La scoperta dei pianeti extrasolari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La scoperta dei pianeti extrasolari"

Transcript

1 Pianeti extrasolari

2 La scoperta dei pianeti extrasolari 16 Cygni B 47 Ursae Majoris 55 Cancri 51 Pegasi 70 Virginis Gliese 229 Solo nell'ottobre del 1995 M. Mayor e D. Queloz dell'osservatorio di Ginevra annunciarono la scoperta di un pianeta di grande massa attorno alla stella, di tipo solare, 51 Pegasi, fu l inizio di una lunga serie di scoperte!

3 L osservazione dei Sistemi extrasolari Purtroppo non è affatto semplice individuare e quindi osservare i Sistemi extrasolari. Nonostante questa grande difficoltà sono stati fatti straordinari progressi negli ultimi 14 anni. Oltre 700 pianeti extrasolari sono stati scoperti.

4 L Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari Dove trovare le informazioni sui pianeti extrasolari? Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari (in italiano) All indirizzo web:

5 Sistemi extrasolari confermati I candidati pianeti extrasolari rivelati al sono 862 Metodi indiretti Con il metodo delle velocità radiali: 503 pianeti (82 sistemi multipli) Con il metodo delle occultazioni (transiti): 292 Sistemi planetari transitano davanti alla stella (36 sistemi multipli) Con il metodo delle microlenti gravitazionali 16 pianeti (2 sistemi multipli) Metodi diretti Con immagini 15 Sistemi planetari 32 pianeti (2 sistemi multipli) Metodi radioastronomici (pulsar) Con timing 6 Sistemi planetari 17 pianeti (3 sistemi multipli) Fonte :

6 Le unità di misura dei pianeti extrasolari Nel definire le caratteristiche dei Sistemi extrasolari questi si confrontano con pianeti giganti del Sistema solare ed in particolare con Giove ---- Dist (AU) R/R T M/M T g (m/s 2) ρ (g/cm 3 ) Terra ,52 Giove 5, ,6 1,33 Saturno 9, ,93 0,69 Urano 19, ,79 1,29 Nettuno 30, ,12 1,64

7 Giove Un immagine di Giove osservato da Terra con il Nord Optical Telescope Distanza dal Sole (U.A.) = 5,20 Distanza dal Sole (km) = Periodo di rivoluzione (anni) = 11,862 Eccentricità = 0,048 Inclinazione rispetto all'eclittica = 1 18' Velocità orbitale media (km/sec) = 13,06 Massa (Terra = 1) = 317,938 Raggio equatoriale (km) = Raggio equatoriale (Terra = 1) = 11,209 Densità media (Terra = 1) = 0,24 Accelerazione di gravità (Terra = 1) = 2,34 Velocità di fuga (km/sec) = 59,6 Periodo di rotazione = 9h 50m 28s Inclinazione sul piano dell'orbita = 3,12 Albedo = 0,52 Magnitudine visuale = -2,10 Numero satelliti = 63 Noto sin dall antichità

8 La spettro elettromagnetico

9 Lo spettro elettromagnetico

10 Lo spettro elettromagnetico

11 Lo spettro visibile Velocità della luce c [L/T], lunghezza di onda λ [L] e frequenza ν [1/T] c = λ ν Lo spettro visibile è quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il rosso e il violetto includendo tutti i colori percepibili dall'occhio umano. La lunghezza d'onda della luce visibile λ va indicativamente da 400 nm a 700 nm (1 nm=1 nanometro=10-9 m). La massima sensibilità dell'occhio la si ha attorno ai 555 nm, dove si trova il colore verde.

12 Effetto Doppler-onde sonore L effetto Doppler si ha con tutti i moti ondulatori, sia quelli di propagazione delle onde sonore nell aria che quelli di propagazione delle onde luminose nel vuoto Onde sonore Se siamo fermi ad un passaggio a livello ed un treno viene verso di noi fischiando ascoltiamo un suono che sia fa sempre più acuto in avvicinamento mentre diventa sempre più grave in allontanamento.

13 Effetto Doppler-onde luminose Nel caso della luce emessa da un corpo celeste 1) se questi si avvicina essa appare, all osservatore terrestre, come più acuta cioè di frequenza più elevata e quindi blu 2) se invece si allontana essa appare di frequenza più bassa e quindi rossa z = λ /λ 0 = V r /c z = spostamento Doppler delle righe spettrali V r = velocità radiale sorgente luminosa c = velocità della luce circa km/sec λ= differenza tra la lunghezza d onda λ e emessa e la λ 0 a riposo

14 L effetto Doppler-descrizione quantititativa L' entità dello spostamento vale z=(δ λ/ λ ariposo )=V r /c con Δ λ = λ osservata - λ a riposo La velocità, radiale, di allontanamento o avvicinamento è allora data da : V r =c z essendo c la velocità della luce nel vuoto (c km/sec); λ la lunghezza d' onda della luce di frequenza ν e c=ν z la relazione che lega queste due grandezze. N.B. Qui non facciamo riferimento allo spostamento cosmologico verso il rosso ma a meccanismi di spostamento Doppler nelle atmosfere delle stelle!

15 I metodi di osservazione dei pianeti extrasolari Perturbazioni gravitazionali sullo spettro Il pianeta passando in prossimità della stella perturba la luminosità della stella stessa. Questa perturbazione si può evidenziare come un effetto periodico sulla posizione delle righe spettrali della stella purché sia più intensa delle sue perturbazioni cromosferiche e coronali. Perturbazioni gravitazionali sulla curva di luce (fotometriche o transiti) Nel caso in cui il passaggio del pianeta avvenga lungo la linea di vista il pianeta eclissa la stella. Le variazioni periodiche fotometriche dell eclisse rivelano l esistenza del pianeta. Microlenti gravitazionali I pianeti ruotando attorno alla stella deflettono la luce della stella stessa producendo una amplificazione della luminosità osservata. Metodi diretti In alcuni casi particolari è persino possibile l osservazione diretta dei pianeti separati dalla stella. Ricerca di radio emissione Attorno ad alcune pulsar si osservano pianeti il cui effetto è di indurre sottoperiodi nel periodo principale della Pulsar (radio)

16 Metodo spettroscopico Velocità radiali

17 I metodi indiretti-perturbazioni gravitazionali La spettroscopia rilevazione indiretta metodo spettroscopico Le tecniche spettroscopiche sono basate sulle misure degli spostamenti periodici verso il blu o verso il rosso (per effetto Doppler) delle linee spettrali della stella.

18 Spettroscopia e Pianeti extrasolari La ricerca però è molto difficile in quanto è necessario misurare deboli variazioni periodiche nella velocità radiale V r di avvicinamento od allontanamento dei pianeti rispetto a noi. Ad esempio se il Sistema solare venisse osservato da una distanza di 10 parsec mostrerebbe una variazione nell' ampiezza di V r di 13 m/sec in un periodo orbitale (P=12 anni) Giove di 0,3 m/sec in un periodo orbitale (P=84 anni) Urano di 0,09 m/sec per un periodo orbitale (P=1 anno) Terra

19 Variazione di velocità radiale rilevazione indiretta metodo spettroscopico La stella, a causa del moto orbitale periodico dell'eventuale pianeta, presenta una variazione di velocità radiale delle principali righe spettrali osservabili nella sua atmosfera, di ampiezza V r data da: dove : m p sen i V r M S 2/3 P 1/3 V r = variazione della velocità radiale in km/sec m p = massa del pianeta (in unità di Masse Solari) M S = massa della stella (in unità di Masse Solari)= M/ M P = periodo dell'orbita del pianeta in anni i = inclinazione dell'orbita del pianeta rispetto al piano del cielo

20 La curva di velocità radiale rilevazione indiretta metodo spettroscopico K= ampiezza dell oscillazione della curva di velocità radiale Variazione di velocità radiale con ampiezza V r : m p sen i V r M 2/3 s P 1/3 Oltre alla massa m p sen i ed al periodo P con il metodo spettroscopico si possono ricavare anche l eccentricità e ed il semiasse maggiore dell orbita a

21 I limiti del metodo delle velocità radiali 1) Il metodo fornisce i parametri orbitali e, a, P, ma determina solo approssimativamente la massa M del pianeta 2) Non dice nulla sul raggio R (a meno che non si osservino i transiti con il metodo fotometrico) 3) Non dà informazioni sulla composizione del pianeta (con le dovute eccezioni) 4) L impossibilità di scendere sotto l effetto Doppler termico legato alle turbolenze cromosferiche della stella con V r ~3-4m/s 5) Si ha un marcato effetto di selezione: è più facile vedere grandi pianeti (M>M G ) vicini alla stella principale 6) Esiste un limite superiore alla massa dei pianeti extrasolari di ~13-14 M G dopo di che si sconfina nelle fredde e quasi invisibili Nane Brune

22 I pianeti extrasolari-nomenclatura I Pianeti extrasolari prendono il nome della stella principale a cui si aggiunge una lettera latina (minuscola) a-b-c... es 55 Cancri la stella - 55 Cancri a-b-c i tre pianeti extrasolari Le immagini dei pianeti, escluse le mappe stellari, sono disegni elaborati sulla base delle caratteristiche, in parte supposte in parte ricavate dalle osservazioni

23 Il sistema stellare 51 Pegasi 51 Pegasi d=48 a.l. G2IV (tipo spettrale) Sequenza Principale mv= 5,49 Massa~ 1,11 M Età ~ 4 Gyr T=5793 K R=1,17 R [Fe/H]=0,2 L=1,32 L Pegaso

24 Il sistema planetario 51 Pegasi b Metodo spettroscopico velocità radiali Pianeta 51 Pegasi b Scoperto nel 1995 Massa=m sin i Massa=m sin i Semiasse maggiore orbita Periodo orbitale 0,468 M G masse di Giove 149 M T masse terrestri 0,052 U.A. (Unità Astronomiche) 4,32 giorni Eccentricità 0 Aggiornato Enc

25 Sole Il sistema planetario 51 Pegasi b - Hot Jupiters Giove Nel Sistema solare Giove dista dal Sole 5,2 Unità Astronomiche La stella 51 Pegasi Il pianeta 51 Pegasi b Il Sistema extrasolare 51 Pegasi Periodo orbitale=4,23077 giorni Semi-asse maggiore dell orbita=0,05 U.A. Massa del pianeta ~ 0,468 Masse di Giove Confronto tra la collocazione del pianeta Giove nel nostro Sistema solare (in alto) e la disposizione planetaria nel Sistema extrasolare di 51 Pegasi b (in basso)

26 Metodo fotometrico Transiti

27 La stella HD HD d=78,9 pc=257 a.l. Tipo spettrale G0 IV mv=8,25 Massa=1,3 M Età =2,0 Gyr T= 6147 K R=1,497 R [Fe/H]=0,36 L = 2,72 L

28 Il pianeta extrasolare HD b Il sistema extrasolare in HD oltre che osservabile con il metodo spettroscopico lo è anche con il metodo fotometrico: 1. Ha un pianeta con una massa pari a 0,356 M G cioè della taglia di Saturno circa 1,22 M Saturno 2. Di questo pianeta extrasolare si osservano le occultazioni sulla stella centrale e questo permette di determinare l inclinazione del piano dell orbita rispetto al piano del cielo per cui la misura della massa e del raggio sono esatte! Metodo delle occultazioni

29 Il pianeta extrasolare HD b Metodo spettroscopico velocità radiali Pianeta HD b Scoperto nel 2005 Massa=m. sin i Massa=m. sin i Semiasse maggiore orbita Periodo orbitale Raggio Raggio 0,356 M G masse di Giove 113,2 M T masse terrestri 0,043 U.A. (Unità Astronomiche) 2,876 giorni 0,61 R G 6,71 R T Densità 1,4 gr/cm 3 Inclinazione 85,3 Eccentricità 0

30 CoRoT 7b

31 La stella CoRoT 7 Nome CoRoT-7 Distanza 150 (± 20) pc Tipo spettrale K0V Mag apparente 11,7 Massa 0,93 M Età ~1,5 Gyr Temp effettiva 5275 K Raggio 0,87 R Metallicità [Fe/H] 0,03 Asc.Retta Coord Decl. Coord

32 I pianeti extrasolari CoRoT 7b-7c Immagine di fantasia Curva fotometrica dell occultazione Nome CoRoT-7 b (2009) CoRoT-7 c (2009) Massa 0,0151 (± 0,0025) M G = 4,7 M T 0,026 (± 0,003) M G = 8,37 M T Densità (r=4,65 gr/cm 3 Terra =5,5) Semiasse maggiore 0,0172 (± 0,00029) U.A. 0,046 U.A. Periodo orbitale 0, giorni 3,698 (± 0,003) giorni Eccentricità 0 0 Raggio 0,15 (± 0,008) R G =1,65 R T - T transit ,0767 (± 0,0015) - Inclinazione 80,1 (± 0,3) - Abitabilità stella 0,65 U.A. (K0V)

33 Radio emissione- Pulsar

34 PSR La stella centrale Scopritori Wolszcan e Frail Data 1992 Metodo Ritardi negli impulsi radio Stella centrale PSR 1257=12 Tipo di stella Periodo di rotazione Distanza dal Sole Pulsar Immagine della controparte ottica di PSR ,00621 sec 2630 anni luce, 806 pc

35 PSR a, b, c - I pianeti Nel sistema stellare PSR si ha invece una situazione alquanto singolare: la stella centrale, come del resto indica la sua sigla PSR, è una Pulsar, ovvero una stella di neutroni in rapida rotazione attorno al proprio asse. In particolare dato che il periodo è estremamente breve (0,00621 sec) si tratta di una Pulsar superveloce che si è formata in seguito all' esplosione del "progenitore" producendo una supernova che ha spazzato via tutto l' ambiente circostante. Ecco allora che i tre pianeti osservati PSR a, PSR b, e PSR c, sono freddi ed oscuri in quanto la catastrofica esplosione stellare li ha spogliati delle loro atmosfere ed ha fuso completamente le loro superfici per poi lasciarli al gelido freddo dello spazio interstellare. Recentemente è stata pure supposta l'esistenza di un quarto pianeta PSR d, simile a Saturno a distanza ancora maggiore degli altri tre : a circa 40 U.A. Metodo ritardo radio della pulsazione del pulsar

36 PSR b, c,d - Dati planetari Pianeta PSR b PSR c PSR d Massa=m. sin i Massa=m. sin i Semiasse maggiore orbita 7x10-5 M G masse di Giove M T masse terrestri 0,19 U.A. (Unità Astronomiche) 0,013 M G masse di Giove 4,134 M T masse terrestri 0,26 U.A. (Unità Astronomiche) 0,012 M G masse di Giove 3,816 M T masse terrestri 0,46 U.A. (Unità Astronomiche) Periodo orbitale 25,26 giorni 66,54 giorni 98,211 giorni Inclinazione Eccentricità 0 0,0186 0,0252

37 Micro lenti gravitazionali

38 Il sistema planetario OGLE-05-BLG-006 Metodo microlenti gravitazionali

39 Il sistema planetario OGLE L-Nana Rossa Metodo microlenti gravitazionali Pianeta OGLE l b Scoperto nel 2005 Massa=m. sin i Massa=m. sin i Semiasse maggiore orbita Periodo orbitale 0,017 M G masse di Giove ~5,7M T masse terrestri 2,1 U.A. (Unità Astronomiche) 3500 giorni Eccentricità --- OGLE L d=21500 a.l. =6000 (± 1000) pc Tipo spettrale M mv=15,7 Massa=0,22 M Età =?? T=?? K R=?? R [Fe/H]=?? L =?? L Aggiornato Enc

40 Metodo diretto Imaginig

41 Il sistema stellare 2M1207 Scopritori Chauvin, Lagrange et al Data 2005 Metodo imaging Stella centrale 2M1207 Tipo di stella Sequenza principale-m8 Magnitudine apparente Stella 13 Massa Stella 0,025 M Semiasse maggiore orbita 220 anni luce- 70 pc Aggiornato Enc

42 Il sistema planetario 2M1207 b-nana Bruna Metodo spettroscopico velocità radiali Pianeta 2M1207 b Scoperto nel 2005 Massa=m. sin i Massa=m. sin i Semiasse maggiore orbita 4 M G masse di Giove 1272 M T masse terrestri 46 U.A. (Unità Astronomiche) Periodo Orbitale 1700 anni? Eccentricità ---

43 Il sistema planetario 2M1207 b Il primo sistema extrasolare osservato direttamente

44 La stella HR8799 HR8799 d=129 a.l. KA5 (tipo spettrale) Sequenza Principale mv= 5,96 Massa~ 1,47 M Età~0,5-0,7 Gyr T=7430 K R=1,34 R [Fe/H]=-0,47 L=4,92 L Pegaso

45 I pianeti HR8799b-c-d-e Pianeta HR8799 e HR8799 d HR7999 c HR7999 b Scoperto nel Massa 9 M G masse di Giove 10 M G masse di Giove 10 M G masse di Giove 7 M G masse di Giove Massa 2860 M T masse terrestri 3178 M T masse terrestri 3178 M T masse terrestri 2224 M T masse terrestri Semiasse maggiore orbita ~14,5 U.A. (Unità Astronomiche) ~ 24 U.A. (Unità Astronomiche) ~ 38 U.A. (Unità Astronomiche) ~ 68 U.A. (Unità Astronomiche) Periodo orbitale Periodo orbitale giorni giorni giorni giorni ~ 100 anni ~ 190 anni ~ 460 anni ~ 460 anni Raggio - 1,2 R G 1,3 R G 1,1 R G Inclinazione Eccentricità - < 0,4 < 0,4 < 0,4 Cintura asteroidale a circa 75 U.A.

I pianeti del Sistema solare - tabelle

I pianeti del Sistema solare - tabelle I pianeti del Sistema solare - tabelle Primo Levi-Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

I pianeti extrasolari

I pianeti extrasolari I pianeti extrasolari Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi email: roberto.bedogni@oabo.inaf.it I pianeti

Dettagli

Alla ricerca di un altra Terra!

Alla ricerca di un altra Terra! Alla ricerca di un altra Terra! pianeti extra-solari ed altro Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Kepler 186f Sono notizie ormai quasi comuni quelle relative alla scoperta di un pianeta

Dettagli

Osservare Pianeti di Altre Stelle

Osservare Pianeti di Altre Stelle Osservare Pianeti di Altre Stelle Tecniche, Ricerche e Risultati Attuali, Prospettive Future Massimo Teodorani, Ph.D. Astrofisico, professore incaricato di Fisica INDICE DELLA PRESENTAZIONE Nascita e morte

Dettagli

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni Breve lezione di Astronomia Sistema Solare con le sue relative dimensioni Elenco dei pianeti dall interno verso l esterno del sistema solare Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone

Dettagli

Pianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche!

Pianeti extrasolari (II) Metodo dei transiti Proprietà statistiche degli esopianeti Caratterizzazione delle proprietà fisiche! Pianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche! Lezione SP 6! G. Vladilo! 1! Metodi indiretti:" Variazioni del flusso luminoso

Dettagli

Principali risultati degli studi di esopianeti

Principali risultati degli studi di esopianeti Principali risultati degli studi di esopianeti Lezione SP 6 G. Vladilo 1 Principali risultati degli studi di esopianeti Proprietà statistiche Proprietà fisiche 2 Proprietà statistiche degli esopianeti

Dettagli

Il Sistema solare è unico?

Il Sistema solare è unico? Il Sistema solare è unico? 11 Ottobre 2007 Conferenza della Specola Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://naomi.bo.astro.it/~bedogni/divulg.html

Dettagli

Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo

Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo Palermo, 27.2.2009 1609: Anno mirabile per l astronomia 1609 anno mirabile per l astronomia Astronomicus

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

Pianeti extrasolari (I)" Metodi osservativi!

Pianeti extrasolari (I) Metodi osservativi! Pianeti extrasolari (I)" Metodi osservativi! Lezione SP 5! G. Vladilo! 1! Importanza dello studio di pianeti extrasolari! Lo studio dei pianeti extrasolari ha forti motivazioni scientifiche, tra le quali

Dettagli

Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico"

Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico Metodi indiretti di rivelazione di esopianeti:! Il metodo astrometrico" Metodo astrometrico" Misura astrometrica " Consiste nella misura di oscillazioni del moto proprio della stella attorno al centro

Dettagli

Corso Base di Astronomia Daniele Gasparri Lezione 3, 09/12/2010: I pianeti extrasolari - Come vengono scoperti - Alla ricerca della vita

Corso Base di Astronomia Daniele Gasparri Lezione 3, 09/12/2010: I pianeti extrasolari - Come vengono scoperti - Alla ricerca della vita Corso Base di Astronomia Daniele Gasparri Lezione 3, 09/12/2010: I pianeti extrasolari - Come vengono scoperti - Alla ricerca della vita Mail: info@danielegasparri.com Sito internet: www.danielegasparri.com

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

26 Marzo Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione

26 Marzo Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione 26 Marzo 2009 - Laboratorio di astronomia per i Licei - Spettrometria a cura di Paolo Valisa - Angelo Stanzione Storia della spettroscopia astronomica Gli spettri di stelle e nebulose Il reticolo e gli

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane.

Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. Libbiano, 7 Dicembre 2014 Occhi di Libbiano su pianeti di stelle lontane. A cura di Alberto Villa Pianeti extrasolari Pianeti extrasolari In conseguenza di questo effetto, se la disposizione geometrica

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

Problema 1. Sirio ( 2000 = 6h 45m;

Problema 1. Sirio ( 2000 = 6h 45m; Problema 1. Sirio ( 2000 = 6 h 45 m ; 2000 = -16 43', m = -1,46) è la stella più luminosa visibile nel cielo è un affermazione sicuramente vera per un osservatore posto a Stilo. Sapreste dire in quali

Dettagli

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km) LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA CLASSE 1^ H. a. s Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA

PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA TERRA CLASSE 1^ H. a. s Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO "ENRICO FERMI" Via Luosi n. 23-41124 Modena Tel. 059211092 059236398 - (Fax): 059226478 E-mail: info@fermi.mo.it Pagina web: www.fermi.mo.it PROGRAMMA DI SCIENZE DELLA

Dettagli

Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale. Prova Teorica - Categoria Junior

Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale. Prova Teorica - Categoria Junior Olimpiadi Italiane di Astronomia 2011 Finale Nazionale Reggio Calabria 17 Aprile 2011 Prova Teorica - Categoria Junior Problema 1. La Luna piena, nelle migliori condizioni osservative, ha una magnitudine

Dettagli

Riusciremo a osservare le atmosfere dei pianeti intorno alle altre stelle?

Riusciremo a osservare le atmosfere dei pianeti intorno alle altre stelle? Riusciremo a osservare le atmosfere dei pianeti intorno alle altre stelle? Ing. Claudio Costa - carocicosta@gmail.com - carocicosta.it Unitrè Ariccia, 11 Feb 2017 I pianeti prima del 1995 Il primo pianeta

Dettagli

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari.

Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017. Scuola di Astronomia. Contenuti dei corsi e dei seminari. Centro Sperimentale per la Didattica dell'astronomia A.A. 2016/2017 Scuola di Astronomia Contenuti dei corsi e dei seminari Corso A 1.1. Didattica dell astronomia 1.2. Approccio sperimentale all'astronomia

Dettagli

Docente: Alessandro Melchiorri

Docente: Alessandro Melchiorri Astronomia Lezione 29/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf

Dettagli

PLUTONE. Sezione I Pianeti Testo Parte XVI. Argomenti trattati. Iperastro- Il Sistema Solare-Plutone-Parte XVI

PLUTONE. Sezione I Pianeti Testo Parte XVI. Argomenti trattati. Iperastro- Il Sistema Solare-Plutone-Parte XVI Sezione I Pianeti Testo Parte XVI Argomenti trattati PLUTONE Introduzione Cenni Storici Esplorazione con sonde spaziali di Plutone Fisica di Plutone Parametri orbitali e dati fisici di Plutone Satelliti

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

5 CORSO DI ASTRONOMIA

5 CORSO DI ASTRONOMIA 5 CORSO DI ASTRONOMIA Evoluzione dell Universo e Pianeti Extrasolari 13 febbraio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Parte Prima La Teoria

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Senior 1. Fra un mese Se questa sera una stella sorge verso le ore 22, a che ora sorgerà, approssimativamente, tra un mese?

Dettagli

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo

Dettagli

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati 4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi Accanto allo spettro continuo che i corpi emettono in ragione del loro stato termico, si osservano spettri discreti che sono caratteristici

Dettagli

1. La luce delle stelle

1. La luce delle stelle 1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore

Dettagli

Pianeti abitabili in sistemi extra-solari: lo stato dell arte della ricerca Antonio Maggio

Pianeti abitabili in sistemi extra-solari: lo stato dell arte della ricerca Antonio Maggio Pianeti abitabili in sistemi extra-solari: lo stato dell arte della ricerca Antonio Maggio Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Ci sono altri pianeti nell universo? Esistono

Dettagli

Il)Keck)di)Mauna)Kea) (Hawaii):)4145m)slm) Ø10m) ) )

Il)Keck)di)Mauna)Kea) (Hawaii):)4145m)slm) Ø10m) ) ) TELESCOPI IlKeckdiMaunaKea (Hawaii:4145mslm Ø10m VeryLargeTelescope(2635mslm Ø8.2m dell EuropeanSouthernObservatory CerroParanaldesertoAtacama,Cile GranTelescopio Canarias2267mslm Iltelescopiopiù grandedelmondo

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

Una vacanza su Marte?

Una vacanza su Marte? Una vacanza su Marte? ovvero clima ed abitabilità degli eso-pianeti Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera La Via Lattea 100 miliardi di stelle interessanti" quanti pianeti? I pianeti

Dettagli

Oltre il Sistema Solare

Oltre il Sistema Solare Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della

Dettagli

Distanze e magnitudini

Distanze e magnitudini Distanze e magnitudini Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

I pianeti extrasolari: cenni ai metodi di rilevazione di Daniele Gasparri

I pianeti extrasolari: cenni ai metodi di rilevazione di Daniele Gasparri I pianeti extrasolari: cenni ai metodi di rilevazione di Daniele Gasparri Da molto tempo l uomo è affascinato da questa domanda: cosa c è là fuori? C è la possibilità di qualche altro essere senziente

Dettagli

OSSERVAZIONI DI TRANSITI DI PIANETI EXTRASOLARI A LOIANO A CURA DI:

OSSERVAZIONI DI TRANSITI DI PIANETI EXTRASOLARI A LOIANO A CURA DI: OSSERVAZIONI DI TRANSITI DI PIANETI EXTRASOLARI A LOIANO A CURA DI: CORRADO BARTOLINI EMILIO LAPENNA ANDREA MANTEGNA DAVIDE PEZZUOLO Perché cercare pianeti extrasolari? La ricerca dei pianeti extrasolari

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

I pianeti extrasolari

I pianeti extrasolari I pianeti extrasolari G. Cutispoto gcutispoto@oact.inaf.it INAF Osservatorio Astrofisico di Catania XVI Scuola Estiva di Astronomia Stilo (RC) - 29 Giugno 2011 Il Sistema Solare Sole Pianeti - Mercurio,

Dettagli

L ORIGINE DELLA LUNA

L ORIGINE DELLA LUNA LA LUNA L ORIGINE DELLA LUNA La luna è l unico satellite naturale della Terra: un corpo celeste che ruota attorno alla Terra Appare molto più grande delle altre stelle ed anche più vicina L origine della

Dettagli

LE DISTANZE ASTRONOMICHE

LE DISTANZE ASTRONOMICHE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione La misurazione delle distanze dei corpi celesti, dalla scala galattica a quella cosmologica, è molto importante in astronomia

Dettagli

Astronomia Lezione 6/11/2015

Astronomia Lezione 6/11/2015 Astronomia Lezione 6/11/2015 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per le slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2015 Cartella dropbox

Dettagli

Caratterizzazione delle onde: lunghezza d onda, velocità, frequenza, periodo

Caratterizzazione delle onde: lunghezza d onda, velocità, frequenza, periodo Esercizi di acustica Caratterizzazione delle onde: lunghezza d onda, velocità, frequenza, periodo Esercizio 1 La velocità del suono nell aria dipende dalla sua temperatura. Calcolare la velocità di propagazione

Dettagli

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi XV OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA MODENA 2015 13 ottobre 2014 Prof. Manlio Bellesi Fin dalle origini gli esseri umani hanno osservato il cielo. Cosmologie, miti, religioni, aspirazioni e sogni hanno

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior 1. Giove e la Luna Osservate il pianeta Giove sapendo che si trova all opposizione e notate che la Luna è molto

Dettagli

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) La luce Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni) Le onde luminose onde elettromagnetiche con frequenza compresa tra 4. 10 14 e 8. 10 la lunghezza d onda e compresa fra 400nm e 750nm 10 14 Hz 14

Dettagli

Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica

Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare

Dettagli

AFAM - Remanzacco. Osservazione pubblica del 10 agosto

AFAM - Remanzacco. Osservazione pubblica del 10 agosto AFAM - Remanzacco Osservazione pubblica del 10 agosto Cielo del 10 agosto a Remanzacco Saturno Nettuno Luna Ammasso M 13 Giove Nebulosa M 57 Perseidi Galassia M 81 Stella Polare Le Perseidi (stelle cadenti,

Dettagli

Dati caratteristici. La Luna ed i suoi movimenti

Dati caratteristici. La Luna ed i suoi movimenti La Luna ed i suoi movimenti Dati caratteristici Raggio medio: 1738 km Volume: 22 109 km 3 Massa: 7,35 1022 kg Densità: 3,34 g/cm 3 Dato che ha una massa che è circa 1/81 di quella della Terra, la sua gravità

Dettagli

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio) LE STELLE 1. Le stelle corpi celesti di forma sferica costituite da gas (idrogeno ed elio) producono energia al loro interno tramite reazioni di fusione nucleare, la emettono sotto forma di luce che arriva

Dettagli

Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare il motivo e completare la soluzione con un disegno.

Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare il motivo e completare la soluzione con un disegno. OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 GARA INTERREGIONALE 16 Febbraio Problemi e soluzioni - Categoria Senior Problema 1. Occultazioni Quali pianeti non possono essere occultati dalla Luna piena? Spiegare

Dettagli

I pianeti extrasolari

I pianeti extrasolari I pianeti extrasolari Achille Nucita Dipartimento di Matematica e Fisica Ennio De Giorgi Università del Salento Un pò geometria e di fisica Velocità radiali Astrometria Transiti planetari Lensing gravitazionale

Dettagli

INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri

INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri 17 Alt r i s o l i, a lt r i sistemi p l a n e ta r i 1 Francesco Palla INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri 1. Introduzione Sino a pochissimo tempo fa l uomo ha potuto parlare del proprio sistema

Dettagli

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016

Stelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare

Dettagli

Misteri nell Universo

Misteri nell Universo Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione

Dettagli

La classificazione delle stelle

La classificazione delle stelle La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior. Problemi con soluzioni OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2012 GARA INTERREGIONALE - Categoria Senior Problemi con soluzioni Problema 1. Un sistema binario visuale si trova ad una distanza D=42 anni-luce dalla Terra. Le due stelle

Dettagli

Progetto Lauree Scientifiche 2015 I pianeti extrasolari

Progetto Lauree Scientifiche 2015 I pianeti extrasolari Progetto Lauree Scientifiche 2015 I pianeti extrasolari Achille Nucita & Luigi Manni Dipartimento di Matematica e Fisica Ennio De Giorgi Università del Salento Un pò di geometria e forse anche di fisica

Dettagli

Le relazioni che abbiamo ricavato verranno utilizzate per poter descrivere le situazioni realmente presenti sulle singole orbite.

Le relazioni che abbiamo ricavato verranno utilizzate per poter descrivere le situazioni realmente presenti sulle singole orbite. Caratteristiche orbitali teoriche del Sistema Solare n m q C n 0 0 C s 0 0 R n 0 6 R 0 6 R s 0 6 T g R N 0 6 R maxa 0 6,706,706 556 5900 5900 907 0,9 8,,7,5 5 5 96,5 5 9, 5,09 vuota,967,97 768 775 869,6

Dettagli

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la 1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due

Dettagli

Le distanze in Astronomia

Le distanze in Astronomia Le distanze in Astronomia Argomenti trattati Distanze astronomiche: alcuni metodi di misura Le galassie: morfologia e classificazione Cosmologia: accenni DISTANZE ASTRONOMICHE DISTANZA E TEMPO La Luna

Dettagli

Programma di geografia generale Anno scolastico Professor Armando Golia Classe V

Programma di geografia generale Anno scolastico Professor Armando Golia Classe V Programma di geografia generale Anno scolastico 201... 201... Professor Armando Golia Classe V Osservare il cielo Lo studio dei corpi celesti. La posizione della Terra nell'universo. La sfera celeste e

Dettagli

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione LA LUCE Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione Perché vediamo gli oggetti? Perché vediamo gli oggetti? Noi vediamo gli oggetti perché da essi

Dettagli

Spettroscopia. Spettroscopia

Spettroscopia. Spettroscopia Spettroscopia Spettroscopia IR Spettroscopia NMR Spettrometria di massa 1 Spettroscopia E un insieme di tecniche che permettono di ottenere informazioni sulla struttura di una molecola attraverso l interazione

Dettagli

ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE

ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE 1. Scrivi i nomi dei pianti del Sistema Solare che compaiono nell immagine Sole= 2. Dai le seguenti definizioni Pianeta terrestre= Satelliti galileiani= Pianeta nano= Stella=

Dettagli

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde Onde e oscillazioni Lezioni di illuminotecnica. Luce e Onde elettromagnetiche Fabio Peron Università IUAV - Venezia Si parla di onde tutte le volte che una grandezza fisica varia la sua entità nel tempo

Dettagli

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia

Dettagli

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13

La nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13 La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.

Dettagli

Caccia a Pianeti in Altri Soli

Caccia a Pianeti in Altri Soli Scienza e Conoscenza, N. 21, July 2007, pp. 32-37 Caccia a Pianeti in Altri Soli Massimo Teodorani La ricerca astronomica, grazie alla sua indiscutibile precisione matematica ci conferma che il nostro

Dettagli

I corpi lontani-transnettuniani

I corpi lontani-transnettuniani I corpi lontani-transnettuniani Parametri orbitali e fisici di Urano Distanza dal Sole (U,A,) = 19,19 Distanza dal Sole (km) = 2 870 990 000 Periodo di rivoluzione (anni) = 84,01 Eccentricità = 0,0461

Dettagli

Il legame fra la velocità la lunghezza d'onda e la frequenza di un'onda è dato dall'equazione:

Il legame fra la velocità la lunghezza d'onda e la frequenza di un'onda è dato dall'equazione: Per frequenza di un'onda periodica si intende: a) la durata di un'onda completa. b) la velocità con cui il moto ondulatorio si ripete. c) il numero delle oscillazioni compiute in un secondo. d) l'intervallo

Dettagli

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma.

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Le nebulose Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Esistono vari tipi di nebulosa: nebulosa oscura all interno della quale avvengono i fenomeni di nascita e formazione di stelle; nebulosa

Dettagli

Lezione 4. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica

Lezione 4. Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Lezione 4 Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale e intensità specifica, la misura delle distanze in astrofisica Definizione delle bande elettromagnetiche Visibile Definizione di bande nel visibile

Dettagli

Sezione Il Sistema Solare Testo Parte II

Sezione Il Sistema Solare Testo Parte II Sezione Il Sistema Solare Testo Parte II Argomenti trattati Dati orbitali e storici dei pianeti del Sistema Solare Parametri orbitali dei pianeti del Sistema Solare Proprietà fisiche dei pianeti del Sistema

Dettagli

I buchi ne!: piccoli. e gran" cannibali

I buchi ne!: piccoli. e gran cannibali I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio Astronomico di Brera) I mostri del cielo I buchi ne!: piccoli e gran" cannibali insaziabili Tomaso Belloni (Osservatorio

Dettagli

27, 11 al 256, K m ; T 0S. 988, 7 K m

27, 11 al 256, K m ; T 0S. 988, 7 K m Moto di precessione del sistema solare, del perielio e degli equinozi Nel paragrafo precedente è stato dimostrato che il Sole si trova in equilibrio sull orbita del sistema stellare locale associata al

Dettagli

l sistema solare Questo insieme di corpi costituisce il Sistema Solare e si è originato da una medesima nube circa 5 miliardi di anni fa.

l sistema solare Questo insieme di corpi costituisce il Sistema Solare e si è originato da una medesima nube circa 5 miliardi di anni fa. l sistema solare Il Sistema Solare rappresenta, per così dire, il nostro "vicinato" nello spazio. La Terra, che è casa nostra, orbita attorno al Sole compiendo una rivoluzione, ossia un giro, all'anno.

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

Fondamenti di Astrofisica

Fondamenti di Astrofisica Fondamenti di Astrofisica Lezione 12 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Hubble Ultra-Deep Field (HUDF) Come visto nella prima lezione l HUDF è l esposizione più profonda

Dettagli

10 7 metri Il nostro pianeta, la Terra, vista da una distanza di chilometri dalla sua superficie.

10 7 metri Il nostro pianeta, la Terra, vista da una distanza di chilometri dalla sua superficie. 10 2 metri Qui parte il sentiero che vi porterà dal centro di Bologna, fino ai confini più estremi dell Universo visibile. Il nostro punto di partenza è a 100 metri di altezza su Piazza Maggiore. 10 3

Dettagli

Osservando il Sole è possibile scorgere delle aree che appaiono più scure (macchie) rispetto al resto della fotosfera a causa della loro temperatura

Osservando il Sole è possibile scorgere delle aree che appaiono più scure (macchie) rispetto al resto della fotosfera a causa della loro temperatura Osservando il Sole è possibile scorgere delle aree che appaiono più scure (macchie) rispetto al resto della fotosfera a causa della loro temperatura più "bassa" Il numero di macchie solari visibili sulla

Dettagli

Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più

Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più Tra le soluzioni pervenute pubblichiamo, con le dovute correzioni e precisazioni, quella inviata da Raffaele Campanile, perché ritenuta la più completa. I dati forniti permettevano di arrivare alla soluzione

Dettagli

Il Sistema Solare. Che cos è?

Il Sistema Solare. Che cos è? L ITTE G. Galilei in collaborazione con Lora Stefano e l Associazione Celi Perduti -Astronomia Alto Vicentino- presenta il Progetto: Alla riscoperta dell Astronomia 1 lezione: Il Sistema Solare 2 lezione:

Dettagli

(In Luce Visibile: nm)

(In Luce Visibile: nm) (In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste

Dettagli

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia Roberto Casalbuoni Dipartimento di Fisica e Astronomia, Sezione INFN Istituto G. Galilei per la Fisica Teorica (GGI), Terza Cultura Firenze - casalbuoni@fi.infn.it

Dettagli

Astronomia Lezione 17/10/2011

Astronomia Lezione 17/10/2011 Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

Dettagli

Etimologia di «eclissi»

Etimologia di «eclissi» ECLISSI Etimologia di «eclissi» «Eclisse» deriva dal greco EKLEIPSIS, che trova la sua base nel verbo EK-LEIPO o EK- LIPO composto da EK, di e LEIPO o LIPO, manco. E la privazione momentanea di luce di

Dettagli

Origine ed evoluzione del Sistema solare-introduzione

Origine ed evoluzione del Sistema solare-introduzione Origine ed evoluzione del Sistema solare-introduzione Primo Levi 2013-Bedogni Roberto INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700

Dettagli

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro? QUESITI 1 FENOMENI ONDULATORI 1. (Da Medicina 2008) Perché un raggio di luce proveniente dal Sole e fatto passare attraverso un prisma ne emerge mostrando tutti i colori dell'arcobaleno? a) Perché riceve

Dettagli

Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane

Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane @ Ing. Silvano D Onofrio resto di supernova nella Grande Nube la nebulosa NGC 346, nella Piccola Nube Sommario Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane...

Dettagli

L effetto Doppler in Astrofisica

L effetto Doppler in Astrofisica L effetto Doppler in Astrofisica Fabrizio Mazzucconi Società Astronomica Italiana 17/09/2016 Scuola di Stilo 2015 1 La velocità e la radiazione Le caratteristiche della radiazione sono determinate dalla

Dettagli

I Meccanica Orbitale 1

I Meccanica Orbitale 1 Indice I Meccanica Orbitale 1 1 Meccanica kepleriana 3 1.1 Il moto dei pianeti e le leggi di Keplero.............. 3 1.2 Il problema degli n-corpi..................... 4 1.3 Potenziale gravitazionale di

Dettagli

Sono, come nel nostro sistema solare, pianeti che orbitano intorno al proprio sole (stella)

Sono, come nel nostro sistema solare, pianeti che orbitano intorno al proprio sole (stella) 1 Che cosa è un pianeta? A differenza delle stelle che assumono una posizione fissa tra di loro nella volta celeste, i pianeti sono oggetti erranti, capaci di muoversi nelle proprie orbite legate alla

Dettagli

Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra

Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra 1 2 Si potrebbe usare, naturalmente, la notazione esponenziale. Ma oltre un certo limite, l esponente perde di significato immediato nella nostra percezione comune. 3 Nella distanza corrispondente ad un

Dettagli