CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016
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- Rita Cirillo
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1 CARTA DEI SERVIZI SPORTELLO DI ASCOLTO ISTITUZIONALE GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA 2016 a cura di: Monica Sansoni
2 Premessa Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di Fratellanza (Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani). La Carta dei Servizi è un documento programmatico che illustra l attività del Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio e della Struttura Amministrativa di Supporto. E uno strumento di facile consultazione al fine di: - Divulgare l esistenza del Garante dell Infanzia e dell Adolescenza regionale quale Autorità di garanzia per il rispetto dei Diritti dei Bambini, descrivendo i servizi svolti dai propri uffici; - Porsi a disposizione dell utenza regionale e provinciale costituta da amministrazioni e cittadini-utenti affinchè la qualità dell offerta pubblica di servizi sia finalizzata ad un significativo indice di gradimento; - Creare una rete di relazioni reciproche ed interdisciplinari tra i settori pubblici e privati. CONTATTI msansoni@regione.lazio.it Via Costa, LATINA Tel
3 IL GARANTE DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA DELLA REGIONE LAZIO Il Garante dell Infanzia e della Adolescenza della Regione Lazio vigila sull effettiva applicazione, nell ambito del Territorio regionale, dei Diritti di Tutela dell Infanzia e dell Adolescenza sanciti nella Convenzione delle Nazioni Unite approvata il 20 novembre 1989 ed entrata in vigore il 02 febbraio Successivamente ratificata dall Italia con Legge n Adottata a Strasburgo il 25 gennaio La Convenzione sui diritti dell infanzia rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante in materia di promozione dei diritti dell Infanzia e contempla l intera gamma dei Diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici dell individuo. Per minore si intende ogni essere umano avente un età inferiore a 18 anni. (Art. 1 Della Convenzione Onu). Forse non tutti sanno che fino ai primi anni del 1990 i bambini non avevano alcun Diritto, anzi erano considerati al pari di un oggetto, proprietà dei genitori. Con la Legge Regionale 28 ottobre 2002 n. 38 è stata istituita la figura del Garante dell Infanzia e dell Adolescenza della Regione Lazio. Nello svolgere funzioni di Ascolto (auditing) delle problematiche che affliggono i minori, il Garante ne tutela i diritti e gli interessi vigilando sull applicazione delle leggi in materia, ricevendo le opportune segnalazioni, termometro del disagio minorile, indagando sulle violazioni dei diritti dei minori e formulando, altresì, proposte o pareri su atti normativi, che incidono sulla vita dei bambini e adolescenti. Collaborare, cooperare, formulare, promuovere, segnalare, intervenire e, soprattutto, vigilare sono i termini che compongono la sfera di competenza del Garante, che non agisce individualmente ma dialoga e si interfaccia con le autorità competenti in materia. E una figura autorevole e imparziale che interviene sollecitando le Istituzioni competenti ogni qualvolta vengono minacciati o lesi i Diritti dei Minori. Svolge una importante funzione di raccordo e di ausilio degli organismi pubblici e privati che operano nel settore. Si preoccupa di vigilare affinchè i sistemi di comunicazione non offendano la sensibilità dei bambini con servizi o messaggi pubblicitari inadeguati. Costituisce prezioso supporto per i Tutori ed i Curatori dei minori che, molto spesso, si trovano da soli ad affrontare diverse difficoltà legate a situazioni di criticità familiare.
4 Vigila sulle condizioni dei minori a rischio di emarginazione sociale, sollecitando le amministrazioni competenti ad adottare ogni misura strumentale alla prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione sociale. Nell ambito della sfera di azione che gli compete il Garante stipula accordi e protocolli di intesa con organismi e ordini professionali che si occupano di infanzia e adolescenza. Intrattiene rapporti di scambio, studio e ricerca con soggetti pubblici e privati. Collabora all attività di raccolta ed elaborazione di tutti i dati, relativi alla condizione dell infanzia e adolescenza in ambito regionale. Attiva le necessarie azioni di collegamento con le amministrazioni del territorio regionale impegnate nella tutela dell Infanzia e Adolescenza e con le Autorità giudiziarie. Inoltre segnala alle autorità competenti la violazione dei diritti a danno del minore.
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6 ORIENTA, INFORMA, INTEGRA. A seguito della sottoscrizione di un protocollo di intesa stipulato con la Provincia di Latina è nato lo Sportello di Ascolto Istituzionale rivolto ai Minori e alle Famiglie del territorio provinciale, al fine di promuovere un maggiore benessere psico-fisico. Tale iniziativa si è contraddistinta per l elevata valenza sociale e per la diffusa partecipazione di professionisti della provincia di Latina con una spiccata sensibilità a favore dei minori. Lo sportello nasce dall esigenza di prevenire e promuovere il benessere e la qualità della vita dei minori e delle loro famiglie, residenti su tutto il territorio della provincia di Latina ed è un servizio gratuito per la comunità. L attività di ascolto si interessa di situazioni che emergono dalla quotidianità, nei casi in cui si verificano difficoltà, conflittualità generate dalla complessa problematica che riguarda l ampia sfera dei diritti dei bambini e degli adolescenti, come: - Situazioni di conflitto tra privati; - Situazioni di conflitto tra cittadino ed istituzioni; - Situazioni di conflitto tra cittadino e contesti scolastici e della formazione professionale; - Situazione di difficoltà comunicativa ed operativa tra servizi e/o privati con le autorità giudiziarie. Tale attività di Ascolto Istituzionale esercitata dallo sportello consiste in consulenza, mediazione, sostegno ed orientamento rispetto a casi in cui i soggetti istituzionali preposti (pubbliche amministrazioni, istituti scolastici, centri per la formazione professionale, servizi sociali e socio-sanitari), i cittadini, le famiglie (anche affidatarie), le case famiglia, i centri diurni per minori disagiati, siano in difficoltà, sia nello svolgimento, sia nell interpretazione corretta delle funzioni di protezione, formazione ed educazione nei confronti dei bambini e degli adolescenti. DESTINATARI. I destinatari principali dell intervento sono i minori, residenti in tutto il territorio provinciale di Latina, e le loro famiglie. Ma i destinatari dello Sportello sono anche i servizi istituzionali e privati, gli istituti scolastici, i centri che si occupano di minori e di disagio. Infatti lo sportello si pone come spazio di ascolto aperto a tutti coloro che sentano l esigenza di confrontarsi sui diversi aspetti relativi al rapporto con bambini e con gli adolescenti.
7 OBIETTIVI. Lo sportello di Ascolto Minori e Famiglie ha come mission i seguenti obiettivi specifici: - Promuovere una nuova cultura di attenzione al minore ed alla famiglia in qualità di risorsa sociale; - Assicurare un punto di riferimento locale permanente per lo sviluppo e l ottimizzione dello sviluppo psico-fisico del minore; - Valorizzare le risorse della famiglia e dei suoi membri, nonché prevenire i fattori di rischio che possono essere presenti nei percorsi di crescita del minore e del suo sistema di riferimento; - Sostenere e valorizzare le competenze genitoriali; - Offrire opportunità e nuove forme di supporto ai problemi di accudimento dei figli; - Favorire una rete di mutuo aiuto e relazioni all interno del contesto socio-educativo in cui vive il minore; - Prevenire la manifestazione di comportamenti a rischio all interno del nucleo familiare; - Contribuire alla conoscenza dei Diritti sanciti con la Convenzione Internazionale sui Diritti dell Infanzia e di tutte le normative pensate per l affermazione dei diritti della umanità; - Accogliere in ascolto minori e genitori; - Favorire l emersione di casi sommersi di abuso e matrattamento minorile: - Supportare la scuola nella sua funzione educativa; - Favorire il rapporto e la comunicazione tra scuola e famiglia; - Offrire un contesto mediatorio che aiuti a superare i conflitti familiari ed extra familiari. L azione di coordinamento tra Garante e Provincia di Latina funge da raccordo con gli Enti locali del Territorio al fine di favorire la diffusione della cultura dell ascolto dei minori e del loro contesto psico-sociale. A tal fine si strutturano gli incontri di sensibilizzazione e informazione rivolti agli amministratori ed ai tecnici dei Comuni. Intensa è l azione di sensibilizzazione e formazione all ascolto per le scuole del territorio, contesto prezioso da un punto di vista socio-educativo e la cui collaborazione risulta pedina fondamentale per la costituzione di un clima di benessere dei minori.
8 I SERVIZI ATTIVI Le attività ed i servizi attivi all interno dello Sportello Istituzionale di Ascolto sono di seguito indicati: - Informazione sui servizi, le risorse e le opportunità, istituzionali ed informali (educative, sociali, sanitarie, scolastiche) che il territorio provinciale offre ai minori ed alle famiglie; - Sostegno ed orientamento; - Spazio di ascolto ed osservazione per il minore; - Spazio di ascolto per i genitori, i docenti e coloro che siano interessati a confrontarsi sui diversi aspetti relativi al rapporto con i bambini e con gli adolescenti; - Mediazione familiare per superare conflitti e recuperare un rapporto positivo nell interesse dei figli; - Promozione ed orientamento sull affidamento familiare e dell adozione; - Attività di gruppo di auto aiuto; - Sensibilizzazione e sostegno alla genitorialità; - Informazione sul fenomeno dell abuso e del matrattamento dei minori; - Interpretazione del Disegno Infantile; - Incontri specifici rivolti ai docenti degli istituti scolastici che ne fanno richiesta. PROGETTO: Interventi a favore dell infanzia e dell adolescenza; Programma 1: Asili nido, Scuola dell infanzia, Elementari e Medie.
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