VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER. III anno

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER. III anno"

Transcript

1 VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER III anno Responsabile scientifico : Dr. Emanuele Toniolo Direttore Dipartimento Salute Mentale Azienda ULSS 18 - Rovigo 1

2 FASE 2 Premessa Un progetto di prevenzione, per poter essere incisivo in un ottica di salute pubblica, deve prevedere interventi a vari livelli in grado di raggiungere i gruppi target favorendo un ampio coinvolgimento dei relativi membri, deve essere mantenuto nel tempo e deve essere compatibile in termini di costo-efficacia. In questa prospettiva, la seconda fase del progetto si è sviluppata, nell anno 2010 e continuerà a svilupparsi nel corso degli anni , secondo una filosofia che individua come priorità: la costruzione di una rete formata dalle Agenzie che a diverso titolo hanno un ruolo nella promozione della salute mentale e che hanno aderito come partner al progetto, con la possibilità di allargamento ad altri soggetti interessati ad entrare nel network; il coinvolgimento degli Stakeholder come risorsa nel territorio, sia come obiettivo di azioni che come agenti diretti di interventi finalizzati alla diffusione di una cultura della prevenzione; un approccio di peer-to-peer education (educazione fra pari) agli Stakeholder: con la costituzione in ogni categoria di Stakeholder di un gruppo di formatori che non abbia ricevuto una preparazione specifica. Stato di avanzamento del progetto al termine del II anno di attività (marzo febbraio 2011) Durante il secondo anno ci si è avvalsi di due tipologie di azioni che si sono configurate in 2 distinti progetti: 1. Progetto DELTA Il progetto Delta ha come obiettivo la sintonizzazione e l integrazione di piani di lavoro, con obiettivi riconducibili a quelli del progetto, in fase di programmazione e di attuazione nel territorio, al fine di evitare la frammentazione e la duplicazione degli interventi, favorire un uso sinergico delle risorse e allargare la base d intervento. Il tutto nel rispetto della titolarità e dell autonomia nella gestione degli interventi. Compito specifico del progetto Delta è, quindi, il coordinamento degli interventi con un raffronto costante fra i partner al fine di ottimizzare al meglio gli interventi attraverso: 1. un censimento delle iniziative in atto o in programmazione attraverso una modulistica standardizzata con la creazione di un database che possa contribuire a implementare l Osservatorio Provinciale sul Suicidio; 2. incontri con i singoli soggetti istituzionali, che hanno aderito al progetto, per valutare le possibilità di sintonizzare e integrare le iniziative e le possibili sinergie; 3. attuazione, monitoraggio e valutazione delle iniziative. In particolare ci si focalizza su progetti già in atto quali: Progetti nelle scuole (Scuole, Provincia, Comuni, DSM); Progetto Telecompagnia (ULSS 18, Volontariato) 2

3 Progetto Prevenzione Suicidio in Ospedale (raccomandazione 4 Ministero); Progetto Terra di Mezzo (DSM, Comuni, Terzo Settore); Progetti diretti all area anziani (Comuni, Provincia, Volontariato); Progetti diretti all area adolescenti (Comuni, Provincia, Volontariato). E stata prevista la definizione e la sottoscrizione di protocolli integrativi che tengano conto degli scopi dei diversi progetti, delle modalità di integrazione in una prospettiva di prevenzione e promozione della salute mentale e del suicidio in particolare; che descrivano le azioni e gli impegni dei diversi attori coinvolti. Nello specifico si sono definiti i seguenti protocolli: Progetto educazione nelle scuole: gli incontri e le riunioni preliminari tra il responsabile dell Ufficio Scolastico Provinciale USP, partner del progetto alcuni Dirigenti Scolastici e Insegnanti e i promotori del progetto, hanno messo a punto alcune specifiche di azione necessarie al conseguimento del programma, che è stato attuato nell anno scolastico 2010/2011, in collaborazione con il Servizio Terra di Mezzo. La proposta unitaria rivolta alle scuole, che vede coinvolti il CSM, il Ser.t., il Consultorio, il Servizio Età Evolutiva, si articola in 3 incontri per classe per un totale di 17 classi suddivise per i diversi Istituti Superiori della provincia di Rovigo. Progetto Telecompagnia dell ULSS 18: è in essere una proposta unitaria per la gestione, in capo al DSM, del progetto Telecompagnia, dei Centri di Ascolto per i caregivers e della help line per depressione e suicidio (n. verde sostenuto dalla Camera di Commercio). Progetto Prevenzione del Suicidio in Ospedale: è stata definita una Procedura Aziendale del 14/12/2009 Progetto di prevenzione degli eventi autolesivi: è stato sottoscritto un Protocollo di intesa tra l ULSS 18 di Rovigo, l ULSS 19 di Adria, la Provincia di Rovigo e la Camera di Commercio di Rovigo Istituti Carcerari: è stato definito un Protocollo tra il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il PROVVEDITORATO REGIONALE, il Servizio Tutela per la Salute Mentale della Regione Veneto, per la pianificazione di interventi di formazione con gli agenti di polizia. È stato realizzato, inoltre, un numero verde con la Camera di Commercio e in seguito diffuso tra le Organizzazioni Sindacali. Inoltre, è stata data continuità all Osservatorio Provinciale sulle Condotte Autolesive con la funzione di supervisione delle attività di ricerca finalizzate alla raccolta dati. A tale Osservatorio partecipano la Provincia di Rovigo, la Diocesi di Chioggia, la Caritas di Chioggia, la Comunità per minori della Caritas di Chioggia, il Servizio Statistica della Provincia di Rovigo, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando della Polizia Penitenziaria, la Divisione anticrimine della Questura di Rovigo, il DSM dell Azienda ULSS 18 di Rovigo, l Azienda ULSS 19 di Adria. Il coordinamento del progetto è affidato ad un Comitato ristretto formato da un rappresentante della Prefettura e della Provincia (competenza istituzionale), dell Azienda Ulss 18 e 19 (competenza tecnica). 3

4 Intervento nelle Carceri Il 2009 è stato ricordato come un anno record per suicidi e tentati suicidi nelle carceri, i tassi di mortalità registrati in carcere sono 20 volte superiori a quelli della popolazione generale. Accanto ai tradizionali fattori di rischio individuali, ambientali, situazionali e psicosociali della popolazione carceraria, l aumento dei tassi viene collegato a fattori di rischio quali l aumento della popolazione fragile (immigrati, tossicodipendenti, persone con disturbi psichici), il deterioramento delle condizioni di vita e il sovraffollamento. Tali elementi, a cui si accompagnano la situazione dell istituto penitenziario di Rovigo e la prossima attivazione di una nuova struttura carceraria, rendono doveroso occuparsi anche di quest area in termini sia di definizione di strategie sia di coordinamento di iniziative. Il gruppo di lavoro sulla prevenzione al suicidio ha partecipato, quindi, alla definizione del Protocollo tra il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, PROVVEDITORATO REGIONALE, il Servizio Tutela per la Salute Mentale della Regione Veneto e la pianificazione di interventi di formazione con gli agenti di polizia. Un ipotesi di intervento in carcere che vada oltre il Servizio Nuovi Giunti, ha reso necessario il coinvolgimento di nuovi partner quali la direzione carceraria, la Polizia Penitenziaria e le associazioni che a diverso titolo operano nella rete carceraria. Si è svolta una prima fase conoscitiva e di definizione degli interventi nel primo semestre 2010, e una fase attuativa nei successivi 18 mesi (secondo semestre 2010 anno 2011). È stato concordato con la direzione del carcere un percorso che prevede interventi sia sul personale sanitario (valutazione del rischio) che sul personale di sorveglianza (formazione). 2. Progetto PERDERSI D ANIMO MAI Il progetto Perdersi d Animo Mai mira all attuazione delle azioni individuate come prioritarie dagli Stakeholder nei Focus Group durante la I fase del progetto. Comprende sia azioni da attuare direttamente sui gruppi target, sia il coinvolgimento degli Stakeholder come risorsa nel territorio per la diffusione e l attuazione del progetto. Le azioni previste dal progetto si stanno attuando da un gruppo di lavoro multidisciplinare costituito da diverse figure professionali afferenti ai Dipartimenti di Salute Mentale delle due Aziende ULSS e ai partner del progetto, a cui si sono aggiunti psicologi con contratto di lavoro finalizzato al progetto. Il gruppo di lavoro è coordinato nella sua attività dai Referenti territoriali di progetto che fanno riferimento al Responsabile Scientifico. Si sono svolti incontri con il Comitato Scientifico per il monitoraggio e la definizione di eventuali aggiustamenti in corso d opera; con il Comitato di Progetto per monitorare lo stato di avanzamento del progetto e sulle modifiche da introdurre in corso d opera. I compiti del gruppo di lavoro sono: Divulgazione del progetto; Messa in atto delle azioni nelle aree previste; Incontri periodici per verificare l andamento del progetto, le difficoltà emerse, eventuali variazioni necessarie; Relazioni periodiche sull andamento del progetto e disseminazione dei risultati; Produzione di Pubblicazioni scientifiche e partecipazione a convegni nel campo del suicidio e della sua prevenzione; 4

5 Manutenzione e aggiornamento del sito internet e della pagina facebook La prevenzione del Suicidio, la loro promozione come strumenti di informazione e interazione con i potenziali utilizzatori. Il progetto PERDERSI D ANIMO MAI si è suddiviso in cinque tipologie di azioni: A. FORMAZIONE NELLE SCUOLE B. DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER C. SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE D. DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET E. RICERCA A) FORMAZIONE NELLE SCUOLE Si è proposto un intervento diretto agli studenti delle classi terze degli Istituti Scolastici individuati nelle diverse aree della Provincia di Rovigo dal titolo A.A.A. cercasi autostima, assertività e aiuto. Proposta di intervento per la promozione del benessere psicologico. L iniziativa ha previsto, per ciascuna classe degli istituti coinvolti, 3 incontri sul benessere psicologico di minuti distribuiti nel corso dell anno scolastico. Si è lavorato sui fattori protettivi al suicidio, privilegiandoli ai fattori critici, al fine di fornire strumenti funzionali per la gestione delle situazioni critiche. Gli argomenti trattati riguardavano le tematiche del comportamento assertivo, del chiedere e dare aiuto e della gestione delle frustrazioni; la modalità prevedeva la visione di filmati e successive discussioni di gruppo. Al progetto hanno partecipato l Istituto per Geometri Bernini con 2 classi, l Istituto Tecnico Einaudi di Badia Polesine con 4 classi, il Liceo Balzan di Badia Polesine con 5 classi ed il coinvolgimento del gruppo dei Peer Educator, l Istituto IPSIA di Rovigo con 2 classi, l Istituto Agrario di S. Apollinare con 2 classi, l Istituto Alberghiero di Adria con 2 classi. Si sono coinvolti circa 270 ragazzi. B) DIFFUSIONE DELLA PRATICA DI PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER Durante il secondo anno di attività la formazione per i gruppi di Stakeholder si è svolta come segue: Medici di Medicina Generale: sono stati realizzati 3 incontri, un primo l 8 Maggio con gli Animatori della Formazione per definire le attività formative e altri due incontri, il 10 Giugno con sede a Rovigo al quale hanno partecipato 42 professionisti e il 17 Giugno con sede a Trecenta al quale hanno partecipato 47 professionisti in cui l ipotesi di lavoro è stata quella di sviluppare una parte teorica sul suicidio e sulle tematiche correlate (la depressione, i fattori di rischio, i fattori protettivi, i comportamenti da mettere in atto e da evitare con i soggetti a rischio, i centri di riferimento per il disagio psicologico ) e una parte pratica di addestramento specifica con Focus Group e discussione di casi clinici. Farmacisti: si sono svolti inizialmente alcuni incontri preliminari con i rappresentati dell Ordine dei Farmacisti per definire le linee guida degli incontri formativi che hanno avuto inizio nelle serate del 24 Maggio e 7 Giugno presso l Ordine dei Farmacisti di Rovigo. A tali serate formative hanno partecipato due 5

6 gruppi di 38 e 39 professionisti. La seconda parte, più pratica di discussione di casi si è svolta il 20 Settembre ed il 5 Ottobre. Forze dell Ordine: è stato realizzato un incontro con i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri il giorno 2 Aprile; tra Giugno e Luglio si è svolto un corso formativo di 5 incontri con le volanti di polizia. In base alla Procedura Aziendale del 14/12/2009, sono stati effettuati due corsi di formazione per Operatori Ospedalieri (50 partecipanti per incontro), il 16 Settembre ed il 28 Ottobre, dal titolo Conoscenza del fenomeno suicidario e gestione del rischio suicidario nella pratica clinica ospedaliera (allegato 6: programma del corso). Il giorno 21 Settembre si è svolta una giornata formativa, aperta agli Operatori dei Servizi Sanitari, tenuta dall esperto il prof. Diego De Leo, dal titolo Il rischio suicidario nella pratica clinica e le strategie di prevenzione In tale giornata hanno partecipato 100 operatori dei diversi servizi dell ULSS 18. Il 17 Dicembre 2010 si è svolto un corso di formazione destinato ad Operatori del Dipartimento di Salute Mentale e del Ser.T. dal titolo Dipendenze patologiche e suicidio in quanto le persone con dipendenze sono considerate ad alto rischio di suicidio. C) SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE La perdita improvvisa, come nel caso di una persona cara che si suicida, è un evento traumatico. Le reazioni possono essere devastanti, a volte estreme, tanto da portare i sopravvissuti stessi a tentare il suicidio. Spesso il vuoto che viene lasciato risulta elaborato con modalità anomali e devianti che vengono definite lutti complicati. Ma anche nel caso non intervengano complicazioni, accettare la scomparsa di qualcuno che si amava, rappresenta una situazione estremamente impegnativa. È stato attivato, quindi, un centro per il sostegno a familiari e parenti di persone suicide. Il servizio è rivolto ai sopravvissuti ad un suicidio per cercare di aiutarli nel difficile compito di elaborare quanto è accaduto e di tentare di ricostruire un equilibrio emotivo per loro accettabile. Si svolgono gruppi di supporto a singole famiglie o a gruppi di famiglie a cadenza quindicinale. D) DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET Il sito internet si configura come strumento di: Divulgazione del progetto alla popolazione generale e sensibilizzazione alla tematica; Intercettazione delle richieste di aiuto: sia tramite gli indirizzi dove rivolgersi, sia tramite contatto diretto via mail; Ricerca: ad ogni utente viene chiesto di partecipare ad un questionario sulle proprie credenze rispetto all argomento e i motivi per cui stanno consultando il sito. Confronto attraverso l attivazione di forum su temi specifici sia individuati dal comitato scientifico sia proposti dagli utilizzatori del sito. Il sito continua ad essere aggiornato e arricchito con apporti relativi al progetto, alla sua disseminazione, alle iniziative locali, agli aggiornamenti relativi ai Servizi di cura e al materiale proveniente dal mondo scientifico (articoli, convegni, ecc ). 6

7 Il sito, nella veste di intercettazione della richiesta d aiuto tramite la possibilità di un contatto diretto da parte dell utenza, si identifica come un vero e proprio intervento di prevenzione diretta del suicidio, e non solo come attività collaterale di disseminazione e divulgazione. A tale strumento si è affiancata la pagina facebook La Prevenzione del Suicidio che ha la finalità di accedere ad un maggior numero di persone soprattutto ragazzi dato che è un mezzo di comunicazione molto diffuso tra i giovani di divulgare il progetto, di dare un supporto quando richiesto, di facilitare il confronto. E) RICERCA Ai fini della ricerca, sono stati messi a punto dei questionari che, durante le giornate di formazione, sono stati proposti alle categorie professionali, MMG, Farmacisti e Operatori Ospedalieri, al fine di raccogliere dati circa progetti o idee di suicidio. I dati sono stati elaborati dal Prof. Vincenzo Baldo, epidemiologo dell Università di Padova. Si sta ora procedendo per la pubblicazione di un articolo scientifico che evidenzi i dati raccolti. Inoltre, è stata svolta un attività di monitoraggio dei quotidiani locali analizzando le notizie relative ai comportamenti suicidari con lo scopo di proporre in futuro delle linee guida su come pubblicare le notizie su questi temi al fine di ridurre il rischio dell emulazione. Su indicazioni del Prof. Diego De Leo ci si sta dirigendo verso una ricerca sulla popolazione che afferisce all ambulatorio del MMG. In particolare, si è costruito un questionario specifico per questo target, che viene somministrato negli ambulatori dei MMG del territorio del polesine. Il Prof. Vincenzo Baldo sta fornendo i dati epidemiologici di riferimento ai quali attenersi per la validità della ricerca stessa. La somministrazione ha avuto inizio il giorno 13 Gennaio, in seguito ad una giornata formativa tenuta dal prof. Diego De Leo, il quale ha fornito tutte le specifiche alle psicologhe responsabili della somministrazione al fine di limitare al minimo gli errori metodologici. La somministrazione sta proseguendo su tutto il territorio dell ULSS 18. 7

8 : PASSI DEL PROGETTO DA ATTIVARSI NEL III ANNO Anche per il terzo anno ci si propone di intervenire a vari livelli in modo da raggiungere i diversi gruppi target nel rispetto di un buon rapporto costi-efficacia. In questa prospettiva il progetto manterrà la suddivisione nei due sottoprogetti DELTA e PERDERSI D ANIMO MAI. Progetto DELTA Per la terza annualità ci si propone il mantenimento degli obiettivi comuni definiti nei diversi protocolli di intesa, sottoscritti con le diverse agenzie presenti nel territorio, al fine di evitare la frammentazione e la duplicazione degli interventi. In particolare ci si focalizzerà sui seguenti progetti: - Progetti nelle Scuole - Progetto Telecompagnia - Progetto Prevenzione Suicidio in Ospedale - Progetto di Prevenzione degli Eventi Autolesivi - Progetto nelle Carceri Ci si propone, inoltre, di attuare una formazione sulle tematiche della prevenzione del suicidio condivisa tra Associazioni di Volontariato, Users e gli Operatori della Salute Mentale. L Osservatorio Provinciale sulle Condotte Autolesive, manterrà la sua funzione di supervisione delle attività di ricerca finalizzate alla raccolta dei dati. Il coordinamento del progetto resterà a capo del Comitato formato dal rappresentante della Prefettura e della Provincia (competenza istituzionale) e dell Azienda ULSS 18 e 19 (competenza tecnica). Progetto PERDERSI D ANIMO MAI Il progetto manterrà la suddivisione nelle cinque tipologie di azioni: A. FORMAZIONE NELLE SCUOLE B. DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER C. SUPPORTO AI FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO TOLTE LA VITA D. DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET E DELLA PAGINA FACEBOOK E. RICERCA A) FORMAZIONE NELLE SCUOLE Nelle Scuole gli interventi si svolgeranno in due modalità: - approfondimento di alcune tematiche già trattate in alcune classi che hanno aderito al progetto A.A.A. Cercasi autostima, assertività, aiuto ; - svolgimento dell intero progetto in un numero inferiore di classi terze ma con una maggiore frequenza (5/6 incontri rispetto ai 3 dell anno precedente). 8

9 B) DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER Il terzo anno di intervento si focalizzerà sulla formazione delle seguenti tipologie di Stakeholder: 1. Volontari: è prevista una formazione per le associazioni di volontariato; è in fase di definizione l intervento che si attuerà con i volontari della Croce Verde di Adria che ha il fine di indagare i principali fattori di rischio del comportamento suicidario, il rapporto con le persone bisognose di aiuto in modo da favorire la richiesta di aiuto e il successivo supporto; ci si propone, inoltre, di valorizzare, con un maggior coinvolgimento, le associazioni di volontariato offrendo la possibilità di aprire uno sportello di primo orientamento al fine di poter indirizzare al meglio le persone che presentano un problema legato al tema della depressione e del rischio suicidario; ci si propone di coinvolgere particolarmente le associazioni per anziani AUSER e ANTEAS; 2. Operatori Psichiatrici: si svolgeranno interventi specifici con infermieri psichiatrici sulla relazione con il paziente depresso, il comportamento da adottare con il paziente in crisi psicologica acuta, il riconoscimento delle situazioni di crisi; 3. Istituzioni religiose: si svolgeranno gruppi formativi per animatori, volontari e le figure presenti nell ambito parrocchiale, con lo scopo di individuare i bisogni sociali e psicologici delle persone, conoscere i principali fattori di rischio e rapportarsi con le persone bisognose di aiuto in modo da favorire la richiesta di aiuto; 4. Addetti all assistenza dei Servizi Sociali dei Comuni: la formazione verterà sull individuazione dei bisogni sociali e psicologici dell utenza e riconoscimento delle situazioni di crisi; si propone di allargare la formazione anche agli addetti all assistenza delle cooperative in modo da coinvolgere un più ampio numero di personale; 5. Utenti: verranno attivate 2 tipologie di interventi: a) gruppi psicoeducazionali per utenti che hanno attuato gesti autolesivi; b) formazione di un gruppo di utenti per partecipare a un progetto che li potrà portare a essere figure di riferimento per altre persone con bisogni simili, ad esempio con la costituzione di gruppi di auto-aiuto; gli utenti verranno selezionati fra le persone in carico al Dipartimento di Salute Mentale con almeno un precedente tentato suicidio, con attuale bassa ideazione suicidaria, discreto compenso del disturbo psichico e disponibilità a partecipare al progetto; 6. Arma dei Carabinieri: si propone una formazione (due incontri) da attuarsi con i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri; 7. Polizia: si propone di elaborare un opuscolo divulgativo che tratti le modalità di contatto nei momenti di difficoltà; 8. Medici di Medicina Generale: la formazione attuata nell anno 2010 verrà ripresa e approfondita; 9. Farmacisti: ci si prospetta di fare un indagine epidemiologica sul tema, proponendo un questionario da presentare alla popolazione che accede alle strutture farmaceutiche. C) SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE Il centro per il sostegno a familiari e parenti di persone suicide rivolto ai sopravvissuti ad un suicidio per cercare di aiutarli nel difficile compito di elaborare quanto è accaduto e di tentare di ricostruire un equilibrio emotivo per loro accettabile resterà attivo anche nel terzo anno lavorativo. Si terranno gruppi di supporto a singole famiglie o a 9

10 gruppi di famiglie a cadenza quindicinale e si potranno prevedere anche incontri individuali e gruppi di auto aiuto. D) DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET Il sito internet e la pagina facebook La Prevenzione del Suicidio, saranno mantenuti attivi non solo come strumenti di divulgazione del progetto e sensibilizzazione alla tematica del comportamento suicidario, di ricerca, di confronto attraverso l utilizzo dei forum attivi, ma anche come veri e propri strumenti di contatto, comunicazione e supporto al fine di poter esprimere una forma di aiuto e di prevenzione diretta del suicidio che vada oltre le strutture. E) RICERCA Al percorso già in atto dal 2005 nel Dipartimento di Salute Mentale dell ULSS 18 riguardante la registrazione del fenomeno tentati suicidi nel territorio dell ULSS 18, si affiancherà l estensione della rilevazione anche al territorio dell Azienda ULSS 19. Per ogni caso di tentativo autolesivo verranno raccolti i dati socio-demografici, la diagnosi psichiatrica, il metodo autolesivo utilizzato, precedenti tentativi e se sono casi nuovi al Servizio o già in carico. Inoltre, ai soggetti che accetteranno di collaborare si chiederà di compilare tre questionari clinici sui sintomi depressivi, i segni di disturbo borderline di personalità e un questionario di motivazione alla vita. Un secondo percorso di ricerca epidemiologica potrà essere costruito a partire dal questionario presente nel sito internet che indaga su conoscenze, opinioni e credenze della popolazione sul tema del suicidio. Il questionario è compilabile in modo anonimo e vengono richieste alcune informazioni su: Età, sesso, condizione professionale; Motivo per cui si accede al sito; Opinioni e credenze personali sul suicidio; Opinione sul sito e sulla sua utilità. L'indagine sull ideazione suicidaria nella popolazione che accede agli ambulatori del MMG (Proposta di ricerca epidemiologica che ha avuto inizio da Gennaio 2011 e che proseguirà per tutto l anno lavorativo) proseguirà sino al mese di Giugno per quanto riguarda la raccolta dei dati e quindi la somministrazione dei questionari ai pazienti dei MMG. Seguirà l elaborazione dei dati e la restituzione delle informazioni raccolte attraverso la stesura di un articolo scientifico. Successivamente, verranno contattate le persone che, dando il loro consenso, hanno richiesto che venisse rivista la loro situazione specifica. Un altro progetto di ricerca attivo e in via di sviluppo riguarda un indagine sui modi di gestire le notizie relative ai suicidi nei quotidiani. I dati raccolti verranno elaborati al fine di proporre delle linee guida per i giornalisti che trattano argomenti relativi alle tematiche del comportamento suicidario. Altri possibili filoni potranno essere individuati nel corso dell attuazione del progetto in aree quali i bisogni psicosociali nelle popolazioni a rischio, i pregiudizi, l utilizzo di internet e dei social network nella prevenzione, soprattutto fra i giovani. 10

11 INDICATORI L individuazione di indicatori utilizzabili nella valutazione di un intervento nell area della prevenzione pone difficoltà legate ai tempi lunghi dei risultati, alla bassa frequenza di un evento come il suicidio, al bias collegato alle variabili di contesto; proveremo pertanto a monitorare: Indicatori di processo utili per valutare lo svolgimento dell intervento: N. protocolli integrativi con i partner del progetto per azioni specifiche; N. incontri sul benessere psicologico nelle scuole; N. stakeholder formati per la peer-to-peer education; N. accessi interattivi al sito internet; N. incontri di disseminazione; Contributi scientifici resi pubblici; Definizione di procedure omogenee sul territorio polesano per la rilevazione dei tentati suicidi; Definizione di procedure omogenee sul territorio polesano per la rilevazione dei suicidi. Indicatori di risultato utili a valutare l efficacia di un intervento: Presenza ideazione suicidaria in un campione rappresentativo della popolazione: il monitoraggio di tale indicatore nei gruppi target può essere utile a valutare l intervento in tempi medi, da valutare tramite questionari in collaborazione ad es con MMG; Conoscenza dei servizi da valutare tramite questionari; Opinioni sul suicidio e la depressione: utile a valutare lo stigma, quindi, indirettamente la resistenza a chiedere aiuto in caso di bisogno; da valutare tramite questionari; Consumo pro capite e numero di persone che assumono farmaci antidepressivi: utile a valutare il numero di persone in trattamento per depressione, i pattern di trattamento. Parallelamente verranno monitorati indicatori quali il numero di suicidi, il numero di parasuicidi ospedalizzati e il numero di parasuicidi non ospedalizzati che, pur scarsamente utili a valutare l efficacia dell intervento nel breve termine dati i tempi necessari per vedere l effetto di un intervento preventivo e il bias legato alle modalità di registrazione, sono utili per seguire l andamento del fenomeno. ATTIVITA COLLATERALI Le iniziative descritte saranno accompagnate da un attività di disseminazione dell informazione e da una riflessione sulla metodologia e i risultati atta ad alimentare una produzione scientifica. DISSEMINAZIONE Viene coordinata la partecipazione dei partner del progetto attraverso lo scambio costante di informazioni e risultati, riunioni organizzative periodiche e organizzazione del gruppo di lavoro. Viene effettuata una rendicontazione periodica all ULSS 18 e alla Fondazione CaRiPaRo, sull andamento del progetto, il rispetto delle scadenze previste, le voci di spesa, ecc Saranno pianificate azioni e momenti di divulgazione dell iniziativa attraverso lo svolgimento di incontri con la popolazione concordati con i Comuni e con altri Enti secondo un calendario che verrà definito. 11

12 E prevista la definizione di un piano di comunicazione atto a sostenere le azioni del progetto e diffonderne i risultati. ATTIVITA SCIENTIFICA Le riflessioni sulla metodologia e i possibili risultati potranno essere oggetto di contributi scientifici in convegni nazionali o internazionali di prevenzione del suicidio. E prevista la partecipazione ad un convengo internazionale per diffondere i risultati del progetto e l organizzazione di un Convegno nel polesine oltreché la pubblicazione di un manuale pratico di formazione alla prevenzione del suicidio al termine del progetto. OLTRE IL PROGETTO Ci si attende che le modalità di lavoro e le azioni del progetto possano continuare a far sentire i loro effetti anche dopo il periodo indicato sulla base dei seguenti presupposti: il mantenimento di una rete permanente di collaborazione dedicata ai temi della promozione della salute mentale formata dai diversi agenti, istituzioni ed associazioni che hanno una parte attiva nel progetto, rete sulla quale potranno transitare altre iniziative di collaborazione; la sensibilizzazione delle categorie professionali coinvolte nel progetto attraverso il processo di peer education; la sensibilizzazione e l attenzione al tema della salute mentale e del suicidio nella comunità; la promozione di associazioni User costituite da persone che hanno sofferto di disturbi psichici; la promozione di forme di aggregazione di familiari e parenti di persone che si sono suicidate; il trasferimento nella routine di azioni del progetto quali il coordinamento delle iniziative, gli interventi nella scuola, il controllo dei mezzi letali, l attenzione per le persone che hanno tentato il suicidio e i sopravvissuti proseguimento delle attività connesse al sito internet. 12

13 TEMPI ATTESI DIAGRAMMA DI GANNT Attività di progetto G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D Coordinamento progetto DELTA Attività nelle scuole Interventi con gli stakeholder Interventi sui sopravissuti Sito internet Ricerca Disseminazione Attività scientifica

II e III anno 2010-2011

II e III anno 2010-2011 VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER II e III anno 2010-2011 Responsabile scientifico : Dr. Emanuele Toniolo Direttore Dipartimento Salute

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina

La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

COMMISSIONE FORMAZIONE

COMMISSIONE FORMAZIONE COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Progetto ARSS - La qualità dal punto di vista del cittadino utente PROGRAMMA REGIONALE DI INDAGINE SUGLI UTENTI DEI SERVIZI

Progetto ARSS - La qualità dal punto di vista del cittadino utente PROGRAMMA REGIONALE DI INDAGINE SUGLI UTENTI DEI SERVIZI Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Progetto ARSS - La qualità dal punto di vista del cittadino utente PROGRAMMA REGIONALE DI INDAGINE SUGLI UTENTI DEI SERVIZI Maria Ines Axerio e Mara Pigato

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007

STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 REGIONE: Lazio TITOLO: Interventi par la Prevenzione dell Obesità nella Regione Lazio Il

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla

Dettagli

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo

Dettagli

Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di

Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di Zona delle Politiche sociali dell Ambito territoriale

Dettagli

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI

PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI PROGETTO PER L INTERCONNESSIONE E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA LE STRUTTURE INFORMATIVE PIEMONTESI Regione Piemonte Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale Direttore: Roberto Moisio

Dettagli

International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0

International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO. ver. 3.0 International Scientific And Technical Commitee For Developement Of Digital Skills STATUTO ver. 3.0 Pagina 1 di 4 Art. 1 Costituzione dell International Scientific And Tecnhincal Committe For Developement

Dettagli

a.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3:

a.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3: a.s. 2015/ 2016 AREA 3: RESPONSABILE E COORDINATORE DELLE ATTIVITA DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI E CON DIFFICOLTA SPECIFICA DI APPRENDIMENTO (DSA) NOMINATIVO DEL RESPONSABILE

Dettagli

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

CENTRO FORMAZIONE REGIONALE

CENTRO FORMAZIONE REGIONALE CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Carta del Breakfast ClubItalia

Carta del Breakfast ClubItalia Carta del Breakfast ClubItalia Carta del Breakfast ClubItalia Art. 1 - Costituzione Il Breakfast Club Italia è una libera organizzazione che ha la finalità di contribuire, in modo attivo, al dibattito

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

Progetto Volontariato e professionalità

Progetto Volontariato e professionalità Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D.

PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. 308/2006) MA PA PERCHE NON PARLIAMO DI SESSO? ASL/ASO Responsabile di progetto Cognome e nome Struttura di appartenenza Indirizzo postale per

Dettagli

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano

Presentazione delle attività formative. Obiettivi e contenuti del Piano Piano di formazione e informazione dei Team di Valutazione alle indagini nazionali e internazionali Conferenze di servizio per i dirigenti scolastici Presentazione delle attività formative. Obiettivi e

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

regolamento scuola primaria e secondaria

regolamento scuola primaria e secondaria regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013 Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Dettagli

Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008

Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia

Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia I piani di intervento e di assistenza alla popolazione nelle Città di Palermo e Catania. Estate 2007 S. Scondotto A. Marras Il Sistema Nazionale di Sorveglianza

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

Nati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario

Nati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso

Dettagli

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING

17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING 17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.

Dettagli

PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA

PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Verona, 15 dicembre 2008 PROGETTO DI INTEGRAZIONE FRA SISTEMI DI GESTIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE DEL VENETO SUL TEMA SALUTA E SICUREZZA Risultati di implementazione del modello Sistemi di Gestione per

Dettagli

Comunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori

Comunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori Informati e competenti: Percorsi per la promozione della salute Istituto Superiore di Sanità - 6 maggio 2010 Comunicare per Guadagnare Salute Analisi dei bisogni formativi degli operatori B. De Mei, C.

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES. PROGRAMMA PROVINCIALE FINALIZZATO ALLA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI INNOVATIVI DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI DI RETE RIVOLTI ALLE PERSONE DISABILI L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART.

Dettagli

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto. andrea.petromilli@psyveneto.it L Ordine degli Psicologi del Veneto ed il processo di valutazione del rischio stress nella prospettiva delle azioni di miglioramento e lo sviluppo del benessere organizzativo. Andrea Petromilli Ordine

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)

SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale. Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di

Dettagli

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012 7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012 Resoconto di fine evento Il 7 Forum Risk Management in Sanità, svoltosi dal 20 al 23 novembre 2012, si è confermato un appuntamento irrinunciabile,

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

SCHEDA DI PROGETTO. Regione.. Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina

Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina La U.O.S.D. Comunicazione Integrata Aziendale, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma (CdL Scienze Magistrali

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla

Dettagli

Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16

Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 TAVOLO SCUOLA E ADOZIONE IN CRESCITA : L applicazione operativa delle Linee Guida Nazionali attraverso la formazione degli insegnanti referenti

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof. PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE Prof.ssa Rita NOTTURNO L attività della funzione strumentale Sostegno ai docenti in

Dettagli

L esperienza della Survey HBSC Italia 2014

L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 Stili di vita e salute degli adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Liguria 2014 Genova 1 dicembre 2015 L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 liberamente tratta dalle presentazioni di Daniela

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA ASSOCIAZIONE APUDID - CARDPUGLIA C.F. /P.Iva 93406370721 Con sede sociale in TARANTO - località Lama, Via Begonie n. 47 nella persona del rappresentate legale Dott. Vincenzo

Dettagli

Interventi nelle istituzioni

Interventi nelle istituzioni Interventi nelle istituzioni Il Minotauro Il Minotauro è formato da psicologi e psicoterapeuti che da oltre trent anni collaborano nell area della prevenzione e del trattamento del disagio psicologico,

Dettagli