Venafro. Giovedì 21 novembre 2013

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1 Venafro Giovedì 21 novembre 2013 C.da Colle delle Api Campobasso - Tel Fax venafro@primopianomolise.it VENAFRO. Ultima tragedia sfiorata al Santissimo Rosario di Venafro. Intorno alle ore 17 di ieri pomeriggio è precipitato un ascensore di almeno un piano. Letteralmente sbattendo a terra un malato ed un operatore della sanità, ad una velocità sempre più alta. Per fortuna è andata bene, ma poteva succedere l irreparabile. Sia il malato che l infermiere sono rimasti sotto shock per parecchio tempo. Sconvolti. Questa è la manutenzione che ci hanno promesso e che fanno alla Asrem - dichiara il presidente del Comitato Ss È accaduto al Santissimo Rosario: sotto schock ma fortunatamente salvi paziente e infermiere Precipita l ascensore, sfiorata la tragedia Rosario Gianni Vaccone -. L incidente di oggi (ieri per chi legge, ndr) dimostra quanto hanno a cuore i nostri politici regionali le sorti del nostro ospedale. Da tempo noi del Comitato denunciamo la mancanza di manutenzione sugli impianti e sulla struttura. Per questa ragiona abbiamo scritto anche alla Asrem ed alla Regione, per conoscere quanti soldi vengono spesi e con quali società di manutenzione. Il grave episodio di ieri è destinato ad accrescere la sfiducia sul futuro dell ospedale venafrano. Anche perché, oltre all incidente dell ascensore funzionante, ne rimangono fuori uso almeno quattro. E per giunta da almeno quattro anni. Stasera poi il Comitato si riunisce nella sede di via Mulini, per concordare l iniziativa di sabato 23 novembre che vedrà tutti i sindaci del venafrano aderire ad una pubblica assemblea. Lo scopo è costituire una sorta di Comitato interregionale che spinga a realizzare un nuovo e più dinamico ospedale. Con un intesa su un Progetto comune, che verrà sottoscritto da tutti i primi cittadini. Sempre che alla fine la situazione del Santissimo Rosario non precipiti ancora più in basso di un ascensore scassato. F.R.

2 12 Isernia e Provincia Giovedì 21 novembre 2013 Timori per i tossicodipendenti che frequentano la struttura. Dall Asl: Decisione inopportuna e pericolosa Sala scommesse apre di fronte al Sert, è bufera Il sindaco vuole bloccarla, insorge pure la preside della Giovanni XXIII ISERNIA. E diventato già un caso quello di Isernia. E di quella sala scommesse che (pare) si vuole aprire subito di fronte al Sert di Isernia, oltre che a meno di 500 metri da due scuole e dalla villa comunale dedicata ai bambini. La notizia è finita persino sulle colonne dell Avvenire, alzando un polverone. Dice il quotidiano legato alla Santa Sede che è una tentazione troppo forte per un tossicodipendente quello di avere una sala scommesse esattamente davanti alla porta del Sert. Lo è pure per i ragazzi che frequentano la due scuole medie di Isernia, la Giovanni XXIII e l Andrea d Isernia, distanti poche centinaia di metri. La notizia serpeggiata da qualche giorno, finendo adesso anche sulle pagine dei quotidiani nazionali. Il timore che quell attività commerciale possa trasformarsi in una tentazione fortissima per chi lotta contro una dipendenza è tanta, anche se ufficialmente non se ne parla molto. Dice l Avvenire che al Sert c è davvero poca voglia di discutere della vicenda e di esprimere un giudizio. Al distretto sanitario d Isernia ribadiscono di non saperne molto, pur definendo la vicenda inopportuna e pericolosa, tanto da assicurare di farsi carico del problema. Ma alla fine rimettono tutto nelle mani della politica locale, perché che le Asl non hanno potere d intervento. Pure la dirigente di una delle due scuole medie, la Giovanni XXIII, Rossella Simeone, esprimere perplessità sulla posizione non è certo ideale, perché oltre ai ragazzi potrebbe essere una tentazione troppo forte anche per adolescenti in un età critica come l adolescente. Da qui la richiesta di un tavolo interistituzionale e l intervento della politica. Pure su questo fronte c è poca voglia di parlare e si può fare poco visto che una legge regionale che regimenti la situazione è ancora di là dall essere votata. Spiega ancora Avvenire che in Questura e in Comune non c è traccia del nuovo locale, anche se il nome dell impresa di gestione è stata iscritta da gestore nazionale nell ufficio molisano dei Monopoli di Stato. Allo Sportello unico attività produttive comunale (Suap), comunque, ogni nuovo esercente dovrebbe consegnare una certificazione d inizio attività (Scia), solo per avviare lavori di riconversione dei locali commerciali. Non risulta al nostro Suap nessuna richiesta sul locale in via Erennio Ponzio - dice il sindaco Luigi Brasiello - vista la vicinanza con le scuole, farò tutto il possibile per intervenire nei termini di legge. Senza un quadro normativo più ampio, servirebbe un regolamento comunale il quale, però, prenderebbe tempi troppo lunghi. Così Brasiello potrebbe pensare Una sala scommesse (foto di repertorio) anche a una ordinanza dirigenziale che accorci i tempi. Si attende cosa sceglieranno di fare i gestori della sala scommesse qualora dovesse davvero scatenarsi tutto questo putiferio. Nel frattempo in consiglio regionale c è una legge che sta cercando di imbrigliare entro alcuni limiti il settore delle scommesse e delle slot machine. L ha presentata l Italia dei Valori che adesso sta girando le piazze della regione per raccogliere le firme. Questa proposta di legge regionale prevede che venga introdotto il divieto d installare nuovi apparecchi a meno di 500 metri da scuole, da centri di aggregazione sociale o sportiva, dalle strutture socio-assistenziali. Inoltre vieta la pubblicità e prevede la riduzione delle tasse comunali per i commercianti che tolgono le slot. La proposta, però, attende di essere discussa e di diventare una legge vera e propria che possa produrre gli effetti previsti. Nel frattempo, la libertà d azione è massima.

3 REDAZIONE ISERNIA Questo vuol dire che tutti i reparti dovrebbero tornare in funzione Ospedale Santissimo Rosario Il Tar ar dà ragione al Comitato Il Tar del Molise nel merito del ricorso presentato dal Comitato Santissimo Rosario ha già pronunciato la sentenza ora si attende di conoscere l esito. Fonti attendibili riferiscono che i giudici amministrativi di Campobasso avrebbero accolto il ricorso presentato dai legali del comitato. Tra i legali, ricordiamo c è anche Alfredo Ricci, attualmente vice sindaco a Venafro. Del resto in precedenza il Tar Molise aveva già accolto in via cautelare il ricorso e ogni atto della Asrem in corso doveva essere congelato in attesa del pronunciamento nel merito. Anche nel merito dunque il Tar Molise ha dato ragione al comitato: è quanto emerge da un colloquio avuto con un esponente del comita- to che però vuole rimanere nell anonimato. Insomma ora per il Santissimo Rosario di Venafro la palla ritorna a centrocampo e tutto dovrà essere rivisto. Questo vuol dire che tutti i reparti soppressi dovrebbero ritornare a funzionare: chirurgia, Pronto Soccorso, Rianimazione. L incontro avuto nei giorni scorsi tra i membri del comitato e il presidente del Tar Molise, insomma, avrebbe sortito gli effetti sperati. Conoscere finalmente cioè l esito finale del ricorso. E nell incontro programmato per sabato con ogni probabilità gli organizzatori anticiperanno questa notizia. Tutti possono immaginare quale peso avrebbe sulla riorganizzazione della rete ospedaliera molisana un eventuale accoglimento del ricorso riguardante l Ospedale di Venafro. Pochi giorni e poi tut- ta la verità verrà fuori sul futuro del nosocomio cittadino. M.F. E il caso di dire piove sul bagnato per l Ospedale di Venafro. Manca persino la manutenzione ordinaria presso la struttura ospedaliera cittadina. E ieri, nella tarda serata, un piccolo incidente si è verificato presso il nosocomio venafrano. Un ascensore è andato letteralmente in E proprio il caso di dire che piove sul bagnato La manutenzione è un lusso Ascensore in avaria, aria, attimi di panico avaria, in tilt sarebbe andato il sistema di sicurezza e la cabina avrebbe terminato la sua corsa sul fondo della struttura. Qualcuno addirittura avrebbe parlato di tragedia sfiorata, ma presso il nosocomio cittadino hanno cercato di sgonfiare il caso parlando di un semplice disguido tecnico. Già è stata chiamata l assistenza tecnica che domani( questa mattina per chi legge) risolverà il problema, ci ripetono alcuni infermieri in servizio ieri sera al Pronto Soccorso. Ma rimane la gravità dell episodio. All interno dell ascensore al momento dell inconveniente, si trovavano un paziente e due infermieri. Per fortuna nessuna conseguenza per le persone, danni invece per l ascensore. Solo tanta paura a quanto pare per gli sfortunati protagonisti di questa disavventura che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Il sistema frenante si sarebbe rotto per così dire in maniera graduale e così l urto sarebbe stato ammortizzato strada facendo, prima di giungere sul fondo della tromba. Ancora una volta si ripropone il problema della mancanza di manutenzione per il Santissimo Rosario che appare sempre più come una scatola vuota in balia degli eventi. Pezzi smontati un po ovunque, reparti smantellati: un quadro di insieme veramente precario e con non pochi problemi sul piano della sicurezza per pazienti e operatori sanitari. Come hanno denunciato più volte alle autorità preposte i membri del comitato civico Santissimo Rosario. M.F. 19

4 Precipita un ascensore, tragedia sfiorata all ospedale di Venafro Iserni... News e curiosità di Isernia e provincia Precipita un ascensore, tragedia sfiorata all ospedale di Venafro Pubblicato 20 novembre 2013 Ore: 23:40 Illesi un paziente e un infermiere. Sotto accusa la mancata manutenzione, insorgono Sorbo e Scarabeo VENAFRO. Poteva finire in tragedia un episodio che ha del surreale, se non dell incredibile avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi all ospedale Ss. Rosario. Secondo quanto si apprende da alcuni cittadini, un ascensore sarebbe andato in avaria per motivi tutti da chiarire, schiantandosi con la cabina sul fondo della tromba. In sostanza, non avrebbero funzionato i freni, mettendo seriamente a rischio gli occupanti, a quanto pare un paziente e un infermiere, per fortuna illesi. Sotto accusa, ancora una volta, la mancata manutenzione, contro la quale da anni si sta battendo il Comitato Santissimo Rosario. Immediato il commento del sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, che dalla sua bacheca Facebook pretende si faccia chiarezza sull increscioso episodio accaduto. Se le cause fossero da attribuire alla mancata manutenzione ha dichiarato il primo cittadino che il Comitato (e anche noi) stiamo denunciando da anni, pretenderemo che si vada fino in fondo per accertare le responsabilità di chi ha abbandonato l ospedale al degrado. Aspetto di sentire qualche voce e di vedere qualche atto concreto dalla Regione. Sul caso si registra anche la presa di posizione dell assessore regionale Massimiliano Scarabeo, venafrano doc: Su questo increscioso incidente queste le sue parole, affidate anche in tal caso al social network - chiederò che si faccia piena luce e si accertino le responsabilità. Ora basta! Non è più tollerabile che i lavori di manutenzione sulla struttura ospedaliera vengano ulteriormente rimandati. Non ci sono più alibi, chi è deputato ad intervenire lo faccia immediatamente. Chi si è reso responsabile di certe omissioni ne risponderà a chi di dovere. L ascensore del Ss. Rosario dopo l episodio

5 La Regione aumenta il numero dei direttori generali 1 di 2 21/11/ La Regione aumenta il numero dei direttori generali Da quattro i direttori d'area diventano cinque, per far posto ad un direttore d'area della sanità (con l'asrem che ha 756 dirigenti) L'unica amministrazione pubblica che ha dato sinora un segnale confortante sulla questione, gravissima, dei dirigenti pubblici è stata la Provincia di Campobasso, e gliene va dato atto. Ha stabilito, recentemente di tagliare del 50% l'indennità di posizione dei dirigenti, una delle componenti più pesanti nella peraltro già robusta paga di chi occupa ruoli apicali nella pubblica amministrazione. Non sappiamo l'impatto economico della misura ma è importante il segnale. Rosario De Matteis, quindi, merita un plauso perché ha avuto il coraggio di smuovere quella costosa, pietrificata e sovente inutile foresta pietrificata che è la dirigenza pubblica. Ovviamente la cosa non ha alcuna coloritura politica. Qualunque amministrazione, di qualsiasi colore politico o partitico volesse ridurre i dirigenti e/o i loro stipendi riceverà da noi un plauso incondizionato e visibilità sulle nostre testate. Purtroppo se da un lato si registra un segnale positivo, dall'altro ne dobbiamo registrare un altro fortemente negativo e completamente in controtendenza con la necessità di risparmiare sui soldi dati alla pletora di dirigenti pubblici molisani. (oltre 1000 secondo i nostri calcoli, con un costo di circa 200/300 milioni di euro l'anno). Ebbene a dare il cattivo esempio è proprio la Regione Molise e la sua Giunta che in data 28 ottobre 2013 ha approvato una delibera quanto meno inopportuna. Si tratta della delibera 564 che approva la "proposta di legge di modifica alla legge regionale 23 marzo 2010n.10 (norme in materia di organizzazione dell'amministrazione regionale e del personale con qualifica dirigenziale)". Nella seduta risulta assente il vicepresidente della Giunta, nonché assessore al personale Michele Petraroia (che però sigla la proposta di legge). Cosa dice questa proposta di legge, che ora dovrà essere discussa e approvata, per diventare definitiva dal Consiglio Regionale?. Una cosa molto semplice. I direttori generali, cioè quelli che coordinano i direttori semplici, passano da quattro (quelli individuati dalla vecchia legge) a cinque. Va considerato come un direttore generale ovviamente guadagna più di un direttore semplice. Con questa legge minimo minimo la Regione Molise si carica di altri 300/ euro di costi perfettamente inutili. Anche perché le motivazioni della proposta lasciano ancor più a desiderare. In pratica è necessario nominare un quinto dirigente di area (così tecnicamente sono chiamati i dirigenti dei dirigenti) "a causa del protrarsi delle procedure connesse alla definitiva attuazione del piano di rientro della

6 La Regione aumenta il numero dei direttori generali 2 di 2 21/11/ sanità". E il commissariamento della sanità "rischia di alterare gli equilibri all'interno delle strutture dell'apparato amministrativo regionale". E tale considerazione "anche per razionalizzare la spesa" rende necessario un quinto direttore generale o d'area che dir si voglia. In pratica si tratta di ballare meglio l'alligalli. Se prima eravamo in quattro adesso saremo in cinque e riesce difficile capire come, aumentando i ballerini, il costo complessivo dello spettacolo possa diminuire. Ma la cosa che fa sorridere è che il quinto megadirettore è necessario per le vicende della sanità. Fa sorridere perchè omette completamente di ricordare che a seguire il piano di rientro della sanità ci sono già un paio di sub commisari da euro l'anno (se non di più), i dirigenti dell'assessorato alla sanità, un direttore generale dell'asrem (e l'asrem fino a prova contraria è un articolazione funzionale della Regione Molise e quindi il suo capo è un dirigente generale della Regione) e ben 756 dirigenti dell'asrem, di cui 95 amministrativi, cioè non medici. Ditemi voi se con questo bailamme di dirigenti, anche generali, c'era la necessità di nominare un nuovo super direttore? E perchè? La nostra battaglia contro questo sperpero cosmico di risorse per i dirigenti (altro che i portaborse dell'articolo 7) subisce una grave sconfitta con questa delibera. Fidiamo che sulla questione, in consiglio regionale e in commissione, nasca un dibattito sano tra le forze politiche interessate. E speriamo che la stessa Giunta, che pure si trova con difficoltà enormi viste le casse vuote che ha trovato al suo insediamento, ci ripensi e ritiri questo provvedimento insensato e dannoso.