durata, risulta sovente praticato nella cessione del quinto, anche in violazione della normativa di settore. Vengono riaddebitate al cliente, oltre agli interessi per il finanziamento, spese già sostenute all atto della prima stipula: polizze assicurative (per rischio vita e rischio impiego); commissioni di intermediazione; spese contrattuali (per istruttoria e registrazione del contratto). Vi è un mancato rispetto della normativa in materia di trasparenza. Poco chiare o equivoche risultano sovente le comunicazioni alla clientela del costo finale dell operazione; i contratti che vengono stipulati per il tramite di mediatori ed agenti contengono spesso indicazioni non trasparenti sotto il profilo lessicale e terminologico. Sugli aspetti sopra indicati la Vigilanza è intervenuta sia con azioni pubbliche di richiamo al rispetto delle normative vigenti sia con sopralluoghi ispettivi e apposite lettere di richiamo indirizzate a singoli operatori. Gli interventi della Banca d Italia proseguiranno nella direzione tracciata, tenuto conto che, sebbene siano stati registrati alcuni miglioramenti nelle prassi seguite da intermediari e reti distributive, permangono tuttora disfunzioni e comportamenti opportunistici volti a eludere un rispetto sostanziale delle prescrizioni dettate dall Organo di Vigilanza. L Organismo Tornando alla riforma, in materia di assetto istituzionale dei controlli l innovazione di maggior rilievo è la prevista costituzione di un Organismo addetto alla tenuta degli elenchi, dotato di autonomia finanziaria, a cui indirizzare tutte le domande di iscrizione. Non si tratta di una novità nel settore finanziario: già opera dall inizio del 2009 l Organismo incaricato della tenuta dell albo dei promotori finanziari. In questo convegno è previsto l intervento del suo direttore generale. L esperienza maturata da tale organismo può essere di aiuto per definire meglio ciò che attende le professioni qui rappresentate. L Organismo per agenti e mediatori risulterà investito di compiti e poteri rilevanti; alle attività di gestione degli elenchi iscrizioni e cancellazioni si aggiungerà una propria funzione di controllo, assistita dai connessi poteri di accertamento, anche ispettivi, e sanzionatori. L Organismo dovrà nello specifico: gestire gli elenchi, procedendo in fase di iscrizione alla verifica dei requisiti richiesti la cui permanenza dovrà essere parimenti verificata; determinare e riscuotere i contributi e le altre somme dovute per l iscrizione in misura sufficiente a garantirne l attività; richiedere le informazioni e disporre le ispezioni che riterrà necessarie per espletare i compiti di controllo; adottare i provvedimenti sanzionatori nei confronti degli iscritti, compresa la sospensione dall esercizio dell attività e la cancellazione dagli elenchi nei casi previsti; organizzare la prova valutativa per accertare i requisiti professionali necessari per l iscrizione e curare l aggiornamento professionale degli iscritti. La vigilanza della Banca d Italia L Organismo sarà sottoposto alla vigilanza della Banca d Italia; la Banca eserciterà direttamente il controllo per verificare l osservanza delle disposizioni in materia di usura e trasparenza. Al Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza permarrà altresì il compito di effettuare le verifiche in materia di osservanza delle disposizioni antiriciclaggio da parte di agenti e mediatori. Il compito della Banca stando alla formulazione di legge sarà innanzitutto di verificare l adeguatezza delle procedure interne adottate dall Organismo in relazione ai compiti che a questo sono affidati e di esercitare i poteri di intervento, che si estendono fino alla possibilità di proporne lo scioglimento al MEF in caso di grave inerzia o malfunzionamento. La Banca presterà inoltre sempre maggiore attenzione al rapporto tra gli intermediari vigilati e le rispettive reti distributive. Gli intermediari da un lato e agenti e mediatori dall altro sono operatori economici distinti, soggetti ciascuno a obblighi e adempimenti specifici. Però, nel momento in cui si dà corso a un finanziamento procurato da un agente o da un mediatore, la banca o la società finanziaria lo fa proprio, ne diventa 2 Questa parte si basa sull intervento in questa stessa sede di Corrado Baldinelli del Servizio Supervisione Intermediari Specializzati della Banca d Italia. Cfr. Corrado Baldinelli, Mediatori e agenti: spunti per una riflessione, Meeting nazionale della FIMEC Federazione Italiana Mediatori Creditizi, Tirrenia (Pisa) 27 marzo VIII

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