HIGHLANDS INSTITUTE SCUOLA DELL INFANZIA

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1 VENGA IL TUO REGNO! HIGHLANDS INSTITUTE SCUOLA DELL INFANZIA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Il primo passo per un grande progetto Fondazione Highlands Institute Viale della Scultura Roma Eur Tel Fax

2 INTRODUZIONE FORMAZIONE UMANA INTEGRALE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra educazione è formazione umana integrale di bambini e ragazzi perché essi sono il futuro di ogni paese e la speranza della Chiesa come sempre affermato dal Papa, prima Giovanni Paolo II, e ora Benedetto XVI. Le scelte educative del nostro Istituto si attuano in conformità ai valori della Costituzione Italiana e delle direttive ministeriali (siamo scuola paritaria) e si ispirano alla pedagogia cristiana, che si fonda sulla concezione dell uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, volto ad un fine soprannaturale in Cristo, perché è stato da Lui salvato e chiamato a partecipare alla Sua vita. Così centro del nostro sistema pedagogico è Cristo, in quanto è Lui che viene proposto ai nostri alunni come modello e criterio di vita. L educazione dell uomo consiste dunque nell aiutare ciascuno a scoprire il progetto di vita per il quale Dio l ha creato, a realizzare pienamente questo progetto e con ciò stesso tutte le proprie potenzialità. Ne discende che tutti i doni che l uomo riceve non possono essere, in alcun modo, sprecati, bensì debbono essere potenziati al massimo e messi a frutto. Per compiere il nostro Progetto Educativo, abbiamo puntato su: Docenti e collaboratori cha garantiscano il grado d eccellenza dei nostri alunni. Un sistema educativo orientato all apprendimento responsabile. L inserimento quotidiano intensivo della lingua e della cultura inglese. Un ambiente naturale e strutturato, gradevole, accogliente e ben curato. Uso di tecnologie e metodologie all avanguardia. Come si attua tutto ciò nella fascia di età prescolare? I primi anni di vita del bambino costituiscono un momento chiave per il suo sviluppo globale e questo richiede uno specifico piano di azione. È necessario aver chiaro che è indissociabile la relazione fra apprendimento e sviluppo. Apprendimento Livello di sviluppo Questo vuol dire che l apprendimento in condizioni adeguate permette lo sviluppo e che il livello di sviluppo del bambino influenza i suoi modi e tempi di apprendimento. Non dobbiamo solo aspettare che il bambino maturi prima di introdurlo in più avanzate situazioni di apprendimento, ma dobbiamo piuttosto provocare esperienze vicine alle sue possibilità perché venga stimolata la maturazione e quindi lo sviluppo.

3 La suddivisione per età dei bambini e le implicazioni formative Da questa impostazione ne deriva che i bambini nella nostra scuola dell Infanzia sono divisi per fasce di età: I bambini di 3 anni sono le Api (infanzia 1.) I bambini di 4 anni sono le Giraffe (infanzia 2.) I bambini di 5 anni sono i Castori (infanzia 3.) Anche le docenti si specializzano per ogni livello, quindi ogni anno i bambini cambieranno le maestre sia di italiano che di inglese. Riteniamo, infatti, e l esperienza ce lo ha confermato, che là dove il progetto educativo è forte ed il lavoro della squadra docente è realmente condiviso, il cambiamento della maestra diventa per i bambini un opportunità di crescita e li aiuta a sviluppare maggiormente le loro risorse, rimettendosi sempre in gioco e aprendosi a stili personali differenti. È evidente che questa scelta nulla toglie all impegno del docente per stabilire relazioni affettive significative con i bambini e a dare il meglio di sé perché nell anno in cui il bambino è con lei possa sviluppare al massimo le sue potenzialità. Molta cura è dedicata dalle insegnanti: - Alla compilazione dei profili di ingresso e di uscita dei bambini che permettono una trasmissione storica del percorso formativo del bambino all interno dei tre anni della scuola dell infanzia. - Alle valutazioni degli apprendimenti attesi al termine di ogni esperienza educativa. Proprio sulla base di questo accurato lavoro di osservazione e verifica si svolgono i colloqui fra docenti e genitori, che hanno l intento di stabilire obiettivi formativi comuni: la scuola dell infanzia si pone, infatti, come sussidio alle famiglie nel delicato compito di facilitare, stimolare, orientare le priorità nel cammino di crescita di ogni bambino, conosciuto personalmente e personalmente seguito nel suo percorso formativo. La scheda pedagogica si inserisce proprio in questo stile aperto e chiaro di comunicazione fra scuola e famiglia. DAL P.E.I. ALL OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Come si esplicano le tre azioni della nostra prassi educativa nella scuola dell Infanzia? 1. INSEGNARE, dal latino in-signo che vuol dire imprimere segni nella mente è un processo che si svolge, come direzione, dall esterno all interno, e focalizza l attenzione sulla trasmissione dei saperi che appartengono alla propria cultura, senza mai dimenticare che, affinché avvenga un reale processo di apprendimento, l essere umano deve essere attivo e perciò i processi di insegnamento, utilizzando una metafora alimentare, riguardano più l assimilazione che non la semplice ingestione. Tutto questo richiede: Programmi completi che adeguino i contenuti alle caratteristiche evolutive, psicologiche, affettive e sociali dei diversi livelli di sviluppo (3-4 e 5 anni).

4 Sistema didattico efficiente, nato dalla ricerca dell ICIF (Centro Internazionale di Formazione Integrale) che porta i bambini ad acquisire tutte le competenze cognitive e culturali necessarie a raggiungere eccellenti livelli (eccellenza accademica) per ogni fascia di età. I mezzi: Programmi: per la Scuola dell Infanzia il programma Sunrise offre, per ogni livello di età, competenze, apprendimenti attesi e contenuti nucleari, con attività e materiali per lo sviluppo delle competenze e la valutazione degli apprendimenti. Metodologie: Reading Street che ci fornisce un sistema operativo ricco di suggerimenti pratici. Le Attività: volte a creare esperienze di apprendimento, pensate per stimolare la curiosità del bambino e spingerlo ad esplorare, manipolare formulare domande, analizzare situazioni. nel circle time, nei centri, nello small group con l insegnante, ma anche attraverso attività laboratoriali, di gruppo, sportive, musicali ed artistiche. 2. EDUCARE dal latino e-ducere che vuol dire condurre fuori, estrarre; è un processo che si svolge, come direzione, dall interno all esterno. Si riferisce non solo alle facoltà intellettuali ma anche a quelle morali di una persona. Mantenendo il paragone alimentare è il momento in cui tutte le sostanze, se ben assimilate, si trasformano in crescita della persona (del tessuto osseo, dei muscoli.ecc). Si tratta di aiutare i nostri studenti ad applicare, nella loro vita quotidiana, ciò che apprendono ed hanno interiorizzato, guidarli a rendere operativi gli apprendimenti affinchè, passo dopo passo, i bambini imparino ad agire in modo maturo, liberi di scegliere ed orientati al bene. I mezzi: Programmi: che centrano l attenzione del docente sulle competenze e quindi non soltanto sul sapere ma sul saper fare e saper essere. Metodologie: riflessione sulle esperienze, attenzione personalizzata, motivazione positiva per rafforzare l identità del bambino e spingerlo a rivedere le sue spiegazioni, le ipotesi per sviluppare le sue capacità di apprendere ed elaborare le proprie conoscenze. Organizzare eventi e situazioni di apprendimento in cui il bambino si trovi a dover rielaborare, ragionare in modo autonomo, o in gruppo; time out. Le Attività: dare incarichi, responsabilità, favorire l autonomia di lavoro, incentivare attività di lavoro cooperativo (project) nei centri, in cui i bambini date le linee guida siano stimolati a organizzarsi e muoversi e interagire nella realizzazione di obiettivi, in modo autonomo. Anche il contatto con il mondo naturale dà al bambino importanti opportunità, così come la possibilità di osservare, esplorare e manipolare oggetti e materiali di uso quotidiano, permette ai piccoli di ampliare le informazioni vaghe possedute(sulla conoscenza concreta sul mondo che ci circonda) verificando sul campo e traendo le conclusioni. 3. FORMARE, anche questo verbo viene dal latino e indica l atto di dare forma costruire: comporre elementi secondo un certo ordine (con un senso fortemente connotato spiritualmente: non si forma una casa.ma si forma una Persona!!!). Si tratta di aiutare i nostri alunni a dare ordine alle loro azioni per ottenere un bene superiore, costruire una gerarchia di valori, orientare sentimenti, emozioni, volontà; aiutarli a sviluppare una retta coscienza orientata al bene. Agire affinché il nostro alunno abbia uno spirito saldo, una volontà forte e ferma, capace di dominare il proprio carattere sviluppando tutte quelle virtù che rendono l essere umano completo.

5 Mezzi: educazione alle Virtù, educazione affettiva, disciplina positiva, attenzione personalizzata (piano di sviluppo personale) con riunioni di CAP (coordinamento Attenzione Personalizzata), sviluppo delle competenze spirituali e sociali/apostoliche. Attività: progetto protagonista, progetto valori, attività svolte in piccoli gruppi, giochi di squadra, conversazioni nel circle time, attività di coro, preparazione e partecipazione ad eventi, condivisione dei materiali di gioco, tutte le situazioni in cui si rende necessario aprirsi all altro ed avere un ritmo che non sia il proprio; tutte quelle situazioni in cui si deve differire la soddisfazione immediata di un bisogno, imparare ad aspettare, a rispettare un turno, a fare le file; giochi che richiedano il rispetto di regole, giochi per imparare le buone maniere (gentilezza verso le persone), attenzione all altro, a collaborare, insegnare a pregare come momento giornaliero semplice, spontaneo per ringraziare, per chiedere aiuto, consiglio. PRINCIPALI LINEE OPERATIVE Attenzione alla persona: l attenzione personalizzata costituisce il cuore di tutto il nostro impegno educativo ed è una caratteristica della nostra pedagogia. Desideriamo conoscere profondamente i propri alunni per poter seguire, nel corso dello sviluppo, ogni bambino nel suo personale progetto di vita, attraverso un programma di formazione. Gli insegnanti prendono in considerazione i bisogni particolari di ciascun bambino, avendo cura che ognuno possa sviluppare al massimo i suoi talenti. Disciplina positiva: diamo grande importanza alla motivazione positiva per aiutare i nostri alunni a sviluppare una retta coscienza e tutta l ampia gamma delle virtù umane e cristiane. Grande importanza riveste la motivazione positiva e la ricerca di ciò che possa motivare al miglioramento ogni singolo alunno. Attenzione alla famiglia: attraverso una comunicazione chiara e professionale, coinvolgendoli nel progetto valori che implica una condivisione di linea formativa, offrendo colloqui di orientamento ed assistenza e attività speciali per genitori e bambini. (Crescere in Famiglia, Mamme nella Fede, una mattina per Mamma e Papà, Festa dei Nonni, Festa del Papà, Festa della Mamma.ecc). PRINCIPI FONDAMENTALI I Principi fondamentali sono i punti di riferimento che definiscono, nel loro insieme, la funzione dell educazione prescolare ed esprimono sia gli obiettivi che ci aspettiamo raggiungano i nostri alunni, sia gli ideali verso cui ci muoviamo. Essi formano la base delle competenze di cui intendiamo favorire lo sviluppo mediante l azione educativa. Essi permettono di valutare la formazione che ricevono i nostri alunni in questa prima tappa del loro percorso formativo. II. PROFILO DI USCITA DALLA SCUOLA DELL INFANZIA Nel nostro modello di educazione prescolare i bambini: 1. Scoprono di essere persone amate da Dio, che li ama e non li lascia soli, conoscono e si entusiasmano per Gesù Amico, come centro, criterio, modello, identificandosi con il suo messaggio. Scoprono Maria come loro guida, che si prende cura di loro. Acquisiscono le basi di una personalità matura, iniziando a conoscere e a vivere le virtù in modo positivo, seguendo l esempio di Gesù, il loro migliore amico.

6 2. Sviluppano un idea positiva di sé stessi (autostima), conquistando autonomia ed iniziativa. Acquistano un attitudine positiva verso l apprendimento, riconoscono (consapevolezza/metacognizione) le proprie abilità e talenti nelle differenti aree del programma educativo; imparano ad esprimere i propri sentimenti e a regolare le proprie emozioni. Tutto questo li condurrà a conoscere, interpretare ed esprimere progressivamente le proprie emozioni e sentimenti, cominciando a comprendere, accettare e rispettare quelle degli altri. 3. Sono capaci di svolgere incarichi differenti e lavorare in collaborazione con gli altri, divengono attenti alle necessità degli altri e aiutano chi è in difficoltà. Iniziano a risolvere i conflitti attraverso il dialogo, conoscono e rispettano le regole della convivenza nella scuola e fuori di essa. Tutte queste capacità aiuteranno gli alunni a manifestare, nella relazione con gli altri i valori fondamentali per la convivenza: rispetto per la dignità umana, uguaglianza dei diritti fra le persone, riconoscimento ed apprezzamento delle differenze culturali ed etniche; giustizia, rispetto, mutuo aiuto e generosità. 4. Scoprono modi concreti per provvedere ai bisogni degli altri e lo fanno con entusiasmo. 5. Conoscono, comprendono e fanno propri i concetti: ascoltando, memorizzando, ricostruendo e rielaborando nella propria immaginazione; iniziano a sviluppare le capacità riflessive e creative. 6. Migliorano ed arricchiscano l espressione e la comprensione del linguaggio orale in due lingue e ampliando il vocabolario per soddisfare necessità personali e sociali (sanno raccontare un fatto, una storia ascoltata, esprimere un opinione e motivarla, esprimere il proprio punto di vista nella prima lingua.) 7. Conoscono le principali funzioni del linguaggio scritto, sanno riassumere un racconto attraverso le immagini individuandone, protagonista, ambiente e momenti principali (3 sequenze), riconoscono i fonemi e li associano ai corrispondenti grafemi, nei due idiomi (nel carattere stampato maiuscolo e minuscolo); acquisiscono le competenze di base del pre-grafismo. 8. Apprendono a trovare e selezionare informazioni da distinte fonti e sanno approfittare di queste risorse per apprendere, scambiare opinioni ed elaborare giudizi. 9. Apprendono concetti matematici: a partire da situazioni concrete che richiedono l uso degli apprendimenti e delle abilità acquisite per stabilire relazioni di quantità e di distanza fra oggetti; per contare e valutare, per riconoscere attributi, misurare grandezze, per aggiungere e togliere elementi da un insieme. 10. Sviluppano la capacità di risolvere problemi in maniera creativa in situazioni che implichino il lavorare collaborando, la riflessione, la spiegazione, la ricerca di soluzioni usando strategie o procedimenti inventati, e, infine, la capacità di comparare i metodi usati. 11. Sviluppano le abilità per osservare fenomeni naturali, fare domande, prevedere, comparare, sperimentare, registrare, cercare risposte ed elaborare spiegazioni sui processi di trasformazione del mondo naturale e sociale ed acquisiscono l abitudine a rispettare e prendersi cura dell ambiente. 12. Sviluppano la sensibilità, l iniziativa, l immaginazione e la creatività per esprimersi attraverso l arte (musica, poesia, scultura, danza e teatro) per

7 apprezzare le manifestazioni artistiche e culturali intorno a loro ed anche in contesti diversi. 13. Migliorano le abilità di coordinazione, controllo, manipolazione e movimento in attività di gioco libero ed organizzato e di esercizio fisico che gli permettono di acquisire la consapevolezza delle proprie conquiste e delle proprie capacità per affrontare e superare sfide, consentendogli la costruzione di un equilibrato schema corporeo e imparando a conoscere il proprio potenziale fisico. Si prendono cura del proprio fisico e della salute collettiva, vivendo e promuovendo uno stile di vita sano e comportandosi in modo da prevenire i rischi. Progressivamente imparano a prendere parte a differenti giochi ed attività motorie, usando questo canale così interessante per promuovere la conoscenza. LE MODALITÀ Il modo di lavorare con i bambini è collegato alla necessità di arricchire ed ampliare i loro ambiti di esperienza. Per questo è importante partire dall esperienza che il bambino già possiede, in questo modo, rivivendo le esperienze potrà generalizzare ed interiorizzare formandosi idee e concetti. Il processo educativo non può prescindere dall osservazione di ciò che il bambino prova, fa e dice. La sua interpretazione del mondo ci aiuta a capire come percepisce la realtà. Per lo sviluppo equilibrato della sua personalità è assolutamente necessario che il bambino stia bene a scuola e che stabilisca relazioni positive con gli adulti ed i coetanei. La cura ed il rispetto del corpo del bambino da parte dell adulto lo aiuterà a prendere coscienza del valore del suo corpo e delle sue sensazioni e possibilità fisiche. Questa conoscenza corporale costituirà la base della fiducia, dell autostima e della sua identità futura. I bambini acquisiranno i primi strumenti necessari per agire nell ambiente e sentire che le loro necessità sono soddisfatte, pian piano impareranno ad esprimerle in modo più chiaro, finché saranno in grado di acquisire la completa autonomia nei contesti quotidiani. In questa fase di età in cui i bambini stanno ancora acquisendo il linguaggio è importante che gli adulti accompagnino le attività, anche quelle di accadimento, con un abbondante comunicazione gestuale e verbale. Si tratta di favorire lo sviluppo del linguaggio attraverso l interazione con gli adulti e con i coetanei cercando di usare frasi costruite in modo completo e che, man mano che il bambino cresce, si fanno più complete. Inizia a questa età il contatto con i libri facendo in modo che i bambini li vedano come fonte di interesse e di piacere. L attrazione per la lettura è in stretta relazione con lo sviluppo del linguaggio orale e cresce quando al bambino viene frequentemente letto fin da quando è molto piccolo. Gli insegnanti porranno particolare cura a far sì che le attività siano particolarmente divertenti, stimolanti e soddisfacenti e che favoriscano lo sviluppo di qualità come attenzione, rispetto per gli altri, collaborazione. È imprescindibile per lo sviluppo del bambino un interazione ricca con gli adulti e le manifestazioni aperte di affetto: l adulto così faciliterà le attività del bambino.

8 CAMPI DI ESPERIENZA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Con il termine campi di esperienza si intendono i diversi ambiti del fare del bambino, i settori in cui, a partire dall esperienza, si svilupperanno le competenze, attraverso la scoperta, la ricerca e l elaborazione personale per arrivare gradualmente allo sviluppo di un pensiero sempre più libero dal vincolo del qui ed ora e perciò sempre più astratto. CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. I bambini formulano le grandi domande esistenziali e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni; prendono coscienza della propria identità; scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale. Negli anni della scuola dell infanzia il bambino osserva la natura, la vita e il suo evolversi ed estinguersi, l ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze dei propri sentimenti, sa controllarli, esprimerli in modo adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Pone domande su: - Temi esistenziali - Religiosi - Diversità culturali - Ciò che è bene o male - Giustizia. Ha raggiunto una prima consapevolezza: - Dei propri diritti - Dei diritti degli altri - Dei valori - Delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini. Si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. È consapevole delle differenze e sa averne rispetto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure. Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti. Sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

9 Il corpo in movimento Identità, autonomia, salute La scuola dell'infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività. Il bambino raggiunge una buona autonomia personale: - Nell alimentarsi - Nel vestirsi - Riconosce i segnali del corpo - Sa che cosa fa bene e che cosa fa male. Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali: correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l uso di attrezzi e il rispetto di regole, all interno della scuola e all aperto. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo, rappresenta il corpo in stasi e in movimento. Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità. I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici ); Sviluppa interesse per l ascolto della musica e per la fruizione e l analisi di opere d arte. Comunica, esprime emozioni, Racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. È preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. Ricostruisce le fasi più significative

10 per comunicare quanto realizzato. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta. Il bambino sviluppa la padronanza d uso della lingua italiana; Arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell esprimere e comunicare agli altri: - Le proprie emozioni, - Le proprie domande, - I propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, Inventa ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie. Dialoga, Discute, Chiede spiegazioni e spiega, Usa il linguaggio per progettare le attività e per definirne le regole. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. È consapevole della propria lingua materna. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

11 La conoscenza del mondo Ordine, misura, spazio, tempo, natura I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l ordinare, l orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole. Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi. Confronta e valuta quantità; Utilizza semplici simboli per registrare; Compie misurazioni mediante semplici strumenti. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; Formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. Il bambino è - Curioso, - Esplorativo, - Pone domande, - Discute, - Confronta o Ipotesi o Spiegazioni o Soluzioni o Azioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. LA LINGUA INGLESE Il nostro è un Istituto a forte immersione nella lingua inglese. In ogni classe operano due insegnanti, una italiana e l altra di lingua inglese, che costituiscono, per il bambino due figure di riferimento di uguale importanza. La mattina è divisa in due periodi di tempo uguali in cui le due insegnanti si alternano all interno della classe. I bambini fanno quindi due ore di inglese tutti i giorni; in questo tempo l insegnante svolge un programma di familiarizzazione e apprendimento della lingua inglese. I bambini svolgono tutte le attività che rientrano negli stessi campi di esperienza affrontati anche dall insegnante italiana, in lingua inglese. La lingua viene perciò appresa in situazione. Naturalmente, nelle attività, l aspetto verbale viene privilegiato, ma è sempre inserito in una situazione di apprendimento. I bambini svolgono un programma che li porta, attraverso attività strutturate, l esplorazione, giochi e canti, appositamente

12 studiati e graduati, a comprendere e, poi, gradatamente, ad usare le prime strutture della lingua e a far proprio un discreto lessico di base. EDUCAZIONE MOTORIA Una volta a settimana i bambini, nella palestra della scuola, svolgono attività motorie guidati da due insegnanti (per i 3 e i 4 anni) e da un insegnante (per i 5 anni), diplomati all ISEF. Le attività vengono svolte, secondo una precisa programmazione, nell ambito del campo d esperienza corpo e movimento. Un lavoro che inizia a tre anni, con attività imitative e giochi imitativi ed espressivi psicomotori, alla scoperta del proprio corpo e delle sue potenzialità, per giungere nel gruppo dei cinque anni già ad attività preatletiche e a giochi con regole. EDUCAZIONE MUSICALE Una volta a settimana, per un ora, un insegnante di musica, diplomato al Conservatorio, lavora in classe in contemporaneità con l insegnante italiana svolgendo con i bambini un programma che parte da una prima sensibilizzazione musicale ed arriva, nell ultimo anno, ad una vera e propria educazione all ascolto, rilevando le prime caratteristiche strutturali del mondo dei suoni. L insegnante cura anche la preparazione di piccoli cori: i bambini apprendono gradatamente le regole del cantare insieme, osservando e seguendo chi dirige. Così mese per mese anche le ricorrenze e cantare diventa occasione di formazione. INFORMATICA I bambini di cinque anni (ultimo anno) svolgono un programma di informatica, con un insegnante specializzato nell alfabetizzazione informatica dei bambini di questa fascia d età. In sala informatica i bambini svolgono attività che prevedono l uso della lingua inglese con la loro insegnante. Nella classe di inglese i bambini dell ultimo anno, nello scenario della tecnologia hanno a disposizione il computer per lavorare con il materiale di cui dispongono i nostri programmi. PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE E PERSONALIZZAZIONE La nostra impostazione metodologica esclude che gli obiettivi formativi della scuola dell infanzia vengano espressi in termini di contenuti di apprendimento, aree o aspetti del sapere che vanno trasmessi; essi vanno invece declinati nella forma di atteggiamenti e capacità che si vogliono sollecitare, promuovere ed affinare. Da tale impostazione deriva una forte responsabilità dei docenti nell articolare, progettare e contestualizzare il curriculum nell ambito di ogni gruppo-classe, con attenzione puntuale ad ogni singolo bambino, fondata su un sistema di osservazioni sistematiche e verifiche periodiche dello sviluppo e degli apprendimenti. L organizzazione delle attività, di conseguenza, si fonderà su una continua e responsabile flessibilità relativa ai tempi, ai ritmi ed agli stili di apprendimento diversi per ogni bambino. Il percorso formativo di ogni bambino sarà registrato nel Portfolio dell alunno e nel Libretto Pedagogico, che accompagnerà il bambino nei tre anni della Scuola dell Infanzia.

13 PROGETTI E LABORATORI IN ORARIO CURRICOLARE I PERCORSI LABORATORIALI Sono tutte le attività che si svolgono in percorsi più o meno lunghi durante il corso dell anno e che proprio per questo si intrecciano strettamente con la programmazione didattica, facendone parte in modo strutturale, sono condotti da professionisti che collaborando strettamente con i docenti, apportano il loro contributo specialistico alzando la qualità delle proposte formative dell Istituto. TEATRO LABORATORIO TEATRALE TEATRO IN.GIOCO (Infanzia 1, 2 e 3) Fare un laboratorio teatrale nella scuola dell Infanzia vuol dire recuperare e proporre ai bambini le radici giocose che sono proprie del teatro stesso. Tutti i bambini giocano a facciamo finta che... : è una forma del tutto istintiva di drammatizzazione, nella quale si assumono e quindi si interpretano i ruoli più diversi. Il nostro laboratorio teatrale entra in questa istintiva disponibilità dei bambini ad interpretare ruoli diversi per indurli a riflettere su se stessi e sugli altri in un gioco di scoperta delle emozioni e in un lavoro in cui la componente di squadra è fondamentale. Ad ogni fascia di età corrisponde una strategia didattica che tiene conto del momento dello sviluppo dei bambini stessi e delle loro possibilità espressive. Il tutto nella consapevolezza, sempre, che si sta giocando. ARTE LABORATORIO D ARTE: L ARTE IN OGNI SENSO (Infanzia 1, 2 e 3) In un ottica di formazione integrale, è per noi importante avvicinare i bambini all arte, alla grande arte, suscitando il gusto del bello, stimolando le capacità percettive e creative dei bambini ed introducendoli, fin da piccolissimi, allo speciale linguaggio dell arte. Gli stimoli di partenza si intrecciano sempre con la narrazione e/o il gioco e portano i bambini, in modo allegro ma anche sempre più consapevole e strutturato, ad accrescere la loro sensibilità artistica e ad attivare le loro risorse. Saranno così guidati ad entrare nel linguaggio dell arte, che ci consente di esprimere e comprendere anche oltre le parole. In questa fascia di età, infatti, è ancora più facile osservare la grande arte con occhi aperti e rielaborare quanto osservato ricercando uno stile personale. MUSICA LABORATORIO MUSICALE: ORCHESTRANDO (Infanzia 2 e 3) li Crescere con la Musica per imparare a conoscerla e ad amarla!! L orchestra entra in classe: nel corso dei due anni di infanzia 2 e 3 i bambini avranno l opportunità di conoscere tutti gli strumenti che compongono l orchestra. Gli alunni, guidati dal proprio insegnante, scoprono, uno dopo l altro, gli strumenti dell Orchestra e ne focalizzano l aspetto, l altezza timbrica e lo stato d animo che il suono di quello strumento suscita in loro. Nella lezione di musica seguente, incontrano personalmente lo strumento. Si concretizza così l esperienza diretta con lo strumento e con colui il quale lo suona da professionista e ne spiega direttamente le prerogative, le qualità timbriche ed espressive. Per concludere. al termine degli incontri con i singoli strumenti appartenenti ad ogni famiglia, gli alunni li rivedono nuovamente suonare di fronte a loro per gruppi (Archi, Legni, Ottoni, Percussioni), diventa facile così fare esperienza della

14 meraviglia dell interazione dei differenti strumenti i cui suoni si fondono creando l armonia della musica di insieme. E poi.. lo spettacolo teatrale nel giorno della Festa del Bambino e le differenti uscite didattiche, collegate alle tematiche che i bambini stanno sviluppando, ampliano e completano una progettazione già di per sé estremamente ricca, che stimola i bambini mettendoli in condizioni di avere un ambiente di apprendimento allargato che faciliti la varietà delle esperienze. Le uscite, al museo, al teatro o ad altri siti di interesse culturale/scientifico, verranno svolte inserendosi a completamento o come stimolo di partenza in differenti momenti dell anno, quando la progettazione di italiano o quella di inglese lo suggerisca. I PROGETTI I progetti hanno la caratteristica di inserirsi come momento formativo che unifica i diversi campi di esperienza. Nella scuola dell infanzia sono attivi i seguenti progetti: INVITO ALLA LETTURA (Infanzia 3). Aiutare i bambini ad incontrare, conoscere ed amare il libro, stimolare, incentivare la creazione di un rapporto d amore personale con il libro. Il desiderio di leggere e comunicare attraverso la scrittura è forse il principale pre-requisito per l apprendimento della lettura e della scrittura che avverrà in primaria. Oltre a vivere il libro come centro dell azione didattica, i bambini leggeranno anche a casa. Il progetto invito alla lettura si articola in una collaborazione fra casa e scuola e mette il bambino in condizione di raccontare agli altri amici il libro letto a casa e di cui avrà riassunto, per immagini, i momenti fondamentali. Più libri leggi, riassumi e racconti più punti raccogli ed alla fine un piccolo diploma sancirà l impegno del lettore super. PROGETTO PROTAGONISTA (Infanzia 3). Un momento di integrazione fra famiglia e scuola per far sentire i bambini protagonisti delle loro storie di vita. Un progetto volto allo sviluppo dell autostima che aiuta i bambini ad aprirsi agli altri e a sentirsi positivi. Essere protagonisti per una settimana nella propria classe, non significa fare protagonismo, al contrario è utile per capire quali sono le proprie risorse e come si possono mettere a disposizione degli altri. Chi non è protagonista? I bambini impareranno ad interessarsi all altro, ad ascoltarlo e scoprire la ricchezza del fatto che siamo tutti differenti e speciali.a vedere gli amici con occhi nuovi. PROGETTO CRESCIAMO CON LUIGI E MARIA (3-4 e 5 anni). Un percorso che si propone di sostenere concretamente lo sviluppo di competenze di base per la formazione umana del bambino, avviando, su basi pratiche, un alleanza formativa fra scuola e famiglia. Una virtù al mese da sviluppare con attività molto pratiche e concrete. ATTIVITÀ POMERIDIANE Dalle ore 14:30 inizia il doposcuola che prevede attività in Italiano che sviluppano ampliamenti ed approfondimenti della programmazione curricolare (della mattina). Le metodologie e lo stile formativo sono le stesse delle attività della mattina.

15 ATTIVITÀ POMERIDIANE OPZIONALI Nel pomeriggio i bambini possono partecipare ad attività facoltative, che richiedono un iscrizione aggiuntiva: Workshop di inglese 4 anni (due ore settimanali di attività in lingua inglese) il lunedì e giovedì dalle 14:30 alle 15:30. Workshop di inglese 5 anni (tre ore aggiuntive di attività in lingua inglese) il lunedì e giovedì dalle 14:30 alle 16:00. Workshop musicale Crescendo con la musica della durata di 50 minuti: - 3 anni il mercoledì dalle 15:30-4 anni il mercoledì alle 14:30-5 anni il mercoledì alle 14:30 Il centro sportivo offre attività sportive di nuoto (3-4-5 anni), danza (4-5 anni) e minibasket (4-5 anni) i cui orari e condizioni andranno definite presso la segreteria del centro sportivo. Per i bambini di 5 anni è possibile iniziare il corso di pianoforte. LE SCELTE ORGANIZZATIVE ORGANIGRAMMA Rettrice Coordinatrice Responsabile Amministrativo Vice coordinatrice Segretaria del settore Docenti Segreteria Amministrativa (Cassa) COLLOQUI Rettrice Coordinatrice/vice coordinatrice Docenti Per appuntamento Per appuntamento Per appuntamento

16 Per tutti gli appuntamenti ci si può rivolgere alla segreteria del settore, tranne che per appuntamenti con la Rettrice che si possono prendere contattando la segreteria di direzione. La segreteria della scuola dell infanzia è aperta tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 15:00. La segreteria amministrativa (Cassa) è aperta tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 12:00 ed il lunedì anche dalle ore 15:00 alle ore 16:00. Tutti i docenti della scuola, oltre a possedere i titoli richiesti dal Ministero per l insegnamento (siamo una scuola paritaria), condividono ed hanno fatto proprio il progetto educativo e sono impegnati in una formazione personale continua, sia sul versante didattico-psicologico, che su quello umano e spirituale. Nel settore operano, prevalentemente con docenti e famiglie, ma anche in attività particolari con i bambini, il Padre Cappellano e le Consacrate, che offrono la loro accoglienza ed assistenza spirituale e formativa. Ricevono per appuntamento (rivolgersi alla segreteria del settore). GLI SPAZI: STRUTTURE DISPONIBILI E SERVIZI POF - SCUOLA MEDIA INFERIORE ANNO SCOLASTICO 2003/2004 Due giardini attrezzati (infanzia 1 e infanzia 2/3) Due palestre coperte Aula informatica Sala Riunioni Mensa Reception Due sale mensa 12 aule Due sale accoglienza Cappella Aula Magna La scuola dispone anche di una piscina coperta la cui gestione, per i corsi di nuoto opzionali pomeridiani, è curata dal centro sportivo 470.

17 ORARIO INFANZIA 1 Orario Attività 8:00-8:30 Accoglienza 8:30-10:00 Attività didattiche 10:00-10:15 Merenda 10:15-10:45 Ricreazione /giardino 10:45-12:00 Attività didattica 12:00-12:35 Pranzo per i bambini che usufruiscono di questo servizio. 12:45-13:00 Uscita senza pranzo 14:00-14:30 Uscita con pranzo senza doposcuola 12:45-14:30 Riposino 14:30-15:00 Ricreazione/giardino 15:00-16:00 Attività didattica 16:00-16:30 Merenda 16:30-17:00 Attività 17:00-17:30 Assistenza all uscita INFANZIA 2 Orario Attività 8:00-8:30 Accoglienza 8:30-10:15 Attività didattiche 10:15-10:30 Merenda 10:30-11:00 Ricreazione /giardino 11:00-12:30 Attività didattica 12:45-13:30 Pranzo per i bambini che usufruiscono di questo servizio. 12:45-1 3:00 Uscita senza pranzo 13:30-14:20 Ricreazione/ giardino 14:00-14:30 Uscita con pranzo senza doposcuola 14:30-16:00 Attività didattica 16:00-16:30 Merenda 16:30-17:00 Attività 17:00-17:30 Assistenza all uscita

18 INFANZIA 3 Orario Attività 8:00-8:30 Accoglienza 8:30-8:40 File 8:40-10:00 Attività didattiche 10:00-10:30 Ricreazione /giardino 10:30-10:45 Merenda 10:45-12:35 Attività didattica 12:35-13:20 Ricreazione/giardino 12:45-13:00 Uscita senza pranzo 13:40-14:20 Pranzo per i bambini che usufruiscono di questo servizio 14:20-14:30 Uscita con pranzo senza doposcuola 14:30-16:00 Attività didattica 16:00-16:30 Merenda 16:30-17:00 Attività 17:00-17:30 Assistenza all uscita Nell orario curricolare (8:30-12:30), la didattica della Scuola dell Infanzia prevede lo svolgimento delle seguenti attività: Didattica in lingua italiana Didattica in lingua Inglese Musica Informatica (solo infanzia 3) Educazione motoria 15 ore 10 ore 1 volta a settimana (lezione e coro) 1 volta a settimana 1 volta a settimana LE REGOLE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DELL HIGHLANDS INSTITUTE La scuola dell Infanzia pur non essendo scuola dell obbligo, e pur nella comprensione delle necessità particolari delle famiglie con bambini piccoli, non può prescindere dal determinare alcuni punti fermi (regole) che permettono una gestione serena e rispettosa dei diritti di tutte le persone che compongono questa comunità. Fondamentalmente si chiede ai genitori che scelgono di frequentarla: 1. Il rispetto degli orari di entrata e di uscita, sia della mattina come del pomeriggio. 2. Il rispetto delle norme di riammissione a scuola dopo malattia (dopo 5 giorni di assenza è necessario il certificato del medico che attesti che il bambino può essere riammesso a scuola) ed anche l attenzione a non mandare il bambino a scuola se non sta bene; un giorno a casa in più garantisce tutti. Molto spesso la diffusione dei mali stagionali e delle malattie esantematiche deriva proprio da questa eccessiva fretta di ritornare a scuola, anche se ancora non pienamente in forze, il bambino è ancora debole e con più facilità predisposto a riammalarsi. 3. Per i bambini che frequentano la mensa il pasto alternativo è alternativo per malattia e non per.gusto!!

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