Equazioni della fisica matematica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Equazioni della fisica matematica"

Transcript

1 Equazioni ella fisica matematica Equazione i conservazione ella massa in fluioinamica Questo principio ella fisica si può scrivere come ρ = ρv n, t ove è una generica porzione i spazio occupata al fluio, ρ è la ensità e v la velocità el fluio, e n è il versore normale alla superficie, che qui, come sempre nel seguito, sarà consierato come orientato verso l esterno i. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene: (1) ρ + iv(ρv) = 0. [Bramanti-Pagani-alsa, Analisi Matematica 2, pag. 338.] Equazione i conservazione ella quantità i moto in fluioinamica Analogamente al caso ella conservazione ella massa, questo principio ella fisica si può scrivere, per ogni componente ρv i, i = 1, 2, 3, come ρv i = ρv i v n p n i + (T n) i + ρf i, t ove è una generica porzione i spazio occupata al fluio, f è l accelerazione elle forze esterne, ρ è la ensità, v la velocità, p la pressione el fluio, T è il tensore elle tensioni interne viscose, e l espressione (T n) i significa (T n) i = T ik n k. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene (notano che pn i = pe i n e iv(pe i ) = p x i, e similmente, per ogni i = 1, 2, 3, T ik n k = T ik e k n e iv(t ik e k ) = T ik, aveno inicato con e k il versore ell asse x k ) ρv i v n pn i + (T n) i e quini = Data l arbitrarietà el volume si ottiene iv(ρv i v) ( ρv i + iv(ρv i v) + p x i ρv p x i + T ik ρf i + iv(ρv v) + gra p iv T = ρ f, ) T ik, = 0 aveno inicato con ρv v il tensore i elementi ρv i v k e con iv(ρv v) e iv T i vettori la cui i-esima T ik componente è iv(ρv i v) e, rispettivamente. 1

2 Per i fluii viscosi classici il tensore elle tensioni T è ato a T ik = 2 µ D ik + (ζ 2 ) 3 µ iv v δ ik, ove le costanti µ > 0 e ζ 0 sono i coefficienti i viscosità i scorrimento e i volume, rispettivamente, D ik = 1 2 ( vi + v ) k x i è la parte simmetrica ella matrice jacobiana i v, e δ ik è il tensore i Kronecker (che vale 1 per i = k e 0 altrimenti). Di conseguenza l equazione iviene (2) ρv + iv(ρv v) + gra p µ v (ζ + 1 ) 3 µ gra iv v = ρ f, poiché iv T = µ iv gra v + µ gra iv v + (ζ 2 3 µ) gra iv v. Equazione i incomprimibilità in fluioinamica Questo principio ella fisica si può scrivere come conservazione i ogni volume i fluio nel corso el moto: 1 = 0, t (t) ove (t) è la regione i spazio occupata al fluio all istante t. i sta quini segueno il fluio nel suo moto, con un impostazione lagrangiana. Dimostriamo innanzitutto una relazione generale (il cosietto teorema el trasporto): (3) ( ) f = + v gra f + f iv v, t (t) (t) ove f è una qualunque funzione e v è la velocità el fluio. Per imostrare questo risultato introuciamo il campo vettoriale Φ(t, x), che è la posizione all istante t ella particella che all istante 0 stava in x. Dunque si ha (t) = {Φ(t, x) x (0)}. Dato che il fluio si muove con velocità v, il campo vettoriale Φ(t, x) soisfa al seguente problema i Cauchy (in cui x viene consierato come parametro fissato): (4) Φ(t, x) = v(t, Φ(t, x)) for t > 0, t Φ(0, x) = x. In altri termini, la posizione Φ(t, x), che è eterminata alla velocità el fluio, si ottiene integrano la velocità lungo la traiettoria che la particella i fluio sta percorreno. iamo ora in grao i completare la verifica ella relazione (3): innanzitutto si ha, per cambiamento i variabili X = Φ(t, x) a ogni t fissato, (5) (t) f(t, X) X = (0) f(t, Φ(t, x)) et Jac Φ(t, x) x. 2

3 Poi si può imostrare (ma non lo faremo qui... (1) ) che a x fissato la funzione j(t) = et Jac Φ(t, x) soisfa il problema i Cauchy (6) { j (t) = (iv v)(t, Φ(t, x)) j(t) for t > 0, j(0) = et Jac x = 1, per cui in particolare ( t ) j(t) = exp (iv v)(s, Φ(s, x)) s > 0. 0 Dunque nella formula (5) il moulo i j(t) = et Jac Φ(t, x) può essere tolto. eniamo finalmente al calcolo ella erivata rispetto al tempo: si ha, erivano (5), passano la erivata entro il segno i integrale e usano la regola i erivazione el prootto, f = f(t, Φ(t, x)) et Jac Φ(t, x) x t (t) t (0) = [f(t, Φ(t, x))] et Jac Φ(t, x) x + f(t, Φ(t, x)) [et Jac Φ(t, x)] x,. t t (0) Usano (4) nel primo aeno si ottiene, per erivazione i funzione composta, [f(t, Φ(t, x))] = (t, Φ(t, x)) + t = (t, Φ(t, x)) + ( = + v gra f i=1 i=1 (0) (t, Φ(t, x)) Φ i (t, x) X i t X i (t, Φ(t, x))v i (t, Φ(t, x)) ) (t, Φ(t, x)). (1) Bensì qui nella nota: ma solo in ue variabili, perché i conti sono sostanzialmente gli stessi che in tre variabili, ma occupano meno spazio. Dunque, per x fissato, sia j(t) = et Jac Φ(t, x): tralasciano a qui in avanti la ipenenza a t e x si ha j = Φ 1 x 1 Φ 2 x 2 Φ 2 x 1 Φ 1 x 2. Dalla regola i erivazione el prootto, scambiano l orine i erivazione fra tempo e spazio, usano (4) e inicano con g Φ la funzione (t, x) g(t, Φ(t, x)), otteniamo ( ) j = 2 Φ 1 Φ 2 + Φ 1 2 Φ 2 2 Φ 2 Φ 1 Φ 2 2 Φ 1 x 1 x 2 x 1 x 2 x 1 x 2 x 1 x 2 = (v 1 Φ) Φ 2 + Φ 1 (v 2 Φ) (v 2 Φ) Φ 1 Φ 2 (v 1 Φ). x 1 x 2 x 1 x 2 x 1 x 2 x 1 x 2 Per erivazione i funzione composta per k, j = 1, 2 si ha ( ) ( ) (v k Φ) vk Φ1 vk Φ2 = Φ + Φ. x j X 1 x j X 2 x j Insereno questi risultati in ( ) e eliminano i termini i segno opposto si ottiene facilmente cioè (6). ( j Φ1 Φ 2 = [(iv v) Φ] Φ ) 2 Φ 1, x 1 x 2 x 1 x 2 3

4 Usano (6) nel secono aeno si trova f(t, Φ(t, x)) [et Jac Φ(t, x)] = (f iv v)(t, Φ(t, x)) et Jac Φ(t, x). t i è quini ottenuto ( ) f(t, X) X = + v gra f + f iv v (t, Φ(t, x) et Jac Φ(t, x) x, t (t) (0) e il teorema i trasporto segue riportano l integrale in (t) con il cambiamento i variabile X = Φ(t, x). Preneno f = 1 in (3) segue che 0 = t (t) 1 X = (t) iv v(t, X) X per t > 0. Dall arbitrarietà el volume (t) segue che l equazione i incomprimibilità si può esprimere come (7) iv v = 0. Equazione ell elettrostatica in elettromagnetismo Questo principio ella fisica si può scrivere come ɛe n = ρ, ove è una generica porzione i spazio, ρ è la ensità i carica, E è il campo elettrico e ɛ > 0 è la permittività elettrica. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene: (8) iv(ɛe) = ρ. e il problema consierato è inipenente al tempo, all equazione i Faraay (si vea (11) più avanti...) viene rot E = 0. In un ominio semplicemente connesso questo equivale a E = gra ϕ, ove ϕ è il potenziale elettrico, per cui (8) iventa iv(ɛ gra φ) = ρ ; nel caso in cui ɛ sia una costante, si arriva a ϕ = ρ ɛ, ato che iv gra =. [Bramanti-Pagani-alsa, Analisi Matematica 2, pag. 337.] Equazione ella magnetostatica in elettromagnetismo Questo principio ella fisica si può scrivere come µh n = 0, 4

5 ove è una generica porzione i spazio, H è il campo elettrico e µ > 0 è la permeabilità magnetica: in altri termini, non esistono cariche magnetiche isolate. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene: (9) iv(µh) = 0. Equazione i Ampère in elettromagnetismo Questo principio ella fisica si può scrivere come J n = + H r, ove è una generica superficie nello spazio, J è la ensità i corrente e H il campo magnetico: in altri termini, il flusso ella ensità i corrente, cioè l intensità i corrente, attraverso una superficie è uguale alla circuitazione el campo magnetico lungo il boro ella superficie (percorso nel verso coerente con la normale a, cioè in moo che, abbracciano la normale, si lasci a sinistra la superficie ). La legge però richiee che la ensità i corrente sia costante nel tempo: in caso contrario, bisogna consierare la più generale equazione i Maxwell Ampère (si vea (13) più avanti...). Applicano il teorema i tokes si ha H r = rot H n, e unque + (rot H J) n. Dall arbitrarietà ella superficie (che può essere in ogni posizione el ominio consierato, e con qualsiasi orientazione ella sua normale) si ottiene la relazione vettoriale (10) rot H = J. Equazione i Faraay in elettromagnetismo Questo principio ella fisica si può scrivere come µh n = E r, t + ove è una generica superficie nello spazio, H è il campo magnetico, E è il campo elettrico e µ la permeabilità magnetica: in altri termini, la variazione in tempo el flusso ell inuzione magnetica B = µh attraverso una superficie è uguale all opposto alla circuitazione el campo elettrico lungo il boro ella superficie (percorso nel verso coerente con la normale a, cioè in moo che, abbracciano la normale, si lasci a sinistra la superficie ). Applicano il teorema i tokes si ha E r = rot E n, + e unque ( ) B + rot E n = 0. 5

6 Dall arbitrarietà ella superficie (che può essere in ogni posizione el ominio consierato, e con qualsiasi orientazione ella sua normale) si ottiene la relazione vettoriale (11) B + rot E = 0. [Bramanti-Pagani-alsa, Analisi Matematica 2, pag. 342, esempio 6.3.] Equazione i conservazione ella carica in elettromagnetismo imilmente al principio i conservazione ella massa, questo principio ella fisica si può scrivere come ρ = J n, t ove è una generica porzione i spazio occupata al fluio, ρ è la ensità i carica e J la ensità i corrente. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene: (12) ρ + iv J = 0. Equazione i Maxwell Ampère in elettromagnetismo È una generalizzazione ell equazione i Ampère al caso ipenente al tempo. Parteno a (8) e faceno la erivata in tempo si ottiene ρ = iv(ɛe) ; utilizzano (12) ne viene quini iv J = iv(ɛe) ( ) ɛe iv + J = 0. In una regione ello spazio la cui frontiera sia connessa questa relazione ice che la quantità ɛe + J eve avere un potenziale vettore, cioè eve esistere un campo vettoriale A per cui ɛe + J = rot A. Nel caso non ipenente al tempo a (10) sappiamo che A = H, unque è coerente con le equazioni ell elettromagnetismo già eterminate che valga, (13) ɛe + J = rot H, che è l equazione che Maxwell propose come generalizzazione ell equazione i Ampère al caso ipenente al tempo. [Non esattamente con questo approccio, ma con lo stesso risultato: Bramanti-Pagani-alsa, Analisi Matematica 2, pag. 344, esercizio 32.] 6

7 Equazione i conuzione el calore In moo simile al principio i conservazione ella carica, questo principio ella fisica si può scrivere come c v ρ ϑ = j n + q, t ove è una generica porzione i spazio occupata al corpo consierato, ϑ è la temperatura, j è la ensità el flusso i calore, q è la ensità ella sorgente i calore (per unità i tempo), e le costanti ρ > 0 e c v > 0 sono la ensità e il calore specifico a volume costante, rispettivamente. Applicano il teorema ella ivergenza si ottiene c v ρ ϑ + iv j = q. La legge i Fourier ella conuzione el calore afferma che j = k gra ϑ, ove k > 0 è la iffusività. [Per motivare il segno che lega j a gra ϑ, si pensi al fatto che il flusso i calore è iretto alle zone a temperatura più alta verso quelle a temperatura più bassa, mentre accae l opposto per il graiente i temperatura.] Insereno questa relazione nell equazione preceente si ottiene se k è costante, si conclue con ϑ 1 1 iv(k gra ϑ) = c v ρ c v ρ q ; (14) ϑ κ ϑ = 1 c v ρ q, k c vρ. ove κ = Nel caso il problema sia inipenente al tempo (quini in particolare la sorgente q non ipena al tempo) questo iventa ϑ = 1 k q. 7

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1 I sistemi termici La resistenza termica Se ue corpi aventi temperature iverse vengono messi a contatto, si ha un passaggio i quantità i calore al corpo a temperatura maggiore verso quello a temperatura

Dettagli

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata Meccanica Applicata Alle Macchine (Ingegneria Energetica) Elementi i Meccanica Teorica e Applicata (Scienze per l Ingegneria) Università egli Stui i oma La Sapienza Una traccia egli argomenti el Corso

Dettagli

1 EQUAZIONI DI MAXWELL

1 EQUAZIONI DI MAXWELL 1 EQUAZIONI DI MAXWELL Il campo elettromagnetico è un campo i forze. Può essere utile utilizzare una efinizione oparativa i campo: iciamo che in unazona ello spazio è presente un campo seèutile associare

Dettagli

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Analisi Matematica II, Anno Accaemico 206-207. Ingegneria Eile e Architettura Vincenzo M. Tortorelli FOGLIO DI TEORIA n. 0 SVILUPPI DI TAYLOR DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Se v R è non nullo è efinito l

Dettagli

CINEMATICA DEI CAMPI FLUIDI ED EQUAZIONI DI CONSERVAZIONE

CINEMATICA DEI CAMPI FLUIDI ED EQUAZIONI DI CONSERVAZIONE CINEMATICA DEI CAMPI FLUIDI ED EQUAZIONI DI CONERAZIONE M. Capozzi Copyright ADEPRON Tutti i Diritti Riservati - www.aepron.it CINEMATICA DEI CAMPI FLUIDI ED EQUAZIONI DI CONERAZIONE Marco CAPOZZI * *

Dettagli

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI La iffusione molecolare La ispersione avviene principalmente in irezione longituinale rispetto al flusso meio, e le variazioni i velocità non spiegano l aumento l i ampiezza in irezione normale al moto

Dettagli

L'equazione di continuità

L'equazione di continuità L'equazione i continuità Una prima imostrazione. Consieriamo il volume occupato a una istribuzione i cariche ρ (t, x). È possibile esprimere la proprietà i conservazione ella carica nel seguente moo t

Dettagli

Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/ Settembre 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D.

Prova scritta di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo A.A. 2006/ Settembre 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D. Prova scritta i Elettricità e Magnetismo e Elettromagnetismo A.A. 2006/2007 6 Settembre 2007 (Proff. F. Lacava, C. Mariani, F. Ricci, D. Trevese) Moalità - Prova scritta i Elettricità e Magnetismo: Esercizi

Dettagli

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali el primo orine semilineari Analisi Matematica III C. Lattanzio B. Rubino 1 Teoria Per equazione ifferenziale alle erivate parziali el primo orine semilineare

Dettagli

La forza è detta forza di Lorentz. Nel Sistema Internazionale l unità di misura

La forza è detta forza di Lorentz. Nel Sistema Internazionale l unità di misura 13. Magnetismo 13.1 La forza i Lorentz. Il magnetismo è un fenomeno noto a molti secoli, ma fino all inizio ell ottocento la teoria trattava i calamite, aghi magnetici e elle loro interazioni con il magnetismo

Dettagli

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d Esercizi svolti i geometria elle aree Alibrani U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCZO n.1 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale

Dettagli

Curve in R n. Curve parametrizzate.

Curve in R n. Curve parametrizzate. Curve in R n Generalmente ci sono ue moi per escrivere una curva in R n, ovvero è possibile scrivere un equazione parametrica o un equazione cartesiana. Esempio: una retta in R 2 può essere escritta in

Dettagli

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE.

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE. POBLEMA 11 SIA DATO UN SOLENOIDE ETTILINEO DI LUNGHEZZA, AGGIO e COSTITUITO DA N SPIE. A) DETEMINAE IL CAMPO MAGNETICO PODOTTO LUNGO L ASSE DEL SOLENOIDE. Un solenoie rettilineo è costituito a un filo

Dettagli

Test di autovalutazione

Test di autovalutazione Test i autovalutazione Marco Mougno Corso i laurea in Ingegneria per l Ambiente, le Risorse e il Territorio Facoltà i Ingegneria, Università i Firenze Via S. Marta 3, 5139 Firenze, Italia email: marco.mougno@unifi.it

Dettagli

Note su alcuni concetti di base dell elettromagnetismo

Note su alcuni concetti di base dell elettromagnetismo A Maffucci F Villone: Note su alcuni concetti i base ell elettromagnetismo ver - 09/003 DEFINIZIONE DI CARICA E DI CORRENTE ELETTRICA Università egli tui i Cassino Note su alcuni concetti i base ell elettromagnetismo

Dettagli

= R. 4πε 0. R contiene valori costanti che descrivono caratteristiche fisiche(il dielettrico ε

= R. 4πε 0. R contiene valori costanti che descrivono caratteristiche fisiche(il dielettrico ε I conensatori. onsieriamo il potenziale per un conensatore sferico: Possiamo scrivere Il fattore Q π R Q π R π R contiene valori costanti che escrivono caratteristiche fisiche(il ielettrico ) e geometriche

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università egli Stui i Palermo Facoltà i Economia Dipartimento i Scienze Economice, Azienali e Statistice Appunti el corso i Matematica 08 - Derivate Anno Accaemico 2015/2016 M. Tumminello, V. Lacagnina,

Dettagli

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i DINAMICA Principi ella inamica e equazioni carinali Principio 1 (ella inamica o Principio Inerzia) Esiste un osservatore, chiamato inerziale o Galileiano, rispetto al quale un punto materiale isolato (

Dettagli

I principi di conservazione

I principi di conservazione Capitolo 1 I principi i conservazione I principi i conservazione ella massa, ella quantità i moto e ell energia, sui quali si basa la meccanica ei fluii, possono ar luogo a iverse formulazioni matematiche,

Dettagli

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 2012

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 2012 S.Barbarino - Esercizi svolti i Campi Elettromagnetici Esercizi svolti i Campi elettromagnetici - Anno 2012 12-1) Esercizio n. 1 el 4/7/2012 Un ona elettromagnetica piana, viaggiante in aria e i frequenza

Dettagli

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana)

Derivata materiale (Lagrangiana) e locale (Euleriana) ispense di Meccanica dei Fluidi 0 0 det 0 = [ (0 ) + ( ( ) ) + (0 0 ) ] = 0. Pertanto, v e µ sono indipendenti tra loro e costituiscono una nuova base. Con essi è possibile descrivere altre grandezze,

Dettagli

5 DERIVATA. 5.1 Continuità

5 DERIVATA. 5.1 Continuità 5 DERIVATA 5. Continuità Definizione 5. Sia < a < b < +, f : (a, b) R e c (a, b). Diciamo che f è continua in c se sono verificate le ue conizioni: (i) c esiste (ii) = f(c) c Si osservi che nella efinizione

Dettagli

Dalla meccanica del continuo alle Equazioni di Lagrange g per i solidi elastici. Dinamica delle Strutture Aerospaziali

Dalla meccanica del continuo alle Equazioni di Lagrange g per i solidi elastici. Dinamica delle Strutture Aerospaziali Dalla meccanica del continuo alle Equazioni di Lagrange g per i solidi elastici Franco Mastroddi http://www.diaa.uniroma1.it/docenti/f.mastroddi dal Dinamica delle Strutture Aerospaziali Anno Accademico

Dettagli

Cap. 2. Le equazioni della fluidodinamica

Cap. 2. Le equazioni della fluidodinamica Cap. 2. Le equazioni della fluidodinamica La formula del trasporto di Reynolds consente di portare la derivata temporale sotto il segno d integrale. Consideriamo una generica quantità f(x, t) contenuta

Dettagli

Dispense di Fisica Matematica. Prof. Maura Ughi

Dispense di Fisica Matematica. Prof. Maura Ughi Dispense i Fisica Matematica Prof. Maura Ughi 13 febbraio 2005 Capitolo 1 Equazioni ella Dinamica 1.1 Introuzione, Principio i D Alembert Una grossa scorciatoia mentale valia in Meccanica Classica è il

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI DI FLUIDODINAMICA Parte 3: Equazione di Bernoulli Versione 1.0

ESERCIZI SVOLTI DI FLUIDODINAMICA Parte 3: Equazione di Bernoulli Versione 1.0 Moulo i Elementi i Fluioinamica Corso i Laurea in Ingegneria ei Materiali/Meccanica AA 00/005 Ing Paola CINNELLA ESERCIZI SVOLTI I FLUIOINAMICA Parte 3: Equazione i Bernoulli Versione 10 Esercizio 1 Si

Dettagli

Esercizi su Derivate parziali, differenziabilità e piani tangenti

Esercizi su Derivate parziali, differenziabilità e piani tangenti Esercizi su Derivate parziali, ifferenziabilità e piani tangenti 1. Per le funzioni che seguono, eterminare il graiente ella funzione ata nel punto inicato e l equazione el piano tangente al grafico ella

Dettagli

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale Nozioni elementari i calcolo ifferenziale e integrale DIPARTIMENTO DI FISICA E INFN UNIVERSITÀ DEL SALENTO a.a. 013/014 L. Renna - Dipartimento i Fisica 1 Sommario 1 Funzioni... 3 Derivate... 4 3 Integrali...

Dettagli

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA 1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA Per una serie i applicazioni legate allo stuio elle antenne interessa valutare come si moifica il comportamento i una antenna in presenza el suolo. Per frequenze

Dettagli

FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 23/06/2014

FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 23/06/2014 FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 23/06/2014 ESERCIZI E1. Un corpo puntiforme di massa m = 2 Kg si muove su un percorso che ha la forma di un quarto di circonferenza di raggio R = 50 cm ed è disposta su

Dettagli

Nome: Cognome: Matricola:

Nome: Cognome: Matricola: Esercizio 1: Una particella ++ si trova in uiete a una istanza = 100 µm a un piano metallico verticale mantenuto a potenziale nullo. i. Calcolare le componenti el campo E in un generico punto P el semispazio

Dettagli

Una volgare introduzione alle EDO

Una volgare introduzione alle EDO Una volgare introuzione alle EDO Tiziano Penati 1 Primitive Abbiamo già incontrato un esempio semplice i equazioni ifferenziali orinarie (EDO): il calcolo i primitive. Vale la pena infatti i ricorare che

Dettagli

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.

Dettagli

LA TRATTAZIONE NEI MANUALI DI FISICA

LA TRATTAZIONE NEI MANUALI DI FISICA LA TRATTAZIONE NEI MANUALI DI FIICA 5.1 BECKER R., Teoria ella elettricità, vol. I, pag. 161-165, ansoni, (1970) " ƒ 52. - La legge ell'inuzione i Faraay. Faraay fece nel 1831 la scoperta fonamentale che

Dettagli

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti.

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8 Esempio arciere su una superficie ghiacciata che scocca la freccia: l arciere (60 kg) esercita una forza sulla freccia 0.5 kg (che parte in avanti con

Dettagli

Studio del comportamento. Esercitazione 02

Studio del comportamento. Esercitazione 02 DINAMICA DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: Stuio el comportamento inamico i i un elettromagnete t Esercitazione Moellizzazione i un sistema i inuttori Sistema i inuttori: i è un multiporta Legame

Dettagli

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera Dielettrici I. Un conensatore a facce piane e parallele, i superficie S e istanza fra le armature, h, viene parzialmente riempito con un ielettrico lineare omogeneo i costante ielettrica.e spessore s Il

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica e Fisica 1 con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/02/2014 Quesiti 1. Un frutto si stacca da un albero e cade dentro una piscina. Sapendo che il ramo da cui si è staccato

Dettagli

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 2014

PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 2014 PRIMA PROVA INTERMEDIA DEL MODULO DI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA, INGEGNERIA BIOMEDICA 23 Aprile 24 NOME: COGNOME: MATRICOLA: CFU: ESERCIZIO (7 punti) (a) (5 punti) Si progetti

Dettagli

Nome..Cognome. classe 5D 9 Febbraio VERIFICA di FISICA

Nome..Cognome. classe 5D 9 Febbraio VERIFICA di FISICA ome..cognome. classe 5D 9 Febbraio 9 VIFIC i FIIC Domana n. (punti: ) Dai la efinizione i capacità i un conensatore e ricava l espressione ella capacità i un conensatore piano i area e istanza tra le armature

Dettagli

Potenziali scalari e potenziali vettori nello spazio tridimensionale

Potenziali scalari e potenziali vettori nello spazio tridimensionale Potenziali scalari e potenziali vettori nello spazio tridimensionale Potenziali scalari. ia D R 3 un insieme aperto limitato e connesso (cioè fatto di un solo pezzo ), con frontiera D regolare a tratti.

Dettagli

LA FORZA DI COULOMB. = 0.01 C si trova nel punto con ascissa (A) m (B) m (C) m (D) m (E) m

LA FORZA DI COULOMB. = 0.01 C si trova nel punto con ascissa (A) m (B) m (C) m (D) m (E) m L FORZ DI OULOM.. Date le ue cariche fisse ella figura ove = 0. e = 0.5 la posizione i euilibrio lungo l'asse i una terza carica mobile 3 = 0.0 si trova nel punto con ascissa ().7 m () 0.387 m () 0.500

Dettagli

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19 TFA A048. Matematica applicata Incontro el 16 aprile 014, ore 17-19 Appunti i iattica ella matematica applicata all economia e alla finanza. Funzioni (i una variabile) utilizzate nello stuio ell Economia

Dettagli

Quella della formula (1) è una definizione operativa di L, ovvero fornisce un modo del tutto generale per calcolare L dal rapporto F IHB I L

Quella della formula (1) è una definizione operativa di L, ovvero fornisce un modo del tutto generale per calcolare L dal rapporto F IHB I L AUTOINDUTTANZA 1. INTRODUZIONE L auto inuttanza L è la granezza fisica che lega la corrente I che scorre in un ato circuito con il flusso el campo i inuzione magnetica B(I), quest ultimo generato proprio

Dettagli

Gradiente, divergenza e rotore

Gradiente, divergenza e rotore Gradiente, divergenza e rotore Gradiente di una funzione scalare della posizione Sia f(x,y,z) una funzione scalare continua e derivabile delle coordinate costruiamo in ogni punto dello spazio un vettore

Dettagli

Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI

Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI La materia ordinaria contiene, fra altre, particelle di due tipi, elettroni e protoni, che interagiscono scambiando fra loro particelle

Dettagli

Origine fisica di equazioni alle derivate parziali

Origine fisica di equazioni alle derivate parziali Origine fisica di equazioni alle derivate parziali Equazione del calore Dato un corpo nello spazio, rappresentato con un sottoinsieme A di 3, indichiamo con u(, y, z, t) la temperatura del corpo nel punto(,

Dettagli

Funzioni vettoriali di variabile scalare

Funzioni vettoriali di variabile scalare Capitolo 11 Funzioni vettoriali di variabile scalare 11.1 Curve in R n Abbiamo visto (capitolo 2) come la posizione di un punto in uno spazio R n sia individuata mediante le n coordinate di quel punto.

Dettagli

Controlli Automatici

Controlli Automatici Controlli Automatici (Prof. Casella) II Prova in Itinere 3 Luglio 2014 TRACCIA DI SOLUZIONE Domana 1 Si consieri il sistema i controllo schematizzato in figura. Definire la funzione i sensitività, illustrano

Dettagli

MODULO DI ELETTROMAGNETISMO Prova Pre-Esame del 28 GENNAIO 2009 A.A

MODULO DI ELETTROMAGNETISMO Prova Pre-Esame del 28 GENNAIO 2009 A.A MODULO D ELETTROMAGNETSMO Prova Pre-Esame del 28 GENNAO 2009 A.A. 2008-2009 FSCA GENERALE Esercizi FS GEN: Punteggio in 30 esimi 1 8 Fino a 4 punti COGNOME: NOME: MATR: 1. Campo elettrostatico La sfera

Dettagli

Caratteristiche elettriche principali dei tessuti biologici. Dispense a cura dei Prof. P. Bernardi, S. Pisa

Caratteristiche elettriche principali dei tessuti biologici. Dispense a cura dei Prof. P. Bernardi, S. Pisa Università egli Stui i Roma La Sapienza Facoltà i Ingegneria Dipartimento i Ingegneria Elettronica orso i Strumentazione Biomeica III aratteristiche elettriche principali ei tessuti biologici Dispense

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 30 gennaio 2012

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 30 gennaio 2012 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA 30 gennaio 2012 1) Un corpo di massa m = 1 kg e velocità iniziale v = 5 m/s si muove su un piano orizzontale scabro, con coefficiente di attrito

Dettagli

Elettricità e Magnetismo. M. Cobal, Università di Udine

Elettricità e Magnetismo. M. Cobal, Università di Udine Elettricità e Magnetismo M. Cobal, Università di Udine Forza di Coulomb Principio di Sovrapposizione Lineare Campo Ele8rico Linee di campo Flusso, teorema di Gauss e applicazioni Condu8ori Energia potenziale

Dettagli

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11

Indice 3. Note di utilizzo 9. Ringraziamenti 10. Introduzione 11 Indice Indice 3 Note di utilizzo 9 Ringraziamenti 10 Introduzione 11 Capitolo 1 Grandezze fisiche e schematizzazione dei sistemi materiali 13 1.1 Grandezze fisiche ed operazione di misura 13 1.2 Riferimento

Dettagli

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt Questo programma calcola le espressioni elle circonferenze ei flessi, i stazionarietà, ei jerk normali nulli e ei jerk tangenziali nulli, basanosi sulle note formule i trasformazione tra sistemi i riferimento

Dettagli

Lezione 5: Richiami di termomeccanica dei mezzi continui

Lezione 5: Richiami di termomeccanica dei mezzi continui Lezione 5: Richiami di termomeccanica dei mezzi continui Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Perugia Dottorato Internazionale Congiunto Firenze Braunschweig Firenze,

Dettagli

Esercizi di Cinematica

Esercizi di Cinematica Esercizi i Cinematica 9 settembre 009 Capitolo 1 Moti in una imensione 1.1 Problemi svolti 1. velocità meia Un automobile viaggia per un certo tempo T alla velocità i 40 km/h e poi per lo stesso tempo

Dettagli

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.

Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D. Prova Scritta di Elettricità e Magnetismo e di Elettromagnetismo A. A. 2006-07 - 1 Febbraio 2008 (Proff. F.Lacava, C.Mariani, F.Ricci, D.Trevese) Modalità: - Prova scritta di Elettricità e Magnetismo:

Dettagli

Università del Sannio

Università del Sannio Università del Sannio Corso di Fisica 1 Lezione 6 Dinamica del punto materiale II Prof.ssa Stefania Petracca 1 Lavoro, energia cinetica, energie potenziali Le equazioni della dinamica permettono di determinare

Dettagli

Test Esame di Fisica

Test Esame di Fisica Test Esame di Fisica NOTA: per le domande a risposta multipla ogni risposta corretta viene valutata con un punto mentre una errata con -0.5 punti. 1) Una sola delle seguenti uguaglianze non e corretta?

Dettagli

5,&+,$0, 68*/,23(5$725,9(7725,$/,

5,&+,$0, 68*/,23(5$725,9(7725,$/, 5,&+,$0, 8*/,23(5$725,9(7725,$/, Gradiente E un operatore differenziale del primo ordine che si applica ad una generica grandezza scalare ϕ, e genera un vettore secondo la seguente definizione: ϕ ϕ Q =

Dettagli

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sulle curve, le superfici, i campi vettoriali. Dott. Franco Obersnel Esercizio 1 Sia f : [a, b] IR 2 una funzione di classe C 1 su [a, b]. consideri

Dettagli

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii)

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii) Si usano ue metoi ifferenti per misurare il carico i rottura i un filo i acciaio e si fanno 0 misure per ognuno ei metoi. I risultati, espressi in tonnellate, sono i seguenti: Metoo :..5.7..6.5.6.4.6.9

Dettagli

QUADRILATERO DI AREA MASSIMA ASSEGNATI I LATI

QUADRILATERO DI AREA MASSIMA ASSEGNATI I LATI 1 QUADRILATERO DI AREA MASSIMA ASSEGNATI I LATI Margherita Moretti (3D P.N.I.) Viviana Scoca (3D P.N.I.) Simone Moretti (3H P.N.I.) Abstract Si affronta il problema ella eterminazione el quarilatero i

Dettagli

OSCILLAZIONI TORSIONALI

OSCILLAZIONI TORSIONALI OSCILLAZIONI TORSIONALI Introuzione Come è noto, per un corpo i imensione estesa vincolato a ruotare attorno a un asse (volano), vale la seguente relazione tra l'accelerazione angolare e il momento ella

Dettagli

DINAMICA E STATICA RELATIVA

DINAMICA E STATICA RELATIVA DINAMICA E STATICA RELATIVA Equazioni di Lagrange in forma non conservativa La trattazione della dinamica fin qui svolta è valida per un osservatore inerziale. Consideriamo, ora un osservatore non inerziale.

Dettagli

Esame di Scienze sperimentali - Fisica. Materiale ammesso

Esame di Scienze sperimentali - Fisica. Materiale ammesso 1. Materiale personale Ogni studente può portare: Materiale ammesso del materiale per scrivere e disegnare (penna, matita, gomma, riga, squadra, goniometro, compasso); una calcolatrice non grafica; il

Dettagli

Indice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton

Indice. Fisica: una introduzione. Il moto in due dimensioni. Moto rettilineo. Le leggi del moto di Newton Indice 1 Fisica: una introduzione 1.1 Parlare il linguaggio della fisica 2 1.2 Grandezze fisiche e unità di misura 3 1.3 Prefissi per le potenze di dieci e conversioni 7 1.4 Cifre significative 10 1.5

Dettagli

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato

Dettagli

Compito del 14 giugno 2004

Compito del 14 giugno 2004 Compito del 14 giugno 004 Un disco omogeneo di raggio R e massa m rotola senza strisciare lungo l asse delle ascisse di un piano verticale. Il centro C del disco è collegato da una molla di costante elastica

Dettagli

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito

Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito Gli esperimenti condotti da Faraday hanno portato a stabilire l esistenza di una forza elettromotrice e quindi di una corrente indotta in un circuito quando: 1) il circuito è in presenza di un campo magnetico

Dettagli

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1

Dettagli

Dinamica del punto materiale

Dinamica del punto materiale Dinamica del punto materiale Formule fondamentali L. P. 5 Aprile 2010 N.B.: Le relazioni riportate sono valide in un sistema di riferimento inerziale. Princìpi della dinamica Secondo principio della dinamica

Dettagli

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 2: Grandezze fotometriche fondamentali 2. Ing. Oreste Boccia

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 2: Grandezze fotometriche fondamentali 2. Ing. Oreste Boccia CORO D FCA TECNCA AA 13/14 LLUMNOTECNCA Lezione n : Granezze fotometriche fonamentali ng. Oreste Boccia 1 LLUMNAMENTO Effetto prootto al flusso luminoso sulla superficie illuminata Granezza puntuale: varia

Dettagli

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 19 febbraio 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA:

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 19 febbraio 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA: PROVA SCRITTA DEL MODULO DI NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 9 febbraio 205 NOME: COGNOME: MATRICOLA: ESERCIZIO (5-6 CFU: 0 punti; 7 CFU: 8 punti) Progettare una rete sequenziale che presenti

Dettagli

CINEMATICA DEL CORPO RIGIDO

CINEMATICA DEL CORPO RIGIDO CINEMATICA DEL CORPO RIGIDO 5 Premettiamo una Definizione: si chiama atto i moto i un sistema materiale in un ato istante t, l insieme elle velocità i tutti i punti el sistema all istante t. E errato parlare

Dettagli

Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013

Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013 Argomenti per esame orale di Fisica Generale (Elettromagnetismo) 9 CFU A.A. 2012/2013 1. Il campo elettrico e legge di Coulomb: esempio del calcolo generato da alcune semplici distribuzioni. 2. Il campo

Dettagli

BLv. BdA BLvdt. L v c) La fem relativa al primo magnete non cambia; il segno della fem relativa al secondo magnete e` opposto rispetto al punto (a).

BLv. BdA BLvdt. L v c) La fem relativa al primo magnete non cambia; il segno della fem relativa al secondo magnete e` opposto rispetto al punto (a). Elettroinamia Una spira quarata i lato L e` montata su un nastro hiuso he sorre on veloita` v tra le espansioni polari i ue magneti (vei igura). Sia l la lunghezza el nastro e (>L) la larghezza elle espansioni

Dettagli

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG)

Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) Istituzioni di Matematiche Modulo B (SG) II foglio di esercizi ESERCIZIO 1. Per ciascuna funzione f(, ) calcolare le derivate parziali f (, ) e f (, ) e determinare il relativo dominio di definizione.

Dettagli

Divergenza. ato una superficie chiusa S che racchiude il volume V, lo dividiamo in due rti con la superficie D mostrata in figura

Divergenza. ato una superficie chiusa S che racchiude il volume V, lo dividiamo in due rti con la superficie D mostrata in figura Divergenza Deriva dal concetto di flusso attraverso una superficie di una proprietà fisica ed è stato introdotto nei corsi di elettromagnetismo elementare (Legge di Gauss per il campo elettrico). ato una

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

Teorema di Gauss per il campo elettrico E

Teorema di Gauss per il campo elettrico E Teorema di Gauss per il campo elettrico E Dove vogliamo arrivare? Vogliamo arrivare al teorema di Gauss per il campo elettrico E : Φ E = q ε 0 Che dice fondamentalmente questo: il flusso attraverso una

Dettagli

Test Esame di Fisica

Test Esame di Fisica Test Esame di Fisica NOTA: per le domande a risposta multipla ogni risposta corretta viene valutata con un punto mentre una errata con -0.5 punti. 1) Una sola delle seguenti uguaglianze non e corretta?

Dettagli

Esercizio (tratto dal Problema 4.24 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal Problema 4.24 del Mazzoldi 2) 1 Esercizio (tratto dal Problema 4.4 del Mazzoldi ) Due masse uguali, collegate da un filo, sono disposte come in figura. L angolo vale 30 o, l altezza vale 1 m, il coefficiente di attrito massa-piano

Dettagli

FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 21/02/2014

FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 21/02/2014 ESERCIZI FISICA (modulo 1) PROVA SCRITTA 21/02/2014 E1. Due corpi di massa m 1 = 1000 Kg e m 2 = 1200 Kg collidono proveniendo da direzioni perpendicolari. L urto è perfettamente anelastico e i due corpi

Dettagli

H ds = 2πRH = Ni H = Ni 2πR. N(k m 1) M = 0.05A

H ds = 2πRH = Ni H = Ni 2πR. N(k m 1) M = 0.05A Esercizio Un anello toroiale i piccola sezione avente raggio meio R = 0cm è fatto i ferro con permeabilità magnetica relativa = 5000. Una bobina con N = 000 spire è avvolta sulla superficie ell anello.

Dettagli

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA RISOUZIONE DI PROBEMI DI FISICA Problema 1 Una massa puntiforme m = 2 kg è soggetta ad una forza centrale con associata energia potenziale radiale U( r) 6 A =, dove A = 2 J m 6. Il momento angolare della

Dettagli

TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI

TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI Università egli Stui i Uine, Corso i Laurea in Ingegneria Gestionale A.A. 016/017, Sessione i Settembre 017, Esame i FISICA GENERALE 1 1 CFU) Appello Unico, PROVA SCRITTA, 1 Settembre 017 TESTI E SOLUZIONI

Dettagli

Formulario Elettromagnetismo

Formulario Elettromagnetismo Formulario Elettromagnetismo. Elettrostatica Legge di Coulomb: F = q q 2 u 4 0 r 2 Forza elettrostatica tra due cariche puntiformi; ε 0 = costante dielettrica del vuoto; q = cariche (in C); r = distanza

Dettagli

Fisicaa Applicata, Area Tecnica, M. Ruspa. GRANDEZZE FISICHE e MISURA DI GRANDEZZE FISICHE

Fisicaa Applicata, Area Tecnica, M. Ruspa. GRANDEZZE FISICHE e MISURA DI GRANDEZZE FISICHE GRANDEZZE FISICHE e MISURA DI GRANDEZZE FISICHE 1 LA FISICA COME SCIENZA SPERIMENTALE OSSERVAZIONI SPERIMENTALI Studio di un fenomeno MISURA DI GRANDEZZE FISICHE IPOTESI VERIFICA LEGGI FISICHE Relazioni

Dettagli

Fisica Generale I (primo e secondo modulo) A.A , 1 Febbraio 2010

Fisica Generale I (primo e secondo modulo) A.A , 1 Febbraio 2010 Fisica Generale I (primo e secondo modulo) A.A. 2009-0, Febbraio 200 Esercizi di meccanica relativi al primo modulo del corso di Fisica Generale I, anche equivalente ai corsi di Fisica Generale e 2 per

Dettagli

Campi Elettrici e Magnetici. ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche

Campi Elettrici e Magnetici. ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche Campi Elettrici e Magnetici ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche Esperienza ==> Forza tra cariche SI INTRODUCE UNA NUOVA GRANDEZZA FONDAMENTALE: LA CARICA ELETTRICA UNITÀ DI MISURA NEL

Dettagli

Esercitazione 2. Soluzione

Esercitazione 2. Soluzione Esercitazione 2 Esercizio 1 - Resistenza dell aria Un blocchetto di massa m = 0.01 Kg (10 grammi) viene appoggiato delicatamente con velocità iniziale zero su un piano inclinato rispetto all orizziontale

Dettagli

Elettromagnetismo Formulazione differenziale

Elettromagnetismo Formulazione differenziale Elettromagnetismo Formulazione differenziale 1. Legge di Faraday 2. Estensione della legge di Ampere 3. Equazioni di Maxwell 4. Onde elettromagnetiche VI - 0 Legge di Faraday Campo elettrico Campo di induzione

Dettagli

1 EQUAZIONI DI MAXWELL IN FORMA DIFFERENZIALE

1 EQUAZIONI DI MAXWELL IN FORMA DIFFERENZIALE EQUAZIONI DI MAXWELL IN FORMA DIFFERENZIALE Le equazioni di Maxwll considerate finora sono dette equazioni in forma integrale e costituiscono la forma più generale di queste equazioni. Tuttavia il loro

Dettagli

Sezione 5. Mezzi trasmissivi e sistemi

Sezione 5. Mezzi trasmissivi e sistemi sercitazioni i sistemi i comunicazione 9/ ezione 5 5. i consieri la trasmissione i canali teleonici CM canale vieo coiicato a Mbit/s. er trasmettere i ati si impiega una multiplazione M su un ponte raio

Dettagli

Coppia differenziale con BJT e carico passivo

Coppia differenziale con BJT e carico passivo oppia ifferenziale con BJ e carico passivo tensione ifferenziale e i moo comune: v v v B1 B v M v + v B1 B risposta al segnale i moo comune G. Martines 1 oppia ifferenziale con BJ e carico passivo Saturazione

Dettagli

Corso di Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 2014/15, 13 Luglio 2015 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese

Corso di Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 2014/15, 13 Luglio 2015 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese Corso i Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 214/15, 13 Luglio 215 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese - intero scritto: risolvere i problemi 1, 2 e 3: tempo a isposizione 3.5; -

Dettagli

DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ

DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ 2/3 DISTRIBUZIONI SINGOLARI E "FUNZIONE" DELTA DI DIRAC 0/ DISTRIBUZIONI SINGOLARI E FUNZIONE DENSITÀ Consideriamo una distribuzione continua di una data quantità Q ad esempio la carica elettrica o la

Dettagli

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA

INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA INTERPRETAZIONE CINEMATICA DELLA DERIVATA Consideriamo un punto mobile sopra una qualsiasi linea Fissiamo su tale linea un punto O, come origine degli archi, e un verso di percorrenza come verso positivo;

Dettagli