Le norme fondamentali della scuola dell'autonomia Prof. Maurizio Tiriticco
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- Gennara Torre
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1 Le norme fondamentali della scuola dell'autonomia Prof. Maurizio Tiriticco
2 La scuola non è un azienda! L alunno non è un cliente Il dirigente scolastico non è un manager! Ma
3 Un ISA non è un AZIENDA, ma come un azienda è un Sistema Organizzato Aperto * il CLIENTE che un ISA deve soddisfare sono le attese del sociale: istituzioni, territorio, famiglie, alunni * il dirigente non è un MANAGER, ma ha la responsabilità della gestione di un ISA-SOA che produce processi/prodotti di educazione/istruzione/formazione secondo criteri di qualità
4 il sistema scuola/alunno l isa progetta offre il fruitore attende, riceve prodotti realizza promuove valuta processi
5 Attenzione! L autonomia delle istituzioni scolastiche non è assoluta L art. 1 del dpr 275/99 che rende esecutivo l art. 21 della legge delega 59/97 recita: Le istituzioni scolastiche sono espressione di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e realizzazione dell offerta formativa nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e agli EELL dal dlgs 112/98
6 Dlgs 112/98 Art Deleghe alle regioni 1. Ai sensi dell'articolo 118, comma secondo, della Costituzione, sono delegate alle regioni le seguenti funzioni amministrative: a) la programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale; b) la programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lettera a); c) la suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa; d) la determinazione del calendario scolastico; e) i contributi alle scuole non statali; f) le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite.
7 Dlgs 112/98 Art Trasferimenti alle province ed ai comuni 1. Salvo quanto previsto dall'articolo 137 del presente decreto legislativo, ai sensi dell'articolo 128 della Costituzione sono attribuiti alle PROVINCE, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: a) l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; b) la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche; c) i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio; d) il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche; e) la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti; f) le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite; g) la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi collegiali scolastici a livello territoriale.
8 Dlgs 112/98 Art Trasferimenti alle province ed ai comuni 2. I COMUNI, anche in collaborazione con le comunità montane e le province, ciascuno in relazione ai gradi di istruzione di propria competenza, esercitano, anche d'intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative a: a) educazione degli adulti; b) interventi integrati di orientamento scolastico e professionale; c) azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione; d) azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola; e) interventi perequativi; f) interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute. 3. La risoluzione dei conflitti di competenze è conferita alle province, ad eccezione dei conflitti tra istituzioni della scuola materna e primaria, la cui risoluzione è conferita ai comuni.
9 il Piano dell Offerta Formativa che l ISA propone al territorio è il documento costitutivo dell identità culturale e progettuale dell ISA ed esplicita la sua progettazione curricolare extracurricolare, educativa ed organizzativa è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal CdI o CdC è adottato dal Consiglio di circolo o di istituto
10 Nel POF si tiene conto delle Finalità e degli Obiettivi del Sistema Nazionale di Istruzione, della Programmazione Territoriale dell Offerta Formativa, di pareri e proposte di organismi e associazioni di genitori e di studenti. Il POF è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all atto della iscrizione. Il DS attiva i rapporti con EELL, le realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche del territorio.
11 Il dettaglio del Regolamento (dpr 275/99)
12 Titolo I Capo I definizioni e oggetto Capo II Art. 3 il POF Art. 4 l autonomia didattica Art. 5 l autonomia organizzativa Art. 6 l autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo Art. 7 le reti di scuole Capo III Art. 8 la definizione dei curricoli Art. 9 l ampliamento dell offerta formativa Art. 10 le verifiche e i modelli di certificazione Art. 11 le iniziative finalizzate all innovazione Capo IV Art. 12 la sperimentazione dell autonomia Art. 13 la ricerca metodologica Titolo II Art. 14 attribuzione di funzioni alle istituzioni scolastiche Art. 15 competenze escluse Art. 16 coordinamento delle competenze
13 In forza dell autonomia, la norma non dice come deve essere redatto, ma questi che seguono sono i punti essenziali di un POF NB non sono indicate le specificità di gradi, ordini ed indirizzi di studio
14 0.1 le finalità istituzionali dell offerta formativa e dei servizi che la supportano in ordine a bisogni e vocazioni del territorio standard di funzionamento e OSA qualità del sistema garantita dall osservanza dei principi della Carta dei servizi. La mission e l identità dell ISA come fattore qualificante dello sviluppo civile e culturale del territorio nell osservanza dei principi costituzionali: libertà, eguaglianza, giustizia, solidarietà, sussidiarità, differenziazione, adeguatezza, equità, interculturalità. L apertura all Europa
15 0.2 il territorio, l utenza, le famiglie, gli alunni in ordine alla domanda di formazione in seguito a ricerche mirate, individuazione e descrizione della situazione di fatto e delle attese e vocazioni socioeconomiche e culturali del territorio eventuali attenzioni alle dimensioni regionale, nazionale, europea l ISA come snodo tra ciò che il territorio offre e ciò che attende dall evoluzione del sistema di istruzione
16 1. L offerta erogata sotto il profilo strutturale modalità di organizzazione e gestione dell ISA funzioni, ruoli, responsabilità e competenze del personale funzionamento OOCC descrizione di strutture, servizi, attrezzature, orari criteri per garantire eguaglianza, imparzialità, regolarità del servizio, accoglienza, equità garanzie per la sicurezza di locali e attrezzature (dlgs 626/94) e per la protezione della privacy (legge 162/98).
17 2. L offerta erogata in termini di processi di educazione, formazione, istruzione, nonché di accoglienza, orientamento, riorientamento, continuità verticale e orizzontale curricoli e flessibilità organizzativa e didattica, di ricerca e sviluppo e sperimentazione criteri della progettazione curricolare modularità, pluridisciplinarità il tutoring, il portfolio e la valutazione recupero, sostegno, integrazione verso le culture altre e i diversamente abili (legge 104/92)
18 3. L incremento e l ampliamento dell offerta formativa progetti dedicati partecipazione a reti e consorzi modalità di utilizzo altro delle strutture e dei servizi dell ISA (palestra, biblioteca, laboratori, et al.) utilizzo delle valenza formative del territorio attività culturali dedicate visite e viaggi di istruzione partenariati, scambi, progetti europei
19 4. Partecipazione e trasparenza gestione dei flussi informativi dentro e fuori l ISA le modalità adottate per garantire la trasparenza degli atti e la partecipazione dell utenza funzionamento e responsabilità delle RSU modalità per assemblee, riunioni colloqui, elezioni le procedure dei reclami, i necessari rinvii alla Carta dei Servizi scolastici
20 5. Formazione e aggiornamento del personale in ordine a: l evoluzione della normativa, delle conoscenze disciplinari, della ricerca educativa e delle nuove proposte metodologico-didattiche modalità di rilevazione dei bisogni formativi del personale e piani di attività valutazione delle attività e delle loro ricadute sulle professionalità e sulla organizzazione (apprendimento organizzativo)
21 6. Le attività educative e culturali di supporto in anche in concorso con altri soggetti progetti extracurricolari in funzione della crescita del territorio e dell utenza attività varie para- ed extrascolastiche pubblicazioni dell ISA, di studenti e docenti (giornale di istiturto et al) creazione e gestione di un sito telematico per la visibilità dell ISA sul territorio, comunicazione con le famiglie ed altri significativi
22 7. Attività formative specifiche aggiuntive educazione alla pace e alla solidarietà educazione alla legalità educazione alla salute cineforum laboratorio teatrale e di attività espressive concorsi su temi specifici attività sportive corsi di lingua straniera attività per famiglie, adulti, stranieri, ecc.
23 8. Criteri adottati per monitorare, valutare, realizzare la fattibilità delle offerte gestionali e formative progettate e pianificate utilizzazione di programmi informatici dedicati criteri e strumenti adottati per la verifica continua delle attività gestionali e formative, per la valutazione del servizio erogato e della qualità dell istruzione
24 9. Indicazioni sulle modalità per l efficacia del contratto formativo con gli studenti e le loro famiglie, del patto di corresponsabilità e del patto socioeducativo con il territorio le iniziative per realizzarli, monitorarli, valutarne la portata e le ricadute modalità dei rapporti scuola famiglia, territorio e sue istituzioni, con l amministrazione scolastica provinciale (USP), regionale (UFR) e nazionale (MIUR) rapporti con istituzioni dedicate: ex IRRE; ex INDIRE, ora ANSAS, INValSI
25 10. Allegati - La Carta dei servizi scolastici - Il regolamento di istituto - per quanto riguarda gli studenti, considerare lo Statuto delle studentesse e dgli studenti (dpr 249/98) - Il programma annuale per la gestione finanziaria - Il piano annuale delle attività didattiche e formative - Progetti, protocolli di intesa, altri documenti significativi ai fini della pubblicizzazione del POF.. Edizione agile del POF Strumenti informativi dell ISA
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