PROJECT WORK 1ª EDIZIONE CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA DELLE AZIENDE SANITARIE D.D.G. N.
|
|
- Anna Martina
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1ª EDIZIONE CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA DELLE AZIENDE SANITARIE D.D.G. N. 3245/09 PROJECT WORK Promozione e diffusione dei programmi di educazione alla salute e di corretti stili di vita- AOU Policlinico Pa UOEPSA. Integrazione ospedale territorio. Percorso gestione integrata scompenso cardiaco Partecipante : Dr.ssa Ficano Provvidenza
2 Promozione e diffusione dei programmi di educazione alla salute e di corretti stili di vita- AOU Policlinico Pa UOEPSA. Integrazione ospedale territorio. Percorso gestione integrata scompenso cardiaco 1. Introduzione Quando si parla di Salute è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), agenzia dell'onu istituita nel 1948 con l'obiettivo di operare per far raggiungere a tutte le popolazioni il livello di salute più elevato possibile. La salute, definita nella Costituzione dell'oms, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", viene considerata un diritto fondamentale e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti che spettano alle persone.. La definizione di salute proposta dall'oms comprende, inoltre, da un lato il richiamo a una responsabilità personale e dall'altro il concetto di equilibrio dinamico fra l'individuo e il suo ambiente. Proprio l'approccio esteso al concetto di salute, precisato nella Carta di Ottawa,(1) afferma che per conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, l'individuo o il gruppo devono essere in grado di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di modificare l'ambiente o di adattarvisi.accreditati studi internazionali hanno effettuato una stima quantitativa dell impatto di alcuni fattori sulla longevità delle comunità. I fattori socio-economici e gli stili di vita contribuiscono per il 40-50%, lo stato e le condizioni dell ambiente per il 20-33%, l eredità genetica per un altro 20-30% e i servizi sanitari per il 10-15%.L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) insiste sul concetto di salute come la condizione in cui un soggetto, o
3 una comunita', e' in grado di realizzare le sue aspirazioni, soddisfare i suoi bisogni e tener testa con successo alle situazioni ambientali. Lo scopo non e' raggiungere una salute perfetta, ma di assicurare la salute come una risorsa della vita quotidiana. Salute come capacita' di realizzare il potenziale della singola persona e di rispondere positivamente alla sfida dell'ambiente. L'Educazione alla salute presuppone un progetto educativo finalizzato a potenziare in ognuno l'attitudine ad accogliere con consapevolezza uno stile di vita favorente la salute (OMS 1986). Nel 1980, Green (2) ha definito l Educazione alla Salute come qualunque combinazione di esperienze di apprendimento volte a facilitare l adattamento volontario al comportamento che conduce alla salute L'educazione alla salute rappresenta il processo educativo, che continua per tutte le tappe della vita, attraverso il quale gli individui apprendono ad assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento ed al miglioramento della propria salute.l educazione alla salute è, anche, promozione del pieno sviluppo della personalità, cioè promozione della piena realizzazione delle potenzialità dell intelligenza, dell affettività, dell integrazione sociale.educare i soggetti all'assunzione di stili di vita virtuosi", cioè produttori di benessere e non induttori di malattia, vuol dire instaurare con essi una relazione, che ha lo scopo di responsabilizzarli ad assumere consapevolmente nelle proprie mani le sorti del proprio benessere.
4 la Promozione della salute è il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla.(oms 1986) Una pietra miliare in questo cammino è rappresentata dalla Carta di Ottawa sulla promozione della salute, atto conclusivo della 1 Conferenza Internazionale che si è svolta a Ottawa nel 1986, secondo tale documento: la promozione della salute è il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. La promozione della salute rappresenta, dunque, un processo globale orientato alla trasformazione delle condizioni sociali, ambientali, culturali, economiche e strutturali e al rinforzo delle capacità e dei livelli di autonomia delle persone nelle scelte che hanno un impatto sulla salute individuale e collettiva (empowerment for health). la promozione della salute non può e non deve essere identificata con la prevenzione delle malattie, cioè con l insieme degli interventi efficaci (sanitari e non) che mirano a evitare l insorgenza delle malattie o a rallentarne l evoluzione. Il concetto di promozione della salute non è neppure sovrapponibile a quello di educazione alla salute, anche se quest ultimo è uno degli strumenti che può essere efficacemente usato per promuovere la salute.in definitiva, l Educazione alla Salute mira alla modifica dei comportamenti individuali senza la modifica del contesto, mentre la Promozione della Salute è orientata al cambiamento dei comportamenti individuali anche attraverso il cambiamento delle regole di contesto. L evidenza che il benessere di individui e comunità dipende in larga parte da fattori socio-ambientali ed economici determina quindi la necessità di riconsiderare le funzioni e il ruolo che i servizi sanitari devono avere nella società. Nel suo complesso, il riorientamento dei servizi sanitari indicato dalla
5 promozione della salute è sintetizzato dallo spostamento di parte dell enfasi dalla parola malattia alla parola salute. Ciò implica, per le organizzazioni sanitarie, un profondo cambiamento della maniera stessa di strutturarsi e di operare. Si tratta di passare: dalla valutazione delle prestazioni per singole persone malate alla valutazione degli esiti sulla salute dell intera popolazione servita, dalla cura della malattia all assistenza centrata sui bisogni e sull autonomia della persona, dalla frammentarietà delle specializzazioni alla globalità dell approccio, dalla produzione delle singole prestazioni ai percorsi assistenziali integrati tra i diversi professionisti per garantire la continuità assistenziale tra le diverse componenti della comunità.la persona ritorna a essere più importante della malattia e diventa coartefice della sua cura/assistenza e le strutture sanitarie perdono l esclusiva sulla salute e devono interfacciarsi con il resto della comunità. Il concetto di un ospedale promotore di salute non significa che l'ospedale abbia cambiato la sua funzione principale da quella curativa a quella di promuovere la salute,ma che ha incorporato nella propria cultura e nel lavoro quotidiano l'idea della promozione della salute del suo personale, dei pazienti e delle loro famiglie. Dott.ssa Mila Garcia Barbero (3)
6 Il Programma internazionale Ospedali per la Promozione della Salute (Health Promoting Hospitals - HPH) ha avuto inizio alla fine degli anni 80 in analogia ad altre iniziative di promozione della salute sviluppate dall Ufficio Europeo dell OMS (per esempio, Progetto Città Sane, Rete delle scuole per la promozione della salute, Rete delle regioni per la promozione della salute). I principi su cui è basato il Programma HPH sono contenuti in due documenti dell OMS Dichiarazione di Budapest del 1991 (4) e Raccomandazioni di Vienna del 1997 (5) questi individuano chiariscono i seguenti punti caratterizzanti : - promuovere la dignità umana, l equità, la solidarietà e l etica professionale, riconoscendo i bisogni, i valori e le culture dei diversi gruppi di popolazione; -essere orientato verso il miglioramento della qualità, il benessere dei pazienti, dei familiari e dello staff, la protezione dell ambiente e la realizzazione del potenziale per diventare una organizzazione che apprende ; - concentrare l attenzione sulla salute con un approccio globale e non solo sui servizi curativi; - essere centrato sulle persone che forniscono servizi sanitari nel miglior modo possibile ai pazienti e alle loro famiglie, per facilitare il processo di guarigione e contribuire all aumento delle competenze e delle abilità dei pazienti; - usare le risorse disponibili in maniera efficace ed efficiente, e allocare le risorse sulla base del contributo al miglioramento della salute; - creare legami quanto più stretti possibile con gli altri livelli del sistema sanitario e con la comunità.
7 - identificare aree di interesse comune per sviluppare programmi e procedure di valutazione. L idea di fondo dell iniziativa era, ed è tuttora, quella di attivare e sostenere un processo di riorientamento degli ospedali europei che consentisse di aggiungere alle tradizionali attività curative un nuovo approccio al tema della salute. L obiettivo generale del Programma HPH è migliorare la qualità dell assistenza ospedaliera, incorporando nella struttura organizzativa dell ospedale, nella sua cultura e nei comportamenti quotidiani i principi, le attività e le azioni strategiche della promozione della salute, intesa come processo che mette in grado le persone e le comunità di aumentare il controllo sulla propria salute.per raggiungere questo importante obiettivo di riorientamento dei servizi sanitari, il programma degli Health Promoting Hospitals si è impegnato a:sviluppare specifiche iniziative di promozione della salute all'interno dell ospedale; - ampliare l interesse del management ospedaliero e delle strutture verso la tutela della salute e non limitarlo solo alla cura delle malattie; - sviluppare esempi di buona pratica clinica e organizzativa, documentati e valutati, che possano essere trasferiti ad altri ospedali; - facilitare ed incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze e iniziative tra ospedali aderenti; L'Ospedale che promuove salute deve fornire globalmente: a - servizi medici ed infermieristici di alta qualità;
8 b - sviluppare una identità aziendale ed una struttura organizzativa che promuova la salute; c - trasformarsi in un ambiente fisico che promuova salute; d - cooperare attivamente con la comunità servita. Lo sviluppo delle Reti HPH nazionali e regionali ha rappresentato la naturale evoluzione ed è ora la strategia principale del Programma HPH. L obiettivo primario è facilitare e incoraggiare lo sviluppo di attività di promozione della salute e lo scambio di esperienze tra ospedali dello stesso paese, compresa l'identificazione di aree di comune interesse, la condivisione delle risorse e lo sviluppo di sistemi comuni di valutazione. Evidenze epidemiologiche relative alle cause ed ai tassi di mortalita' nel nostro paese negli ultimi cinque-dieci anni ( Relazione sullo stato sanitario del paese del Ministero della salute -2005), hanno portato il Ministero della Salute a dare urgenti indicazioni sulla necessita' di prevenire stili di vita non salutari.questi dati sottolineano la grande influenza degli stili di vita sulle maggiori cause di mortalita'. Gia' nel 1989 Maes (6) affermava che gli stili di vita non salutari avevano soppiantato le grandi epidemie come prima causa di morte nel mondo.a tutt'oggi questo dato non e' cambiato,anzi,si e' rafforzato a tal punto da spingere l'oms ad istituire una task-force internazionale(cui partecipa anche l'italia)per una azione urgente sulla prevenzione delle malattie croniche come investimento per il futuro dell'intero pianeta. I dati mondiali presentati nel documento Preventing chronic diseases:a vital investment ( OMS 2005 ) (7) sono in linea con quanto accade in Italia.L'obiettivo mondiale attuale ( per il 2015 ) e' di ridurre del 2% le morti
9 dovute a malattie croniche causate da stili di vita non salutari ( cardiopatie, ictus, diabete, tumori, disturbi respiratiri cronici) attraverso il rafforzamento degli interventi di Educazione e Promozione alla Salute mirati per ogni contesto ( sociale, culturale, generazionale, etc.); il raggiungimento di questo obiettivo risparmierebbe di morti per malattie croniche. Il motto dell'oms (2005) : le cause sono note. Il cammino da seguire e' chiaro.e' ora di agire po' essere letto dai futuri educatori alla salute in questo modo: Le cause sono note : abbiamo i dati epidemiologici chiari sulla etiologia delle malattie correlate a stili di vita non salutari e conosciamo i meccanismi psicologici che sottostanno alla presa di decisione riguardo la messa in atto di comportamenti rilevanti per la salute; Il cammino da seguire e' chiaro : abbiamo modelli teorici di progettazione di intervento e modelli applicativi mirati e provati per ogni contesto e per ogni fascia di eta'; E' ora di agire : applichiamo queste nozioni teoriche e progettiamo interventi di Educazine alla Salute che siano davvero efficaci. L'integrazione tra ospedale e territorio e' tematica rilevante e ritenuta presupposto indispensabile nel processo assistenziale dei pazienti (L.R. n.5 del ) (8) ;il D.A. n.300 del (9) rafforza il ruolo,le competenze ed il coinvolgimento di tutti i settori della sanita' nella promozione ed educazione alla salute aprendo una prospettiva di reale integrazione e sinergia delle attivita' delle aziende territoriali e ospedaliere;nonche' i PAP (10) nella loro attuazione sono finalizzati alla integrazione degli interventi di promozione della salute a livello delle varie aziende sanitarie.
10 2. Obiettivo Al fine di migliorare la qualità dell assistenza nei pazienti con patologie croniche affetti da condizioni di lunga durata,è necessario che le attività di promozione della salute in ospedale diventino maggiormente radicate nella più ampia cornice dei servizi sanitari. Occorre aumentare il livello di consapevolezza e ciò vale sia per il personale che per il paziente, questo significa motivazione e responsabilità, perché pazienti informati possono assumere un ruolo importante nell identificazione dei rischi e nel prospettare misure correttive durante la degenza in ospedale e dopo la dimissione del paziente. Il personale informato potrà contribuire a sviluppare e mantenere un ambiente di lavoro sano e sicuro. Il progetto mira all informazione ed ad un intervento di promozione della salute sui pazienti ed alla continuità e cooperazione dell ospedale con altri erogatori di assistenza sanitaria, sociale e informale. Obiettivo 1 - Informazione ed intervento sul paziente ed i suoi familiari. Obiettivo 2 - Continuita' assistenziale.
11 3. Attività Il progetto prevede una prima fase informativa in cui si coinvolgeranno le figure specialistiche ed il personale delle Unita' Operative di Medicina, Cardiologia e Pronto Soccorso, in quanto a tali unita' afferiscono i pazienti affetti da Scompenso Cardiaco.Si individueranno all'interno dei vari reparti i referenti che saranno informati / formati sulla attivita' che verra' svolta dal personale dell'uoepsa che provvedera' a svolgere l'intervento sui pazienti. L'incontro con gruppi di pazienti e familiari (durante il periodo di degenza e comunque prima della dimissione) si svolgera' in seguito al contatto dell'uoepsa da parte dei reparti..l'incontro avra' lo scopo di favorire l'acquisizione di comportamenti e stili di vita benefici per la salute,nonche' innalzare il livello di conoscenza del funzionamento del sistema sanitario regionale. Gli incontri si effettueranno per ogni gruppo con cadenza settimanale. All'atto della dimissione il paziente avra' anche acquisito le informazioni circa il proseguo del suo percorso assistenziale che lo vedra' coprotagonista con il proprio medico curante e la sua struttura territoriale di riferimento,attraverso l'attivazione dell'ambulatorio Gestione Integrata.Tutto cio' nell'ottica che il paziente da fruitore di servizi diventi protagonista della propria salute. Indicatori e standard da prendere in considerazione sono: Obiettivo 1/1:individuazione e formazione dei referenti per U.U.O.O. Indicatore 1/1: N. di referenti formati % N. di specialisti contattati
12 Obiettivo 1/2 : Informazione ed intervento sul paziente. Indicatore: % di pazienti educati nell autogestione della propria condizione. N pazienti educati % N pazienti presi in carico Lo standard e' avere raggiunto una percentuale del 40 %. Obiettivo 2: continuità assistenziale e cooperazione con medico di medicina generale o medico curante. Indicatore 2/1 : % di lettere di dimissione inviate al medico di medicina generale o al medico curante entro 2 settimane o consegnate al paziente al momento della dimissione. N lettere inviate al medico mg o mc % N totale delle lettere di dimissione Indicatore 2/2 : Tasso di riammissione in ospedale entro 5 giorni per condizioni trattabili in regime ambulatoriale. Lo standard è avere raggiunto una percentuale del 40 %.
13 4. Budget Le risorse : -figure specialistiche da coinvolgere nel progetto ( vari specialisti,infermieri, opportunamente formati, UOPES ), opereranno durante l orario di servizio ; -strutture logistiche dei vari reparti ; -linea telefonica diretta ; -programma informatic. 5. Monitoraggio e Valutazione Il periodo di svolgimento del progetto prevede una durata di 12 mesi. Il monitoraggio verrà effettuato con cadenza trimestrale. In tali occasioni si verificheranno i singoli risultati ottenuti.
14 6. Bibliografia (1) WHO : The Ottawa Charterfor Health Promotion n-1,1986, III-V. (2) - Green L.,Krenter M.,Partridg K.,Deeds S. ( 1980 ). Healt Education Planning : A Diagnostic Aprroach. Mountain View, Calif. Mayfield. (3) - Groen O., Garcia Barbero M, Ed. Health promotion in Hospital Evidence and quality managment. Copenhagen, WHO Regoinal Office for Europe, (4) - Euro/ WHO.Budapest Declaration on health Promotion Hospitals,May italia.it/allegati/budapest% 20 dichiarazioni.htm (5) - Euro/WHO. Raccomandazioni di Vienna sugli ospedali per la promozione della salute 17 Aprile italia.it./allegati/ Vienna% 20 raccomandazioni.htm (6) - Maes St. (1989 ). Psicologia della salute : la scienza della salute e del comportamento.psicologia italiana, 10 (3): (7) - OMS- Preventing chronic deseases : a vital investment ( OMS 2005 ).Global report. (8) - Legge Regionale, Regione Sicilia, n-5 art.5 del 14/04/2009. Riordino del Servizio Sanitario Regionale. (9) - GURS 16/03/2012,parte I n.11. D.A. 300 del 20/02/2012 : linee guida per l'organizzazione delle unita' operative per l'educazione e la promozione della salute ed attivazione dei piani aziendali per l' educazione e la promozione della salute. (10) - Piano Sanitario Regionale Piano della salute PAP
15
Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliMedicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata
Medicina sociale Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Definizione in cui prevale l aspetto sociologico, igienistico o politico La medicina sociale sarebbe
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliPresentazione del WHO Collaborating Centre for Health Promotion Capacity Building in Child and Adolescent Health
Presentazione del WHO Collaborating Centre for Health Promotion Capacity Building in Child and Adolescent Health Fabrizio Simonelli, Direttore, WHO CC Nel maggio 2006 l OMS ha riconosciuto il Programma
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
Dettagli«Fare Rete in Psichiatria»
EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliPolicy La sostenibilità
Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE
ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE Porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé, di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliLa Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale
La Promozione della Salute come strategia di intervento territoriale Assistente Sanitaria Giuliana Faccini Referente Regionale Antifumo SPISAL Dipartimento di Prevenzione Az ULSS 21 Di cosa parleremo Premessa
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliCHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale
CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la
DettagliIl ruolo dei determinanti di salute nella progettazione in cooperazione internazionale
Il ruolo dei determinanti di salute nella progettazione in cooperazione internazionale Mariano Giacchi U.O.C. Promozione della salute AOUS CREPS Dip. Fisiopatologia, Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica
DettagliI diritti dei bambini negli ambienti scolastici
I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina
DettagliLe nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013
Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliL Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO
PROTOCOLLO D INTESA tra l Assessorato alla Tutela della salute, volontariato, veterinaria, acque minerali termali e sorgenti della Regione Marche ed il Movimento Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti
DettagliRELAZIONE SANITARIA 2007
RELAZIONE SANITARIA 2007 A CURA DELL OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO PROVINCIALE Agosto 2008 1 Copie disponibili presso: Osservatorio Epidemiologico Provinciale Ripartizione Sanità Via Canonico M. Gamper 1
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliGLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)
TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL
Dettagli17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING
17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.
DettagliCURRICULUM EDUCAZIONE AL BEN ESSERE SCUOLA SECONDARIA CLASSE 1ˆ
CURRICULUM EDUCAZIONE AL BEN ESSERE SCUOLA SECONDARIA CLASSE 1ˆ PERIODO TEMATICA DALLA CARTA DELLA TERRA 1 q. ED. ALIMENTARE Sviluppo di una coscienza alimentare. Conoscere e riconoscere i sapori. Apprezzare
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliArea Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS
Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliINRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO
INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliLa Carta di Ottawa per la Promozione della Salute
La Carta di Ottawa per la Promozione della Salute The Ottawa Charter for Health Promotion 1 Conferenza Internazionale sulla promozione della salute 17-21 novembre 1986 Ottawa, Ontario, Canada La 1 Conferenza
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliIl ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione
DettagliCOMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.
COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE
REGIONANDO 2000 Aree d intervento Miglioramento della gestione REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE Il progetto è concluso
DettagliLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI CONVEGNO PER UN WELFARE SOSTENIBILE LEA E LIVEAS: MODELLI REGIONALI A CONFRONTO TAVOLA ROTONDA LEA E LIVEAS NELLA PRESA IN CARICO
DettagliCOMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE
Al COMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE Dott.ssa Marisa Prezza DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Area servizi assistenza ospedaliera Background(1)
DettagliQuestionario conoscitivo ALSO
Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliCONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliSALUTE CONDIZIONE DI ARMONICO EQUILIBRIO, FISICO E PSICHICO, DELL INDIVIDUO DINAMICAMENTE INTEGRATO NEL SUO AMBIENTE NATURALE E SOCIALE.
SALUTE CONDIZIONE DI ARMONICO EQUILIBRIO, FISICO E PSICHICO, DELL INDIVIDUO DINAMICAMENTE INTEGRATO NEL SUO AMBIENTE NATURALE E SOCIALE. MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliSalute e sicurezza sul lavoro
Salute e sicurezza sul lavoro Migros promuove una gestione sistematica della salute in azienda e, proprio per questo, ha ricevuto il marchio Friendly Work Space. Questo garantisce l impegno e gli ottimi
Dettaglila legge sulla privacy e il trattamento dei dati sanitari
l azienda a informa la legge sulla privacy e il trattamento assistenza domiciliare prestazioni farmaceutiche visita specialistica assistenza residenziale pronto soccorso ricovero in ospedale FASCICOLO
DettagliPromozione della salute
Promozione della salute Azioni di promozione della salute nella scuola Serena Consigli Seminario Divertirsi Guadagnando Salute-Giovani e mondo adulto per scelte salutari:cosa si può fare Lido di Camaiore,
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliMarisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia
CORSO di IGIENE Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento dei fattori
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliPROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO
PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliMENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B
I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR
DettagliDott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma
Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva
DettagliLA COMUNICAZIONE EFFICACE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE Corso ECM Formazione a Distanza su piattaforma multimediale interattiva web Obiettivo formativo: Comunicazione efficace, privacy ed il consenso informato Ore di formazione previste:
DettagliIl case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
DettagliComune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio
Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi
DettagliDall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana
Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliLe buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario.
Presentazione Le buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario. L Agenas, nell ambito della attività di gestione del rischio clinico, ha da
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
Dettagli