Progetto pilota 4. Allegato 1. Introduzione Generale al Turismo di percorso

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto pilota 4. Allegato 1. Introduzione Generale al Turismo di percorso"

Transcript

1 Progetto pilota 4. Allegato 1 Introduzione Generale al Turismo di percorso Progetto Interreg IIIB Medocc n I-137 Marzo 2008

2 Percorsi integrati di Terracina - Allegato 1: Introduzione Generale al Turismo di Percorso CONTENUTO Esempi di percorsi 103 Progettazione di percorsi 128 Finalità di progettazione 128 Elementi di progettazione 130 Ausili tecnici alla progettazione 140 Bibliografia Ringraziamenti

3 1 allegato: Introduzione Generale al Turismo di Percorso Questo allegato si riferisce allo studio Percorsi integrati di Terracina, realizzato da ARSIAL nell ambito del programma Interreg III B Medocc (progetto GreenLink n I-137). Strategie turistiche: concentrazione e dispersione Negli anni 90 del secolo scorso ci fu un acceso dibattito in merito a due diverse strategie di sviluppo turistico: la concentrazione e la dispersione. Da una parte si sosteneva che il raggruppamento delle attrazioni costituiva un importante principio per la pianificazione (Inskeep, 1991), in modo da attrarre più turisti ed invogliarli a rimanere più a lungo, rendendo più facile l organizzazione delle visite e la sistemazione delle infrastrutture. Inoltre il raggruppamento offriva altri benefici, quali: - maggiori opportunità per la pianificazione dello sviluppo integrato e per la sua applicazione, per la progettazione e per il controllo ambientale; - maggiore efficienza per l accessibilità dei trasporti e di altre infrastrutture; - vantaggi per il turista in ragione della vicinanza di servizi ed attrezzature; - maggiori possibilità di diversificazione e specializzazione dei servizi e delle attrezzature con uno sviluppo concentrato; - contenimento in aree specifiche dei negativi impatti ambientali e soci-culturali. Alcuni autori sostenevano il principio del mantenimento di uno sviluppo concentrato con l ausilio di politiche economiche di redistribuzione, piuttosto che il libero accesso all intero territorio (Freyer, 1994). Lo sviluppo concentrato può essere importante per minimizzare l impatto turistico nella natura e nell ambiente socio-culturale della regione ospitante, attraverso una riduzione delle visite nelle aree vulnerabili o minacciate (Roberts and Hall, 2001). Questo, ad esempio, è stato uno dei principi chiave della pianificazione turistica nelle Maldive negli anni 80, quando si decise di non rendere disponibili allo sviluppo turistico le isole già abitate. Mentre la concentrazione di attrezzature e servizi sopra descritta è spesso considerata l esatto contrario delle strategie di dispersione turistica privilegiate dal turismo rurale; è invece importante comprendere che si possono entrambe conciliare, in una sinergia significativa di entrambe: disperdendo i visitatori ed allo stesso tempo offrendo centri di attrazione turistica e nodi di raggruppamento. In questo modo si offre la possibilità di un beneficio economico assieme al contenimento dell impatto. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 9988

4 Dispersione turistica e turismo rurale In anni recenti le tendenze evolutive del turismo hanno puntato sull abbandono del turismo standardizzato di massa proponendo modelli più individualistici, a costi minori e maggiore flessibilità. Inoltre esperienze più significative hanno acquistato rilievo, quali la specificità ecologica, le opportunità di avventura, le attrazioni culturali, oppure la pace e la quiete della campagna. Gli agriturismi e la ruralità hanno avuto un enorme incremento negli ultimi 10 anni in tutta Europa ed in particolare in Italia, dove tra il 2004 ed il 2005 vi è stato un aumento del 8,9% nel numero di agriturismi (Paolini, 2006). Questo ha dato agli operatori rurali un opportunità unica per realizzare reti differenziate organizzate in modo da massimizzare le opportunità e di offrire una vasta gamma di prodotti ed attività. Per gli operatori del turismo rurale questo ha significato un enfasi nello sviluppo di un prodotto che attrae, soddisfa e fa mercato (Greffe 1994, Hummelbrunner and Miglbauer 1994.). Nelle aree rurali il turismo viene spesso considerate come una fonte di impiego, di possibilità di miglioramento delle infrastrutture pubbliche e di aiuto alla rivitalizzazione di un economia depressa. Il declino delle attività economiche, la riconversione del settore agricolo, l incertezza dell industrializzazione rurale e la migrazione delle nuove generazioni hanno indotto a considerare il turismo come una fonte alternativa di reddito addizionale ed esso viene identificato come uno stimolo per la crescita economica, per migliorare le infrastrutture delle regioni in via di sviluppo e per migliorare il livello di vita della popolazione locale. In una prospettiva puramente economica il turismo rurale induce ad una dispersione del turismo nelle aree marginali e quindi dei benefici economici ad esso collegati. La dispersione nella pianificazione turistica di solito significa una strategia che punta a distribuire i turisti lontano dai principali centri di attrazione o dai principali portali di accesso. I tre principali obiettivi della dispersione sono (Meyer 2004): 1. ridurre la pressione nell area centrale, dove sono collocate le attrazioni chiave, attirando i visitatori da qualche altra parte; 2. redistribuire i redditi derivanti dal turismo, in quanto potenziale di spesa rappresentato, in nuove aree e facilitare la nascita di nuove opportunità di lavoro e di impresa anche nelle aree marginali e periferiche rispetto ad una destinazione di viaggio; 3. aumentare l attrazione generale di una destinazione presentando nuove possibilità di esplorazione per il visitatore e fornendo così una piattaforma per nuovi programmi di marketing allo scopo di aumentare il tempo di permanenza e il volume della spesa turistica. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa 9999

5 Il turismo di percorso Nel contesto della promozione del turismo rurale, il concetto di percorso od itinerario è stato utilizzato in molte parti del mondo. I percorsi sembrano offrire opportunità particolarmente favorevoli per le aree meno mature e con alte risorse culturali, che possono fare presa su segmenti turistici particolari, che spesso non solo allungano la loro permanenza, ma sono anche disposti a spendere di più per soddisfare il loro interesse (Meyer, 2004). All opposto dei prodotti turistici destinati solo a turisti stanziali (come i villaggi turistici), i percorsi puntano su di una vasta gamma di utenti, come i visitatori stranieri che intendono approfondire la conoscenza del territorio, i visitatori stanziali che frequentano il percorso (o parti di esso) con brevi escursioni, i pendolari giornalieri in gita. Alcuni percorsi sono sviluppati solo ai fini del mercato locale e sono collocati in aree non particolarmente interessanti per gli stranieri, ma fanno invece appello alla diffusione del patrimonio culturale nazionale. I percorsi hanno una notevole varietà di funzioni ed attraggono diverse tipologie di utenti con una vasta gamma di motivazioni, che si riflettono generalmente nella loro tematica. Molti percorsi vengono spesso iniziati con i seguenti obiettivi: - disperdere i visitatori e ridistribuire la redditività del turismo; - inserire nei pacchetti/prodotti turistici motivi di attrazione e caratteristiche meno conosciute; - aumentare l attrazione complessiva di una destinazione; - aumentare la permanenza e la spesa del turista; - attrarre nuovi visitatori ed invogliarli a ritornare; - aumentare la sostenibilità del turismo. Per la pianificazione dello sviluppo dell economia locale delle aree rurali, le attività del turismo di percorso sono di interesse particolare in quanto spesso comportano la realizzazione di sistemi cooperativi e di collaborazioni fra amministrazioni diverse per la messa a punto di sistemi turistici di comunità competitivi. Il turismo come propulsore di economia e cooperazione nelle aree rurali È stato fatto rilevare che il raggruppamento di attività e di attrazioni nelle aree meno sviluppate stimola la cooperazione e la compartecipazione fra le comunità locali e regionali e PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

6 serve da motore per lo sviluppo economico a partire dal turismo (Briedenhann and Wickens, 2004). Lo sviluppo di percorsi turistici offre la possibilità di formare interazioni locali per lo sviluppo. È stato dimostrato che negli Stati Uniti i percorsi sui temi del patrimonio tradizionale hanno dato lo spunto per lo sviluppo di una gamma di attrazioni e servizi lungo le strade. I sentieri della tradizione Western sono serviti da catalizzatore per produzioni teatrali, convogli di carri e marce a cavallo. La chiave di volta del turismo rurale si trova nella cooperazione e nel coinvolgimento della comunità attraverso appropriate forme di interazione in rete, che costituiscono le condizioni principali per la sostenibilità del turismo rurale (Mitchell and Hall 2005). Condizione preliminare per la realizzazione di un percorso è la costruzione all interno del territorio di una buona collaborazione di base tra autorità pubbliche, autorità locali, imprese private, associazioni, industria del turismo e comunità locale. La cooperazione è considerata come un fattore produttivo necessario e determinante nella propulsione delle energie di tutti quelli che sono coinvolti nello sviluppo locale per la creazione dei posti di lavoro e per lo sviluppo economico. Concettualmente, queste associazioni collaborative possono essere considerate come reti di percorso, caratterizzate dal fatto che i partecipanti sono mutuamente dipendenti rispetto alle risorse controllate da altri, anche se vi sono vantaggi derivanti dalla messa in comune delle risorse stesse (Meyer, 2004). Un punto di partenza essenziale per lo sviluppo del percorso è quindi la formazione di una cultura collettiva di cooperazione per la competitività (Rogerson C., 2006). Il turismo di percorso: ambiente e cultura Appare evidente che il turismo di percorso può costituire un motore potenzialmente utile per lo sviluppo economico locale in molte piccole cittadine ed aree rurali. Ancor oggi è facile trovare descrizioni del turismo come una risposta e una soluzione a tutti i problemi economici locali, quali unico rimedio per il raddrizzamento della bilancia dei pagamenti e motore di movimenti e di capitali. In realtà il motivo economico non è l unico fattore che gioca un ruolo chiave nel concetto di percorso. Alcuni ricercatori sottolineano che, dato che i turisti vengono dispersi lungo tutto il percorso, il carico dell impatto è più facile da gestire, gli impatti negativi vengono ridotti e i benefici economici sono più equamente distribuiti (Hill, Gibbons, 1994). L approccio tradizionale ed intensivo dello sviluppo turistico è finalizzato a ridurre le barriere ed a stimolare gli interessi di mercato (Getz,1986). Ma oggi, è facile trovare molto autorevoli pareri sul fatto che tale approccio orientato al mercato non costituisce sempre la soluzione più appropriata o sostenibile (Inskeep,1991). Occorre tenere conto anche dell ambiente e della cultura. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

7 Lo sviluppo rapido ed incontrollato del turismo, mentre da un lato contribuisce alla crescita economica, dall altro ha un notevole impatto con l ambiente e con la cultura tradizionale. Si necessita dell intervento della pubblica amministrazione per proteggere gli ordinamenti naturali ed ambientali sui quali si viene ad inserire il modello di sviluppo turistico e (obiettivo non meno importante) per ridurre gli impatti negativi sociali e culturali delle attività turistiche. In tale contesto sono assai validi modelli endogeni di sviluppo, a patto che siano basati sull integrazione totale di tutti i protagonisti economici, istituzionali, sociali e culturali. E quindi importante comprendere appieno il concetto di turismo sostenibile che, come definito dalla Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (Europarc, 1993) consiste in: qualsiasi forma di sviluppo, gestione od attività turistica che assicuri una conservazione e salvaguardia su lungo termine delle risorse naturali, sociali e culturali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico ed al benessere di coloro che vivono, lavorano o abitano nelle aree protette. Allo scopo di conciliare le necessità delle aree protette e l aspettativa del visitatore, è essenziale che il turismo preservi l ambiente sul quale si basa la sua attività. Chiaramente tale concetto dovrebbe essere applicato non solo alle aree protette, ma in una prospettiva generale. D altro canto, il turismo offre anche una maniera privilegiata di attirare l attenzione pubblica sull ambiente. Può essere quindi utilizzato per sostenere e per mettere in evidenza i problemi particolari e i rischi a cui sono soggetti gli ambienti in pericolo. E quindi importante informare gli utenti di percorsi turistici sui problemi ambientali esistenti e i pianificatori avvertiti potranno fare tesoro di questa possibilità. Il turismo di percorso e la cultura sono invece intimamente legati a causa della mobilità del viaggio stesso. L esperienza di viaggio porta a conoscere nuovi paesi, ad esplorare nuovi paesaggi, società storie e tradizioni. Anche in questo caso è compito del progettista scegliere e finalizzare il tipo di aspetti culturali da evidenziare e quindi adottare metodi e strumenti utili a renderli fruibili e assimilabili dal turista sia sul piano del business che per motivi educativi. In questo modo è importante notare che il turismo di percorso permette di scoprire aspetti culturali che spesso vengono marginalizzati nel quadro culturale globale della nostra società. Infatti, oltre al gusto particolare di cibi e bevande naturali e tipici, vi sono molti elementi della cultura rurale che possono emergere come attrazione per il forestiero, come i mestieri e le occupazioni, l artigianato, miti e leggende, canti e musica, danze e cerimonie, le cure naturali e gli usi di diverse piante e minerali, ecc Un buon metodo per rafforzare il senso dell esistenza di questi elementi è quello di attirare l attenzione su di essi (anche nell ambito della popolazione locale) allontanando i rischi di perdita e di globalizzazione. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

8 Esempi di percorsi I percorsi di solito variano considerevolmente nella loro estensione, scala, tematica e nel tipo di visitatori attratti, sia in termini di caratteristiche che nel numero. Nonostante i percorsi vengano sempre più considerati come parte essenziale delle infrastrutture turistiche, si sono compiuti molti errori nella loro progettazione e con il tempo si sono imparate molte lezioni. Tradizionalmente, i sentieri vengono creati da appassionati, ciclisti e camminatori entusiasti, dotati ha volte anche di forza politica e di capacità progettuali. Spesso sono persone con un buon intuito, inspirate dalla natura finita dell idea di percorso, a cui si associa la sensazione di movimento e libertà nell ambiente. Il percorso ed in particolare il compimento di uno specifico percorso, domina così l intero processo della realizzazione. Per costruire percorsi confacenti al turismo, sono però necessarie nuove capacità (Lane B., 1999). La crescente esperienza nell interfaccia percorso / turismo ha portato allo sviluppo di nuove tipologie di percorsi: Queste comprendono: - sentieri-passeggiata; - strade del patrimonio tradizionale (heritage); - strade artistiche / delle arti / dell'artigianato; - percorsi educativi; - sentieri natura; - percorsi vita; - sentieri avventura; - percorsi di gestione turistica; - itinerari di sviluppo locale e regionale; - itinerari commerciali di mercato e di nicchia per lo sviluppo locale; - percorsi a premi; - strade della pace o della riconciliazione tra paesi, regioni e popoli; - percorsi per il recupero e la conservazione di vie (rotte, strade ferrate, antiche vie); - itinerari del gusto; - itinerari fluviali; - itinerari integrati. L elemento maggiormente distintivo è il tipo di mobilità richiesto (pedonale, ciclabile, a cavallo, o veicolare). Questo fattore influenza di solito la lunghezza, il tempo impiegato, per la percorrenza e quindi le strutture di servizio connesse. Nelle pagine successive verranno proposti alcuni esempi di percorsi famosi o recenti di tutto il mondo, utilizzabili con mezzi di trasporto differenti: a piedi, in bicicletta, in auto o misti. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

9 Come si comprenderà la differenza nel mezzo di trasporto è spesso anche legata alla tematica stessa del percorso. Di frequente i temi culturali e naturali sono riferiti ai mezzi più lenti (a piedi), forse perché il viaggiatore a piedi ha più tempo per pensare! Consiglio d Europa Il cammino di Santiago In Europa il potenziale dei percorsi turistici è stato riconosciuto da tempo. La nascita del patrimonio culturale dei percorsi tematici risale al 1960, quando un gruppo di lavoro del Consiglio d Europa presentò una relazione intitolata Collective awareness of European cultural highlights and their incorporation into the leisure culture ( Il riconoscimento pubblico delle eccellenze culturali europee e la loro integrazione nella cultura ricreativa ). Le sue conclusioni erano indirizzate verso l idea del viaggio di scoperta. Il gruppo di lavoro considerava giusto dare maggiore enfasi al turismo culturale, uno dei modi migliori di utilizzare il tempo libero. Tale forma di turismo dovrebbe servire non solamente come complemento visivo e ad illustrazione dell educazione scolastica di base, ma allo stesso tempo come esperienza sociale ed occasione per sviluppare una propria sensibilità individuale (Rogerson, 2006). Nel 1964 il gruppo di lavoro del Consiglio d Europa varò l idea di una serie di percorsi culturali europei con l obiettivo principale di attirare l attenzione sulla cultura europea attraverso il viaggio, mettendo in moto una rete per il turismo culturale ed utilizzando il patrimonio culturale europeo come mezzo per stimolare uno sviluppo sociale, economico e culturale, migliorando la qualità della vita dei cittadini locali. L idea venne resa accessibile nel 1980 con la creazione della via di pellegrinaggio di Santiago de Compostela. Questo itinerario di turismo culturale venne definito una strada attraverso uno più regioni o paesi, organizzato attorno ad uno schema in cui gli interessi storici, artistici o sociali siano manifestamente europei. Il programma degli Itinerari Culturali venne lanciato dal Consiglio d Europa nel Il concetto iniziale voleva dimostrare in modo visibile, attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, come il patrimonio dei diversi paesi europei rappresentasse un eredità culturale comune. Gli Itinerari Culturali fornivano anche una dimostrazione concreta dei principi fondamentali del Consiglio d Europa: diritti umani, democrazia di culture, diversità ed identità culturale europea, dialogo, mutuo scambio ed arricchimento attraverso i confini ed i secoli. Gli scopi principali erano: - attirare l attenzione sopra l identità culturale e la cittadinanza europee, basandosi sopra una gamma di valori condivisi, esplicitati in forma tangibile attraverso itinerari culturali che ripercorrevano la storia delle influenze, degli scambi e degli sviluppi che hanno plasmato le culture europee; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

10 - promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso attraverso una comprensione migliore della storia europea; - salvaguardare e potenziare il patrimonio culturale e naturale attraverso un miglioramento della qualità della vita e come fonte di sviluppo sociale, economico e culturale; - dare il giusto valore al turismo culturale, con uno sguardo anche allo sviluppo sostenibile. Allo scopo di implementare tale programma la Risoluzione del Consiglio e le norme allegate (Consiglio d Europa, 1998) hanno stabilito un quadro formale di cooperazione fra i 48 firmatari della Convenzione Culturale Europea. Questi paesi possono proporre itinerari che per risultare candidabili nel programma, devono soddisfare i seguenti criteri: - essere incentrati su di una tematica rappresentativa dei valori europei e comune a parecchi paesi europei; - percorrere una rotta storica o (nel caso di turismo culturale) creata ex-novo; - dare luogo a progetti di cooperazione multilaterale su lungo termine in aree prioritarie (ricerca scientifica; protezione e valorizzazione del patrimonio, scambi culturali ed educativi tra i giovani europei, pratiche di arte e cultura contemporanea; turismo culturale e sviluppo sostenibile); - essere gestiti da uno o più reti organizzative indipendenti (sotto forma di associazioni o federazioni di associazioni). Nel 1998 è stato istituito un organo tecnico, l Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali, con i seguenti compiti operativi: - valutare le candidature di nuove proposte; - monitorare le attività in campo e coordinare il lavoro delle organizzazioni partecipanti; - diffondere ed archiviare i documenti informativi. La via di pellegrinaggio di Santiago de Compostela è stata il primo itinerario culturale, con lo scopo di simbolizzare il processo della costruzione dell Europa per servire da riferimento ed esempio alle future realizzazioni. Il percorso si basa su di una serie di emergenze, località particolarmente ricche di associazioni storiche (Consiglio d Europa, 2007). Il programma, con oltre partner si basa su una cooperazione multilaterale che coinvolge una serie di progetti e reti di diffusione dell informazione, monitorata e coordinata dall Istituto Europeo per gli Itinerari Culturali. Il successo del percorso è stato molto importante. Si calcola che mentre nel 1998 i viandanti che lo hanno percorso a piedi erano , nel 2006 sono stati con oltre turisti che hanno visitato i nodi di attrazione dell itinerario. La Spagna considera Santiago de Compostela come la sua terza attrazione turistica in ordine di importanza, dopo le città storiche e le spiagge. Gli obiettivi della via di pellegrinaggio di Santiago de Compostela erano: PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

11 - diffondere e far meglio conoscere la comune identità culturale e portare i cittadini europei faccia a faccia con la propria comune identità culturale; - salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale europeo come strumento per migliorare la vita quotidiana e come fonte di sviluppo sociale, economico e culturale; - fornire ai cittadini un nuovo modo di trascorrere il tempo libero attribuendo un posto speciale al turismo culturale e alle attività correlate. Allo scopo di dare forza alla via di pellegrinaggio di Santiago di Compostela il Consiglio d Europa si è dato tre obiettivi: - collaborare con gli specialisti di tutta Europa per identificare i percorsi e realizzare le mappe; - creare un simbolo comune per dare un identità visiva al percorso in tutta Europa; - coordinare le attività dei partner pubblici e privati, in particolare nel settore volontario, per incoraggiare le attività nel rispetto della sensibilità e del turista e del pellegrino; - fornire, specialmente ai giovani in cerca di nuove opportunità ricreative, nuovi modi per incoraggiare l integrazione fra le società e per rafforzare la propria identità europea. Il sentiero dei pellegrini per Santiago La crescente importanza della componente economica nel turismo, in particolare nelle aree rurali soggette a trasformazione industriale, ha portato alla necessità di una migliore definizione del progetto in termini di sviluppo e di gestione culturale ed economica. Con il tempo la diversificazione delle tematiche ha generato nuovi modelli operativi e a nuovi approcci. Gli itinerari culturali del Consiglio d Europa si basano sui seguenti principi: - la priorità degli itinerari culturali è e rimane quella culturale. Obiettivi secondari come la ricerca, l educazione, il patrimonio, la creatività ed il turismo sono i benvenuti, ma la conoscenza dell altro e gli scambi rimangono elementi fondamentali; - il messaggio del Consiglio d Europa deve essere comunicato, basandosi nei sui fondamentali valori: i diritti umani, la democrazia, la giustizia. Gli itinerari culturali sono particolarmente adatti a rafforzare valori quali la tolleranza e la solidarietà e a combattere la disoccupazione, la segregazione e l insorgenza dei nazionalismi xenofobi; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

12 - la dimensione transnazionale ed europea degli itinerari può (e deve) contribuire allo sviluppo degli aspetti progettuali interdisciplinari e alla conoscenza della pluriforme identità culturale europea; - la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale costituiscono una parte importante dei percorsi, ma possono acquistare il loro pieno significato solamente se messi a confronto in un rapporto dinamico con le creazioni contemporanee. I percorsi culturali in questo caso sono chiaramente distinti dal semplice sviluppo di un prodotto turistico. Si basano su di un processo di cooperazione culturale che si evolve costantemente e che necessita di continua attività, ricerca e valutazione, oltre alla fusione di accordi di partenariato europea all interno della rete. Gli scopi degli itinerari del Consiglio d Europa sono destinati a imporre una coerenza su diverse e disparate manifestazioni del patrimonio contemporaneo europeo, con la creazione di legami storici, economici e culturali tra le diverse città, cittadine e centri urbani e regionali storici e turistici. Gli itinerari aumentano l offerta turistica, assicurando una molteplicità di esperienze e offrono particolari vantaggi nel quadro di una strategia di sviluppo spaziale, nella quale la domanda e la spesa si diffondono nel territorio, invece di concentrarsi in pochi nodi di attrazione. L originario cammino di Compostela aveva Santiago quale destinazione finale, ad esso si sono aggiunte: - reti di itinerari locali regionali, composte da singoli sentieri o complessi di sentieri geograficamente separati, ma tutti con lo stesso tema o con la stessa origine, con riferimento agli scambi europei, quali la Seta o il Barocco; - reti di città o di luoghi con un passato in comune, un approccio storico comune, o comuni esperienze tecniche caratterizzanti, quali le Città Anseatiche, le Città di Scoperta, o i Parchi e Giardini; - itinerari locali come esempi di modi di percezione delle mutue influenze che hanno contrassegnato la storia europea. Un iniziativa come l Itinerario di Wenceslao a Lussemburgo procura un viaggio nel tempo e nello spazio; - itinerari basati sulla protezione delle minoranze e caratterizzati dalla loro diaspora, come gli Zingari. Caratteristica comune di tutti questi itinerari è che per la maggior parte del percorso essi possono essere compiuti utilizzando differenti mezzi di trasporto: a piedi, in bicicletta, in macchina, con i servizi pubblici, ecc Ecco di seguito alcuni dei principali itinerari culturali del Consiglio d Europa con la relativa tematica: - Il cammino di Santiago De Compostela - Itinerari di pellegrinaggio; - La via di Mozart - Figure storiche e leggendarie d Europa; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

13 - L Eredità Andalusa; - La via della Lingua Castigliana e della sua Espansione nel Mediterraneo Le vie di transumanza; - La Lega Anseatica; - Parchi e Giardini Il paesaggio; - Le Rotte dei Vichinghi Vichinghi e Normanni; - La Via Francigena - Itinerari di pellegrinaggio; - Saint Martin de Tours Una grande figura europea, un simbolo di comunanza; - Le strade del Giudaismo; - I luoghi Cluniacensi in Europa; - Le strade dell Olivo; - La via Regia; - La via Transromanica Le strade romaniche in Europa. Il cammino di Santiago de Compostela Un sistema integrato di percorsi in rete: Meraner Land La città di Merano in Alto Adige è un ben noto centro di cure e benessere. L offerta di percorsi turistici sportivi e ricreativi è molto diversificata e varia con passeggiate, ed itinerari turistici in bicicletta ed automobile. Gli itinerari comunali sono integrati con il più vasto sistema della mobilità turistica provinciale e regionale e perfino le maggiori vie europee sono connesse al sistema urbano. La strategia vincente in questo obiettivo stata l associazione delle piccole amministrazioni comunali attorno a Merano in una rete amministrativa di entità PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

14 collaboranti fra di loro: il Burgraviato ( Burggrafenamt ), che ha migliorato e valorizzato il sistema multi-viario integrato. Percorsi pedonali. La specifica vocazione turistica del Meraner Land è iniziata nella prima metà del XIX secolo, quando si cominciò una prima vasta promozione del suo clima temperato e delle proprietà dei suoi bagni termali. L amministrazione pubblica favorì allo stesso tempo un ampio sviluppo dei parchi e dei giardini pubblici con il risultato che oggi Merano è caratterizzata dal fatto di avere, con soli abitanti, ben 18 km di passeggiate panoramiche attraverso 17 diverse aree verdi, ricche di specie arboree esotiche adattatesi al particolare clima della città. Gilf promenade a Merano, pianificata su iniziativa del Dottor Hans Pruenster tra il 1879 ed il 1880 Sentieri tematici a Dorf Tirol: i sentieri della Mela e del Vino La prima passeggiata pubblica venne creata nel 1817 sul bordo del fiume Passirio ed altre passeggiate storiche vennero realizzate nei decenni successivi. La più famosa fu ideata e costruita nel 1893 grazie alle risorse private di un medico famoso, Franz Tappeiner, che regalò alla città ed ai suoi abitanti un percorso ricreativo architettonicamente e paesaggisticamente concepito (Stadtgemeind Meran, 2007). Fin dagli inizi venne rivolta una particolare attenzione alla differenziazione tematica: località, paesaggio e clima erano le caratteristiche più importanti, come nella Passeggiata d Inverno ed in quella Estiva. In seguito la scelta tematica si arricchisce con il Sentiero di Sissi ( Sissiweg ), una strada romantica che permette di fruire delle ville e dei monumenti d epoca, altrimenti tagliati fuori PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

15 dai consueti itinerari di visita cittadini. Recentemente, nelle magnifiche piccole cittadine dei dintorni di Merano, associate nel Burgraviato, si sono selezionati temi più prosaici che vertono su interessi di cultura o di marketing: il Sentiero della Mela, il Sentiero del Vino, il Sentiero Internazionale del Feltro Artistico, ecc I sentieri pedonali dei canali di irrigazione. Un altra attraente caratteristica di questo nonpubblicizzato, ma efficiente sistema integrato di percorsi, è costituita dal sistema dei Waalweg. I Waale sono antichi canali di irrigazione, tipici della Val Venosta, che a partire dal XVI secolo contornavano le coste dei monti per portare l acqua dai ghiacciai di quota fino ai campi agricoli della pianura. Erano scavati a mano, di solito fiancheggiati da uno stretto sentiero di servizio e a volte percorrevano caverne artificiali o attraversavano piccole valli su ponti, con una pendenza leggera e costante lungo bellissimi paesaggi. L acqua, attraverso piccole chiuse, irrigava per scorrimento i campi e la sua quantità veniva assegnata ad ogni agricoltore attraverso il regolamento di uno statuto comunale. La rete di piste ciclabili della regione di Merano, uno dei nodi strategici di collegamento ciclabile fra la Svizzera, la Germania e l Italia Molti di questi Waale sono stati recentemente restaurati per finalità turistiche (la maggior parte è ancora funzionante, con gran beneficio per i campi di mele e le vigne), venendo a costituire una rete di sentieri di grande effetto scenico e bellezza, sulle pendici montane e le campagne attorno alla città, a volte attraversando proprietà private che, per gli antichi usi civici, devono lasciare il passaggio ai viandanti lungo i Waale. Attualmente il Burgraviato di Merano comprende più di 50 Waalweg, di cui 7 vengono più utilizzati per le pratiche ricreative, con una lunghezza totale d 40 km. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

16 È importante sottolineare che le politiche locali per la mobilità favoriscono l utilizzo delle vie pedonali e ciclabili squalificando l utilizzo delle auto private: tutti i portali e i punti di accesso ai percorsi vengono serviti dai mezzi pubblici con tabelle orario chiare e rispettate, permettendo al turista di viaggiare e spostarsi nel territorio in modo sostenibile, fino a raggiungere le stazioni sciistiche di Merano 2000, accessibili dal centro urbano in meno di mezz ora grazie ad autobus e cabinovia. La rete di piste ciclabili di Merano Le piste ciclabili. Il patrimonio storico e ambientale che costituisce la rete pedonale, concepita per ricreazione, benessere, cultura e marketing, è stato integrato da un rete di piste ciclabili con 3 maggiori destinazioni, oltre al centro urbano, lungo le valli adiacenti e verso i confini comunali per un totale di 55 km già realizzati sui 62,5 pianificati (Burgraviato, 2007). La rete di piste ciclabili di Merano è inserita in un sistema che comprende punti di servizio, noleggi gratuiti pubblici di biciclette, sistema di avvisi sui cantieri in corso e servizio di mappe scaricabili da Internet. Il sistema è integrato con la principale ciclovia Passo Resia Bolzano, che permette di andare in bicicletta da Monaco (Germania) a Venezia. Passeggiate in famiglia. Sentieri pedonali particolari per famiglie con bambini vengono offerti per fruire dell ambiente naturale e per scopi educativi e sono presentati con appropriati pannelli informativi. PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

17 Percorsi agevolati per il traffico turistico veicolare. Per quanto riguarda la mobilità veicolare, per facilitare il traffico delle automobili, è stato concepito un sistema di cartelli segnaletici con l utilizzo di frecce di differenti colori per indicare percorsi semplificati per il raggiungimento delle destinazioni alberghiere o delle località di attrazione urbana. In questo modo, il forestiero, seguendo la freccia di un determinato colore può arrivare facilmente e con sicurezza all area urbana di destinazione. Un caratteristico sentiero pedonale per l irrigazione (Waalweg) La rete di percorsi del territorio meranese sopra citata, scaturisce da una particolare attenzione al miglioramento del verde pubblico in un rapporto città-campagna che viene regolato dal sistema del piano paesaggistico della Provincia di Bolzano, che opera a diversi livelli con un approccio di filiera per il processo completo di pianificazione-gestione grazie ai seguenti strumenti (Provincia, 2007): - le linee guida natura e paesaggio, quale programma di sviluppo su base provinciale; - l'inventario paesaggistico, quale ricerca di base dei valori del territorio; - l attuale piano paesaggistico comunale e sovracomunale, quale piano di tutela per i valori preesistenti; - il piano paesaggistico del futuro, quale piano di sviluppo e di guida a livello comunale; - il piano di gestione del verde che riguarda la gestione del verde pubblico e le azioni di pianificazione, quali i percorsi pedonali e ciclabili, le aree verdi e giardini e le misure per la riduzione del traffico veicolare; - i programmi per la valorizzazione del paesaggio rurale che riguardano in particolare la media montagna ed i paesaggi di versante, con la valorizzazione ecologica di zone umide, pascoli e frutteti; - le perizie ecologico-paesaggistiche - quali valutazioni di impatto ambientale di pianificazione integrata come nella pianificazione urbana; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

18 - le verifiche di progetto ecologico-paesaggistiche ed i progetti di riqualificazione ecologica, quali pianificazione di ottimizzazione di tutto il sistema della filiera di pianificazione e gestione. Indicazioni informative specifiche per i diversi tipi di turisti In questo ambito risulta particolarmente importante l inventario paesaggistico, che cataloga ogni unità maggiore o minore di paesaggio, elencando i biotopi, le zone umide naturali, le siepi e gli alberi isolati, gli elementi tipici del paesaggio rurale, come gli antichi masi nei diversi stili locali, le vecchie recinzioni di legno e le cappelle. Oltre alle aree genericamente protette, come i corsi d acqua e le rive dei laghi, le foreste e le aree montane al di sopra dei m, vale a dire dal 10 al 30% del territorio di ogni comune, sulla base di questo inventario sono stati varati specifici provvedimenti di tutela paesaggistica per alcune caratteristiche significative del territorio, quali paesaggi particolari (aree protette, aree agricole, abitati originali tradizionali), parchi e giardini, aree archeologiche. Anche i manufatti o gli elementi tipici sono protetti, come le siepi, i muretti di pietra, sentieri pavimentati in pietra, i canali di irrigazione ( Waale ), gli alberi di castagno, di noce ed altri fruttiferi maggiori. Tutti questi strumenti sono serviti a stabilire l attuale sviluppo di aree verdi e la situazione delle reti viarie, ma in una tale logica hanno svolto un ruolo decisivo anche la coscienza culturale di base ed il consenso dei cittadini. La rete di percorsi del Queensland Heritage In Australia la rete di percorsi del Queensland Heritage offre un buon esempio di come utilizzare i percorsi a livello centralizzato di stato per una strategia di dispersione turistica allo scopo esplicito di creare i collegamenti con i fornitori nelle aree marginali di un grande paese. Nel uno specifico programma di incentivazione al turismo culturale è stato PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

19 iniziato con l obiettivo di creare attrazioni per salvaguardare e celebrare la nostra cultura, diffondere la nostra ricca storia naturale, sociale e indigena, ed allo stesso tempo creare posti di lavoro e programmi educativi, nonché benefici economici per le comunità locali attraverso un aumento del turismo (Queensland Heritage Trail Network, 2006). Il progetto, realizzato in partecipazione con il governo locale, mirava a sviluppare una rete di 47 prodotti principali, incentrati attorno a tematiche per particolari aree locali o regioni e a promuovere collegamenti per stimolare ed incoraggiare i turisti a viaggiare per il paese con la macchina, avventurandosi fuori dai maggiori centri di attrazione e a provare nuove esperienze offerte dalle aree circostanti meno conosciute. Circa 67 milioni di euro sono stati investiti per far decollare il potenziale turistico di molti centri regionali marginali del Queensland, finanziando oltre 60 piccoli progetti. Questi riguardavano una vasta gamma di iniziative di conservazione ed interpretazione che fornivano valore aggiunto in qualità e diversità a 43 maggiori attrazioni culturali. Il programma è stato varato come una compartecipazione fra stato, governo federale e comunità locali. Il logo della rete di percorsi del Queensland Heritage "Ad ogni attrazione, la storia torna in vita attraverso esposizioni multimediali ed interattive, mostre e esperienze concrete. Dai cieli notturni alle tracce dei dinosauri, ai primordi pastorali, la rete intende celebrare e salvaguardare per le future generazioni le leggende delle comunità indigene, i valori dei pionieri, l allevamento, le miniere, le industrie della lana e le ferrovie, gli antichi fossili di dinosauro, le leggende astrali aborigene, ecc " La rete di percorsi del Queensland Heritage è un grande progetto regionale e rurale finanziato attraverso l iniziativa per il Centenario della Federazione, che raggruppa 27 comunità attraverso il Queensland. La creazione di questa rete rappresenta un iniziativa fondamentale di patrimonio culturale per il Governo statale che lavora in collaborazione con il governo del Commonwealth e con le comunità regionali dello stato australiano. La rete intende salvaguardare e valorizzare il patrimonio naturale, indigeno e culturale dello stato e sviluppare le risorse educative, creare impieghi, stimolare lo sviluppo e incoraggiare il turismo. Arti, cultura e turismo sono divenuti il veicolo per ricostruire l immagine esterna delle PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

20 città rurali, stimolando il rinnovamento fisico ed ambientale e attraendo investimenti e nuove industrie. Sguardo d assieme della rete di percorsi del Queensland Heritage Un viaggio lungo la rete di percorsi del Queensland Heritage può cominciare da qualunque parte del Queensland, con i percorsi turistici che seguono le strade asfaltate in macchina o in autobus. Il progetto forma una rete di strade attraverso l Outback e lungo la costa inserendo attrazioni lungo cinque differenti aree dello stato: la superstrada Matilda, le strade Overlanders, Tropical North, Great South East, e Pacific Coast. L enfasi maggiore è incentrata sul turismo automobilistico e attivi legami di collaborazione sono stati stretti con il Dipartimento delle Strade per quanto attiene la segnaletica. Tourism Queensland sta lavorando assieme alle organizzazioni turistiche regionali ed ai centri visita informativi accreditati per sviluppare il marketing della rete di attrazioni. Ufficialmente dall operazione complessiva si attendono diversi benefici a livello locale: - creare una sostenibilità a lungo termine dei progetti per il patrimonio tradizionale in relazione ai valori economici e culturali che essi rappresentano per le comunità. Queste ultime sono responsabili per ogni singolo progetto della rete; - utilizzare collaborazione e compartecipazione per alimentare la condivisione delle risorse, degli utili e raggiungere una maggiore audience; - utilizzare l esperienza e il supporto della comunità nello sviluppo della rete, per sviluppare impiego sostenibile e le diverse opportunità turistiche; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

21 - responsabilizzare le comunità locali e incoraggiarle a gestire i propri progetti per diffondere il patrimonio tradizionale; - salvaguardare, interpretare e raccontare la storia di un luogo e dei suoi abitanti rafforzando l identità locale e regionale, ponendo le basi per un importante elemento di stabilità della comunità; - migliorare la conservazione e l interpretazione del patrimonio culturale dello stato utilizzano le possibilità creative ed educative dei nuovi media e la progettazione di mostre per dare un contesto sensibile a manufatti, immagini e storie che portino il visitatore a pensare e ricercare ulteriormente; - creare opportunità di lavoro nei centri regionali attraverso lo sviluppo del turismo culturale del patrimonio tradizionale; - diversificare la base economica regionale; - sviluppare e trattenere le capacità/attività specialistiche nelle aree regionali per valorizzare i valori di patrimonio tradizionale della destinazione (gestione turistica, salvaguardia, ospitalità, commercializzazione e affari, ricettività e sviluppo di nuovi prodotti); - sviluppare programmi formativi per gli occupati nel settore del patrimonio tradizionale. Le ferrovie a vapore d epoca fanno parte della rete di percorsi del Queensland Heritage Mentre a livello nazionale ci si aspetta che la rete porti ai seguenti benefici effetti: - integrare località e siti in una rete turistica a livello commerciale; - permettere la salvaguardia di una vasta gamma di luoghi e siti storici attraverso l applicazione di opere essenziali di capitalizzazione; PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

22 - provvedere al mantenimento dei siti del patrimonio, dove c è attualmente una sovrabbondanza di utilizzazioni, sostituendole con altre nuove che sottolineino la storia locale per i bisogni correnti della comunità, come nel caso del Ipswich Global Arts Link ; - collegare altre iniziative governative, come il partenariato con il Centro per le Risorse Museali, Arts Queensland, i consorzi governativi locali, la Strategia per il Turismo Culturale e le Strategie di Viaggio Turistico Automobilistico Autogestito, i programmi del National Heritage Trust e dell Agenzia per la Protezione dell Ambiente, per raggiungere migliori risultati di valorizzazione del patrimonio tradizionale. Il Programma di Incentivazione del Turismo Culturale (CTIP) è stato lanciato nel 2000 come un iniziativa del governo del Queensland per finanziamenti da a su progetti che favoriscono gli obiettivi della Rete in riferimento alla conservazione del patrimonio, allo sviluppo delle comunità regionali, alle opportunità di impiego e di turismo culturale. Ai candidati veniva richiesto di collaborare con le autorità dell amministrazione locale per dimostrare il valore turistico regionale dei progetti e i benefici economici. Due bandi di gara si sono tenuti nel 2001 ed un terzo, finale nel marzo del È stato lanciato un invito per la presentazione di una vasta gamma di progetti di conservazione ed interpretazione per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali di turismo culturale, tra i quali: - racconti orali e ricerche storiche, lavori minori tanto di restauro, come di accessibilità ed interpretazione; - conservazione e restauro funzionale di luoghi del patrimonio; - marketing cooperativo e promozione regionale in un contesto di turismo culturale; - sviluppo di mostre itineranti; - sviluppo di sistemi commerciali e di gestione; - formazione di compartecipazioni per la condivisione delle risorse. In totale, nei tre bandi si sono registrate oltre 300 domande di finanziamento: di queste 68 proposte sono state finanziate per un importo complessivo di Open Africa Afrikatourism, un esempio di pianificazione di percorsi da parte di una ONG La cooperazione ed il partenariato tra le differenti aree locali, tra regioni e perfino oltre i confini nazionali, grazie alla cooperazione internazionale e lo stimolo alla sopranazionalità, sono gli obiettivi espliciti di Open Africa, una ONG creata nel 1995 su due principi: Il primo, che se il Sud Africa e tutta l Africa non riusciranno a creare posti di lavoro su vasta scala, alla fine non saranno mai in grado di fare niente; il secondo, che il turismo rappresenta una via per un significativo progresso contro la povertà. Il turismo da solo non risolverà mai il problema, ma può spingere le cose nella giusta direzione, e siamo convinti che questo possa PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

23 accadere attraverso quello che chiamiamo Afrikatourism (de Villiers, 2007). Il direttore generale di Open Africa prosegue con le sue parole spiegando la differenza principale di obiettivo che contraddistingue Afrikatourism: Non è il turismo di massa, a cui il Lance Morrow ed il Times Magazine fanno riferimento come una nube radioattiva che minaccia la terra, invadendo i posti più belli e sacri, dove tutta l unicità, viene dissacrata, svenduta in franchising alle masse e dissolta negli United Colors di Benetton. La cartina del menu interattivo che permette la ricerca selettiva nel sito Web di Openafrica Gli obiettivi specifici sono: sviluppo del turismo, creazione di posti di lavoro, promozione di strade, rafforzamento del sentimento e dell orgoglio delle comunità, benefici agli utenti Internet, conservazione. L iniziativa si rivolge alle due tematiche dell ineguaglianza e dello sviluppo turistico in un contesto di suddivisione digitale. Il contenuto locale viene creato attraverso un processo di sviluppo del turismo di comunità, offrendo alle micro-imprese africane dell industria turistica equo e libero accesso ad Internet su di un sito Web collettivo. Questo permette loro di accedere al mercato globale senza essere tassati per le risorse informative del provider. Il processo di sviluppo del percorso è stato sistematizzato ed è quindi facilmente replicabile. Esistono già 48 itinerari, la maggior parte in Sud Africa, ma ci sono itinerari transfrontalieri con Lesotho e Botswana e percorsi isolati in Swaziland e Mozambico. Questi paesi hanno in progetto altri percorsi ed è stato dimostrato interesse da pare di Namibia e di altre numerose PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

24 nazioni settentrionali. Il principio di base prevede un sistema di itinerari che spazia dal Capo al Cairo. Gli scopi di Open Africa sono: - collegare le bellezze africane in una rete di itinerari turistici; - realizzare questa cosa nell ambito di un quadro di sviluppo sistematizzato e replicabile e in un processo di mercato; - far si che il tutto lavori per la popolazione locale; - stabilire una connettività globale attraverso l utilizzo delle più avanzate tecnologie Internet; - stimolare lo sviluppo degli itinerari di Afrikatourism; - raccogliere informazioni sulle risorse di Afrikatourism; - divulgare informazioni su Afrikatourism ai potenziali partecipanti e consumatori. Il logo di Openafrica Il primo itinerario pubblicizzato da Open Africa nel 1999 è stato la via Eynbos, vicino a Stanford nel Western Cape del Sud Africa. Questo percorso è stato preso a modello per lo sviluppo di nuovi percorsi nel quadro delle idee e delle priorità di Open Africa. Mentre il concetto di percorso turistico non è unico, il progetto è chiaramente innovativo. La Fondazione Open Africa è stata creata da scienziati, esperti di turismo ed imprenditori con lo scopo di ottimizzare il turismo, la creazione di posti di lavoro e la salvaguardia in Africa. La creazione di impiego e la lotta alla povertà nelle aree marginali rurali del paese sono divenuti sempre più importanti. Il Sud Africa, in anni recenti, ha visto una grande riscoperta dei festival culturali e delle cerimonie tradizionali a lungo dimenticate e sembra che questi percorsi possano svolgere un ruolo determinante per utilizzare questo risveglio sia per generare benefici economici che orgoglio nazionale, venendo a creare in questo modo, solo in Sud Africa, più di posti a tempo pieno, stagionali e oltre a tempo parziale (Sapia, 2004). Le tipologie di lavoro creato riguardano la fornitura di servizi di sicurezza, servizi di Bed & Breakfast, di accompagnamento e trasporto, arti ed artigianato. L iniziativa di Open Afica è stata fondata per ottimizzare le sinergie tra la creazione di impieghi, turismo e PPeerrccoorrssi i i nntt eeggrraatt i ddi i TTeerrrraacci innaa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Parc Adula Progetto di parco nazionale. Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi

Parc Adula Progetto di parco nazionale. Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi Parc Adula Progetto di parco nazionale Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi 1 Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi, Associazione Parc Adula, Marzo 2011 Missione Il progetto Parc Adula si prefigge

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

MISURA 312 MISURA 312 MISURA 312 - C

MISURA 312 MISURA 312 MISURA 312 - C MISURA 312 I BANDI Sostegno allo sviluppo di attività economiche Le opportunità disponibili da Lunedì 11 Ottobre 1 Beneficiari: : Microimprese (Partita iva e Registro Imprese Camera Commercio) Obiettivi:

Dettagli

Progetto Volontariato e professionalità

Progetto Volontariato e professionalità Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2

Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Applicazione del Modello di Gestione sostenibile della Destinazione turistica Area di verifica AUTOVALUTAZIONE Elenco Domande per area tematica NECSTOUR

Dettagli

I giovani, il dialogo strutturato e la social exclusion la green economy come possibile risposta

I giovani, il dialogo strutturato e la social exclusion la green economy come possibile risposta I giovani, il dialogo strutturato e la social exclusion la green economy come possibile risposta Newsletter n.1 0 dicembre 201 4 progetto di educazione non formale rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE

FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu!

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA Dal momento che il turismo: E la principale attività economica del globo Mobilita più di 5 miliardi di persone ogni anno Occupa milioni di

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO

È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO TIMERAISER. COS È? Un asta su opere d arte con un inversione di ruoli: le offerte non sono fatte in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un organizzazione non profit.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Palazzo Frizzoni Conferenza Stampa 12 marzo 2012

Palazzo Frizzoni Conferenza Stampa 12 marzo 2012 Palazzo Frizzoni Conferenza Stampa 12 marzo 2012 Capitale Europea della storia - il titolo di Capitale Europea della Cultura è stato ideato nel 1985 allo scopo di favorire il senso di appartenenza dei

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA Quale è la competenze dell Unione europea nell ambito della cultura? Il trattato di Maastricht (1993) ha consentito all'unione europea, storicamente orientata

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti Il nostro paese Incontro con Collegio Docenti Concorezzo, 28 Ottobre 2015 1 L Archivio Storico (ASC) Via S.Marta 20 Concorezzo www.archiviodiconcorezzo,it mail: info@archiviodiconcorezzo.it L Archivio

Dettagli

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.50 - Ass. Costantini Angelo Ass. Politiche del Lavoro -

Dettagli

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010

Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010 Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti

Dettagli

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO L Automobile Club Cuneo è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro e a base associativa facente parte della Federazione ACI, ed è ricompreso,

Dettagli

A scuola con il cigno. proposte per la scuola A.S. 2013 2014

A scuola con il cigno. proposte per la scuola A.S. 2013 2014 A scuola con il cigno proposte per la scuola A.S. 2013 2014 1 Centro di educazione ambientale Varese Ligure e Val di Vara Il Centro svolge attività educative in materia di educazione ambientale e sviluppo

Dettagli

Le vie del vino e dell'acqua : Promozione degli itinerari del vino nella media valle del Tevere, cerniera e frontiera fra Etruschi e Umbri

Le vie del vino e dell'acqua : Promozione degli itinerari del vino nella media valle del Tevere, cerniera e frontiera fra Etruschi e Umbri ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ITER VITIS Le vie del vino e dell'acqua : Promozione degli itinerari del vino nella media valle del Tevere, cerniera e frontiera fra Etruschi e Umbri Creazione di un circuito

Dettagli

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Analisi SWOT - Comune di San Gimignano

Analisi SWOT - Comune di San Gimignano Analisi SWOT - Comune di San Gimignano PUNTI DI FORZA Grande patrimonio storico culturale artistico concentrato in un centro storico intatto e preservato nei secoli, dichiarato Patrimonio dell Umanità

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE Cos è un multi family office Il multi family office è la frontiera più avanzata del wealth management. Il suo compito è quello di coordinare ed integrare in unico centro organizzativo tutte le attività

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Nome del progetto: Your sustain-ability! Working towards a sustainable Europe

Nome del progetto: Your sustain-ability! Working towards a sustainable Europe Nome della scuola Istituto Comprensivo di Preganziol Ordine di scuola coinvolto Scuola secondaria di primo grado Docenti responsabili G. Pavan e S. Vincenzi Altri docenti partecipanti Bonani, Duchetta,

Dettagli

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia

Dettagli

BERGAMO SMART CITY &COMMUNITY

BERGAMO SMART CITY &COMMUNITY www.bergamosmartcity.com Presentazione Nasce Bergamo Smart City & Community, associazione finalizzata a creare una rete territoriale con uno scopo in comune: migliorare la qualità della vita dei cittadini

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Il TCI ha il merito di aver inventato il turismo in Italia e di aver fatto dell Italia dei primi anni del 900 un Paese reale, vicino e accessibile.

Il TCI ha il merito di aver inventato il turismo in Italia e di aver fatto dell Italia dei primi anni del 900 un Paese reale, vicino e accessibile. Il Touring Club Italiano (T.C.I.), con sede in Milano, costituito l'8 novembre 1894 con la denominazione di Touring Club Ciclistico Italiano, ha come scopo lo sviluppo del turismo, inteso anche quale mezzo

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

Valorizzazione delle aree naturali protette come chiave di sviluppo turistico dei territori. www.isnart.it 1

Valorizzazione delle aree naturali protette come chiave di sviluppo turistico dei territori. www.isnart.it 1 Valorizzazione delle aree naturali protette come chiave di sviluppo turistico dei territori www.isnart.it 1 Le aree protette in Italia 23 parchi nazionali (oltre 500 comuni) 152 parchi regionali (quasi

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE

REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE Agenzia Regionale Parchi Fabio Brini PIT aree protette Condizioni e opportunità per la

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale

Dettagli

un Cuore Verde a Pochi Passi dal Blu

un Cuore Verde a Pochi Passi dal Blu Destinazione Turismo Interno un Cuore Verde a Pochi Passi dal Blu Corso Turismatica Prof. Paini 1 Introduzione La breve relazione intende delineare i passi base per introdurre sul mercato della rete una

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3

Dettagli

Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero

Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Programma di Attività 2011-2015 2015 ROBERTO N. RAJATA 12 maggio 2011 Introduzione Il turismo nella Regione Lazio è profondamente mutato nel corso degli

Dettagli

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia TOSCANA WINE ARCHITECTURE TOSCANA WINE ARCHITECTURE Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia Un circuito di 25 cantine d autore e di design, contemporanee per le loro lo spirito

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

http://www.erasmusplus.it/ A cura di Agenzia Locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani - Ferrara

http://www.erasmusplus.it/ A cura di Agenzia Locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani - Ferrara http://www.erasmusplus.it/ ERASMUS+ - capitolo GIOVENTU A CHI E RIVOLTO? tutti i giovani, tra i 13 ed i 30 anni, a prescindere dal loro grado e livello di scolarizzazione COSA SUPPORTA? esperienze di

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013

Le nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso

Il Liceo Economico Sociale. IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso Il Liceo Economico Sociale IL PORTALE DEI LES E LA COMMUNITY: istruzioni per l uso I LES nel progetto nazionale: voi siete parte di questo! 2 I numeri del progetto 360 Licei Economico- sociali coinvolti

Dettagli

ALLEGATO. Il sito web interattivo

ALLEGATO. Il sito web interattivo ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

D. E. O. R. DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS. Disseminazione e valorizzazione dei risultati

D. E. O. R. DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS. Disseminazione e valorizzazione dei risultati D. E. O. R. DISSEMINATION AND EXPLOITATION OF RESULTS Disseminazione e valorizzazione dei risultati La Diffusione e Valorizzazione dei risultati si riferisce all utilizzo e all applicazione pratica dei

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI GEOGRAFIA TURISTICA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 D TURISMO ISTITUTO TECNICO BRANCHINA ADRANO PROF. MASSIMO RICCARDO COSTANZO

PROGRAMMAZIONE DI GEOGRAFIA TURISTICA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 D TURISMO ISTITUTO TECNICO BRANCHINA ADRANO PROF. MASSIMO RICCARDO COSTANZO PROGRAMMAZIONE DI GEOGRAFIA TURISTICA A.S. 2013/2014 CLASSE 3 D TURISMO ISTITUTO TECNICO BRANCHINA ADRANO PROF. MASSIMO RICCARDO COSTANZO Presentazione Da qualche anno il turismo è diventato in quasi tutto

Dettagli

GEOGRAFIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA PRIMARIA GEOGRAFIA L ALUNNO SI ORIENTA NELLO SPAZIO CIRCOSTANTE E SULLE CARTE GEOGRAFICHE, UTILIZZANDO RIFERIMENTI TOPOLOGICI E PUNTI CARDINALI. UTILIZZA IL LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITÀ PER

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

M U L T I F A M I L Y O F F I C E MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio

Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio Allegato A) Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio A.1 Settore economico A.2 Settore tecnologico Il presente allegato è stato redatto con riferimento alle

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli