PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO
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1 PIANO DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 DEL CARSO TAVOLO TEMATICO: URBANIZZAZIONE, AMBIENTE URBANO, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO REPORT 1 INCONTRO BASOVIZZA (TRIESTE) 8 LUGLIO 2009 A cura dell Associazione In itinere
2 INFORMAZIONI BASE Obiettivo generale del processo partecipativo: Elaborare una proposta definitiva del Piano di gestione il più possibile condivisa per febbraio - marzo 2010 Compito di questo Tavolo di lavoro: definire la relazione da promuovere tra tutela degli habitat e delle specie e sviluppo delle attività umane non agricole, sia civili, sia produttive. Risultati attesi dal primo incontro: definizione degli obiettivi e delle strategie che il Piano di gestione deve assumere e che nei prossimi due incontri saranno il riferimento per l individuazione delle azioni. All inizio dell incontro sono state presentate informazioni tecniche su: - gli obiettivi e le caratteristiche del Piano di gestione - gli habitat e le specie tutelate che sono maggiormente interessati dalla fruizione ricreativa, escursionistica e sportiva; - le condizioni di tutela che vanno garantite a questi habitat e specie e che costituiscono lo scenario all interno del quale costruire il Piano di gestione. PIANO DI GESTIONE Che cos è L obiettivo generale è quello di garantire la conservazione degli habitat e delle specie che hanno determinato l individuazione del sito Natura 2000, attraverso strategie di tutela e gestione. Gli strumenti urbanistici comunali si conformano al Piano di gestione. Cosa conterrà Gli obiettivi di tutela degli habitat e delle specie e gli strumenti che servono per realizzarle, quali interventi attivi (es.: realizzazione percorsi), incentivi (es.: premi per il ripristino della landa) regolamentazioni (es.: norme sull immissione faunistica), attività didattiche e di monitoraggio. Come verrà costruito Ora esiste solo la delimitazione del Sito e sono in atto studi ambientali. Il percorso partecipativo e il lavoro svolto dai tecnici permetterà al Servizio regionale competente di giungere alla redazione della proposta da presentare alla Giunta regionale.
3 GLI HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO Cosa sono Ambienti che per le loro caratteristiche intrinseche o per le specie che ospitano devono essere tutelati. Interessano solo una parte della superficie del Sito Natura 2000 ed è in corso la loro mappatura per indirizzare gli interventi di salvaguardia nelle aree che li richiedono. Una classificazione utile - Habitat naturali o primari, quali le pareti rocciose, le grize, le falesie, i torrenti pietrificati, le grotte, che per le loro caratteristiche hanno subito fino ad oggi limitate influenze dalle attività umane, eccetto i casi nei quali siano state realizzate opere. - Habitat seminaturali o secondari, quali la landa, i prati, che sono stati creati dall attività agricola e di allevamento Il Carso si caratterizza per la prevalenza e l importanza di questa tipologia di habitat. Pur con dinamiche diverse, anche boschi e i punti d acqua presenti in Carso sono fortemente influenzati dall azione dell uomo. CONDIZIONI DI TUTELA DA GARANTIRE AGLI HABITAT SEMINATURALI I nuclei abitati e gli insediamenti produttivi non agricoli sono posti tutti all esterno del sito Natura Questo significa che queste strutture sono analizzate perché le attività che si svolgono possono determinare impatti all interno del sito o perché il loro sviluppo può influenzare le condizioni oggi in essere. Le Direttive comunitarie impongono di mantenere e, se possibile migliorare le condizioni attuali degli habitat. Ciò implica che il piano di gestione deve porsi gli obiettivi di garantire: - l evoluzione spontanea (tutela passiva) degli Habitat naturali o primari, quali le pareti rocciose, le grize, le falesie, i torrenti pietrificati, le grotte, evitando che l intervento umano ne modifichi direttamente o indirettamente le caratteristiche; - un buon stato di conservazione degli Habitat seminaturali o secondari (landa, prati, boschi, aree umide) che significa mantenimento delle superfici e una tutela attiva (sfalcio, pascolo, legname; - che gli interventi realizzati negli Habitat non di interesse prioritario (inclusi eventuali cambiamenti d uso del suolo) e quelli all esterno del perimetro del sito (gestione reflui, nuove aree insediative) non riducano in quantità e valore la biodiversità presente. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito:
4 RISULTATI DELL INCONTRO OBIETTIVI Esistono due obiettivi generali, il primo ineludibile dato dall essere Sito Natura 2000, l altro emerso nell ambito dell incontro: 1. la tutela degli habitat e delle specie di interesse comunitario; 2. uno sviluppo urbanistico e della struttura produttiva, che determini condizioni residenziali ed economiche tali da garantire un evoluzione positiva alla comunità locale presente nel Carso. STRATEGIA La strategia utile per raggiungere gli obiettivi indicati - valorizzare l esistente, rispettando le caratteristiche urbanistiche e privilegiando la riqualificazione e il recupero; - fare del turismo il settore strutturante, in grado di offrire occasione di occupazione e reddito e di essere un volano per gli altri (agricoltura, artigianato, servizi) - garantire alla comunità locale l opportunità di essere attore rilevante della gestione e manutenzione del territorio e della costruzione del proprio percorso di sviluppo a partire dalle potenzialità presenti. In base a questi elementi, la situazione da raggiungere con il Piano può essere così sintetizzata: Il Carso è formato da diversi sistemi - nuclei insediativi di pregio archietttonico ed urbanistico, elementi diffusi di interesse storico-culturale ed ambiti di alto valore naturalistico che concorrono a determinare un elevata attrattività interna (qualità del risiedere ed operare per i suoi abitanti) ed esterna (interesse da parte dei turisti e di altri soggetti), fattore che permette uno sviluppo corente e compatibile con le risorse locali. OBIETTIVI OPERATIVI La strategia si concretizza in obiettivi operativi che possono essere ricondotti a tre ambiti: A. CONDIZIONI AMBIENTALI DA GARANTIRE Ripristino della zona di landa; Conversione/riqualificazione delle aree demaniali al fine di rafforzare la biodiversità; Gestione corretta delle proprietà collettive con finalità agro-silvo-pastorale: B. CONSERVAZIONE DELL IDENTITA LOCALE Conservazione degli elementi di pregio architettonico ed urbanistico Rafforzamento del patrimonio culturale e sociale Visibilità, possibilità di lettura dei segni storici diffusi nel territorio Sviluppo della ricettività con stili carsici e sostenibili Informazioni alla comunità locale sui processi di trasformazione del territorio per orientarne le scelte. C. SVILUPPO DI UN ECONOMIA SOSTENIBILE Realizzazione di strutture agricole funzionali a pratiche sostenibili Incentivazione della gestione e della trasformazione del territorio per usi compatibili Possibilità per i proprietari disponibili di gestire le superfici a fini di tutela. Sviluppo di attività agrituristiche e di altre iniziative turistiche collegate/sinergiche all agricoltura con un taglio culturale-naturalistico Coordinamento dell offerta turistica
5 Prosecuzione dell attività estrattiva con modalità definite Contenimento dei tempi e dei costi per le autorizzazioni PRIME PROPOSTE PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI Nell ambito dell incontro sono emerse alcune prime proposte sulle azioni da realizzare per raggiungere queste condizioni, per esempio: 1. MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI Gestione delle acque di sversamento dell autostrada Riduzione dell impatto degli elettrodotti e delle altre infrastrutture a rete (anche quelle interrate) Definizione delle modalità di gestione delle attività estrattive che le rendano a basso impatto 2. CONSERVAZIONE DELL IDENTITA LOCALE riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e recupero delle aree dimesse indicazioni per l utilizzo di tecniche eco-compatibili per la costruzione o la ristrutturazione degli edifici 3. SVILUPPO DI UN ECONOMIA SOSTENIBILE Premi, contributi per l acquisizione di attrezzature per i proprietari che si impegnano a svolgere attività di conservazione Creazione di una rete di tutti gli operatori e dell offerta turistica Servizi e marketing territoriale adeguati alla tipologia di turismo offerto e di turisti attesi Elaborazione di criteri guida per i fornitori di servizi nel Carso Redazione di un vademecum per i gestori delle attività turistiche 4. PROMOZIONE DEL TERRITORIO Segnalazione dell ingresso della zona tutelata Cartellonistica adeguata e uniformata in tutto il Carso Presenza di aree di accoglienza dei flussi all ingresso Coinvolgimento del mondo della scuola Manutenzione del verde per preservare gli elementi storici presenti sul territorio 5. INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI Integrazione e armonizzazione con gli altri programmi e processi in atto (PAL, PSL, Carso2014, ecc.) Coordinamento con quanto avviene nelle aree esterne (anche in Slovenia) PROSSIMI PASSI Il prossimo incontro del Tavolo di lavoro si svolgerà dopo la pausa estiva. Questo intervallo è dedicato a raccogliere ulteriori elementi utili. In particolare: a) i partecipanti all incontro, ma anche tutti gli altri interessati, possono integrare quanto contenuto in questo rapporto, in particolare nella parte relativa agli obiettivi e alla strategia; b) coloro che hanno già specifici progetti o hanno elaborato proposte le possono segnalare o inviare; c) sul blog è aperta un area di discussione su come garantire l espressione in italiano e in sloveno nella forma più efficace durante ai Tavoli di lavoro. Invitiamo tutti, soprattutto chi ha esperienze e proposte, a dare il proprio contributo. Ricordiamo i riferimenti: Servizio tutela ambienti naturali e fauna, via Sabbadini, Udine - info@carsonatura2000.it, per il blog: sezione partecipazione sul siti
6 SINTESI GRAFICA DEI RISULTATI DEL PRIMO INCONTRO OBIETTIVI GENERALI TUTELA DEGLI HABITAT E DELLE SPECIE SVILUPPO URBANISTICO PER UN EVOLUZIONE POSITIVA ALLA COMUNITA LOCALE OBIETTIVI OPERATIVI CONDIZIONI AMBIENTALI DA GARANTIRE CONSERVAZIONE DELL IDENTITA LOCALE SVILUPPO DI UN ECONOMIA SOSTENIBILE RIPRISTINO DELLE ZONE DI LANDA SVILUPPO URBANISTICO PER UN EVOLUZIONE POSITIVA DELLA COMINITA LOCALE REALIZZAZIONE DI STRUTTURE AGRICOLE FUNZIONALI A PRATICHE SOSTENIBILI CONVERSIONE AREE DEMANIALI PER RAFFORZARE LA BIODIVERSITA VALORIZZAZIONE DELLE STRUTTURE ESISTENTI INCENTIVAZIONE DELLA GESTIONE E DELLA TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO PER USI COMPATIBILI GESTIONE CORRETTA DELLE PROPRIETA COLLETTIVE CON FINALITA AGRO-SILVO-PASTORALI VISIBILITA E LETTURA DEI SEGNI STORICI DIFFUSI SUL TERRITORIO POSSIBILITÀ PER I PROPRIETARI DISPONIBILI DI GESTIRE LE SUPERFICI A FINI DI TUTELA. SVILUPPO DELLA RICETTIVITA CON STILI CARSICI E SOSTENIBILI SVILUPPO E COORDINAMENTO DI INIZIATIVE DI TURISMO RURALE INFORMAZIONE DIFFUSA SUI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO PROSECUZIONE DELL ATTIVITÀ ESTRATTIVA CON MODALITÀ DEFINITE CONTENIMENTO DEI TEMPI E DEI COSTI PER LE AUTORIZZAZIONI PRIME AZIONI PROPOSTE MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI CONSERVAZIONE DELL IDENTITA LOCALE SVILUPPO DI UN ECONOMIA SOSTENIBILE PROMOZIONE DEL TERRITORIO INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI GESTIONE DELLE ACQUE DI SVERSAMENTO DELL AUTOSTRADA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE E RECUPERO DELLE AREE DISMESSE PREMI, CONTRIBUTI PER L ACQUISIZIONE DI ATTREZZATURE PER ATTIVITA DI CONSERVAZIONE SEGNALAZIONE DELL INGRESSO DELLA ZONA TUTELATA INTEGRAZIONE E ARMONIZZAZIONE CON GLI ALTRI PROGRAMMI IN ATTO (PAL-PSL-CARSO2014,ETC.. RIDUZIONE DELL IMPATTO DEGLI ELETTRODOTTI E DELLE ALTRE STRUTTURE A RETE INDICAZIONI PER L UTILIZZO DI TECNICHE ECO-COMPATIBILI PER LA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI CREAZIONE DI UNA RETE DELL OFFERTA TURISTICA E DI TUTTI GLI OPERATORI CARTELLONISTICA ADEGUATA E UNIFORMATA IN TUTTO IL CARSO COORDINAMENTO CON QUANTO AVVIENE NELLE AREE ESTERNE (ANCHE IN SLOVENIA) DEFINIZIONE DELLE MODALITA DI GESTIONE DELLE ATTIVITA ESTRATTIVE CHE LE RENDANO A BASSO IMPATTO SERVIZI E MARKETING TERRITORIALI ADEGUATI ALLA TIPOLOGIA DI TURISMO OFFERTO PRESENZA DI AREE DI ACCOGLIENZA DEI FLUSSI DEI VISITATORI ELABORAZIONE DI CRITERI GUIDA PER I FORNITORI DI SERVIZI NEL CARSO MANUTENZIONE DEL VERDE PER PRESERVARE GLI ELEMENTI STORICI SUL TERRITORIO REDAZIONE DI UN VADEMECUM PER I GESTORI DELLE ATTIVITA TURISTICHE STRATEGIA : VALORIZZARE L ESISTENTE TURISMO COME SETTORE STRUTTURANTE COMUNITA LOCALE COME ATTORE DEL TERRITORIO
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