Con il patrocinio e il contributo Comune di Mantova Assessorato al Welfare e alle Politiche Giovanili
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- Adamo Ruggiero
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2 II Con il patrocinio e il contributo Comune di Mantova Assessorato al Welfare e alle Politiche Giovanili
3 Indice F. Martini. Prefazione V L. Bresciani. Comunicazione VI M. Barletta. Presentazione VII F. Cicogna. Introduzione IX M. Barletta. Apertura dei lavori del Convegno 1 M. Boccazzi-I. Barbiani-M. Barletta. Health21. La strategia della salute per tutti nella Regione Europea dell Organizzazione Mondiale della Sanità. 21 obiettivi per il XXI secolo 3 Saluto delle autorità L. Turco 7 F. Brioni 9 E. Lucchini 13 L. Pradella 15 L. Monesi 19 F. Melli 20 S. Genovesi 21 R. Boscaini 23 M. Barletta. Attività istituzionale nell ambito del Progetto OMS Europa Health21 25 M.E. Grandolfo. Basi epistemologiche ed epidemiologiche e progettazione operativa, implementazione e valutazione dei Corsi d Accompagnamento alla Nascita 29 Obiettivo 3. Un sano inizio di vita 51 P. Ricci-A.L. Bozzeda-Gatti-M. Dall Acqua-V. Pironi-E. Pradella. La salute inizia dalla cicogna 51 M. Molinari. Nascere a Mantova tra i consultori familiari e ospedali 67 P. Mussini-G. Compagnoni. Rooming-in e Umanizzazione in Terapia Intensiva Neonatale: primo passo pe la promozione dell allattamento al seno 81 A. Pellizzoni. Dall ospedale al territorio: un sano inizio di vita 85 G. Grisolia-A. Gazzoni, G. Zacchè. La consulenza prenatale nella prevenzione delle malattie congenite 87 Obiettivo 7. Ridurre le malattie trasmissibili 97 A. Scalzini-B. Morandini. Diagnostica e prevenzione delle infezioni in gravidanza 97 Obiettivo 15. L integrazione del settore sanitario 107 L. Grossi. Per un buon inizio. Promozione dell allattamento al seno: i servizi sul territorio 107 III
4 A. Izzi. L evoluzione dell assistenza domiciliare 113 M. Magotti-F. Bedotti. L assistenza sanitaria di primo livello: quale integrazione? 119 R. Rondelli. Le integrazioni della Medicina Generale nel Sistema sanitario 123 R. Rosignoli. La pediatria di famiglia e l integrazione dei servizi 129 Obiettivo 20: Realizzare alleanze orientate alla salute 133 S. Abbate. Più informazione, più salute 133 M. Bertoli-G. Zacchè, M. Sironi. Frequenza e cause di drop-out rate nelle donne trattate per infertilità 137 G. Zamboni. Etica e genetica 145 Obiettivo 21. Politiche e strategie orientate alla salute per tutti 151 V. Carra, Politiche pubbliche, territorio a cura della salute 152 M.T. Mazza-M. Boccazzi. Linee strategiche ed azioni regionali a tutela dell ambiente 157 G. Compagnoni. Conclusioni 161 Valutazioni dul Convegno 163 Appendice documentaria 165 Rassegna stampa 169 M. Barletta. Linee guida programmatiche 171 IV
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7 Presentazione Maria Barletta Questo volume costituisce la raccolta delle relazioni che i vari autori hanno presentato nel Convegno " La salute è per tutti nel XXI secolo?" tenuto a Mantova nel novembre Sono interventi di rilevanza scientifica che hanno permesso al Convegno di diventare un momento importante di riflessione collettiva, per tutti gli operatori della sanità mantovana e per le loro Istituzioni di appartenenza, attorno al tema della salute materno-infantile. Il contributo del dottor Grandolfo, dell'istituto Superiore di Sanità, ha evidenziato alcune note critiche che affliggono il percorso-nascita in generale: l'eccessiva medicalizzazione della gravidanza e del parto, il ricorso troppo frequente al taglio cesareo e comunque a una modalità del nascere ingiustificatamente lontana dalla fisiologicità propria dell'evento, una complessiva deresponsabilizzatone della donna nei riguardi della sua gravidanza, che, di fatto, l'ha espropriata di una facoltà che le è propria da sempre. Questo fenomeno, come ovvio, si presenta con caratteristiche simili anche localmente, per cui risultano tanti, e forse troppi, gli accertamenti sanitari in gravidanza. La diagnostica prenatale invasiva è diventata una sorta di screening per le anomalie congenite che, nella popolazione non a rischio, potrebbe essere sostituita da esami meno traumatici e meno gravati da conseguenze dannose per la donna. Abbiamo appreso che a Mantova la salute della popolazione infantile può dirsi soddisfacente, anche se i nati di basso peso costituiscono una quota più elevata nel confronto con i dati regionali e nazionali. E questo dovrebbe essere motivo di riflessione e ricerca ulteriore, in considerazione soprattutto dell'impatto sociale, sanitario ed economico che i nati piccoli esercitano sul sistema sanitario. Ci siamo convinti, inoltre, che non solo è doveroso, ma è anche "conveniente" esplorare gli indicatori di salute della popolazione infantile e pediatrica. Soltanto agendo in questa fase del nostro percorso di vita può essere ragionevolmente attuata una prevenzione veramente radicale con il risultato di ottenere una popolazione adulta complessivamente più sana e, quindi, anche meno incidente sulla spesa sanitaria del futuro. L'assistenza ospedaliera, ostetrica e neonatologica, è cambiata negli anni e non solo per l'evoluzione tecnica delle due discipline, che certamente ha contribuito a ridurre la nati-mortalità e la mortalità infantile, ma anche perché ha saputo attuare quei percorsi di umanizzazione dell'assistenza che ha permesso la realizzazione del roomingin, intravedendo nella vicinanza della madre al suo neonato non un ostacolo, bensì un alleato nella cura. Non era forse anche questo lo spirito della Legge regionale 16 del lontano 1987? Anche l'assistenza territoriale, attraverso le strutture consultoriali, diffuse in modo capillare su tutta la provincia e radicate da lunga tradizione, offrono un servizio qualificato ed efficace nel sostegno durante il puerperio, soprattutto nel favorire l'allattamento al seno e la corretta relazione madre e bambino. Abbiamo anche capito visto che l'integrazione di tutte le figure professionali sanitarie, lavorando con stesse modalità e con obiettivi comuni, pur nel mantenimento della specificità professionale propria, possono risulta VII
8 re più efficaci sia nella prevenzione sia nella cura. Allora va tutto bene? Ci possiamo ritenere soddisfatti? Possiamo darci appuntamento tra altri venti anni per un nuovo incontro e una nuova riflessione su temi di salute? lo penso proprio di no ed anche gli stessi autori degli interventi raccolti in questo volume pensano di no. Hanno, infatti, rilevato aspetti favorevoli e criticità nei settori da loro esaminati, ma proprio a partire da quest'ultime hanno elaborato delle linee programmatiche che vengono offerte alla riflessione di Strutture, Servizi, Istituzioni, con l'auspicio che vengano fatte proprie. Questo volume, quindi, non vuole essere l'ennesima celebrazione di un Convegno "passato", ma soprattutto la raccolta di idee, suggerimenti, spunti preziosi che intendono costituire il punto di partenza per un percorso virtuoso che porti al superamento delle criticità evidenziate. Queste riflessioni, infatti, sono già diventate operative, traducendosi in un progetto interistituzionale e interaziendale che abbiamo voluto chiamare "La salute al femminile è la salute di tutti" che costituisce un aggiornamento del Cantiere della salute, sul progetto OMS del gennaio Si parla di salute al femminile con una valenza però generale, convinti come siamo che se le donne sono in buona salute, vivono in ambienti domestici, lavorativi e urbani salubri, seguono stili di vita corretti, hanno più probabilità di partorire bambini a loro volta sani e con una salute non ipotecata fin dalla nascita. Ma, non dimentichiamo, come c è stato spiegato in una relazione del Convegno, che la salute non è solo una questione sanitaria. A monte agiscono potenti determinanti sociali che chiamano in causa lo stesso sistema economico e le politiche del welfare, ieri come oggi e certamente anche domani, vista la profonda crisi planetaria che ci attraversa. Il titolo dice in buona parte l'ambizione del progetto stesso: l'intenzione degli estensori è quella di dettare procedure corrette e condivise, fondate sulla medicina basata sulle prove di evidenza, che riguardano i diversi ambiti della salute riproduttiva della donna, quindi non solo il percorso-nascita, ma anche il controllo della fertilità, la fecondazione assistita, la vera prevenzione dell'interruzione volontaria di gravidanza, intesa cioè come prevenzione di ogni gravidanza indesiderata. Alle Aziende Sanitaria e Ospedaliera si chiede di integrare professionalità, interventi e percorsi in modo da non frammentare un iter assistenziale che deve risultare quanto mai unito e lineare. Alle Istituzioni si chiede invece di sorvegliare quest interazione e di verificarne continuamente il riscontro. Se è vero, infatti, che gli "attori" di questo progetto possono essere molteplici, di appartenenza pubblica e privata, è altrettanto vero che la gestione del processo e il controllo dei risultati deve essere soltanto e inderogabilmente in capo all'istituzione pubblica attraverso i suoi organismi rappresentativi. Abbiamo colto infine l'importanza del metodo epidemiologico che "misura" correttamente gli eventi che occorrono in una determinata popolazione residente in uno specifico territorio, consentendo analisi che offrono strumenti di riflessione e di azione per interventi preventivi e correttivi. C'è quanto mai bisogno di una conoscenza rigorosa dei fenomeni che si vogliono affrontare. _ indispensabile quindi che a monte di ogni intervento si costruisca una rappresentazione completa e reale degli scenari su cui intervenire. È senz'altro un compito arduo e impegnativo che ci accingiamo ad affrontare, qualcuno può dire anche ambizioso e forse utopistico. Noi vogliamo però pensare l'utopia non come l'irrealizzabile, ma semplicemente come l'irrealizzato! Quindi, al lavoro! VIII
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