WELFARE AZIENDALE: LA DETASSAZIONE NEL 2017
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- Giacinta Papi
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1 WELFARE AZIENDALE: LA DETASSAZIONE NEL 2017 FONTI NORMATIVE: TUIR 917/1986 art 49 REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE art 50 REDDITI ASSIMILATI A QUELLI DI LAVORO DIPENDENTE art 51 DETERMNAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE art 100 ONERI DI UTILITA' SOCIALE DLGS 81/2015 DISCIPLINA ORGANICA DEI CONTRATTI DI LAVORO E REVISIONE DELLA NORMATIVA IN TEMA DI MANSIONI a norma art. 1, c 7, L 183/2014 LEGGE 208/1995 art 1 commi da 182 a 190. MISURE FISCALI AGEVOLATIVE PER LE RETRIBUZIONI PREMIALI, anche in collegamento con la partecipazione dei dipendenti all' organizzazione del lavoro, nonché allo sviluppo del welfare aziendale. DECRETO INTERMINISTERIALE 25/3/2016 modalità applicative delle disposizioni (decreto emanato sulla base del comma 188 legge 208/2015) CIRCOLARE 28/E/2016 Agenzia delle Entrate: Premi di risultato e welfare aziendale LEGGE DI BILANCIO 2017
2 TASSAZIONE AGEVOLATA DEI PREMI DI RISULTATO E DELLE SOMME DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE AGLI UTILI BENEFICIARI: generalità dei lavoratori o categorie di essi il cui reddito da lavoro dipendente dell' anno precedente non abbia superato gli ,00 lordi, (importo aumentato dalla finanziaria 2017) compresi eventuali premi già erogati. SOMME OGGETTO DI AGEVOLAZIONE: COMMA 182, art. 1, legge 208/2015 applicazione di imposta sostitutiva dell' IRPEF e delle addizionali regionali e comunali, pari al 10% (salvo espressa rinuncia del lavoratore) ai PREMI DI RISULTATO DI AMMONTARE VARIABILE, la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, efficienza, ed innovazione, nonché somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell' impresa entro il limite di 3000 lordi elevabili a 4000 (importi aumentatati dalla finanziaria 2017) per le aziende che coinvolgano i lavoratori nell' organizzazione del lavoro. Gli indicatori saranno misurabili e verificabili attraverso i criteri indicati dal Decreto Interministeriale del 25/3/2016, ART. 2, COMMA 2: i CCNL di cui art 1, comma lett. A (rimando al art 51 DLGS 81/2015: x CCNL si intendono CCNL nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative e i CCNL stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalle RSU) devono prevedere criteri di misurazione e verifica degli incrementi di produttività, efficienza, qualità ed innovazione che possono consistere: nell' aumento della produzione in risparmi dei fattori produttivi miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi riorganizzazione del lavoro ricorso al lavoro agile Il periodo preso a misurazione è definito dall' accordo stesso. DIM 25/3/16 ART 3: partecipazione agli utili si intendono quelli distribuiti ai sensi dell' art 2102 cc (la partecipazione agli utili è determinata in base agli utili netti dell' impresa) DIM 25/3/16 ART 4: i CCNL devono prevedere il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell' organizzazione del lavoro, da realizzarsi attraverso 1 piano che stabilisca i criteri e le modalità; per esempio costituzione di gruppi di lavoro che comprendano responsabili aziendali e lavoratori finalizzati al miglioramento della produttività di determinati settori (limite portato a 4000 lordi).
3 COMMA187, ART 1, LEGGE 208/2015: ai fini dell' applicazione delle disposizioni in esame le somme e i valori devono essere erogati in esecuzione di CCNL nazionali, territoriali, aziendali, attraverso le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o RSU. DIM 25/3/2016 ART 5 deposito dell' accordo presso ITL territorialmente competente Il deposito è assolutamente necessario al fine di permettere l' applicazione dell' imposta sostitutiva. DIM 25/3/16 ART 5 VOUCHERS l' erogazione di beni e prestazioni di cui art 51, comma 3 bis DLGS917/1986, può avvenire attraverso il rilascio di documenti di legittimazione nominativi in formato sia cartaceo che elettronico. 258,23 COMMA 184, ART 1, LEGGE 208/2015: le somme indicate nel comma 2 art 51 DPR 917/1986 e i vouchers (art 51, comma 3bis) non concorrono, nel rispetto dei limiti ivi indicati ( 3000 e 258 ), a formare reddito da lavoro dipendente, né sono soggetti all' imposta sostitutiva indicata nei commi da 182 a 191, anche nell' eventualità in cui gli stessi siano fruiti in sostituzione delle somme di cui al comma 182 (premi di produttività) per scelta del lavoratore. Anche questa possibilità di scelta deve essere prevista dall' accordo aziendale La disposizione secondo la quale i beni e i servizi di cui al comma 2 e 3 art 51 TUIR restino detassati se fruiti in sostituzione di somme, è limitata dal ricorso di entrambe le seguenti condizioni: le somme costituiscono premi o utili riconducibili al regime agevolato (art 1, comma 182, legge 208/2015) la contrattazione di secondo livello deve attribuire al dipendete la possibilità di scelta. ART 100 TUIR 917/1986: ONERI DI UTILITA' SOCIALE spese relative ad opere e servizi utilizzati dalla generalità dei lavoratori o categorie di dipendenti volontariamente sostenute per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale o sanitaria, culto sono deducibili nella misura del 5X MILLE dell' ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultanti dalla dichiarazione dei redditi. dpr 917/1986, art 51, comma 2, lettere f, fbis, fter Le stesse spese sono deducibili al reddito di impresa al 100% se sostenute in conformità a disposizioni di contratto, regolamento aziendali o accordi depositato. La nuova lettera f) dell art. 51 comma 2 del TUIR prevede che siano interamente esclusi dalla base imponibile, l'utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di
4 accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati nell'articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 100. La lettera f-bis) dispone che: le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell'articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari. La lettera f-ter) invece, è stato stabilito che le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell'articolo 12. Nell ambito del testo unico delle imposte dirette il riferimento ai lavoratori dipendenti va esteso anche ai titolari di reddito assimilato al lavoro dipendente: ne consegue che tutte le disposizioni riferite al welfare aziendale si rivolgono anche ai collaboratori coordinati e continuativi. COMMA 2: erogazioni liberali LIMITI DI DEDUCIBILITA' FISCALE IN CAPO AL DIPENDENTE BENEFIT IN NATURA 258,23 CONTRIBUTI SANITARI 3615,00 CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 5164,57
5 CIRCOLARE INPS 163/2017 art 25 dlgs 80/2015 DIM del 12/9/2017 Sgravio contributivo per CC Aziendali contenenti misure di conciliazione tra vita privata e vita professionale contratti stipulati e depositati dal 01/01/2017 al 31/08/2018 depositato ai sensi dell' art 14 dlgs 151/2015 modalità telematica ITL richiesta telematica tramite istanza on line Conciliazione Vita-lavoro all' interni dell' applicazione DiResCo sul sito INPS destinatari: datori di lavoro privati che abbiano stipulato contratti collettivi aziendali contenenti misure favorevoli alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro minimo 2 istituti di conciliazione previsti, di cui almeno 1 rientrante nell' aerea di intervento genitorialità (A) o nell' area di intervento flessibilità organizzativa (B). A area di intervento genitorialità - estensione temporale congedo paternità e previsione della relativa indennità - estensione del congedo parentale in termini temporali e/o integrazione indennità - previsione di nidi, infanzia, spazi ludici/ricreativi - percorsi formativi per favorire il rientro dal congedo di maternità - buoni per acquisto servizi baby sitting B area di intervento flessibilità organizzativa lavoro agile flessibilità in entrata e in uscita part time banca ore cessione solidale deo permessi con integrazione da parte dell' impresa dei permessi ceduti C area welfare aziendale convenzioni per erogazione di sevizi di time saving convenzioni con strutture per servizi di cura buoni per acquisto di servizi di cura il CC az, deve riguardare almeno il 70% della media dei lavoratori occupati (forza aziendale) nell' anno civile precedente (01/01-31/12)
6 DURC regolare Lo sgravio non è proprzionato alla retribuzione dei lavoratori, ma consiste in una riduzione contributiva per il DL modulata in base al numero dei datori complessivamente ammessi allo sgravio. E' suddiviso in 2 quote: - quota A : 20% delle risorse finanziarie / n dei DL ammessi nell' anno - quota B : ottenuta ripartendo 80% delle risorse finanziarie di ciascun anno in base alla media dei dip occupati, nell' anno civile precedente la domanda, dai medesimi DL. 1. si somma la media dei dipendenti occupati dai DL ammessi 2. si divide 80% delle risorse finaziarie per il totale determinato al punto precedente 3. si moltiplica il risultato ottenuto al punto 2 x la media occupazionale di ciascun DL. Lo sgravio fruibile è dato dalla somma della quota A + quota B. Lo sgravio non può superare il 5% della retribuzione imponibile dell' anno precedente la domanda Il calcolo è operato dall' INPS scadenza domande per l' ammissione al beneficio delle risorse 2017: 15/11/17 alle matricole INPS ammesse viene applicato il codice autorizzazione 6J a partire da gennaio 2018, codice causale L901. La compensazione è ammessa nei soli mesi di gennaio e febbraio 2018, l' eventuale credito compensato in F24
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