DIREZIONE DIDATTICA DI LEGNAGO 1 º CIRCOLO

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1 DIREZIONE DIDATTICA DI LEGNAGO 1 º CIRCOLO ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PROGETTO I.R.C. NELLE SCUOLE DELL INFANZIA COLLODI DI CASETTE, G. UNGARETTI DI TERRANEGRA, COTTA DI LEGNAGO. TITOLO: INSEGNANTE: NALIN IRENE

2 ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE E MOTIVAZIONI DELLA SCELTA Poi Dio disse: Ecco, Io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli animali del cielo e a tutti gi esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, Io do in cibo ogni erba verde. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. (Gn 1,29-31) Molto importante è aiutare il bambino a vedere nel Dio Creatore della Vita, colui che si prende cura di noi: creando il mondo con le sue meraviglie, Dio voleva preparare una casa per l uomo. Infatti, crea l uomo e la donna quando nel mondo tutto era pronto per accoglierli, e vide che tutto era buono. Parlare di Dio creatore ai bambini significa invitarli ad osservare un insetto, un fiore colorato, una piantina che cresce: questo aiuterà a non pensare alla creazione come ad un fatto avvenuto all inizio del mondo, ma come ad una realtà che si può contemplare oggi, come se avvenisse per la prima volta. La programmazione di questo anno scolastico pone l accento sugli animali creati da Dio, in particolare gli animali citati nella Bibbia, e che faranno da filo conduttore delle diverse unità formative che sviluppano il progetto stesso. Il mondo degli animali ha sempre affascinato, e continua ad affascinare i bambini. Quanti di loro si addormentano alla sera stringendo tra le braccia un animale di peluche o fantasticando incredibili avventure con il loro beniamino: cane, gatto, o cavallo che sia. È sufficiente dare uno sguardo al nutrito elenco degli eroi a quattro zampe del cinema di animazione, dei fumetti o della televisione, per renderci conto del feeling esistente tra il mondo dell infanzia e mondo animale. Ed è proprio partendo da questa constatazione che è nata l idea di una progettazione sugli animali che compaiono nella Bibbia. Il coinvolgimento degli animali nella storia dell uomo è particolarmente evidente nella storia di Noè, nella quale sono presenti molti ingredienti tipici delle storie per bambini. Gli uomini cattivi che provocano il castigo e l uomo buono sul quale si costruisce un mondo giusto; l intervento di Dio che punisce e salva; l arca come luogo di sicurezza; l arcobaleno come segno di pace. La storia però non si esaurisce nel racconto curioso e favolistico che piace tanto ai bambini, ma diventa mezzo per rivelare verità profonde: questo racconto affronta il tema della fiducia. Il bambino per le sue caratteristiche affettive e cognitive è molto sensibile a questo argomento: infatti, come Noè si fida di Dio, così egli si fida degli adulti che gli vogliono bene. È importante trasmettere che Dio padre ci è vicino, anche quando ci sono delle difficoltà; il bambino ha bisogno di sentire che esiste Qualcuno che non lo abbandonerà mai. ( L'ora di religione - rivista specializzata).

3 Il coinvolgimento degli animali è evidente anche nel momento natalizio, molto vicino al bambino che si sente attratto dalla figura di un altro "bambino": Gesù. Il contorno che il bue e l'asinello fanno al piccolo nato sa di calore e protezione, sentimenti di cui abbisognano anche i nostri bambini. La Bibbia, sottoposta all'attenzione del bambino, può suscitare la sua curiosità e stimolare domande che lo aiutano a crescere e rispondono ai suoi bisogni. Attraverso i racconti dell infanzia di Gesù, della sua vita pubblica e della Pasqua, il bambino imparerà a conoscere la storia di Gesù, e a capire che Dio è intervenuto nella vita dell'uomo amandolo, correggendo i suoi sbagli e perdonandolo. Inoltre, sottolineando l'amore paterno di Dio verso gli uomini, potrà trovare risposte ai bisogni di sicurezza e sostegno. Non di rado l'accostamento di qualche animale a un santo "speciale" è legato a episodi fantastici o a leggende che ben si prestano alle narrazioni e coniugano aspetto umano e religioso in un modo adatto al bambino: a Gubbio (ad esempio) animali e uccelli si comportano come creature umane a testimonianza dell'amore unico che percorreva il creato in tutti i suoi esseri. I santi offrono a tutti noi esempi di bontà: i loro messaggi sono un invito a impegnarci per migliorare. (Guida didattica di educ. Religiosa: "Un mondo di gioia") La scelta di questo piano di lavoro è stata operata in attinenza e continuità con il piano di lavoro scolastico annuale scelto dalle scuole dell infanzia del circolo didattico e che ha come tema conduttore la terra, per una serie di motivazioni pedagogiche e didattiche che investono anche il campo dell'educazione religiosa: per noi insegnanti, infatti, è importante dare unità e continuità all intero processo didattico durante il periodo di attività, e ci pare altresì opportuno offrire l'occasione di scoprire la "dimensione religiosa" partendo dalla quotidianità. FINALITÀ E ORIENTAMENTI GENERALI Le attività in ordine all insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza. L insegnamento della Religione Cattolica si inserisce armoniosamente nel contesto della vita della scuola, rispettandone e valorizzandone le finalità e i metodi propri. Esso concorre in modo specifico a promuovere e maturare, a livello affettivo, sociale e religioso, l identità, l autonomia e le competenze dei bambini e delle bambine della scuola dell infanzia, attraverso attività opportunamente proposte. La scuola dell infanzia, mediante l insegnamento della Religione Cattolica, abilita gradualmente i bambini a cogliere i segni e i valori della religione cattolica e della religiosità e ad esprimere e comunicare l esperienza religiosa con parole e gesti. Scopo dell I.R.C. è promozione e educazione ai valori umani e Cristiani quali l altruismo, il rispetto, la pace, la fratellanza, l amore.

4 OBIETTI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi specifici d apprendimento propri dell insegnamento della Religione Cattolica per la scuola dell infanzia, nell ambito delle indicazioni nazionali, sono i seguenti: Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore. Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata nei Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane. Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell amore testimoniato dalla Chiesa. Attraverso relazioni significative, i bambini sono aiutati ad aprirsi alla meraviglia e allo stupore nei confronti dell esperienza religiosa, che incontrano nell ambiente di vita, nelle persone, nel mondo circostante, attraverso tanti segni. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Il sé e l altro (Relativamente alla religione cattolica) - Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo in movimento (Relativamente alla religione cattolica) - Riconosce nei segni del corpo l esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l immaginazione e le emozioni. Linguaggi, creatività, espressione (Relativamente alla religione cattolica) - Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere,canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole (Relativamente alla religione cattolica) - Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo (Relativamente alla religione cattolica) - Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. UNITÀ FORMATIVE Il progetto è suddiviso in unità formative, che saranno sviluppate in riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento per la religione cattolica e in conformità con le attività didattiche della scuola dell infanzia. Le unità formative saranno le seguenti:

5 U.F.1: IO, TU, NOI.CHE BELLO STARE INSIEME!. U.F.2: E DIO CREÒ GLI ANIMALI.E LI FECE SALIRE INSIEME SULL ARCA. U.F.3: GLI ANIMALI NEL PRESEPE. U.F.4: L ASINELLO AMICO DI GESÙ. U.F.5: UNA COLOMBA ANNUNCIA: È PACE! CHE GIOIA: È PASQUA!. U.F.6: S. FRANCESCO E IL LUPO. Esse verranno poi opportunamente articolate in modo adeguato all età e alle capacità dei bambini, al fine di condurli ad una progressiva consapevolezza di sé e della realtà religiosa. TEMPI E SPAZI 1ª Unità Formativa: settembre-metà ottobre. 2ª Unità Formativa: metà ottobre-novembre. 3ª Unità Formativa: dicembre- gennaio. 4ª Unità Formativa: febbraio- marzo. 5ª Unità Formativa: aprile. 6ª Unità Formativa: maggio giugno. Gli spazi utilizzati per le attività saranno le aule delle singole sezioni, il salone e il cortile della scuola. METODOLOGIA ESPERIENZE/ATTIVITÀ/ PROPOSTE Il filo conduttore delle tematiche proposte nelle Unità formative ha come oggetto gli animali, si è quindi pensato di proporre una pecorella quale personaggio guida e sfondo integratore. In particolare, per quest anno scolastico, sarà presentata ai bambini la pecorella Serenella e la sua sacca delle sorprese, utile per lanciare di volta in volta l argomento proposto dall insegnante. I bambini lavorano a piccoli gruppi di età omogenea o eterogenea, coinvolti in conversazioni e confronto con il gruppo,o in attività di brain storming. L insegnamento della Religione Cattolica sarà comunicato in modo semplice, partendo appunto dall esperienza diretta dei bambini e dai loro vissuti, dalle esigenze di vita e dai loro interessi, ma soprattutto rispettando la loro sensibilità. Si passa poi a problematizzare l esperienza. Dal fare si passa al pensare, al raccontare lo stupore provato davanti alla realtà, a descrivere i ricordi e/o il disorientamento avvertito. Questa motivazione diventa spinta ad indagare la realtà stessa. Così si può intuire il senso dell esperienza leggendo i propri vissuti e scoprendone il perché, riesprimendo il senso della realtà con diversi linguaggi, con parole, gesti, con immagini e rappresentazioni. È il momento della riflessione e della consapevolezza. Infine le trame, i pensieri dei bambini si collegano scoprendo un senso che va oltre l esperienza stessa, intuendone il significato religioso. È tempo di far sintesi degli elementi emersi e operare una rilettura in chiave religiosa dell esperienza vissuta o raccontata.

6 Per quanto riguarda la proposta delle attività, tenuto conto delle esigenze del bambino di questa fascia d età (3/6 anni), la scelta verterà sulle seguenti modalità: Comunicazione orale (ascolto di racconti e letture di brevi testi biblici e non) Conversazioni, raccolta di elementi e materiali vari Elaborazioni grafiche individuali Ricostruzioni grafico-pittoriche di racconti Musica e canto (ascolto, memorizzazione ed esecuzione di canti e bans) Memorizzazione di poesie o filastrocche Uso dell audiovisivo Il gioco La drammatizzazione Attività di sintesi e condivisione di gruppo Nell attività specifica con i bambini si cercherà di adottare le strategie più idonee a mettere ciascuno nelle migliori condizioni, compatibili con i diversi gruppi d età e con le capacità di ciascuno. MATERIALI I materiali utili a svolgere la mia attività, conformi alle esigenze, mi sono stati messi a disposizione fin dall inizio dalle insegnanti di sezione, e questo mi permette di svolgere un buon lavoro con i bambini. Utilizziamo: La Bibbia dei piccoli ( La mia prima Bibbia ed. Elledicì) Cd e audiocassette musicali Giornali Materiali di facile consumo Altri materiali verranno poi di volta in volta specificati nelle Unità Formative. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche saranno frequenti nel corso dell anno scolastico al fine di predisporre, attuare e mutare con tempestività e specificità gli interventi necessari per l ottimizzazione della qualità dell istruzione. L osservazione sarà strumento privilegiato della verifica e tramite essa si faranno emergere e si riconosceranno le esigenze del bambino. Conversazioni, colloqui, disegni consentiranno di stabilire la rispondenza dei bambini alla proposta educativa che è stata loro offerta. È possibile che qualche unità formativa presenti un compito da risolvere; si definirà poi i criteri di valutazione promossi dall Unità Formativa stessa. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi è realizzata attraverso: L osservazione dei bambini e la loro risposta alle diverse proposte didattiche, agli stimoli, ai diversi compiti. Disponibilità al dialogo, partecipazione, attenzione.

7 La cooperazione nei lavori di gruppo, nella preparazione di cartelloni, nei momenti di drammatizzazione. Adeguate forma di verifica dei traguardi raggiunti in itinere per ogni unità di apprendimento. Alcuni giochi e canzoni che ripresenteranno quanto è stato vissuto fino a quel momento. Nella valutazione di ogni singolo alunno, si terrà comunque, sempre in considerazione, la progressione del processo di apprendimento in rapporto alla situazione di partenza. DESTINATARI CASETTE: l insegnante di Religione cattolica incontrerà i bambini il Martedì mattina, suddividendoli in tre gruppi di età eterogenea: un gruppo formato dai i bambini PICCOLI e MEDI delle sezioni A; un gruppo formato dai i bambini PICCOLI e MEDI della sezione B; e un gruppo formato dai bambini PICCOLI della sezione C e MEDI della sezione D; il Martedì pomeriggio i bambini GRANDI (5 anni) della sezione D; il Venerdì pomeriggio il gruppo di bambini GRANDI (5 anni) della sezione C. COTTA: gli interventi didattici saranno svolti il Giovedì mattina per i bambini PICCOLI (3 anni), il Giovedì pomeriggio, suddividendo i bambini MEDI (4 anni) in due gruppi di età omogenea, e un gruppo GRANDI (5 anni). TERRANEGRA: gli interventi didattici saranno svolti suddividendo i bambini in gruppi di età omogenea il Mercoledì pomeriggio due gruppi GRANDI (un gruppo formato dai bambini di 5 anni della sezione B e l altro composto dai bambini di 5 anni della sezione D). il Giovedì mattina un gruppo MEDI ( composto dai bambini di 4 anni della sezione C); ORARIO DI SERVIZIO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 9:00 10:00 Casette (Sez C+D) Terranegra(MediB+D) 10:00-11:00 Casette (Sez A) :00 Cotta (Piccoli) 11:00-12:00 Casette (Sez B) 12:00-13:00 Insegnante 12:00-14:00 Pausa 13:30-14:30 Terranegra(Grandi) 13:00-14:30 Cotta (Medi) 14:00 15:30 Casette (Grandi D) 14:30-15:30 Terranegra(Grandi) 14:30-15:30 Cotta (Grandi) 14:00 15:30 Casette (Grandi C)

8 TITOLO U.F.1 : IO, TU, NOI...CHE BELLO STARE INSIEME! settembre-metà ottobre U.F.2: : E DIO CREÒ GLI ANIMALI..E LI FECE SALIRE INSIEME SULL ARCA metà ottobre-novembre Traguardi per lo sviluppo delle Competenze per l I.R.C. La conoscenza del mondo. Linguaggi, creatività, espressione. ITINERARIO DIDATTICO SINTESI DELLE UNITÀ FORMATIVE DESTINATARI: Bambini di 3/4 anni OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE CONTENUTI - sviluppare un positivo senso di sé; - sperimentare relazioni serene con gli altri anche appartenenti a differenti tradizioni e accomunati dall appartenenza al gruppo scuola; - riconosce e riproduce gesti, parole e situazioni di accoglienza; - scoprire il gruppo di I.R.C. come comunità alla scoperta di Gesù. - esplorare con curiosità il mondo. - si apre alla comprensione che Dio è Creatore e Padre di tutti. Il bambino: - racconta con piacere di sé; - ascolta gli altri raccontarsi; - sa assumere gesti e parole di accoglienza; - comprende di appartenere al gruppo scuola e al gruppo di I.R.C. - conosce le proposte del percorso annuale. - esplora l ambiente naturale fermandosi a guardarlo e ascoltarlo; - costruisce una positiva idea si sé come persona e come creatura di Dio. Accoglienza. Il mondo del bambino. La meraviglia per il creato. U.F.3 GLI ANIMALI NEL PRESEPE dicembre/gennaio U.F.4: L ASINELLO AMICO DI GESÙ. febbraio- marzo U.F.5: UNA COLOMBA ANNUNCIA: È PACE! CHE GIOIA: È PASQUA! Linguaggi, creatività, espressione. - comprendere il significato del termine attesa; - impara alcuni termini del linguaggio cristiano, in particolare la parola Avvento. - conoscere Gesù di Nazareth come l atteso. - ascoltare e comprendere il senso religioso del Natale. - Individua gli elementi essenziali della vita di Gesù; - sviluppare interesse verso gli insegnamenti di Gesù, raccontati dal Vangelo. - sviluppa atteggiamenti di meraviglia davanti alla vita nuova che si apre; - ascolta con attenzione ed interesse il racconto evangelico che narra della resurrezione di Gesù. - sa cosa vuol dire attendere e aspettare; - riconosce alcuni termini e simboli caratteristici della festa del Natale; - sa che a Natale i cristiani festeggiano la nascita di Gesù - dimostra interesse per i racconti sulla vita di Gesù; - scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù. - osserva e coglie il senso del risveglio della primavera; - comprende che la Pasqua è la festa dei cristiani per la vita nuova di Gesù risorto; La nascita di Gesù. Infanzia di Gesù e vita pubblica. La Pasqua. Aprile U.F.6: S. FRANCESCO E IL LUPO. maggio giugno - conoscere alcuni testimoni dell amore di Gesù: i santi; - scoprire le figura di San Francesco. - individua alcune caratteristiche positive dei testimoni di Gesù; - ascolta con interesse il racconto della vita di San Francesco. I santi.

9 TITOLO U.F.1 : IO, TU, NOI...CHE BELLO STARE INSIEME! settembre-metà ottobre U.F.2: : E DIO CREÒ GLI ANIMALI..E LI FECE SALIRE INSIEME SULL ARCA metà ottobre-novembre U.F.3 GLI ANIMALI NEL PRESEPE dicembre/gennaio ITINERARIO DIDATTICO SINTESI DELLE UNITÀ FORMATIVE DESTINATARI: Bambini di 5 anni Traguardi per lo sviluppo delle Competenze per l I.R.C. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE CONTENUTI La conoscenza del mondo. Linguaggi, creatività, espressione. Linguaggi, creatività, espressione. - consolidare un positivo senso di sé; - narrare di sè per comprendere la propria storia personale in divenire, esprimendo emozioni e sentimenti ad essa collegati; - sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose e accomunati dall appartenenza al gruppo scuola; - scoprire il gruppo di I.R.C. come comunità alla scoperta di Gesù e la Chiesa come comunità di uomini e donne unita nel nome del Signore; - conoscere l obiettivo del percorso annuale di I.R.C.; - affinare capacità di osservazione dell ambiente che lo circonda; - Sviluppare atteggiamenti di riflessione sul mondo creato. - Comprendere il significato del termine Attesa ; - Ascoltare i racconti evangelici della nascita di Gesù, e comprenderne i contenuti; - Comprendere che il senso della grande attesa del Natale cristiano è Gesù, dono di Dio. Il bambino: - costruisce una positiva idea di sé come persona; - rievoca e rappresenta con il corpo emozioni e sentimenti legati alla sua vita di casa e di scuola; - racconta di sé e delle sue amicizie - riconosce ed apprezza situazioni di accoglienza da parte degli adulti e dei coetanei; - comprende di appartenere al gruppo scuola e al gruppo di I.R.C. - conosce le proposte del percorso annuale; - esplora con curiosità il mondo abitandolo con fiducia e speranza; - esprime emozioni davanti alla bellezza del mondo creato, riconoscendo la natura e le persone come dono di Dio Creatore. - Sa cosa vuol dire attendere-aspettare ; Sa ri-raccontare i brani evangelici utilizzando in modo appropriato i termini appresi. - Riconosce che il Natale è una grande festa per i cristiani che celebrano la nascita di Gesù; Accoglienza. Il mondo del bambino. La meraviglia per il creato. La nascita di Gesù. U.F.4: L ASINELLO AMICO DI GESÙ. febbraio- marzo - ascoltare semplici racconti biblici e narrarne i contenuti essenziali; - scoprire nei racconti del Vangelo alcuni elementi della persona e dell insegnamento di Gesù. - sa ri-raccontare le parabole evangeliche ascoltate; - apprezza il modo di parlare di gesù alla gente attraverso le parabole. Infanzia di Gesù e vita pubblica. U.F.5: UNA COLOMBA ANNUNCIA: È PACE! CHE GIOIA: È PASQUA! Aprile U.F.6: S. FRANCESCO E IL LUPO. maggio giugno Linguaggi, creatività, espressione. - affinare capacità di osservare e accorgersi della natura che si risveglia. - ascoltare la narrazione evngelica sulle vicende pasquali; - è interessato a comprendere i segni cristiani della Pasqua; - conoscere e comprendere gli insegnamenti di San Francesco; -cogliere nella vita di San Francesco il messaggio d amore, di pace, di vicinanza ai poveri e confrontarlo con la vita e l esempio di Gesù. - osserva e coglie il senso del risveglio della primavera; - comprende attraverso l ascolto di testi evangelici e segni nell ambiente circostante, che la Pasqua è la festa che celebra la vita nuova di Gesù Risorto; - ri-racconta i segni legati alla resurrezione di Gesù. - conosce gesti e parole che caratterizzano la vita di San Francesco; - interiorizza il messaggio d amore e di umiltà di San Francesco; La Pasqua. I santi.

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