RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

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1 RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

2 CONTATORI o GRUPPI DI MISURA Sono centralizzati per edificio (o scala) e devono essere ubicati in posizione accessibile anche in assenza degli utenti. La fornitura può essere di due tipi: 230 V 50Hz monofase (già 220V) 400 V 50Hz trifase (già 380V) Per potenze impegnate fino a 30kW il distributore di energia installa interruttori automatici con funzione di limitatori di corrente (e quindi di potenza) come da tabelle.

3 GRANDEZZE FONDAMENTALI tensione V (V,volt) Corrente I (A,ampère) Resistenza R (Ω, ohm) Potenza P (kw, kilowatt) Energia E (kwh, kilowattora non S.I.) V = R x I (legge di Ohm) P = V x I = R x I 2 E = P x t (se P=cost.)

4 Per In < 32A i quadri elettrici non hanno prescrizioni particolari purché l involucro sia rispondente alle norme CEI e venga apposta una targa di identificazione a cura del costruttore del quadro (in questo caso spesso si tratta dello stesso installatore)

5 CAVI E TUBAZIONI

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11 IMPIANTI ELETTRICI NEI LOCALI BAGNO E DOCCIA IPX1: protezione dalla caduta verticale di gocce d acqua IPX4: protezione da spruzzi d acqua SELV: Safety Extra Low Voltage (fino a 12V)

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17 Spesso invece della corda di rame interrata vengono utilizzati dei dispersori a croce di tipo puntuale, soprattutto nel caso di edifici esistenti

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22 Forza Motrice (prese)

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24 Protezione contro i contatti indiretti Questa misura di protezione si basa sull interruzione automatica dell alimentazione e richiede le seguenti tre condizioni: 1) Messa a terra delle masse metalliche di tutti gli utilizzatori attraverso un impianto comune 2) Installazione di un interruttore automatico, normalmente differenziale, a monte dell impianto o del circuito da proteggere 3) Verifica della condizione RA x Idn < 50V (dove RA valore della resistenza di terra delle masse, 50V tensione di contatto limite convenzionale UL a vuoto nei sistemi a corrente alternata che si ritiene possa permanere per un tempo indefinito nelle condizioni ambientali specificate, alla tensione nominale di alimentazione, senza pericolo per le persone. Per ambienti ed applicazioni particolari a maggior rischio si adottano valori diversi considerati nella parte 7 della norma CEI Idn corrente nominale di intervento differenziale o, in caso di impiego di un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, la corrente di funzionamento in 5 secondi.

25 Si considera che le condizioni situate a destra della curva C1, zona 4, costituiscano un pericolo per il probabile innesco della fibrillazione ventricolare e che tale situazione di pericolo aumenti se ci si allontana dalla curva indicata. La condizione di pericolo che si verifica a sinistra della curva C1, zona 3, risulta tanto minore quanto più ci si allontana dalla curva. Risulta evidente dall analisi della caratteristica che il limite del valore di corrente permanente che non causa danni all individuo si attesta intorno ai 40 ma.

26 Tensione di sicurezza La tensione di contatto limite convenzionale UL è fissato in sede internazionale in 50 V. Questo valore si basa sulla conoscenza degli effetti fisiologici della corrente elettrica sul corpo umano e rappresenta pertanto il valore massimo della tensione che un individuo può sopportare permanentemente senza rischi di elettrocuzione per fibrillazione ventricolare. Nella tabella sono riportati i valori di impedenza del corpo umano in ohm per un percorso mano - mano in corrente alternata a 50/60 HZ per delle superfici di contatto importanti. Ne deriva che se consideriamo il valore della tensione di contatto ammessa di 50V e l impedenza relativa al 5% della popolazione la corrente massima sopportabile permanentemente risulta di 0,034 A.

27 La protezione differenziale Considerando quanto sopra detto ne risulta che nei sistemi di distribuzione TT si ottiene una protezione efficace contro i contatti indiretti, con un interruttore automatico differenziale, anche con un impianto di messa a terra con valori di resistenza facili da ottenere pur in situazioni impiantistiche di una certa complessità. In particolare utilizzando un interruttore automatico differenziale con Idn = 30 ma si ottiene anche una protezione complementare contro i contatti diretti (contatti di persone con parti attive, conduttori o parti conduttrici, in tensione nel servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro, ma escluso, il conduttore PEN). Si fa notare che il differenziale di sensibilità 30 ma assicura una efficace protezione delle persone contro il rischio di elettrocuzione per fibrillazione ventricolare. In effetti, la caratteristica di intervento differenziale (tempo/corrente) si posiziona sensibilmente a sinistra della curva di sicurezza C1 in precedenza. Ciò nonostante l utilizzo dell interruttore differenziale non è riconosciuto come protezione completa contro i contatti diretti, si dovranno pertanto applicare le misure contenute nel capitolo 41 della norma CEI 64-8 in relazione alla scelta impiantistica adottata.

28 IMPIANTI ELETTRICI

29 OBBLIGO DI PROGETTO Per edifici di civile abitazione ed assimilati c è obbligo di progetto per gli appartamenti sopra i 400 m 2. Per gli impianti condominiali c è obbligo di progetto: se la potenza impegnata è superiore a 6 kw se c è una centrale termica di potenzialità >35kW (termici) se c è un autorimessa con più di 9 autoveicoli se l edificio ha h>24m. Sotto a questi limiti, sempre in relazione agli edifici di civile abitazione ed assimilati, non c è obbligo di progetto da parte di professionista abilitato (ing. o per. ind. elettrotecnico),

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44 IMPIANTI DI TERRA

45 IMPIANTI SPECIALI Telefonico Antenna TV (anche sat) Antintrusione Citofono (event.video) e campanelli Impianti di chiamata Impianti di rivelazione incendi e/o gas Impianto dati (cablaggio strutturato) domotica

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50 Illuminazione

51 LA PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI Protezione delle persone contro i contatti diretti ed indiretti, negli edifici civili, con differenziale nei sistemi di distribuzione TT esterno Sistema di distribuzione TT La norma CEI 64-8 definisce sistema di distribuzione TT quel sistema che ha un punto collegato direttamente a terra (in corrente alternata in genere il neutro) e le masse dell impianto collegato ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento del sistema di alimentazione. per massa si intende una parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto. Pertanto in situazioni di guasto, nel sistema TT, la corrente che ne deriva Ig (corrente di guasto) si chiude attraverso la terra

52 Effetti della corrente elettrica sul corpo umano Zona 1: assenza di percezione Zona 2: assenza di effetti pericolosi Zona 3: gravi effetti patofisiologici non mortali Zona 4: elevata probabilità di fibrillazione ventricolare

53 Tensione di contatto la carcassa metallica dell utilizzatore è collegata a terra attraverso il conduttore di protezione PE di resistenza R A e in caso di cedimento dell isolamento disperde la corrente di guasto I g. In questa situazione la carcassa assume la tensione totale di terra UT= R A x I g. La tensione di contatto Uc è minore o al limite uguale alla tensione totale di terra se la resistenza della persona verso terra R A1 è uguale a 0. La corrente che attraversa il corpo umano e dunque il rischio elettrico, dipende principalmente dalla tensione di contatto.

54 La protezione differenziale Considerando quanto sopra detto ne risulta che nei sistemi di distribuzione TT si ottiene una protezione efficace contro i contatti indiretti, con un interruttore automatico differenziale, anche con un impianto di messa a terra con valori di resistenza facili da ottenere pur in situazioni impiantistiche di una certa complessità. In particolare utilizzando un interruttore automatico differenziale con Idn = 30 ma si ottiene anche una protezione complementare contro i contatti diretti (contatti di persone con parti attive, conduttori o parti conduttrici, in tensione nel servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro, ma escluso, il conduttore PEN). Si fa notare che il differenziale di sensibilità 30 ma assicura una efficace protezione delle persone contro il rischio di elettrocuzione per fibrillazione ventricolare. In effetti, la caratteristica di intervento differenziale (tempo/corrente) si posiziona sensibilmente a sinistra della curva di sicurezza C1 in precedenza. Ciò nonostante l utilizzo dell interruttore differenziale non è riconosciuto come protezione completa contro i contatti diretti, si dovranno pertanto applicare le misure contenute nel capitolo 41 della norma CEI 64-8 in relazione alla scelta impiantistica adottata.

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