NATURAL MENTE: CONOSCIAMO VIVIAMO E RISPETTIAMO LA NATURA
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- Vittore Castelli
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2 NATURAL MENTE: CONOSCIAMO VIVIAMO E RISPETTIAMO LA NATURA Questo progetto nasce come continuazione e approfondimento del lavoro dello scorso anno, si è pensato di continuare in questa direzione prendendo in considerazione l interesse dei bambini nei confronti dell ambiente natura che li circonda. Quest anno abbiamo pensato di approfondire il tema natura collaborando in modo ancora più attivo con l associazione Viaterrea che dispone di spazi già usufruiti lo scorso anno, come: il centro diurno la Meridiana e gli ambienti della Rocca Malatestiana di Cesena. Attraverso l esplorazione, la ricerca, la scoperta, l osservazione, la formulazione di ipotesi, i bambini possono conoscere e vivere con consapevolezza la natura che li circonda. Particolare rilievo sarà data alla narrazione, nucleo progettuale del percorso didattico. La struttura narrativa è il fondamento pedagogico dell apprendimento e veicolo di esperienza e di conoscenza che permetterà ai bambini di leggere la realtà, trasformarla e fare collegamenti. Maggiore incremento sarà dato alla zona ascolto : momenti di conversazione e confronto durante i quali i bambini potranno raccontare le loro storie, le loro esperienze, le loro curiosità perché le storie non ascoltate muoiono. Attraverso i laboratori e le attività didattiche i bimbi avranno la possibilità di sperimentare e sperimentarsi, scoprendo, approfondendo nuovi aspetti della natura, ma anche legami di continuità col lavoro svolto lo scorso anno. Un attenzione particolare si avrà sulla trasformazione: - seme pianta fiore frutto (far crescere le piante è come crescere una parte di se stesso) - seme fiore colore (trasformazione: fiore oggetto magico) - legno e le sue caratteristiche - animali e le loro caratteristiche - frutto e albero di provenienza Personaggio mediatore di quest anno è l uccellino CiP amico e confidente dell albero Mirabolano. Le esplorazioni avverranno sia sul piano della realtà, con spostamenti fisici, sia sul piano immaginativo metaforico, con ricerche supportate dall utilizzo di materiale documentativo come: immagini, video, audio ecc. Questo permetterà un ampliamento della visione pedagogica e psicologica, in quanto il mondo della natura è molto vicino all animo infantile del bambino che col suo ANIMISMO identifica ogni oggetto come portatore di sentimenti umani. Il progetto nasce dall esigenza di riportare il bambino ad avere un rapporto di SINESTESIA, cioè corrispondenza fra i sensi e tutto ciò che lo circonda ma soprattutto condurlo a imparare ad imparare che è la spinta necessaria ad affrontare, per tutta la vita, con curiosità ed entusiasmo tutto ciò che non si conosce.
3 OBIETTIVI GENERALI Sensibilizzare il bambino ad avere cura e rispetto per l'ambiente; Stimolare nei bambini la curiosità e l interesse per l esplorazione del territorio che li circonda; Sviluppare atteggiamenti di tipo scientifico: esplorazione, osservazione, classificazione, formulazione di ipotesi e verifica; Stimolare alla scoperta e all avventura; Conoscere le caratteristiche della natura; Arricchire il bagaglio lessicale e le competenze linguistiche proprie del riassumere, descrivere, raccontare, fornire spiegazioni, conversare. Favorire la creatività e le emozioni di ogni singolo bambino attraverso l utilizzo di favole e racconti; Sviluppare la manualità e affinare differenti percezioni lavorando con materiali vari; Usare diverse tecniche espressive e comunicative; Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente. Favorire la rielaborazione di esperienze vissute. OBIETTIVI SPECIFICI : Sono riferiti ai campi di esperienza: Il Se e l'altro. Il corpo in movimento I discorsi e le parole L arte, la musica e i Media Numeri e spazio, fenomeni e viventi.
4 Il FARE attraverso il gioco è una delle caratteristiche della scuola dell infanzia pertanto le insegnanti proporranno ai bambini una serie di laboratori che saranno organizzati per tutte e tre le fasce d età con contenuti e modalità diverse. Gli strumenti di lavoro per l attivazione dei laboratori saranno il racconto, la fiaba, la narrazione. Si creeranno occasioni di meraviglia e nuovi mondi da scoprire attraverso il FARE. SE ASCOLTO DIMENTICO SE VEDO RICORDO SE FACCIO IMPARO
5 LABORATORIO PSICOMOTORIO - GIOCHI MOTORI DEL FACCIAMO FINTA DI ESSERE UN SEMINO UNA FARFALLA - SALTARE, ROTOLARE, STRISCIARE, GATTONARE - PERCORSI - EQUILIBRIO VIVERE PIENAMENTE LA PROPRIA CORPOREITA PER ARRIVARE A PERCEPIRNE IL POTENZIALE COMUNICATIVO
6 LABORATORIO NARRATIVO-TEATRALE LE FIABE, I RACCONTI, LE STORIE (DI ANIMALI, PERSONE, ALBERI, OGGETTI) SARANNO IL MEZZO ATTRAVERSO CUI I BAMBINI IN MANIERA PERSONALE (OGNUNO SECONDO LE PROPRIE MODALITA, TEMPI, SENTIMENTI) POTRANNO AVVERTIRE LA FESTIVITA NELLA FERIALITA PER ARRIVARE A CONOSCERE E RICONOSCERE EMOZIONI E STATI D ANIMO NAVIGANDO TRA REALE E FANTASTICO. ASCOLTARE PER POI INVENTARE NUOVE STORIE ARRICCHIRE IL LESSICO CAPIRE SENTIMENTI PROPRI E ALTRUI INTERPRETARE CON LA FANTASIA COSE REALI PER TRASFORMARLE, CONFRONTARLE E A VOLTE PER RIFIUTARLE IMPARARE ATTRAVERSO LE METAFORE IMMAGINAZIONE E FANTASIA
7 L arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità. (Ugo Foscolo)
8 LABORATORIO GRAFICO-PITTORICO-CREATIVO E FALEGNAMERIA ESPLORARE E CONOSCERE VARI MEZZI ESPRESSIVI, SPERIMENTANDO TECNICHE E MATERIALI DIVERSI, AVENDO CURA DI VALORIZZARE ( NELLE ATTIVITA PROPOSTE ) LA DIVERSITA DEGLI STILI PERSONALI. IL BAMBINO GUARDA CON OCCHI DIVERSI IL MONDO CHE LO CIRCONDA E..CREA EMOZIONANDOSI IN OGNI AUTENTICA OPERA NUOVA VIENE AD ESPRIMERSI UN MONDO NUOVO, ANCORA MAI ESISTITO. ACCANTO AL MONDO NATURALE NE VIENE COSI AD ESISTERE UN ALTRO, QUELLO DELL ARTE, UN MONDO CHE E REALE ALLO STESSO MODO PERCHE E IL REALE INTERIORE. ( KANDINSKY )
9 LABORATORIO SCIENTIFICO OSSERVAZIONI, RIFLESSIONI, SPERIMENTAZIONI RIGUARDANTI IL TRASCORRERE DEL TEMPO, LA CICLICITA DELLE STAGIONI, LA RACCOLTA E MANIPOLAZIONE DEI REPERTI NATURALI DOMANDE SU FENOMENI NATURALI OSSERVAZIONI DI ANIMALI COLTIVAZIONI IPOTESI SEMINE PIANTUMAZIONI
10 TUTTO QUESTO SI INTRINSECA CON SENSAZIONI E PERCEZIONI: DURO-MOLLE DOLCE-ASPRO-SALATO GRADEVOLE RUVIDO VISCIDO ODORI-SAPORI-SUONI
11 NUCLEI OPERATIVI Natural-mente in città Piante di oggi e di ieri Animali domestici e del prato Trasformiamo ciò che l ambiente ci dona PAROLE CHIAVE esplorare... ricercare.. elaborare.ascoltare..formulare ipotesi....mettersi in gioco..fare. osservare..... storie verificare....racconti..animali.. reale....fantastico... emozioni.. trasformare.. curiosità.. piante..
12 LA VALUTAZIONE Dalle Indicazioni Nazionali.i docenti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono il qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni è importante che i docenti definiscano le loro risposte in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini. Seguendo le Indicazioni Nazionali e riconoscendo l importanza di questa prassi educativa, mettiamo molta cura e attenzione per elaborare una valutazione efficace al percorso educativo. La valutazione non vuol dire giudicare, ma significa conoscere e capire i bambini e il contesto scolastico. Essa è un elemento della professionalità dell insegnante per orientare al meglio la propria azione educativa. Azione educativa che si serve di due elementi molto importanti: l ascolto e l osservazione dei bambini. Nei diversi momenti della giornata scolastica, attraverso questi strumenti, raccogliamo degli elementi significativi, le tracce, che costituiscono il loro vissuto fatto di interessi, curiosità, storie personali, preziose per poter elaborare un progetto didattico partecipato e condiviso. La valutazione ha diverse fasi: INIZIALE, FORMATIVA E FINALE. VALUTAZIONE INIZIALE PER DEFINIRE UN PROFILO DEL BAMBINO (potenzialità, bisogni, obiettivi da perseguire) STRINGERE UN PATTO EDUCATIVO CON LA FAMIGLIA CONDIVIDERE CON IL BAMBINO IL PERCORSO ORGANIZZARE SPAZI, ATTIVITA, LABORATORI, TEMPI VALUTAZIONE FORMATIVA La valutazione formativa accompagna il percorso di apprendimento in itinere e si basa non solo sulle prestazioni osservabili, ma soprattutto sui processi. Questo significa che non si occupa solo dei contenuti espliciti (cose da imparare) ma anche dei fattori di processo, cioè di quelli che entrano in gioco nel processo di apprendimento: le strategie, gli stili personali di apprendimento, le attitudini, le miscredenze, gli atteggiamenti e le motivazioni.
13 QUALI STRUMENTI UTILIZZIAMO NELLA VALUTAZIONE FORMATIVA? LE INTERVISTE AI BAMBINI I COLLOQUI LE BUONE DOMANDE LE OSSERVAZIONI MIRATE DELL INSEGNANTE L AUTOVALUTAZIONE DEL BAMBINO AUTOVALUTAZIONE DEL BAMBINO PERCHE? PER AVERE CONSAPEVOLEZZA DEL MIO MODO DI APPRENDERE PER MIGLIORARE L AUTOSTIMA PER SUPERARE GLI STILI DI ATTRIBUZIONE AL DI FUORI DI ME PER SENTIRMI PARTE ATTIVA DEL MIO PROCESSO DI APPRENDIMENTO PER DARE SIGNIFICABILITA ALL IMPEGNO SCOLASTICO COSA FACCIAMO PER COSTRUIRE UN ATTEGGIAMENTO RIFLESSIVO NEI BAMBINI? PRESTIAMO ATTENZIONE al nostro linguaggio che non deve essere valorizzante, giudicante e colpevolizzante. PRESTIAMO ATTENZIONE ai processi più che ai prodotti. CI CONFRONTIAMO tra colleghi sull idea della valutazione. CREDIAMO NELLE POTENZIALITA dei bambini. PROMUOVIAMO l autonomia decisionale. RIVALUTIAMO L ERRORE come mezzo per imparare da se stessi. DIAMO PAROLA ai bambini promuovendo la discussione pratica. VALORIZZIAMO attività e giochi spontanei. COSTRUIAMO il clima di accettazione all interno delle sezioni. CHIEDIAMO ai bambini la giustificazione delle loro teorie. VALORIZZIAMO il pensiero divergente. INDIVIDUIAMO percorsi atti alla costruzione della buona immagine di sé. SCEGLIAMO proposte graduali per promuovere il successo scolastico. PRESTIAMO ATTENZIONE ai processi più che ai prodotti.
14 VALUTAZIONE FINALE PER FAR SI CHE IL BAMBINO RICONOSCA LE PROPRIE CAPACITA E I PROPRI LIMITI DESCRIVERE I PROGRESSI PIU CHE MISURARLI PASSAGGIO DI INFORMAZIONI ALL ORDINE DI SCUOLA SUCCESSIVO COME? ATTRAVERSO INTERVISTE ANALISI DEGLI ELABORATI REALIZZATI OSSERVAZIONI DURANTE LE ATTIVITA DOCUMENTAZIONE L AUTOVALUTAZIONE DELL INSEGNANTE La valutazione non coinvolge solo i bambini ma in primis le insegnanti e l intero sistema educativo. E fondamentale per noi l autovalutazione come modalità riflessiva: SULL INTERA ORGANIZZAZIONE, SULL OFFERTA FORMATIVA E SULLA DIDATTICA SULLE SCELTE DEL PROPRIO OPERATO E SULLE AZIONI IN RISPOSTA AI BISOGNI DEI BAMBINI SULLA METODOLOGIA E SULLA PROPRIA MEDIAZIONE SULLA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI PREGIUDIZI CHE STANNO ALLA BASE DEL PROPRIO MODO DI RAGIONARE L AUTOVALUTAZIONE DELL INSEGNANTE PER MIGLIORARE COOPERARE MODIFICARE RENDICONTARE L AUTOVALUTAZIONE: CON QUALI STRUMENTI? INCONTRI COLLETTIVI DI PROGRAMMAZIONE VERIFICA E RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DIDATTICO DOCUMENTAZIONE COME MEMORIA DI UN PERCORSO CONSULTABILE E FRUIBILE DA SE STESSI E DAI COLLEGHI
15 Insegnanti referenti del progetto Fiore Rosso: Pollini Manuela - Lucchi Angela Fiore Bianco: Battistini Barbara - Solfrini Daniela Fiore Giallo: Sassi Antonietta - Selva Danila Fiore Viola: Malandugno Maria Grazia -Casadei Gabriella Fiore Blu: Leonardi Patrizia Onofri Alessia
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