Comune di Villamagna Provincia di Chieti
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- Tito Corona
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1 Comune di Villamagna Provincia di Chieti VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA IN DATA 17 NOVEMBRE 2010 VERBALE N. 44 SESSIONE STRAORDINARIA -SEDUTA PUBBLICA DI PRIMA CONVOCAZIONE OGGETTO: RINEGOZIAZIONE PRESTITI CONCESSI DALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI. CIRCOLARE N DEL 21 SETTEMBRE L anno duemiladieci il giorno diciassette del mese di novembre alle ore 19,35 in Villamagna e nella Casa comunale, IL CONSIGLIO COMUNALE Convocato nei modi e nelle forme di legge, con lettera d invito n del 10 novembre 2010 si è riunito in prima convocazione, sessione ordinaria ed in seduta pubblica, nelle persone dei signori: n. Nominativo Assenti 1 NICOLO Paolo Rosario Sindaco 2 Di Labio Giulio Antonello 3 Valente Antonio 4 Perrucci Giovanni 5 Zappacosta Antonio 6 Mancini Gennaro 7 Menicucci Gianluca 8 Baldassarre Aurelio 9 De Amicis Emanuela 10 Liberati Erika 11 Masciulli Tommaso Enzo X 12 D Onofrio Fernando e con l assistenza del Segretario Comunale Dott. Osvaldo TRULLO. Consiglieri assegnati n. 13, in carica n.12, presenti n. 11, assenti n. 1 Sono presenti gli assessori non consiglieri: De Luca Sergio Dario, D Ortona Aurelio, Proietti Fernando e Giandomenico carmine. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Dott. DI LABIO GIULIO, nella sua qualità di Presidente del Consiglio Comunale, assume la presidenza, dichiara aperta la seduta e invita i consiglieri a deliberare sull oggetto posto all ordine del giorno. CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Su analoga certificazione del messo comunale certifico che la presente deliberazione è stata affissa all Albo Pretorio il 24 NOV e vi resterà per 15 giorni consecutivi ai sensi dell art.124 del D. Lgs , n Villamagna, li 24 NOV IL SEGRETARIO 1
2 OGGETTO: Rinegoziazione prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Circolare n.1278 del 21 Settembre IL CONSIGLIO COMUNALE VISTO l art.42 del decreto legislativo 18 Agosto 2000, n 267 e successive modificazioni ed in particolare il comma 2 - lettera h) ; VISTO l articolo 5 del decreto legge 27 Ottobre 1995, n 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 Dicembre 1995, n 539; VISTA ora la circolare n 1278 del 21 Settembre 2010, ad oggetto: Rinegoziazione dei prestiti della Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell articolo 5 del decreto legge 27 Ottobre 1995, n 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 Dicembre 1995, n 539 ; VALUTATO che la rinegoziazione riguarda prestiti con le seguenti caratteristiche: a) intestati a province, comuni, comunità montane, isolane o di arcipelago e unioni di comuni (di seguito Enti ); b) coincidenza tra soggetto pagatore e soggetto mutuatario (sono esclusi i prestiti con più di un pagatore); c) in ammortamento a tasso fisso; d) scadenza non antecedente al 31 dicembre 2013; e) residuo debito da ammortizzare pari o superiore a 5.000,00 euro; f) non concessi in base a leggi speciali. Non possono comunque essere rinegoziati i Prestiti Originari, che presentino una delle seguenti caratteristiche: I. già convertiti o rinegoziati a partire dal 2003; II. con diritto di estinzione parziale anticipata alla pari; III. intestati ad enti commissariati per inquinamento mafioso privi degli organi elettivi ricostituiti; IV. intestati ad enti in condizione di dissesto finanziario, che non abbiano approvato l ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato di cui all articolo 261 del decreto legislativo n 267 del 18 Agosto 2000; TENUTO CONTO che l Ente ha in corso di ammortamento prestiti aventi le caratteristiche previste dalla circolare ed è possibile aderire, pertanto, alla rinegoziazione; RITENUTO opportuno aderire alla rinegoziazione proposta dalla Cassa Depositi e Prestiti seguendo i seguenti principi generali: - Armonizzazione della struttura delle scadenze dell ente per garantire in futuro un sufficiente turnover nella possibilità di contrazione dei mutui considerando anche gli effetti della cessazione del contributo dello stato sul fondo investimenti; - Generazione di una diminuzione consistente della rata di ammortamento, con decorrenza 2011, onde fronteggiare parzialmente la difficile situazione finanziaria per l ente prospettata dalle disposizioni contenute nella legge 30 Luglio 2010, n 122 di conversione del D.L 78/2010 (in particolare nella parte attinente alla riduzione dei trasferimenti erariali); 2
3 VISTA la lista dei mutui da rinegoziare in relazione alle condizioni attualmente vigenti (settimana ) di cui al prospetto sottonotato: Identificativo Originario Rata Semestrale Originario (Euro) Debito Residuo (Euro) Capitale Erogato (Euro) Tasso fisso d'interesse (%) Durata Residua (anni) Rata Semestrale Successiva (Euro) /00 916, , ,46 5, , / , , ,27 5, , /00 687, , ,84 5, , /00 755, , ,93 5, , /01 724, , ,93 5, , /00 719, , ,27 5, , /00 964, , ,61 5, , / , , ,19 5, , /00 630, , ,55 5, , /00 776, , ,85 5, , / , , ,55 5, , / , , ,69 5, , / , , ,90 5, , /01 657, , ,41 5, , / , , ,44 5, , /01 476, , ,41 6, , / , , ,53 5, , / , , ,69 5, , / , , ,24 5, , / , , ,23 5, , /01 631, , ,14 5, , /00 815, , ,36 5, , /01 804, , ,63 5, , / , , ,36 5, , /01 431, , ,11 5, , / , , ,53 5, , / , , ,00 5, , / , , ,10 5, , / , ,46 0,00 4, , / , , ,24 5, , / , , ,34 5, ,15 TOTALE RATA SEMESTRALE PRESTITO ORIGINARIO: ,44 TOTALE RATA SEMESTRA LE PRESTITO RINEGOZIATO: ,26 RITENUTO pertanto necessario un provvedimento consiliare con cui l Ente autorizzi, per l anno 2010, il ricorso alla rinegoziazione al fine di una più efficace gestione attiva del debito; VISTA la seguente documentazione allegata in copia alla presente deliberazione: 3
4 1) Elenco Prestiti; 2) Proposta contrattuale di Rinegoziazione a tasso fisso; 3) Circolare della Cassa Depositi e Prestiti n 1278 del 21 Settembre 2010; VALUTATO: - che la stipula del contratto di rinegoziazione non ha effetti novativi e pertanto i prestiti rinegoziati continuano ad essere regolati, per quanto non espressamente modificato con il contratto di rinegoziazione, sulla base del Decreto Ministeriale 07 Gennaio 1998; - che il contratto con la CDP S.p.A. ha per oggetto la rinegoziazione, ai sensi dell articolo 5 del decreto legge 27 Ottobre 1995, n 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 Dicembre 1995, n 539 dei Prestiti concessi dalla CDP ed indicati nell Elenco Prestiti 02/16.00/001.00; - che i Prestiti Rinegoziati hanno scadenza pari a quella indicata, per ciascun, nell Elenco Prestiti 02/16.00/ (la Data di Scadenza ); - che i Prestiti Rinegoziati saranno regolati sulla base del tasso fisso nominale annuo indicato, per ciascuno di essi, nell Elenco Prestiti 02/16.00/ (il Tasso di Interesse ); - che tale contratto deve essere stipulato in forma scritta; - che la decorrenza della rinegoziazione è fissata al 1 Gennaio 2011 e che il debito residuo oggetto di rinegoziazione è, in relazione a ciascun prestito da rinegoziare, quello vigente al 1 Gennaio 2011; VISTO il d.lgs 267/2000 come vigente; VISTO lo Statuto comunale; ACQUISITI i pareri favorevoli prescritti dall'art. 49 del d.lgs. 267/2000, relativi rispettivamente alla regolarità tecnica e contabile dell atto; Udito l intervento del Presidente del Consiglio Comunale, il quale invita il Vice Sindaco, De Luca Sergio Dario, assessore al bilancio, all illustrazione dell argomento posto all esame del Consiglio Comunale; Udito l intervento del Vice Sindaco, il quale evidenzia che l Amministrazione comunale propone la rinegoziazione dei mutui a 30 anni. Ciò significa che la durata residua dell ammortamento di ogni prestito rinegoziato è appunto di 30 anni. I Comuni limitrofi di Vacri, Bucchianico, Ripa Teatina, Francavilla al Mare e San Giovanni Teatino hanno già provveduto a deliberare la rinegoziazione dei mutui, e l adesione alla rinegoziazione a livello nazionale è stata molto alta. I fattori positivi dell allungamento dell ammortamento dei prestiti, prosegue il Vice Sindaco, sono: 1) i migliori tassi di interesse. Molti dei mutui oggetto di rinegoziazione hanno attualmente il tasso di intersse del 7%. Con la rinegoziazione esso viene abbassato al 5%; 2) l assenza di penalità, nel senso che la rinegoziazione non comporta oneri aggiuntivi per l Ente, al contrario di ciò che avviene quando i soggetti della rinegoziazione sono i privati; 3) tasso di interesse fisso per tutta la durata dell allungamento dell ammortamento dei prestiti; 4) risparmio di oltre euro all anno, per effetto della diminuzione del rimborso annuo dei prestiti pari all importo indicato. 4
5 Questo risparmio, continua il Vice Sindaco, consente di compensare i futuri tagli dei trasferimenti statali che decorreranno dal prossimo anno, la cui percentuale non è stata ancora definit, ama si vocifera essere non inferiore al 10%. Con il passare degli anni l importo del risparmio diminuirà, ma fino all undicesimo anno, a decorrere dal 2011, il risparmio complessivo sarà di oltre euro. Dal dodicesimo anno terminerà l effetto positivo del risparmio e inizierà la cosiddetta curva negativa, nel senso che la rata annua da restituire sarà superiore a quella dovuta se i prestiti non fossero stati rinegoziati. E da tener conto però che la curva negativa sarà mitigata dagli effetti della svalutazione, per cui il reale valore della rata si ridurrà della metà rispetto al valore di oggi. La rinegoziazione dei mutui, prosegue il Vice Sindaco, comporta indubbi vantaggi per le casse dell Ente, tenuto conto della diminuzione delle entrate per effetto del taglio dei trasferimenti erariali sopra accennato, e della prevedibile diminuzione del gettito dell addizionale IRPEF a causa della crisi economica in corso che ha determinato il collocamento in cassa integrazione di molti dipendenti con la conseguente riduzione dei loro redditi e perdita del relativo gettito IRPEF; Udito l intervento del Presidente del Consiglio Comunale, il quale invita il Responsabile del servizio finanziario, Rag. Zappacosta Nino Rino, a relazionare sull argomento in discussione sotto l aspetto tecnico- contabile; Udito l intervento del Responsabile del servizio finanziario, il quale ricorda che l operazione di rinegoziazione dei prestiti è prevista dalla Circolare della Cassa Depositi e Prestiti n del 21 settembre La Circolare indica le caratteristiche dei prestiti originari rinegoziabili, poiché non tutti i mutui sono rinegoziabili, ma solo quelli che hanno scadenza non antecedente al 31 dicembre 2013; hanno un residuo debito da ammortizzare pari o superiore a euro; non sono stati già oggetto di rinegoziazione. La rinegoziazione dei mutui permette di far fronte alla difficile situazione economica in cui versano gli Enti locali, che si accentuerà dall anno prossimo a causa del taglio dei trasferimenti erariali e della probabile diminuzione del gettito IRPEF. La Cassa Depositi e Prestiti, continua il Responsabile del servizio finanziario, ha trasmesso l elenco dei prestiti rinegoziabili i quali ammontano complessivamente a 31. Dalla proiezione degli effetti della rinegoziazione riportata su apposito prospetto risulta che per i primi cinque anni l Ente risparmierà ogni anno la somma di ,36 euro, il che significa che dal 2011 al 2015 disporrà di una maggiore entrata pari appunto a tale importo. Dal sesto anno all undicesimo anno il risparmio continuerà, anche se diminuirà il suo importo. Complessivamente sino all undicesimo anno dall inizio della rinegoziazione la somma complessiva che verrà risparmiata sarà di euro. Dal dodicesimo anno, prosegue il Responsabile del servizio finanziario, cesserà l effetto positivo della rinegoziazione e inizierà la curva negativa del prospetto e complessivamente, fino al trentesimo anno, l Ente dovrà rimborsare una maggiore somma pari a euro; Udito l intervento del consigliere Liberati Erika, appartenente al gruppo di minoranza, il quale sottolinea che la rinegoziazione non è affatto un operazione a costo zero, ma dal dodicesimo anno essa diventa negativa e comporta una maggiore spesa complessiva di euro. Con la rinegoziazione non si fa altro che rinviare i problemi attuali, nel senso che si rinvia nel tempo il pagamento dei prestiti. Cosa pensa il revisore dei conti di questa operazione? Udita la replica del Vice Sindaco, il quale dichiara che il revisore dei conti non può che essere favorevole all operazione, poiché il Comune di Francavilla a Mare, nel quale svolge l analoga funzione di revisore dei conti, ha provveduto alla rinegoziazione dei mutui, e il Comune di Vacri, nel quale riveste la carica di Vice Sindaco, ha ugualmente deliberato la rinegoziazione dei prestiti; 5
6 Udita la continuazione dell intervento del consigliere Liberati Erika, il quale evidenzia che la rinegoziazione dei prestiti peserà sulle successive amministrazioni comunali, che subiranno il costo dell operazione. Ovviamente per l attuale Amministrazione la rinegoziazione dei prestiti è un vantaggio perché essa disporrà di consistenti fondi, ma in questo modo non si pensa al futuro. Il problema così ricadrà sugli altri, sui futuri amministratori; Udito l intervento del Sindaco. il quale dichiara che in parte comprende le perplessità del consigliere Liberati Erika, ma l operazione deve essere inserita nell ottica delle attuali esigenze degli Enti locali. Se il Comune vuole continuare a garantire l attuale livello dei servizi offerti alla cittadinanza non ha altra scelta che aderire alla rinegoziazione. L odierna situazione finanziaria ci pone davanti ad un bivio: la rinegoziazione permette nell immediato di superare le attuali difficoltà economiche. La non adesione danneggia i cittadini che vedranno diminuire il livello dei servizi. La svalutazione comunque mitigherà di molto gli effetti negativi dell operazione. Adesso l operazione è giusta, continua il Sindaco, e da qui a dodici anni, quando inizierà la cosiddetta curva negativa, cambieranno molte cose, come, ad esempio, l attivazione del federalismo fiscale. Bisogna tener conto che dai calcoli fatti, nel 2011 l Ente subirà una riduzione delle entrate correnti di circa euro, a causa dei tagli dei trasferimenti erariali e della probabile diminuzione del gettito dell addizionale IRPEF. E con una così consistente diminuzione delle entrate non potrà di certo essere mantenuto l attuale standard dei servizi che adesso vengono erogati alla cittadinanza; Udito l intervento del consigliere De Amicis Emanuela, capogruppo di minoranza, il quale dichiara che comprende le attuali difficoltà economiche dall Amministrazione, ma anni fa essa esprimeva un giudizio negativo sulla rinegoziazione dei prestiti che era stata fatta. Il problema di garantire l attuale standard dei servizi è un problema non di oggi ma è vecchio, e l unica strada che viene proposta per risolverlo è il ricorso all indebitamento. La rinegoziazione dei prestiti permette un breve respiro, ma in futuro saranno i cittadini a pagare i costi dell operazione. A fianco della rinegoziazione dei mutui, prosegue il consigliere De Amicis Emanuela, non si propongono strade alternative per rimpinguare le asfittiche casse comunali. In sette anni l attuale amministrazione non è stata in grado di trovare una strada alternativa all indebitamento, e se essa non ha idee dovrebbe guardarsi intorno per cercare una soluzione ai problemi economici; Udita la replica del Sindaco, il quale fa notare che proprio perché questa Amministrazione si è guardata intorno ha constatato che la rinegoziazione è un operazione che ha avuto una grandissima adesione, sia a livello nazionale che a livello dei Comuni limitrofi. Per quanto attiene alle strade alternative, le fonti di entrata di questo Comune, che geograficamente è posto in collina, e che quindi non può contare dei vantaggi di cui godono in termini turistici i Comuni della costa e quelli della montagna, sono rappresentate da: addizionale IRPEF, la cui aliquota è già al massimo; ICI, la quale è stata soppressa sull abitazione principale, e sostituita con trasferimenti statali, il cui gettito è inferiore a quello che veniva assicurato dall imposta sulla prima casa; dai trasferimenti statali, che ogni anno diminuiscono. Per aumentare le entrate, continua il Sindaco, il Comune non ha altra possibilità che favorire lo sviluppo del territorio, ed è in questa ottica che questa Amministrazione si sta muovendo, come dimostra l avvenuta individuazione e fruizione di una nuova zona artigianale per la quale ci sono richieste di insediamenti da parte di alcuni imprenditori. Altra possibilità di sviluppo sarà offerta dall avvenuta adozione della Variante al Piano Regolatore Generale, il cui procedimento di approvazione è in fase di ultimazione. 6
7 Anche nel 2005, prosegue il Sindaco, fu fatta una rinegoziazione dei mutui e in quell occasione il consigliere De Amicis Emanuela, che allora militava nel gruppo di maggioranza, votò a favore della rinegoziazione. Nel nostro piccolo stiamo offrendo dei servizi e stiamo operando sicuramente per il bene della collettività; Udito l intervento del Presidente del Consiglio Comunale, il quale dichiara che il Consiglio Comunale è la massima espressione della democrazia del paese. Chi ha preso le decisioni in precedenza lo ha fatto con coscienza e tenendo conto delle esigenze della popolazione. Stiamo attraversando un momento di gravi crisi economica per cui bisogna barcamenarsi, ma l Amministrazione cerca di tenere sempre conto delle esigenze del paese e agisce unicamente per il bene della collettività. Le decisioni venivano prese e continuano ad essere prese unicamente nel rispetto di tutto e di tutti, e l Amministrazione non si limita soltanto a guardarsi intorno, ma ha delle proprie idee; Udita la replica del consigliere De Amicis Emanuela, il quale evidenzia che se nel 2005 votò a favore della rinegoziazione dei mutui è perché era agli inizi della sua esperienza amministrativa e si fidava del gruppo di cui faceva parte. Se in seguito ha preso le distanze da esso il motivo è da ricercarsi nella non condivisione di molte scelte. Per quanto concerne il concetto di guardarsi intorno, il senso di esso è soltanto quello di cercare spunti positivi per l azione amministrativa; Il Presidente del Consiglio Comunale, constatato che non vi sono altri interventi, pone a votazione la deliberazione di rinegoziazione dei prestiti concessi dalla cassa Depositi e Prestiti; Con il seguente risultato della votazione accertato e proclamato dal Sig. Presidente: Presenti n.11, Votanti n.11, Astenuti n.===, Voti favorevoli n.8, Voti contrari n.3 (i consiglieri DE AMICIS Emanuela, LIBERATI Erika, D ONOFRIO Fernando): D E L I B E R A 1) di procedere alla rinegoziazione, ai sensi della normativa sopra citata, dei prestiti individuati nell Elenco Prestiti 02/16.00/001.00, riportato in premessa narrativa, alle condizioni rese note da CDP mediante Circolare n pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica; 2) di porre in essere tutte le attività finalizzate alla formalizzazione del contratto di rinegoziazione con la CDP S.p.A. al fine di procurare le risorse finanziarie necessarie; 3) di approvare che ciascun abbia la durata indicata, in relazione a ciascuno di essi, nell Elenco Prestiti 02/16.00/001.00; 4) di approvare che l ammortamento dei Prestiti Rinegoziati avvenga mediante rate semestrali, costanti, comprensive di capitale ed interesse, a partire dal 30 Giugno 2011, il cui valore è indicato, per ciascun, nell Elenco Prestiti 02/16.00/001.00; 5) di garantire le rate semestrali di ammortamento di ciascun Nuovo con delega sul Tesoriere a valere sulle entrate afferenti i primi tre titoli di bilancio; 6) di approvare integralmente il contenuto dello schema di Contratto di Rinegoziazione a tasso fisso, identificato con il codice 02/16.00/001.00; 7
8 7) di approvare integralmente il contenuto dell Elenco Prestiti 02/16.00/001.00, che si trova allegato al presente atto sotto la lettera a); 8) di dare mandato al Responsabile del Servizio Finanziario per lo svolgimento di tutte le pratiche necessarie alla conclusione del procedimento di rinegoziazione. Infine, IL CONSIGLIO COMUNALE RITENUTA la necessità di dare esecuzione urgentemente al provvedimento approvato per attivare le procedure richieste dal caso; Con il seguente risultato della votazione accertato e proclamato dal Sig. Presidente: Presenti n.11, Votanti n.11, Astenuti n.===, Voti favorevoli n.8, Voti contrari n.3 (i consiglieri DE AMICIS Emanuela, LIBERATI Erika, D ONOFRIO Fernando): D I C H I A R A il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art comma 4- del d-lgs. 18/8/2000 n
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