REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO
|
|
- Valentina Abbate
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO del personale non dirigente Approvato con deliberazione n. 90 in data Modificato con deliberazione n. 219 in data e con deliberazione n. 177 in data
2 REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO del personale non dirigente 1. PREMESSA 1. Ciascun dipendente è tenuto a rispettare l orario di lavoro, adempiere alle formalità previste per la rilevazione delle presenze e a non allontanarsi e/o assentarsi dalla propria postazione lavorativa senza autorizzazione. 2. Ogni assenza dal posto di lavoro, totale o parziale che essa sia, qualora non sia formalmente giustificata determina l attivazione delle procedure disciplinari normativamente previste. 3. Si può configurare illecito penale, disciplinare e danno erariale se ci si assenta senza registrare l entrata e l uscita dal lavoro (tramite badge e/o altro strumento stabilito/autorizzato dall Istituto), omettendo di farsi autorizzare e/o non provvedendo al recupero - nelle forme previste dal presente regolamento - del lasso di tempo fruito, nonché se si registra l assenza e/o la presenza a qualsiasi titolo per conto di altri dipendenti. 2. ORARIO DI SERVIZIO 1. Per orario di servizio si intende il tempo giornaliero necessario per assicurare il funzionamento delle strutture e degli uffici e la fruizione dei servizi da parte degli utenti. Una volta definito l orario di servizio delle strutture, il Direttore del Dipartimento di afferenza o, comunque, il dirigente sovraordinato ha la responsabilità di verificare che l organizzazione del lavoro del personale dirigente sia compatibile con la corretta presenza in servizio da parte del personale del comparto. 3. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO 1. Periodo di tempo, nell ambito dell orario di servizio, in cui è consentito l accesso ai servizi da parte dell utenza. 4. ORARIO DI LAVORO 1. Qualsiasi periodo in cui il dipendente è al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell esercizio della sua attività o delle sue funzioni. 2. Nell ambito dell orario di lavoro si distinguono: - Orario di lavoro ordinario: coincide con l orario d obbligo contrattuale, come stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro. - Orario di lavoro straordinario: periodo di tempo nel quale il dipendente è autorizzato a prestare la propria attività lavorativa oltre l orario di lavoro ordinario. 3. Il Coordinatore e la Posizione Organizzativa di riferimento sono responsabili, per quanto di competenza (vedi anche art.11), della gestione dell orario di lavoro. Ai fini del presente regolamento si specifica che, in assenza del Coordinatore, le funzioni proprie sono assunte dalla Posizione Organizzativa. Nelle strutture nelle quali tali figure non sono previste, la responsabilità di gestione è assegnata al dirigente di riferimento. 2
3 5. ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI LAVORO 1. L orario di lavoro ordinario, per il personale a tempo pieno inquadrato nelle categorie dalla A alla Ds, è pari a 36 ore settimanali. 2. L articolazione dell orario di lavoro ordinario è funzionale all orario di servizio e di apertura al pubblico ed è volta ad assicurare l ottimale funzionamento delle strutture e degli uffici in riferimento alle esigenze dei pazienti e degli utenti in generale. 3. L articolazione dell orario di lavoro persegue i seguenti obiettivi: a) garantire la migliore fruibilità dei servizi da parte dell utenza; b) migliorare continuamente la qualità della prestazione; c) ottimizzare le risorse umane anche ai fini del contenimento dei tempi di attesa; d) migliorare i rapporti funzionali con altre strutture, servizi ed altre amministrazioni pubbliche. 4. L articolazione dell orario di lavoro può riguardare il mese, periodi di più settimane, la settimana, la giornata: a) Articolazione mensile: laddove le esigenze del servizio richiedano la presenza di personale nell arco delle dodici o ventiquattro ore si fa ricorso all orario continuato ed articolato in turni sulla base di appositi calendari mensili da rendere noti entro il giorno 24 del mese precedente. b) Articolazione plurisettimanale: a fronte di esigenze di servizio, anche nell ottica di calibrare la maggiore o minore presenza di personale in funzione di periodi di maggiore o minore volume di attività, possono essere predisposti calendari di lavoro plurisettimanali, plurimensili ed annuali con orari settimanali diversi dalle 36 ore. In tal caso, nel rispetto del monte ore annuale, potranno essere previsti periodi con orari di lavoro settimanale fino ad un minimo di 28 ore e, corrispondentemente, periodi - fino a tre mesi all anno - con orario di lavoro settimanale fino ad un massimo di 44 ore settimanali. c) Articolazione settimanale: fermo restando quanto previsto per i lavoratori turnisti, l orario settimanale può essere distribuito su 5 o su 6 giorni. d) Articolazione giornaliera: fermo restando quanto previsto per i lavoratori turnisti i. nel caso di orario di lavoro distribuito su 6 giorni, la giornata lavorativa è di 6 ore; ii. nel caso di orario di lavoro distribuito su 5 giorni, la giornata lavorativa è di 7 ore e 12 minuti (orario A). In alternativa, se giustificato da esigenze di servizio, l orario su 5 giornate lavorative può essere strutturato in n.3 giornate da 6 ore e n.2 giornate da 9 ore (orario B) oppure in n.4 giornate da 8 ore e n.1 giornata da 4 ore (orario C). In casi eccezionali debitamente motivati, su proposta del Dirigente competente per le figure professionali interessate, previo parere positivo del Direttore Sanitario o Amministrativo, per talune figure lavorative può essere prevista una articolazione dell orario giornaliero diversa da quelle sopra elencate. 5. L articolazione oraria settimanale delle Strutture/Uffici viene determinata come segue: a) Su 6 giorni per quelli del Dipartimento di Oncologia Medica e del Dipartimento di Oncologia Chirurgica; b) Tutti gli altri su 5 giorni salvo particolari necessità. Per tutte le unità operative comprese quelle dei Dipartimenti Medico e Chirurgico, entro il mese di ottobre 2014, verrà avviato un percorso di valutazione condiviso con le Organizzazioni 3
4 Sindacali e le RSU finalizzato a verificare l opportunità del mantenimento o dell attivazione dell articolazione oraria settimanale su cinque o su sei giorni. 6. DISPOSIZIONI SULL ORARIO DI LAVORO ARTICOLATO IN TURNI 1. Tipologia per il personale operante nell area sanitaria: - turno H24: ha uno sviluppo su 6 giornate (turno in 6^, pari a 4 gg lavorativi + 2 di riposo) per la copertura di servizi operanti 7gg/sett. sulle 24 ore giornaliere, con cadenze che prevedono una successione di mattine, pomeriggi e notti. Le fasce orarie relative ai turni sono le seguenti: 1 turno: Mattino dalle ore 06:50 alle ore 14:32 2 turno: Pomeriggio dalle ore 13:50 alle ore 21:32 3 turno: Notte dalle ore 20:50 alle ore 07:30 - turno H12: finalizzato alla copertura di servizi operanti 5gg/sett. su 12 ore giornaliere, con cadenze che prevedono una successione di Mattine e Pomeriggi. La fascia oraria di copertura del servizio è dalle 7:00 alle 19: Il restante personale operante su 24 ore mantiene la disposizione delle fasce orarie vigente alla data di entrata in vigore del presente Regolamento. 3. Resta comunque salva la possibilità di eventuali modifiche, anche temporanee, della struttura e dell articolazione d orario del turno a fronte di comprovate esigenze di servizio. 4. Al personale turnista non è riconosciuta flessibilità nell orario di entrata al lavoro. 5. Per quanto riguarda l orario di uscita è ammessa la flessibilità nelle fasce 14:00 14:32, 21:00 21:32 e 7:00 7:30. L eventuale permanenza in servizio oltre la fine turno va gestita secondo quanto previsto all art Compensazioni orarie: gli eventuali debiti o crediti orari, generati dalla distribuzione dei turni nella settimana, dovranno essere recuperati o compensati con apposite pianificazioni della turnistica. 7. Piani: normalmente la turnistica è organizzata mediante piani mensili; ove opportuno in funzione delle esigenze della struttura, la pianificazione potrà essere su base plurimensile o annuale. 8. Cambi turno: è possibile il cambio turno fra gli operatori turnisti; tali cambi devono essere esplicitamente concordati con il Coordinatore. 7. ORARIO D ENTRATA 1. L ora ordinaria di entrata al lavoro coincide con l orario di apertura del servizio al quale il dipendente è assegnato. 2. Per il personale turnista l orario di entrata è previsto dall apposito calendario mensile, secondo le regole stabilite dal precedente art Nell ottica di garantire agli utenti la piena fruibilità delle prestazioni durante l intero orario di apertura dei servizi e in funzione delle esigenze della struttura possono essere previsti - per tutto o per parte del personale - orari di entrata differiti rispetto a quelli di cui al comma Il personale tenuto ad indossare una divisa esclusi i turnisti che seguono quanto previsto dall art. 6 nonché il personale addetto al front office è autorizzato ad entrare al lavoro fino ad un massimo di 10 minuti prima dell orario di apertura del servizio; per il restante personale, ivi compresi coloro che indossano il semplice camice, la timbratura anticipata d entrata in 4
5 servizio rispetto all orario di cui al comma 1 non viene conteggiata ai fini dell assolvimento del debito orario contrattuale. 8. FLESSIBILITÀ 1. Per flessibilità si intende, ai fini del presente Regolamento, la possibilità per il dipendente di anticipare o posticipare l entrata al lavoro (e, in conseguenza, l uscita) rispetto all orario di servizio della struttura di riferimento, senza alcuna diminuzione del debito orario giornaliero e senza alcuna formazione di credito orario giornaliero. 2. La flessibilità è esclusa (=orario rigido): a) per il personale turnista; b) per il personale che opera in un servizio aperto al pubblico e che deve quindi garantire la fruibilità del servizio medesimo negli orari stabiliti; c) negli altri casi in cui la presenza deve essere necessariamente vincolata ad orari prefissati di inizio e fine dell attività. 3. Ove consentita, la flessibilità è da intendersi come possibilità che l entrata sia anticipata o posticipata di 30 minuti rispetto all orario di entrata previsto, ferme restando le condizioni stabilite al comma RIPOSI E PAUSE 1. Ai sensi dell art.8 del D.Lgs. n.66/2003 e vista la Circolare del Ministero del Lavoro n.8/2005, qualora l orario di lavoro giornaliero ecceda il limite di 6 ore il dipendente deve effettuare una pausa, ai fini del recupero delle energie psicofisiche e dell eventuale consumazione del pasto. 2. Di regola la pausa non è inferiore a 30 minuti anche in frazioni non inferiori comunque a 15 minuti né superiore a 60. Le indicazioni per la fruizione della pausa sono di competenza del Coordinatore il quale individua, in relazione alle esigenze di servizio e secondo un principio di rotazione, le modalità secondo cui il personale ne beneficia nella forma continuativa (da 30 a 60 minuti ininterrotti) o in quella frazionata (frazioni di almeno 15 minuti ciascuna). 3. Ove la pausa non sia registrata (uscita-entrata) secondo le modalità di cui all art.11, viene applicata una decurtazione di 30 ; la decurtazione non opera nei confronti: a) del personale che svolge il servizio notturno; b) dell unico personale turnista che opera nel TCAD 5 piano; c) dell unico personale turnista che opera nel servizio portineria; d) di coloro ai quali, eccezionalmente, non sia consentito di beneficiare della pausa nei termini indicati dal precedente comma Per quanto attiene tipologia e modalità di fruizione degli altri riposi, si rinvia a quanto previsto dalla legge, dai Contratti Collettivi e dalle altre disposizioni di servizio vigenti in Istituto. Per quanto riguarda in particolare il riposo giornaliero, si precisa che tra un turno e il successivo devono intercorrere almeno 11 ore di riposo per recupero psicofisico. 10. ANTICIPI E RITARDI - IN ENTRATA E IN USCITA 1. Le registrazioni in entrata effettuate prima dell orario di ingresso previsto dalla fascia oraria di riferimento, oltre l eventuale flessibilità dell art. 8, sono riportate all orario di ingresso previsto (cfr. art.7.4). 2. Le registrazioni in entrata effettuate dopo il limite stabilito per l orario di ingresso previsto dalla fascia oraria di riferimento, oltre l eventuale flessibilità dell art. 8, sono considerate 5
6 ritardi e danno luogo a corrispondente debito orario da gestire secondo quanto previsto all art. 17. Il dipendente è tenuto a giustificarli con esaustiva motivazione ed a recuperare il conseguente debito nei tempi e modi previsti dal presente regolamento secondo quanto concertato con il Coordinatore. In ogni caso il dipendente deve tempestivamente avvisare del ritardo. La valutazione della gravità del ritardo e dell eventuale reiterazione dello stesso è affidata al Coordinatore che, ove ne ravvisi gli estremi, segnala il caso al Direttore del Dipartimento per il seguito disciplinare di competenza, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente. 3. Le registrazioni in uscita effettuate prima dell orario previsto, oltre l eventuale flessibilità dell art. 8, danno luogo a corrispondente debito orario e devono essere preventivamente autorizzate dal Coordinatore; in caso contrario esse costituiscono ingiustificato allontanamento dal posto di lavoro e possono dare luogo a procedimento disciplinare. Il debito orario generato deve essere gestito secondo quanto previsto all art Le registrazioni in uscita effettuate dopo l orario previsto, oltre l eventuale flessibilità dell art. 8 e quella derivante dalla fruizione della pausa dell art.9, sono riportate a soli fini conoscitivi (quale individuazione dell eccedenza di orario effettuato rispetto all obbligo contrattuale). Ferma restando l apposita disciplina relativa al personale turnista, i primi 10 minuti eccedenti il dovuto giornaliero non generano straordinario e vengono azzerati automaticamente dal sistema informatico di rilevazione delle presenze/assenze (ovvero decurtati manualmente dal singolo Coordinatore fino all adeguamento del sistema informatico), salvo specifica autorizzazione giustificativa del Coordinatore medesimo per ogni singola e distinta prestazione straordinaria. 11. RILEVAZIONE PRESENZE 1. Il dipendente è tenuto a registrare la presenza in servizio utilizzando il terminale collocato nel punto più vicino alla struttura presso la quale presta la propria attività lavorativa. 2. Il dipendente è tenuto a presentare o far pervenire ogni richiesta scritta e documentazione di assenza, a qualsiasi titolo fatte salve quelle per malattia o infortunio, al Coordinatore nei modi e nei termini contrattualmente e/o legalmente previsti. 3. La gestione di 1 livello del sistema di rilevazione delle presenze/assenze (ossia: rispetto del profilo orario assegnato secondo le modalità previste dal presente Regolamento, riscontro situazioni di debito/eccedenza oraria ed eventuale giustificazione/conferma delle stesse ai fini del riconoscimento come lavoro straordinario, inserimento ferie/permessi, pause non fruite), avviene in sede decentrata a cura del Coordinatore. Periodicamente, dopo la chiusura definitiva di ogni mensilità, la Posizione Organizzativa verifica la completezza e la correttezza dell attività gestionale e trasmette all ufficio presenze/assenze la documentazione completa (ad es.: ferie, permessi vari con relativa giustificazione, etc.) nonché le autorizzazioni e/o giustificazioni per ritardi d entrata o anticipi d uscita ed ogni altra documentazione necessaria alle verifiche di 2 livello. 12. MANCATA REGISTRAZIONE ENTRATA/USCITA 1. Il dipendente che in buona fede si presenta al lavoro dimenticando di portare con sé il badge per la registrazione dell ingresso e dell uscita deve utilizzare la copia del proprio badge disponibile presso la portineria del CRO. Il dipendente che in buona fede dimentichi di registrare l accesso o l uscita della giornata lavorativa deve immediatamente, e comunque non 6
7 oltre il primo giorno lavorativo utile, dichiarare il proprio orario attraverso certificazione resa sotto la propria responsabilità e sottoscritta ai sensi del DPR 445/2000 secondo le modalità già indicate all art Poiché comportamenti reiterati nel senso di omissioni di registrazione di ingressi o uscite sono ascrivibili a negligenza da parte del dipendente, oltre i 4 eventi mensili, previa verifica tecnica, sarà avviato procedimento disciplinare nei confronti del dipendente, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente. 13. PERMESSI 1. Fermo restando che la disciplina dei permessi giustificativi dell assenza dal lavoro è contenuta nel Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, si ritiene comunque opportuno richiamare quanto segue. a) I permessi retribuiti ai sensi dell art. 21, comma 2 del CCNL 1 settembre 1995 possono essere goduti anche in misura frazionata, in tal caso non superando n. 18 ore complessive annue. Le assenze a titolo di permesso retribuito devono essere richieste, di norma, almeno 3 giorni prima dell evento e documentate volta per volta. b) Altresì il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro per una parte della giornata lavorativa, se autorizzato, attraverso utilizzo di permessi brevi da recuperare. Tali permessi non possono avere durata superiore alla metà dell orario di lavoro giornaliero, purché questo sia costituito da almeno quattro ore consecutive e non possono comunque superare le 36 ore annue. La richiesta del permesso breve deve essere formulata, di norma, almeno 3 giorni prima dell evento per consentire l adozione delle necessarie misure organizzative. Il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate di norma non oltre il mese successivo. 14. LAVORO STRAORDINARIO 1. Le prestazioni di lavoro straordinario hanno carattere eccezionale, devono rispondere ad effettive esigenze di servizio e devono essere autorizzate, di norma preventivamente, dal Coordinatore. 2. Il Direttore del Dipartimento di afferenza è direttamente responsabile della verifica che l organizzazione del lavoro del personale dirigente sia compatibile con il ricorso al lavoro straordinario del personale del comparto solo per cause di effettiva necessità. 3. Le eccedenze orarie maturate senza autorizzazione o non giustificate a posteriori da chi di competenza non generano alcuno straordinario, né ai fini di liquidazione né ai fini di recupero compensativo. 4. L autorizzazione implica la verifica della sussistenza delle ragioni che rendano necessario il ricorso a tale tipologia di lavoro: tali ragioni devono trovare fondamento in esigenze realmente indifferibili ed urgenti, cui non possa farsi fronte con diversa organizzazione del servizio. 5. L autorizzazione a svolgere lavoro straordinario può essere adottata solo nel rispetto del massimale annuo pro-capite di ore 180 e nell ambito delle risorse disponibili come assegnate annualmente ad ogni struttura; a tale ultimo riguardo il Coordinatore è responsabile del monitoraggio e la Posizione Organizzativa è responsabile della verifica della congruità delle ore straordinarie montanti rispetto al budget complessivo assegnato al Dipartimento, fermo restando quanto già esplicitato al precedente punto 2. 7
8 6. Nell ipotesi di lavoro prestato in chiamata su turno assegnato in pronta disponibilità, ferma restando la compatibilità con il budget disponibile, il pagamento delle ore effettivamente prestate può avvenire anche oltre il limite annuo pro-capite di 180 ore, comunque entro il limite massimo di 250 ore annuali previsto dal CCNL. Il lavoro straordinario effettuato a seguito di chiamata in pronta disponibilità non può essere addebitato a titolo di recupero nel caso in cui il lavoratore si trovi in una situazione di debito orario, a meno che non sia lo stesso lavoratore a richiederlo. 7. Trimestralmente ciascuna struttura trasmette alla S.O. Gestione delle Risorse Umane l elenco del personale che è stato autorizzato a svolgere lavoro straordinario, distinguendo per ognuno le ore destinate al pagamento e quelle destinate al recupero compensativo. 8. La formazione di straordinario è subordinata all assolvimento del debito orario contrattualmente previsto. 9. Qualora dalle contabilizzazioni dovesse eventualmente risultare una eccedenza oraria non autorizzata come straordinario, la stessa verrà eliminata una volta concluse le relative verifiche da effettuarsi a carico dei responsabili di cui al punto Il monitoraggio del lavoro straordinario sarà esaminato in seno ad un apposito osservatorio paritetico costituito da rappresentanti sindacali e dell amministrazione CRO. 15. RECUPERI COMPENSATIVI 1. Tenuto conto delle esigenze organizzative della struttura, il Coordinatore può autorizzare recuperi compensativi in luogo della preferibile liquidazione dello straordinario. Una volta esaurito il budget assegnato per liquidare ore straordinarie, il Coordinatore procederà alla pianificazione dei recuperi compensativi, secondo quanto illustrato nel successivo comma Il recupero dello straordinario effettuato è consentito, sotto la responsabilità del Coordinatore, secondo il seguente modello operativo: a) a ore; b) a giornata/e intera/e: a condizione che lo straordinario sia almeno pari alla giornata lavorativa e non comprometta la regolare fruizione delle ferie. 3. Ai recuperi va dato perentoriamente corso entro il 30 giugno dell anno successivo a quello nel quale sono state maturate le eccedenze. 16. NORMA TRANSITORIA 1. In via transitoria ed al fine di riallineare le diverse situazioni presenti in Istituto alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, il Coordinatore e la Posizione Organizzativa, verificata la eventuale situazione di eccedenza oraria maturata al 30 aprile 2011 dai propri dipendenti e assumendosene la piena responsabilità: a) individuano la parte di eccedenza oraria riconoscibile come lavoro straordinario, in conformità all art.14 comma 3; b) predispongono un piano di liquidazione/recupero a valere sul budget annuale assegnato da realizzarsi perentoriamente entro e non oltre il che deve essere sottoposto al Dirigente delle professioni sanitarie o al Direttore Amministrativo in rapporto alle afferenze di Area, entro 60 giorni dalla produzione della reportistica definitiva relativa alla situazione oraria maturata al 30 aprile
9 2. Le eccedenze orarie presenti al , relative sia all anno 2013 medesimo che ad eventuali annualità pregresse vengono conglobate al fine di una gestione distinta delle stesse mediante appositi piani di recupero, al netto di rettifiche-liquidazioni-utilizzi per RAR o altre attività/incentivazioni se previste, ed uno specifico codice di registrazione dei recuperi medesimi. I Piani di recupero, i cui contenuti e caratteristiche sono definiti con gli strumenti di programmazione gestionale dell Istituto, vanno attuati e completati entro il Restano salvi i Piani di recupero già previsti ed in atto fino al , fatta salva l eventuale rinegoziazione degli stessi. Le eccedenze orarie di cui al presente comma che ancora residuino al saranno oggetto di valutazione per il riconoscimento o l eventuale decurtazione, previa verifica semestrale sull andamento del recupero. 17. DEBITO ORARIO IN COSTANZA DI RAPPORTO DI LAVORO 1. L eventuale debito orario formato dal dipendente deve essere recuperato al più presto ed attraverso un piano di rientro concertato con il Coordinatore, fatto salvo il caso in cui il dipendente richieda addebito diretto sullo stipendio per impossibilità al recupero. In tal caso, fatta comunque salva l attivazione delle procedure disciplinari nelle misure eventualmente previste, il Coordinatore trasmette alla S.O. Gestione delle Risorse Umane apposita comunicazione - sottoscritta dal dipendente medesimo - affinché si provveda al corrispondente recupero sullo stipendio. Previo contraddittorio, il recupero viene operato d ufficio nei limiti di legge qualora il piano di rientro non venga rispettato dal dipendente. 2. Il debito orario maturato nel corso di un anno solare deve risultare comunque sanato entro il trimestre successivo a quello di maturazione dell orario corrispondente. Ove ciò non avvenga, alla data del 01/05 di ciascun anno, l eventuale debito orario presente al 31/12 dell anno precedente, previo contraddittorio, viene addebitato d ufficio e nei limiti di legge a partire dalla mensilità successiva. Art ABROGAZIONI E RINVII 1. Le disposizioni del presente regolamento abrogano le precedenti emanate dall Istituto nelle stesse materie. 2. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento si fa rinvio alle norme di legge, regolamento e contratto collettivo vigenti, ove applicabili. Eventuali successive modifiche in materia, ad opera di qualsiasi fonte normativa, saranno immediatamente applicate; qualora si tratti di interventi che richiedano una modifica anche del presente regolamento saranno applicate a livello di principio. Dallo stesso momento saranno disapplicate le norme del presente regolamento per le parti divenute incompatibili con la normativa sopravvenuta. Art ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente Regolamento, contenente modifiche ed integrazioni rispetto al testo adottato con deliberazione n. 90 in data e successivamente modificato con deliberazione n. 219 in data , entrerà in vigore, dopo la pubblicazione all Albo dell Istituto, dalla data del 1 ottobre 2014 e sarà soggetto a verifiche periodiche da parte delle Direzioni del CRO. 9
COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE
COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Provincia di Forlì - Cesena REGOLAMENTO COMUNALE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE Adottato con atto deliberativo di Giunta Comunale n 83 del 02.08.2002 Modificato
DettagliArt.1 Oggetto del regolamento
REGOLAMENTO PER L ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO APPROVATO CON DELIBERA COMMISSARIALE N. 72/2013 MODIFICATA CON DELIBERA COMMISSARIALE N. 89/2013 E DELIBERA COMMISSARIALE N. 138/2013. Art.1 Oggetto del
DettagliCOMUNE DI VICO DEL GARGANO PROVINCIA DI FOGGIA
COMUNE DI VICO DEL GARGANO PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Articolo 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Orario di Servizio. Definizioni) 1. Nell ambito
DettagliAccordo Sindacale. Visto il CCNL 2002-2005, I biennio economico - d.d. 27.01.2005 ed in particolare l art. 12 e l art. 34;
Accordo Sindacale Regolamento Lavoro Straordinario: durata minima lavoro straordinario e limite individuale ore/anno liquidabili nonché norme di utilizzo flessibilità modificative dell attuale regolamento
DettagliREGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE
REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE Articolo 1 (Orario ordinario di lavoro e di servizio. Definizioni) Articolo 2 (Articolazione dell orario)
Dettagli(Concertato con la Delegazione sindacale dell Unione il 9/12/2008) Approvato con Delibera di Giunta dell Unione N.
DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO, DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO DEL PERSONALE DELL UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA (Concertato con la Delegazione sindacale dell
DettagliPROVINCIA DI MATERA. REGOLAMENTO del nuovo orario di lavoro, banca delle ore e buono pasto
PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO del nuovo di lavoro, banca delle ore e buono pasto APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.P. N. 287 DEL 21.11.2013 REGOLAMENTO DEL NUOVO ORARIO DI LAVORO, BANCA DELLE ORE E BUONO
DettagliREGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO. Art. 1 - Finalità e definizioni
REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO Art. 1 - Finalità e definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si intende: - per ufficio l insieme funzionale di competenze amministrative e tecniche attribuite ad una
DettagliBOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013. Regole generali relative all orario di lavoro. ottobre 2014
BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013 Regole generali relative all orario di lavoro ottobre 2014 1 INDICE 1. ORARIO DI LAVORO pag. 3 2. ORARIO DI LAVORO PERSONALE APPARTENENTE AI LIVELLI IV-VIII pag. 3 2.1 Flessibilità
DettagliComune di Castel del Piano (provincia di Grosseto)
Comune di Castel del Piano (provincia di Grosseto) REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO, DI SERVIZIO E DI APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO (Approvato con Deliberazione G.C. n. 89 del 08/07/2013) I N D I C E ART.
DettagliORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO
ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO PREMESSA La presente regolamentazione disciplina gli adempimenti necessari per l osservanza dell
DettagliREGOLAMENTO SULL ORARIO DI SERVIZIO, SUL LAVORO STRAORDINARIO E SULLA BANCA DELLE ORE
COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia REGOLAMENTO SULL ORARIO DI SERVIZIO, SUL LAVORO STRAORDINARIO E SULLA BANCA DELLE ORE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 230 DEL 14.11.2002.
DettagliCOMUNE DI TIVOLI ANNO 2012
COMUNE DI TIVOLI ANNO 2012 ACCORDO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE. ART. 1 NORME DI PRINCIPIO 1. Il presente accordo
DettagliPer tutti i profili la prestazione lavorativa dovrà essere resa fra le 7.30 e le 20.00.
A far data da marzo 2011 entrerà in funzione il nuovo sistema di gestione presenze che snellirà tutte le procedure ad esso connesse con particolare riguardo alla rilevazione delle timbrature e dei giustificativi.
DettagliCOMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO
COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO 1 INDICE Art. 1 L orario di lavoro ordinario Art. 2 L orario differenziato
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Articolo 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Straordinario Orario di Servizio. Definizioni) 1. Nell ambito dell orario di lavoro si distinguono:
DettagliCOMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA **********
COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA ********** REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 162 del 19.11.2014
DettagliComune di Capannori Provincia di Lucca
Allegato 1 Comune di Capannori Provincia di Lucca Regolamento Comunale per la disciplina dell orario di servizio e di lavoro 1 Premessa Il presente regolamento è approvato nel rispetto dei contratti vigenti.
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE.
ALLEGATO A ALLA DELIBERA DI G.C. N. 71 DEL 05.11.2009 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE. ART. 1 NORME DI
DettagliDISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI di CONTURSI TERME
Prot. n. 6265 del 31 ottobre 2011 DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI di CONTURSI TERME (delibera di Giunta Comunale n. 424 del 25-10-2011) 1.RILEVAZIONE DELLE PRESENZE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO COMUNALE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE ART. 1 RILEVAZIONE DELLE PRESENZE Ai sensi della vigente disciplina contrattuale, l orario di lavoro dei dipendenti è accertato mediante controlli
DettagliCOMUNE DI CANTERANO PROVINCIA DI ROMA ********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI DIPENDENTI
COMUNE DI CANTERANO PROVINCIA DI ROMA ********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI DIPENDENTI ********************** Approvato con Deliberazione di
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DELL OROLOGIO MARCATEMPO
ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELL OROLOGIO MARCATEMPO Rilevazione delle presenze e dell orario di lavoro tramite sistema automatizzato a badge applicazione dell art. 5 del D.Lgs.
DettagliCOMUNE DI GRICIGNANO DI AVERSA
COMUNE DI GRICIGNANO DI AVERSA Provincia di Caserta REGOLAMENTO COMUNALE DELL ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI E SERVIZI DELL ENTE Approvato con delibera di Giunta Municipale
DettagliORARIO DI LAVORO. 1) Tipi di orari e scelta dell orario di lavoro (personale non turnista)
ORARIO DI LAVORO 1) Tipi di orari e scelta dell orario di lavoro (personale non turnista) Il dipendente può scegliere con l apposito modello di svolgere il proprio orario di lavoro secondo una delle seguenti
DettagliNuovo sistema di rilevazione delle presenze e regole concernenti la flessibilità e lo straordinario
Università degli Studi di Brescia Servizio Risorse Umane U.O.C. Personale PTA e non strutturato Nuovo sistema di rilevazione delle presenze e regole concernenti la flessibilità e lo straordinario A cura
DettagliDirezione Personale Contratti di Lavoro DIRETTORE GENERALE
MONTEPASCHI SE.RI.T. SERVIZIO RISCOSSIONE TRIBUTI S.p.A. Numero testo: D 00032 002 Data pubblicazione: 30.03.2005 Serie: 1 Sezione: 3 Servizio: 7 Oggetto: Direzione Personale Contratti di Lavoro Nuova
DettagliDISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO
CITTÀ DI OZIERI PROVINCIA DI SASSARI DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE G.C. N.101 DEL 05.06.2013 1 Indice A Orario di Lavoro B Flessibilità dell'orario C Pausa
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO
ENTE PARCO GALLIPOLI COGNATO PICCOLE DOLOMITI LUCANE Località Palazzo,snc 75011 ACCETTURA (MT) tel/fax 0835675015 email : info@parcogallipolicognato.it P.IVA 01025390772 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ORARIO
DettagliREGOLAMENTO SULL'ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI PADRIA
REGOLAMENTO SULL'ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI PADRIA Il presente regolamento, ai sensi dell art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, disciplina i tempi e le modalità
DettagliArt. 1. Definizioni. Art. 2. Rilevazione delle presenze
COMUNE DI PRIOLO GARGALLO Provincia di Siracusa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI Approvato con Deliberazione della
DettagliREGOLAMENTO ORGANIZZAZIONE ORARIO DI LAVORO
ALLEGATO N. 6 REGOLAMENTO ORGANIZZAZIONE ORARIO DI LAVORO ART. 1 TIPOLOGIE DI ORARIO... 1 ART. 2 RITARDI... 1 ART. 3 CONSEGNA PERSONALE INFERMIERISTICO:... 1 ART. 4 MANCATA TIMBRATURA:... 2 ART. 5 GIUSTIFICHE
DettagliREGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI
REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI Approvato con deliberazione n. 61 del 23.10.2006 ART. l Orario di servizio Per orario di servizio si intende il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliAi Signori: Area. Direttori LORO SEDI
ORDINE DI SERVIZIO N 12 DEL 12 DIC 2008 Ai Signori: Segretario Generale/Direttore Generale Vice Segretario Generale Vice Direttori Generali Responsabili di Area Direttori Capo di Gabinetto del Sindaco
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO INDICE Art. 1 -Definizioni Art. 2 -L orario di servizio Art. 3 -L orario di apertura al Pubblico Art. 4 -L orario di lavoro straordinario
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE PER LA DISCIPLINA
COMUNE DI BORDIGHERA Provincia di Imperia REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO, PER LA FRUIZIONE DELLE FERIE E PER GLI ISTITUTI DEL TURNO E DELLA REPERIBILITA
DettagliPolo Universitario della Provincia di Agrigento
Polo Universitario della Provincia di Agrigento DIRETTIVA DEL RESPONSABILE DEL SETTORE AA.GG. N. 3 del _15/02/2013_ OGGETTO: GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE
DettagliACCORDO REGIONALE QUADRO SULL ORARIO DI LAVORO DELLE DIREZIONI PROVINCIALI
Direzione Regionale del Veneto ACCORDO REGIONALE QUADRO SULL ORARIO DI LAVORO DELLE DIREZIONI PROVINCIALI I Rappresentanti della Direzione Regionale del Veneto e delle Organizzazioni Sindacali regionali,
DettagliRegolamento sull orario del personale del comparto ARPAV
Raccolta Regolamenti ARPAV n. 28 Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Regolamento sull orario del personale del comparto ARPAV Approvato con deliberazione del Decreto
DettagliOO.SS. AREA DIRIGENZA MEDICA REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO
OO.SS. AREA DIRIGENZA MEDICA REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO FERRARA, Febbraio 2002 REGOLAMENTO AZIENDALE ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DELLA DIRIGENZA MEDICA DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI FERRARA SOMMARIO
DettagliREGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE
REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE Art. 1 (Segretario Generale) Il Segretario Generale è il capo del personale. Egli, oltre ad assolvere le mansioni stabilite dallo Statuto dell Unioncamere
DettagliCOMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO
COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO Approvato con Deliberazione G.C. n. 152 del 07.10.2014 Art. 1 Principi generali 1. Il presente Regolamento
DettagliLE PARTI PREMESSO CHE
AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE DI MODENA ACCORDO RELATIVO ALLA REGOLAMENTAZIONE DELL ORARIO DI SERVIZIO, DELL ORARIO DI LAVORO E RELATIVA ARTICOLAZIONE DEL PERSONALE DELL AREA COMPARTO Il giorno 28 marzo
DettagliREGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO DEL COMUNE DI COTIGNOLA
AREA PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Servizio Amministrazione del Personale Corso Garibaldi, 62 48022 Lugo Tel. 0545 38311 Fax 0545 38442 marinid@unione.labassaromagna.it REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI LAVORO DELLA DIRIGENZA S.P.T.A. IN SERVIZIO PRESSO ARPA UMBRIA ART.
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI LAVORO DELLA DIRIGENZA S.P.T.A. IN SERVIZIO PRESSO ARPA UMBRIA ART. 1 PREMESSA Il presente regolamento disciplina l orario di lavoro del
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
DettagliCOMUNE DI CAMPEGINE ART. 1 NORME DI PRINCIPIO
COMUNE DI CAMPEGINE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE. ART. 1 NORME DI PRINCIPIO 1. Il presente Regolamento
DettagliCOMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg.
Approvato con delibera di G.C. n. 366 del 15.12.2008 REGOLAMENTO REPERIBILITA SERVIZIO TECNICO Art. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina le modalità di attuazione del servizio
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO. (Approvato con delibera Giunta Comunale n. 29 del 3 marzo 2010)
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO (Approvato con delibera Giunta Comunale n. 29 del 3 marzo 2010) 1 INDICE Art. 1 Definizioni Art. 2 Articolazione dell orario di lavoro Art.
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO INDICE: Art.1 Definizioni Art.2 L orario di servizio Art.3 L orario di apertura al pubblico Art.4 L orario di lavoro Art.5 L orario dei
DettagliCENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO ISTITUTO NAZIONALE TUMORI - AVIANO
REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO del personale dirigente adottato con deliberazione n. 78 del 09.05.2011 Art. 1. ORARIO DI LAVORO 1. Per Orario di Lavoro è da intendersi qualsiasi periodo in cui il Dirigente
DettagliI permessi brevi (art. 20 del CCNL del 6.7.1995 del personale del comparto Regioni e Autonomie locali) Luglio 2013
I permessi brevi (art. 20 del CCNL del 6.7.1995 del personale del comparto Regioni e Autonomie locali) Luglio 2013 INDICE Presupposti... 2 Modalità di fruizione... 4 Particolari tipologie di rapporto di
DettagliCOMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEO. (Provincia di Catania) Cod. fise. 8000 8130 876 REGOLAMENTO DISCÍPLINA ORARIO DI LAVORO DI SERVIZIO E FLESSIBILITÀ
COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEO (Provincia di Catania) Cod. fise. 8000 8130 876 REGOLAMENTO DISCÍPLINA ORARIO DI LAVORO DI SERVIZIO E FLESSIBILITÀ Approvato c îon delibera di G.M. n. 74 del 15/11/2013 Modificato
DettagliOggetto: C.C.I. sottoscritto il 9/10/2006: Orario di lavoro Buoni pasto Straordinario.
Al Pro Rettore Delegato per il Polo Scientifico Didattico di Terni Ai Presidi Ai Presidenti dei Corsi di Studio Ai Direttori di Dipartimento e Centri Ai Direttori delle Scuole di Specializzazione Ai Dirigenti
DettagliPaghe. Labancaoreinbustapaga Bartolomeo La Porta e Barbara Bionda - Consulenti del lavoro
Labancaoreinbustapaga Bartolomeo La Porta e Barbara Bionda - Consulenti del lavoro Definizione Riposi compensativi La banca ore è un istituto contrattuale che consiste nell accantonamento, su di un conto
DettagliCOMUNE DI SICIGNANO DEGLI ALBURNI (Provincia di Salerno)
COMUNE DI SICIGNANO DEGLI ALBURNI (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO COMUNALE CONTROLLO PRESENZE PERSONALE DIPENDENTE I N D I C E Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Orario Art. 3 Luogo di timbratura
DettagliDIRETTIVE PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE.
DIRETTIVE PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE. ART. 1 NORME DI PRINCIPIO 1. Le presente direttive vengono adottate al
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DELLA PRESENZA IN SERVIZIO DEL PERSONALE DIPENDENTE DEL COMUNE DI AVIGLIANO
ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 63 DEL 14/6/2013 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DELLA PRESENZA IN SERVIZIO DEL PERSONALE DIPENDENTE DEL COMUNE DI AVIGLIANO ART.
DettagliMINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE ACCADEMIA DI BELLE ARTI Via Duca degli Abruzzi, 4 07100 SASSARI
MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE ACCADEMIA DI BELLE ARTI Via Duca degli Abruzzi, 4 07100 SASSARI Prot. n. 2066/A1a 16.05.2011 Vista la legge 508 del 1999;
DettagliSCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99
SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 Il giorno I Servizi per l Impiego della Provincia di rappresentati da Il Datore di lavoro rappresentato da.. La Cooperativa Sociale/il
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliPOLICY GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Pag. 1 di 13 POLICY GESTIONE DEL RAPPORTO DI Redatta Verificata Approvata Distribuita DIREZIONE DIRETTORE CDA DIREZIONE Versione n Del In vigore da 1.0 21/12/2011 01/01/2012 Pag. 2 di 13 INDICE 1. STRUTTURA
DettagliCONTO ORE INDIVIDUALE OPERATORE DI SPORTELLO. Redatto da:ruo/ri/ Normativa del Lavoro Approvata da: RUO/RI Distribuita da RUO/RI
CONTO ORE INDIVIDUALE OPERATORE DI SPORTELLO Redatto da:ruo/ri/ Normativa del Lavoro Approvata da: RUO/RI Distribuita da RUO/RI In vigore da Gennaio 2012 Premessa Per gli operatori di sportello è stata
DettagliDISCIPLINA ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO, RITARDI, PAUSE E MANCATE TIMBRATURE DA PARTE DEL PERSONALE DIPENDENTE. IL SINDACO (Walter Marongiu)
Allegato atto GC n.39 del 7/5/2015 COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari DISCIPLINA ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO, RITARDI, PAUSE E MANCATE TIMBRATURE DA PARTE DEL PERSONALE DIPENDENTE. IL SINDACO
DettagliLA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Art. 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Straordinario Orario di Servizio. Definizioni)
LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Art. 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Straordinario Orario di Servizio. Definizioni) 1. Nell ambito dell orario di lavoro si distinguono: Dovuto è il complesso teorico
DettagliCONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO SANITA IN SERVIZIO PRESSO ARPA UMBRIA
Allegato A) alla D.D.G. n. 521 del 28/12/2011 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO SANITA IN SERVIZIO PRESSO ARPA UMBRIA Art.
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
DettagliREGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA PRESENZA IN SERVIZIO ED IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA AUTOMATICO DI RILEVAZIONE DELLE PRESENZE
COMUNE DI ROCCHETTA SANT ANTONIO (Provincia di Foggia) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LA PRESENZA IN SERVIZIO ED IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA AUTOMATICO DI RILEVAZIONE DELLE PRESENZE Approvato dalla Giunta
DettagliSETTORE 2 U.O. Risorse Umane ed Organizzazione REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DELL ORARIO DI LAVORO
SETTORE 2 U.O. Risorse Umane ed Organizzazione REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DELL ORARIO DI LAVORO Approvato con Deliberazione di G.C. n. 258 del 20.12.2012 Modificato con Deliberazione
DettagliCITTA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE. Approvato con deliberazione G.C. del 22 dicembre 2015 n.
CITTA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione G.C. del 22 dicembre 2015 n. 235 1 INDICE Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione pag.
DettagliPremesso. convengono quanto segue
Le Regioni e Province Autonome Premesso a) che in data 14 febbraio 2006 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 l Accordo, siglato in Conferenza Stato-Regioni, attuativo dell art.2, commi 2 e
DettagliRegolamento dell orario di lavoro e di servizio
ENTE-PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE MASSACIUCCOLI Tenuta di San Rossore - Località Cascine Vecchie - 56122 PISA Regolamento dell orario di lavoro e di servizio Approvato con deliberazione Consiglio
DettagliMARANELLO PATRIMONIO SRL
MARANELLO PATRIMONIO SRL REGOLAMENTO IN MATERIA DI ORARIO approvato con determina dell Amministratore Unico nr. 15 del 13/12/2012 e modificato con determina dell Amministratore Unico nr.4 del 10/02/2014
DettagliAZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO Art. 1 Fonti e campo di applicazione Il presente regolamento si applica al personale
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente
DettagliApprovato con delibera di Giunta Unione n. 45 del 11/05/2011
SETTORE ORGANIZZAZIONE RISORSE UMANE Servizio Sviluppo del Personale Corso Garibaldi, 62 48022 Lugo Tel. 0545 38328 Fax 0545 38440 cavalluccif@unione.labassaromagna.it DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO,
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA
I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO
DettagliRegolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate
Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate (emanato con Decreto del Rettore n. 966 del 23/12/2013) Art. 1 - Norma generale 1. Il presente Regolamento disciplina
DettagliCOMUNE di BUSACHI Provincia di Oristano
COMUNE di BUSACHI Provincia di Oristano Piazza Italia, 1 Tel. 0783 62010-62274 - Fax 0783 62433 - P. IVA 00541880951 REGOLAMENTO IN MATERIA DI ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO Approvato
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliC O M U N E DI IGLESIAS
C O M U N E DI IGLESIAS (PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO SOSTITUTIVO MENSA IN FAVORE DEL PERSONALE DELL'ENTE. Approvato con deliberazione della Giunta comunale
DettagliNorme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista
CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)
DettagliSERVIZIO CIVILE VOLONTARIO NOTIZIE UTILI
SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO NOTIZIE UTILI TESSERINI IDENTIFICATIVI Il giorno dell entrata in servizio ti verrà consegnato il badge per la rilevazione automatica delle presenze e il tesserino identificativo
DettagliREGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO, DI SERVIZIO E DI APERTURA AL PUBBLICO. Art. 1 Fonti e campo di applicazione
REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO, DI SERVIZIO E DI APERTURA AL PUBBLICO Art. 1 Fonti e campo di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina l orario di lavoro del personale tecnico e amministrativo
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento
DettagliAZIENDA SPECIALE TORINO INCONTRA Regolamento della gestione organizzativa e del personale
AZIENDA SPECIALE TORINO INCONTRA Regolamento della gestione organizzativa e del personale Articolo 1 Orario di lavoro 1. L orario normale di lavoro è di 40 ore settimanali corrispondenti a 8 ore al giorno
DettagliC I R C O L A R E. Adempimenti per attuazione Accordo quadro sui Contratti di Collaborazione Coordinata Continuativa (CO.CO.CO.)
COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell Umanità SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI SETTORE SVILUPPO ORGANIZZATIVO C I R C O L A R E OGGETTO: Adempimenti per attuazione Accordo quadro sui Contratti di Collaborazione
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliDirezione Centrale Entrate e Posizione Assicurativa Direzione Centrale Previdenza. Roma, 02-10-2012. Messaggio n. 15914
Direzione Centrale Entrate e Posizione Assicurativa Direzione Centrale Previdenza Roma, 02-10-2012 Messaggio n. 15914 OGGETTO: versamento degli oneri relativi ai piani di ammortamento scaturiti da provvedimenti
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliDISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI PER MOTIVI DI STUDIO PER L UNIONE ED I COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA
AREA PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Servizio Amministrazione del Personale Corso Garibaldi, 62 48022 Lugo Tel. 0545 38311 Fax 0545 38442 marinid@unione.labassaromagna.it DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI
DettagliIl giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che
ACCORDO PER IL PASSAGGIO DEI QUADRI DIRETTIVI E DEL PERSONALE DELLE AREE PROFESSIONALI DELLA CASSA DEPOSIT I E PRESTITI SOCIETÀ PER AZIONI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I QUADRI DIRETTIVI
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO E LA SELEZIONE DEL PERSONALE
6/02/20 REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2/0/200, Mondo Acqua S.p.A. adotta il presente regolamento per il reclutamento e la selezione del personale da
DettagliRegolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti
Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di
Dettagli