REGIONANDO Progetto integrato- uso dei biocombustibili

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1 REGIONANDO 2001 REGIONE LOMBARDIA UNITA' ORGANIZZATIVA SERVIZI A SUPPORTO DEL SISTEMA AGRICOLO Progetto integrato- uso dei biocombustibili Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Progetto integrato- uso dei biocombustibili azienda agricola energeticamente sostenibile agricoltura a servizio della città formazione quadri Progetto integrato Fitodepurazione Amministrazione proponente:regione LOMBARDIA Unità organizzativa (dipartimento, servizio, ufficio...):unita ORGANIZZATIVA SERVIZI A SUPPORTO DEL SISTEMA AGRICOLO Indirizzo:Piazza IV Novembre MILANO Sito web: Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto: Referente ALDO DEIAS Funzione: DIRIGENTE U.O. Telefono: PIER BATTISTA VIGANO Funzione: RESPONSABILE DI STAFF Telefono: MARISA ALICE MEDA Funzione: COORDINATRICE Telefono: Parte 2: Aspetti generali 2.1 Settore xagricoltura xgestione del territorio 2.2 Progetto: realizzato in corso di realizzazione Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) PROGRAMMA GENERALE PROBIO E PROGETTI ESECUTIVI DEL 1 ANNO DI ATTIVITA Luglio 1999

2 aggiornamento Novembre 2000 PROGRAMMA NAZIONALE BIOCOMBUSTIBILI (PROBIO) Nell ambito delle prime due annualità del progetto del MiPAF PROBIO (1999 e 2000), la propone quattro progetti (d.g.r. n. 7/2566/00), sempre con l obiettivo di fondo di stimolare la crescita di una cultura più attenta alle risorse del territorio e all ambiente e di offrire alla realtà operativa degli esempi di applicazioni pilota. Più in dettaglio, le quattro attività sopra accennate sono le seguenti: progetto Progetto integrato progetto Fitodepurazione progetto Energia dall agricoltura progetto interregionale Normativa amica. PROGETTO PROGETTO INTEGRATO Premesse Si tratta di tre sub-progetti: azienda agricola energeticamente sostenibile agricoltura a servizio della città formazione quadri Sub - progetto: Azienda agricola energeticamente sostenibile. Il progetto prevede di sviluppare attività integrative interessanti anche per il fatto che si svolgono prevalentemente in periodi nei quali l attività di campo è ridotta (stagioni fredde) e che quindi si prestano per l ottimizzazione dell uso delle risorse aziendali; offrire all agricoltore una visibilità diretta dei risparmi ottenibili senza incorrere nelle complesse problematiche legate alla commercializzazione delle produzioni non food ad ampio raggio. Sub progetto: Agricoltura a servizio della città Il progetto prevede la scelta di una serie di edifici per la promozione dell uso del biodiesel quale mezzo per rilevare dei dati sperimentali (per puro scopo dimostrativo e non scientifico, da pubblicare in più forme) e per impostare una serie di attività tecnico culturali (sostanzialmente seminari e prove presso laboratori termotecnici). Inoltre è prevista la creazione di un sito web dedicato al biodiesel. Sub progetto: Formazione quadri Con l IREF (Istituto Regionale Lombardo di Formazione per l Amministrazione Pubblica) si vuole realizzare un ciclo di 3 corsi sulle biomasse aperto a professionisti e a funzionari regionali. PROGETTO FORESTAZIONE A ROTAZIONE BREVE E RECUPERO RESIDUI QUALI ALTERNATIVE PER LA FITODEPURAZIONE DEI REFLUI CIVILI E AGRICOLI E PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA Scopo

3 Il progetto prevede la realizzazione di una filiera di produzione di biomassa energetica basata sull allevamento dimostrativo di circa 4-5 ha di salice e/o pioppo a turnazione breve (SRF, 2-3 anni) a servizio di un impianto di fitodepurazione da realizzare nel Comune di Vescovato (CR). Più in particolare, l impianto di SRF viene utilizzato quale elemento terminale per lo smaltimento delle acque reflue civili ( abitanti equivalenti). La biomassa legnosa prodotta dalla coltura arborea verrebbe quindi utilizzata come combustibile (legno in chips) in un impianto a biomassa che verrà realizzato dall AEM di Cremona e finanziato dalla Regione Lombardia. PROGETTO ENERGIA DALL AGRICOLTURA Il progetto energia dall agricoltura vuole essere una attività di nuova concezione finalizzata a costituire le basi per il lancio della produzione di pellet in grande scala da parte delle aziende agricole. Ciò si inserisce in pieno nello sforzo di trovare delle reali alternative all agricoltura alimentare. PROGETTO INTERREGIONALE NORMATIVA AMICA Il progetto intende rimuovere gli ostacoli all utilizzo energetico delle biomasse) attraverso la messa a punto di strumenti normativi e interpretativi più chiari di quelli attuali e tali da offrire all utente un panorama immediato e comprensibile del complesso di vincoli oggi esistenti. Gli obiettivi sono i seguenti: modificare al fine di favorire l utilizzo dei biocombustibili; formazione di un terzo gruppo permanente di supporto dei primi due e per la realizzazione del materiale informativo (sito web compreso); tutte le Regioni che vorranno aderire: partecipazione ai gruppi di lavoro sopra citati e partecipazione al forum sul web. 2.4 Motivazioni nella descrizione indicare: a quale/i problema/i il progetto intende dare risposta: già indicati quali strumenti/procedure sono stati utilizzati per l individuazione del problema 2.5 Caratteristiche del progetto (max 20 righe) Descrivere le caratteristiche principali del progetto: Finalità Indicare le finalità generali del progetto: 2.7 Obiettivi Indicare gli obiettivi specifici del progetto: Risultati conseguiti Indicare i principali risultati conseguiti: Parte III: Aspetti specifici

4 Risorse Indicare le risorse assegnate al progetto: finanziarie PROGETTO INTEGRATO PIU PROGETTO FORESTAZIONE Costo del progetto Integrato dal PROBIO Finanziamento di privati Costo totale del progetto Forestazion e. dal PROBIO AEM e Comune Vescovato Costo totale dei progetti Contributo globale concesso dal PROBIO 1999 altri enti PROGETTO INTERREGIONALE Costo totale del progetto Normativa amica Interroregionale dal PROBIO da terzi PROGETTI ESECUTIVI PRIMO ANNO ATTIVITA Costo totale progetti dal PROBIO da terzi personale ENTI VARI e PRIVATI Fonte di finanziamento Il progetto è stato finanziato con fondi: Comunitari xnazionali xregionali Sponsorship xaltro Soggetti coinvolti (partnership) Indicare se il progetto ha previsto la partecipazione di più soggetti istituzionali ENTI LOCALI Indicare se il progetto prevede forme di partnership pubblico/privato si Indicare il contributo/ruolo dei partner Finanziario Stato di realizzazione Indicare le fasi di realizzazione in cui è articolato il progetto PROGETTO TRIENNALE Indicare lo stato di attuazione FASE DI ATTUAZIONE PRIMO ANNO

5 3.5 Realizzazione Nella descrizione indicare: da quale struttura è stato promosso il progetto REGIONE LOMBARDIA se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative SI se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative SI se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti SI se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) 3.6 Utilizzo nuove tecnologie Indicare se il progetto ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie SI 3.7 Formazione personale Indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale SI Indicare destinatari e obiettivi della formazione TECNICI PUBBLICI E PRIVATI 3.8 Comunicazione/partecipazione Indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini NO Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna SI 3.9 Monitoraggio e valutazione a) Indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti Ex ante: SI In itinere: SI Ex post: SI b) Indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati NO 3.10 Sostenibilità organizzativa Indicare gli elementi che garantiscono la sostenibilità organizzativa del progetto: REGIONE LOMBARDIA COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO UNIVERSITA DI MILANO DIPERTIMENTO PRODUZIONI VEGETALI CONSORZIO DI BONIFICA MEDIO CHIESE PRIVATI

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