IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA. Dott. Fabrizio Serena

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1 IMPLEMENTAZIONE SIC MARINI ITALIANI: REGIONE TOSCANA Dott. Fabrizio Serena 1

2 Situazione attuale La Toscana non ha attualmente dei SIC marini, se si escludono le aree lagunari, nonostante che gli habitat prioritari sono per lo più ampiamente distribuiti nei mari Toscani. Inoltre, lo stato di conservazione è da ritenere per lo più buono, soprattutto per quanto riguarda le isole dell Arcipelago Toscano. La Regione Toscana ha provveduto nel 2007 ad includere vaste aree marine circostanti le isole di Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri, nelle relative ZPS che prima interessavano solo la loro parte terrestre. Allo scopo di dotarsi di uno strumento che potesse consentire l individuazione di SIC marini, la Regione Toscana ha prodotto un documento sulla biodiversità marina del mare toscano. Inoltre, ha attivato un tavolo tecnico, di cui fanno parte istituti universitari, centri di ricerca, associazioni ambientaliste ed enti gestori, quali le Province e gli Enti Parco, al fine di redarre il Piano Ecoregionale per la Biodiversità che trova la sua espressione nel PRAA. In Toscana, il solo ambiente di transizione delle lagune costiere (habitat 1150) risulta interamente protetto da SIC (28.6 kmq). 2

3 Criteri per la selezione dei siti I siti sono stati selezionati sulla base dei seguenti criteri: presenza di habitat e/o specie prioritari Tra gli habitat sono stati presi in particolare considerazione le praterie di Posidonia oceanica, i fondi duri colonizzati da popolamenti coralligeni, popolamenti a Cystoseira spp, strutture a Lithophyllum byssoides e coralli bianchi batiali, fondi mobili colonizzati da melobesie libere, cavità sommerse. Per quanto riguarda le specie, si è cercato di includere aree circostanti le isole dell Arcipelago Toscano ove è stata registrata la presenza pressoché costante di Tursiops truncatus, oltre che di altri cetacei. Inoltre, è stato scelto un estuario, il meglio conservato nella regione, ove è stata documentata la presenza di Alosa fallax e Lampetra fluviatilis. stato di conservazione degli habitat Sono state incluse aree, come le isole dell Arcipelago Toscano, nelle quali lo stato di conservazione degli habitat prioritari è particolarmente elevato importanza della conservazione dell area nell ambito della conservazione della biodiversità a livello regionale Alcune aree continentali sono state incluse, anche se lo stato di conservazione è da considerare inferiore a quello delle isole, per l importanza che riveste la presenza di alcuni habitat nel contesto geografico presenza di habitat e specie peculiari alcune aree presentano habitat peculiari, come ad esempio i catini delle secche della Meloria, depressioni del fondo roccioso colonizzate da popolamenti di fondo mobile caratterizzati da specie rare o esclusive relazione con aree protette alcune aree sono interessate dalla presenza di zone sottoposte ad altre forme di protezione, sia sovrapposte che limitrofe; l istituzione di un SIC può contribuire ad ampliare le aree protette e a creare importanti corridoi. 3

4 Proposta di implementazione dei SIC marini L attuale proposta prevede l istituzione di 14 SIC situati lungo la costa continentale (3), nel sistema di secche che caratterizza la Toscana tra Livorno e Cecina (2), attorno alle isola dell Arcipelago Toscano (5), attorno a isolotti minori (3) e lungo la scarpata continentale (1). I SIC proposti andrebbero a proteggere gli habitat a P. oceanica (1120) per un totale di circa 35 kmq (pari a 12.7% circa della superficie totale occupata da questo habitat nella regione), gli habitat a scogliere (1170), i fondi a rodoliti (1110), gli habitat delle grotte marine (8330; per un totale di 0,0004 kmq, pari a circa il 90% delle grotte finora censite) e gli habitat a estuario (1130). Nell ambito dell habitat 1170 è possibile stimare che saranno protetti 2.9 kmq di coralligeno (pari al 40% del totale della superficie occupata da questa tipologia) e 12 kmq di area interessata dalla presenza i coralli profondi (pari a circa il 3% del totale della superficie interessata da questa tipologia), mentre per le altre peculiarità ascrivibili a questo habitat (strutture a Lithophyllum byssoides (Lamarck) Foslie, popolamenti a Cystoseira spp.) non è attualmente possibile stimarne l esatta estensione. Sette dei SIC previsti nell attuale proposta sono già inclusi all interno di aree protette (le isole di Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo e Giannutri nel Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano, lo Scoglietto di Portoferraio nell omonima area di tutela biologica, le Secche della Meloria) e in questo caso il provvedimento non farebbe che completare l iter di protezione. Negli altri 7 casi, si tratta di aree di nuova individuazione, per alcune delle quali già si sono creati comitati promotori per la loro valorizzazione. Particolarmente interessante sarebbe la costituzione di un SIC sulla scarpata continentale tra l Arcipelago Toscano e Capo Corso caratterizzata da un ampia area interessata dalla presenza di coralli profondi. Tali popolamenti, che presentano una dominanza di Desmophyllum dianthus, Madrepora oculata e Lophelia pertusa Linnaeus sono da ritenere particolarmente interessanti e meritevoli di attenzione. Infine, è importante considerare che la costituzione di SIC marini nei mari toscani andrebbe a interessare un area importante per la distribuzione dei cetacei, già inclusa per intero nel Santuario Pelagos e nell Osservatorio Toscano dei Cetacei. Nonostante che le informazioni sugli ecosistemi marini toscani siano da ritenere di livello soddisfacente, molti aspetti richiedono ulteriori studi, come la distribuzione di alcune tipologie, quali i popolamenti a Cystoseira spp, i fondi a rodoliti e le strutture a Lithophyllum byssoides. Inoltre, è importante monitorare lo sviluppo di specie alloctone, che interessa molte delle aree proposte a SIC e che rappresenta un importante criticità per la tutela della biodiversità nei mari toscani. 4

5 Localizzazione dei siti proposti a SIC marini Me: Secche della Meloria L: Calafuria Go: Isola di Gorgona C: Isola di Capraia V: Secche divada S: Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano Sc: Scoglietto di Portoferraio B: Promontorio di Baratti P: Isola di Pianosa Mc: Isola di Montecristo Gn: Isola di Giannutri F: Formiche di Grosseto A: Scoglio dell Argentarola O: Estuario d Ombrone 5

6 SIC GIÀ ISTITUITI COMPRENDENTI HABITAT MARINI Localizzazione delle lagune habitat % del totale 1 Laguna di Orbetello Lago di Burano Padule di Scarlino Selva Pisana Padule di Orti Bottegone PROPOSTA NUOVI SIC MARINI Località Habitat presenti Estensione approssimativa Secche della Meloria 1120, Calafuria 1120, 1170, Promontorio di Baratti 1120, Argentarola 1120, 1170, Isola di Gorgona 1110, 1120, 1170, Isola di Capraia 1110, 1120, 1170, Scoglietto di Portoferraio 1120, 1170, 1.0 Isola di Pianosa 1120, 1170, Isola di Montecristo 1120, 1170, Isola di Giannutri 1120, 1170, Formiche di Grosseto 1120, Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano Secche di Vada 1120, Estuario d Ombrone

7 COPERTURA DEGLI HABITAT NEI SIC Tipologia di habitat Copertura attuale degli habitat nei SIC Copertura totale degli habitat nella regione Copertura prevista con l'istituzione di nuovi SIC o con l'ampliamento di quelli preesistenti 1110 (rodoliti) 0? 8** (coralligeno) (L. byssoides) 0?? 1170 (coralli profondi) 0 370* 12* 1170 (pop. a Cystoseira) 0?? ? ** * i dati sono riferiti all area interessata dalla tipologia, non alla superficie realmente coperta ** i dati sono riferiti alle informazioni disponibili nelle aree interessati e sono da ritenere sottostimati per la presenza di aree non ancora mappate SPECIE Specie di Allegato II Areale protetto da SIC Areale totale occupato nella regione Areale protetto previsto con l'istituzione di nuovi SIC o l'ampliamento di quelli preesistenti Alosa fallax Aphanius fasciatus Lampetra fluviatilis Tursiops truncatus * 615 * la specie è distribuita in un areale maggiore; il dato si riferisce alle aree costiere considerate zone di aggregazione della specie 7

8 Tabella riassuntiva presenza ed estensione degli habitat nei SIC Est Località Totale (rodoliti) 8330 Secche della Meloria Calafuria Promontorio di Baratti Argentarola Isola di Gorgona Isola di Capraia Scoglietto di Portoferraio - Isola di Pianosa ? Isola di Montecristo Isola di Giannutri Formiche di Grosseto Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano Secche di Vada Estuario d Ombrone Estensione totale Presenza ed estensione delle tipologie dell'habitat 1170 nei SIC Località coralligeno Pop a Cystoseira spp coralli bianchi Secche della Meloria -? - Calafuria 0.3? - Promontorio di Baratti 0.02? - Argentarola 0.05? - Isola di Gorgona 0.15? - Isola di Capraia 0.28? - Scoglietto di Portoferraio 0.05? - Isola di Pianosa 0.03? - Isola di Montecristo 1.1? - Isola di Giannutri 0.3? - Formiche di Grosseto 0.15? - Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano Secche di Vada 0.4? - Estuario d Ombrone - Estensione totale 2.93? 12 8

9 HABITAT E SPECIE PRIORITARIE: DISTRIBUZIONE, SITUAZIONE ECOLOGICA, CRITICITÀ E PIANI DI GESTIONE 1120 POSIDONIA BEDS (POSIDONION OCEANICAE) Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% I dati di superficie sono stati misurati dalla cartografia 1: o 1: Localizzazione delle praterie Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Secche della Meloria Costa Livornese Secche di Vada Costa degli Etruschi e promontorio di Baratti 5 Golfo di Follonica Golfo di Talamone Promontorio di Monte Argentario Formica di Burano 3 la prateria prosegue lungo le coste laziali 9 Isola di Gorgona Isola di Capraia Isola d Elba Isola di Pianosa Isola di Montecristo Scoglio d Africa Isola del Giglio Isola di Giannutri Formiche di Grosseto

10 1170 REEFS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% POPOLAMENTI CORALLIGENI I dati di superficie sono stati misurati dalla cartografia 1: o 1: in riferimento a aree dove la presenza della tipologia è documentata. La valutazione può essere quindi sottostimata. Localizzazione Estensione approssimativa Superficie coperta dai SIC proposti 1 Secche della Meloria Calafuria Secche di Vada Promontorio di Baratti Punt Ala e Scoglio dello Sparviero Promontorio di Monte Argentario e Argentarola 7 Isola di Gorgona Isola di Capraia Isola d Elba Isolotto di Cerboli Scoglietto di Portoferraio Isola di Pianosa Isola di Montecristo Isola del Giglio Isola di Giannutri Formiche di Grosseto TROTTOIR DI LITHOPHYLLUM BYSSOIDES Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione Localizzazione Estensione approssimativa 1 Isola di Gorgona - 2 Isola di Montecristo - 3 Isola di Giannutri - 4 Isola di Capraia - Superficie coperta dai SIC proposti 1

11 POPOLAMENTI A CYSTOSEIRA Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione. Localizzazione Estensione approssimativa 2 Calafuria?? 4 Promontorio di Baratti?? 6 Promontorio di Monte Argentario?? 7 Isola di Gorgona?? 8 Isola di Capraia?? 9 Isola d Elba? - 10 Isolotto di Cerboli? - 11 Scoglietto di Portoferraio?? 12 Isola di Pianosa?? 13 Isola di Montecristo?? 14 Isola del Giglio? - 15 Isola di Giannutri?? 16 Formiche di Grosseto?? Superficie coperta dai SIC proposti Popolamenti a Cystoseira spp sono distribuiti in tutte le aree proposte a SIC, ma dati quantitativi relativi alla loro estensione non sono disponibili, se non per aree limitate. Sulle isole, popolamenti a Cystoseira spp interessano praticamente tutti i fondali rocciosi, e i fondi a rodoliti. Lungo la costa la loro estensione è limitata alla fascia più superficiale. POPOLAMENTI DI CORALLI BATIALI Localizzazione 1 Gorgona/Capraia / N / E Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 370* 12 * i dati sono riferiti all area interessata dalla tipologia, non alla superficie realmente coperta 1

12 1110 SANDBANKS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% FONDI A RODOLITI Mentre la localizzazione é conosciuta non sono disponibili dati quantitativi dell estensione Localizzazione Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Isola di Gorgona Isola di Capraia Capraia/Elba Pianosa/Montecristo COASTAL LAGOONS Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 100% L estensione è quella riportata nelle schede dei SIC; in base alle conoscenze attuali non sembra che vi siano variazioni a tali dati Localizzazione delle lagune Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Laguna di Orbetello Lago di Burano Padule di Scarlino Selva Pisana Padule di Orti Bottegone

13 1130 ESTUARIES Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% I dati tengono conto solo dei maggiori corsi d'acqua della regione e le estensioni comprendono la superficie effettiva della foce del fiume e l'area marina immediatamente prospiciente Localizzazione degli estuari Estensione Superficie coperta dai SIC proposti 1 Serchio Arno Cecina Ombrone CAVES Estensione della parte inserita nei SIC rispetto al totale dell estensione dell habitat: 0% L estensione è stata ricavata dai rilievi presenti nei lavori riportati in bibliografia Localizzazione delle aree con cavità marine Estensione (mq) Superficie coperta dai SIC proposti 1 Calafuria Promontorio di Monte Argentario 990* - 3 Argentarola Isola di Gorgona Isola di Capraia 250* 250* 6 Isola d Elba? - 7 Isola di Pianosa?? 8 Isola di Montecristo Isola del Giglio? - 10 Isola di Giannutri * il dato si riferisce alle sole grotte rilevate, è da ritenere quindi sottostimato 1

14 CRITICITÀ E PROPOSTE DI GESTIONE Le porzioni di habitat prioritari inserite all interno delle aree proposte a SIC presentano nell insieme una buona condizione ecologica. Questo è vero principalmente attorno alle isole minori dell Arcipelago Toscano, dove le differenti biocenosi presentano uno stato di conservazione elevato, il cui mantenimento è garantito dai vincoli di protezione che già interessano tali aree. Nelle zone attualmente non interessate da vincoli di protezione, le principali criticità sono rappresentate dalla pesca commerciale e sportiva e da una frequentazione turistica incontrollata. La pesca ha effetti negativi diretti sulla struttura e abbondanza dei popolamenti ittici, ma anche effetti indiretti sugli habitat. In particolar modo i popolamenti coralligeni risultano danneggiati dagli strumenti da pesca, reti e lenze di vario tipo, che danneggiano anche gravemente gli organismi bentonici strutturanti. Gli effetti negativi della frequentazione turistica incontrollata sono legati anch essi alla distruzione degli habitat, principalmente per gli ancoraggi su aree sensibili, quali le praterie di Posidonia oceanica e i popolamenti coralligeni. Proposte possibili di gestione devono essere indirizzate principalmente a controllare tali tipi di pressioni antropiche. Per quanto riguarda i SIC proposti attorno alle isole minori dell Arcipelago Toscano e dello Scoglietto di Portoferraio, le norme di protezione attualmente dettate dagli organi di gestione, se fatte rispettare, sono da ritenere sufficienti alla conservazione degli habitat. Per le aree situate lungo la costa, non ancora protette, le proposte possono essere riassunte in un divieto totale di pesca sia commerciale che sportiva e una regolamentazione della fruizione turistica. I n relazione alla ridotta estensione delle aree proposte, è da ritenere che il divieto di pesca non vada a intaccare la produzione economica legata a tale attività nelle zone interessate. La sola area di grandi dimensioni è quella denominata Scarpata continentale dell Arcipelago Toscano, che, però, non è interessata da attività produttive. La regolamentazione dell attività turistica consta principalmente nel posizionamento di ormeggi fissi che possano evitare danneggiamento meccanico agli habitat sensibili. La presenza di ormeggi fissi può, nel contempo regolamentare il numero di natanti presenti contemporaneamente all interno delle aree. 1

15 Per quanto riguarda le cavità sommerse, si può prevedere una regolamentazione delle attività turistiche che interessi il numero di visitatori, il grado di esperienza subacquea e il controllo da parte di guide ambientali. Alcune aree sono interessate più o meno marginalmente da fenomeni limitati di inquinamento urbano o agricolo o legato all acquicoltura. Tali disturbi sono da ritenere comunque di scarsa entità, quindi sostenibili almeno nelle entità attuali. È comunque necessario prevederne un monitoraggio per poter valutare la loro sostenibilità nel tempo. Un importante criticità che interessa praticamente tutte le aree è la presenza di specie introdotte. Molte zone dell arcipelago e delle coste toscane sono invase da alghe introdotte, quali Achrothamnion preissii, Womersleyella setacea e Caulerpa racemosa var. cylindracea. La colonizzazione di un area da parte di tali alghe può causare importanti cambiamenti nella struttura dei popolamenti bentonici e un erosione della biodiversità. Il controllo di alcune attività antropiche che sono considerate vettori di dispersione, come il divieto di pesca e di ancoraggio, potrebbe limitare l espansione di tali specie all interno delle aree proposte a SIC. Per quanto riguarda specie, le norme proposte per gli habitat sono da ritenere sufficienti per la loro conservazione. La presenza di mammiferi marini e di uccelli è legata ad aree già all interno di ZPS e facenti parte dl Parco Nazionale dell Arcipelago Toscano, i cui vincoli possono garantirne la conservazione. Per le specie ittiche, è fondamentale il divieto di pesca nelle aree interessate. Riassumendo, i punti principali di una gestione dei siti potrebbero essere: monitoraggio dello stato ecologico degli habitat divieto di pesca divieto di ancoraggio gestione e controllo delle attività turistiche 1

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