Statuto del Consorzio E.S.E.

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1 CONSORZIO PER LO SVILUPPO E LA TUTELA DELLO STANDARD E.S.E. CONSORTIUM FOR THE DEVELOPMENT AND THE PROTECTION OF THE E.S.E. STANDARD Statuto del Consorzio E.S.E. Allegato 1. Regolamento delle Specifiche Tecniche Allegato 2. Regolamento Modalità Utilizzo del Marchio Allegato 3. Regolamento Relativo ai Controlli Disegno 1. Sezione Centrale del Serving E.S.E. Consortium - c/o Cohn & Wolfe Via Benedetto Marcello, Milan - Italy Tel Fax

2 Allegato 1. Regolamento delle Specifiche Tecniche 1. Specifiche tecniche relative al serving E.S.E. ed alle relative confezioni 1.A DEFINIZIONE Il Serving E.S.E. è un discoide di caffè torrefatto, macinato, dosato e compresso, racchiuso tra due fogli di carta filtro per alimenti o altro materiale idoneo a trattenere la polvere di caffè e consentire il passaggio dell acqua durante l estrazione. La dose della polvere di caffè deve essere di almeno 6,5 (sei virgola cinque) grammi. 1.B GEOMETRIA La forma geometrica del serving deve risultare conforme all allegato disegno n.1 sezione centrale del serving con le seguenti quote e relative tolleranze: diametro nominale 43,5 mm. tolleranza 1,0/+1,5 mm altezza nominale 10 mm. tolleranza 1,0/+1,0 mm Le misure vengono eseguite come dettagliato nell istruzione E.S.E.- Preparazione del serving per misure dimensionali. 1.C CAFFE Dose composta al 100% di caffè torrefatti e macinati per l espresso; sono pertanto esclusi caffè solubili, aromatizzati, additivati, ecc. 1.D IDONEITÀ DELLA CONFEZIONE ALL USO La confezione deve permettere che il serving giunga al cliente finale: - integro dal punto di vista strutturale (forma, integrità della carta, ecc.). - in condizioni di conservazione adeguate fino alla data di scadenza dichiarata. 1.E ISTRUZIONI D USO Sulla confezione del serving devono essere riportate almeno le seguenti indicazioni di base: i serving vanno utilizzati con macchine E.S.E. Per la preparazione dell espresso, seguire le istruzioni allegate alla macchina espresso E.S.E.

3 2. Specifiche tecniche relative alla macchina espresso E.S.E. 2.A PREMESSA Lo standard E.S.E. è finalizzato alla preparazione di caffè espresso; pertanto i requisiti base della macchina espresso sono: I. macchina dotata di pompa II. macchina dotata di un sistema di riscaldamento in grado di fornire acqua calda in un certo campo di temperatura III. camera di estrazione progettata per ottimizzare lo sfruttamento del serving. 2.B TEMPERATURA DELLA BEVANDA (i) La misura della temperatura è effettuata in bicchiere di plastica del tipo normalmente in uso nel settore della distribuzione automatica di bevande, (ii) La temperatura del primo espresso (volume di riferimento 30 ml), erogato secondo le modalità consigliate dal costruttore, deve essere compresa tra 72 e 86 C. (iii) Dopo il primo espresso erogare una serie di dieci (10) espresso consecutivi misurando la temperatura di ciascuno di essi. Le temperature misurate devono essere comprese tra 76 e 86 C. Valore ottimale: temperatura compresa tra 78 e 84 C. I dettagli operativi sono descritti nell istruzione E.S.E. Verifica di conformità per macchine espresso E.S.E.. 2.C TEMPERATURA DELL ACQUA DI PERCOLAZIONE La temperatura dell acqua condiziona fortemente il risultato in tazza: è fondamentale che ogni progettista si impegni a minimizzare la variabilità della temperatura dell acqua erogata dal sistema di riscaldamento (caldaia, termoblocco o altro) in modo da garantire al consumatore finale il risultato più stabile possibile. La temperatura dell acqua che investe il serving durante la fase di percolazione deve essere compresa tra 85 e 110 C. Campo ottimale: temperatura compresa tra 90 e 100 C. I dettagli operativi sono descritti nell istruzione E.S.E. Verifica di conformità per macchine espresso E.S.E.

4 2.D PRESSIONE NELLA CAMERA DI ESTRAZIONE La pressione dell acqua misurata nella testa di estrazione sopra il serving durante l estrazione non deve essere inferiore a 7 bar. Campo ottimale: pressione compresa tra 9 e 11 bar. Deve essere cura del produttore fornire le opportune istruzioni e/o apparecchiature particolari per consentire l esecuzione delle prove di conformità. I. Tenuta idraulica 2.E ASPETTI FUNZIONALI Durante la fase di percolazione non devono esserci perdite di acqua sulla guarnizione di tenuta tra testa superiore ed inferiore; per i sistemi di chiusura in cui la carta fuoriesce dalla testa di estrazione (es: portafiltro piano), si considera accettabile a fine estrazione una zona umida della larghezza di qualche millimetro attorno al serving. Non si considera accettabile la presenza di acqua sopra la cialda dopo l apertura della camera di estrazione. II. Integrità del serving Il serving non deve essere danneggiato (perdita di forma o rottura della carta) dalle operazioni di chiusura, percolazione, riapertura e rimozione dalla camera di estrazione. III. Istruzioni d uso per il consumatore La macchina deve essere corredata da un libretto di istruzioni riportante, nelle varie lingue dei paesi in cui è prevista la commercializzazione, le istruzioni ed i consigli per l utilizzo ottimale dei serving E.S.E.. IV. Conformità alla normativa La macchina espresso E.S.E. deve essere prodotta nel rispetto delle norme igienico sanitarie e di sicurezza vigenti nei paesi nei quali sarà effettuata la commercializzazione. 4

5 3. Specifiche tecniche relative al risultato in tazza per serving E.S.E. e macchine espresso E.S.E. 3.A PREMESSA Le misure relative alle specifiche del presente paragrafo sono comuni sia ai serving E.S.E. sia alle macchine espresso E.S.E. 3.B TEMPO DI ESTRAZIONE Il tempo di estrazione di un espresso E.S.E. ottenuto da un serving E.S.E. mediante una macchina espresso E.S.E. deve essere compreso, in media, tra 15 e 25 secondi, misurato a partire dalla comparsa della prima goccia di caffè sul beccuccio di erogazione (volume di riferimento 30 ml). I. Volume in tazza 3.C VOLUME DELLA BEVANDA Il campo di applicazione del volume in tazza del serving E.S.E. è compreso in media tra 20 e 40 ml. Valore ottimale: ml (tempo di riferimento per l estrazione: 20 secondi) II. Variabilità del volume in tazza I volumi in tazza, percolando una serie di 10 (dieci) serving omogenei, devono essere compresi in media tra 20 e 40 ml e non devono differire dal loro valore medio per oltre il ±35%. I dettagli operativi sono descritti nell istruzione E.S.E. Verifica di conformità per macchine espresso E.S.E. 3.D PRESENZA DELLA CREMA IN TAZZA Sul caffè espresso appena preparato è presente, per definizione, una fase emulsiva detta crema il cui spessore e durata dipendono dal serving, dalle condizioni operative e dal tipo di tazza che raccoglie la bevanda. I. Spessore della crema In condizioni standardizzate, il rapporto tra l altezza della fase emulsiva e quello della fase liquida, ottenuto percolando un serving, deve essere superiore o uguale al 10%. I dettagli operativi sono descritti nell istruzione E.S.E. Verifica di conformità per macchine espresso E.S.E.. 5

6 II. Durata della crema La crema presente in una tazza di espresso E.S.E. deve rimanere compatta per almeno 90 sec., prima di aprirsi centralmente. I dettagli operativi sono descritti nell istruzione E.S.E. Verifica di conformità per macchine espresso E.S.E.. 4. Specifiche relative alla macchina per la produzione dei serving E.S.E. Una macchina per la produzione dei serving deve essere in grado di produrre serving E.S.E. aventi le specifiche tecniche di cui ai punti 1.A, 1.B e 1.C. 6

7 Allegato 2. Regolamento Modalità Utilizzo del Marchio Layout e colore del marchio E.S.E. Il marchio deve essere di colore omogeneo, contrastante con il colore del fondo (bianco su fondo scuro oppure nero su fondo chiaro), secondo il layout qui di seguito riportato. Posizionamento del marchio sui prodotti Il marchio E.S.E. deve venire posizionato in modo tale da rendere immediatamente percepibile al consumatore l appartenenza dei prodotti (serving e macchine espresso) allo Standard E.S.E. L applicazione andrà pertanto fatta sul facing principale del prodotto e del relativo packaging. Il marchio E.S.E. deve essere presente in abbinamento al marchio del produttore. Dimensioni del marchio solo marchio E.S.E dimensione da commisurare agli scopi ed al contesto, fatto salvo un carattere minimo di leggibilità marchio E.S.E. assieme ad uno o due marchi di aziende che adottano lo standard superficie del marchio E.S.E. non superiore ad 1/3 (un terzo) della superficie del marchio più piccolo marchio E.S.E. assieme a tre o più marchi di aziende che adottano lo standard superficie del marchio E.S.E. da dimensionare in modo tale da garantire visibilità significativa agli altri marchi. 7

8 Comunicazione L utilizzo del marchio collettivo E.S.E. nella comunicazione deve essere coerente con gli obiettivi del Consorzio e deve avvenire nel rispetto dei soci consorziati. 8

9 Allegato 3. Regolamento Relativo ai Controlli MODALITA DI CONTROLLO Per assicurare la costante rispondenza dei prodotti (macchine da caffè, serving con relative confezioni e macchine produttrici di serving)) allo standard E.S.E., il Consorzio si avvale di ispettori consortili che effettueranno i controlli previsti presso le aziende associate verificando: I. la rispondenza dei prodotti alle specifiche prescritte dallo statuto negli allegati 1. (Regolamento delle specifiche tecniche) e 2 (Regolamento per le modalità di utilizzo del marchio E.S.E.) II. il sistema di gestione dei controlli messi in atto dall associato per assicurare la costante rispondenza dei prodotti allo standard E.S.E. I dettagli operativi sono specificati nel Regolamento operativo per l esecuzione dei controlli per la verifica di conformità dei prodotti allo standard E.S.E.. I controlli, effettuati con le modalità sopra indicate si suddividono in: A. CONTROLLI DI ACCESSO Tali controlli determinano sui prodotti, che l associato intende mettere in commercio e che preventivamente indicherà, la conformità alle specifiche previste dallo standard E.S.E. A seguito delle prove e ispezioni effettuate verrà steso un opportuno rapporto di conformità comprovante l eventuale approvazione. B. CONTROLLI DI MANTENIMENTO Al fine di controllare nel tempo la conformità dei prodotti messi in commercio dall associato, sono previste su base almeno annuale delle verifiche periodiche di mantenimento che gli ispettori consortili attueranno presso l associato con le modalità sopra descritte. A seguito delle prove e ispezioni effettuate verrà steso un opportuno rapporto verifica comprovante l eventuale conformità. Tali controlli non sono applicabili alle macchine per la produzione di serving in quanto gli impianti vengono collocati sul mercato. 9

10 Disegno 1. Sezione Centrale del Serving 10

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