GIUGNO Scuole primarie: MARCHENO BROZZO LODRINO TAVERNOLE MARMENTINO PEZZAZE. Scuole secondarie: MARCHENO LODRINO.

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1 Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MARCHENO Piano Annuale Via E.Rinaldini, MARCHENO Tel Fax BSIC85400N@ISTRUZIONE.IT ddmarche@provincia.brescia.it bsic85400n@pec.istruzione.it sito : per l Inclusività Ai sensi della Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e della C.M. n.8 del 06/03/2003 GIUGNO 2016 Scuole primarie: MARCHENO BROZZO LODRINO TAVERNOLE MARMENTINO PEZZAZE Scuole secondarie: MARCHENO LODRINO

2 Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MARCHENO Via E.Rinaldini, MARCHENO Tel /Fax C.M. BSIC85400N - c.f ddmarche@provincia.brescia.it - pec: bsic85400n@pec.istruzione.it icmarcheno@legalmail.it.- PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA Direttiva M. 27/12/2012 e CM n 8 del 6/3/2013 Anno scolastico 2015/2016 INCLUSIONE e BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Forte dei principi che sono alla base del modello d integrazione della scuola italiana e delle nuove normative che ci chiamano ad una particolare attenzione nei confronti degli alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali, il nostro Istituto si impegna ad attivare strategie e percorsi che realizzino significative esperienze di apprendimento e di inclusione. La direttiva "Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica", emanata il 27 dicembre 2012 delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana che mira a realizzare il diritto all apprendimento per tutti gli alunni e per tutti gli studenti, anche quelli in situazione di difficoltà. Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha finora intrapreso sono state la L. 104/1992, per la disabilità, la L. 170/2010 e successive integrazioni, per gli alunni con DSA, e sul tema della personalizzazione la L. 53/2003. Ora la nuova direttiva introduce il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) nei quali rientrano tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità (L.104/92) - alunni le cui famiglie hanno consegnato apposita certificazione redatta dal Collegio di Accertamento dell ASST entro i tempi previsti dall organizzazione scolastica; se prevista dalla diagnosi, l alunno sarà affiancato da un assistente all autonomia personale e alla classe di appartenenza sarà assegnato un insegnante di sostegno; quella dei disturbi evolutivi specifici che comprendere tipologie diverse di difficoltà; ne fanno parte: 2

3 - i ragazzi con Disturbi Specifici d Apprendimento (DSA) che, sottoposti a valutazione da parte di specialisti del Servizio Sanitario Nazionale o appartenenti a strutture accreditate, hanno ricevuto e consegnato presso la direzione una diagnosi di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia (L. 170/2010 e Linee Guida); - gli studenti con Disturbo dell attenzione e/o dell Iperattività (ADHD) certificato che spesso si manifesta anche associato ad altre difficoltà, - gli alunni che incontrano difficoltà a procedere negli apprendimenti perché hanno un Funzionamento intellettivo limite (con QI certificato tra 70 e 85); - anche i ragazzi che presentano deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva del 2012 sposta definitivamente l attenzione dalle procedure di certificazione all analisi dei bisogni di ciascuno studente ed estende in modo definitivo a tutti gli alunni il diritto, e quindi il dovere per tutti i docenti, alla personalizzazione dell apprendimento; anche attraverso il diritto ad usufruire di misure dispensative e strumenti compensativi, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni. Tali problematiche, certificate da specialisti, documentate dalla famiglia o rilevate dalla scuola, devono trovare risposte adeguate e articolate, devono essere al centro dell attenzione e dello sforzo congiunto di scuola e famiglia. L inclusione scolastica si connota quindi come un processo dell intera comunità, che ne condivide i principi e si attrezza per concretizzarli nella pratica didattica ed educativa, perché tutti possano partecipare al percorso di apprendimento. Lo strumento privilegiato è rappresentato dal percorso redatto nel Piano Educativo Individualizzato (PEI)/Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ciascun gruppo docente o l intero consiglio di classe è chiamato ad elaborare e a condividere con la famiglia e l alunno se sufficientemente maturo. Si tratta di uno strumento di lavoro con la funzione di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. 3

4 DATI d Istituto (Descrizione analitica suddivisione per gradi) As 2015/2016 Plessi IC Marcheno Marcheno Brozzo Lodrino Tavernole Marmentino Pezzaze PRIMARIA 10 classi 5 classi 5 classi 5 classi 2 classi 4 classi DISABILI L. 104/92 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI L.170/2010 DSA ADHD Funzionamen to Cognitivo limite Altri disturbi evolutivi SVANTAGGIO L. 53/ alunni alunni alunni alunni alunni alunni TOT. sc.primarie 69 al. BES - 15% SECONDARIA Marcheno classi alunni Lodrino 3 classi 57 alunni TOT sc.secondarie 38 al.bes 16% TOTALI alunni IC Marcheno 696 di cui 107 alunni BES - 15% * gli alunni con certificazioni in comorbilità, sono stati inseriti nel gruppo prevalente * gli alunni in valutazione sono stati inseriti nel gruppo di riferimento 21-3% 27-3,8% 5-0,7% 8-1,1% 13-1,8% 33-4,7% 4

5 DATI statistici di sintesi Descrizione Numeri e percentuali Numero alunni 696 Numero alunni con disabilità certificata L.104/92 art.3 com.1 e 3 Numero alunni con disabilità grave L.104/92 art.3 com.3 Numero alunni DES Numero alunni in Svantaggio Numero di PEI per alunni certificati con L104/92 Numero PDP alunni certificati L.170/2010 Numero PDP decisi dai Gruppi docenti/consigli di classe ai sensi della DM27/12/2012 Numero alunni BES senza PDP Numero cattedre di sostegno assegnate 21-3% della popolazione scolastica 4-0,5% della popolazione scolastica 53-7,6% della popolazione scolastica 33-4,7% della popolazione scolastica % dei casi % dei casi 46-78% dei casi 13-22% dei casi 4+8h. sc. primarie - 5 sc. secondarie Numero insegnanti di sostegno 11 Numero classi con alunni disabili 15-35% delle classi Media ore di sostegno assegnate per ogni classe in presenza di alunno disabile 10h. 5

6 RISORSE Descrizione Utilizzo N insegnanti organico potenziato - 4 cattedre sc. primaria - 1 cattedre sc. secondaria Progetti per recupero e/o potenziamento: attività individuali e/o in piccolo gruppo. N insegnanti di sostegno Sc. primarie: - 3 a Marcheno - 1 a Brozzo - 2 a Lodrino - 1 a Tavernole - 0 a Marmentino - 0 a Pezzaze Sc. secondarie: - 4 a Marcheno - 2 a Lodrino (I numeri si riferiscono alle persone e non al numero di cattedre) N assistenti autonomia Sc. primarie: - 1 a Marcheno - 1 a Brozzo - 1 a Lodrino - 1 a Tavernole Sc. secondarie: - 2 a Marcheno - 2 a Lodrino (Il numero si riferisce agli alunni che necessitano di assistenza e non alle persone coinvolte) Attività in classe e fuori dalla classe, individuali e/o in piccolo gruppo. Specificazione funzioni: Assistenza all autonomia personale e sociale 6

7 N funzioni strumentali / coordinamento 1 FS Bisogni educativi speciali ed azioni di inclusività Compiti e funzioni assegnate: - coordinare il lavoro degli insegnanti di sostegno e curare il pieno coinvolgimento dei consigli di classe nell'elaborazione dei documenti di programmazione; - coordinare tutte le attività specificatamente rivolte agli alunni con disabilità; - curare la presa in carico degli studenti certificati e garantire continuità, anche nei rapporti con le istituzioni scolastiche di provenienza; - curare e coordinare la progettazione dei consigli di classe sui casi di DSA; - coordinare la stesura dei PEI/PDP; - coordinare i rapporti con le famiglie degli alunni; mantenere i contatti con l ASL e con UST/USR/enti locali; - partecipare alle attività del CTRH; - coordinare su delega del dirigente scolastico le attività del GLI d istituto e dei GLOI specifici per ogni studente preso in carico; - elaborare una proposta di piano annuale per l inclusività riferito a tutti gli alunni con BES. La FS incontra regolarmente la Preside per progettare/ concordare procedure e strategie di intervento, collabora fattivamente con i docenti e il personale di segreteria. N referenti di istituto (disabilità, DSA, BES compresi stranieri ) 1 referente (disabilità, DSA, BES) 1 referente (alunni stranieri) I referenti coincidono con le due FS, con compiti istituzionali ed interistituzionali 7

8 Psicopedagogisti (interni ed esterni ) 1 operatore esterno 1 FS per l inclusione Psicologa - Attività di sportello d ascolto per studenti e genitori FS inclusione Sportello supporto per insegnati e famiglie alunni BES Docenti Coordinatori di classe Insegnati curricolari Partecipazione al GLI e al GLIO Rapporti con gli enti locali e gli specialisti Famiglie Partecipazione al GLIO Coinvolgimento in progetti d inclusione Personale ATA Assistenza ad alunni disabili Servizi socio sanitari territoriali: - Specialisti ASST - Assistenti sociali - Operatori Civitas - CTI, ex CTRH - Comunità Mamrè Partecipazione al GLIO Organizzazione servizi Collaborazione buone prassi Coordinamento Buone prassi Formazione Collaborazione didattica e formativa 8

9 Dimensione organizzativo-gestionale Indicatori Descrittori Modalità di raccolta Valutazione Utilizzo valutazione da 1 a 7 secondo modello RAV PUNTI DI FORZA PUNTI DI CRITICITA Utilizzo delle risorse professionali Strumenti di rilevazione interna/ fascicoli e documenti segreteria Ore di potenziamento destinate ad attività di recupero alunni BES. Criteri condivisi per la ridistribuzione delle risorse assegnate all Istituto Turnover degli insegnanti di sostegno, mancanza di continuità nel tempo. Vincolo di dover distribuire singole cattedre su più plessi. Indicatore A 1 Utilizzo delle risorse professionali per favorire l inclusione Efficacia di tale utilizzo PTOF Rilevazione interna Verifiche d istituto RAV Per alcuni alunni (4) è stato possibile mantenere la continuità con lo stesso insegnante di sostegno. Poco turnover degli assistenti all autonomia. La maggior parte degli insegnati di sostegno in servizio non è in possesso di specializzazione. L organizzazione oraria del sostegno non è sempre rispondente alle necessità ed esigenze dell alunno disabile. Attività di recupero con risorse dalle ore potenziamento. In alcuni plessi le ore del potenziamento sono state utilizzate essenzialmente per la copertura dei colleghi assenti. Indicatore A 2 Presenza di figure professionali che, con un chiaro mandato collegiale, monitorano, coordinano, tengono sotto controllo il Figure strumentali e commissioni Verbali Relazioni RAV PTOF Buone prassi inclusive sperimentate nel tempo. Distacco dall insegnamento della FS per 4 ore settimanali. Presentazione in collegio docenti delle verifiche quadrimestrali. Commissione inclusione con molti membri in turnover e non tutte le scuole rappresentate. 9

10 processo di inclusione sia all interno sia all esterno con le istituzioni territoriali coinvolte nei processi GLI e suo funzionamento PTOF Strutturazione non completa del GLI Sportelli di supporto Verifiche Conoscenza diretta del contesto e dei singoli casi da parte della FS. Organizzazione dello sportello e delle modalità di richiesta. Indicatore A 3 Presenza di strumenti e procedure per tenere sotto controllo i processi di inclusione Presenza di strumenti per la rilevazione ed il monitoraggio dell organizzazione Verifiche RAV Assenza di strumenti mirati alla rilevazione Efficacia dei percorsi di inclusione Prove d Istituto PEI/PDP Coinvolgimento degli alunni BES nel complesso delle esperienze di classe, progetti, viaggi d istruzione. In alcune situazioni, delega all insegnante di sostegno. Agende ins. di sostegno e registri PTOF RAV Percorsi e processi di apprendimento attivati. Risultati conseguiti. Indicatore A 4 Collaborazioni per lo sviluppo di una cultura inclusiva Coinvolgimento e partecipazione delle famiglie PEI / PDP Colloqui Assemblee Incontri con le famiglie per la condivisione dei Piani di lavori individuali. Assenza di strumenti oggettivi di rilevazione e monitoraggio. 10

11 Iniziative di formazione PTOF Materiali e proposte CTI (ex CTRH) ed altre Agenzie Partecipazione a percorsi di formazione organizzati da altri enti. Formazione specifica della FS Nessun corso di formazione organizzato dall IC, né per insegnanti né per famiglie. Rapporti con altri operatori socio sanitari: - ASST - Comuni - Civitas Accordo Quadro di programma provinciale Rapporto consolidato con alcuni operatori. Disponibilità ad incontri e collaborazioni con la scuola, limitate a quelle definite dall Accordo Quadro. Relazioni GLHO Dimensione curricolare didattica Indicatori Descrittori (Utilizzare anche domande guida) Modalità di raccolta Valutazione Utilizzo valutazione da 1 a 7 secondo modello RAV PUNTI DI FORZA PUNTI DI CRITICITA Indicatore B 1 Presenza di un curricolo declinato per livelli di competenza Accuratezza e completezza della declinazione del curricolo per competenze Curricolo d Istituto PTOF RAV Curricoli d Istituto per tutte le discipline Prove d Istituto Manca la declinazione specifica dei curricoli per livelli di competenza. Definizione criteri di somministrazione e di valutazione delle prove d Istituto per alunni BES 11

12 Aggancio chiaro ed esplicito alla progettazione di classe PEI/PDP Progettazioni team docente/ consiglio di classe Presenza, all interno dei documenti, di spazi di rilevazione e progettazione Difficoltà di condivisione nel momento della stesura dei Piani, soprattutto alla secondaria per mancanza di tempi riservati. Indicatore B 2 Presenza di progettazione trasversale Definizione contenuti irrinunciabili Relazioni e verifiche classi PEI / PDP Attenzione al raggiungimento di obiettivi e competenze minime Mancanza di strumenti oggettivi di rilevazione e monitoraggio. Obiettivi minimi curricoli di classe Modalità di coinvolgimento di tutti gli alunni nella proposta didattica Progettazioni gruppi docenti/consigli di classe PEI / PDP Progettazione e verifica progetti Programmazione e realizzazione progetti e viaggi d istruzione Interventi degli insegnanti di sostegno all interno della classe Indicatore B 3 Utilizzo di metodologie didattiche inclusive Utilizzo di molteplicità di mediatori, concreti, iconici, analogici, simbolici Progettazioni gruppi docenti/consigli di classe PEI / PDP Presenza, all interno dell Istituto, di strumenti tecnologici e didattici Progetti tematici Utilizzo essenziale delle tecnologie per attività di recupero 12

13 Organizzazione del lavoro in classe a diversi livelli, quali il piccolo gruppo, la coppia ecc., Progettazioni gruppi docenti/consigli di classe Attività su ore di potenziamento Insegnanti di sostegno come risorse per la classe Diffusione di modelli di didattica laboratoriale inclusiva. Poche risorse aggiuntive per le classi, ad eccezione di quelle ricavate dal potenziamento PEI / PDP Indicatore B 4 Strategie inclusive di valutazione Valutazione coerente con il curricolo per livelli di competenza Curricolo verticale d Istituto PTOF Da chiarire ed esplicitare i criteri di valutazione. RAV Presenza di criteri e strumenti di valutazione comuni, decisi dal Collegio docenti Curricolo verticale d Istituto Prove di valutazione d Istituto Verbali dei Collegi Docenti PTOF - RAV Il Collegio ha deliberato in merito alla valutazione e agli strumenti di valutazione (prove d Istituto sulle classi filtro) Le prove d Istituto e i criteri di valutazione devono essere ancora raffinati. Valutazione delle competenze con modello interno, non quello del MIUR. Mancanza di interventi formativi collegiali sulla valutazione degli alunni BES. Presenza di criteri collegiali per l individuazione di alunni con BES Bussola H Modulistica codificata Verbali dei Collegi Docenti Modulistica e materiali con presentazione Commissione inclusione Sportello da parte della FS PTOF - RAV 13

14 Indicatore B 5 Presenza di Strumenti di progettazioneprogrammazione per la personalizzazione del processo di insegnamentoapprendimento, decisi dal Collegio docenti e condivisi da tutti i Consigli di classe Modello comune di PEI e di PDP formalizzato Presenza di procedure codificate per il passaggio di informazioni e documentazione relativa ai percorsi personalizzati Documenti agli atti Materiali disponibili sul sito Verbali commissione continuità Progettiponte/continuità Verbali Collegio Docenti Personalizzazione dei modelli proposti dall UST attraverso il lavoro di commissione. Consolidato utilizzo dei modelli predisposti. Procedure e buone prassi consolidate nel tempo. Incontri di continuità. Progetti ponte Attenzione della commissione nella formazione delle classi prime dei due ordini di scuola Valutazione in merito al nuovo modello UST per alunni con certificazione L.170/2010 PTOF - RAV PEI / PDP Agende insegnanti di sostegno Verifiche singole classi 14

15 PIANO DI MIGLIORAMENTO 1 Dimensione organizzativo-gestionale Indicatori Descrittori Valutazione assegnata Punti di criticità Piano di miglioramento Tempi previsti 1 2 Indicatore A 1 Utilizzo delle risorse professionali per favorire l inclusione Utilizzo delle risorse professionali 6 Turnover degli insegnanti si sostegno, mancanza di continuità nel tempo. Vincolo di dover distribuire singole cattedre su più plessi. Efficacia di tale utilizzo 5 La maggior parte degli insegnati di sostegno in servizio non è in possesso di specializzazione. L organizzazione oraria del sostegno non è sempre rispondente alle necessità ed esigenze dell alunno disabile. In alcuni plessi le ore del potenziamento sono state utilizzate essenzialmente per la copertura dei colleghi assenti. Progettazione di incontri di formazione interna (FS+ ins. sost.)per presentare agli insegnanti non specializzati nominati documenti e buone prassi dell Istituto. Partecipazione agli incontri di formazione base organizzati dal CTI (ins. sostegno non specializzati) Utilizzo di uno strumento di autoanalisi e autovalutazione sulla qualità dell inclusione (es.quadis) Indicatore A 2 Presenza di figure Figure strumentali e commissioni 6 Commissione inclusione con molti membri in turnover e non tutte le scuole rappresentate. Ridefinizione compiti e funzioni all interno della commissione BES 1 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO: 1. a breve termine (1anno) 2. a lungo termine (2-3 anni) 15

16 professionali che, con un chiaro mandato collegiale, monitorano coordinano, tengono sotto controllo il processo di inclusione sia all interno che con le istituzioni esterne coinvolte nei processi GLI e suo funzionamento 1 Sportelli di supporto 4 Strutturazione non completa del GLI Organizzazione dello sportello e delle modalità di richiesta. Individuazione dei criteri per la composizione funzionale del GLI Ridefinizione modalità di richiesta del servizio. Indicatore A 3 Presenza di strumenti e procedure per tenere sotto controllo i processi di inclusione Presenza di strumenti per la rilevazione ed il monitoraggio dell organizzazione 2 Assenza di strumenti mirati alla rilevazione Scelta e utilizzo di uno strumento di autoanalisi ed autovalutazione rispetto all inclusione Efficacia dei percorsi di inclusione 6 In alcune situazioni, delega all insegnante di sostegno. Indicatore A 4 Collaborazioni per lo sviluppo di una cultura inclusiva Coinvolgimento e partecipazione delle famiglie 5 Assenza di strumenti oggettivi di rilevazione e monitoraggio. Utilizzo di uno strumento di autoanalisi e autovalutazione sulla qualità dell inclusione (es.quadis) Iniziative di formazione 2 Nessun corso di formazione organizzato dall IC, né per insegnati né per famiglie. Proposte formative annuali Rapporti con altri operatori socio sanitari: - ASST - Comuni - Civitas 3 Disponibilità ad incontri e collaborazioni con la scuola, limitate a quelle definite dall Accordo Quadro. 16

17 Dimensione curricolare didattica Indicatori Descrittori Valutazione assegnata Punti di criticità Piano di miglioramento Tempi previsti 1 2 Indicatore B 1 Presenza di un curricolo declinato per livelli di competenza Accuratezza e completezza della declinazione del curricolo per competenze 3 Manca la declinazione specifica dei curricoli per livelli di competenza. Mancano i criteri di somministrazione e di valutazione delle prove d Istituto per alunni BES Revisione dei curricoli verticali con definizione delle competenze minime (dipartimenti) Definizione dei criteri e delle modalità di somministrazione e valutazione delle prove d Istituto (GLI) Aggancio chiaro ed esplicito alla progettazione di classe 4 Difficoltà di condivisione nel momento della stesura dei Piani, soprattutto alla secondaria per mancanza di tempi riservati. Prevedere momenti specifici/ consigli di classe dedicati esclusivamente alla condivisione e stesura di PEI e PDP (Corpo docente) Indicatore B 2 Presenza di progettazione trasversale Definizione contenuti irrinunciabili 4 Mancanza di strumenti oggettivi di rilevazione e monitoraggio. Individuazione e stesura dei contenuti irrinunciabili nel curricolo (dipartimenti) Modalità di coinvolgimento di tutti gli alunni nella proposta didattica 6 Indicatore B 3 Utilizzo di metodologie didattiche inclusive Utilizzo di molteplicità di mediatori, concreti, iconici, analogici, simbolici 3 Utilizzo essenziale delle tecnologie per attività di recupero Integrare nei plessi le dotazioni tecnologiche. Formazione interna/esterna su strumenti e mediatori per una didattica inclusiva. 17

18 Organizzazione del lavoro in classe a diversi livelli, quali il piccolo gruppo, la coppia ecc., 5 Poche risorse aggiuntive per le classi, ad eccezione di quelle ricavate dal potenziamento Progettazione di percorsi di formazione interni/esterni sulla didattica inclusiva Condivisione di attività didattiche laboratoriali nelle classi Indicatore B 4 Strategie inclusive di valutazione Valutazione coerente con il curricolo per livelli di competenza 3 Da chiarire ed esplicitare i criteri di valutazione. Attività mirate di dipartimento. Presenza di criteri e strumenti di valutazione comuni, decisi dal Collegio docenti 2 Le prove d Istituto e i criteri di valutazione devono essere ancora raffinati. Valutazione delle competenze con modello interno, non quello del MIUR. Progettazione di percorsi di formazione interni/esterni sulla valutazione inclusiva Utilizzo di uno strumento di autoanalisi e autovalutazione sulla qualità dell inclusione (es.quadis) Mancanza di interventi formativi collegiali sulla valutazione degli alunni BES. Presenza di criteri collegiali per l individuazione di alunni con BES 6 Indicatore B 5 Presenza di strumenti di progettazioneprogrammazione per la personalizzazione del processo di insegnamentoapprendimento, decisi dal Collegio docenti e condivisi da tutti i Consigli di classe Modello comune di PEI e di PDP formalizzato 6 Valutazione in merito al nuovo modello UST per alunni con certificazione L.170/2010 Sperimentazione e sistemazione del nuovo modello di PDP per alunni con DSA 18

19 Presenza di procedure codificate per il passaggio di informazioni e documentazione relativa ai percorsi personalizzati 5 19

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