VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER. III anno
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- Lucrezia Bellini
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1 VALUTAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL SUICIDIO CON IL CONTRIBUTO DEGLI STAKEHOLDER III anno Responsabile scientifico : Dr. Emanuele Toniolo Direttore Dipartimento Salute Mentale Azienda ULSS 18 - Rovigo 1
2 FASE 2 Premessa Un progetto di prevenzione, per poter essere incisivo in un ottica di salute pubblica, deve prevedere interventi a vari livelli in grado di raggiungere i gruppi target favorendo un ampio coinvolgimento dei relativi membri, deve essere mantenuto nel tempo e deve essere compatibile in termini di costo-efficacia. In questa prospettiva, la seconda fase del progetto si è sviluppata, nell anno 2010 e continuerà a svilupparsi nel corso degli anni , secondo una filosofia che individua come priorità: la costruzione di una rete formata dalle Agenzie che a diverso titolo hanno un ruolo nella promozione della salute mentale e che hanno aderito come partner al progetto, con la possibilità di allargamento ad altri soggetti interessati ad entrare nel network; il coinvolgimento degli Stakeholder come risorsa nel territorio, sia come obiettivo di azioni che come agenti diretti di interventi finalizzati alla diffusione di una cultura della prevenzione; un approccio di peer-to-peer education (educazione fra pari) agli Stakeholder: con la costituzione in ogni categoria di Stakeholder di un gruppo di formatori che non abbia ricevuto una preparazione specifica. Stato di avanzamento del progetto al termine del II anno di attività (marzo febbraio 2011) Durante il secondo anno ci si è avvalsi di due tipologie di azioni che si sono configurate in 2 distinti progetti: 1. Progetto DELTA Il progetto Delta ha come obiettivo la sintonizzazione e l integrazione di piani di lavoro, con obiettivi riconducibili a quelli del progetto, in fase di programmazione e di attuazione nel territorio, al fine di evitare la frammentazione e la duplicazione degli interventi, favorire un uso sinergico delle risorse e allargare la base d intervento. Il tutto nel rispetto della titolarità e dell autonomia nella gestione degli interventi. Compito specifico del progetto Delta è, quindi, il coordinamento degli interventi con un raffronto costante fra i partner al fine di ottimizzare al meglio gli interventi attraverso: 1. un censimento delle iniziative in atto o in programmazione attraverso una modulistica standardizzata con la creazione di un database che possa contribuire a implementare l Osservatorio Provinciale sul Suicidio; 2. incontri con i singoli soggetti istituzionali, che hanno aderito al progetto, per valutare le possibilità di sintonizzare e integrare le iniziative e le possibili sinergie; 3. attuazione, monitoraggio e valutazione delle iniziative. In particolare ci si focalizza su progetti già in atto quali: Progetti nelle scuole (Scuole, Provincia, Comuni, DSM); Progetto Telecompagnia (ULSS 18, Volontariato) 2
3 Progetto Prevenzione Suicidio in Ospedale (raccomandazione 4 Ministero); Progetto Terra di Mezzo (DSM, Comuni, Terzo Settore); Progetti diretti all area anziani (Comuni, Provincia, Volontariato); Progetti diretti all area adolescenti (Comuni, Provincia, Volontariato). E stata prevista la definizione e la sottoscrizione di protocolli integrativi che tengano conto degli scopi dei diversi progetti, delle modalità di integrazione in una prospettiva di prevenzione e promozione della salute mentale e del suicidio in particolare; che descrivano le azioni e gli impegni dei diversi attori coinvolti. Nello specifico si sono definiti i seguenti protocolli: Progetto educazione nelle scuole: gli incontri e le riunioni preliminari tra il responsabile dell Ufficio Scolastico Provinciale USP, partner del progetto alcuni Dirigenti Scolastici e Insegnanti e i promotori del progetto, hanno messo a punto alcune specifiche di azione necessarie al conseguimento del programma, che è stato attuato nell anno scolastico 2010/2011, in collaborazione con il Servizio Terra di Mezzo. La proposta unitaria rivolta alle scuole, che vede coinvolti il CSM, il Ser.t., il Consultorio, il Servizio Età Evolutiva, si articola in 3 incontri per classe per un totale di 17 classi suddivise per i diversi Istituti Superiori della provincia di Rovigo. Progetto Telecompagnia dell ULSS 18: è in essere una proposta unitaria per la gestione, in capo al DSM, del progetto Telecompagnia, dei Centri di Ascolto per i caregivers e della help line per depressione e suicidio (n. verde sostenuto dalla Camera di Commercio). Progetto Prevenzione del Suicidio in Ospedale: è stata definita una Procedura Aziendale del 14/12/2009 Progetto di prevenzione degli eventi autolesivi: è stato sottoscritto un Protocollo di intesa tra l ULSS 18 di Rovigo, l ULSS 19 di Adria, la Provincia di Rovigo e la Camera di Commercio di Rovigo Istituti Carcerari: è stato definito un Protocollo tra il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il PROVVEDITORATO REGIONALE, il Servizio Tutela per la Salute Mentale della Regione Veneto, per la pianificazione di interventi di formazione con gli agenti di polizia. È stato realizzato, inoltre, un numero verde con la Camera di Commercio e in seguito diffuso tra le Organizzazioni Sindacali. Inoltre, è stata data continuità all Osservatorio Provinciale sulle Condotte Autolesive con la funzione di supervisione delle attività di ricerca finalizzate alla raccolta dati. A tale Osservatorio partecipano la Provincia di Rovigo, la Diocesi di Chioggia, la Caritas di Chioggia, la Comunità per minori della Caritas di Chioggia, il Servizio Statistica della Provincia di Rovigo, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Comando della Polizia Penitenziaria, la Divisione anticrimine della Questura di Rovigo, il DSM dell Azienda ULSS 18 di Rovigo, l Azienda ULSS 19 di Adria. Il coordinamento del progetto è affidato ad un Comitato ristretto formato da un rappresentante della Prefettura e della Provincia (competenza istituzionale), dell Azienda Ulss 18 e 19 (competenza tecnica). 3
4 Intervento nelle Carceri Il 2009 è stato ricordato come un anno record per suicidi e tentati suicidi nelle carceri, i tassi di mortalità registrati in carcere sono 20 volte superiori a quelli della popolazione generale. Accanto ai tradizionali fattori di rischio individuali, ambientali, situazionali e psicosociali della popolazione carceraria, l aumento dei tassi viene collegato a fattori di rischio quali l aumento della popolazione fragile (immigrati, tossicodipendenti, persone con disturbi psichici), il deterioramento delle condizioni di vita e il sovraffollamento. Tali elementi, a cui si accompagnano la situazione dell istituto penitenziario di Rovigo e la prossima attivazione di una nuova struttura carceraria, rendono doveroso occuparsi anche di quest area in termini sia di definizione di strategie sia di coordinamento di iniziative. Il gruppo di lavoro sulla prevenzione al suicidio ha partecipato, quindi, alla definizione del Protocollo tra il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, PROVVEDITORATO REGIONALE, il Servizio Tutela per la Salute Mentale della Regione Veneto e la pianificazione di interventi di formazione con gli agenti di polizia. Un ipotesi di intervento in carcere che vada oltre il Servizio Nuovi Giunti, ha reso necessario il coinvolgimento di nuovi partner quali la direzione carceraria, la Polizia Penitenziaria e le associazioni che a diverso titolo operano nella rete carceraria. Si è svolta una prima fase conoscitiva e di definizione degli interventi nel primo semestre 2010, e una fase attuativa nei successivi 18 mesi (secondo semestre 2010 anno 2011). È stato concordato con la direzione del carcere un percorso che prevede interventi sia sul personale sanitario (valutazione del rischio) che sul personale di sorveglianza (formazione). 2. Progetto PERDERSI D ANIMO MAI Il progetto Perdersi d Animo Mai mira all attuazione delle azioni individuate come prioritarie dagli Stakeholder nei Focus Group durante la I fase del progetto. Comprende sia azioni da attuare direttamente sui gruppi target, sia il coinvolgimento degli Stakeholder come risorsa nel territorio per la diffusione e l attuazione del progetto. Le azioni previste dal progetto si stanno attuando da un gruppo di lavoro multidisciplinare costituito da diverse figure professionali afferenti ai Dipartimenti di Salute Mentale delle due Aziende ULSS e ai partner del progetto, a cui si sono aggiunti psicologi con contratto di lavoro finalizzato al progetto. Il gruppo di lavoro è coordinato nella sua attività dai Referenti territoriali di progetto che fanno riferimento al Responsabile Scientifico. Si sono svolti incontri con il Comitato Scientifico per il monitoraggio e la definizione di eventuali aggiustamenti in corso d opera; con il Comitato di Progetto per monitorare lo stato di avanzamento del progetto e sulle modifiche da introdurre in corso d opera. I compiti del gruppo di lavoro sono: Divulgazione del progetto; Messa in atto delle azioni nelle aree previste; Incontri periodici per verificare l andamento del progetto, le difficoltà emerse, eventuali variazioni necessarie; Relazioni periodiche sull andamento del progetto e disseminazione dei risultati; Produzione di Pubblicazioni scientifiche e partecipazione a convegni nel campo del suicidio e della sua prevenzione; 4
5 Manutenzione e aggiornamento del sito internet e della pagina facebook La prevenzione del Suicidio, la loro promozione come strumenti di informazione e interazione con i potenziali utilizzatori. Il progetto PERDERSI D ANIMO MAI si è suddiviso in cinque tipologie di azioni: A. FORMAZIONE NELLE SCUOLE B. DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER C. SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE D. DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET E. RICERCA A) FORMAZIONE NELLE SCUOLE Si è proposto un intervento diretto agli studenti delle classi terze degli Istituti Scolastici individuati nelle diverse aree della Provincia di Rovigo dal titolo A.A.A. cercasi autostima, assertività e aiuto. Proposta di intervento per la promozione del benessere psicologico. L iniziativa ha previsto, per ciascuna classe degli istituti coinvolti, 3 incontri sul benessere psicologico di minuti distribuiti nel corso dell anno scolastico. Si è lavorato sui fattori protettivi al suicidio, privilegiandoli ai fattori critici, al fine di fornire strumenti funzionali per la gestione delle situazioni critiche. Gli argomenti trattati riguardavano le tematiche del comportamento assertivo, del chiedere e dare aiuto e della gestione delle frustrazioni; la modalità prevedeva la visione di filmati e successive discussioni di gruppo. Al progetto hanno partecipato l Istituto per Geometri Bernini con 2 classi, l Istituto Tecnico Einaudi di Badia Polesine con 4 classi, il Liceo Balzan di Badia Polesine con 5 classi ed il coinvolgimento del gruppo dei Peer Educator, l Istituto IPSIA di Rovigo con 2 classi, l Istituto Agrario di S. Apollinare con 2 classi, l Istituto Alberghiero di Adria con 2 classi. Si sono coinvolti circa 270 ragazzi. B) DIFFUSIONE DELLA PRATICA DI PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER Durante il secondo anno di attività la formazione per i gruppi di Stakeholder si è svolta come segue: Medici di Medicina Generale: sono stati realizzati 3 incontri, un primo l 8 Maggio con gli Animatori della Formazione per definire le attività formative e altri due incontri, il 10 Giugno con sede a Rovigo al quale hanno partecipato 42 professionisti e il 17 Giugno con sede a Trecenta al quale hanno partecipato 47 professionisti in cui l ipotesi di lavoro è stata quella di sviluppare una parte teorica sul suicidio e sulle tematiche correlate (la depressione, i fattori di rischio, i fattori protettivi, i comportamenti da mettere in atto e da evitare con i soggetti a rischio, i centri di riferimento per il disagio psicologico ) e una parte pratica di addestramento specifica con Focus Group e discussione di casi clinici. Farmacisti: si sono svolti inizialmente alcuni incontri preliminari con i rappresentati dell Ordine dei Farmacisti per definire le linee guida degli incontri formativi che hanno avuto inizio nelle serate del 24 Maggio e 7 Giugno presso l Ordine dei Farmacisti di Rovigo. A tali serate formative hanno partecipato due 5
6 gruppi di 38 e 39 professionisti. La seconda parte, più pratica di discussione di casi si è svolta il 20 Settembre ed il 5 Ottobre. Forze dell Ordine: è stato realizzato un incontro con i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri il giorno 2 Aprile; tra Giugno e Luglio si è svolto un corso formativo di 5 incontri con le volanti di polizia. In base alla Procedura Aziendale del 14/12/2009, sono stati effettuati due corsi di formazione per Operatori Ospedalieri (50 partecipanti per incontro), il 16 Settembre ed il 28 Ottobre, dal titolo Conoscenza del fenomeno suicidario e gestione del rischio suicidario nella pratica clinica ospedaliera (allegato 6: programma del corso). Il giorno 21 Settembre si è svolta una giornata formativa, aperta agli Operatori dei Servizi Sanitari, tenuta dall esperto il prof. Diego De Leo, dal titolo Il rischio suicidario nella pratica clinica e le strategie di prevenzione In tale giornata hanno partecipato 100 operatori dei diversi servizi dell ULSS 18. Il 17 Dicembre 2010 si è svolto un corso di formazione destinato ad Operatori del Dipartimento di Salute Mentale e del Ser.T. dal titolo Dipendenze patologiche e suicidio in quanto le persone con dipendenze sono considerate ad alto rischio di suicidio. C) SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE La perdita improvvisa, come nel caso di una persona cara che si suicida, è un evento traumatico. Le reazioni possono essere devastanti, a volte estreme, tanto da portare i sopravvissuti stessi a tentare il suicidio. Spesso il vuoto che viene lasciato risulta elaborato con modalità anomali e devianti che vengono definite lutti complicati. Ma anche nel caso non intervengano complicazioni, accettare la scomparsa di qualcuno che si amava, rappresenta una situazione estremamente impegnativa. È stato attivato, quindi, un centro per il sostegno a familiari e parenti di persone suicide. Il servizio è rivolto ai sopravvissuti ad un suicidio per cercare di aiutarli nel difficile compito di elaborare quanto è accaduto e di tentare di ricostruire un equilibrio emotivo per loro accettabile. Si svolgono gruppi di supporto a singole famiglie o a gruppi di famiglie a cadenza quindicinale. D) DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET Il sito internet si configura come strumento di: Divulgazione del progetto alla popolazione generale e sensibilizzazione alla tematica; Intercettazione delle richieste di aiuto: sia tramite gli indirizzi dove rivolgersi, sia tramite contatto diretto via mail; Ricerca: ad ogni utente viene chiesto di partecipare ad un questionario sulle proprie credenze rispetto all argomento e i motivi per cui stanno consultando il sito. Confronto attraverso l attivazione di forum su temi specifici sia individuati dal comitato scientifico sia proposti dagli utilizzatori del sito. Il sito continua ad essere aggiornato e arricchito con apporti relativi al progetto, alla sua disseminazione, alle iniziative locali, agli aggiornamenti relativi ai Servizi di cura e al materiale proveniente dal mondo scientifico (articoli, convegni, ecc ). 6
7 Il sito, nella veste di intercettazione della richiesta d aiuto tramite la possibilità di un contatto diretto da parte dell utenza, si identifica come un vero e proprio intervento di prevenzione diretta del suicidio, e non solo come attività collaterale di disseminazione e divulgazione. A tale strumento si è affiancata la pagina facebook La Prevenzione del Suicidio che ha la finalità di accedere ad un maggior numero di persone soprattutto ragazzi dato che è un mezzo di comunicazione molto diffuso tra i giovani di divulgare il progetto, di dare un supporto quando richiesto, di facilitare il confronto. E) RICERCA Ai fini della ricerca, sono stati messi a punto dei questionari che, durante le giornate di formazione, sono stati proposti alle categorie professionali, MMG, Farmacisti e Operatori Ospedalieri, al fine di raccogliere dati circa progetti o idee di suicidio. I dati sono stati elaborati dal Prof. Vincenzo Baldo, epidemiologo dell Università di Padova. Si sta ora procedendo per la pubblicazione di un articolo scientifico che evidenzi i dati raccolti. Inoltre, è stata svolta un attività di monitoraggio dei quotidiani locali analizzando le notizie relative ai comportamenti suicidari con lo scopo di proporre in futuro delle linee guida su come pubblicare le notizie su questi temi al fine di ridurre il rischio dell emulazione. Su indicazioni del Prof. Diego De Leo ci si sta dirigendo verso una ricerca sulla popolazione che afferisce all ambulatorio del MMG. In particolare, si è costruito un questionario specifico per questo target, che viene somministrato negli ambulatori dei MMG del territorio del polesine. Il Prof. Vincenzo Baldo sta fornendo i dati epidemiologici di riferimento ai quali attenersi per la validità della ricerca stessa. La somministrazione ha avuto inizio il giorno 13 Gennaio, in seguito ad una giornata formativa tenuta dal prof. Diego De Leo, il quale ha fornito tutte le specifiche alle psicologhe responsabili della somministrazione al fine di limitare al minimo gli errori metodologici. La somministrazione sta proseguendo su tutto il territorio dell ULSS 18. 7
8 : PASSI DEL PROGETTO DA ATTIVARSI NEL III ANNO Anche per il terzo anno ci si propone di intervenire a vari livelli in modo da raggiungere i diversi gruppi target nel rispetto di un buon rapporto costi-efficacia. In questa prospettiva il progetto manterrà la suddivisione nei due sottoprogetti DELTA e PERDERSI D ANIMO MAI. Progetto DELTA Per la terza annualità ci si propone il mantenimento degli obiettivi comuni definiti nei diversi protocolli di intesa, sottoscritti con le diverse agenzie presenti nel territorio, al fine di evitare la frammentazione e la duplicazione degli interventi. In particolare ci si focalizzerà sui seguenti progetti: - Progetti nelle Scuole - Progetto Telecompagnia - Progetto Prevenzione Suicidio in Ospedale - Progetto di Prevenzione degli Eventi Autolesivi - Progetto nelle Carceri Ci si propone, inoltre, di attuare una formazione sulle tematiche della prevenzione del suicidio condivisa tra Associazioni di Volontariato, Users e gli Operatori della Salute Mentale. L Osservatorio Provinciale sulle Condotte Autolesive, manterrà la sua funzione di supervisione delle attività di ricerca finalizzate alla raccolta dei dati. Il coordinamento del progetto resterà a capo del Comitato formato dal rappresentante della Prefettura e della Provincia (competenza istituzionale) e dell Azienda ULSS 18 e 19 (competenza tecnica). Progetto PERDERSI D ANIMO MAI Il progetto manterrà la suddivisione nelle cinque tipologie di azioni: A. FORMAZIONE NELLE SCUOLE B. DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER C. SUPPORTO AI FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO TOLTE LA VITA D. DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET E DELLA PAGINA FACEBOOK E. RICERCA A) FORMAZIONE NELLE SCUOLE Nelle Scuole gli interventi si svolgeranno in due modalità: - approfondimento di alcune tematiche già trattate in alcune classi che hanno aderito al progetto A.A.A. Cercasi autostima, assertività, aiuto ; - svolgimento dell intero progetto in un numero inferiore di classi terze ma con una maggiore frequenza (5/6 incontri rispetto ai 3 dell anno precedente). 8
9 B) DIFFUSIONE DELLA PRATICA DELLA PREVENZIONE AGLI STAKEHOLDER Il terzo anno di intervento si focalizzerà sulla formazione delle seguenti tipologie di Stakeholder: 1. Volontari: è prevista una formazione per le associazioni di volontariato; è in fase di definizione l intervento che si attuerà con i volontari della Croce Verde di Adria che ha il fine di indagare i principali fattori di rischio del comportamento suicidario, il rapporto con le persone bisognose di aiuto in modo da favorire la richiesta di aiuto e il successivo supporto; ci si propone, inoltre, di valorizzare, con un maggior coinvolgimento, le associazioni di volontariato offrendo la possibilità di aprire uno sportello di primo orientamento al fine di poter indirizzare al meglio le persone che presentano un problema legato al tema della depressione e del rischio suicidario; ci si propone di coinvolgere particolarmente le associazioni per anziani AUSER e ANTEAS; 2. Operatori Psichiatrici: si svolgeranno interventi specifici con infermieri psichiatrici sulla relazione con il paziente depresso, il comportamento da adottare con il paziente in crisi psicologica acuta, il riconoscimento delle situazioni di crisi; 3. Istituzioni religiose: si svolgeranno gruppi formativi per animatori, volontari e le figure presenti nell ambito parrocchiale, con lo scopo di individuare i bisogni sociali e psicologici delle persone, conoscere i principali fattori di rischio e rapportarsi con le persone bisognose di aiuto in modo da favorire la richiesta di aiuto; 4. Addetti all assistenza dei Servizi Sociali dei Comuni: la formazione verterà sull individuazione dei bisogni sociali e psicologici dell utenza e riconoscimento delle situazioni di crisi; si propone di allargare la formazione anche agli addetti all assistenza delle cooperative in modo da coinvolgere un più ampio numero di personale; 5. Utenti: verranno attivate 2 tipologie di interventi: a) gruppi psicoeducazionali per utenti che hanno attuato gesti autolesivi; b) formazione di un gruppo di utenti per partecipare a un progetto che li potrà portare a essere figure di riferimento per altre persone con bisogni simili, ad esempio con la costituzione di gruppi di auto-aiuto; gli utenti verranno selezionati fra le persone in carico al Dipartimento di Salute Mentale con almeno un precedente tentato suicidio, con attuale bassa ideazione suicidaria, discreto compenso del disturbo psichico e disponibilità a partecipare al progetto; 6. Arma dei Carabinieri: si propone una formazione (due incontri) da attuarsi con i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri; 7. Polizia: si propone di elaborare un opuscolo divulgativo che tratti le modalità di contatto nei momenti di difficoltà; 8. Medici di Medicina Generale: la formazione attuata nell anno 2010 verrà ripresa e approfondita; 9. Farmacisti: ci si prospetta di fare un indagine epidemiologica sul tema, proponendo un questionario da presentare alla popolazione che accede alle strutture farmaceutiche. C) SUPPORTO A FAMILIARI E PARENTI DI PERSONE CHE SI SONO SUICIDATE Il centro per il sostegno a familiari e parenti di persone suicide rivolto ai sopravvissuti ad un suicidio per cercare di aiutarli nel difficile compito di elaborare quanto è accaduto e di tentare di ricostruire un equilibrio emotivo per loro accettabile resterà attivo anche nel terzo anno lavorativo. Si terranno gruppi di supporto a singole famiglie o a 9
10 gruppi di famiglie a cadenza quindicinale e si potranno prevedere anche incontri individuali e gruppi di auto aiuto. D) DIFFUSIONE DEL SITO INTERNET Il sito internet e la pagina facebook La Prevenzione del Suicidio, saranno mantenuti attivi non solo come strumenti di divulgazione del progetto e sensibilizzazione alla tematica del comportamento suicidario, di ricerca, di confronto attraverso l utilizzo dei forum attivi, ma anche come veri e propri strumenti di contatto, comunicazione e supporto al fine di poter esprimere una forma di aiuto e di prevenzione diretta del suicidio che vada oltre le strutture. E) RICERCA Al percorso già in atto dal 2005 nel Dipartimento di Salute Mentale dell ULSS 18 riguardante la registrazione del fenomeno tentati suicidi nel territorio dell ULSS 18, si affiancherà l estensione della rilevazione anche al territorio dell Azienda ULSS 19. Per ogni caso di tentativo autolesivo verranno raccolti i dati socio-demografici, la diagnosi psichiatrica, il metodo autolesivo utilizzato, precedenti tentativi e se sono casi nuovi al Servizio o già in carico. Inoltre, ai soggetti che accetteranno di collaborare si chiederà di compilare tre questionari clinici sui sintomi depressivi, i segni di disturbo borderline di personalità e un questionario di motivazione alla vita. Un secondo percorso di ricerca epidemiologica potrà essere costruito a partire dal questionario presente nel sito internet che indaga su conoscenze, opinioni e credenze della popolazione sul tema del suicidio. Il questionario è compilabile in modo anonimo e vengono richieste alcune informazioni su: Età, sesso, condizione professionale; Motivo per cui si accede al sito; Opinioni e credenze personali sul suicidio; Opinione sul sito e sulla sua utilità. L'indagine sull ideazione suicidaria nella popolazione che accede agli ambulatori del MMG (Proposta di ricerca epidemiologica che ha avuto inizio da Gennaio 2011 e che proseguirà per tutto l anno lavorativo) proseguirà sino al mese di Giugno per quanto riguarda la raccolta dei dati e quindi la somministrazione dei questionari ai pazienti dei MMG. Seguirà l elaborazione dei dati e la restituzione delle informazioni raccolte attraverso la stesura di un articolo scientifico. Successivamente, verranno contattate le persone che, dando il loro consenso, hanno richiesto che venisse rivista la loro situazione specifica. Un altro progetto di ricerca attivo e in via di sviluppo riguarda un indagine sui modi di gestire le notizie relative ai suicidi nei quotidiani. I dati raccolti verranno elaborati al fine di proporre delle linee guida per i giornalisti che trattano argomenti relativi alle tematiche del comportamento suicidario. Altri possibili filoni potranno essere individuati nel corso dell attuazione del progetto in aree quali i bisogni psicosociali nelle popolazioni a rischio, i pregiudizi, l utilizzo di internet e dei social network nella prevenzione, soprattutto fra i giovani. 10
11 INDICATORI L individuazione di indicatori utilizzabili nella valutazione di un intervento nell area della prevenzione pone difficoltà legate ai tempi lunghi dei risultati, alla bassa frequenza di un evento come il suicidio, al bias collegato alle variabili di contesto; proveremo pertanto a monitorare: Indicatori di processo utili per valutare lo svolgimento dell intervento: N. protocolli integrativi con i partner del progetto per azioni specifiche; N. incontri sul benessere psicologico nelle scuole; N. stakeholder formati per la peer-to-peer education; N. accessi interattivi al sito internet; N. incontri di disseminazione; Contributi scientifici resi pubblici; Definizione di procedure omogenee sul territorio polesano per la rilevazione dei tentati suicidi; Definizione di procedure omogenee sul territorio polesano per la rilevazione dei suicidi. Indicatori di risultato utili a valutare l efficacia di un intervento: Presenza ideazione suicidaria in un campione rappresentativo della popolazione: il monitoraggio di tale indicatore nei gruppi target può essere utile a valutare l intervento in tempi medi, da valutare tramite questionari in collaborazione ad es con MMG; Conoscenza dei servizi da valutare tramite questionari; Opinioni sul suicidio e la depressione: utile a valutare lo stigma, quindi, indirettamente la resistenza a chiedere aiuto in caso di bisogno; da valutare tramite questionari; Consumo pro capite e numero di persone che assumono farmaci antidepressivi: utile a valutare il numero di persone in trattamento per depressione, i pattern di trattamento. Parallelamente verranno monitorati indicatori quali il numero di suicidi, il numero di parasuicidi ospedalizzati e il numero di parasuicidi non ospedalizzati che, pur scarsamente utili a valutare l efficacia dell intervento nel breve termine dati i tempi necessari per vedere l effetto di un intervento preventivo e il bias legato alle modalità di registrazione, sono utili per seguire l andamento del fenomeno. ATTIVITA COLLATERALI Le iniziative descritte saranno accompagnate da un attività di disseminazione dell informazione e da una riflessione sulla metodologia e i risultati atta ad alimentare una produzione scientifica. DISSEMINAZIONE Viene coordinata la partecipazione dei partner del progetto attraverso lo scambio costante di informazioni e risultati, riunioni organizzative periodiche e organizzazione del gruppo di lavoro. Viene effettuata una rendicontazione periodica all ULSS 18 e alla Fondazione CaRiPaRo, sull andamento del progetto, il rispetto delle scadenze previste, le voci di spesa, ecc Saranno pianificate azioni e momenti di divulgazione dell iniziativa attraverso lo svolgimento di incontri con la popolazione concordati con i Comuni e con altri Enti secondo un calendario che verrà definito. 11
12 E prevista la definizione di un piano di comunicazione atto a sostenere le azioni del progetto e diffonderne i risultati. ATTIVITA SCIENTIFICA Le riflessioni sulla metodologia e i possibili risultati potranno essere oggetto di contributi scientifici in convegni nazionali o internazionali di prevenzione del suicidio. E prevista la partecipazione ad un convengo internazionale per diffondere i risultati del progetto e l organizzazione di un Convegno nel polesine oltreché la pubblicazione di un manuale pratico di formazione alla prevenzione del suicidio al termine del progetto. OLTRE IL PROGETTO Ci si attende che le modalità di lavoro e le azioni del progetto possano continuare a far sentire i loro effetti anche dopo il periodo indicato sulla base dei seguenti presupposti: il mantenimento di una rete permanente di collaborazione dedicata ai temi della promozione della salute mentale formata dai diversi agenti, istituzioni ed associazioni che hanno una parte attiva nel progetto, rete sulla quale potranno transitare altre iniziative di collaborazione; la sensibilizzazione delle categorie professionali coinvolte nel progetto attraverso il processo di peer education; la sensibilizzazione e l attenzione al tema della salute mentale e del suicidio nella comunità; la promozione di associazioni User costituite da persone che hanno sofferto di disturbi psichici; la promozione di forme di aggregazione di familiari e parenti di persone che si sono suicidate; il trasferimento nella routine di azioni del progetto quali il coordinamento delle iniziative, gli interventi nella scuola, il controllo dei mezzi letali, l attenzione per le persone che hanno tentato il suicidio e i sopravvissuti proseguimento delle attività connesse al sito internet. 12
13 TEMPI ATTESI DIAGRAMMA DI GANNT Attività di progetto G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D Coordinamento progetto DELTA Attività nelle scuole Interventi con gli stakeholder Interventi sui sopravissuti Sito internet Ricerca Disseminazione Attività scientifica
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