LINGUE NELL UNIONE EUROPEA

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1 Università degli Studi di Spalato Facoltà di Lettere e Filosofia LINGUE NELL UNIONE EUROPEA LA TESINA Professoressa: izv.prof.dr.sc. Magdalena Nigoević Candidate: Maja Klarić Antonija Milardović Spalato,

2 Indice 1. L Unione Europea: definizione, storia, informazioni generali Gli stati membri dell Unione Europea Il multilinguismo nell Unione Europea Le lingue ufficiali in UE (in ordine alfabetico) Le minoranze linguistiche nell Unione Europea La morte della lingua Conclusione Riferimenti

3 1. Introduzione L Unione Europea (abbreviata in UE) è un organizzazione internazionale politica ed economica istituita nel 1992 con il Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992). Gli stati membri fondatori erano: Germania, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Oggi l Unione Europea comprende 28 paesi membri indipendenti e democratici e ha come scopo quello di coordinare le relazioni tra di essi, sostenerli finanziariamente e occuparsi della sicurezza comune. La sua sede si trova a Bruxelles, in Belgio. Attualmente nell Unione Europea ci sono 24 lingue ufficiali, in rappresentanza di 28 stati membri con 500 milioni di abitanti. 3

4 2. Gli stati membri dell Unione Europea 1958: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi 1973: Danimarca, Irlanda, Regno Unito (BREXIT per il momento il Regno Unito resta membro a pieno titolo dell UE con tutti i diritti e doveri) 1981: Grecia 1986: Portogallo, Spagna 1995: Austria, Finlandia, Svezia 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria 2007: Bulgaria, Romania il 1 luglio 2013: Croazia L adesione all Unione Europea è una procedura molto complessa e richiede del tempo. Ogni stato deve soddisfare i requisiti di adesione, detti criteri di Copenhagen. Tutti i regolamenti dell Unione Europea sono pubblicati in tutte le lingue ufficiali ad eccezione dell irlandese. I rappresentati eletti al Parlamento Europeo hanno il diritto di esprimersi in qualsiasi delle 28 lingue ufficiali. 4

5 3. Il multilinguismo nell Unione Europea Sulla pagina iniziale del sito dell Unione Europea si afferma: Lingua: la ricchezza dell Europa. Questa frase intitola una sezione particolare tutta dedicata a questo argomento. L Unione Europea infatti incoraggia il multilinguismo, cioè incoraggia i suoi cittadini ad essere in grado di parlare altre lingue oltre alla loro lingua madre. Ci sono molti programmi finanziati dall Unione Europea che promuovono l apprendimento delle lingue e la diversità linguistica (ad esempio la Giornata europea delle lingue). I loro scopi sono, tra gli altri: Il miglioramento delle prospettive occupazionali. Questo può essere utile a tutti quelli che studiano oppure lavorano all estero. L aiuto a capirsi per le persone provenienti da culture diverse. Le ditte hanno sempre più bisogno di personale plurilingue. Secondo l indagine dell Eurobarametro sugli Europei e le loro lingue del 2012, il 98% degli intervistati hanno dichiarato che la conoscenza delle lingue straniere porterà benefici ai loro figli, mentre il 72% condivide l obiettivo dell Unione Europea di far sì che tutti i cittadini parlino almeno 2 lingue straniere. Nelle Figura 1 e Figura 2 (tutte e due prese dall EU Commision, Special Eurobarometer, 186, dicembre 2014) si può vedere lo status delle lingue straniere negli stati dell UE Figura 1: EU Commision, Special Eurobarometer: 186, dicembre

6 Come si vede nella Figura 1 gli stati dove gli abitanti non parlano nessuna lingua straniera (con la percentuale) sono: Ungheria 65%, Italia 62%, Regno Unito e Portogallo 61 %, Irlanda 60%. Inoltre, il 54% degli abitanti dell Unione Europea sono capaci di esprimersi in almeno una lingua straniera, oltre alla loro lingua madre. Il 25% sono capaci di esprimersi in almeno due lingue straniere e circa il 10% in tre lingue straniere. Figura 2: EU Commision, Special Eurobarometer: 186, dicembre

7 4. Le lingue ufficiali in UE (in ordine alfabetico) 1. Austria tedesco 2. Belgio olandese (fiammingo), francese (vallone), tedesco 3. Bulgaria bulgaro 4. Cipro greco, turco 5. Croazia croato 6. Danimarca danese 7. Estonia estone 8. Finlandia finlandese, svedese 9. Francia francese 10. Germania tedesco 11. Grecia greco 12. Irlanda (gaelico) irlandese, inglese 13. Italia italiano 14. Lettonia lettone 15. Lituania lituano 16. Lussemburgo lussemburghese, francese, tedesco 17. Malta maltese, inglese 18. Paesi Bassi olandese 19. Polonia polacco 20. Portogallo portoghese 21. Regno Unito inglese 22. Repubblica Ceca ceco 23. Romania rumeno 24. Slovacchia slovacco 25. Slovenia sloveno 26. Spagna spagnolo (castigliano) 27. Svezia svedese 28. Ungheria ungherese 7

8 5% 4% 3% 18% 8% 13% 12% 13% Figura 3: www. europa.eu, 23 ottobre

9 5. Le minoranze linguistiche nell Unione Europea L Unione Europea si occupa anche della tutela delle lingue minoritarie attraverso finanziamenti e iniziative per il loro sviluppo. Le lingue minoritarie nell Unione Europea (in ordine alfabetico) 1 1. Austria: sloveno (38 000), croato ( ), rom (30 000), ceco (20 000), ungherese, bavarese, slovacco 2. Belgio: lussemburghese (23 000) 3. Bulgaria X (99.8% bulgaro) 4. Cipro: un dialetto arabo di tipo siro-palestinese in via di estinzione 5. Croazia: italiano (bilinguismo a livello locale in Istria 32%), serbo, ungherese meno del 5%, ceco, rumeno, slovacco 6. Danimarca: tedesco (16 000) 7. Estonia: finlandese (84%), inglese (46%), tedesco (22%), russo (14%) 8. Finlandia: russo (72 000), estone (48 000), somalo, inglese , arabo (14 000), curdo, cinese , albanese, persiano, thai 8 000, vietnamita (7 000), turco, spagnolo, tedesco 6 000, polacco (4 000), francese (3 000) 9. Francia: bretone ( ), lussemburghese (30 000), tedesco, olandese, francoprovenzale, lingua d oïl, catalano, basco, occitano, ligure, corso, greco 10. Germania: rom (67 000), sorabo (65 000), danese (45 000), frisone 11. Grecia: albanese, turco, bulgaro (pomacchi), macedone 12. Irlanda: polacco, francese, tedesco, italiano, spagnolo 13. Italia: napoletano (5,7 milioni), siciliano (4,7 milioni), veneto (8,8 milioni), lombardo (3,6 milioni), piemontese (1,2 milioni), sardo, emiliano- romagnolo 1 milione, ligure, friulano , bavarese ( ), albanese, francese, sloveno , francoprovenzale (70 000), greco, albanese, tedesco, croato (Molise), rom 14. Lettonia: russo (40%), livone (quasi estinto) 15. Lituania: polacco, russo, bielorusso, ucraino 1 Preso dal sito: Eurobarometro (15/11/2017) 9

10 16. Lussemburgo: inglese, italiano, portoghese, spagnolo, fiammingo 17. Malta: italiano, spagnolo, arabo, francese 18. Paesi Bassi: frisone ( nella provincia della Frisia, una regione bilingue), inglese, papiamento 19. Polonia: casciubo, tedesco, lituano, ucraino, bielorusso 20. Portogallo: mirandese (15 000), galiziano, caló 21. Regno Unito: gallese ( nel Galles), irlandese ( nell Irlanda del Nord), scozzese (1,5 milioni in Scozia), gaellico ( in Scozia), gaelico scozzese, cornico (in Cornovaglia) 22. Repubblica Ceca: slovacco, ucraino, polacco, tedesco, ungherese, russo, rom, serbo, croato 23. Romania: ungherese, rom, tedesco, turco, ucraino, polacco, serbo 24. Slovacchia: ungherese, rom, ruteno (russino), ceco, ucraino, polacco, serbo 25. Slovenia: italiano, ungherese situazione bilinguale, serbo, croato 26. Spagna: lingue co-ufficiali: catalano (6,5 milioni), galiziano (3 milioni), basco ( ), aranese, asturiano, aragonese, leonese, caló 27. Svezia: finlandese ( ), sami (15 000), rom, yiddish 28. Ungheria: rom, tedesco, slovacco, serbo, croato, sloveno 10

11 6. La morte della lingua Uno dei problemi delle minoranze linguistiche è il fenomeno della loro scomparsa, cioè della morte della lingua: a) Una lingua è morta quando più nessuno la parla come lingua madre. Questo fenomeno si chiama morte assoluta. I fattori che possono determinare la morte di una lingua possono essere economici, antropologici, sociali, storici, linguistici, ecc. b) Morte relativa significa che la lingua smette di essere parlata in una comunità, ma continua a esistere in altri luoghi. Qualche volta la lingua si evolve in una nuova lingua. Per esempio, il latino si evolse nelle moderne lingue romanze, come italiano, spagnolo, portoghese e francese. Il latino è stato riclassificato lingua storica; non è una lingua morta perché viene insegnato nei licei classici e scientifici ed è una delle lingue ufficiali della Città del Vaticano. Una lingua può essere anche minacciata, cioè parlata da una comunità non numerosa, frazionata e non tutelata. Alcune delle lingue estremamente a rischio sono: töitschu (lingua germanica), sami (lingua uralica), votico (lingua finnica), mannese (lingua celtica), zaconico (lingua graca), croato molisano (lingua slava) e istrorumeno (lingua romanza orientale). 11

12 7. Conclusione In questa tesina sono presentate le informazioni generali sull Unione Europea, i suoi stati membri, le lingue ufficiali e minoritarie di ogni stato e il fenomeno della morte della lingua. L Unione Europea incoraggia il multilinguismo, cioè incoraggia i cittadini ad essere capaci di parlare altre lingue oltre alla loro lingua madre. Negli Stati Uniti invece esiste il fenomeno di linguaphobia ovvero il fenomeno di temere la diversità linguistica. Uno dei movimenti più popolari negli Stati Uniti è English Only Movement, il cui scopo è quello di difendere l inglese dall attacco di altre lingue, in particolare dallo spagnolo. 12

13 8. Riferimenti a) Bibliografia Canonica Michele; Padoan Pier Carlo (2014). La diversità come ricchezza ovvero A che serve l'europa. Torino: Einaudi. Santipolo Matteo (2002). Dalla sociolinguistica alla glottodidattica. Torino: UTET Università. b) Sitografia europa.eu (23/10/2017) (23/10/2017) 13