AUTORITA PORTUALE DI CIVITAVECCHIA, FIUMICINO E GAETA

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1 AUTORITA PORTUALE DI CIVITAVECCHIA, FIUMICINO E GAETA PORTO DI FIUMICINO DRAGAGGIO DEI FONDALI DEL PORTO CANALE E DELLA DARSENA DI FIUMICINO E VASCA DI CONTENIMENTO PROGETTO ESECUTIVO INDICE 1. GENERALITÀ UBICAZIONE ED ESPOSIZIONE DEL PARAGGIO AL MOTO ONDOSO REGIME DEI VENTI CORRENTI VARIAZIONI DEL LIVELLO MARINO (MAREE, SOVRALZI) REGIME DEL MOTO ONDOSO AL LARGO Trasposizione geografica della serie di misure ondametriche ANALISI STATISTICHE DEGLI EVENTI ESTREMI... 25

2 1. Generalità La presente relazione riassume in modo sintetico i risultati degli studi meteo-marini sviluppati per definire le caratteristiche di tutti i parametri ambientali utili per il progetto delle opere a scogliera che delimitano la vasca di colmata dei materiali di risulta dei dragaggi dei fondali del porto canale e della darsena di Fiumicino da realizzare a nord del Porto Canale. Le indagini raccolgono tutti i dati storici locali disponibili derivati sia da procedimenti di ricostruzione indiretta (per l'individuazione delle caratteristiche del moto ondoso al largo sulla base di misure anemometriche), sia da dati ondametrici misurati dalla boa di Ponza (che fa parte della Rete Ondametrica Nazionale gestita dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale) e da quella di Torre Valdaliga (gestita dall ENEL) completando così i risultati ottenuti in studi condotti negli anni precedenti per l'arco di costa in cui dovrebbe essere realizzato il bacino portuale in esame. Progetto esecutivo 2

3 2. Ubicazione ed esposizione del paraggio al moto ondoso L 'area di interesse è posta a nord dello sbocco fociale di Fiumicino nella parte settentrionale della prominenza deltizia del Tevere. Ponendosi al largo su fondali di circa 100 m, il paraggio è esposto al mare aperto per un ampio settore di traversia (180 ), delimitato a Nord-Ovest da Capo Linaro-Civitavecchia (315 N) e a Sud-Est da Capo d' Anzio (135 N). Si affaccia sul mar Tirreno ed è limitato a sud dalla costa siciliana (distante circa 400 km), dalla costa nord africana (distante circa 500 km) e infine ad est dalla costa sarda e corsa (distanti circa 250 km) fig Per un analisi del settore di traversia, più propriamente mirata alla valutazione delle condizioni di possibile esposizione agli stati di mare è ormai prassi consolidata fare riferimento, in luogo dei settori di traversia geografica, al cosiddetto fetch efficace che rappresenta la porzione di mare costituente, sotto l azione diretta dei venti, l'area di generazione dell'evento di moto ondoso (vedi fig. 2.2). A tal proposito si è proceduto, considerando i limiti geografici del settore di traversia, per valutare le porzioni di mare (fetch efficaci) effettivamente coinvolte dal fenomeno di generazione del moto ondoso. Introdotti i valori dei fetches geografici, relativi alle diverse direzioni contenute entro il settore di traversia del paraggio in esame, si determina il settore "efficace" (figg. 2.1 e 2.2) secondo il metodo descritto in appendice (modello ENIF). I fetches geografici sono limitati ad una estensione geografica massima di 500 km. Tale limitazione è dovuta al fatto che nel Mar Mediterraneo le perturbazioni cicloniche hanno estensioni massime dell ordine dei 500 km. Nel contempo si definisce la legge di deviazione direzionale tra la direzione media del vento e la direzione del moto ondoso generato (tab. 2.1). Il fetch efficace massimo che ne deriva è pari a circa 360 km ed è riferibile al settore sud-ovest ( N libeccio). Progetto esecutivo 3

4 Progetto esecutivo 4

5 Direzione media settore di traversia ( Nord) Deviazione direzione moto ondoso ( ) Tab.2.1 -Fetch geografici ed efficaci al largo di Fiumicino (-100 m s.l.m.) Fetch Geografico (km) Fetch Efficace (km) Deviazione direzione ventomare ( ) Direzione media settore di traversia ( Nord) Fetch Geografico (km) Fetch Efficace (km) Deviazione direzione vento-mare ( ) Direzione vento ( Nord) Lunghezza fetch efficace (km) Azimuth ( Nord) Progetto esecutivo 5

6 3. Regime dei venti La conoscenza del "clima anemologico" locale, cioè della distribuzione di frequenza della velocità e direzione del vento, è di grande importanza in quanto influenza in maniera determinante la scelta della ubicazione e configurazione planimetrica di un porto, con particolare riguardo all'orientamento delle opere di difesa frangiflutti. Nel caso di una difesa della costa lo studio dei venti è utile per individuare il clima ondoso al largo e necessaria per il calcolo degli effetti sulle variazioni del livello marino sottocosta. Nel caso in esame si è fatto riferimento ai dati raccolti dal Centro meteorologico della stazione di Roma Fiumicino (Stazione A.M. n 242: periodo da dicembre 1958 a dicembre 1977 con una quota di acquisizione di +2 m s.l.m.). La distribuzione delle frequenze annuali, per classi di provenienza (16 settori di 22.5 ) e classi di intensità del vento (nodi), è stata sintetizzata nella tab. 3.1 e rappresentata graficamente nella fig Appare chiaro che i venti locali regnanti provengono dalle direzioni Sud-SudEst e dall asse NordEst SudOvest, mentre quelli dominati (venti con intensità superiore a 24 nodi) provengono principalmente dal settore N (libeccio-ponente), con una frequenza pari all 8.2 (circa 3 giorni l anno). Progetto esecutivo 6

7 Fig distribuzione direzionale degli stati di vento ROMA FIUMICINO Tab. 3.1 STAZIONE A.M. DI ROMA FIUMICINO Direzione e velocità del vento Distribuzione delle frequenze annuali(*) (media su periodo ) DIR Classi di velocità (nodi) Totali ( N) VARIABILI m/s Totali Quota strumento (m s.l.m.) 2 Numero totale eventi: (*) Valori per migliaia di unità Progetto esecutivo 7

8 4. Correnti L'analisi d'insieme (riferita alla rappresentazione grafica estratta da "Atlante Tematico d'italia" TCI, CNR figura 4.1) mostra che, nel bacino del Mar Tirreno, i flussi delle correnti di gradiente superficiali (o di densità) sono contraddistinti da una circolazione d'insieme antioraria e pertanto lungo la penisola italiana sono diretti da Sud verso Nord; in prossimità della costa in oggetto, lungo la zolla continentale, l effetto combinato della batigrafia e l azione del vento prevalente determina un inversione della direzione prevalente della corrente. In generale, nel Tirreno centrale la velocità media delle correnti in superficie, per la fascia costiera prossima alla costa, è piuttosto modesta e pari a circa 5 cm/s, con punte massime comunque inferiori a 50 cm/s dirette da Nord verso Sud. La conformazione batigrafica del sito dove è prevista la realizzazione della difesa, associata alla limitata escursione dei livelli di marea astronomica, lascia prevedere valori trascurabili delle possibili correnti di marea. In definitiva, il regime delle correnti marine nel paraggio costiero in esame ha effetti irrilevanti sulla dinamica dei sedimenti costieri, dominata invece dalle correnti litoranee, comprese tra la linea dei frangenti e la riva, indotte dall'azione del moto ondoso frangente. Progetto esecutivo 8

9 Fig Analisi d insieme delle correnti al largo di Fiumicino (TCI-CNR) Progetto esecutivo 9

10 5. Variazioni del livello marino (maree, sovralzi) La conoscenza delle massime variazioni quasi-statiche del livello marino, dovute a cause diverse (principalmente marea astronomica e "meteorologica"), è necessaria per molteplici scopi quali: la corretta progettazione delle quote da assegnare alle opere di progetto. In generale per quanto riguarda le variazioni a breve termine, periodiche e non, occorre distinguere gli effetti della marea astronomica da quelli della marea "meteorologica" (indotta essenzialmente dall'azione del vento e dalle variazioni di pressione atmosferica). Nel zona del Mar Tirreno ove ricade il paraggio costiero di Fiumicino le escursioni del livello del mare sono di fatto modeste; per la stima della componente oscillatoria della marea astronomica le ampiezze ed i tempi di marea sono prevedibili per alcuni porti principali italiani in funzione delle "Tavole di Marea" pubblicate annualmente dall'ufficio Idrografico della Marina Militare; per il caso in esame si possono utilizzare i dati forniti per il porto di Civitavecchia. L'andamento temporale risultante è di tipo semidiurno (periodo 12 ore e 30 minuti) con due alte maree e due basse maree al giorno di ampiezza diversa (marea di tipo sinodico-declinazionale). Le escursioni di marea astronomica sono contraddistinte da una periodicità bisettimanale distinta nelle fasi di sizigie (luna piena e nuova) e di quadratura. Nei periodi sizigiali si verificano i massimi dislivelli positivi e negativi che raggiungono valori di circa ±0.25 m rispetto al livello medio marino (massimo dislivello pari a circa 0,50 m). Per la definizione della marea meteorologica si distinguono: sovralzo ed abbassamento barico (legati al passaggio dei cicloni ed anticicloni): considerata una condizione di minimo barico pari a 978 mb rispetto ad una condizione media di 1013 mb ne consegue un effetto di sovralzo marino massimo pari a 0.35 m; considerando che il massimo barico pluriennale osservato è di 1040 mb, si ha un abbasamento locale del livello marino di circa 27 cm. sovralzo di vento: l'effetto di innalzamento dei livelli sottocosta indotto dall'azione di venti foranei spiranti verso la costa laziale è definito in funzione dell estensione della piattaforma continentale (l'isobata -100 si trova al massimo a 9.5 km dalla linea di riva). Il calcolo del sovralzo di vento può essere effettuato con la nota relazione implicita: S = K g p L p U 2 ( D d S ) D ln d + S Progetto esecutivo 10

11 Questa fornisce un valore di m alla profondità di 7 m (d), essendo D=100 m profondità limite assunta per la piattaforma continentale; L p =9500 m estensione della piattaforma continentale; g=9.81 m/s 2 ; k p =3x10-6 ; U=20 m/s velocità del vento. Eseguendo il calcolo anche per profondità inferiori si osserva che tale sovralzo segue una legge esponenziale con un massimo lungo la linea di riva (d=0) pari a S=0.08 m. Infine si devono considerare le variazioni a lungo termine dovute a fenomeni di eustatismo: le attuali proiezioni prevedono un progressivo innalzamento del livello marino dovuto all'incremento della temperatura terrestre (effetto serra) stimabile in circa 30 cm nei prossimi 50 anni. Valutazioni meno pessimistiche considerano possibili incrementi di livello di poco superiori a quelli registrati nell'ultimo millennio (dell'ordine di 10 cm al secolo). In definitiva è possibile calcolare il massimo sovralzo lungo riva sommando tutti i diversi contributi di oscillazione del livello marino ma considerando che in generale non si verifica la piena concomitanza per i sovralzi di carattere meteorologico ed astronomico. Si può cautelativamente assumere una riduzione del 75% per il sovralzo massimo di carattere meteorologico ed astronomico; in definitiva, a fronte di un sovralzo massimo assoluto pari a circa 0.65 m ( ); il massimo livello marino da assumere per la progettazione delle opere può essere posto pari a 0,65 0,75 = 0,48 m sopra il medio mare. Il minimo abbassamento del livello marino è pari alla somma dell oscillazione di marea (20 cm) e dell abbassamento barico (27 cm), ed è uguale a circa 47 cm; anche in questo caso si può ammettere un abbattimento del 25% dell oscillazione massima, pertanto il minimo livello da assumere per la progettazione delle opere è pari a circa 0,36 m sotto il medio mare ( = 0.36 m). Progetto esecutivo 11

12 6. Regime del moto ondoso al largo Per la determinazione del moto ondoso al largo di Fiumicino si è reso necessario reperire delle misure ondametriche che offrissero un quadro esaustivo dell esposizione del sito in esame all azione del moto ondoso. A tale scopo si è potuto fare riferimento alle misure effettuate da: stazione ondametrica di Ponza, posta a sud-ovest di Punta della Guardia periodo di riferimento dal 1 luglio 1989 al 31 Ottobre 2003; gestita dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (ricade all interno dell area climatica di generazione degli stati di mare che interessano il sito in esame); stazione ondametrica di Civitavecchia, posta a sud-ovest di Capo Linaro periodo di riferimento dal 3 febbraio 1994 al 30 Novembre 2004; gestita dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (ricade all interno dell area climatica di generazione degli stati di mare che interessano il sito in esame). Nella tabella 6.1 nella figura 6.1 sono rappresentate le distribuzioni annuali del numero di eventi di moto ondoso (in forma percentuale) suddivisi per classi di altezza d onda significativa (Hs) e direzione di provenienza ( N), registrate dalla stazione ondametrica di Ponza nel periodo considerato. Dall analisi di tali tabelle si nota che per eventi con Hs > 0.5 m (con esclusione delle calme): la maggiore frequenza di accadimento (22.9%) si ha per il settore di ponente (250 N 290 N), dal quale provengono anche gli eventi più intensi; gli eventi con Hs superiore ai 4.5 m provengono dai settori di libeccio e ponente; per il settore di levante si ha una discreta frequenza di accadimento (circa 12%) degli di stati di mare, tra i quali alcuni eventi presentano valori dell altezza significativa che raggiungono i 4.5 m. Progetto esecutivo 12

13 Nella tabella 6.2 nella figura 62 sono rappresentate le distribuzioni annuali del numero di eventi di moto ondoso (in forma percentuale) suddivisi per classi di altezza d onda significativa (Hs) e direzione di provenienza ( N), registrate dalla stazione ondametrica di Civitavecchia nel periodo considerato. Dall analisi di tali tabelle si nota che per eventi con Hs > 0.5 m (con esclusione delle calme): - gli eventi di moto ondoso aventi maggiore frequenza di accadimento sono quelli provenienti dai settori di mezzogiorno (170 N 200 N) caratterizzati da valori pari al 15,8 % e di libeccio-ponente (220 N 270 N) con percentuali di circa il 24 %; - la frequenza di accadimento degli eventi più intensi (H s > 3.0 m) identificabile nel settore di libeccio è pari allo 0.43 % (corrispondente ad una durata di circa 1,5 giorni); - la frequenza di accadimento degli eventi provenienti dal settore di maestrale è circa pari al 1.85 % del totale. Tali stazioni, pur ricadendo ad una distanza di circa 100 km per Ponza e circa di 60 km per Torre Valdaliga dal sito in esame, possono ritenersi abbastanza rappresentative delle caratteristiche degli eventi di moto ondoso del medio Tirreno provenienti dai settori compresi fra sciroccomezzogiorno e maestrale-tramontana. Progetto esecutivo 13

14 Fig.6.1 regime del moto ondoso - boa ondametrica di PONZA Progetto esecutivo 14

15 TAB 6.1 Regime ondametrico al largo di Ponza Distribuzione percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di provenienza. ANNUALE Periodo di riferimento 1luglio ottobre 2003 DIR CLASSI DI ALTEZZA D'ONDA SIGNIFICATIVA Hs (m) ( N) < >=6.5 TOT TOT Tot. cumul Numero di eventi validi : Progetto esecutivo 15

16 Fig.6.2 regime del moto ondoso - boa ondametrica di CIVITAVECCHIA Progetto esecutivo 16

17 TAB 6.2 Regime ondametrico boa di Civitavecchia (Capo Linaro) Distribuzione percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di provenienza. ANNUALE Periodo di riferimento 3 febbraio novembre 2004 DIR CLASSI DI ALTEZZA D'ONDA SIGNIFICATIVA Hs (m) ( N) < >=6.5 TOT TOT Tot. cumul Numero di eventi validi : Progetto esecutivo 17

18 6.1. TRASPOSIZIONE GEOGRAFICA DELLA SERIE DI MISURE ONDAMETRICHE Il porto di Fiumicino, è ubicato ad una distanza pari a circa 125 Km dalla stazione ondametrica di Ponza ed a circa 45 Km da quella di Civitavecchia: per poter effettuare una analisi esaustiva del regime ondametrico al largo del sito in esame, il clima d onda relativo ad entrambe le stazioni ondametriche (Ponza e Civitavecchia) è stato trasferito (metodo della trasposizione geografica - P. Contini e P. De Girolamo, 1998) al largo di Fiumicino. L'ipotesi di base della metodologia consiste nel supporre che le stesse condizioni di vento (velocità e direzione), che hanno determinato le condizioni di moto ondoso registrate dall'ondametro direzionale, abbiano interessato anche l'area di generazione situata al largo del sito di interesse. Inoltre si suppone che le aree di generazione del moto ondoso possano essere determinate per ciascun punto utilizzando il concetto di "fetch efficace" (Seymour, 1977). Il metodo di trasposizione consiste nel determinare la corrispondenza tra le direzioni, le altezze ed i periodi del moto ondoso relative al punto di misura e a quello di interesse. Nel caso di fetch limitati, le leggi che permettono di calcolare l'altezza d'onda significativa spettrale H mo e il periodo di picco spettrale T m in fuzione della lunghezza del fetch e della velocità del vento sono le seguenti (Vincent, 1984, Shore Protection Manual, 1984): gh 2 U A gt 2 U m A m 3 gf 2 = (1) U A 1 1 gf 3 = (2) U A 1 dove U A è il fattore di velocità del vento ("wind stress factor"), dipendente in modo non lineare dalla velocità del vento misurata alla quota +10 m s.l.m., ed F è il fetch efficace relativo ad una prefissata direzione geografica. Indicando con gli apici O e P rispettivamente le grandezze relative al punto di misura e al punto di trasposizione, e fissata una direzione geografica (direzione media da cui spira il del vento) alla quale risultano associati i fetch efficaci F P e F O, le precedenti relazioni permettono di stabilire la ricercata corrispondenza tra le altezze ed i periodi delle onde relative al punto O e al punto P: Progetto esecutivo 18

19 H H P mo O mo P F = O F 1 2 (3) T T P mo O mo P F = O F 1 3 Per ottenere le precedenti relazioni si è ovviamente supposto che il fattore di velocità del vento sia lo stesso nei due punti in esame. Tale assunzione deriva dall'aver ipotizzato che le aree di generazione dei due punti siano caratterizzate dalla stessa velocità del vento. (4) Il metodo si completa utilizzando la legge di Leenknecht et al., 1992 (vedi anche ACES, 1992) che stabilisce il legame tra la direzione media del vento e la direzione media del moto ondoso da esso generato. L applicazione del metodo impone la preliminare caratterizzazione dei fetch geografici ed efficaci per i due siti : - Punto al largo di Fiumicino - Ondametro di Ponza per quanto concerne la trasposizione dei dati di moto ondoso da Ponza al largo di Fiumicino - Punto al largo di Fiumicino - Ondametro di Civitavecchia per quanto concerne la trasposizione dei dati di moto ondoso da Civitavecchia al largo di Fiumicino ( Nella figura 6.3 e nelle tabelle 6.3 sono sintetizzati gli stati di mare ricostruiti al largo della località di Fiumicino, a partire dalle registrazioni effettuate dall ondamentro di Ponza, suddivisi in classi di direzione ed altezza d onda, come già esposto in precedenza. Dall esame dei risultati ottenuti si evidenzia che: il regime del moto ondoso trasposto da Ponza al largo di Fiumicino risulta essere caratterizzato dagli eventi provenienti dal terzo quadrante, cioè dai settori di mezzogiorno, libeccio e ponente; mentre contributi meno significativi sono apportati dagli stati di mare provenienti da scirocco e maestrale; gli eventi con maggiore frequenza di accadimento sono relativi al settore di ponente (il 18% degli eventi con Hs 0.5 m provengono dal settore N); gli eventi con maggiore intensità (Hs > 2m) provengono prevalentemente da ponente (2.18% - circa 8 giorni/anno) e da libeccio (1.23% - circa 4,5 giorni/anno). Progetto esecutivo 19

20 Nella figura 6.4 e nelle tab. 6.4 sono sintetizzati, con le stesse modalità di rappresentazione usate in precedenza, gli stati di mare ricostruiti da Civitavecchia. Dall esame di quest ultimi risultati si rileva che: anche il regime del moto ondoso trasposto da Civitavecchia al largo di Fiumicino risulta essere caratterizzato dagli stati di mare provenienti dal terzo settore (cioè dai settori di mezzogiorno, libeccio e ponente). Tuttavia la direzione di provenienza principale degli eventi di moto ondoso (240 N) risulta leggermente diversa rispetto a quella della serie trasposta da Ponza (270 N); contributi meno significativi sono apportati dagli stati di mare provenienti da ponente, mentre per il settore di maestrale si osserva un leggero aumento delle frequenze di accadimento di stati di mare con altezze d onda Hs < 2,0 m. Nel complesso (fig ) la caratterizzazione del clima ondametrico al largo di Fiumicino trasposta da Civitavecchia risulta analoga a quella della serie trasposta da Ponza per quanto riguarda l andamento spaziale delle frequenze cumulate, ma presenta una distribuzione angolare degli stati di mare più intensi ruotata di circa 30 rispetto alla precedente; gli eventi con maggiore frequenza di accadimento sono relativi al settore di libeccio (circa il 27.3% degli eventi con Hs 0.5m provengono dal settore N); gli eventi con maggiore intensità (Hs > 2m) provengono prevalentemente da ponente (1.19% - circa 4,5 giorni/anno) e da libeccio (2.51% - circa 9 giorni/anno). In definitiva si osserva una buona congruenza dei risultati relativi alla trasposizione delle registrazioni relative alle due diverse stazioni ondametriche. Tuttavia, considerando che l ondametro di Civitavecchia gode di una esposizione meno schermata rispetto alla boa di Ponza e che tale stazione risulta geograficamente più vicina al sito di interesse, si ritiene, anche sulla base dell esperienza pratica locale, che la serie ricostruita a partire dagli stati di mare relativi alla stazione di Civitavecchia caratterizzi in modo più attendibile il reale clima ondametrico al largo di Fiumicino. Progetto esecutivo 20

21 Fig.6.3 regime del moto ondoso al largo di Fiumicino (trasposizione da Ponza) Progetto esecutivo 21

22 TAB 6.3 Serie ondametrica virtuale al largo di Fiumicino trasposta da Ponza Distribuzione percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di provenienza. AUTUNNO Periodo di riferimento: 1luglio ottobre 2003 DIR CLASSI DI ALTEZZA D'ONDA SIGNIFICATIVA Hs (m) ( N) < >=6.5 TOT TOT Tot. cumul Numero di eventi validi : 9219 Progetto esecutivo 22

23 Fig.6.4 regime del moto ondoso al largo di Fiumicino (trasposizione da Civitavecchia) Progetto esecutivo 23

24 TAB 6.4 Serie ondametrica virtuale al largo di Fiumicino trasposta da Civitavecchia Distribuzione percentuale degli eventi ondosi, per classi di Hs e direzione di provenienza. AUTUNNO Periodo di riferimento: 3 febbraio novembre 2004 DIR CLASSI DI ALTEZZA D'ONDA SIGNIFICATIVA Hs (m) ( N) < >=6.5 TOT TOT Tot. cumul Numero di eventi validi : 6926 Progetto esecutivo 24

25 7. Analisi statistiche degli eventi estremi Per la determinazione della cosiddetta "onda di progetto" in acqua profonda è necessario eseguire un'elaborazione statistica delle altezze d'onda maggiori relative alla serie storica di riferimento. Per il caso in esame, avendo accertato che la stazione di Civitavecchia caratterizza in maniera più attendibile il reale clima ondametrico al largo delle località di Fiumicino, l analisi statistica delle onde estreme è stata effettuata sulla serie di dati ondametrici di Civitavecchia trasposte al largo di Fiumicino. Mediante regolarizzazione della serie di eventi estremi, secondo note funzioni probabilistiche, è possibile ricavare le caratteristiche del moto ondoso (definite in termini di altezza significativa e periodo) da associare ad assegnati tempi di ritorno (o probabilità di occorrenza). Nel caso di serie di dati relativi a misure di altezza d onda è più affidabile l'analisi statistica di serie tronche, ottenute selezionando per i diversi settori direzionali di caratteristiche omogenee tutte le altezze d'onda significative, registrate al picco di mareggiate indipendenti superiori ad una soglia prefissata. Infatti, il metodo delle serie tronche è da preferire sia al metodo dei massimi annuali (dati in numero limitato e per alcune annate ben poco estremi) sia a quello dell analisi di tutta la serie di eventi di moto ondoso (sicuramente non indipendenti e poco omogenei). La scelta della soglia di troncamento deve essere effettuata al fine di garantire comunque una selezione di un numero di eventi estremi comparabile con il numero di anni di osservazione. I valori delle soglie di troncamento utilizzati nell ambito del presente studio sono pari a: 24 eventi (Hs 2,50 m metodo POT) per il settore N; 64 eventi (Hs 3,00 m metodo POT) per il settore N. Le serie tronche sono state elaborate effettuando dapprima una regolarizzazione di tipo statistico delle serie di valori riferita al periodo di misure e successivamente riferite alle usuali leggi di distribuzione probabilistica, al fine di determinare il valore "di progetto" con un prefissato tempo di ritorno, o la probabilità di non superamento durante la vita delle opere. Le leggi adottate di distribuzione di probabilità cumulata di non superamento (funzione di ripartizione) sono quella di Weibull: e la legge di Gumbel (1988): ( X x) P = 1 e ( x B) α A Progetto esecutivo 25

26 P (X x ) = exp [-exp [ -(x-b)/a ] ] dove X è la variabile aleatoria, x il valore di non superamento e α, A B, a, b sono i parametri delle distribuzioni. La stima dei parametri delle distribuzioni è stata eseguita sui valori dell altezza d onda significativa riportati rispettivamente nelle tabb. 7.1 e 7.2. Tenendo conto che la probabilità cumulata di non superamento è legata al tempo di ritorno dell evento dalla relazione: Tr ( X x) = 1 ( 1 P( X x) ) sono stati ricavati i grafici dell altezza d onda associata a ciascun tempo di ritorno per ciascuna serie e per ciascun settore di traversia (vedi figg. 7.1 e 7.2). I risultati delle elaborazioni effettuate al largo di Fiumicino a partire dalla serie di registrazioni trasposte da Civitavecchia indicano che: - nel settore di traversia N, gli eventi estremi contraddistinti da un tempo di ritorno di 5 anni presentano una altezza d onda significativa pari a circa 3,20 m, mentre il valore dell altezza d onda cinquantennale risulta pari a circa 4,20 m; - nel settore di traversia N gli eventi estremi contraddistinti da un tempo di ritorno di 5 anni presentano una altezza d onda significativa pari a circa 4,60 m, mentre il valore dell altezza d onda cinquantennale risulta pari a circa 5,90 m. Progetto esecutivo 26

27 TAB. 7.1 Statistica delle altezze d onda significativa al largo di Fiumicino Settore di traversia: N Numero anni: 8.49 Media (m): 2.93 Numero delle mareggiate: 50 Deviazione Standard (m): Soglia di riferimento (POT) m >2.50 Numero di eventi sopra POT 24 Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) Tr GUMBEL WEI(.75) Anni Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) A B r Tr WEI(1.0) WEI(1.4) WEI(2.0) anni Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) A B r Progetto esecutivo 27

28 Fig. 7.1 Statistica delle altezze d onda significativa al largo di Fiumicino Legge Weibull (1.0) - Settore N Nt = 50, N = 24 Hsoglia = 2,50 m 4.5 Altezza d'onda significativa (m) 3.5 Dati Osservati Weibull (1.0) Tempo di ritorno (anni) Progetto esecutivo 28

29 TAB. 7.2 Statistica delle altezze d onda significativa al largo di Fiumicino Settore di traversia: N Numero anni: 8.49 Media (m): Numero delle mareggiate: 172 Deviazione Standard (m): 0.51 Soglia di riferimento (POT) m >3.00 Numero di eventi sopra POT 64 Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno Hs Tempo di ritorno (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) (m) (anni) Tr GUMBEL WEI(.75) Anni Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) A B r Tr WEI(1.0) WEI(1.4) WEI(2.0) anni Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) Hs(m) c.i.(m) A B r Progetto esecutivo 29

30 Fig. 7.2 Statistica delle altezze d onda significativa al largo di Fiumicino Legge Weibull (1.0) - Settore N Nt = 172, N = 64 Hsoglia = 3,00 m Altezza d'onda significativa (m) Dati Osservati Weibull (1.0) Tempo di ritorno (anni) Progetto esecutivo 30

31 Nella tabella 7.3 sono sintetizzati i valori delle caratteristiche del moto ondoso al largo di Fiumicino per il settore di traversia principale con T r = 1, 5, 50 e 100 anni di entrambe le serie ondametriche trasposte al largo di Fiumicino. La definizione del periodo associato all altezza d onda di progetto è stata calcolata con una formula del tipo T = c H 1/m (vedi le espressioni Bretschneider, Grancini ed altri); in particolare si è utilizzata l espressione T = H. p s da Civitavecchia Tr (anni) Settore di traversia ( N) Altezza significativa al largo H so (m) Periodo di picco T p (s) Tab. 7.3 Caratteristiche del moto ondoso al largo di Fiumicino associate al tempo di ritorno T r di 1, 5, 50 e 100 anni. Infine per il settore N si è ritenuto utile approfondire la conoscenza delle massime altezze d onda che si possono verificare all estremità settentrionale di tale settore, ovvero tra le direzioni N. Come si può facilmente dedurre dal grafico riprodotto in figura 7.3 in cui sono rappresentati gli eventi di moto ondoso superiori ad 1 m, al largo di Fiumicino a partire dalla serie di dati ondametrici della boa di Civitavecchia, all interno del citato settore N sono stati individuati tutti eventi di moto ondoso con altezza d onda compresa tra 1 < H < 2 m ed un solo evento di altezza di poco maggiore ai 2 m. Progetto esecutivo 31

32 Figura 7.3 Distribuzione direzionale delle altezze d onda trasposte al largo di Fiumicino (serie ondametrica di riferimento di Capo Linaro Civitavecchia) La determinazione della massima altezza d onda che può provenire da tale settore è stata effettuata utilizzando il consolidato metodo di ricostruzione delle condizioni di moto ondoso, che necessita come parametri di input la dimensione dei fetch efficaci (vedi tab. 2.1) e la velocità del vento. L applicazione del citato metodo di calcolo indiretto, che si basa sulle equazioni che regolano il trasferimento di energia dal vento al moto ondoso (SMB), ed ipotizza la presenza, su tutta l area di generazione, di un vento di intensità e direzione costanti e con durata tale che il processo di trasferimento energetico dal vento al mare (con la conseguente generazione di moto ondoso) giunga alle condizioni stazionarie, fornisce la massima altezza d onda che è possibile ottenere per il paraggio considerato. Utilizzando come dati di partenza un valore medio della lunghezza del fetch efficace pari a 125 km ed un vento di intensità costante di 30 nodi (pari a circa 15 m/s), dall abaco riportato in Progetto esecutivo 32

33 figura 7..4 è facilmente identificabile il valore dell altezza d onda significativa pari a H s = 2.7 m, del periodo di picco T p = 7 s e della persistenza del vento che risulta pari a d = 9 ore. Figura 7..4 Abaco SMB per la determinazione dei principali parametri di moto ondoso Si può quindi concludere affermando che i valori ottenuti con il metodo di ricostruzione del moto ondoso SMB sono in accordo con quelli ottenuti per mezzo della trasposizione geografica della serie ondamentrica di Civitavecchia al largo di Fiumicino e che i valori ottenuti dimostrano la validità delle precedenti elaborazioni e confermano che dal settore di maestrale possono provenire onde aventi altezze di intensità di poco superiori ai 2,5 m. Progetto esecutivo 33

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