IL PROJECT MANAGEMENT NELLO SPORT Elementi di pianificazione e controllo di eventi sportivi TIZIANA DI CIMBRINI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL PROJECT MANAGEMENT NELLO SPORT Elementi di pianificazione e controllo di eventi sportivi TIZIANA DI CIMBRINI"

Transcript

1 IL PROJECT MANAGEMENT NELLO SPORT Elementi di pianificazione e controllo di eventi sportivi TIZIANA DI CIMBRINI SOMMARIO: 1. Premessa 2. il concetto di progetto 3. L evento sportivo 4. La pianificazione dell evento sportivo: la definizione degli obiettivi strategici e operativi 5. Le fasi di controllo dell evento sportivo: verso un sistema di indicatori 5.1 Gli indicatori di processo Gli indicatori economicofinanziari Gli indicatori customer-based 1. Premessa Con l espressione Project Management si intende un insieme multidisciplinare di conoscenze, tecniche e pratiche che consentono la gestione di progetti complessi: Project Management is the art of directing and coordinating human and material resources throughout the life of a project by using modern management techniques to achieve predetermined objectives of scope, time, quality, and participant satisfaction [PMI Standards Committee, Project Management Body of Knowledge (PMBOK) (Drexel Hill, PA: Project management institute) 1987] Sebbene gli studi sul Project Management prendano formalmente avvio verso gli anni cinquanta 1, i primi importanti contributi possono rintracciarsi ben prima della seconda guerra mondiale 2. Negli anni sessanta si assiste ad una accelerazione della ricerca su problemi relativi alla teoria organizzativa, al management delle risorse umane e alla leadership. Inizialmente si è concentrata l attenzione sulle strutture organizzative dedicate ai progetti (matrici) e sui problemi di leadership di progetto per poi arrivare, successivamente, ad approfondire tematiche relative alla gestione delle risorse umane. Contemporaneamente al filone di ricerca di matrice organizzativa se ne è sviluppato un altro focalizzato sulle applicazioni informatiche per la pianificazione, il controllo e la risk analysis. Allo stato attuale, il Project Management sembrerebbe configurarsi, più che come un vero e proprio corpo teorico, come una tecnica gestionale per la pianificazione, la schedulazione e il monitoraggio delle attività che compongono un progetto. Recentemente a livello internazionale 3 ci si è interrogati circa la dignità teorica dell insieme di conoscenze costituenti il Project Management. A riguardo, i contributi teorici più recenti stanno indirizzando il loro impegno verso la strutturazione di un compiuto corpus teorico di Project Management 4. 1 Verso la fine di questo decennio, infatti, furono sviluppate le note tecniche di pianificazione reticolare del CPM e del PERT 2 Intorno al 1910, Henry Gantt elaborò il noto diagramma di Gantt 3 Ci riferiamo alle considerazioni emerse negli ultimi incontri di due autorevoli research networks, il primo guidato dall Università di Manchester e sponsorizzato dal Governo del Regno Unito attraverso l Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC), il secondo guidato dall Università canadese di Athabasca e sponsorizzata dal Project Management Institute of North America. 4 Si veda in proposito: J.R. TURNER, Towards a theory of project management: the nature of the project, in International Journal of Project Management, 24, 2006, 1-3; J.R. TURNER, Towards a theory of project management: the nature of the project governance and project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, 93-95; J.R. TURNER, Towards a theory of project management: the functions of project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, ; J.R. TURNER, Towards a theory of project management: the nature of the functions of project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, ; 1

2 2. Il concetto di progetto Il terreno di lavoro del Project Management è rappresentato dalle problematiche di gestione di progetti complessi. Queste vengono analizzate dalla letteratura distinguendo due distinte categorie: progetti gestiti singolarmente 5 e progetti multipli gestiti simultaneamente 6. Per questi ultimi è stata coniata l espressione programme management 7. Una definizione puntuale e universalmente riconosciuta di progetto non è facilmente individuabile nella letteratura e nella prassi. Volendo citare le definizioni più diffuse in letteratura si hanno le seguenti visioni di progetto: METAFORA DEFINIZIONE FONTI PROGETTO COME ORGANIZZAZIONE TEMPORANEA Temporary organization Bryman et al., 1987, Lundin and Soderholm, 1994, Kreiner K; 1995, Turner and Muller R, 2003 PROGETTO COME STRATEGIA DI UN ORGANIZZAZIONE A problem scheduled for solution Uno sforzo complesso, di regola di durata inferiore a tre anni, comportante compiti interrelate eseguiti da varie organizzazioni, con obiettivi, schedulazioni e budget ben definiti Insieme di sforzi coordinati nel tempo Sforzo temporaneo intrapreso per creare un prodotto o un servizio unico Un insieme di attività coordinate, con un inizio e una fine precisi, mirate al raggiungimento di un obiettivo specifico, in base a vincoli di tempo, costi e risorse Juran, Archibald, 1994 Kerzen, Project Management Institute, 1996 International Standards Organization (ISO 8402) Le summenzionate definizioni possono essere ricondotte a due differenti metafore di progetto. La prima metafora interpreta il progetto come organizzazione temporanea dotata di risorse proprie e finalizzata allo svolgimento di un compito. Questa metafora, che sembrerebbe accogliere molti consensi nella letteratura internazionale più recente, è stata coniata dalla scuola svedese 8 e sviluppata dalla scuola austriaca 9. 5 J.WATERIDGE, IT projects: a basis for success, in International Journal of Project Management, 1995, 13(3), pp J.H.PAYNE, Management of multiple simultaneous project: a state of the art review, in International Journal of Project Management, 1995, 13(3), pp ; A. VAN DER MERWE, Multiproject management organization structure and control, in in International Journal of Project Management, 1997, 15(4), pp D.C.FERNS, Developments in programme management, in International Journal of Project Management, 1991, 9(3), pp R.A. LUNDIN, A.SODERHOLM, A theory of the temporary organization. in Scandinavian Journal of Management, (4), pp

3 La seconda metafora interpreta il progetto come strumento utilizzato da un organizzazione per ottenere un obiettivo. L adozione dell una o dell altra metafora comporta differenti modi di approcciare le ricerche di Project Management relativamente alle tre fasi fondamentali di sviluppo, implementazione e conclusione di un progetto 10 : Muta, infatti, il contesto di riferimento del progetto e il ruolo assunto dal suo sistema di governo che risulta composto dai decisori di progetto che hanno la responsabilità principale di garantire il rispetto degli obiettivi e dei vincoli di progetto. I decisori di progetto possono essere un team di responsabili funzionali a cui è stato assegnato il progetto o, più probabilmente, un Project Manager. Uno dei principali compiti del sistema di governo consiste nel processo di pianificazione e controllo. Il progetto come strategia AMBIENTE OBIETTIVO VALUTAZIONE SISTEMA DI GOVERNO DEL PROGETTO PIANIFICAZIONE PROGETTO RISULTATO CONTROLLO La concezione di progetto quale strategia di una organizzazione comporta l identificazione del progetto quale strumento di un sistema di governo che costituisce il contesto ambientale di riferimento dello stesso. In questa prospettiva, lo sviluppo l implementazione e la conclusione del progetto sono segnate dalle note attività di pianificazione, controllo e valutazione della strategia laddove la valutazione viene condotta con riferimento all obiettivo perseguito dai decisori di progetto. In sostanza, la metafora del progetto-strategia valorizza una sola categoria di stakeholders di progetto, ovvero gli stakeholders interni al sistema di governo, costituiti dai decisori di progetto. La valutazione della performance di progetto risulta essere unidimensionale in quanto riferita ad un unica categoria di portatori di interessi. Il progetto come organizzazione temporanea SISTEMA DI GOVERNO = PROGETTO apprendimento azioni risposta aspettative AMBIENTE Stakeholders di progetto 9 R GARIES, M. HUEMANN, Project management competencies in the project-oriented organization. In: Turner JR, editor. People in Project Management. Aldershot: Gower; Crf. J. PACKENDORFF, Inquiring into the temporary organization: new directions for project management research, International Journal of Project Management, 1995, 11(4), pp

4 La concezione di progetto quale organizzazione temporanea porta ad identificare il progetto con il suo sistema di governo e, conseguentemente, il contesto di riferimento del progetto subisce un ampliamento venendo a coincidere con quello del sistema di governo. Agli stakeholders interni, decisori di progetto, si aggiunge una miriade di stakeholders esterni che popolano l ambiente del progetto-sistema di governo. Si tratta dei committenti di progetto, di soggetti esterni al sistema di governo ma interni all azienda, di soggetti esterni al sistema di governo e all azienda su cui il progetto va a d impattare in modo rilevante. La valutazione della performance di progetto viene ad assumere carattere multidimensionale in quanto riferita ad una molteplicità di soggetti portatori di interessi. Si aggiunga, inoltre, che questa prospettiva esplicita la capacità di apprendimento dell organizzazione progettuale mediante il circuito aspettative-azioni-risposta Indipendentemente dalla metafora di progetto adottata, è possibile rintracciare nelle diverse definizioni i tratti comuni che caratterizzano il concetto di progetto: 1. il progetto è qualcosa di unico, irripetibile; 2. il progetto presenta una data di scadenza; 3. il progetto è soggetto ad obiettivi di performance; 4. il progetto è costituito da un numero di attività complesse e/o interdipendenti svolte utilizzando uno sforzo congiunto di un pool di risorse. Al di là dei tratti comuni che caratterizzano tutti i progetti, l universo dei progetti risulta essere estremamente articolato e differenziato al suo interno. I progetti, infatti, possono essere variamente classificati in base alle loro dimensioni critiche 11. Una possibile classificazione, che utilizza il paradigma della complessità, è proposta da Willliams 12 che distingue l incertezza epistemica (epistemic uncertainty) dal concetto di incertezza strutturale (structural uncertainty). La prima riguarda l incertezza negli obiettivi e metodi. La seconda è misurata dal numero delle unità operative, degli elementi, delle parti, dei vari teams, che partecipano ad un progetto, dal loro livello gerarchico, dalla divisione dei compiti e dalla loro interdipendenza (interdependency). Alcune tipologie di progetto, come ad esempio i progetti di ricerca, abbinano all incertezza strutturale elevati gradi di incertezza epistemica collocandosi nella categoria dei progetti a maggiore complessità 13. Come rileva Corsi 14, alla luce delle disomogeneità che caratterizzano l universo dei progetti, trova sempre più consensi in letteratura la proposta di superamento di un modello unico di Project Management e l accoglimento di un Project Management contingente e contestuale che applichi i tradizionali strumenti di pianificazione e controllo ai progetti meno complessi ma che sappia anche integrare questi strumenti con nuove strategie di governance quando l incertezza collegata al progetto supera una soglia limite. 11 Per una rassegna di modelli classificatori si veda C. CORSI, Research Project Management, paper presentato al XI Convegno Annuale Aidea-Giovani La responsabilità sociale negli studi economico-aziendali, Pescara, marzo Crf. T.M. WILLIAMS, The need for new paradigms for complex projects, International Journal of Project Management, Vol. 17, n. 5, 1999, p Corsi evidenzia come gli obiettivi dei progetti di ricerca siano ambigui, vaghi e imprecisi e poco definiti siano i metodi da impiegare e le conoscenze necessarie per raggiungerli. Conseguentemente, questo tipo di progetto non può essere gestito attraverso le rigide tecniche di pianificazione e controllo del Project Management tradizionale. Per questo tipo di progetto il life cycle non può essere pensato in modo lineare e sequenziale ma deve modellarsi su schemi più flessibili e circolari che consentano un processo continuo di apprendimento. Per approfondimenti si veda C. CORSI, Research Project Management, op. cit.. 14 Crf. C. CORSI, Research Project Management, op. cit. 4

5 3. L evento sportivo L evento sportivo rappresenta uno strumento versatile e poliedrico, idoneo a perseguire una molteplicità di obiettivi economici e sociali facenti capo ad una miriade di soggetti, pubblici e privati che costituiscono gli stakeholders dell evento: - i produttori di sport (atleti, associazioni, società sportive); - i distributori di sport (mass media, gestori di impianti, istituzioni formative e culturali); - coloro che supportano a vario titolo lo sport (sponsor, istituzioni nazionali e locali); - utenti di sport (spettatori, partecipanti all evento). Una rigorosa prospettiva aziendalistica impone di interpretare questo oggetto di studio come un business autonomo che pone molteplici e complesse problematiche relative alla sua programmazione, realizzazione e controllo. Nell ottica di costruire modelli razionali di gestione di eventi sportivi, e quindi basati sulla managerialità e non più sull improvvisazione, il presente lavoro si propone di offrire un modesto e sicuramente incompleto contributo verso l applicazione di strumenti propri del Project Management per la programmazione, gestione e controllo di un evento sportivo. Per rigore metodologico occorre primariamente verificare la compatibilità teorica tra il concetto di evento e quello di progetto. Non esiste attualmente una definizione unica e condivisa di evento ma è possibile fra le molte rinvenibili negli studi di marketing individuarne gli elementi caratterizzanti. La maggior parte di queste definizioni 15 presenta un taglio sociologico e parte dal presupposto che un evento nasca come celebrazione di una cerimonia o di un rito di una comunità; questo presupposto originario degli eventi lo si ritrova anche nella definizione proposta dalla International Festival and Events Association (IFEA) che nel 2002 postula che i festival, gli eventi e le celebrazioni civiche sono i fondamenti di quelle caratteristiche che distinguono le comunità di esseri umani. Lo sviluppo di tali comunità nel mondo dipenderà in parte anche dall esistenza degli eventi celebratori. La definizione che ci appare la più diffusa interpreta gli eventi come avvenimenti, programmati o meno, che hanno una durata limitata e nascono con una specifica finalità 16. Per gli eventi sportivi programmati si può riscontrare una sostanziale compatibilità con i tratti caratteristici del progetto, ovvero con i vincoli di obiettivo, tempi 17. e risorse dal cui equilibrio risulta il successo o l insuccesso di un progetto. Nello specifico, l evento sportivo si può qualificare come una tipologia di progetto caratterizzato da un grado di incertezza strutturale che può raggiungere anche livelli elevati per i mega-eventi quali le Olimpiadi, abbinato a un basso grado di incertezza epistemica dal momento che obiettivi, metodi e conoscenze necessarie per la gestione del progetto possono essere chiaramente definite a priori. L evento sportivo, dunque, diventa terreno fertile per l applicazione delle tecniche gestionali più tradizionali del Project Management che pur trovando origine in ambiti industriali pesanti (difesa, aeronautica, impiantistica) si stanno attualmente misurando con nuove 15 Si veda in proposito J. GOLDBLATT, Special event, Wiley & Son., 1997; A.SHONE, B.PARRY, Successful event management, Thomson ed., S. FERRARI, Event Marketing: I grandi eventi e gli eventi speciali come strumento di marketing, Cedam, Qualora si voglia accogliere la definizione di progetto di Archibald, per parlare di progetto, l orizzonte temporale di riferimento non dovrebbe essere superiore ai 3 anni. Rispetto a tempi più lunghi sarebbe molto difficile prevedere e programmare lo sviluppo di una attività. Se si accoglie questa restrizione temporale, la nostra analisi può ritenersi valida esclusivamente per gli eventi sportivi di media portata ma andrebbero esclusi i cosiddetti mega-eventi come ad esempio le Olimpiadi la cui organizzazione richiede intervalli temporali molto ampi. 5

6 frontiere di applicazione nel settore dei servizi a cui è possibile ricondurre anche le attività di organizzazione e gestione di eventi. 4. La pianificazione dell evento sportivo: la definizione degli obiettivi strategici e operativi Le esperienze delle ricerche sul Project Management condotte in campo nazionale ed internazionale c insegnano che la maggior parte degli insuccessi nella gestione dei progetti è da addebitare ad una non chiara definizione degli obiettivi o alla definizione di obiettivi non misurabili. Una corretta attività di pianificazione, dunque, prende avvio da una precisa esplicitazione degli obiettivi. E necessario distinguere un livello strategico ed uno operativo. A livello strategico occorre definire la vocazione del progetto-evento, ovvero quella che potremmo definire la sua mission. E necessario chiedersi perché l evento è nato e perché si svolge su quel territorio. Gli eventi sportivi si caratterizzano come progetti multi-attore e quindi ad obiettivi plurimi ma accade che tra gli attori chiave ve ne siano alcuni che assumono un ruolo di leadership attribuendo all evento un significato di strumentalità rispetto alle proprie politiche aziendali. Si pensi agli eventi organizzati da società o associazioni sportive per promuovere la diffusione di uno sport di nicchia, o ad eventi promossi dalle istituzioni locali quale strumento di marketing territoriale ai fini della valorizzazione di una località ed, infine, ad eventi promossi da aziende industriali o commerciali in qualità di strumenti di comunicazione integrata e di marketing. Parlare di livello operativo degli obiettivi di un evento sportivo significa parlare di pianificazione dell evento stesso. In particolare si riscontrano le seguenti fasi di lavoro: Identificazione della event idea e del service concept; Determinazione delle milestones del progetto; Pianificazione delle attività (tempi, risorse, azioni necessarie); Reperimento delle risorse (definizione del piano finanziario); Progettazione di un sistema per la valutazione della performance (ex ante, in itinere, ex-post). La pianificazione dell evento consiste nella scomposizione della complessa fase organizzativa in attività elementari misurabili in termini di tempi e risorse assorbite. La prima azione da compiere in questo senso consiste nella costruzione della WBS (Work Breakdown Structure) ovvero di una struttura analitica di progetto che contiene tutte le attività che lo compongono. A tutti i livelli ogni attività può essere ulteriormente suddivisa spingendosi al grado di dettaglio necessario per una pianificazione e un controllo adeguati. Alle attività vengono poi aggiunte la stima delle durate e degli effort 18. Si riporta un esempio di WBS con riferimento all attività comunicazione del progetto - evento sportivo. ATTIVITA COMUNICAZIONE GG INIZIO FINE EFFORT 1.1 Raccolta informazioni 20gg 12/10 31/10 9 gg 1.2 Preparazione dossier gen.le e 32gg 12/10 12/11 16 gg stampa 1.3 Conferenza stampa 25 28/10 22/11 gg Sopralluogo spazio 1g 28/10 28/10 1 g Database stampa 2gg 3/11 4/11 1 g 18 L effort è la quantità di lavoro necessaria a portare a termine un attività, comunemente misurata in giorniuomo. La durata è maggiore dell effort perché vi sono numerosi tempi di attesa. L effort totale mostra l entità di lavoro coinvolta mentre la somma delle durate è irrilevante perché le attività possono svolgersi in parallelo. 6

7 1.3.3 Preparazione e stampa inviti 7 gg 29/10 4/11 5 gg Spedizione inviti 2 gg 5/11 5/11 2 gg Recall telefonico conferme 5 gg 10/11 14/11 4 gg Ritiro pagine sponsor 7 gg 7/11 13/11 3g Copiatura dossier ed allest. cartelle 3 gg 12/11 14/11 2 g Allestimento sala 1 gg 14/11 14/11 1 g Conferenza 1 gg 15/11 15/11 1 g Raccolta ritagli 5 gg 16/11 20/11 3 gg Prep. Rassegna stampa 2gg 20/11 22/11 1 g Totale effort 24 gg Un differente modo di visualizzare le informazioni contenute nel WBS è il diagramma di Gantt che si costruisce a partire dall elenco delle attività di progetto inserite nel WBS. Nei pacchetti software per la pianificazione del progetto questa operazione viene eseguita automaticamente e ne permette la definizione dei legami logici (dipendenze) tra le attività. Di norma le attività dipendenti sono indicate da una freccia che collega la fine della prima attività all inizio di quella successiva. La WBS è uno strumento adatto a registrare e raggruppare i blocchi di lavoro che costituiranno il progetto, ma non contiene informazioni sull interdipendenza tra le attività né sulla loro sequenza. Non dà modo di registrare che un attività non può iniziare se non è stata conclusa un altra collegata ad un sottoprogetto differente. Ident. ATTIVITA OTTOBRE NOVEMBRE Database stampa (2gg) Preparazione e stampa inviti (7gg) Spedizione inviti (2gg) Durante la pianificazione è opportuno individuare, nella struttura del progetto, dei punti di controllo in cui verificare lo stato di avanzamento del progetto. Naturalmente la scelta di questi punti può essere legata a vari fattori ma può essere utile farli coincidere con le milestones del progetto. Le milestones sono indicatori dell avanzamento effettivo del progetto. Superata una milestone, il progetto ha fatto un piccolo passo verso l obiettivo finale. Possono essere facilmente individuati mediante il PERT (Project Evaluation and Review Technique, tecnica di valutazione e revisione di progetto) che contiene le stesse informazioni sui legami logici delle attività di un diagramma di Gantt ma riproposte in un diagramma a rete che consiste in una rappresentazione grafica della struttura del progetto. La rappresentazione della linea del tempo del diagramma di Gantt lo rende adatto più a rappresentare i singoli tempi delle attività. I piani di progetto per la discussione generale sono di solito presentati sotto forma di Gantt. Cionostante, i diagrammi a rete sono utili per i pianificatori di progetto, perché in essi la struttura del progetto (dipendenze e gruppi di attività) è molto più facile da individuare. La maggior parte del software per la pianificazione di progetto è in grado di rappresentare le informazioni in entrambi i modi. 7

8 Riportiamo di seguito un esempio di PERT nella figura Figura DATABASE STAMPA PREPARA -ZIONE E STAMPA INVITI SPEDIZIO- NE INVITI RECALL TELEFONICO -CONFERME PUNTO DI CONTROLLO E/O MILESTONE RACCOLTA INFORMAZIONI 1.2 PREDISPOSI- ZIONE DOSSIER STAMPA ALLESTI- MENTO CARTELLE CONFERENZA RACCOLTA RITAGLI PREPARAZIONE RASSEGNA STAMPA SOPRALLUOGO SPAZIO ALLESTI- MENTO SALA Nella figura2 è riportato un esempio per la sola fase di realizzazione di una conferenza stampa che può svolgersi prima, durante o dopo l evento sportivo. Come si può osservare le attività elementari vanno dalla preparazione del database per la stampa fino all allestimento della sala e sono organizzate su flussi paralleli che però si congiungono in punti chiave raggiunti quali abbiamo compiuto un passo significativo verso la conclusione del progetto e che possiamo definire come milestones o punti di controllo del progetto. 5. Le fasi di controllo dell evento sportivo: verso un sistema di indicatori La gestione di un qualsiasi progetto consiste sostanzialmente nella ricerca di un equilibrio appropriato fra obiettivi di performance, durate e costi. Implica la conciliazione di esigenze in costante conflitto tra loro per produrre il miglior output nel minor tempo possibile con un vincolo di budget. La ricerca di razionalità nelle fasi di pianificazione e controllo di un evento sportivo può passare anche attraverso la costruzione di un sistema di indicatori che accompagnino le due fasi con riferimento ai vincoli di tempi, costi e performance: VINCOLI Tempi Costi Performance INDICATORI Indicatori di processo Indicatori economico-finanziari Indicatori customer-based 19 Le attività riportate nel pert sono tratte da L. ARGANO, La gestione dei progetti di spettacolo, elementi di project management culturale, Francoangeli, Milano, 1996, pag

9 Gli Indicatori di processo servono a valutare i processi necessari allo svolgimento delle singole attività e alle relative prestazioni erogate durante il ciclo dell evento. I principali vantaggi che solitamente sono associati a questa tipologia di indicatori riguardano la possibilità di riflettere in maniera immediata circa il rispetto degli impegni con gli stakeholders. Gli indicatori economico-finanziari servono a monitorare i risultati ottenuti sia in termini di risorse impiegate che di ritorni conseguiti. Valutare i costi e i ricavi generati dal progettoevento, eventualmente attualizzati laddove il progetto prevede uno svolgimento pluriennale significa andare a determinare il valore dell evento che definisce anche la rivendibilità delle sue riedizioni successive. Gli Indicatori customer-based misurano il livello di soddisfazione dei clienti dell evento (stakeholders). Il loro limite principale risiede proprio nel contenuto stesso degli indicatori che essendo customer- based presuppongono necessariamente un contatto diretto con il cliente e/o la necessità di condurre apposite ricerche di mercato. Tale sistema di indicatori di pianificazione e controllo dovrà accompagnare il progetto-evento durante tutte le fasi del suo ciclo di vita. Si individueranno, pertanto, sistemi di indicatori exante, ovvero in sede di pianificazione, in itinere, ossia durante l attività organizzativa ed ex post, ad evento concluso. 5.1 Gli indicatori di processo Il primo ordine di indicatori prevede l analisi degli scostamenti tra le attività ed i tempi stimati e le attività ed i tempi realizzati. OGGETTO DI RILEVAZIONE ATTIVITA TEMPI INDICATORI DI PROCESSO EX ANTE IN ITINERE EX POST ATTIVITA PROGRAMMATE STIME DELLA DURATA DELLE ATTIVITA ATTIVITA REALIZZATE / ATTIVITA PROGRAMMATE TEMPI REALIZZATI /TEMPI STIMATI ATTIVITA PROGRAMMATE/ ATTIVITà REALIZZATE TEMPI STIMATI/TEMPI REALIZZATI VARIANZA DEI TEMPI La stima dei tempi occorrenti è un processo estremamente complesso: occorre conoscere il punto di partenza dell attività, l output preciso di quella attività ed il rapporto con le altre attività nonché le risorse su cui si può effettivamente contare. L unica informazione che il valutatore non dovrebbe avere è l indicazione della scadenza e dei vincoli temporali perché tendono a influenzare la stima. L utilizzo di software specifici consente di gestire contemporaneamente stime pessimistiche ed ottimistiche di durata di una singola attività e quindi dell intero progetto. E possibile, inoltre, calcolare la varianza sui tempi inserendo l incertezza nella stima mediante la considerazione dei cosiddetti buffer di progetto ovvero di intervalli temporali inseriti prudenzialmente in vista di possibili ritardi. Gli indicatori in itinere consentono di individuare la percentuale di avanzamento del progetto da calcolarsi come rapporto tra il numero di attività svolte rispetto al totale previsto e sono utili per eventuali ripianificazioni del progetto. 9

10 Questi indicatori, però, non sono in grado di esprimere le determinanti di specifici successi/insuccessi. In termini sintetici, sono in grado di esprimere la forza di un evento ma non di spiegarne le motivazioni. 5.2 Gli indicatori economico-finanziari OGGETTO DI RILEVAZIONE BUDGET/COSTI/RICAVI E CONTRIBUTI DA SPONSOR E ISTITUZIONI INDICATORI ECONOMICO- FINANZIARI EX ANTE IN ITINERE EX POST STIMA DEI COSTI DI ATTIVITA STIMA DEL COSTO TOTALE DEL PROGETTO COSTI SOSTENUTI/COSTI PROGRAMMATI COSTI SOSTENUTI/COSTI PROGRAMMATI VALORE ATTUALE NETTO DEL PROGETTO (Net Present Value) EARNED VALUE S.P.I.(SCHEDULE PERFORMCEN INDEX) C.P.I. (COST PERFORMANCE INDEX) UTILE EVENT R.O.I. PESO % DEI COSTI DI SINGOLE ATTIVITA Anche in questo caso è possibile impostare il discorso in termini di scostamenti tra valori ex ante e valori ex post. E possibile innanzitutto effettuare un confronto tra costi stimati e costi finali. Se il confronto è relativo al costo totale del progetto è evidente che un costo consuntivo superiore al costo pianificato presuppone che l intero progetto sia stato sottostimato o che si siano verificate delle efficienze gestionali. Se l analisi è riferita ai costi di singole attività, un costo finale superiore ad un costo pianificato non è necessariamente un dato negativo perché a parità di costi totali, può accadere che un maggiore investimento nelle fasi alte di progetto può portare benefici e minori costi nelle fasi a valle di organizzazione dell evento. Lo scostamento con riferimento ai costi delle attività in corso non è semplice a calcolarsi. E molto difficile conoscere il costo di un attività che non è ancora conclusa. Sarebbe necessario un sistema di contabilità industriale che soprattutto per eventi di piccola o media portata non è fattibile né conveniente. L analisi si può effettuare se è disponibile la cosiddetta stima a finire Nel caso comunque che l andamento dei costi e degli impegni considerando anche le stime a finire, si rivelino costantemente superiori ai costi e agli impegni pianificati, diventa essenziale rivedere la stima di tutto il progetto, rinegoziare il budget di progetto, e ridefinire il piano di progetto, almeno per quanto riguarda i costi e gli impegni previsti sulle attività. Il valore attuale netto del progetto (Net Present Value) è calcolabile sottraendo all investimento necessario per l evento i pay-off dell evento eventualmente attualizzati e fornisce indicazioni sulla convenienza ad investire nell evento. Può essere accostato in sede di valutazione ex post all utile dell evento o all Event R.O.I. dato dal rapporto percentuale tra l utile netto dell evento ed i costi. 10

11 Per quanto riguarda gli indicatori di avanzamento anziché al rapporto costi stimati/realizzati, di cui abbiamo già evidenziato i limiti, è possibile affidarsi alle seguenti metriche standard di largo utilizzo nel Project Management: - EARNED VALUE = BUDGET * PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO - S.P.I. (Schedule Performance Index,- INDICE DI PERFORMANCE DEL LAVORO PROGRAMMATO) = EARNED VALUE / SPESE FINORA PREVISTE - C.P.I. (Cost Performance Index - INDICE DI PERFORMANCE DEI COSTI ) = EARNED VALUE / COSTO ATTUALE EFFETTIVO Mentre l earned value misura il valore effettivamente creato rispetto ad un certo stadio di avanzamento del progetto, l indice di performance del lavoro programmato misura il valore effettivamente creato ad un certo punto rispetto a quello programmato.un S.P.I. inferiore a 1 indica un avanzamento del progetto inferiore al previsto. Se il valore di SPI supera 1 il progetto ha avuto un avanzamento maggiore del previsto. Il C.P.I., infine, misura quanta parte della nostra spesa ad oggi è giustificata dal nostro avanzamento. Valori inferiori a 1 sono negativi mentre valori superiori a 1 sono positivi: un CPI inferiore ad 1 indica che il progetto ha finora comportato maggiori spese di quanto possa essere giustificato dall avanzamento e viceversa. Si noti che la stima del costo attuale effettivo richiede contabilità industriale 5.3 Gli indicatori customer-based Questo sistema di indicatori comporta una rilevazione multidimensionale dovuta al fatto che l evento sportivo costituisce un area di business estremamente frammentata in una molteplicità di soggetti appartenenti a settori diversi. Ogni stakeholder esprime una specifica aspettativa nei confronti delle utilità che l evento può produrre. Questo sistema di indicatori presuppone l enumerazione di tutte le categorie di stakeholder. La complessità della valutazione sta nel fatto che il numero e la diversità degli stakeholders sono molto ampi. Occorre considerare tutti gli attori coinvolti nell organizzazione e nella fruizione dell evento o indirettamente interessati ai risultati complessivi o parziali dell evento. Si riporta di seguito una breve rassegna, di certo non esaustiva, di stakeholders. STAKEHOLDER SPETTATORI MEDIA INDICATORI CUSTOMER - BASED EX POST NUMERO DI SPETTATORI QUALITA PERCEPITA DEI SERVIZI CONNESSI ALL EVENTO (da rilevare mediante somministrazione di questionari) NUMERO DI RAPPRESENTANTI DI MEDIA PRESENTI ALL EVENTO INDICATORI DI ESPOSIZIONE DELL EVENTO SUI MEDIA IN TERMINI DI: - DOCUMENTAZIONE VIDEO (dati cronometrici e qualitativi di esposizione) - DOCUMENTAZIONE STAMPA (spazio occupato in mm/colonne) - DOCUMENTAZIONE RADIO (numero di citazioni) SPONSOR INDICATORI DI BRAND EXPOSURE - Numero di contatti diretti e indiretti 11

12 TERRITORIO - Esposizione sui media dell azienda/brand - Indici di presenza - Numero interazioni (feedback) diretto con il pubblico - Numero campioni omaggio INDICATORI DI BRAND AWARENESS - Riconoscimento - Ricordo - capacità di identificazione da parte del consumatore INDICATORI DI BRAND IMAGE - Associazione mentale - Significato della marca - Ritorni sulle vendite NUMERO DI TURISTI ATTRATTI DALL EVENTO SPESA COMPLESSIVA DEI VISITATORI, DEGLI ACCOMPAGNATORI, DEGLI ORGANIZZATORI, DEI PARTECIPANTI, DEGLI SPONSOR E DI ALTRI SOGGETTI COINVOLTI (COME, AD ESEMPIO, I MEDIA) NUMERO INFRASTRUTTURE PERMANENTI SUL TERRITORIO Questo sistema di indicatori assume rilevanza prevalentemente in termini di valutazioni expost, ad evento concluso, sebbene per alcuni indicatori sia possibile produrre una stima ex ante ed effettuare un analisi per scostamenti. La rilevazione di questi indicatori, inoltre, presuppone la progettazione, in fase di pianificazione dell evento, di un sistema di raccolta dati da mettere in atto durante e dopo lo svolgimento dell evento. Con riferimento all impatto sul territorio va detto che ci sono degli effetti più a lungo termine legati al fatto che l evento aumenta la domanda di beni e servizi sul luogo e aumenta il reddito dei fornitori locali per cui si incrementano il livello dei consumi, della produzione e del valore aggiunto e, di conseguenza, di occupazione e, nuovamente, dei redditi e della spesa. Questi effetti a catena, però, sono molto difficili da valutare perché si manifestano in ambiti temporali e spaziali differenti, disperdendosi tra numerosi settori produttivi. BIBLIOGRAFIA AA.VV., Gestire l innovazione e innovare la gestione. Teoria del Project Management, Etas, Milano, AA.VV., Organizzare e gestire progetti. competenze per il project management, Etas, Milano, AMATO R. CHIAPPI R., Tecniche di Project Management. Pianificazione e controllo dei progetti, Francoangeli, Milano, ARCHIBALD R. D., Project Management: la gestione di progetti e programmi complessi, Franco Angeli, Milano, ARGANO L., La gestione dei progetti di spettacolo, elementi di project management culturale, Francoangeli, Milano, BALDINI M.- MIOLA A., Lavorare per progetti. Project Management e processi progettuali, Francoangeli, Milano, BRYMAN A. - BRESNEN M.- BEARDSWORTH A. D. - FORD J.- KEIL E.T., The concept of the temporary system: the case of the construction project, Research in the Sociology of Organizations, 1987, pp CAFFERATA R., Governance e Management nell economia dello sport, SIMPHONYA Emergine Iussues in Management, ISTEI Istituto di economia d impresa, Università degli Studi di Milano Bicocca. 12

13 CHERUBINI S. IASEVOLI G., Il marketing per generare valore nel sistema evento, Relazione al Convegno Le tendenze del marketing, Ecole Supèrieure de Commerce de Paris EAP, gennaio CORSI C., Research Project Management, paper presentato al XI Convegno Annuale Aidea- Giovani La responsabilità sociale negli studi economico-aziendali, Pescara, marzo FERNS D.C., Developments in programme management, in International Journal of Project Management, 1991, 9(3), pp FERRARI S., Event Marketing: i grandi eventi e gli eventi speciali come strumenti di marketing, Cedam, Padova, GAMBETTI R., Il marketing degli eventi: tendenze, caratteri e applicazioni, Università Ca Foscari Venezia, novembre GARIES R, HUEMANN M. Project management competencies in the project-oriented organization. In: Turner JR, editor. People in Project Management. Aldershot: Gower; GOLDBLATT J., Special event, Wiley & Son., JURAN J.M., Juran on Leadership for Quality: An Executive handbook, Free Press, New York, NY, 1989 KERZER H., Project management. A Systems Approach to planning, Scheduling, and controlling, Van Nostrand Reinhold, New York, 1995 KREINER K, In search of relevance: project management in drifting environments, in Scandinavian Journal of Management, Vol. 11, n.4, pp LUNDIN R.A., SODERHOLM A., A theory of the temporary organization., in Scandinavian Journal of Management, (4), pp LUNDIN R.A., SODERHOLM A., Theory of temporary organizations. Paper presented at the IRNOP Conference on Project Management and Temporary Organizations, Lycksele, Sweden, NEWBOLD R.C., Project Management in the fast lane. Applying the theory of constraints, the St. Lucie Press USA, PACKENDORFF J., Inquiring into the temporary organization: new directions for project management research, International Journal of Project Management, 1995, 11(4), pp PAYNE J.H., Management of multiple simultaneous project: a state of the art review, in International Journal of Project Management, 1995, 13(3), pp RUSSELL A.D., Project Management. La gestione di progetti e programmi complessi, Francoangeli, Milano, SHONE A., PARRY B., Successful event management, Thomson ed., TURNER J.R., Towards a theory of project management: the functions of project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, TURNER J.R., Towards a theory of project management: the nature of the project, in International Journal of Project Management, 24, 2006, 1-3. TURNER J.R., Towards a theory of project management: the nature of the project governance and project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, TURNER J.R., Towards a theory of project management: the nature of the functions of project management, in International Journal of Project Management, 24, 2006, TURNER JR, MULLER R. On the nature of the project as a temporary organization. in International Journal of Project Management 2003;21(1):1 8. VAN DER MERWE A., Multiproject management organization structure and control, in International Journal of Project Management, 1997, 15(4), pp WATERIDGE J., IT projects: a basis for success, in International Journal of Project Management, 1995, 13(3), pp WILLIAMS T.M., The need for new paradigms for complex projects, International Journal of Project Management, Vol. 17, n. 5,

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

BIBLIOGRAFIA Project Management. La metodologia dei 12 Step. Come applicarla in tempo reale per gestire con successo piccoli e grandi progetti - Antonello Bove, ED. Hoepli, 2014 Project Management. La

Dettagli

Gestione dei Progetti (2005-2006)

Gestione dei Progetti (2005-2006) Gestione dei Progetti (2005-2006) Alessandro Agnetis DII Università di Siena (Alcune delle illustrazioni contenute nella presentazione sono tratte da PMBOK, a guide to the Project Management Body of Knowledge,

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA

COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA Roma, aprile 2015 Project Management (Prof. A. Rocchi) A cosa si riferisce Diverse sono le problematiche relative alla gestione dei progetti all interno di ogni

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Schemi e riassunti per le Facoltà di Odontoiatria

ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Schemi e riassunti per le Facoltà di Odontoiatria Antonio Pelliccia Prof. a c. Economia ed Organizzazione Aziendale Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Agostino Gemelli - Roma Università Vita e Salute Ospedale S. Raffaele - Milano ECONOMIA

Dettagli

Pianificazione e progettazione

Pianificazione e progettazione Pianificazione e progettazione L analisi preventiva degli eventi e delle loro implicazioni rappresenta una necessità sempre più forte all interno di tutte le organizzazioni variamente complesse. L osservazione

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

NECESSITA E FINALITA DELLA VALUTAZIONE

NECESSITA E FINALITA DELLA VALUTAZIONE NECESSITA E FINALITA DELLA VALUTAZIONE Crescita degli eventi e loro complessità determinano la necessità di valutare il valore reale di un evento sia a valle che a monte Vuoto cognitivo facendo riferimento

Dettagli

IV. TEMPI E RISORSE: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

IV. TEMPI E RISORSE: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO IV. TEMPI E RISORSE: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Dopo aver affrontato la prima stesura del POP, si deve passare piano al vaglio del committente per avere il via definitivo. Se OK Si procede

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

IL PROJECT MANAGEMENT

IL PROJECT MANAGEMENT IL PROJECT MANAGEMENT Scopi e campi di applicazione La pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione del progetto Le tecniche di pianificazione dei tempi La gestione e il controllo del progetto

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Descrizione dettagliata delle attività

Descrizione dettagliata delle attività LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IMPIANTI INDUSTRIALI. Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.it. Andrea Chiarini 1

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IMPIANTI INDUSTRIALI. Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.it. Andrea Chiarini 1 IMPIANTI INDUSTRIALI Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.it Andrea Chiarini 1 PARTE 5 PIANIFICAZIONE DELLE FASI DI UN PROGETTO Andrea Chiarini 2 PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Informazioni contenute nel registro progetti: codice identificativo del progetto responsabile (project manager) e % di tempo dedicata al progetto

Informazioni contenute nel registro progetti: codice identificativo del progetto responsabile (project manager) e % di tempo dedicata al progetto BIBLIOGRAFIA G. Spina, La gestione dell impresa, Etas Daft, Organizzazione Aziendale, Apogeo, 2001 Grandori, L organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 Mintzberg, La progettazione dell

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE

INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE OD&M Consulting è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione delle persone e nella progettazione di sistemi

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Programmazione didattica 2009. Project Management. Catalogo dei corsi

Programmazione didattica 2009. Project Management. Catalogo dei corsi Programmazione didattica 2009 Project Management Catalogo dei corsi Alta Formazione in Project Management Project Management: principi e criteri organizzativi Metodi e tecniche di avvio ed impostazione

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE La Work Breakdown Structure La WBS è uno strumento di pianificazione delle attività progettuali che comporta un lavoro di: 1) suddivisione

Dettagli

Redazione e Presentazione di Progetti Informatici

Redazione e Presentazione di Progetti Informatici Redazione e Presentazione di Progetti Informatici Corso di Laurea in Informatica Massimo Ruffolo E-mail: ruffolo@icar.cnr.it Web: http://www.icar.cnr.it/ruffolo Istituto di CAlcolo e Reti ad alte prestazioni

Dettagli

BIBLIOGRAFIA COMMENTATA TESTI DI PROJECT MANAGEMENT

BIBLIOGRAFIA COMMENTATA TESTI DI PROJECT MANAGEMENT BIBLIOGRAFIA COMMENTATA TESTI DI PROJECT MANAGEMENT Commenti ad alcuni dei Testi di riferimento sul Project Management con indicazioni dei principali contenuti ed il loro collegamento con il Manuale delle

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

Processi principali per il completamento del progetto

Processi principali per il completamento del progetto Piano di progetto È un documento versionato, redatto dal project manager per poter stimare realisticamente le risorse, i costi e i tempi necessari alla realizzazione del progetto. Il piano di progetto

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO DIPLOMA UNIVERSITARIO TELEDIDATTICO Polo di Torino

POLITECNICO DI TORINO DIPLOMA UNIVERSITARIO TELEDIDATTICO Polo di Torino POLITECNICO DI TORINO DIPLOMA UNIVERSITARIO TELEDIDATTICO Polo di Torino COSTI DI PRODUZIONE E GESTIONE AZIENDALE A.A. 1999-2000 (Tutore: Ing. L. Roero) Scheda N. 12 CONTROLLO DEI COSTI DI COMMESSA/PROGETTO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. Perché SAP. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP FOR PROFESSIONAL SERVICES IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Grazie a SAP siamo riusciti a pianificare meglio e ad ottenere tempestive informazioni su tempi e costi delle nostre commesse.

Dettagli

Project Management. Corso Sistemi Informativi Aziendali, Tecnologie dell Informazione applicate ai processi aziendali.

Project Management. Corso Sistemi Informativi Aziendali, Tecnologie dell Informazione applicate ai processi aziendali. Corso Sistemi Informativi Aziendali, Project Management. di Simone Cavalli (simone.cavalli@unibg.it) Bergamo, Maggio 2010 Project Management: definizioni Progetto: Progetto si definisce, di regola, uno

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA. Corso di introduzione al Project Management

FORMAZIONE AVANZATA. Corso di introduzione al Project Management FORMAZIONE AVANZATA Corso di introduzione al Project Management 1 1. Scenario di riferimento La costante diminuzione delle risorse di bilancio e dei trasferimenti pubblici, da un lato, e la necessità di

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

IMPOSTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO

IMPOSTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO Minimaster in PROJECT MANAGEMENT IMPOSTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO Giovanni Francesco Salamone Corso Professionale di Project Management secondo la metodologia IPMA (Ipma Competence Baseline)

Dettagli

Controllo di Gestione - Guida Operativa

Controllo di Gestione - Guida Operativa Controllo di Gestione - Guida Operativa Il modulo software di Controllo di Gestione, meglio denominato Monitoraggio e Controllo del piano degli obiettivi permette di monitorare, durante l esercizio, gli

Dettagli

Valutazione degli investimenti aziendali

Valutazione degli investimenti aziendali Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili

Dettagli

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq Fundamentals Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di epmq Modulo 1 Fundamentals. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo

Dettagli

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura

Dettagli

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

Scopo della WBS. La regola del 100% Orientamento ai risultati

Scopo della WBS. La regola del 100% Orientamento ai risultati Le problematiche delle fasi del progetto CONCEZIONE ELABORAZIONE FINANZIAMENTO NEGOZIAZIONE ATTUAZIONE ATTUAZIONE - Definizione della successione delle attività esecutive - Allocare le risorse - Pianificare

Dettagli

Unità Formativa 10.2: Strumenti per la programmazione delle attività.

Unità Formativa 10.2: Strumenti per la programmazione delle attività. Unità Formativa 10.2: Strumenti per la programmazione delle attività. Nella precedente Unità formativa si è fatto cenno ad alcuni strumenti molto diffusi per la programmazione delle attività e, in particolare,

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DI PROGETTI

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DI PROGETTI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTEGROTTO TERME Via Claudiana, 5-35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. 049/793487 049/8911673 - Fax 049/793420 Cod. Fisc.: 80018840282 - Cod. Scuola: PD IC 866008 - e-mail:

Dettagli

Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono

Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORTING INTERNO: PREMESSE Esistono differenti tipologie di report aziendali, a seconda della funzione per cui sono redatti e dei soggetti a cui si rivolgono REPORT ISTITUZIONALI REPORT OPERATIVI REPORT

Dettagli

PROJECT EVALUATION & MANAGEMENT

PROJECT EVALUATION & MANAGEMENT L' della in collaborazione con l Associazione Ingegneri della e KWANTIS organizza il seguente CORSO DI AGGIORNAMENTO: PROJECT EVALUATION & MANAGEMENT MODULO UNICO DI 24 ORE 21-28 Ottobre 2015 e 3 Novembre

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

1. BASI DI DATI: GENERALITÀ

1. BASI DI DATI: GENERALITÀ 1. BASI DI DATI: GENERALITÀ BASE DI DATI (DATABASE, DB) Raccolta di informazioni o dati strutturati, correlati tra loro in modo da risultare fruibili in maniera ottimale. Una base di dati è usualmente

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA

FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA FORMAZIONE AVANZATA LA GESTIONE E VALUTAZIONE DEI CONTRATTI, PROGETTI E SERVIZI ICT NELLA PA 1. Premessa Il nuovo Codice dell Amministrazione Digitale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio 2011

Dettagli

Scaletta della lezione:

Scaletta della lezione: NATURA DELLA CONTABILITA DIREZIONALE Scaletta della lezione: 1. L approccio di Anthony al controllo di gestione 2. Natura e fini delle informazioni - informazioni per l esterno - informazioni per l interno

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Viene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi

Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

I NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI A SUPPORTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE

I NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI A SUPPORTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE I NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E TECNOLOGICI A SUPPORTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE PROJECT PORTFOLIO MANAGEMENT Strumento indispensabile per l efficienza del business SICUREZZA FORMAZION E AMBIENTE ETICA

Dettagli

Corso di estimo D 2004/2005

Corso di estimo D 2004/2005 Corso di estimo D 2004/2005 Cenni di project management - Crono-programma dei lavori PROJECT MANAGEMENT: definizione Il project management è l insieme di metodi e direttive fondamentalmente logiche per

Dettagli