n.07/08 Anno XXXXII Luglio/Agosto 2014 Sommario IL LAVORO PER I GIOVANI Partita difficile ma ineludibile.

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3 Sommario Tema del Mese Turismo e scuola in Trentino pag. 2 Imprenditorialità fin dall aula pag. 4 Più imprenditorialità nella scuola pag. 6 Tirocini formativi pag. 7 Vita Associativa Intervista al Presidente pag. 8 Deboli le prenotazioni estive pag. 10 Agricoltura e turismo in Anaunia pag. 14 Decollano i b&b di qualita pag. 18 L agriturismo ha messo radici pag. 20 Riaffermato il ruolo delle pro loco pag. 21 Cape: nuove agevolazioni pag. 22 Geotermia e risparmio energetico pag. 23 Hotel come spazi di shopping pag. 24 Giornali in albergo via web pag. 28 Lettera di un turista motociclista. pag. 29 Dolomiti Tutti in treno pag. 30 Giovani Le più vicine eccellenze pag. 32 Laghi Sul Garda partenza valida pag. 33 Trentino Turismo e Promozione Ricordare la guerra volere la pace pag. 34 La rete delle ciclabili si espande pag. 36 Marketing Torna a hotel il forum dei vini autoctoni pag. 38 Normative Dubbi pag. 40 Cercasi, Affittasi, Vendesi Le proposte del mese pag. 42 Chiusura Editoriale 10/7/2014 n.07/08 Anno XXXXII Luglio/Agosto 2014 In Copertina: Dolomiti - Foto Angeli; Ugo Rossi - Foto Magrone Registrazione Tribunale di Trento n 163 R.S. del 17/11/1971 Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Degasperi, TRENTO - Tel asat@asat.it Direttore Responsabile: Roberto Pallanch Comitato di Redazione: Coordinatore Alberto Frioli Davide Cardella, Andrea Rudari, Francesca Maffei, Monica Basile, Laura Licati Abbonamento annuo: 40,00 Editore: Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento Realizzazione: OGP srl - Agenzia di Pubblicità - TRENTO Stampa: Tipografia Esperia - LAVIS Pubblicità: OGP Media - Via dell Ora del Garda, 61 Tel Fax Info: info.ogp@ogp.it - IL LAVORO PER I GIOVANI Partita difficile ma ineludibile. Senza lavoro per i giovani l Italia è finita con queste parole ultimative quanto drammatiche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non lascia spazio ad interpretazioni e richiama tutti, classe politica e burocratica, imprenditori e forze sindacali a dare risposte concrete alla grave situazione di disoccupazione, sottoccupazione e di abbandono della ricerca di un lavoro da parte di molti giovani. Nella crisi economica la stragrande Roberto Pallanch maggioranza delle aziende fa fatica a tirare avanti. Le cosiddette eccellenze produttive, che certamente esistono, non sono comunque in grado di dare risposte significative in termini di crescita dell occupazione. In molti casi i processi di razionalizzazione interni alle aziende, necessari per rispondere agli effetti della crisi, hanno accresciuto la produttività ma non l occupazione. Altro grave impedimento alla crescita occupazionale è la legislazione in materia di lavoro farraginosa e in taluni casi incomprensibile e ingestibile. Il governo nazionale con lo Jobs act ne tenta la semplificazione, ma le lobby conservative frenano e autorevoli esperti di legislazione del lavoro paventano lo snaturamento del provvedimento. Eppure dovrebbe essere ormai evidente che non bastano agevolazioni contributive ad accrescere l occupazione e a spingere le aziende ad assumere. Il bonus giovani del governo Letta è fallito nonostante le risorse finanziarie disponibili perché le aziende sono state frenate e dalla difficoltà di assumere in tempo di crisi economica, ma anche per i vincoli e i costi che la misura introduceva: innanzitutto il chiedere occupazione incrementale, poi l obbligo di contratto a tempo indeterminato per gli assunti e infine regole di accesso al contributo scarsamente chiare per l imprenditore, con un aumento dei costi a carico dell impresa bisognosa di consulenza e quindi con costi di accesso alla stessa. L entrata dei giovani nel mondo del lavoro rimane una partita irrisolta e c è già chi paventa ugual fine per la cosiddetta Garanzia Giovani. In Trentino a settembre dovrebbe partire questo strumento che è auspicabile riesca a mettere in relazione giovani e aziende. è stato scritto che i giovani devono sperimentare le aziende e le aziende sperimentare i giovani. In questa direzione va la scelta della Provincia di avvicinare scuola e mondo del lavoro, e in particolare di portare i ragazzi attraverso le scuole nelle aziende. In parte avverrà attraverso il coinvolgimento delle scuole come soggetti attivi nell ambito delle misure previste e inoltre con la possibilità di gestire tirocini nelle aziende, a partire da quelli estivi. A tal fine Asat ha firmato alcune convenzioni con istituti scolastici per portare tirocinanti negli alberghi. Quanto messo in campo dovrebbe essere utile, perché in ultima analisi più servono conoscenza e fiducia tra le persone, in questo caso tra giovani e datori di lavoro, che possono essere il vero volano di una assunzione in azienda. Se poi ci sono incentivi meglio. E per quanto riguarda la legislazione del lavoro, altro fattore che incide sulla propensione ad assumere, speriamo in una rapida e ampia semplificazione. A questi temi è dedicata gran parte del nostro giornale. Il Direttore Roberto Pallanch

4 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 Foto Uff. Stampa Pat Il Governatore Ugo Rossi TEMA DEL MESE TURISMO E SCUOLA IN TRENTINO Intervista con il Governatore Ugo Rossi In questi primi mesi di avvio della nuova legislatura del Consiglio Provinciale non sono mancate le occasioni di confronto sui temi del turismo con l assessore Michele Dallapiccola, a partire dal tema della riforma del sistema della promozione. Con questa intervista al presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi presentiamo ai nostri lettori la sua visione generale del turismo, dove manifesta una formulazione esplicita del riconoscimento che il settore turistico è ritenuto fondamentale per il Trentino. Su altre questioni, come quello della opportunità di introdurre la tassa di soggiorno per portare risorse aggiuntive alla promozione, emerge nettamente una posizione diversa da quella della nostra associazione. Rossi ha fatto chiaramente capire di considerarla necessaria e di voler inserire le relative risorse finanziarie già nel bilancio provinciale del Apprezzabile è invece il passo indietro sull innaturale fusione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo, anche se il nuovo soggetto previsto, una new.co., formalmente autonoma nelle sue scelte, si presenta con una governance che non prevede un intervento diretto della nostra associazione e /o della categoria alberghiera. Si dovranno quindi trovare meccanismi che ne consentano un coinvolgimento concreto. Interessante è la visione del rapporto tra mondo della formazione e del lavoro che il Presidente Ugo Rossi delinea nell intervista. Da sottoscrivere pienamente il progetto di aprire l istruzione scolastica al trilinguismo come chiave di accesso alla modernità e all internazionalizzazione. Lo stesso vale per l invito rivolto alla scuola nel suo insieme e ad ogni cittadino di aprirsi al pensiero imprenditoriale. Al tema scuola è dedicata la seconda parte dell intervista a Ugo Rossi, completata da un approfondimento sul tema specifico dei tirocini in azienda. Ma arriviamo all intervista. Presidente Ugo Rossi, durante il percorso elettorale e poi nella Relazione accompagnatoria del bilancio della Provincia, abbiamo notato da parte Sua un attenzione particolare al turismo ed alla sua funzione strategica, anche in rapporto con il comparto dell agricoltura. Per molti versi, senza entrare nei particolari delle affermazioni fatte o degli indirizzi adottati, a molti è sembrato un cambio di atteggiamento rispetto al passato. Sono convinto che, parlando di asset strategici, quelli che più ci legano al territorio e da questo punto di vista danno valore aggiunto maggiore, sono appunto turismo e agricoltura. Bisogna lavorare perché possibilmente si sviluppino assieme. Per realizzare concretamente la centralità del turismo va rafforzata la cultura dell accoglienza. In Trentino siamo partiti storicamente qualche decennio dopo l Alto Adige, ma sono ottimista perché il trend in termini di cultura turistica diffusa è comunque positivo. Le nuove generazioni di imprenditori del settore sono molto più sensibili rispetto a qualche anno fa anche sul tema della qualità. Ci si rende conto che per essere competitivi quello che conta non è solo l autostrada che ti porta i turisti in casa, perché in realtà fare turismo significa vendere un emozione e vendere un emozione vuol dire avere 2

5 TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel un territorio che ti segue e si promuove a partire dall accoglienza e dalla qualità. Certo dobbiamo riferirci al tema di come investire le risorse della promozione e se possibile anche riuscire a utilizzarne una parte in politiche infrastrutturali per il territorio, intese non tanto come strutture fisiche ma come capacità di offerta complessiva di tutte le possibilità date dal territorio. Il problema della competitività del nostro turismo sta nell esigenza di riuscire a ragionare come sistema, sia in quanto valle singola sia come Trentino. Siamo di fronte ad una forte riduzione delle risorse per la promozione: come si concilia questa scelta con quella che vuole il turismo in primo piano? Foto A. Trovati Le problematiche di bilancio fanno parte del momento storico, ogni settore è chiamato a fare meglio con meno, quindi anche il turismo. Possiamo spendere meglio i soldi a nostra disposizione soprattutto se realizziamo condizioni di spesa più condivisa, ma anche più chiara nei suoi obiettivi e nelle sue modalità: è l unico modo per cercare di rendere più produttive le risorse. Vorrei ricordare che nonostante questi tagli, in Trentino investiamo nella promozione cifre in assoluto e percentualmente molto maggiori di quelle di altre regioni nostre concorrenti. C è quindi la necessità di realizzare un po più di efficienza. Altro tema, sul quale non mi nascondo, è che dobbiamo cercare di allinearci rispetto ai concorrenti nelle modalità di reperimento di risorse nuove, e penso alla tassa di soggiorno, ancora una volta nella logica di definire bene gli obiettivi di queste risorse e condividere la modalità di utilizzo. Sul punto della definizione degli obiettivi, le posizioni potrebbero coincidere, ma già oggi i privati intervengono in modo consistente nel sostegno alla promozione. Questa scelta sulla tassa di soggiorno, allora, non è una scorciatoia o una fuga in avanti? Non è una fuga in avanti perché già lo fanno tutti i nostri concorrenti, ed è senso di realtà capire che questo non compromette assolutamente nulla in termini di competitività del sistema. La domanda da porsi è: con queste risorse aggiuntive quale risultato vogliamo realizzare? Il settore del turismo ha la garanzia che queste risorse portino davvero valore? Perché su questo argomento giustamente gli operatori devono pretendere fino in fondo chiarezza e certezza della ricaduta diretta dell investimento, un effettiva aggiunta di valore al sistema. Altrimenti non ci siamo. L attenzione deve concentrarsi su che cosa si vuol fare, definendolo prima. Se non siamo in grado di farlo, la tassa di soggiorno diventa solo una nuova gabella più che una opportunità di aggiungere valore, e questo sarebbe un altra cosa. Spesso abbiamo una percezione negativa perché le tasse sono troppe, ma anche perché non capiamo per quale finalità si pagano. Interrogativo strettamente correlato, è con chi e in che modo si governano tali risorse. Inoltre i tempi della amministrazione pubblica per via delle procedure di adozione dei provvedimenti, sono spesso molto lunghi. In questo caso abbiamo tempi sicuri? Anche l inverno deve puntare più in alto Abbiamo già deciso di garantire la governance di queste risorse con un apposita New.Co. autonoma (accogliendo su questo la posizione più volte espressa da Asat, n.d.r.) rispetto alla precedente situazione indistinta all interno di Trentino Sviluppo, che pur aveva potenzialità in termini di sinergie che non vogliamo perdere. Nella new.co c è la possibilità di sedersi assieme allo stesso tavolo e condividere un percorso sull utilizzo delle risorse da destinare alla promozione e sviluppare quel ragionamento sul valore aggiunto che dicevo prima. Non servono tempi molto lunghi per arrivare a questo. Possiamo arrivarci in tempo per la predisposizione del prossimo bilancio provinciale. 3

6 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 IMPRENDITORIALITà FIN DALL AULA E aziende più aperte all insegnamento Nella scuola istruzione e cultura... La seconda parte dell intervista al presidente Rossi ha avuto come tema centrale quello della scuola e delle modalità nuove con le quali dovrà rapportarsi con il mondo del lavoro. per il mondo del lavoro inteso in senso lato, come parti sociali, imprese e istituzioni perché occuparci del capitale umano, della forza lavoro senza avere un collegamento con la scuola è molto più difficile. Dovremo allora convincere anche il cosiddetto mondo del lavoro ad entrare nella scuola e a rendersi conto che investirci è qualcosa che lo riguarda direttamente. Nel turismo una migliore formazione del capitale umano, può anche rendere di più nel medio - lungo periodo rispetto alle risorse destinate alla promozione. Si parla di qualità dei lavoratori ed è tema che gli stessi albergatori ci sollecitano, chiedendo di alzarne il livello. Quello che noi possiamo fare è andare proprio in questa direzione, cercando anche di produrre delle eccellenze. Agli albergatori però chiediamo che anch essi ci aiutino scommettendo sulla forza lavoro locale, con la disponibilità ad assumere qualche costo in più rispetto all utilizzo di una manodopera che viene da fuori, che è forse un po più flessibile ma in molti casi di qualità inferiore e poco legata al territorio che dovrebbe contribuire a presentare e a promuovere. Con riferimento alle minori risorse finanziarie pubbliche, ma anche alla necessità di mantenere la competitività del sistema Trentino si richiede agli imprenditori autonomia e responsabilità maggiori rispetto al sistema pubblico. Anche agli stessi cittadini trentini si chiede di adoperarsi per sviluppare spirito e comportamenti di auto-imprenditorialità. Riteniamo che il rapporto scuola e mondo del lavoro possa giocare un ruolo fondamentale in questo senso, perché entrambe hanno bisogno l uno dell altro: da una parte le imprese devono poter contare su collaboratori qualificati, dall altra il mondo della formazione/istruzione deve guardare con attenzione al mondo del lavoro perché quello è lo sbocco delle persone che si stanno formando. Entrambe possono e devono essere fattori di competitività delle imprese, delle persone e del sistema trentino nel suo complesso. Abbiamo inoltre volutamente dato alla scuola il ruolo di capofila di questo rapporto nuovo, prima di tutto perché si renda conto che sua mission precisa è di preparare il nostro capitale umano ad essere imprenditore. In secondo luogo, lo si è fatto Abbiamo letto con favore le proposte in materia di studio delle lingue straniere, tema che Asat ha posto come necessario nella formazione e nel bagaglio professionale di chi si occupa nel settore turistico. è una scelta nella quale la scuola sta cercando di implementare gli strumenti di cui già disponeva. Abbiamo dedicato risorse europee in maniera specifica a questo obiettivo convinti che porti maggior competitività e sviluppo del capitale umano. Però parlerei di una società nuova, non solo di una scuola plurilingue: è lì che noi dobbiamo puntare. Il turismo è uno dei settori che ne può beneficiare, ma al tempo stesso potrebbe anche aiutare tutta la nostra comunità ad alzare il livello di qualità, per la propria vocazione all apertura. Il discorso delle lingue, al di là del valore aggiunto che porta in termini di accoglienza, è un valore anche in termini di presenza sui mercati permettendo di entrare in relazione con le culture di riferimento alle quali ti rivolgi per portare ospiti in Trentino. Conoscere più lingue obbliga a ragionare, a calarsi nella cultura di un altra persona e per chi deve andare ad affrontare i mercati questo è un passaggio fondamentale. Ad esempio, se vai in Polonia, al di là del fatto 4

7 TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel che parli inglese, devi essere disponibile a metterti in relazione con codici culturali diversi dai nostri. L Alto Adige è in grado di farlo: propone a un certo tipo di cultura mitteleuropea un prodotto tipicamente italiano, ad esempio in termini di enogastronomia, e lo fa con lo strumento della lingua tedesca. Dall altra parte riesce a proporre una tipicità altoatesina al mercato italiano sapendo cosa esso si aspetta. è un vantaggio competitivo che dobbiamo fare anche nostro. Uno strumento utile per accrescere la competenza linguistica e la conoscenza di altre culture sarà quello dei percorsi formativi all estero, che cercheremo di incrementare. Per chi vuole lavorare nel turismo, ci sono diversi percorsi formativi distribuiti sul territorio provinciale. L università non prevede un percorso specialistico orientato al turismo. Abbiamo invece realtà, come ad esempio in Svizzera, in cui ci sono vere e proprie università del turismo di eccellenza, frequentate da chi ha finito il percorso superiore e non proviene necessariamente dalle professionali. Asat indica spesso un obiettivo analogo, come Scuola della hotellerie che produca professionalità di alto profilo. La Provincia come intende affrontare questo tema? Io non vedo in contraddizione il fatto che chi ha studiato giurisprudenza, economia e commercio o anche ingegneria, possa trovare sbocco in un attività economica turistica come imprenditore o dirigente aziendale. Un laureato in giurisprudenza, che ha mentalità imprenditoriale potrebbe fare l assicuratore ma non l albergatore? Si è sempre pensato che il turismo fosse un settore con buoni margini economici e non richiedesse particolari professionalità, e che quindi bastasse imparare un po il mestiere per avere successo o andare avanti in tranquillità. Se mai questo fosse stato vero nel passato, oggi non lo è più. Quindi nella filiera formativa per il turismo mettiamoci anche l Università degli Studi di Trento. Io concordo comunque sulla richiesta e con la scelta di avere una offerta formativa di qualità eccellente, che produca professionalità in grado di dare risposta ai bisogni dell attività imprenditoriale alberghiera. Aggiungo che ai fini della formazione di persone da introdurre nelle aziende assumerà importanza crescente il sistema dell apprendistato, dal livello base a quello di alta formazione professionale, dove un ruolo di responsabilità nella sua attuazione lo dovranno svolgere le aziende. Un passo importante in questa direzione verrà avviato già nei prossimi mesi, parlo del progetto Garanzia giovani tramite il quale scuole e aziende collaboreranno per portare in azienda i ragazzi. Potrà essere un utile banco di prova. Dopo queste analisi, qual è il messaggio che il Presidente della Provincia dà agli albergatori trentini? Il messaggio che posso dare è questo: il Trentino ha delle potenzialità ancora forti ed inespresse. Il settore del turismo è uno dei settori su cui dobbiamo puntare perché è un settore legato al territorio e che non delocalizza, e voglio quindi dare un messaggio di considerazione e di fiducia in questo senso. Però dobbiamo riuscire a fare un ragionamento condiviso su dove vogliamo arrivare, riuscendo a creare sempre di più logiche di sistema. Ho in mente un imprenditore turistico che abbia la capacità di vedere un po più lungo, di essere attore sul territorio di un sistema di cui si sente parte. è chiaro che la prima responsabilità nel ragionare a sistema è della politica, non solo a livello provinciale ma anche a livello territoriale. Ma se vogliamo uscire dalla logica, a volte anche perversa e che in tempi di crisi abbiamo dovuto affrontare, del rincorrersi sullo stesso territorio con i prezzi anche il tema della tassa di soggiorno può diventare un occasione di vedere se ragionando sulle risorse si riesce a rafforzare una logica di sistema. Se l imprenditore turistico riesce a ragionare in presa diretta col suo territorio sarà semplice immaginare cosa fare con queste risorse: questa la sfida. Dall altra parte anche le istituzioni dovranno muoversi in questa direzione, mentre a volte non hanno dimostrato di saperlo fare e si vedono singoli comuni in concorrenza tra loro sul terreno del turismo. Questo non ci porta da nessuna parte. La sfida che attende oggi sia la politica sia gli operatori è la capacità di fare più sistema....senza perdere di vista la formazione pratica 5

8 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 PIù IMPRENDITORIALITà NELLA SCUOLA MA ANCHE MAGGIOR APERTURA DELL IMPRESA ALLA FORMAZIONE Questa è l esplicita intenzione del Presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi, che assume su di sé anche le specifiche competenze in materia di istruzione e conoscenza. La scuola parte in Trentino già da uno standard elevato e moderno. Tuttavia aspetta qualche aggiustamento per rimanere sempre più in linea con i tempi attuali, con le esigenze degli standard europei, con un mondo del lavoro sempre più selettivo e concorrenziale e alla ricerca di competenze vere, di capacità intellettive e manuali. Nessuna rivoluzione ma interventi innovativi e progressivi da compiere nel corso dell intera legislatura. Su questo la Giunta provinciale scommette e molto. Lo ribadisce il Governatore nell intervista che proponiamo, ripercorrendo le linee guida della scuola trentina per il mandato da poco iniziato. Anche Asat guarda con estremo interesse a quanto si sta predisponendo, soprattutto per la parte che riguarda il contatto diretto tra il comparto della scuola ed il mondo delle imprese e del lavoro. Inutile ripetere che buona parte del nostro futuro - di cittadini e di imprenditori - si gioca proprio sulla formazione delle nuove generazioni e sulla loro capacità di affrontare la sfida della modernità con una preparazione adeguata. Quali sono i punti di forza e le aree di possibile miglioramento per il sistema scolastico provinciale? Secondo il presidente assessore, tra i primi vanno considerati il basso tasso di dispersione scolastica, le competenze in italiano e matematica al termine del primo anno della scuola secondaria, il sistema di orientamento scolastico e professionale, i processi di innovazione nella sfera amministrativa e legata al mondo della tecnica gestionale. Ma in altre aree si può e deve fare di più: elevare i risultati medi degli studenti nel sistema della formazione professionale, ridurre il divario tra maschi e femmine in matematica, migliorare gli interventi di orientamento. Nel settore della formazione professionale, la Giunta intende lavorare per facilitare l inserimento lavorativo dei giovani usciti dai percorsi scolastici, formativi e universitari, rafforzando i momenti di raccordo con il mondo del lavoro durante il percorso scolastico (stage, tirocini, alternanza, apprendistato). A tal fine serve un forte coinvolgimento delle istituzioni formative nell apprendistato quale forma di partnership con le aziende ed un maggior confronto con le associazioni di categoria per la definizione del piano dell offerta formativa, i contenuti del V anno della formazione professionale, la distribuzione sul territorio del IV anno e dell Alta Formazione. Si pensa anche di introdurre la Garanzia-Giovani sulla scuola, percorsi di formazione e tirocinio volti all inserimento lavorativo, percorsi di apprendistato per ottenere la qualifica e il diploma. Infine è avvertita la necessità di intensificare e coordinare le iniziative per la formazione degli adulti e definire precisamente il percorso per la certificazione delle competenze acquisite in contesti formali e informali. I capisaldi del Rossi-pensiero si basano su alcuni punti fermi. Innanzitutto le lingue, anzi il trilinguismo, un progetto da introdurre gradualmente per portare tutti gli alunni ad usare correttamente due lingue straniere. Accanto a uno specifico organico di docenti di lingue straniere nella scuola primaria e alla convenzione quadro con il Goethe Institut, già inseriti nelle strategie provinciali, Rossi ha aggiunto anche l attivazione di corsi di perfezionamento universitario in metodologia Clil (l insegnamento veicolare, ndr), la mobilità con voucher per la formazione linguistica all estero, il finanziamento del progetto Erasmus plus e la formazione per l acquisizione di certificazioni linguistiche. Poi il tema del lavoro, con la precisa intenzione di coinvolgere le scuole nell apprendistato con forme di partnership con le aziende, confrontandosi con le associazioni di categoria. Sul tappeto anche il tema della settimana scolastica di cinque giorni, spunto emerso dall incontro con l associazione studentesca Stazione futuro. 6

9 TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel I TIROCINI FORMATIVI TRA le possibilità PER i giovani anche la Youth Guarantee. Uno degli aspetti più interessanti per la nostra categoria nel rapporto scuola-lavoro, è sicuramente quello legato ai tirocini in azienda, noti come stage. La materia è abbastanza complessa, ma con la collaborazione della dott.ssa Laura Pedron - Dirigente del Servizio istruzione e formazione di secondo grado ed università - abbiamo fatto un quadro delle norme provinciali. I tirocini sono di due tipi: curricolari (cioè svolti nell iter di studio, in alternanza scuola/lavoro come vero e proprio orario di lezione) ed extracurricolari. Sono di quest ultimo tipo i tirocini formativi e di orientamento ed i tirocini estivi. Il tirocinio formativo e di orientamento permette ai giovani di realizzare un esperienza effettiva presso un azienda al fine di acquisire competenze tecniche e relazionali e agevolare le loro scelte professionali familiarizzando con la realtà dell impresa in un primo approccio col mercato del lavoro. Nello stesso tempo l azienda ospitante avrà la possibilità di conoscere i potenziali collaboratori. Si rivolge a chi ha conseguito il diploma o la laurea da non oltre un anno; oppure a disoccupati, inoccupati o cassaintegrati; oppure a soggetti svantaggiati e disabili. C è un promotore (Università, istituti scolastici, cooperative sociali) che progetta e attiva il tirocinio; i datori di lavoro ospitano giovani tirocinanti nel rispetto del numero complessivo di dipendenti (ad esempio 1 tirocinante fino a 5 dipendenti e 2 fino a 19). La durata del tirocinio non deve essere superiore ai sei mesi (proroghe comprese), fatta salva la possibilità di rinnovo in caso di disoccupati ed inoccupati o soggetti disabili e svantaggiati. Il tirocinio non è retribuito, ma prevede una indennità di partecipazione che viene stabilita nell accordo promotore-ospitante. I tirocini estivi sono invece destinati a studenti che risultino regolarmente iscritti presso università, istituti scolastici o formativi di ogni ordine e grado; devono essere effettuati nel periodo compreso tra la fine dei servizi turistici Giovani e seriamente impegnati dell anno scolastico o accademico e l inizio di quello successivo. I tirocini estivi possono essere promossi da soggetti quali l Agenzia del Lavoro, l Università, gli istituti scolastici e formativi, i Comuni e le Comunità di valle. I datori di lavoro possono ospitare tirocinanti estivi per un periodo non superiore ai tre mesi. Nuovamente, non si prevede alcuna retribuzione ma solamente un indennità di partecipazione. A tutto ciò si affianca il piano europeo Youth Guarantee (Garanzia Giovani) che prevede orientamento, formazione ed inserimento al lavoro per giovani tra i 15 ed i 29 anni. Il ragionamento è simile ai precedenti, ma con un ruolo molto più importante per le scuole e con più ore di formazione, accanto a quelle passate in azienda. Spesso, ottenuto il titolo di studio, il ragazzo è da solo nelle scelte successive e la scuola non è attiva nell accompagnarlo verso il mondo del lavoro: ora può intervenire con iniziative concrete. La prima situazione è quella offerta ai ragazzi che hanno finito di studiare, affiancando a tirocini in azienda (4/6 mesi) un pacchetto di ore di formazione specialistica (50/200 ore). L intento della PAT è di coinvolgere circa 200 ragazzi all anno. L apprendistato è l altro istituto su cui si intende intervenire coinvolgendo più direttamente le scuole. Si rivolge a ragazzi che necessitano di arrivare alla qualifica o al diploma ma rischiano di uscire dalla scuola perché più portati alla manualità ed al fare. Oltre alla frequentazione dell azienda (per massimo due anni), si prevedono per questa figura 460 ore di formazione all anno (100 dal datore e 360 a scuola). Qui si pensa di coinvolgere 150 ragazzi circa. Infine, per promuovere l inserimento occupazionale dei giovani, si prevede la possibilità di un bonus occupazionale (da a euro) erogato ai datori che assumono il giovane alla fine del percorso formativo e di apprendistato. Andrea Rudari 7

10 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 INTERVISTA AL PRESIDENTE LIBARDI INDICA I CARDINI DELLA RIFORMA DELLA PROMOZIONE Asat ha presentato nelle scorse settimane, unitamente a Confcommercio Unat, un documento di proposta per la riforma del sistema della promozione. Servirà come base di confronto con l Assessorato. Con il presidente Luca Libardi ne presentiamo i contenuti. Presidente Libardi, quali sono gli elementi caratterizzanti della riforma da noi attesa? Bisogna premettere che la necessità di una riforma del sistema è stata rilevata in più contesti. Ricordiamo il percorso di analisi di TSM e di alcune Apt che ha rilevato la necessità di profondi cambiamenti. A partire dal fatto che la promozione deve riferirsi e organizzarsi da quello che vuole e fa il turista, dal fatto che nel sistema servono competenze organizzative e professionali più forti e nell ipotizzare un finanziamento da parte dei privati con istituzione di una tassa di scopo e/o di una tassa di soggiorno. Ricordiamo che Asat ha osteggiato l introduzione di tasse e chiesto un tavolo istituzionale che ha prodotto alcuni ragionamenti importanti che riprenderemo più avanti. In sintesi, perché e cosa, secondo Asat, è necessario cambiare? Intanto mi preme dire che un sistema di promozione organizzato serve al turismo trentino, che sono stati raggiunti risultati importanti e che nell attuale sistema ci sono competenze ed esperienze che vanno valorizzate. Il singolo operatore ha difficoltà a rapportarsi con il mercato e quindi c è bisogno di una visione e di iniziative di approccio al mercato condivise e collaborative. Detto Dallapiccola a confronto con la Giunta Asat questo serve un salto di qualità, essere più presenti sui mercati turistici perché il rischio è di sedersi e venire superati dai nostri competitori. Quindi la nostra proposta mette l accento sul fatto che è il mercato l orizzonte a cui riferirsi e che per conoscerlo e affrontarlo bisogna essere efficienti, efficaci e destinare risorse adeguate. Abbiamo detto poi che bisogna avere chiara la missione del sistema: promuovere la vocazione turistica del Trentino, perché il turismo è attività fondamentale e strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Trentino. E per questo ci vuole una organizzazione adeguata? Nella nostra proposta i livelli di assunzione di decisioni e di operatività sono: l assessorato al turismo, la società provinciale, le Apt e un soggetto che si occupi di commercializzazione. A parte la proposta di potenziare la commercializzazione, lo schema non differisce da quello esistente. Secondo noi il vero salto di qualità sta non tanto nell inventarsi nuove strutture quanto nel far funzionare quelle esistenti. Per questo proponiamo strumenti di programmazione (piani strategici ed operativi tra loro connessi anche in senso gerarchico) e modalità comportamentali e decisionali codificate tra i vari livelli del sistema. Non è pensabile che la società di marketing provinciale operi senza raccordarsi, e non solo a parole, con le Apt o viceversa. Nello stesso tempo vanno evitate duplicazioni di funzioni e di attività tra i vari soggetti. Se si individua un prodotto turistico nuovo o si va su un mercato bisogna avere chiaro chi fa che cosa. Chiediamo una chiara e distinta attribuzione di ruoli e funzioni tra società provinciale e Apt di ambito, la prima configurata anche come società di servizi qualificati alle Apt, e titolare della promozione, le seconde soprattutto con i compiti dell informazione, dell accoglienza e dell animazione turistica e il coordinamento dei soggetti locali che si occupano di turismo. Di commercializzazione deve occuparsi un soggetto di tipo privatistico, finanziato dagli imprenditori con il concorso finanziario pubblico secondo le forme giuridicamente stabilite. Non possiamo delegare ad altri la vendita delle nostre camere. Un altra richiesta è che, a fronte delle risorse finanziarie impiegate e degli obiettivi stabiliti, si possa misurare i risultati. Sembra banale proporlo, invece è una vera e propria necessità e, rispetto ad oggi, un comportamento organizzativo innovativo. Nello stesso tempo vanno valorizzate le competenze professionali delle varie strutture, pre- 8

11 VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel Foto Matteo Ciaghi Libardi a confronto con gli associati miati i comportamenti rispetto a risultati raggiunti e, in caso contrario, adottati rimedi conseguenti: come succede in tutte le aziende private. Come giudica la (ri)costituzione di una New.co, scorporata da Trentino Sviluppo, alla quale tornano tutte le attività turistiche? è una nostra richiesta. Ci è sempre sembrato che la cancellazione della Trentino Marketing fosse un errore. Dunque è positiva la scelta di ritornare indietro, anche se è una mancanza di non poco conto l assenza degli albergatori e/o delle loro rappresentanze nella governance. Sul Tavolo azzurro proposto, staremo a vedere. Sugli accorpamenti delle Apt? Non è un aspetto fondamentale, anche se una razionalizzazione si può pensare. Bisogna però prima decidere il disegno complessivo, la missione del sistema, i ruoli e poi vedere come i singoli territori si possono situare in questo contesto. Dobbiamo però aver ben presente che il turista è più interessato al prodotto e che disegna anche lo spazio fisico della vacanza. La sola territorialità può essere anacronistica e sbagliata. Nello stesso tempo ci sono realtà territoriali che hanno una identità marcata e forte e sarebbe sbagliato non tenerlo in considerazione. Sul tema delicatissimo del finanziamento? Ribadiamo che prima di pensare a chiedere risorse pubbliche e/o private, bisogna decidere dove si vuole andare, la missione del sistema, e poi costruirlo da un punto di vista organizzativo. Pensiamo inoltre che si possano razionalizzare comportamenti di spesa, centralizzando servizi e funzioni, ma anche facendo scelte fra attività importanti e meno importanti. è più facile ottenere risorse facili e automatiche da una tassa di soggiorno o da altri tributi. I privati, sostanzialmente albergatori e impiantisti già finanziano con quasi otto milioni di euro la promozione. Bisogna pensare a stimolare la partecipazione volontaria al finanziamento della promozione da parte dell imprenditore, premiando chi lo fa e penalizzando chi non collabora. Vorrei anche chiedermi se per promuovere l industria o l artigianato sui mercati esteri viene chiesto a industriali o artigiani di pagare una tassa per l internazionalizzazione? Oppure se nel recente protocollo della Pat con la Cooperazione trentina a sostegno dei prodotti del territorio sia prevista una tassa per la loro promozione, quando tra l altro buona parte del budget destinato alla promozione turistica è utilizzato in realtà proprio per promuovere tali prodotti. In conclusione: chi ci chiede di accettare l imposizione di una tassa deve cercare di essere coerente ed equo. Il turismo non può essere figlio di un dio minore. In ogni caso stiamo ragionando e discutendo con l assessore Michele Dallapiccola e con il presidente Ugo Rossi per evitare nuovi balzelli e per garantire risorse alla promozione. 9

12 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 Foto Angeli Escursioni al Sass Pordoi vita associativa DEBOLI LE PRENOTAZIONI ESTIVE Lo rilevava anche Monitur a metà giugno Tra il 19 e il 23 giugno Monitur ha condotto una ricerca sulle prenotazioni arrivate in albergo per la stagione estiva. Non era compresa l area altogardesana a causa della sua stagionalità specifica. Le risposte pervenute, 570 di cui 326 da strutture alberghiere, dicevano che le vacanze di Pentecoste portatrici, grazie forse alla data alta, di un certo afflusso straniero, temperavano solo parzialmente un diffuso scetticismo. I livelli di prenotazione raccolte fino a quel periodo, ma anche per i mesi di luglio, agosto e settembre non convincevano. Ripetersi che oggi si prenota sempre più sotto data non rassicurava. Si rafforzava invece la convinzione che la crisi è ancora lontana dal far registrare significative inversioni di tendenza. GIUGNO 1 Per la prima parte di giugno sette operatori su dieci erano molto perplessi di fronte a una percentuale di prenotazioni del 25% inferiore a quella del 2013, seppure più alta rispetto al precedente biennio 2011 e 2012 e senza differenze tra strutture alberghiere di diversa classificazione, tra alberghi a una o due stelle e quelli a quattro, per altro leggermente più fiduciosi. Le differenze di inizio giugno sembrerebbero legate più all ambito territoriale che alla tipologia ricettiva. Facevano eccezione gli agriturismi, che per il 40% si ritenevano soddisfatti dei flussi turistici nella prima parte del mese di giugno. Maggior soddisfazione rivelavano gli ambiti cittadini che presentano un offerta maggiormente destagionalizzata. Li seguiva la Valsugana, ambito anch esso che non gioca tutto sulla carta della una montagna alta. In Rendena e a Campiglio, infatti, la soddisfazione non superava il 10% e nell attigua vale di Sole si fermava al 13%. GIUGNO 2 Ad iniziare dalla seconda metà di giugno, oltre due terzi di intervistati dichiarava ancora di non avere acquisito alcuna prenotazione, o in ogni caso, una quota inferiore al 30% del totale posti letto. Solo il 3% di operatori rispondeva invece di avere prenotazioni tali da garantire una copertura dei posti letto superiore all 80% del totale. Il mese di giugno non è certo quello delle prenotazioni numerose in alta montagna. Le ultime quattro estati indicano una progressiva contrazione delle prenotazioni acquisite (anche sotto data), senza risparmiare alcuna tipologia ricettiva. Anche il 60% dei quattro stelle dichiaravano per la seconda metà di giugno prenotazioni inferiori al 30% del totale posti letto. è un periodo in cui sembra soffrire soprattutto la montagna media ed alta, all opposto di quanto succedeva invece alle città di Trento e Rovereto. La Valsugana si piazza per certi versi a metà di questa dicotomia, raccogliendo discreti risultati con la sua offerta che è soprattutto fondovalle, lago e terme ancor prima che vacanza, peraltro preziosa, sul Lagorai. 10

13 VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel LUGLIO Anche per luglio il quadro non appariva incoraggiante. Il 40% degli operatori indicava prenotazioni inferiori al 30% del totale posti letto. Una quota significativa affermava di non averne alcuna o in quantità irrisorie. Osservando nel dettaglio, continuavano ad essere più promettenti gli ambiti cittadini, e discretamente anche la Valsugana. Ma si confermava l andamento degli ultimi anni. Scendeva dal 44% del 2011 al 23% del 2014 la quota di operatori con tassi di copertura dei posti letto superiori alla metà dei totali. In questo trend gli alberghi sembrano difendersi meglio delle strutture extralberghiere, soprattutto quelli di categoria superiore. Meno di un terzo dei quattro stelle non arriva a luglio a coprire il 30% di posti letto e meno di un quinto ha già in casa prenotazioni tali da garantirsi una copertura superiore alla metà dei posti letto disponibili. Le prenotazioni per luglio vedono perdere l area cittadina e la media montagna. Prendono quota invece le destinazioni di montagna, ad iniziare da Campiglio-Rendena e dagli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, per proseguire da vicino con il Primiero, la Paganella, la Val di Fassa. Meno brillante in termini di prenotazioni appaiono la Val di Fiemme e la Val di Sole. AGOSTO Le prenotazioni per agosto ricalcano grosso modo i livelli riscontrati per luglio: poco più di quattro operatori su dieci ha tassi di occupazione dei posti letto inferiori al 30% del totale e meno di un terzo indica prenotazioni superiori alla metà dei posti letto. Nota positiva di agosto è la tenuta dei livelli di prenotazione fatti registrare in questo mese rispetto agli anni Camminare su un tappeto di fiori 11

14 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 precedenti e anche agosto gli alberghi presentano una situazione leggermente migliore dell extralberghiero, relativamente più accentuata per alberghi quattro stelle, con i tre stelle, il gruppo di alberghi più numeroso, in maggiore difficoltà rispetto alle categorie superiore e inferiori. Tra i tre stelle infatti solamente un quarto ha acquisito prenotazioni per agosto tali da coprire almeno la metà dei posti letto disponibili. Per il cruciale mese di agosto bene fin qui le prenotazioni nel Primiero (Fiera e San Martino di Castrozza), in Paganella, Fassa, Altipiani Cimbri, Fiemme. Sono ambiti e vallate diverse, ma comunque sempre piuttosto forti, se non addirittura molto importanti, ed è confortante prendere nota di questo risultato già conseguito. Calano invece nelle città e preoccupa il debole andamento delle prenotazioni su agosto in Val di Sole e Val Rendena, con Madonna di Campiglio e Pinzolo. SETTEMBRE è evidente che tanto più il mese di riferimento è lontano nel tempo, tanto minori sono le prenotazioni già acquisite. è il caso di settembre, un mese che oltretutto vede molte strutture ricettive già chiuse o avviate a chiudere. Le prenotazioni evidenziano una progressiva contrazione del livello di prenotazioni. Sembra distinguersi dalla media la Paganella con prenotazioni già raccolte che la mettono in una condizione di maggiore serenità rispetto ai flussi estivi 2014 e alle altre aree montane. Un ultima domanda chiedeva agli operatori di dare la loro previsione complessiva sull estate. Due terzi si dicevano poco fiduciosi di una ripresa e si dimezza la percentuale di chi pensa a un estate 2014 soddisfacente. Era del18% del 2013 e oggi scende al 9%, colpendo le aree di montagna alta, con lieve eccezione per la Val di Fassa. STAGIONE INVERNALE POSITIVA In albergo gli arrivi a + 6,55, le presenze a + 5,8 I dati sulla stagione elaborati dal servizio Statistica sulla stagione invernale presentano un forte recupero in termini di arrivi (+8,1%) e presenze (+7,1). Bene gli alberghi e le strutture complementari un vero boom. Commenta l assessore Michele Dallapiccola: La stagione ci ha forse aiutato, ma direi che è soprattutto l investimento sulla qualità a pagare. Gli alberghi hanno visto 1,23 milioni di arrivi (+6,55), gli esercizi complementari (+18,3%). Le presenze alberghiere sono 5,22 milioni (+5,8%) e quelle complementari 1,03 milioni (+14,1%) e riguardano affittacamere, agritur, B&B, campeggi, case vacanze, ostelli e altro. Nel complesso gli italiani fanno segnare 1,7 milioni di arrivi (+3,6%) e 8,03 milioni di presenze (+1,7%). Gli stranieri arrivi (+13,7%) e 3,02 milioni di presenze (+12,3%). Tutto ciò premesso, va fatta anche una considerazione di segno contrario, legata al momento contingente. Come spesso denunciato dalle associazioni di categoria, infatti, gli investimenti nel settore stanno calando in maniera preoccupante. La Provincia - approfondisce l assessore Dallapiccola - è consapevole di questa situazione e insieme ai più autorevoli stake holders del settore sta elaborando un piano finanziario ed economico contenente iniziative in grado di sostenere strutture che attraversano una fase critica e comunque strumenti finanziari, in collaborazione anche con il credito locale, capaci di accompagnare gli operatori, scollinando, ci auguriamo, questo periodo critico. Foto Apt Rendena Impagabile la frescura estiva di una cascata 12

15 VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel 13

16 Anno XXXXII - n.7/8 Luglio/Agosto 2014 Foto Arch. Apt Val di Non Pomaria: efficace sintesi agricoltura-turismo vita associativa AGRICOLTURA E TURISMO in anaunia LA Val di Non COME perfetto laboratorio sperimentale Se, come dicono in molti, agricoltura e turismo devono costituire l asset fondamentale dell economia trentina, un perfetto laboratorio è la Val di Non. Qui i due comparti economici traggono alimento dalla terra e dal territorio, da chi li lavora, elabora e organizza senza poter pensare di trasferirli altrove. In Val di Non uomo e natura hanno confezionato un bel pacchetto da offrire al viaggiatore. Già i rilievi coltivati a mele aprono su ampi squarci panoramici di strepitosa bellezza e sono di per se stessi fattori di quel turismo che poi continua nell Adamello-Brenta, nel Peller ricco di erbe e fossili, il Penegal, l Ozolo e la catena delle Maddalene dove è stato recentemente inaugurato un Giardino geologico. Assieme alle montagne e le decine tra malghe e rifugi che le animano, ecco i laghi: Tovel e Smeraldo i più antichi e pittoreschi, ma importante è anche quello di S. Giustina, artificiale senza darlo a vedere, con i vicini canyon della Novella e del Rio Sass. In termini più strettamente turistici dal Museo Retico si passa all eremo di San Romedio, e alla nobiliare residenza di Castel Thun e di altri manieri d epoca. Questo patrimonio ha una sua storia oggi messa a disposizione del turista da una ricerca che va dal turismo di èlite di epoca asburgica a quello di massa del secolo scorso, senza dimenticare la prima guida dedicata alla Valle di Non in chiave turistica, vale a dire La Naunia descritta al viaggiatore, risalente al 1829 e opera dall abate Gioseffo Pinamonti. Alla realizzazione delle moderne Storie di turismo e villeggianti in Val di Non sotto forma di videointerviste hanno partecipato tra gli altri Paolo Forno e Barbara Widmann che coordinano il progetto, Bruno Sicher dell Hotel Pineta di Tavon, Achille Perenthaler del rifugio Sores, Alessandro Bertagnolli, ideatore della RENDERE SICURA LA STRADA DELLE REGOLE Asat chiede alla Provincia un intervento efficace e risolutivo Il più recente intervento di Asat a sostegno del turismo in Val di Non riguarda la strada delle Regole. Il presidente Luca Libardi è intervenuto presso l assessore provinciale Mauro Gilmozzi, a proposito della strada delle Regole già a suo tempo evidenziato anche dalle amministrazioni comunali di Sarnonico, Malosco e Ronzone. La strada conduce ai piedi del monte Penegal da dove è possibile raggiungere la malga di Malosco, Cima Penegal, rifugi e pubblici esercizi. Ha quindi forte valenza turistica e viene utilizzata spesso per manifestazioni ricreative e sportive di interesse sovracomunale molto attrattive per turisti e residenti. La strada di circa 5 chilometri necessita di una manutenzione straordinaria che ne può condizionare concretamente la transitabilità in sicurezza, rischia di chiudere e può diventare un fattore di grave danno per le attività imprenditoriali del posto. Abbiamo quindi chiesto all Assessore - spiega il presidente di Asat Libardi - che la richiesta dei comuni interessati a cedere la strada sia accolta e che la Provincia si possa far carico degli interventi necessari ai fini di lasciare aperta la strada e consentirne una fruizione sicura ed ottimale. 14

17 VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel Ciaspolada e naturalmente la Comunità di Valle e l Apt. Ma ovviamente è attorno alla mela che sono nati appuntamenti e progetti di stampo più prettamente turistico. Tra questi Fiorinda in primavera e Pomaria a fine raccolto, Giardino delle Rose, il golf di Sarnonico, la manifestazione ciclistica internazionale del Trofeo Melinda, ideato dal compianto Marco Brentari, mentre alquanto solitaria rimane l invernale, originalissima Ciaspolada. Lungo il medio-basso Noce, specialmente attorno al capoluogo di Cles, non manca qualche importante azienda industriale e artigiana. Mentre si lavora per ricostruire il passato per orientare meglio il futuro, Leonardo Fellin - diretto discendente nipote di Gioseffo Pinamonti nonché presidente della sezione territoriale di Asat - racconta il presente della Naunia turistica: In effetti chi in Val di Non lavora nel turismo non può che vederlo in simbiosi con l agricoltura, l uno e l altra da considerare un valore e non un reciproco ostacolo come forse qualcuno ancora pensa, certo non gli associati di Asat, una cinquantina tra titolari di albergo e di altre strutture turistiche. Non posso parlare di intensa vita associativa, ma siamo presenti e rappresentati in tutti gli ambiti sociali, associativi o istituzionali dove si parla di turismo e dei problemi o progetti che lo riguardano. Più che di vera e propria vita di sezione parlerei di articolazioni di Asat. Non si fanno tante assemblee ma si preferisce consultarsi con chi, singolo o gruppo, è interessato a questo o quel problema specifico. Da noi funziona così, del resto l albergatore non è portato a farsi sentire tanto, è la rapida fotografia della situazione. IL DIRETTIVO DELLA SEZIONE ASAT - Valle di Non Leonardo Fellin Albergo Cles Cles Roberta Anderlan Albergo Villanuova Romeno Elisabetta Biasi Albergo Alla Torre Smarano Fabrizio Fanti Albergo Cavallino Bianco Rumo Pio Moncher Albergo Sport Coredo Patrizio Marini Albergo La Montanina Malosco Giuseppe Salzano Albergo Antica Trattoria Cles Leonardo Fellin tra il papà ing. Arnaldo, la mamma Maria, la moglie e il figlio Adriano Il presidente si augurerebbe per la gente della sua valle una maggiore consapevolezza del proprio territorio. A volte penso che si senta un po svilita nell essere considerata gente di montagna. Invece dovrebbe esserne fiera. La valle fa venire in mente la Val Venosta, non solo per il trenino che le attraversa, per le mele di cui entrambe vivono, per Melinda da noi che raggiunge all incirca il medesimo fatturato della loro VIP (l associazione delle cooperative ortofrutticole, ndr.). Ma poi mi devo chiedere come mai a presenze turistiche non ci sia assolutamente confronto o perché tanti nonesi vanno in ferie in Venosta, in un ambiente che ha le medesime caratteristiche di quello in cui vivono tutto l anno. Posso pensare che lì abbiano saputo coniugare agricoltura e turismo senza tante beghe tra anticrittogamici contro piste ciclabili, tra agricoltura contro turismo, à la tedesca se vogliamo, ma con efficacia. 15

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