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1 qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty [Digitare il testo] uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx ISTITUTO COMPRENSIVO GUGLIELMO MARCONI TERNI cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui Piano dell Offerta Formativa opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg Anno scolastico A cura delle docenti: hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc Patrizia Longhi Elisabetta Baldoni vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqw ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuio pasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfgh jklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcv

2 Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi Terni Piano dell Offerta Formativa Anno Scolastico 2012/2013 Mission dell istituto L'offerta formativa è finalizzata a migliorare gli esiti del processo di insegnamento - apprendimento, con l'uso di metodologie didattiche che favoriscono la crescita degli alunni, ne valorizzano le diversità e promuovono tutte le loro potenzialità. Con l'autonomia scolastica,nel tempo, si è consentito di sviluppare gradualmente capacità organizzative per favorire la continuità, l'orientamento, accrescere il livello di scolarità e il tasso di successo scolastico, sviluppare l'insegnamento delle lingue comunitarie, l'amore e la conoscenza della musica, dell'arte, l'uso delle nuove tecnologie e creare iniziative di formazione rivolte a tutte le componenti della scuola. Il nostro Istituto si pone come obiettivo prioritario la continuità educativa e didattica tra i vari ordini di scuola in un'ottica tesa al pieno sviluppo della persona umana. Finalità della mission Come indicato nel Curricolo Verticale Relativo Agli Obiettivi Trasversali elaborato dalla commissione didattica dell istituto,reperibile nel sito: l istituto si pone come finalità quella di riprogrammare l apprendimento nell ottica dell unitarietà e della verticalità. La continuità nasce dall esigenza primaria di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. Coerentemente con questa affermazione della C.M. 339/92, con le direttive ministeriali della Legge 28 marzo 2003 n 53 e successive norme applicative e con riferimento all Atto di Indirizzo dell 8 settembre 2009, il nostro Istituto si pone l obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. La ricerca di coordinamento dei curricoli riguarda tutti i versanti del curricolo stesso; si tratta infatti di individuare linee culturali comuni su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. All interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni garantisce la dimensione della continuità e dell organicità del percorso formativo mentre la definizione di obiettivi specifici (in parte o completamente diversi ) assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola. Per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forti interconnessioni, ciascun cittadino dovrà disporre di un ampia gamma di competenze chiave, una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. La nozione di competenze chiave serve a designare le competenze necessarie e indispensabili che permettono agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti sociali e contribuiscono alla riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società; sono tali se forniscono le basi per un apprendimento che dura tutta la vita, consentendo di aggiornare costantemente conoscenze e abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e alle trasformazioni. La competenza è la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, di svolgere efficacemente un attività o un compito. Ogni competenza comporta dimensioni cognitive, abilità, attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri fattori sociali e comportamentali; si acquisisce e si sviluppa in contesti educativi formali (la 2

3 scuola), non formali (famiglia, lavoro, media, ecc..), informali (la vita sociale nel suo complesso) e dipende in grande misura dall esistenza di un ambiente materiale, istituzionale e sociale che la favorisce. Nella definizione del curricolo verticale per competenze trasversali si è cercato di individuare i saperi essenziali adeguati agli studenti delle varie età, mettendo al centro l alunno e il suo apprendimento, valorizzando le discipline come strumenti di conoscenza e progettando un percorso rispondente alle diverse esigenze per garantire la parità e l accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative. Molte competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito, favoriscono la competenza in un altro. La competenza fondamentale nelle abilità del linguaggio, della lettura, della scrittura, del calcolo, nelle tecnologie dell informazione e della comunicazione e nell imparare a d imparare è trasversale a tutte le attività di apprendimento. Una volta stabilito che le competenze essenziali sono necessarie per condurre una vita autonoma, responsabile e positiva, il passo successivo è stato identificare nei curricula scolastici quali sono le competenze individuali da acquisire per soddisfare questa esigenza. Sono state individuate come essenziali le competenze sociali e le competenze trasversali: 1)competenze sociali, (esistenziali, relazionali e procedurali) con attenzione all educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di una comunità e sull impegno ad esercitarla con la capacità di gestione costruttiva dei sentimenti; 2)competenze trasversali (non riferibili direttamente ad una specifica disciplina) quali comunicazione, pensiero critico, creatività, motivazione, iniziativa, capacità di risolvere problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni, lavoro di gruppo e soprattutto apprendere ad apprendere, che rappresentano la base per lo sviluppo di qualsiasi altra competenza e che discendono direttamente dalle seguenti Competenze Chiave Europee per l apprendimento permanente: Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale 3

4 Competenze Sociali Le Prestazioni Degli Alunni Sono Graduate Su Tre Livelli Scuola dell Infanzia - Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo grado in relazione alle seguenti Aree di competenza Competenze sociali (esistenziali relazionali procedurali), ovvero assumere ruoli in una organizzazione, stabilire buone relazioni con gli altri, lavorare in gruppo e cooperare, perseguire un obiettivo comune, progettare, esercitare correttamente diritti e doveri rispettando le regole; in sintesi una educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di una comunità, sull impegno ad esercitarli e sull attenzione alla sostenibilità come segno di solidarietà verso le generazioni future: Responsabilità - Relazionarsi con gli altri - Lavorare con gli altri Gestione del sé e autocontrollo, corretta relazione con se stessi, capacità di avere fiducia in se stessi, capacità di autocontrollo, imparare a gestire e risolvere i conflitti, motivazione, coltivare attitudini, gestire le emozioni, difendere e affermare i propri diritti, interessi, responsabilità, limiti e bisogni: Conoscenza di sé - Consapevolezza di sé - Autonomia - Autocontrollo Competenze essenziali Aree di competenza - Comunicazione efficace: comprensione ed espressione con vari linguaggi (verbali, scritto e orale, lingue straniere, linguaggi non verbali dell espressione corporea, artistica, musicale), riflessione su di essi per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità (ruolo attivo nella società), capacità di utilizzare la lingua, i simboli, i testi e le nuove tecnologie della comunicazione in maniera interattiva Comprensione - Espressione Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali: capacità di elaborazione logica, di argomentazione, di elaborazione operativa, di utilizzare le conoscenze e le informazioni in maniera interattiva, di agire in un quadro d insieme, in un contesto ampio Elaborazione logica - Elaborazione operativa in relazione con le seguenti competenze essenziali individuate: Saper ascoltare Lavorare con e per gli altri Comunicare idee, sentimenti, esperienze secondo diversi registri e situazioni Saper fruire, a livello di ricezione e di produzione, di musica, cinema, teatro, poesia, letteratura e dei linguaggi multimediali Raccogliere, interpretare ed elaborare dati Impostare e risolvere problemi Saper organizzare l'informazione Comprendere ed utilizzare formulari Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio Comprendere testi 4

5 LE PRESTAZIONI DEGLI ALUNNI SONO GRADUATE SU QUATTRO LIVELLI 1 livello:scuola dell Infanzia 2 livello: I ciclo Scuola Primaria ( I e II classe) 3 livello:ii ciclo Scuola Primaria ( III IV e V classe) 4 livello: Scuola Secondaria di Primo Grado IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE DI FONDO 1.Valorizzare l esperienza e le conoscenze degli alunni (per ancorarvi nuovi contenuti) 2. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità (difficoltà nell apprendere, alunni non italiani, disabili ) 3. Favorire l esplorazione e la scoperta (problematizzazione, pensiero divergente e creativo) 4. Incoraggiare l apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, gruppo cooperativo ) sia interno alla classe sia per gruppi di lavoro di classi ed di età diverse 5. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere (difficoltà incontrate, strategie adottate per superarle, comprensione delle ragioni di un insuccesso, conoscenza dei propri punti di forza) e sviluppare l autonomia nello studio 6. Realizzare percorsi in forma di laboratorio (sia all interno sia all esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l apprendimento) 7. Valorizzare la Biblioteca scolastica (luogo deputato alla lettura, all ascolto e alla scoperta dei libri, luogo pubblico tra scuola e territorio che agevola i percorsi di integrazione delle famiglie immigrate) 8. Non separare rigidamente gli interventi individualizzati dalla didattica normale 9. Applicare all insegnamento la tecnologia moderna e l attività di ricerca 10. Promuovere sempre di più l alfabetizzazione informatica per favorire lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative; l acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle discipline; lo sviluppo del ragionamento logico necessario alla gestione delle informazioni; la capacità di progettazione ed di organizzazione del lavoro. A tal fine gli insegnanti utilizzeranno metodi e attività di ricerca didattica e studio dei nuovi curricoli appresi nei precedenti anni scolastici attraverso la partecipazione al progetto di formazione indirizzato agli insegnanti delle scuole dalla rete territoriale Città di Terni. Si metteranno in atto, inoltre, strategie specificatamente rivolte ai problemi dell integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità, ma più in generale, finalizzate a promuovere una effettiva dimensione inclusiva della scuola. STRATEGIE EDUCATIVE 5 Programmazione e pratica disciplinare Progetti interdisciplinari Interventi individualizzati Attività di recupero e/o sviluppo

6 6 Accoglienza Orientamento Compresenze Pratica del lavoro di gruppo Laboratori Uscite / visite didattiche/fruizione di spettacoli teatrali e cinematografici Attività sportive Attività integrative varie Audiovisivi STRUMENTI Materiale didattico disciplinare Strumentazione audiovisiva Attrezzatura e materiale per attività artistico espressive Attrezzature sportive Attrezzatura scientifica Biblioteche Strumenti musicali e strumenti di riproduzione sonora INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La scuola offre l opportunità di recuperare le potenzialità di sviluppo, privilegiando la dimensione dell integrazione nella classe o nel gruppo, al fine di garantire l attuazione del diritto allo studio, anche in presenza di gravi difficoltà di apprendimento. Per gli alunni che presentino difficoltà di apprendimento limitate a problemi circoscrivibili a qualche area di sviluppo, i docenti ricorreranno al potenziamento della normale prassi didattica. L attività didattica di sostegno, in continuità nei tre ordini di scuola, è realizzata dagli insegnanti specializzati e curriculari, che insieme alle famiglie e agli operatori sociosanitari, collaborano a definire le difficoltà da superare e le possibilità di recupero, programmano gli interventi educativi e didattici rispondenti alle singole esigenze e valutano i progressi nei processi di apprendimento. Allo scopo si costruiranno unità didattiche specifiche,i momenti di intervento individualizzato o di lavoro di gruppo, si proporranno materiali e mezzi facilitanti l apprendimento COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE -Forme di valorizzazione e di buon funzionamento degli organi collegiali - Assemblee periodiche di Istituto - Assemblee bimestrali di classe con docenti e genitori (scuola primaria) - Colloqui individuali settimanali e quadrimestrali (scuola secondaria) -Coinvolgimento e collaborazione di nonni e genitori nelle varie attività scolastiche - Comunicazione scuola-famiglia chiara e tempestiva sull'organizzazione e l andamento scolastico

7 - Programmazione degli incontri e colloqui VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Nel primo periodo dell anno la scuola propone agli alunni una serie di prove d ingresso volte ad accertare la situazione di partenza riguardo ai livelli di competenze possedute. La valutazione non è da intendersi solo come momento conclusivo di un percorso, ma è finalizzata a verificare tutta l'attività svolta che riguarda anche la metodologia seguita per raggiungere gli obiettivi prefissa ti, gli interventi attuati e i progetti attivati. Essa tiene conto della situazione di partenza dei singoli alunni e del processo di apprendimento, accertati mediante prove di ingresso per verificare i pre-requisiti e una rilevazione sistematica de l comportamento e del processo di apprendimento degli alunni mediante griglie di osservazione e verifiche sistematiche di vario tipo, legate alle singole discipline. In base alle informazioni così ricavate, è compilato il quadro del singolo alunno Tale rilevazione non costituisce momento di valutazione, ma uno strumento atto a formulare una programmazione adeguata alle esigenze delle classi e dei singoli. DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA CRITERI PER LA VALUTAZIONE PREMESSA La valutazione è un momento formativo fondamentale dell itinerario pedagogico/ didattico. Ha una valenza DIAGNOSTICA ed una funzione FORMATIVA. DIAGNOSTICA, in quanto analizza e descrive il processo di apprendimento (appunto fa una diagnosi) attraverso la raccolta di informazioni attendibili sul modo con il quale procede l alunno nel suo itinerario scolastico. FORMATIVA, in quanto i dati conoscitivi emersi dalle procedure valutative consentono la conferma o la modifica dell itinerario formativo da percorrere successivamente, l avvio dell alunno all autovalutazione e ad una maggiore consapevolezza di sé. La valutazione scolastica non si risolve nel semplice giudizio di merito attribuito all alunno in base ai risultati conseguiti, in quanto non si prenderebbe in considerazione l influsso esercitato dall azione didattico - educativa della scuola e dagli altri fattori interagenti quali la personalità, gli interessi e le attitudini dell alunno, l ambiente socio-culturale e familiare in cui vive. I dati acquisiti devono servire non solo all insegnante, ma anche a tutti coloro che incidono sulla formazione del ragazzo: la valutazione dovrà essere quindi "trasparente e condivisa" da quanti sono coinvolti nel processo educativo SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Che cosa si valuta. il processo d apprendimento di ognuno Il processo di maturazione della personalità, di evoluzione delle attitudini e di acquisizione delle com-petenze, sempre riguardo alla situazione di partenza. L itinerario formativo programmato dal tutor, dal Consiglio di Classe e dai docenti responsabili del piano personalizzato. Come si valuta. Nella valutazione si tengono presenti i seguenti fattori: Livello di partenza 7

8 Impegno personale Capacità, interessi e attitudini individuali Progresso/evoluzione delle capacità individuali, rilevato attraverso i dati forniti dalle osservazioni sistematiche delle varie discipline. Le Indicazioni per il curricolo emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione nel luglio 2007 fissano, per ogni disciplina, le competenze e gli obiettivi di apprendimento che devono essere conseguiti al termine della scuola secondaria di primo grado. I Docenti, nel programmare la propria attività didattica, devono fare riferimento a tali obiettivi e, per favorirne il conseguimento, fissano un percorso didattico adeguato, le cui tappe sono definite obiettivi formativi e sono oggetto di valutazione attraverso osservazioni sistematiche e verifiche orali e scritte di varia tipologia. Il Decreto-Legge n. 137 dell 1 settembre 2008, art. 3, comma tre stabilisce che Dall anno scolastico 2008/2009 nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono espresse in decimi. Tale decreto modifica la norma di espressione della valutazione non la sua funzione didattico/formativa Inoltre, la legge di conversione 30 ottobre 2008, n. 169 ha disposto modifiche al sistema di valutazione degli alunni che trovano immediata attuazione nel presente anno scolastico. Si sottolinea, innanzitutto, che criteri essenziali per una valutazione di qualità sono: A. la finalità formativa; B. la validità, l attendibilità, l accuratezza, la trasparenza e l equità; C. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; D. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; E. Il rigore metodologico nelle procedure; F. la valenza informativa. Prevede, altresì, un corretto regolamento di coordinamento delle norme vigenti in materia di valutazione. In tale ottica è indispensabile che i criteri di valutazione facciano da riferimento per: La valutazione in itinere; La valutazione periodica e finale; esame di Stato conclusivo di ciclo; li interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell Invalsi. In particolare, l azione dell Invalsi è tesa a rendere comparabili le valutazioni scolastiche con i livelli di apprendimento attesi a livello nazionale in organico raccordo con i piani di studio. Rimangono invariati le modalità, gli strumenti, le tappe di rilevazione in ambito cognitivo, affettivo, relazionale, che sono presenti sia nel lavoro didattico del singolo docente, sia nelle attività collegiali. La commissione, dovendo adeguare la misurazione in decimi ai criteri di valutazione dell Istituto, ha predisposto le seguenti corrispondenze tra voto e livello di acquisizione di un obiettivo o punteggio percentuale ottenuto in una prova. Si è anche stabilito di non utilizzare voti inferiori al quattro nelle singole prove e nelle valutazioni quadrimestrale e finale 8

9 VALUTAZIONE DELLA SINGOLA PROVA Voto prove di verifica che non si prestano ad una misurazione per punteggio ( esempio: interrogazioni orali, testi scritti, tavole artistiche.) prove di verifica che si prestano ad una misurazione per punteggio ( esempio: quesiti, prove di analisi e comprensione.) 10 Obiettivo acquisito pienamente e con sicurezza > 95% 9 Obiettivo pienamente acquisito da 86% a 95% 8 Obiettivo acquisito da 76% a 85% 7 Obiettivo sostanzialmente acquisito da 66% a 75% 6 Obiettivo acquisito negli aspetti di base da 56% a 65% 5 Obiettivo parzialmente acquisito negli aspetti di base da 46% a 55% 4 Obiettivo non acquisito < 46% CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA voto 1-interesse e partecipazione 10 Interesse vivo e partecipazione produttiva alle lezioni 2-capacita relazionali/ socializzazione Ruolo propositivo all interno della classe. Ottima socializzazione 3-impegno Tenace e accurato. Frequenza assidua 4-rispetto degli altri e delle regole Rispetto pieno e consapevole degli altri(compagni, ins., personale della scuola) e delle regole scolastica 5-assenze * Frequenza assidua e costruttiva Rari ritardi e/o uscite anticipate. 9 Interesse costante e partecipazione attiva alle lezioni 8 Interesse sufficiente ma la partecipazione è poco collaborativa alle attività scolastiche 7 Interesse e partecipazione discontinui e spesso settoriale 6 Disinteresse costante per le varie discipline. Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe. Equilibrio nei rapporti interpersonali. Buona capacità di socializzazione Abbastanza collaborativo al funzionamento del gruppo classe. Controllato nei rapporti interpersonali. Capacità di socializzazione ancora poco matura. Funzione poco costruttiva all interno della classe. Difficoltà di socializzazione con gran parte del gruppo classe. Funzione generalmente negativa nel gruppo classe. Rapporti problematici con gli altri. Costante e puntuale adempimento dei doveri scolastici Svolgimento generalmente puntuale dei compiti assegnati Svolgimento saltuario e affrettato dei compiti assegnati Negligenza nell adempimento dei doveri scolastici e nel rispetto delle scadenze e delle consegne Pieno rispetto degli altri e delle regole Generalmente rispettoso degli altri e delle regole Frequente disturbo dell attività scolastica. Atteggiamenti talvolta irrispettosi verso gli altri e l istituzione scolastica. Assiduo disturbo delle lezioni. Comportamento gravemente scorretto verso compagni ins. e personale della scuola. Ammonimenti disciplinari scritti. Frequenza assidua e costruttiva assenze sporadiche. rari ritardi o uscite anticipate Alcune assenze, qualche ritardo o./uscita anticipata Ricorrenti assenze, ritardi /uscite anticipate Frequenti assenze, numerosi ritardi/ uscite anticipate. 9

10 5 -Comportamenti di particolare gravità che abbiano comportato sanzioni disciplinari con allontanamento dalla scuola -Episodi di bullismo con ammonizione. -Mancanza di apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di crescita e di maturazione successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare. (Statuto delle studentesse e degli studenti- D.P.R. 235/2007; nota prot. 3602/PO del 31/07/2008; art.4 commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto) NOTE: Si è stabilito di dare maggior peso alla voce rispetto delle regole(50 %); le altre tre voci insieme corrispondono alla formazione del voto per il restante 50% Le assenze dovute a: Motivi di salute documentati e gravi, documentati e giustificati motivi di famiglia non saranno prese in considerazione né ai fini della valutazione del comportamento, né ai fini di eventuali deroghe per l ammissione alla classe successiva Valutazione scuola Alla fine dell anno infine saranno proposti per verificare il livello di soddisfazione del servizio: - questionari ai genitori di tutti gli ordini di scuola, agli studenti della scuola secondaria relativi alle modalità di attuazione del servizio scolastico; - a tutto il personale per monitorare il clima relazionale l efficienza organizzativa dell Istituto; -valutazioni in itinere del processo di insegnamento-apprendimento; -Le prove INVALSI per le classi seconda e quinta della scuola primaria e le classi I e III della scuola secondaria I grado costituiscono un riscontro della qualità e dell efficienza scolastica. Nel passato anno scolastico 2011/2012 i risultati ottenuti dall istituto son stati al disopra della media regionale e nazionale. VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA Per la scuola primaria la valutazione viene espressa in decimi. Il voto quadrimestrale non deriva dalla media aritmetica dei voti conseguiti perché non tutti gli obiettivi concorrono con lo stesso peso all acquisizione delle competenze disciplinari e i docenti devono tener conto anche delle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento e sull evoluzione di ciascun alunno. Per una maggiore trasparenza e uniformità di valutazione, si esplicita la seguente corrispondenza tra voto quadrimestrale e prestazioni. Voto Conoscenze Abilità Competenze disciplinari dieci Possiede conoscenze stabili ed approfondite Opera, in autonomia, collegamenti intradisciplinari e interdisciplinari offrendo contributi critici e propositivi Competenza stabile, approfondita e consapevolmente utilizzata nove Possiede conoscenze complete e collegate Utilizza correttamente le conoscenze e sa affrontare in autonomia situazioni nuove Competenza completamente acquisita otto Possiede conoscenze complete Applica, in autonomia e con sicurezza, contenuti e procedimenti Competenza acquisita 10 Possiede conoscenze Applica correttamente contenuti e Competenza

11 sette esaurienti negli aspetti fondamentali procedimenti in situazioni note fondamentalmente acquisita sei Possiede conoscenze frammentarie ma complete negli aspetti di base Guidato, sa applicare contenuti e procedimenti in situazioni semplici Competenza superficialmente acquisita (fino a) cinque Possiede conoscenze lacunose e parziali Anche se guidato, ha difficoltà ad applicare contenuti e procedimenti, anche in situazioni semplici Competenza non ancora acquisita ** Giudizio sintetico del comportamento: Ottimo Apprezzabile - Buono Sufficientemente adeguato - Inadeguato La commissione della didattica ha elaborato tre documenti di valutazione: uno per il monoennio, uno per il primo biennio e uno per il secondo biennio. In ogni documento vengono indicate le discipline, gli indicatori di apprendimento/abilità e la valutazione quadrimestrale espressa in decimi. Per gli alunni diversamente abili sono stati realizzati due documenti di valutazione: per i gravissimi la rilevazione degli apprendimenti è definita in base ad ambiti (delle relazioni e della socialità- linguistico, espressivo, comunicativo- logico matematicomotorio e manipolativo) per gli alunni portatori di altre disabilità gli indicatori di apprendimento/abilità delle discipline sono individuati dalle insegnanti in base alla programmazione differenziata. COMPOSIZIONE DELL ISTITUTO E SEDI Le scuole appartenenti all'istituto Comprensivo: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado "G.Marconi" sono situate in un unico territorio comprendente le località Cesure, Le Grazie, Matteotti, Vallecaprina, Campomicciolo, quartieri che costituiscono un'unica zona comprendente nuclei abitativi sorti con l'industrializzazione, su un tessuto rurale precedente. La successione nel tempo degli insediamenti, la diversa composizione sociale degli abitanti, definiscono l'insieme come somma di nuclei residenziali piuttosto che un nucleo residenziale urbano omogeneo. I servizi, soprattutto quelli di carattere socioculturale, sono globalmente carenti e mancano strutture per l'aggregazione dei preadolescenti e degli adolescenti. La scuola nei suoi diversi ordini deve promuoversi come centro di ricomposizione culturale e sociale del territorio. 11

12 La composizione sociale e culturale del territorio appare piuttosto variegata: per la maggioranza delle famiglie le condizioni socioeconomiche sono mediamente buone, la popolazione è costituita prevalentemente da operai e impiegati nell'industria e nei servizi, si segnalano però anche situazioni di disoccupazione ed indigenza. L'attenzione delle famiglie, nei confronti della scuola, è alta ed elevate possono definirsi le richieste rispetto alla carriera scolastica e le aspettative di promozione sociale dei propri figli. SEDI SCOLASTICHE: LE GRAZIE ATTUALMENTE SAMUEL SAILIS : Via dei Ciclamini, 1 Scuola dell'infanzia: Tel Scuola Primaria: Tel "G. MATTEOTTI" - Scuola dell'infanzia:tel La sede delle scuole dell'infanzia Matteotti e dell'infanzia "Le Grazie è situata in Via dei Ciclamini,1 - Scuola Primaria: Tel Via Marie Curie, 4 G. MARCONI - Secondaria di primo grado: Tel Via Rossini, 87 GLI SPAZI In ogni sede sono esistenti e funzionanti, a seconda dei bisogni degli allievi e delle risorse umane presenti (docenti), le AULE /LABORATORIO di: Musica Auditorium Informatica Scienze ( Scuola Secondaria) Biblioteca Palestra Mensa Ampi giardini e spazi verdi con campetti di pallone. Pallavolo La Scuola dispone di fondi concessi dal Ministero e destinati al normale funzionamento dell'istituto che comprende l'acquisto di tutto il materiale necessario (da quello di pulizia, alla cancelleria, ai sussidi didattici, al pagamento della tassa di rimozione rifiuti). A questi fondi si aggiungono i contributi ministeriali per la realizzazione dei Progetti di autonomia, contributi del Comune,Circoscrizione e i contributi volontari delle famiglie. È disponibile il piano finanziario di utilizzo del fondo d'istituto. TEMPO SCUOLA L'Istituto Comprensivo Statale " G.Marconi" composto da due scuole dell infanzia, due scuole primarie e da una secondaria di primo grado, accoglie complessivamente è il più grande della provincia di Terni Gli alunni sono così distribuiti: 12

13 1. Infanzia Le Grazie: n Infanzia Matteotti: n Primaria Le Grazie: n Primaria Matteotti: n Secondaria Marconi:n. 590 Il tempo scuola è per la Scuola Infanzia " Le Grazie" e " Matteotti": Da lunedì a venerdì dalle 8 alle 16 ORGANIZZAZIONE SCUOLA INFANZIA - Si entra a scuola dalle ore 8.00 alle ore 9 dal lunedì al venerdì; si esce alle ore Per chi non usufruisce del servizio mensa l orario d uscita è alle ore Se si usufruisce della mensa, si potrà uscire alle ore alle ore ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA G. MATTEOTTI: TEMPO PIENO: -Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.05 alle ore16,05 TEMPO NORMALE: -dal lunedì al sabato dalle ore 8.05 alle ore 13.05;la pausa per la ricreazione è per entrambi i tempi dalle alle Per le classi 1A e 2A il sabato l'orario è dalle 8.05 alle 12.05I bambini ospiti vanno a mensa alle ore ed escono alle ore Dal lunedì al Sabato servizio pre-scuola dalle ore 7.40 alle ore 8.00 LE GRAZIE: Si entra alle Si esce alle ore (pausa dalle ) Le classi prime e seconde il sabato seguono l'orario: Organizzazione didattica. In seguito all attuazione della Riforma (legge 53 / 2003) il tempo scuola è organizzato in: - 29 ore settimanali per le classi I e II - 30 ore settimanali per le classi III-IV-V; La scuola offre la possibilità di un arricchimento del curricolo anche con il supporto di esperti ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO G. MARCONI Modulo a tempo normale: Tutti i giorni dalle ore 8 alle per un totale di 30 ore settimanali. Lingue studiate inglese/francese;inglese /spagnolo Modulo a tempo prolungato: Indirizzo logico matematico: 36 ore settimanali con due rientri pomeridiani e servizio mensa. Lingue studiate: inglese /spagnolo Orario: (tre giorni) (due giorni) Sabato :

14 Modulo indirizzo musicale : 33 ore settimanali con due rientri pomeridiani. Lingue studiate:inglese/spagnolo Orario: (cinque giorni) (un giorno) Il pomeriggio la scuola è aperta per gli alunni che hanno scelto libere attività extracurricolari; attività di recupero; progetti di varia natura come teatro,laboratorio di manipolazione,cineforum,scacchi,attività organizzate dalla biblioteca scolastica,attività sportive SEGRETERIA La segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 8,30dalle ore 10,30 al le ore 12,30; martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 16,30 CALENDARIO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Inizio Lezioni: 10 settembre per la Scuola Secondaria- 12 settembre Scuola primaria ed infanzia Termine Lezioni: 8 giugno giugno per la Primaria- La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 29 giugno 2013 Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 Festività Pasquali: dal 25 marzo 2013 al 2 aprile 2013 Altre Festività: dal 2 al 3 novembre 2012 (ponte della festività di Ognissanti);15,16 Febbraio per il Santo Patrono. PROGETTI I progetti sono impostati tenendo presenti la mission della scuola e le competenze che gli alunni devono raggiungere stabilite dalla commissione Didattica e approvate nel Collegio Docenti. Sono riferiti agli assi culturali e precisamente: 1-Asse dei Linguaggi Competenze Comunicative: Progetto Lettura Laboratorio Espressivo Attività Laboratoriali Di Arte ed Immagine Laboratori Musicali Laboratorio Informatico 2-Asse Matematico Competenze Logiche- Giochi Matematici- Olimpiadi Di Matematica-Giochi matematici 3-Asse Scientifico Tecnologico: Educazione Alla Salute Educazione Ambientale 4-Asse Storico Sociale Prevenzione Del Disagio Socio Affettivo Educazione Alla Legalità Orientamento 14

15 Progetti e funzioni comuni a tutti gli ordini di scuola Gestione del Pof: Qualità- Autovalutazione - Aggiornamento - Formazione Attività Coordinamento, gestione, revisione, redazione e aggiornamento del POF; Raccolta documentazione relativa a tutti i progetti inseriti nel Pof Coordinamento e monitoraggio attività aggiuntive ed extracurriculari; Cura della documentazione didattica e archivio delle buone pratiche progetti interni; Aggiornamento del Pof per il web Monitoraggi,Valutazione degli apprendimenti,prove INVALSI (in collaborazione con Commissione Didattica) Analisi dei bisogni formativi ed eventuale predisposizione corsi di formazione Orientamento Il clima socio-culturale nel quale preadolescenti e adolescenti sono chiamati a vivere oggi, rappresenta una realtà in cui i concetti di flessibilità, cambiamento, mobilità, reversibilità delle scelte caratterizzano il processo di sviluppo dell identità personale e sociale. Tuttavia i contesti nei quali i giovani vivono non sono sempre in grado di accompagnare i processi di crescita e di costruzione dell identità giovanile e di orientare i ragazzi verso scelte di vita sufficientemente stabili. Al fine di attivare processi decisionali consapevoli, gli studenti e le studentesse, inseriti nel recente processo di evoluzione e cambiamento del sistema-scuola, hanno la necessità di poter disporre di tutti degli strumenti conoscitivi utili per affrontare con serenità le scelte che riguardano il loro futuro. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Direttiva 6 agosto 1997, n. 487 ART. 1 Finalità L orientamento - quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile. IL PROGETTO Nei mesi di ottobre-novembre - dicembre il docente referente fornisce ai docenti impegnati nel progetto Orientamento il seguente materiale: le indicazioni per seguire il percorso on-line il materiale cartaceo da somministare agli alunni delle classi prime, seconde e terze il materiale esplicativo in merito alla riforma e al riordino dell istruzione tecnica e professionale 15

16 la data di scadenza per l iscrizione agli istituti superiori fissata dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Il docente referente: 1. invia a tutti gli istituti superiori gli elenchi degli alunni iscritti alle classi terze 2. contatta la Provincia di Terni-Servizio Politiche formative e del Lavoro- per l avvio dei corsi all interno dei Centri di Formazione Professionale ( formazione integrata ). Il progetto triennale, elaborato nell anno scolastico , si sviluppa tenendo conto di alcune problematiche che si intendono affrontare: -conoscere il mondo del lavoro -conoscere l organizzazione scolastica italiana -imparare ad autovalutarsi ( riconoscere interessi ed attitudini ; -diventare consapevoli della propria identità ) -imparare a fare progetti -imparare a raccogliere informazioni -imparare a scegliere Agli alunni delle classi terze vengono fornite: - le indicazioni in merito alla riforma dei licei e al riordino dell istruzione tecnica e professionale che entrerà in vigore nell anno scolastico le brochure inviate dai vari istituti - le date in cui si svolgeranno, presso l auditorium della scuola media G. Marconi, gli incontri con i docenti referenti del progetto Orientamento dei vari istituti - l attestato con il consiglio orientativo ( mese di gennaio ). Continuità - In sintonia con la C.M. 339/92 sulla continuità educativa, si propone per l anno scolastico 2011/2012 la realizzazione di momenti di incontro tra gli alunni e gli insegnanti dei tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado, allo scopo di facilitare la transizione, cioè la separazione da un esperienza ed un contesto conosciuti e l inizio di un nuovo periodo dell esistenza. - Ogni esperienza di cambiamento genera negli individui momenti e stati di ansia, difficoltà ad elaborare un distacco nel momento in cui si affronta ciò che è nuovo e sconosciuto all interno di un processo di crescita. È importante perciò che il contesto scolastico sappia accogliere paure e disagi tipici di questi momenti, costruendo le condizioni necessarie all elaborazione dei vissuti individuali e di gruppo, attraverso mementi e attività che consentono la comunicazione tra gli alunni e gli insegnanti negli anni ponte. - OBIETTIVI - Promuovere la conoscenza reciproca - Diminuire l ansia e l insicurezza davanti al cambiamento - Facilitare l integrazione nel nuovo contesto scolastico - ATTIVITÀ PREVISTE - Attività di accoglienza (entro il primo mese di scuola) - Inizio anno scolastico: partecipazione delle insegnanti della scuola dell infanzia al primo giorno di scuola degli alunni della classe prima per favorire l inserimento nel nuovo ambiente. 16

17 17 - Fine anno scolastico: incontro tra gli insegnanti delle classi ponte dei tre ordini di scuola, per uno scambio di informazioni sugli alunni in entrata. - Incontro di lavoro tra gli alunni in uscita della scuola dell infanzia e quelli delle classi prime della scuola primaria. - Incontro di lavoro tra gli alunni in uscita della scuola dell infanzia e le insegnanti delle classi quinte della scuola primaria. - Incontro di lavoro tra gli alunni delle classi quinte della scuola primaria ed alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado. - Raccordo con la commissione didattica per l elaborazione di un attività didattica verticale, da svolgere durante gli incontri tra gli alunni delle classi ponte. - Sono stati, inoltre, previsti nel mese di dicembre degli open school day, in cui la scuola aprirà le porte anche ai genitori, i quali potranno visitare gli ambienti e prendere visione del P.O.F. insieme agli insegnanti. - Didattica:Organizzazione Valutazione Invalsi Attività Organizzazione rilevazione degli apprendimenti INVALSI analisi e relazione dei risultati Predisposizione materiali: schede di valutazione-predisposizione modelli di relazioni,unità Didattiche-Criteri formulazione classi e orari e tutto ciò riguardante le attività didattiche e organizzative. Sicurezza - L Istituto Comprensivo G. Marconi, nel rispetto del DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha individuato alcuni obiettivi da raggiungere nel corso dell anno scolastico: - Diffondere la cultura della prevenzione - Orientare i comportamenti per la tutela della persona in caso di emergenza - Conoscere e percepire il rischio - Conoscere la vulnerabilità del territorio nel quale è ubicata la scuola - Conoscere le strutture territoriali e, in generale, i ruoli delle Istituzioni che - operano nel campo della Protezione Civile e alle quali far riferimento in caso di emergenze Conoscere le norme e i comportamenti da adottare in caso di emergenza Conoscere la segnaletica predisposta nei diversi ambienti Conoscere le procedure da seguire in caso di emergenza Conoscere le misure di salvaguardia per prevenire o limitare i possibili rischi nei diversi contesti ( scuola, casa, palestra ) anche stimolando una crescente attenzione verso i temi della tutela ambientale Conoscere e rispettare le norme della civile convivenza evitando atteggiamenti violenti Perché tutti possano raggiungere il benessere psicofisico. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti saranno promosse alcune iniziative specifiche: 1. Azioni di prevenzione (formazione - informazione- verifiche periodiche) 2. Diffusione della cultura della prevenzione aderendo a progetti e iniziative. 3. Distribuzione ai docenti e agli alunni di materiale esplicativo cartaceo e/o multimediale 4. Prove di evacuazione autogestite o in collaborazione con la Protezione Civile territoriale e/o con la Regione Umbria.

18 5. Progettazione e attuazione di percorsi formativi strutturati sul tema dell educazione al ben-essere focalizzando l attenzione sul fenomeno dei comportamenti violenti a scuola. 3-Prevenzione del disagio socio affettivo- Educazione alla salute -Educazione alla legalità È compito fondamentale della scuola prendersi cura degli alunni e cercare di garantire loro la possibilità di vivere in essa un esperienza educativa capace di farli crescere e di aiutarli a diventare adulti. La scuola è l ambiente educativo dove interagiscono ragazzi, genitori e insegnanti, una molteplice presenza che rappresenta un opportunità importante per agire in modo più efficace e coordinato. Alcuni ci sembrano, in particolar modo, i versanti su cui la scuola deve investire tempi, risorse e progetti: favorire lo star bene con sé e con gli altri, prevenire le situazioni di disagio, migliorare la comunicazione e l integrazione degli alunni, attuare piani di formazione per i docenti per consentire loro di accedere a metodologie che facilitino l apprendimento, instaurare rapporti di interazione con le famiglie per migliorare il processo educativo, attivare collaborazioni con enti pubblici del territorio. Queste azioni, correlate tra di loro, chiedono ai soggetti impegnati nell azione formativa di progettare nuove modalità con cui impostare la relazione educativa e la stessa proposta didattica. La motivazione da cui nasce il progetto Innanzi tutto la scuola deve prevenire il disagio e recuperare gli svantaggi. La migliore prevenzione è l educazione. Disponibilità umana all ascolto e al dialogo, esempi di stili di vita positivi, condivisione empatica di esperienze, problemi e scelte, significatività del proprio ruolo di adulti e di insegnanti, conoscenze e competenze professionali diventano le occasioni che consentono alla Scuola di leggere i bisogni e i disagi dei bambini e dei preadolescenti e di intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti, abbandoni. Appare evidente che un altra delle questioni fondamentali per la scuola dei prossimi anni sarà la capacità di mettere a punto percorsi e proposte volte a favorire l integrazione degli alunni fra di loro e in particolare degli alunni provenienti da paesi e da culture diverse. Organizzazione del progetto Attività di consulenza per i docenti Collaborazione con la biblioteca scolastica G:Marconi per la progettazione di percorsi bibliografici e di cineforum Incontri presso il Consultorio Collaborazione con la Questura di Terni per incontri relativi all educazione alla legalità; in particolare in relazione al fenomeno del bullismo e all uso indiscriminato di internet. Destinatari gli alunni e i docenti della scuola dell infanzia, della scuola primaria e di quella secondaria di I grado dell Istituto Comprensivo Soggetti coinvolti Insegnanti della scuola A.s.l. n 4 Terni Consultorio, Dott.ssa L. Modesti Biblioteca scolastica G. Marconi Questura di Terni 18

19 19 Terza Circoscrizione Sud Si sottolinea l importanza di questo progetto per i seguenti motivi: nella scuola si instaura l abitudine di unire le forze per affrontare gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di un percorso educativo si affrontano problemi di grande rilevanza relazionale e affettiva, che nell attuale funzionamento della scuola non trovano sempre soluzioni adeguate. Obiettivi generali prevenire il disagio socio-affettivo utilizzare metodologie nella didattica che facilitino l apprendimento e educhino alla cooperazione aiutare gli alunni a prendere consapevolezza dell importanza dell altro per conoscere e diventare se stessi sollecitare ogni ragazzo a trovare una propria identità far operare ad ogni alunno scelte future consapevoli e coerenti con le proprie capacità e attitudini favorire la partecipazione attiva alla vita della scuola rendere gli alunni protagonisti attraverso l assunzione di diritti e di doveri aumentare la capacità di comunicazione all interno del gruppo classe sperimentare una metodologia di intervento sul problema del disagio in modo da migliorare la situazione degli alunni in difficoltà Accoglienza alunni stranieri -Intercultura In una società complessa come quella attuale, multietnica, multilingue, multiculturale, in cui bisogna convivere non solo con chi gode del diritto alla cittadinanza, ma anche con chi non gode di questo diritto, la scuola deve tracciare percorsi educativi che portino gli alunni a riflettere sulle problematiche relative alla diversità La SCUOLA DI BASE, quindi, è direttamente investita da nuove problematiche e vista la presenza sempre più numerosa di alunni stranieri, pur continuando a riferirsi ad un identità culturale nazionale, si trova ora nella condizione di darsi una dimensione anche interculturale. È perciò necessario elaborare una cultura che si orienti all integrazione, intesa come pacifica convivenza fondata sul rispetto delle diversità e sulla valorizzazione di ogni persona e della sua cultura. L educazione interculturale ha lo scopo di fornire a tutti, docenti e allievi, gli strumenti validi per vivere in modo positivo in una società multiculturale Nel nostro Istituto attualmente sono presenti circa 50 alunni provenienti da altre Nazionalità. L inserimento nella classe adeguata verrà effettuato dalle insegnanti della Commissione Alunni Stranieri che è composta da insegnanti che rappresentano tutti gli ordini di scuola. L inserimento di ogni bambino avverrà comunque nel rispetto della normativa vigente e terrà conto dei seguenti criteri: 1) la valutazione della scolarità precedente, desunta dal certificato della scuola di provenienza; 2) l inserimento nella classe corrispondente per età anagrafica in caso di frequenza regolare nel paese di provenienza e di corrispondenza dell ordinamento degli studi; 3) l inserimento nella classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella dell età anagrafica in caso di non corrispondenza dell ordinamento degli studi; 4) l inserimento in classi inferiori in caso di analfabetismo dopo accertamento culturale. Per facilitare l inserimento di ciascun alunno verranno attivate le strategie organizzative e didattiche più opportune:

20 a) prospetti illustrativi per accoglienza alunni stranieri sull organizzazione della scuola; b) la collaborazione con le diverse cooperative presenti sul territorio per avvalersi di mediatori culturali, per aiuto pomeridiano nello svolgimento dei compiti (CIF,CIDIS, CREMS); c) utilizzo delle ore della contemporaneità e della flessibilità oraria degli insegnanti; d) la possibilità di ricorrere ad ore di insegnamento aggiuntivo svolte da insegnanti dichiaratesi disponibili per alunni stranieri di nuovo inserimento, per quelli che ancora non hanno acquisito le strumentalità di base e per quelli che stanno concludendo il ciclo di studi. Le attività previste sono le seguenti. Per gli alunni stranieri si prevede un recupero linguistico di primo livello per l acquisizione delle principali strutture linguistiche di base finalizzate alla comunicazione. Metodologia utilizzata: brainstorming,utilizzazioni di immagini,comunicazioni orali e scritte con utilizzo del lessico presentato. Approccio funzionale alla conoscenza delle strutture linguistiche Integrazione alunni diversamente abili Il progetto ha il fine di rendere operativo il progetto Integrazione su tutto l istituto, socializzandone i principi con gli insegnanti dei team e dei consigli di classe in modo da offrire una maggiore garanzia di omogeneità nei principi delle scelte operative didattiche, non solo con gli alunni con l.104, ma anche e soprattutto con tutti gli altri, in particolare nelle strutture laboratoriali; di omogeneizzare anche le scelte metodologiche degli insegnanti, l utilizzo della modulistica, i rapporti con altri Enti; di partecipare alla sperimentazione ICF; di costituire un gruppo di mutuo aiuto, sempre importante ma quest anno vitale data la presenza di un numero raguardevole di insegnanti che sono impiegati nel ruolo del sostegno pur non avendone la specializzazione. Referente: ins. M.G. Terzoni (f.s.) Gruppo di progetto: Infanzia: Befani, Ferri Primaria: Bordoni, Lancia, Lamazza, Medei, Zedoari Sec.1 grado:maccaglia, Leonardi, Ranucci,Talamonti, Moroni, Taburchi, Caldo, Ratini, Naccarella, Nappo, Brandmeier, Magnanimo Le tecnologie multimediali L' Istituto è, già da tempo, dotato di risorse strumentali e professionali per le nuove tecnologie didattiche ed ha quindi individuato nella multimedialità uno strumento di miglioramento dell'efficacia dell insegnamento e dell apprendimento delle discipline. In tale ottica ogni sede è stata attrezzata di laboratori multimediali tali da consentire lo svolgimento di attività didattiche a gruppi di alunni e/o a classi intere. L'Istituto è anche dotato di LIM(lavagne interattive multimediali) inserite soprattutto in alcune delle classi della scuola Secondaria di primo grado ed una inserita nelle biblioteche delle due scuole Primarie. Attraverso l uso delle LIM si sperimenteranno ed organizzeranno attività volte da un lato a stimolare l attenzione degli alunni, di salvare le lezioni per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento ( Dislessia, Disgrafia e Discalculia) e per gli alunni assenti,di avere accesso alla rete per eseguire ricerche e lavori di gruppo. Nel corso dell attuale anno scolastico in particolare la scuola partecipa a diversi concorsi multimediali. 20

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