L impresa agricola nella competizione di mercato

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1 L impresa agricola nella competizione di mercato Franco Sotte Presidente Associazione Alessandro Bartola Direttore di AGRIREGIONIEUROPA Crescita e competitività delle imprese zootecniche Teramo, 6 giugno 2007

2 1 Qualche dato di fondo sull agricoltura italiana

3 L ambiguità agricola tra azienda e impresa Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale (prima versione: aprile 2006, pag.16) "le imprese agricole, nonostante una riduzione del 14% tra il 1990 e il 2000, sono oltre 2,5 milioni e rappresentano il 21% delle unità produttive dell Europa a 25. Il 47% di queste ha una superficie inferiore ai 2 ettari. impresa agricola media? 5,3 ettari di Sau euro all anno di Reddito Lordo Standard azienda = impresa?

4 Se fosse davvero così Agricoltura italiana condannata ineluttabile declino che nessuna politica potrebbe risolvere dopo cinquanta anni di PAC e di politiche agrarie nazionali e regionali saremmo ancora allo stesso punto Per fortuna la situazione è molto differente

5 Più di due milioni e mezzo? o meno di cinquecentomila? Italia Nord Centro Sud (000) % (000) % (000) % (000) % Aziende censim Universo Italia Aziende censim Universo UE Imprese Censim con attività comm,le CCIAA 2000 CCIAA 1 trim 2005 Censim. popolaz Imprenditori agricoli ,0 85,2 63,6 42,3 38,5 19, ,7 77,4 68,7 60,5 37, ,7 48,6 37,4 34,5 17, Fonte: Istat: Censimenti Agricoltura 2000 e Popolazione 2001, Unioncamere: Movimprese, Agenzia delle Entrate ,5 62,5 32,6 30,4 12,4

6 Aziende-imprese e aziende non-imprese Aziende SAU RLS migliaia % (000) ha % (000) Ude % Non-impr < 8 Ude , , ,3 Piccole Medie Grandi Molto gr. TOTALE Di cui Di cui >100 Ude >8Ude >16Ude ,7 6,0 2,5 1, ,2 9, ,6 20,7 17,5 20, ,4 58, ,3 19,2 19,8 29, ,7 68,4

7 Confronto tra imprese e non-imprese imprese Non- imprese Aziende 9,5 7,7 82,8 Sau 58,7 13,6 27,6 Rls 68,4 11,3 20,3 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% >16 Ude 8-16 Ude < 8 Ude

8 Le dimensioni economiche Sau e RLS medi per azienda 140,0 128,6 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0-66,6 56,4 42,8 32,4 22,0 1,8 2,3 <8 Ude >8 Ude >16 Ude >40 Ude 82,8% 17,2% 9,5% 3,5% non-imprese imprese medio-grandi grandi Sau ha RLS migliaia

9 Altri dati Non-imprese Imprese <40 anni 9% 15% Giornate /anno Reddito / giornata biologico 1,2% 4,7%

10 La quota delle aziende-imprese è maggiore tra le zootecniche Granivori diversi combinati Pollame Suini Erbivori diversi Ovini o bovini combinati Ovini Bovini da latte con allevamento e carne Bovini da ingrasso Bovini da allevamento Bovini da latte ed allevamento Bovini da latte Viticoltura per vini di qualità ed altri combinati Viticoltura per vini di qualità Ortofloricoltura mista Floricoltura o piante ornamentali Orticoltura in orti industriali Orticoltura in pieno campo Cereali (escluso riso), legumi secchi e semi oleosi 4% 10% 16% 25% 51% 66% 1% 3% 12% 39% 6% 30% 16% 41% 12% 24% 3% 17% 25% 51% 35% 60% 4% 21% 5% 17% 48% 74% 32% 66% 15% 38% 5% 13% 2% 9% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% >16 UDE >40 UDE

11 Cosa si può concludere? Valori medi: immagine falsata dell agricoltura Il settore agricolo in profonda trasformazione Poche le imprese Pochi gli imprenditori Specie pochi i giovani Giovani e impresa al centro del futuro dell agricoltura Concentrare le politiche su questi obiettivi Un problema che interessa chi? gli imprenditori attuali i potenziali imprenditori (i giovani rimasti fuori) chi non è imprenditore (ma ha capitali investiti in agricoltura) tutti i cittadini

12 2 L impresa agricola alla ricerca del valore

13 Come si identifica un imprenditore? 1. Dimensione economica anche piccola ma non occasionale 2. Proiezione al mercato 3. Sintonia con le politiche pubbliche 4. Rischio Investimento di capitale proprio e/o di credito 5. Efficienza Impegno professionale nell impresa Qualificazione e aggiornamento tecnico e economico Opposizione alle rendite 6. Strategia Obiettivi di lungo termine Un progetto d impresa La domanda centrale: dove sta il valore?

14 Dove sta il valore? Problema più semplice fino al 1990 Valorizzazione solo attraverso il mercato Mono-funzionalità dell agricoltura => merci Processi produttivi standardizzati Massimizzare l'efficienza Ruolo centrale della produttività (intesa come resa unitaria) Poche produzioni standardizzate Gamma ristretta di prodotti materiali Identificazione: alimento = prodotto agricolo Pochi rischi: stabilizzazione e sostegno prezzi PAC garanzia Obiettivo massimizzare le quantità

15 La risposta fino al 1990: industrializzare l agricoltura Concentrarsi solo sulla produzione di merci Banalizzazione delle vocazioni La terra come un capitale qualsiasi Irrilevanza dell ambiente, del territorio, del paesaggio Specializzazione produttiva Semplificare gli ordinamenti produttivi Verso la monocoltura Sostituire gli input naturali con quelli artificiali Macchine, concimi, mangimi, sementi, diserbanti Macchine al posto del lavoro Antagonismo lungo la filiera

16 Dove sta il valore? Un problema molto più complesso oggi Cosa vuole il consumatore? Mercato-diversificazione La tecnologia dell alimento per le sue tante funzioni Ampia gamma di prodotti e servizi (de-materializzazione) Le tante qualità (un problema dell intera filiera) I maggiori rischi Cosa vuole il cittadino? Stato-multifunzionalità I beni e servizi di interesse collettivo (ambiente, paesaggio, equilibrio idro-geologico) Dallo status ai comportamenti (dai soggetti ai progetti ) La contrattualizzazione delle politiche Da politica settoriale agricola a politica territoriale di sviluppo rurale

17 Liebig e l economia La legge del minimo Wikipedia: growth is controlled not by the total of resources available, but by the scarcest resource. This concept was originally applied to plant or crop growth, where it was found that increasing the amount of plentiful nutrients did not increase plant growth. Only by increasing the amount of the limiting nutrient was the growth of a plant or crop improved.. La legge del minimo è molto importante perchè consente di determinare le condizioni ambientali migliori per lo sviluppo di una popolazione. Allevatori e agricoltori devono tenerla in considerazione se vogliono ottenere il massimo di produttività dai loro allevamenti e dalle loro coltivazioni.

18 I fattori base dell agricoltura Capitale umano Capitale naturale Capitale sociale Agricoltura Capitale artificiale

19 Qual è il fattore limitante per lo sviluppo delle imprese agricole? (1) Capitale fisico? A volte è già troppo (sovra-meccanizzazione) Semmai, da migliorare la qualità del CF ma x provvederlo c è il mercato (credito, ecc.) Capitale naturale? La multifuzionalità dell agricoltura Di fronte ai common goods il mercato fallisce pagamenti per beni e servizi ambientali paesaggistici e culturali (eco-condizionalità + 2 asse del 2 pilastro

20 associazionealessandrobartola Qual è il fattore limitante per lo sviluppo delle imprese agricole? (2) Capitale umano? Questo davvero manca!!! Invecchiamento e scarsa capacità di stare sul mercato (la droga della politica di garanzia ) non si può aspettare che ci pensi il mercato Realizzare Lisbona in agricoltura!!! Capitale sociale? Fare sistema!! E l organizzazione che conta!! Specie se in gioco c è la qualità. Puntare sui servizi all agricoltura e all agroalimentare Nuove tecnologie

21 associazionealessandrobartola Le parole chiave della PSR rinviano alla necessità di concentrare su CU e CS 1. Sviluppo locale integrato. 2. Selettività e approccio strategico. 3. Partenariato e concertazione progettuale. 4. Impresa e imprenditore. 5. Business plan. 6. Integrazione. 7. Contrattualizzazione. 8. Competitività. 9. Servizi. 10. Multifunzionalità. 11. Gestione. 12. Valutazione. 13. Learning by doing.

22 Grazie

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