RICERCA STUDIO DEL COMPORTAMENTO FENOLOGICO DELLA SPECIE OLEA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RICERCA STUDIO DEL COMPORTAMENTO FENOLOGICO DELLA SPECIE OLEA"

Transcript

1 RICERCA STUDIO DEL COMPORTAMENTO FENOLOGICO DELLA SPECIE OLEA EUROPAEA 1 Responsabile: Giovanni Nieddu Obiettivo fondamentale: Si intende descrivere per la specie Olea europaea la cronologia fenologica in relazione a fattori genetici e colturali, studiando nelle più importanti regioni olivicole nazionali e sulle principali varietà coltivate, il binomio pianta-ambiente e correlando la fenologia, le dinamiche di accrescimento e di maturazione dei frutti con i principali fattori ambientali. Altro importante obiettivo della ricerca è la valutazione delle correlazioni tra epoche fenologiche e qualità della produzione. Obiettivi attesi per ciascun anno: 1 anno La ricerca condotta su scala nazionale potrà produrre, sin dal primo anno d indagine, delle schede di rilevazione utilizzabili in diverse situazioni operative. La standardizzazione delle metodologie, sia in campo sia in laboratorio, dove verranno determinate le caratteristiche qualitative della produzione, potrà consentire una prima raccolta di dati fenologici e meteorologici indispensabili per la valutazione della risposta delle varietà all ambiente di coltivazione. Sarà inoltre curata la raccolta e la catalogazione di dati storici fenologici in possesso dei partecipanti alla ricerca. 2 anno Le prime valutazioni sulle interazioni varietà/ambiente ottenute dall elaborazione dei dati raccolti durante il primo anno, potranno essere verificate acquisendo dati fenologici e meteorologici anche nel secondo anno. Questa raccolta e catalogazione di dati, indispensabili in una specie arborea e soprattutto nell olivo, potrà meglio evidenziare l influenza del decorso meteorologico sul comportamento biologico della pianta ed in particolare sul processo di alternanza produttiva riscontrabile frequentemente ad anni alterni. 3 anno Il terzo anno di studio potrà fornire una prima indicazione sulla risposta varietale, con particolare attenzione alla qualità della produzione nei differenti ambienti di coltivazione. Nel corso dell'indagine si prevede di aver acquisito una metodologia di indagine che, tenendo conto della variabilità dei fattori genetici e colturali, fornisca sufficienti elementi per l'elaborazione dei risultati e la definizione di modelli. I anno Attività svolte La ricerca, coordinata dal DESA (Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei) dell Università degli Studi di Sassari è stata condotta con la collaborazione delle seguenti Istituzioni di ricerca: Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura di Firenze Dip. di Arboricoltura e Protezione delle Piante di Perugia Dip. di Scienze delle Produzioni Vegetali di Bari, Dip. Colture Arboree di Palermo Dip. di Orto-Floro-Arboricoltura e Tecnologie Agroalimentari (Dofata) di Catania, Istituto Sperimentale per l Olivicoltura di Rende (Cosenza) e si è sviluppata nelle principali regioni olivicole dell Italia (Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna), monitorando il comportamento fenologico sia di varietà comuni a tutto il territorio nazionale sia di varietà locali importanti per una specifica regione. All interno del gruppo di lavoro è stata definita una metodologia comune d indagine (Bernati et al., 1999) e sono state scelte per l indagine 17 varietà di olivo di cui tre di esse (Carolea, Coratina, Picholine) presenti in tutte le sette località dell Italia Centrale, Meridionale ed Insulare oggetto d indagine (Tab. 1). Negli oliveti rappresentativi di ciascuna area geografica, sono stati scelti quattro germogli su quattro piante e, su questi, sono state periodicamente rilevate le fasi fenologiche del riposo e della ripresa vegetativa, sia sulle gemme apicali sia laterali. Le osservazioni sono proseguite con il monitoraggio delle fasi di mignolatura, di

2 2 fioritura e di allegagione. Durante l estate i rilievi effettuati hanno riguardato l indurimento del nocciolo, l entità della colorazione superficiale ed interna della drupa, e la cascola. Per ciascuna delle varietà a confronto nelle aree è stata, altresì, descritta la dinamica di incremento ponderale delle drupe e l inoleizione. Per ogni stazione sperimentale è stata effettuata la descrizione del sito, dell oliveto, e delle tecniche di conduzione. L indagine è stata completata con la raccolta e l archiviazione dei dati nel database realizzato dall UCEA della temperatura dell aria, dell umidità relativa, delle precipitazioni e della radiazione solare. L attività di elaborazione e archiviazione dati è stata svolta dal DESA. Dai risultati si evince una forte differenziazione genetica che condiziona le epoche di ripresa vegetativa e di maturazione della drupa. Forti differenze emergono anche confrontando lo sviluppo di una stessa cultivar in regioni differenti, con andamenti del processo di maturazione specifici per ciascuna combinazione varietàterritorio. Sono state condotte indagini finalizzate alla raccolta e all archiviazione di informazioni fenologiche pregresse in banche dati. L elaborazione di queste informazioni è in corso da parte di alcune Istituzioni che partecipano alla ricerca. E stato pubblicato un lavoro scientifico sulle relazioni tra emissione del polline e fattori meteorologici sulla rivista Aerobiologia. II anno Dai dati acquisiti per il 1998 e il 1999 emerge una conferma della diversità di comportamento biologico dell olivo nelle diverse zone olivicole italiane, già osservata nella campagna di acquisizione dati del In particolare, oltre alle attese differenze relative alle epoche di manifestazione delle singole fasi fenologiche, peraltro mai descritte compiutamente per l Italia, si osserva come la specie possa continuare a vegetare durante l inverno nelle regioni meridionali, mentre viceversa evidenzi un riposo con il variare della latitudine. A tal proposito, le differenze varietali riscontrate consentono una prima valutazione del grado di adattabilità ambientale di ciascun genotipo, mentre la descrizione della loro dinamica di maturazione già permette una ottimizzazione delle tecniche colturali e in particolare la definizione della data ottimale di raccolta valida per i diversi ambienti della penisola. Ulteriori importanti differenze varietali e geografiche nel comportamento biologico della specie sono emerse dalle osservazioni relative alla ripresa vegetativa, avendo osservato differenze tra varietà e aree caratterizzate da una contemporanea apertura delle gemme laterali e di quelle terminali, rispetto ad altre in cui il germogliamento inizia in un solo tipo dei gemma. Queste distinzioni consentono una più accurata descrizione della fenologia, che nella specie è assai complessa anche a causa delle interazioni con processi biologici quali l alternanza di produzione. I risultati sinora ottenuti permettono, inoltre, una rilettura e valutazione dei protocolli relativi alle osservazioni fenologiche utilizzati in olivicoltura, che possono così essere precisati per gruppi varietali e per diverse aree geografiche. Lo studio comparativo tra i dati meteorologie fenologici ha condotto alla proposta di un modello previsionale sulla concentrazione pollinica nell aria, realizzato con dati pregressi raccolti durante13 stagioni di fioritura dell olivo. Questo modello rappresenta uno degli esempi di come gli archivi meteorologici e fenologici trovino applicazione per gli studi sulle interazioni tra genotipo e ambiente e per le successive applicazioni modellistiche( Canu et al.., 1998) III anno Nel terzo anno di attività della ricerca è stato completato il monitoraggio della fenologia dell olivo in Italia. I risultati relativi al triennio di indagine sono riportati nelle figure 1-10 e nelle tabelle 2-5. La figura 1 riporta un fenogramma che indica la durata complessiva del periodo compreso tra la ripresa vegetativa e l inizio dell invaiatura superficiale della drupa (Indice di maturazione (IM)= 1) costruito utilizzando i dati acquisti in tutte le sette aree su diciassette varietà di olivo. L ampiezza di tale intervallo è risultata variabile dai 200 giorni del 1998 ai 220 giorni del Quest ultimo dato è conseguente ad una maggior durata del periodo compreso tra la fioritura e l inizio dell invaiatura. Le singole fenofasi hanno generalmente manifestato una variabilità della loro epoca di comparsa e della loro durata alquanto limitata tra gli anni. La durata della fase di indurimento del nocciolo ha, viceversa, evidenziato forti differenze nel triennio.

3 Le osservazioni sulla fenologia dell olivo, distinta per macroaree geografiche, hanno evidenziato per l Italia centrale (Firenze e Perugia) una riduzione marcata del periodo compreso tra ripresa vegetativa e l inizio dell invaiatura. Questo intervallo è durato mediamente 167 giorni nel Centro Italia, 229 giorni nelle Isole e 242 nel Sud. Questa brevità del ciclo fenologico nel Centro Italia è stata determinata da un ritardo nel germogliamento e da un anticipo dell avvio della colorazione delle drupe (Fig. 2). La ripresa vegetativa è, infatti, avvenuta prima nel Sud (Cosenza e Bari), quindi nell Italia insulare (Palermo, Catania e Sassari) e infine nell Italia Centrale. Un simile andamento è stato osservato per la fase della mignolatura. Le fasi di fioritura e di indurimento del nocciolo hanno mostrato un avvio precoce nelle Isole, e successivo nel Meridione e nel Centro Italia. Viceversa, l inizio dell invaiatura è stato rilevato già dalla fine di settembre negli oliveti del Centro Italia, e quindi, nella seconda decade di ottobre, al Sud e nelle Isole. Le figure 3 e 4, relative alla fenologia rispettivamente di tutte le varietà a confronto e della cv. Carolea nei 7 oliveti sperimentali, conferma la tendenza di una riduzione del periodo germogliamento-invaiatura nel passaggio dall Italia centrale al Meridione, alle Isole e, soprattutto, alla Sicilia. Le differenze osservate sono, infatti, risultate minime tra Firenze e Perugia (rispettivamente 169 e 174 giorni), mentre a Bari, Palermo e Catania la varietà Carolea ha richiesto per lo svolgimento di tale intervallo un arco temporale di 226 giorni. L area in cui questa cultivar ha mostrato la più precoce ripresa vegetava ed una maggiore durata dell intervallo compreso tra questa fase e l invaiatura è stata quella di Cosenza, dove questa varietà risulta diffusa da secoli. Nel Nord Sardegna il ciclo fenologico della Carolea è risultato intermedio tra quello descritto per il Centro e ed il Sud Italia. Il comportamento fenologico di una varietà di origine non italiana, quale la Picholine, mostrato nella figura 6, risulta nel Centro Italia analogo a quello descritto per la varietà Carolea, con un numero totale di giorni compresi nel periodo tra il germogliamento e l invaiatura risultati pari, rispettivamente, a 172 a Firenze e 182 a Perugia. Negli ambienti più caldi è risultata assai più marcata la tendenza all allungamento del ciclo, che è risultato variabile tra i 221 giorni di Sassari e i 285 di Catania. Il diverso grado di adattamento all ambiente da parte dei genotipi è stato confermato dai numerosi confronti varietali effettuati nelle distinte aree. A titolo esemplificativo si riportano i dati ottenuti in Sardegna su cinque varietà, di cui una, la Bosana, di antica introduzione e assai diffusa nella provincia di Sassari. Questa varietà è risultata tra quelle a ciclo più precoce, similmente alla Carolea ed alla Picholine. Al contrario, l altra varietà di origine sarda (cv. Manna) diffusa nel sud dell Isola, ha richiesto per l intervallo germogliamento -invaiatura un numero maggiore di giorni (218). Una maggior lunghezza di tale periodo, pari a 231 giorni, è stata osservata nella varietà Coratina, che ha mostrato l avvio del germogliamento già dalla prima decade di febbraio (Figg. 7-8). In tutte le aree a confronto le fasi fenologiche sono state studiate con diversi livelli di approfondimento ( es. Umbria, Figg. 9-10) e, per quanto riguarda la ripresa vegetativa, è stato distinto il germogliamento nelle gemme laterali ed apicali. La ripresa vegetativa è avvenuta, generalmente, prima sulle gemme apicali e successivamente in quelle laterali. Confrontando due ambienti distinti del Paese, il germogliamento dalle gemme apicali è stato osservato nel 1998 con quasi due mesi di differenza tra gli oliveti di Perugia e di Sassari (Tabelle 2 e 3). Similmente, anche la ripresa vegetativa dalle gemme laterali ha manifestato precocità nelle aree più calde, ma questi diversi risultati tra gli ambienti a confronto sono apparsi fortemente dipendenti dal genotipo. Così, mentre nella cv. Carolea le differenze tra le due aree nell epoca di tale germogliamento sono state pari a 23 giorni, la cv. Coratina ha avviato questa fase a fine gennaio in Sardegna e ai primi di aprile in Umbria. Le informazioni fenologiche acquisite sono state integrate con la raccolta dei dati meteorologici e le prime elaborazioni ottenute, per quanto preliminari, rappresentano una base conoscitiva indispensabile per lo studio delle relazioni tra genotipo ed ambiente e la definizione di modelli matematici utili alla coltura (Tabelle 4 e 5). In conclusione questa indagine ha consentito una prima descrizione comparativa della fenologia dell olivo in Italia. I dati ottenuti mostrano una forte influenza ambientale nella manifestazione delle fenofasi, con una durata del periodo compreso tra la ripresa vegetativa e l inizio dell invaiatura che tende a contrarsi nelle aree con temperature medie inferiori. Similmente, le fasi della fioritura e dell indurimento del nocciolo tendono a manifestarsi anticipatamente nelle zone più calde, mentre, viceversa, il viraggio di colore delle drupesi osserva prima negli ambienti più freddi. I risultati ottenuti nel corso dell indagine hanno fornito, quindi, indicazioni sulla fenologia di 17 genotipi valide ai fini di una più razionale scelta varietale. 3

4 Tali conoscenze dei processi evolutivi e degli stadi di sviluppo che nell olivo ciclicamente determinano le dinamiche del ciclo di fruttificazione e di accrescimento della vegetazione, hanno anche contribuito alle scelte gestionali finalizzate all ottenimento di una produzione economicamente valida (Chessa et al., 2000; Nieddu et al., 2000; Briccoli Bati et al., 2002; Ferrara et al., 2002; Fiorino et al. 2002). Queste conoscenze fenologiche, integrate con quelle relative alle altre variabili dell ecosistema oliveto rappresentano, pertanto, uno strumento utile al raggiungimento di molteplici finalità che, a livello aziendale s identificano nelle scelte riguardanti le modalità d attuazione delle tecniche di produzione e protezione delle colture. Infine, le informazioni fenologiche acquisite, relazionate ai dati meteorologici immessi nel database realizzato dall Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, rappresentano una base conoscitiva indispensabile per gli ulteriori studi sulle relazioni tra genotipo ed ambiente e per la definizione di modelli matematici utili alla coltura. 4 Pubblicazioni Briccoli Bati C., Filippucci B., Monardo D., Bioclimatology of olive: effects of climatic conditions on flower biology. Acta Horticulturae 586: Canu A., Pellizzaro G., Sirca C., Vargiu G., Chessa I., Nieddu G, Olive flowering process and concentrations of airborne pollen as affected by meteorological factors. 6th International Congress on Aerobiology Perugia 31 Agosto - 5 Settembre. Canu A., Pellizzaro G., Nieddu G., Sirca C., A phenological model to predict the time of maximum concentration of olive airborne pollen in the air. 13th Conference on Biometeorology and Aerobiology - Albuquerque 2-6 Novembre. Chessa I., Sirca C., Nieddu G., Evaluation data from an olive germplasm collection. Acta Horticulturae 585: Chessa I., Sirca C., Nieddu G., Variabilità nella fenologia del germoplasma di olivo della Sardegna. Atti V Convegno Nazionale Sulla Biodiversità. Caserta Ferrara E., Papa G., Lamparelli F., Evaluation of olive germplasm in Apulia region: biological and technological characteristics. Acta Horticulturae 586: Fiorino P., Pasquali G., Mancuso S., Le fasi fenologiche dell olivo (Olea europaea L.) nella Toscana interna: dati fenologici e modelli di crescita. Convegno Internazionale olivicoltura Spoleto: Nieddu G., Chessa I., Canu A., Pellizzaro G., Sirca C., Vargiu G., Pollen emission from olive trees and concentrations of airborne pollen in an urban area of North Sardinia. Aerobiologia, 13: Nieddu G., Chessa I., Vargiu G., Vargiu A., Relationship between olive pollen characteristics and pollinosis. 6th International Congress on Aerobiology Perugia 31 Agosto - 5 Settembre. Nieddu G., Sirca C., Chessa I., Variabilità fenotipica del germoplasma di olivo della Sardegna. Atti IV Convegno Nazionale Biodiversità Alghero: (II), Nieddu G., Sirca C., Chessa I., Olivicoltura nel nord Sardegna: relazioni genotipo-ambiente. Atti Convegno L olivicoltura del Nord Sardegna, Sennori, 18 dicembre

5 Allegato 1 Rilievi fenologici su Olivo Perugia 2000 Giorno giuliano VARIETA' MORAIOLO FRANTOIO CORATINA CAROLEA P Fase Indice % Fase Indic % Fase Indice % Fase Indic % Fase Indice % piante piante e piante piante e piante 16-feb A A A A A feb A A A A A mar A A A A A mar A A A A A mar A A A B A mar A B A B B mar B B B B B apr B B B B B apr B B B B B apr B B B B B apr B B B C B mag B C C 2 75 C 4 75 C C 2 50 C C C C mag 17- C C C C C mag 24- mag D D D D D 3 100

6 Allegato 2 Rilievi fenologici su Olivo Perugia 2000 Giorno giuliano MORAIOLO FRANTOIO CORATINA CAROLEA Fase Indic e % piante Fase Indic e % piante Fas e Indic e % piante Fas e Indic e % piante Fase Indic e % piante 31-mag D D D D D giu E 2 50 E E E E giu E E E 4 75 E E giu E E E E E giu E E E E E lug E E E E E lug E E E E E lug E E E E E lug E E E E E ago F 2 75 E E F 2 50 E ago F E F 1 75 F F ago F F F ago F F A - Riposo vegetativo: La pianta non mostra attività di accrescimento dei germogli B1 - Ripresa vegetativa: emissione di nuovi germogli dalle gemme apicali B2 - Ripresa vegetativa: emissione di nuovi germogli dalle gemme laterali C - Mignolatura: emissione delle infiorescenze D - Fioritura: i bottoni fiorali si aprono rendendo visibili gli organi riproduttivi. E - Allegagione: i petali sono caduti mentre persiste la parte calicina F - Indurimento completo del nocciolo: la drupa non è sezionabile con il taglierino G - Invaiatura: le drupe iniziano a virare dal colore verde al viola cupo-nero H - Cascola naturale: parte delle drupe cadono naturalmente al suolo INDICI: 1 = gli organi di ogni pianta che si trovano in quella specifica fase sono meno del 5 % 2 = gli organi di ogni pianta che si trovano in quella specifica fase sono tra il 5 ed il 25 % 4 = gli organi di ogni pianta che si trovano in quella specifica fase sono più del 50 %.

7 Allegato 3 Rilievi fenologici su Olivo Sassari 2000 fioritura indurimento nocciolo < 5 % completa fine < 5 % 50% fine Bosana 11-mag 16-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Confetto 10-mag 15-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Corsicana da olio 17-mag 21-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Maiorca 09-mag 15-mag 24-mag 07/07/00 14/07/00 20/07/00 Manna 07-mag 16-mag 24-mag 07/07/00 14/07/00 24/07/00 Nera di Gonnos 09-mag 16-mag 24-mag 07/07/00 14/07/00 24/07/00 Nera di Oliena* 12-mag 16-mag 24-mag no olive Pizz'e carroga 12-mag 17-mag 24-mag 07/07/00 14/07/00 20/07/00 Semidana 17-mag 21-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Sivigliana da mensa 09-mag 15-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Coratina 17-mag 21-mag 24-mag 20/07/00 24/07/00 31/07/00 Carolea 17-mag 21-mag 24-mag 14/07/00 20/07/00 24/07/00 Picholine * 16-mag 20-mag 24-mag 20/07/00 24/07/00 31/07/00

8 Allegato 4 Rilievi fenologici su Olivo Sassari 2000 indice di maturazione 14/09/00 26/09/00 12/10/00 23/10/00 03/11/00 14/11/00 24/11/00 Bosana 0 0,4 1 1,8 2,7 3,2 4 Confetto 0 0,3 1,3 2,5 2,8 3,2 3,8 Corsicana da olio 0,7 1,9 3 3,8 4 Maiorca 0 0,3 1,3 2 2,4 3,2 3,5 Manna 0 0 0,7 1,7 2,5 3,3 4 Nera di Gonnos 0 0,7 1,5 2,4 3 3,6 4 Nera di Oliena* no olive Pizz'e carroga 0 0,4 1 1,3 Semidana 0 0 0,5 1,4 2 Sivigliana da mensa 0 0,2 1,3 2,3 2,7 3,8 4 Coratina Carolea Picholine * no olive no olive no olive

9 Tabella 1- Elenco delle Unità operative e delle varietà osservate Unità Operativa Areale Responsabile Varietà studiate Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura Firenze Piero Fiorino Carolea, Coratina, Picholine, Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino Dipartimento di Arboricoltura e Protezione delle Piante Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Perugia Alvaro Standardi Carolea, Coratina, Picholine, Frantoio, Moraiolo Bari Enrico Ferrara Carolea, Coratina, Picholine, Bella di Cerignola, Nocellara etnea, Sant Agostino Istituto Sperimentale per l Olivicoltura Cosenza Caterina Briccoli-Bati Carolea, Coratina, Picholine, Cassanese, Messinese Dipartimento di Orto-floroarboricoltura e Tecnologie Agroalimentari Dipartimento di Coltivazioni Arboree Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Catania Oscar Alberghina Carolea, Coratina, Picholine, Moresca, Tonda iblea Palermo Luigi di Marco Carolea, Picholine, Biancolilla, Nocellara etnea, Nocellara messinese Sassari Giovanni Nieddu Carolea, Coratina, Picholine, Bosana, Manna Tabella 2 - Ripresa vegetativa delle gemme apicali e laterali. Perugia, Ripresa vegetativa Carolea Coratina Picholine Frantoio Moraiolo Gemme apicali 9 marzo 16 marzo 9 marzo 11 marzo 25 marzo Gemme laterali 30 marzo 2 aprile 30 marzo 2 aprile 13 aprile Differenza (gg)

10 Tabella 3 - Ripresa vegetativa delle gemme apicali e laterali. Sassari, Ripresa Carolea Coratina Picholine Bosana Manna vegetativa Gemme apicali Fase conclusa ai primi di gennaio Gemme laterali 7 marzo 28 gennaio 1 marzo 1 marzo 28 febbraio Tab. 4 - Sommatorie termiche e piovosità rilevati dall Unità Operativa di Sassari per la cv Bosana. ANNO 1 gen-fior 1 gen-im1 fio-im1 1 gen-im2 fio-im2 im1-im ΣT 1666,9 ΣP 126,4 ΣT 1618,1 ΣP 236 ΣT 1712,01 ΣP 146,6 4828,5 3161,4 5723,5 4056, ,8 45,4 334, ,6 4531,1 2913,1 282,2 46,2 4804,8 3092,8 5474, ,05 669,2 219,4 72,8 265,4 118,8 46

11 Tab. 5 - Sommatorie termiche e piovosità rilevati dall Unità Operativa di Sassari per la cv Carolea. ANNO 1 gen-fior 1 gen-im1 fio-im1 1 gen-im2 fio-im2 im1-im ΣT ΣP ,4 5219,8 3704, , ,6 275, , ΣT ΣP 1618, ,9 4652, ,5 282,2 46, , ΣT ΣP ,4 4804,9 3213,9 5255, ,95 219, ,6

12 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA INDUR. NOCCIOLO I. M.=1 206 gg gg gg G F M A M G L A S O N D Fig. 1 - Fenologia dell olivo in Italia.

13 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 Isole Sud Centro G F M A M G L A S O N D Fig. 2 - Fenologia dell olivo in tre distinte aree geografiche italiane.

14 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 CT PA SS CS BA PG FI G F M A M G L A S O N D Fig. 3 - Fenologia dell olivo nelle aree di indagine del progetto.

15 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 CT PA SS CS BA PG FI G F M A M G L A S O N D Fig. 4 - Fenologia della cv Carolea nel periodo

16 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 CT PA SS CS BA PG FI G F M A M G L A S O N D Fig. 5 - Fenologia della cv Coratina ne periodo

17 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I.M.=1 CT PA SS CS BA PG FI G F M A M G L A S O N D Fig. 6 - Fenologia della cv Picholine nel periodo

18 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 Manna Bosana Picholine Coratina Carolea G F M A M G L A S O N D Fig. 7 - Fenologia dell olivo in Sardegna nel 1997

19 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 Manna Bosana Picholine Coratina Carolea G F M A M G L A S O N D Fig. 8 - Fenologia dell olivo in Sardegna nel 1998.

20 Fig Fenologia dell olivo in Umbria nel RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 Moraiolo Frantoio Picholine Coratina Carolea G F M A M G L A S O N D Fig. 9 - Fenologia dell olivo in Umbria nel C:\Documents and Settings\todiscol\ Desktop\file da tra\ricerca obiettivi, attività svolte.doc

21 RIP. VEGETATIVA MIGNOLATURA FIORITURA IND. NOCCIOLO I. M.=1 Moraiolo Frantoio Picholine Coratina Carolea G F M A M G L A S O N D Fig Fenologia dell olivo in Umbria nel 1998.

LA FENOLOGIA DELL OLIVO IN ITALIA

LA FENOLOGIA DELL OLIVO IN ITALIA LA FENOLOGIA DELL OLIVO IN ITALIA Giovanni Nieddu, Costantino Sirca Università degli Studi di Sassari - Economia e Sistemi Arborei Introduzione A differenza di altre specie arboree, ed in particolare della

Dettagli

Cambiamenti climatici in Valle d Itria ed impatti sulla viticoltura

Cambiamenti climatici in Valle d Itria ed impatti sulla viticoltura Cambiamenti climatici in Valle d Itria ed impatti sulla viticoltura Vulnerabilità dei sistemi colturali ai cambiamenti climatici Bari, 18 e19 ottobre 2007 Dott. Fabio Pastore CRSA- Locorotondo (Bari) Valle

Dettagli

Anno Accademico PRODUZIONI VEGETALI PER LE FILIERE AGROALIMENTARI. Piero Fiorino, Elettra Marone

Anno Accademico PRODUZIONI VEGETALI PER LE FILIERE AGROALIMENTARI. Piero Fiorino, Elettra Marone Anno Accademico 2015-2016 PRODUZIONI VEGETALI PER LE FILIERE AGROALIMENTARI Piero Fiorino, Elettra Marone L ALBERO La pianta dell olivo coltivato è un cespuglio, caratterizzato da una ceppaia pollonifera

Dettagli

MODELLI DI POTATURA A CONFRONTO SU CV DI OLIVO COLTIVATE IN SARDEGNA EFFECTS OF DIFFERENT MODELS OF PRUNING ON OLIVE CULTIVARS GROWNING IN SARDINIA

MODELLI DI POTATURA A CONFRONTO SU CV DI OLIVO COLTIVATE IN SARDEGNA EFFECTS OF DIFFERENT MODELS OF PRUNING ON OLIVE CULTIVARS GROWNING IN SARDINIA MODELLI DI POTATURA A CONFRONTO SU CV DI OLIVO COLTIVATE IN SARDEGNA EFFECTS OF DIFFERENT MODELS OF PRUNING ON OLIVE CULTIVARS GROWNING IN SARDINIA Sedda P. 1, Bandino G. 1, Corda F. 1, Zurru R. 1, Moro

Dettagli

ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO

ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE DELLA ROSA IN COLTURA SENZA SUOLO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI AGRARIA Dipartimento di Agronomia Ambientale e Territoriale Sezione di Orticoltura e Floricoltura ECOFISIOLOGIA DELLA PRODUZIONE E TECNOLOGIA DI PROGRAMMAZIONE

Dettagli

Maturazione delle olive Frantoio: campagna di monitoraggio 2009

Maturazione delle olive Frantoio: campagna di monitoraggio 2009 Maturazione delle olive Frantoio: campagna di monitoraggio 2009 Gruppo di lavoro: Luca Sebastiani, Susanna Marchi e Chiara Michelazzo (Scuola Superiore Sant Anna Pisa), Diego Guidotti (Aedit s.r.l. Pontedera),

Dettagli

Figura 1. Figura 2 60 DOP. 206 da agricoltura convenzionale. 203 da agricoltura biologica

Figura 1. Figura 2 60 DOP. 206 da agricoltura convenzionale. 203 da agricoltura biologica I primi cinque anni del concorso Morgantìnon Il concorso regionale Мοργαντίνων Morgantìnon degli oli extravergini d oliva siciliani giunge alla sua quinta edizione. E tempo di un primo bilancio per trarne

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

PROVE SPERIMENTALI DI FERTIRRIGAZIONE DELL OLIVO NELLE MARCHE

PROVE SPERIMENTALI DI FERTIRRIGAZIONE DELL OLIVO NELLE MARCHE Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali Università Politecnica delle Marche, Ancona PROVE SPERIMENTALI DI FERTIRRIGAZIONE DELL OLIVO NELLE MARCHE Enrico Maria Lodolini e Davide Neri

Dettagli

I mutamenti del clima in Italia

I mutamenti del clima in Italia I mutamenti del clima in Italia Come tutti i Paesi ad economia avanzata, l Italia è soggetta, a partire dagli anni ottanta, ad un sensibile mutamento del clima caratterizzato dal generalizzato aumento

Dettagli

Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012

Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012 Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012 NOx - Via Flaminia Valori orari NOx - Parco Marecchia Valori orari 500 500 Valore limite media annuale Media annuale Valore

Dettagli

LA GESTIONE DEL VIGNETO: LA POTATURA SECCA

LA GESTIONE DEL VIGNETO: LA POTATURA SECCA LA GESTIONE DELLA CHIOMA E LA QUALITÀ DELL UVA LA GESTIONE DEL VIGNETO: LA POTATURA SECCA Rosario Di Lorenzo Dipartimento di Colture Arboree Palermo EQUILIBRIO Relazione tra quantità e qualità dell uva

Dettagli

E una società di servizio che offre assistenza tecnica alle aziende agricole, dal 1989.

E una società di servizio che offre assistenza tecnica alle aziende agricole, dal 1989. Chi è Agriproject group srl? E una società di servizio che offre assistenza tecnica alle aziende agricole, dal 1989. 1 La fertilizzazione a base di acido ortosilicico: un esperienza su diverse colture.

Dettagli

Sistemi di supporto alle decisioni nella lotta contro la mosca dell olivo

Sistemi di supporto alle decisioni nella lotta contro la mosca dell olivo Sistemi di supporto alle decisioni nella lotta contro la mosca dell olivo Sandro Nardi Giuliano Stimilli Servizio Fitosanitario Regionale Osimo, 10 Luglio 2017 Supporto alle decisioni Nell anno 2016 gli

Dettagli

L'esperienza dell'arpa Sardegna: applicazione a livello regionale delle mappe di first guess

L'esperienza dell'arpa Sardegna: applicazione a livello regionale delle mappe di first guess DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS L'esperienza dell'arpa Sardegna: applicazione a livello regionale delle mappe di first guess a cura di Paolo Capece Dipartimento Specialistico Regionale Idrometeoclimatico

Dettagli

Cambiamenti climatici: impatto sull olivicoltura meridionale

Cambiamenti climatici: impatto sull olivicoltura meridionale Cambiamenti climatici: impatto sull olivicoltura meridionale Categories : Anno 2016, N. 231-1 aprile 2016 di Thomas Vatrano, Vizzardi Veronica, Samanta Zelasco Da tempo, ormai, si assiste ad uno stravolgimento

Dettagli

L olivicoltura in Italia e riferimenti alla produzione mondiale

L olivicoltura in Italia e riferimenti alla produzione mondiale L olivicoltura in Italia e riferimenti alla produzione mondiale by Riccardo d Andria CNR Istituto per I Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo 85, Via Patacca, 80056 Ercolano (Napoli) e-mail: r.dandria@isafom.cnr.it

Dettagli

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella 2006-2007 Il programma di ricerca ha realizzato, anche per questo secondo anno di sperimentazione, una prova di tecnica colturale

Dettagli

Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo

Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo Mancozeb 1 Mancozeb controlla le principali patologie dell olivo OCCHIO DI PAVONE o CICLOCONIO (Spilocaea oleagina) Presente in tutto l areale di coltivazione è la patologia più importante dell olivo.

Dettagli

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI FEBBRAIO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO.

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI FEBBRAIO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO. Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo Ufficio Coordinamento Servizi vivaistici e Agrometeo Scerni(Ch) REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI FEBBRAIO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO. Bruno Di Lena

Dettagli

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto

23 luglio. 9 luglio. 27 settembre. 27 agosto. 6 agosto 9 luglio 23 luglio 6 agosto 27 agosto 27 settembre il tasso di sviluppo e la qualità delle gemme a fiore decresce con : stress idrico alte temperature carenze nutrizionali defogliazione danni da freddo

Dettagli

UNA RETE DI GIARDINI FENOLOGICI IN ITALIA: FINALITA E CRITERI

UNA RETE DI GIARDINI FENOLOGICI IN ITALIA: FINALITA E CRITERI UNA RETE DI GIARDINI FENOLOGICI IN ITALIA: FINALITA E CRITERI Paolo Mandrioli FISBAT, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna Da "Procedure per il rilevamento fenologico nei Giardini fenologici" R.E.R.

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 15) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 4-11 ottobre 2015 FASE FENOLOGICA: CODICE BBCH: 81 ANDAMENTO CLIMATICO: invaiatura su la maggior parte delle varietà.

Dettagli

Elena Gottardini* Fabiana Cristofolini* José Antonio Oteros Moreno. *Fondazione E. Mach Università degli Studi di Monaco

Elena Gottardini* Fabiana Cristofolini* José Antonio Oteros Moreno. *Fondazione E. Mach Università degli Studi di Monaco Elena Gottardini* Fabiana Cristofolini* José Antonio Oteros Moreno *Fondazione E. Mach Università degli Studi di Monaco Centro di monitoraggio aerobiologico Campionamento L attività del Centro Analisi

Dettagli

Le collezioni regionali di olivo La collezione del CNR ISAFoM

Le collezioni regionali di olivo La collezione del CNR ISAFoM La collezione di olivo del CNR ISAFoM Marina Bufacchi, Isacco Beritognolo Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo UOS Perugia Le collezioni regionali

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 9) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 04-10 settembre 2017 FASE FENOLOGICA: Ingrossamento della drupa CODICE BBCH: 79 ANDAMENTO CLIMATICO: Durante la settimana

Dettagli

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE

DK SENSEI NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ PRODUTTIVE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE Un MONDO di COLZA DK SENSEI PRODUZIONI STABILI ED ELEVATE IBRIDO SEMI DWARF PIANTA BASSA E BILANCIATA Investimento Investimento consigliato 30-40 p/m 2 alla raccolta NUOVA GENETICA CON ECCEZIONALI POTENZIALITÀ

Dettagli

Parte VII 1 La componente geologica, idrogeologica e sismica

Parte VII 1 La componente geologica, idrogeologica e sismica 1 1 Inquadramento climatico 1.1 Il clima del territorio di Giussano Parte VII 1 La componente geologica, idrogeologica e sismica Il territorio del Comune di Giussano, ricade nel cosiddetto mesoclima padano,

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 4) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 01-07 agosto 2016 FASE FENOLOGICA: Ingrossamento della polpa/indurimento nocciolo CODICE BBCH: 75 ANDAMENTO CLIMATICO:

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 13) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 20 settembre 2015-27 settembre 2015 FASE FENOLOGICA: CODICE BBCH: 81 ANDAMENTO CLIMATICO: colore del frutto dal verde

Dettagli

DESCRIZIONE DELLA SELEZIONE VARIETALE DI OLIVO DELLA Cv. MAURINO DENOMINATA: Maurino MR-M3 Vittoria

DESCRIZIONE DELLA SELEZIONE VARIETALE DI OLIVO DELLA Cv. MAURINO DENOMINATA: Maurino MR-M3 Vittoria DESCRIZIONE DELLA SELEZIONE VARIETALE DI OLIVO DELLA Cv. MAURINO DENOMINATA: Maurino MR-M3 Vittoria Origine: La varietà d olivo denominata Maurino MR-M3 Vittoria deriva da un lavoro di miglioramento genetico,

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 8) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 29 agosto - 04 settembre 2016 FASE FENOLOGICA: Fase di inoliazione, ingrossamento della drupa CODICE BBCH: 75 ANDAMENTO

Dettagli

Stazione di Padova Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Padova Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Padova Inquadramento territoriale Dal punto di vista geografico la zona della città di Padova è collocata all'estremità orientale della Pianura Padana circa 1 km a nord dei Colli Euganei e

Dettagli

IL CALDO E LA SICCITA DEL MESE DI LUGLIO 2006 (a cura di Serenella Saibanti e Roberto Barbiero)

IL CALDO E LA SICCITA DEL MESE DI LUGLIO 2006 (a cura di Serenella Saibanti e Roberto Barbiero) IL CALDO E LA SICCITA DEL MESE DI LUGLIO 26 (a cura di Serenella Saibanti e Roberto Barbiero) Il mese di luglio 26 si è distinto per le temperature elevate osservate in gran parte d Italia e per la scarsità

Dettagli

Stazione di Rovigo Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Rovigo Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Rovigo Inquadramento territoriale Geograficamente Rovigo è posta all estremo sud della regione Veneto. II territorio della città è assai pianeggiante e l'altitudine varia tra i 5 e gli 8 metri

Dettagli

Descrizione morfologica

Descrizione morfologica Descrizione morfologica CARATTERISTICHE AGRONOMICHE: Produttività Rizogenesi Entrata in produzione Epoca fioritura Compatibilità Epoca Maturazione Caratteristiche olio ELEVATA ELEVATA 3 ANNI FINE MAGGIO

Dettagli

METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento

METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento LE PIOGGE DELL INVERNO E PRIMAVERA 28 (a cura di Serenella Saibanti e Roberto Barbiero) La prima parte dell anno è stata caratterizzata dalle abbondanti e frequenti

Dettagli

Valorizzazione delle varietà locali di olio toscane potenzialità e limiti

Valorizzazione delle varietà locali di olio toscane potenzialità e limiti ISTITUTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE SPECIE ARBOREE Valorizzazione delle varietà locali di olio toscane potenzialità e limiti Claudio Cantini AZIENDA SPERIMENTALE SANTA PAOLINA FOLLONICA Dipartimento

Dettagli

MONITORAGGIO DEI CONSUMI IDRICI DEL VIGNETO CON TECNICHE MICROMETEOROLOGICHE

MONITORAGGIO DEI CONSUMI IDRICI DEL VIGNETO CON TECNICHE MICROMETEOROLOGICHE XIV Convegno Nazionale di Agrometeorologia - AIAM 2011 BOLOGNA, 7-8 - 9 giugno 2011 MONITORAGGIO DEI CONSUMI IDRICI DEL VIGNETO CON TECNICHE MICROMETEOROLOGICHE Costantino Sirca 1, 2, Serena Marras 1,

Dettagli

Nuovo strumenti di difesa dalla mosca olearia: RISULTATI DI TRATTAMENTI A BASE DI CAOLINO

Nuovo strumenti di difesa dalla mosca olearia: RISULTATI DI TRATTAMENTI A BASE DI CAOLINO Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree Nuovo strumenti di difesa dalla mosca olearia: RISULTATI DI TRATTAMENTI A BASE DI CAOLINO Claudio Cantini, Graziano Sani AZIENDA SPERIMENTALE

Dettagli

IPHEN Italian Phenological Network

IPHEN Italian Phenological Network Progetto Rete fenologica italiana IPHEN Italian Phenological Network 3 Settembre 2015 2015 September 3 BOLLETTINO FENOLOGICO PHENOLOGICAL BULLETIN Vitis vinifera L. cv Cabernet sauvignon Vitis vinifera

Dettagli

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA //26-//26 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento

Dettagli

CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015

CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015 Direzione Affari Economici e Centro Studi CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015 Nei primi otto mesi dell anno sono stati pubblicati circa 1.300 bandi in

Dettagli

FENOLOGIA. Lezione n. 1 Parte generale

FENOLOGIA. Lezione n. 1 Parte generale FENOLOGIA Lezione n. 1 Parte generale Crescita Sviluppo CRESCITA: aumento di peso di un organo o dell intero organismo. SVILUPPO: continuo mutare della forma e delle funzioni di un individuo che si realizza

Dettagli

Test sui dati pluviometrici di Palmi

Test sui dati pluviometrici di Palmi Test sui dati pluviometrici di Palmi In precedenza si è valutata la correlazione fra i dati di precipitazione ed i dati di polline individuando le stazioni pluviometriche più prossime a quelle dei campionatori

Dettagli

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 1 / 20 ST-001 ALLEGATO I ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 2 / 20 ST-001 DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI METEOCLIMATICHE Gli impianti di trattamento e di compressione gas della Concessione Stoccaggio

Dettagli

FENOLOGIA IN SICILIA

FENOLOGIA IN SICILIA FENOLOGIA IN SICILIA Luigi Neri, Luigi Pasotti, Maria G. Magnano San Lio Regione Siciliana Assessorato Risorse Agricole e Alimentari Dipartimento Interventi Infrastrutturali Servizio VI SIAS Servizio Informativo

Dettagli

Situazione meteorologica

Situazione meteorologica Situazione meteorologica Ad integrazione della presentazione dei dati rilevati nella rete di monitoraggio della qualità dell aria, si riportano in maniera sintetica i dati relativi ai parametri meteorologici

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Titolo Caratterizzazione morfologica e produttiva di cultivar campane Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato La prova è stata condotta presso il campo di germoplasma dell Azienda Sperimentale

Dettagli

Seminari per il trasferimento tecnologico e l orientamento consapevole allo studio universitario delle scienze e tecnologie agrarie ed alimentari

Seminari per il trasferimento tecnologico e l orientamento consapevole allo studio universitario delle scienze e tecnologie agrarie ed alimentari Seminari per il trasferimento tecnologico e l orientamento consapevole allo studio universitario delle scienze e tecnologie agrarie ed alimentari Dipartimento Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell Ambiente

Dettagli

Proseguiamo e concludiamo in questo numero la

Proseguiamo e concludiamo in questo numero la inserto I PORTINNESTI DELLA VITE / A cura di GIOVANNI NIGRO - Centro Ricerche Produzioni Vegetali e MIRKO MELOTTI - Astra Innovazione e Sviluppo Crpv Proseguiamo e concludiamo in questo numero la panoramica

Dettagli

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella

Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella Risultati della prova agronomica epoche di delle proteiche da granella 2005-2006 Il programma di attività, realizzato Azienda Agraria Sperimentale M. Marani di Ravenna, per l annata agraria 2005/2006 è

Dettagli

Mercato all origine. Settimana 48^, dal 23 al 27 novembre Olio extravergine convenzionale

Mercato all origine. Settimana 48^, dal 23 al 27 novembre Olio extravergine convenzionale 48^, dal 23 al 27 novembre 2015 Mercato all origine Olio extravergine convenzionale caratterizzata in molte regioni dal rallentamento delle operazioni di raccolta e trasformazione a causa delle perturbazioni

Dettagli

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE

INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE INVALSI 2016: I RISULTATI DEL PIEMONTE Sintesi estratta dal rapporto INVALSI 2016 a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO

Dettagli

Potenzialità produttive del sorgo da fibra nel Meridione

Potenzialità produttive del sorgo da fibra nel Meridione Potenzialità produttive del sorgo da fibra nel Meridione Mastrorilli M. 180 Pioggia 150 ETo mm 120 90 deficit idrico 60 30 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic EIMA 2012 Bologna, 7-11 Novembre

Dettagli

Mercato all origine. Settimana 5, dall 1 al 5 febbraio Olio extravergine convenzionale

Mercato all origine. Settimana 5, dall 1 al 5 febbraio Olio extravergine convenzionale 5, dall 1 al 5 febbraio 2016 Mercato all origine Olio extravergine convenzionale Molte le piazze non quotate nella prima settimana di febbraio. Le possibilità di confronto rispetto alla rilevazione precedente

Dettagli

Le assenze dei dipendenti pubblici Rilevazione n. 40; Ottobre 2011

Le assenze dei dipendenti pubblici Rilevazione n. 40; Ottobre 2011 Le assenze dei dipendenti pubblici Rilevazione n. 40; Ottobre 2011 Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Indice Executive summary Le assenze per malattia dei dipendenti pubblici

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Titolo Tracciabilità delle cultivar di olivo in olii vergini monovarietali Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il germoplasma di olivo analizzato comprende 16 cv diffuse nell'areale

Dettagli

IPHEN Italian Phenological Network

IPHEN Italian Phenological Network Progetto Rete fenologica italiana IPHEN Italian Phenological Network 15 Settembre 2016 2016 September 15 BOLLETTINO FENOLOGICO PHENOLOGICAL BULLETIN Olea europaea L. A cura di Gabriele Cola, Simone Parisi

Dettagli

ANTZA FONDAZIONE BONFIGLIO TESI

ANTZA FONDAZIONE BONFIGLIO TESI ANTZA FONDAZIONE BONFIGLIO TESI INFLUENZA DELL EPOCA DI SEMINA SULLA PRODUTTIVITA DELLA BIETOLA A SEMINA AUTUNNALE. RISULTATI DI UN ANNO DI ATTIVITA IN COLLABORAZIONE CON LO ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE S.p.A.

Dettagli

ASCOLANA TENERA. Zona di Origine: Marche

ASCOLANA TENERA. Zona di Origine: Marche ASCOLANA TENERA Zona di Origine: Marche Albero: Pianta vigorosa con chioma molto densa a portamento assurgente e ran1i. fruttiferi leggermente pend uli. Le foglie ellittiche, regolari e di colore verde

Dettagli

INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE

INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE INVALSI 2017: I RISULTATI DEL PIEMONTE a cura dell Osservatorio sul Sistema formativo piemontese SISFORM realizzato da IRES Piemonte e Regione Piemonte ARTICOLO 2/2017 di Luisa Donato Chi ha partecipato

Dettagli

5.4. La matrice di correlazione

5.4. La matrice di correlazione 6 CO 4 (mg/m 3 ) 2 domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato Giorni della settimana P. Bissuola Outliers Extremes P. Matter Outliers Extremes Le distribuzioni degli inquinanti non mostrano

Dettagli

Andamento meteorologico del mese

Andamento meteorologico del mese Bollettino agrometeorologico mensile settembre 2006 Temperatura Massima - Numero dei giorni superiori alla soglia di 25 C dal 01/09/2006 al 30/09/2006 Tempo prevalentemente stabile. 0 4 8 12 16 20 24 C

Dettagli

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI: NEGATIVI I PRIMI UNDICI MESI DEL 2016

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI: NEGATIVI I PRIMI UNDICI MESI DEL 2016 Direzione Affari Economici e Centro Studi BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI: NEGATIVI I PRIMI UNDICI MESI DEL 2016 Il mercato dei lavori pubblici in Italia, nel corso del 2016, è stato caratterizzato da

Dettagli

La banca dati degli oli monovarietali: un supporto alle scelte tecnologiche

La banca dati degli oli monovarietali: un supporto alle scelte tecnologiche IDENTITA TERRITORIALE DEGLI OLI MONOVARIETALI accorgimenti agronomici e tecnologici in funzione della varietà La banca dati degli oli monovarietali: un supporto alle scelte tecnologiche Massimiliano Magli

Dettagli

CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole

CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole CABRIO WG Nuovo fungicida a base di Pyraclostrobin, per la protezione delle colture frutticole Marco Pancaldi Technical Crop Manager Frutta - BASF Italia Crop Protection CABRIO WG caratteristiche tecniche

Dettagli

Valutazione chimico-fisica di oli di oliva extravergini prodotti in Basilicata

Valutazione chimico-fisica di oli di oliva extravergini prodotti in Basilicata UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA POTENZA * * * FACOLTÀ DI AGRARIA CORSO DI LAUREA IN TECNOLOGIE ALIMENTARI TESI DI LAUREA Valutazione chimico-fisica di oli di oliva extravergini prodotti in Basilicata

Dettagli

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA

ASSOPROL UMBRIA Soc.Coop. ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI OLIVICOLI DELL UMBRIA SOC. COOP. AGRICOLA BOLLETTINO FITOSANITARIO OLIVO (N. 2) Monitoraggio mosca dell olivo (Bactrocera Oleae) 18-24 luglio 2016 FASE FENOLOGICA: Indurimento. CODICE BBCH: 75 ANDAMENTO CLIMATICO: Il meteo per la settimana del

Dettagli

La protezione della vite da peronospora

La protezione della vite da peronospora La protezione della vite da peronospora Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura Basile Caramia Locorotondo Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti Agostino

Dettagli

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI MARZO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO.

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI MARZO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO. Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo Ufficio Coordinamento Servizi vivaistici e Agrometeo Scerni(Ch) REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI MARZO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO. Bruno Di Lena

Dettagli

Sistema di previsione e avvertimento alle avversità

Sistema di previsione e avvertimento alle avversità Data, 03 agosto 2016 U N A P R O D U Z I O N E T U T T A I T A L I A N A Sistema di previsione e avvertimento alle avversità Agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso si molte sono state le prove

Dettagli

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta RAPPORTO SUI DANNI DA DEFOGLIAZIONE CAUSATI DALLA PROCESSIONARIA

Dettagli

Mese di Ottobre Andamento meteorologico Sicilia ottobre 2014 Media regionale stazioni SIAS

Mese di Ottobre Andamento meteorologico Sicilia ottobre 2014 Media regionale stazioni SIAS Bollettino agrometeorologico regionale mensile REGIONE SICILIANA Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca mediterranea Servizio VI - Assistenza Tecnica in Agricoltura Programmazione e Sistemi Informativi

Dettagli

Bollettino del clima Estate 2017 _

Bollettino del clima Estate 2017 _ Bollettino del clima Estate 2017 _ Dopo la terza primavera più calda a partire dall inizio delle misurazioni meteorologiche sistematiche nel 1864, quest anno la Svizzera ha pure registrato la terza estata

Dettagli

OR1. Innovazione e Ricerca per l'olio Extra Vergine di Oliva dell'alto Garda Trentino

OR1. Innovazione e Ricerca per l'olio Extra Vergine di Oliva dell'alto Garda Trentino OR1 Identificazione dei genotipi di olivo che caratterizzano le produzioni dell Alto Garda trentino Stella Grando Centro Ricerca e Innovazione - FEM Centro Agricoltura Alimenti Ambiente - Università di

Dettagli

Protocollo 016. AXS M31 di Zambanini Silvana. Azienda Agricola GARDINI FLAVIO. bio-formulazione avanzata per l agricoltura

Protocollo 016. AXS M31 di Zambanini Silvana. Azienda Agricola GARDINI FLAVIO. bio-formulazione avanzata per l agricoltura AXS M31 di Zambanini Silvana bio-formulazione avanzata per l agricoltura Protocollo 016 Azienda Agricola GARDINI FLAVIO Loc. Deggia 28 38078 San Lorenzo in Banale (TN) - I Tel. e Fax (+39) 0465 734591

Dettagli

Vigneto veneto, andamento e previsioni produttive 2013

Vigneto veneto, andamento e previsioni produttive 2013 Vigneto veneto, andamento e previsioni produttive 2013 Sull origine del grappolo e sul fiore della vite Conegliano, 19 giugno 2013 IL FIORE DELLA VITE Fiore maschile Fiore ermafrodita Fiore femminile Cleistogamia

Dettagli

Stazione di Treviso Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico

Stazione di Treviso Inquadramento territoriale Fitoclima Copertura del suolo Localizzazione stazione di monitoraggio aeropollinico Stazione di Treviso Inquadramento territoriale La città di Treviso sorge sulla media pianura veneta in una zona ricca di risorse idriche. Corso d'acqua principale è il Sile. L'altitudine minima è di 6

Dettagli

Precipitazioni (mm.) ,6 875,4 571,4 727,5 463,6 391,8 208,4 511,2 465,6 806,6

Precipitazioni (mm.) ,6 875,4 571,4 727,5 463,6 391,8 208,4 511,2 465,6 806,6 CLIMATOLOGIA I dati relativi alla climatologia sono stati forniti dal Servizio meteorologico della Protezione Civile e riguardano gli anni dal 1999 al 2008. Le stazioni meteo considerate sono due e rispettivamente

Dettagli

Assistenza tecnica all industria di trasformazione oleicola per quanto riguarda aspetti inerenti alla qualità dei prodotti

Assistenza tecnica all industria di trasformazione oleicola per quanto riguarda aspetti inerenti alla qualità dei prodotti Assoprol Umbria Società Cooperativa Organizzazione dei Produttori Olivicoli dell Umbria, Soc. Coop. Agricola Via San Bartolomeo, 79 06135 Ponte San Giovanni, Perugina (PG)- ITALIA Assistenza tecnica Attività

Dettagli

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016 RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016 1 Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo febbraio 2016 Considerazioni di sintesi 1. Il bilancio energetico Richiesta di energia

Dettagli

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 2016 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI

BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 2016 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI Direzione Affari Economici e Centro Studi BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI IN LIEVE AUMENTO A SETTEMBRE 216 MA I PRIMI NOVE MESI RESTANO NEGATIVI Nel mese di settembre 216, secondo il monitoraggio Ance-Infoplus

Dettagli

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero IL MERCATO IMMOBILIARE IN CAMPANIA Le compravendite. Il mercato immobiliare residenziale della Campania mostra nel 2007 una flessione degli immobili scambiati che si aggiunge a quella, più contenuta, già

Dettagli

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI GENNAIO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO.

REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI GENNAIO 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO. Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo Ufficio Coordinamento Servizi vivaistici e Agrometeo Scerni(Ch) REPORT METEOROLOGICO DEL MESE DI GENNAIO 217 NELLA REGIONE ABRUZZO. Bruno Di Lena

Dettagli

Salvatore CAMPOSEO Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali. Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Salvatore CAMPOSEO Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali. Università degli Studi di Bari Aldo Moro Salvatore CAMPOSEO Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali Università degli Studi di Bari Aldo Moro SITEMI COLTURALI OLIVICOLI SOSTENIBILI SOSTENIBILITÀ AGRONOMICA ECONOMICA ECOLOGICA Innovazione

Dettagli

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO

PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO PRESENZA DI METALLI PESANTI NELLE ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO SU STRADE E PIAZZALI DELLE AREE INDUSTRIALI E IMPLICAZIONI PER IL TRATTAMENTO Qualità delle acque. In prima analisi, a partire dagli idrogrammi

Dettagli

ADATTAMENTO DELL AGRICOLTURA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIODIVERSITÀ DELLE SPECIE DI MAGGIORE RILEVANZA PRODUTTIVA

ADATTAMENTO DELL AGRICOLTURA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIODIVERSITÀ DELLE SPECIE DI MAGGIORE RILEVANZA PRODUTTIVA ADATTAMENTO DELL AGRICOLTURA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E BIODIVERSITÀ DELLE SPECIE DI MAGGIORE RILEVANZA PRODUTTIVA De Lorenzi F. Bonfante A. Riccardi M. Alfieri S. Basile A. Menenti M. Contributi di: Avola

Dettagli

INDAGINE ESTIMATIVA SULLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI AGRARIE:

INDAGINE ESTIMATIVA SULLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI AGRARIE: on lliine REGIONE SICILIANA Servizio Statistica INDAGINE ESTIMATIVA SULLE PRINCIPALI COLTIVAZIONI AGRARIE: I RISULTATI REGIONALI DELL ULTIMO DECENNIO Nel campo delle statistiche agrarie, l ISTAT esegue

Dettagli

Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE

Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE Tavolo nazionale di coordinamento nel settore dell agrometeorologia di supporto all applicazione delle

Dettagli

Bollettino agrometeorologico regionale mensile. Mese di maggio 2004

Bollettino agrometeorologico regionale mensile. Mese di maggio 2004 REGIONE SICILIANA Assessorato Agricoltura e Foreste Servizio IX - Assistenza Tecnica, Sperimentazione, Ricerca Applicata e Divulgazione Unità Operativa 5 SIAS - Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DEL 2016

ANALISI CLIMATICA DEL 2016 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DEL 1 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 1-31 Trento Tel. 1/977

Dettagli

ORTOFRUTTA. 1. Uva... 2 2. Lattughe... 3 3. Meloni... 4 4. Angurie... 5 5. Pesche gialle... 6 6. Albicocche... 7

ORTOFRUTTA. 1. Uva... 2 2. Lattughe... 3 3. Meloni... 4 4. Angurie... 5 5. Pesche gialle... 6 6. Albicocche... 7 ORTOFRUTTA 1. Uva... 2 2. Lattughe... 3 3. Meloni... 4 4. Angurie... 5 5. Pesche gialle... 6 6. Albicocche... 7 1. Uva Cartogramma 1: VARIAZIONE DEI PREZZI MEDI RISPETTO ALLA SCORSA CAMPAGNA Variazione

Dettagli

MONITOR SUD. Aggiornamento dati Al 31 Marzo 2017

MONITOR SUD. Aggiornamento dati Al 31 Marzo 2017 MONITOR SUD Aggiornamento dati Al 31 Marzo 2017 1 Monitor Sud Italia Dati aggiornati al 31 Marzo 2017 (estratti il 26.04.17) 2 Prima di effettuare un analisi per ogni regione, è opportuno fornire un quadro

Dettagli

Mercato all origine. Settimana 49^, dal 30 novembre al 4 dicembre Olio extravergine convenzionale

Mercato all origine. Settimana 49^, dal 30 novembre al 4 dicembre Olio extravergine convenzionale 49^, dal 30 novembre al 4 dicembre 2015 Mercato all origine Olio extravergine convenzionale Per lo più stabili sulla maggior parte delle piazze monitorate le quotazioni dell olio extravergine di oliva.

Dettagli

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI Luglio 2016 in collaborazione con REF Ricerche FRUMENTO DURO - GIUGNO 2016 MERCATO NAZIONALE: NUOVA CAMPAGNA SI APRE CON PREZZI IN CALO Si è aperta all insegna

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Attitudine alla trasformazione di olive pigmentate Descrizione estesa del risultato Le cultivar pigmentate analizzate, ossia Carolea, Ottobratica e Sinopolese, hanno mostrato

Dettagli

Applicazione WEB-GIS per il Consorzio e per i Produttori

Applicazione WEB-GIS per il Consorzio e per i Produttori Progetto misura 124 PSR 2007 2013 Regione Toscana L ORO DOP DEL CHIANTI CLASSICO FIZONACLASSICO Filtrazione in linea e zonazione olivicola per ottimizzare e diversificare la qualità Applicazione WEB-GIS

Dettagli

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015 RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015 1 Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo dicembre 2015 Considerazioni di sintesi 1. Il bilancio energetico Richiesta di energia

Dettagli

La gestione della potatura secca e verde del Cannonau ai fini dell'ottenimento di prodotti di qualità

La gestione della potatura secca e verde del Cannonau ai fini dell'ottenimento di prodotti di qualità Dorgali 25 ottobre 2016 La gestione della potatura secca e verde del Cannonau ai fini dell'ottenimento di prodotti di qualità Luciano De Pau Daniela Satta Servizio Arboricoltura La forma di allevamento

Dettagli