Attuazione degli Orientamenti emanati dall ESMA, nel quadro della Direttiva 2014/65/UE (c.d. MiFID II)

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1 Spett.le Consob - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa Via Broletto Milano Ca Direzione Generale Ns. rif.: DC2017SPM057 Milano, 20/01/2017 Oggetto: Attuazione degli Orientamenti emanati dall ESMA, nel quadro della Direttiva 2014/65/UE (c.d. MiFID II) Egregi Signori, Si allega alla presente il contributo di Accredia al documento in consultazione Attuazione degli Orientamenti emanati dall'esma, nel quadro della Direttiva 2014/65/UE (c.d. MiFID II), in materia di valutazione delle conoscenze e competenze delle persone fisiche che, per conto dell'intermediario, forniscono ai clienti consulenza in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti. Rimaniamo a disposizione per un incontro, per ogni chiarimento fosse necessario in materia di Accreditamento. Sperando di farvi cosa gradita, si allega anche un breve opuscolo in tema di Certificazione delle competenze. Cordiali saluti. Direttore di Dipartimento Dr. Emanuele Riva pag.: 1/6

2 Si riportano di seguito i punti oggetto di analisi: Punto 3.1 Domanda Con riferimento all ulteriore titolo o abilitazione di cui al punto A) iii), si ritiene che lo stesso possa essere utilmente rilasciato da un Università riconosciuta dal MIUR ovvero anche da un ente munito di un sistema di accreditamento riconosciuto a livello europeo o internazionale? Risposta Con riferimento agli ulteriori titoli che dovrebbero attestare il possesso di conoscenze coerenti con quanto previsto dagli Orientamenti (cfr. paragrafo 2), l espressione ente munito di un sistema di accreditamento riconosciuto a livello europeo o internazionale non è formalmente corretta, se si prende a riferimento il sistema di accreditamento normato a livello europeo dal Regolamento (CE) n. 765 del Il riferimento può essere chiarito intendendo che le conoscenze richiamate siano dimostrate con il possesso di una Certificazione rilasciata sotto accreditamento in conformità al Regolamento Comunitario 765/2008. Con riferimento alle competenze richieste da ESMA, è da ritenersi che siano soddisfatte dai requisiti necessari ad ottenere una certificazione in conformità alla UNI ISO Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale (personal financial planning) - Requisiti per i pianificatori finanziario-economico- patrimoniali personali (personal financial planner). In tal caso si ritiene la richiesta pienamente giustificata, per i motivi che esponiamo di seguito. L evoluzione delle attività economiche, il trasferimento delle conoscenze e delle competenze all interno del mercato unico europeo, in assenza di strumenti terminologici che consentano di caratterizzare in modo univoco le molteplici attività professionali, pongono il problema della qualificazione e, prima ancora, della riconoscibilità delle professioni, del trasferimento delle competenze, della tutela dei lavoratori. Negli ultimi anni in ISO, CEN e UNI sono nate numerose iniziative di qualificazione di attività professionali (alcune direttamente collegate ad aspetti tecnologici, altre relative a professioni per nuovi bisogni) che hanno portato alla definizione da parte di numerose Commissioni tecniche di un consistente pacchetto di norme UNI. Con l approvazione della legge 4 del 14 gennaio 2013 Disposizioni in materia di professioni non organizzate l attività di normazione UNI ha assunto ulteriore rilevanza. Infatti la legge dà piena applicazione al principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica. In particolare l articolo 6 Autoregolamentazione volontaria, pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l esercizio autoregolamentato dell attività professionale che la norma tecnica di fatto garantisce. Così la conformità alle norme UNI e la partecipazione ai lavori degli organi tecnici (di cui all articolo 9 Certificazione di conformità a norme tecniche UNI ) diventano un fattore determinante. Inoltre, in base al Regolamento comunitario 765/2008, si è confermata, nel marcato unico europeo, la scelta di riferirsi solo a certificazioni accreditate dall Ente unico nazionale di accreditamento (in Italia ACCREDIA). In tema di professioni, utile anche il richiamo alla sentenza del Tar Lazio n del che ha confermato che la richiesta di Project manager titolare di qualifica PMP non risponde a nessun obiettivo meritevole di tutela in quanto non ha alcun valore legale e non è riconosciuta dall organismo legittimato dall ordinamento italiano a svolgere tale compito (Accredia). Il richiamo all accreditamento trova spazio anche nel recente Codice Appalti - D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 (Art. 87. Comma 3 3. Le stazioni appaltanti, qualora richiedano agli operatori economici la presentazione di certificati rilasciati da organismi indipendenti per attestare la conformità ai criteri di cui al comma 2 dell'articolo 34, fanno riferimento a organismi di valutazione della conformità accreditati ai sensi del regolamento (CE) Ns. rif. DC2017SPM057 pag.: 2/6

3 n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, in conformità alle norme UNI CEI EN ISO/IEC della serie 17000) Punto 3.4 Domanda Ritenete di formulare osservazioni o rilievi in merito all ipotesi di prevedere che la revisione delle qualifiche del personale venga valutata tramite il superamento di uno specifico esame, da effettuarsi al termine di un corso tenuto dall intermediario stesso o da un ente formatore terzo, entrambi muniti di un sistema di accreditamento riconosciuto a livello europeo o internazionale? Risposta Con riferimento ai soggetti erogatori del corso, l espressione entrambi muniti di un sistema di accreditamento riconosciuto a livello europeo o internazionale non è formalmente corretta, se si prende a riferimento il sistema di accreditamento normato a livello europeo dal Regolamento (CE) n. 765 del Il riferimento può essere chiarito intendendo che il corso sia tenuto dall intermediario stesso o da un ente formatore terzo, ed entrambi i corsi siano muniti di certificazione accreditata rilasciata in conformità al Regolamento Comunitario 765/2008. Per contenuto, durata dei corsi e qualifica dei docenti, dovranno essere emesse disposizioni specifiche che saranno oggetto di valutazione ai fini della certificazione del corso. Esponiamo di seguito le motivazioni che hanno determinato le proposte di chiarimento. In base alle regole internazionali di accreditamento, è fatto divieto che un ente di formazione possa anche svolgere, senza adeguate contromisure, attività di certificazione. Questo per garantire l imparzialità nella valutazione (si veda la norma UNI EN ISO 17024:2012) Non è chiaro se il richiamo all accreditamento debba riferirsi: - All intermediario / ente di formazione - Ovvero al corso stesso Sembra che l intenzione del documento sia quella di garantire che il contenuto e le modalità del corso in sé siano garantire da una certificazione. SI tratta quindi non di Certificazione delle competenze, richiamate nel punto precedente (certificazione UNI ISO rilasciate da organismo accreditato ISO 17024:2012), ma certificazione del corso in sé (certificazione rilasciata da organismo accreditato ISO 17065:2012). Se così fosse, occorrerà però chiarire in un documento specifico (specifica tecnica) quali siano esattamente i contenuti del corso, la durate, le competenze dei docenti, prove di valutazione e quant altro ritenuto necessario per garantire l efficacia del corso stesso. Ns. rif. DC2017SPM057 pag.: 3/6

4 Chi è ACCREDIA ACCREDIA è l'ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo il 22 dicembre 2009, nato come Associazione riconosciuta, senza scopo di lucro dalla fusione di SINAL e SINCERT e con il contributo di SIT - INRIM, ENEA e ISS. ACCREDIA è l'unico ente riconosciuto in Italia ad attestare che gli organismi di certificazione ed ispezione, i laboratori di prova, anche per la sicurezza alimentare, e quelli di taratura abbiano le competenze per valutare la conformità dei prodotti, dei processi e dei sistemi agli standard di riferimento. ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione dei prodotti e servizi che circolano su tutti i mercati. Con ACCREDIA l'italia si è adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, che dal 1 gennaio 2010 è applicato per l'accreditamento e la vigilanza del mercato in tutti i Paesi UE. Ogni Paese europeo ha il suo Ente di accreditamento. L'Ente Nazionale è responsabile per l'accreditamento in conformità agli standard internazionali della serie ISO e alle guide e alla serie armonizzata delle norme europee EN Tutti gli Enti operano senza fini di lucro. ACCREDIA valuta la competenza, l'indipendenza e l'imparzialità degli operatori di valutazione della conformità (Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni, ispezioni, prove e tarature. Le attività dell'ente si articolano in tre Dipartimenti: - Certificazione e ispezione; - Laboratori di prova; - Laboratori di taratura. L'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico perché gli utenti business e i consumatori finali, ma anche la Pubblica Amministrazione quando ricorre a fornitori esterni, possano fidarsi, fino all'ultimo anello della catena produttiva e distributiva, della qualità e sicurezza dei beni e dei servizi che circolano su un mercato sempre più globalizzato. La fiducia reciproca tra il produttore e l'acquirente di un bene, tra il fornitore e l'utente di un servizio è una conquista per il funzionamento efficiente del mercato - o meglio dei mercati contemporanei, sul piano sia pubblico che privato, in ambito nazionale come internazionale. L'accreditamento garantisce che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, prodotto e personale) che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità, e dietro una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi). Per maggiori informazioni Cartella stampa Ns. rif. DC2017SPM057 pag.: 4/6

5 La certificazione delle competenze rilasciate da Organismi accreditati Il sistema previsto dalla Legge n. 4/2013, che ha disposto in materia di professioni non organizzate in Ordini o Collegi, evidenzia la scelta del legislatore di distinguere la qualificazione volontaria di un professionista ottenuta attraverso la certificazione di un organismo accreditato, rispetto all attestato rilasciato dall associazione professionale di riferimento e all autoregolamentazione del professionista stesso. In particolare, all art. 9 della Legge richiamata è previsto che il professionista possa dimostrare la propria competenza in virtù del certificato conseguito dopo essersi sottoposto ad apposita valutazione da parte di un organismo accreditato da ACCREDIA, in conformità alla norma tecnica UNI definita per la prestazione professionale. La scelta del legislatore è stata dunque quella di individuare l accreditamento, rilasciato dall Ente unico nazionale, quale strumento per garantire la competenza, l indipendenza e l'imparzialità degli organismi di certificazione dei professionisti, oltre ad assicurare il riconoscimento internazionale dei certificati, fondamentale per dare valore ed efficacia sul mercato alle qualifiche professionali. Gli organismi che operano per la certificazione delle figure professionali, in ambito volontario e cogente, devono essere accreditati ai sensi della norma tecnica internazionale UNI CEI EN ISO/IEC "Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone". Tale standard, su base volontaria, non esclude alcuna professione dalla possibilità di essere certificata. Attraverso l accreditamento, vengono soddisfatti tre requisiti fondamentali per l affidabilità del mercato delle professioni e la salvaguardia degli interessi dei consumatori: imparzialità: la valutazione delle competenze delle figure professionali è svolta da un soggetto (organismo di certificazione) che, ai sensi della norma 17024, deve essere indipendente ed imparziale nei confronti delle persone certificate (es. non deve offrire o fornire formazione professionale pertinente alla competenza che certifica); aggiornamento professionale continuo che, per tutta la durata della certificazione, deve essere documentato dalla persona interessata tramite attestati di formazione o prove d esame (in base allo schema di certificazione applicabile); accertamento della competenza della figura professionale che passa attraverso il superamento di una prova d esame. Le certificazioni accreditate, inoltre, in virtù dell appartenenza di ACCREDIA all Infrastruttura europea di accreditamento (EA - European co-operation for accreditation) sono riconosciute valide in tutti i Paesi dell Unione europea perché sono coperte dagli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento (MLA). Peraltro, IAF - International Accreditation Forum ha avviato le procedure che dovrebbero portare ad estendere la validità dell accordo MLA, attualmente limitata all ambito comunitario di EA, alle economie dei principali Paesi del mondo. Da un punto di vista operativo, l organismo di certificazione esamina la competenza del candidato, sulla base dei requisiti applicabili, per mezzo di prove scritte, orali e pratiche, pianificate e strutturate in modo tale da assicurare che tutti i requisiti siano sistematicamente verificati, con documentata e sufficiente evidenza, utile a confermare la competenza del candidato. L'organismo si avvale di appositi rapporti per garantire che l esecuzione e i risultati della valutazione siano documentati in modo chiaro e appropriato, compresi lo svolgimento e gli esiti dell'esame, e assume la decisione sulla certificazione unicamente in base alle informazioni raccolte nel corso del processo di certificazione. Coloro che prendono la decisione in merito alla certificazione non devono aver partecipato all'esame del candidato o alla sua formazione. Il certificato rilasciato al professionista che ha superato la valutazione implica automaticamente, anche per la sua scadenza periodica, la verifica costante e continua del mantenimento dei requisiti. In particolare, l'organismo di certificazione definisce un processo di sorveglianza proattiva, per monitorare la conformità del professionista con le prescrizioni applicate per la certificazione, e ne specifica anche i requisiti per il rinnovo, per garantire che la persona certificata continui a soddisfare i requisiti di certificazione in vigore. La certificazione di terza parte, quindi, è alla base dell affidabilità del professionista, perché spinge la persona a mantenere e migliorare con continuità la competenza richiesta. Gli organismi accreditati per la certificazione del personale sono in costante aumento, così come i professionisti che vi ricorrono per qualificarsi sul mercato. In 5 anni, dalla nascita di ACCREDIA, sono più che raddoppiati (passando da 14 a 38) gli organismi accreditati per la certificazione dei professionisti. Ns. rif. DC2017SPM057 pag.: 5/6

6 All inizio, la certificazione delle persone riguardava i processi di costruzione della qualità, legati alle attività industriali, come la saldatura, la brasatura e le prove non distruttive. Con oltre persone certificate, questi settori continuano a rappresentare la quota più consistente dei professionisti certificati. L attività di valutazione della conformità e la consulenza rappresentano altri comparti strutturali della certificazione delle persone sotto accreditamento, con le certificazioni rilasciate ad auditor e responsabili di audit e a consulenti per i sistemi di gestione qualità, ambiente, salute e sicurezza sul lavoro, ecc. Oggi, invece, crescono a ritmi sostenuti le certificazioni di professionisti a cui il consumatore si rivolge nella vita quotidiana, per la salute e il benessere come il chinesiologo e il naturopata o per i servizi al cittadino come l amministratore di condominio o il tributarista. La maggior parte delle certificazioni riguarda il settore volontario, ma vi sono ambiti in cui la normativa prevede la certificazione accreditata come requisito obbligatorio per lo svolgimento di specifiche attività, come quelle di recupero, manutenzione e installazione dei gas fluorurati, disciplinate dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 43/2012. Un altro settore in cui la certificazione è obbligatoria è quella dei professionisti della security (vigilanza privata) in base alla norma tecnica UNI 10459, come disposto da: DM 4 giugno 2014 n.115, DM 1 dicembre 2010 n. 269 e Disciplinare del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Ns. rif. DC2017SPM057 pag.: 6/6

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