PROGETTAZIONE INTEGRATA ALLEGATO 5.3 TURISMO SOSTENIBILE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE. Itinerari di Sardegna

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1 POR SARDEGNA PROGETTAZIONE INTEGRATA ALLEGATO 5.3 TURISMO SOSTENIBILE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE Itinerari di Sardegna Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati di Sviluppo Regionale APRILE 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA

2 1. PARTE GENERALE Quadro di Riferimento Obiettivo Generale e Obiettivi Specifici Territori di Riferimento Strategia Risultati attesi AMBITI PRIORITARI Itinerari del vino Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento Strategia Risultati Attesi Azioni prioritarie Itinerario del cavallo Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento Strategia Risultati Attesi Azioni prioritarie Itinerario delle miniere Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento Strategia / Idea Forza Risultati Attesi Azioni prioritarie Itinerario dei Nuraghi e dell archeologia Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento

3 2.4.4 Strategia / Idea Forza Risultati Attesi Azioni prioritarie Itinerario della transumanza Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento Strategia / Idea Forza Risultati Attesi Azioni prioritarie Itinerari della bicicletta Quadro di Riferimento Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Territorio di Riferimento Strategia / Idea Forza Risultati Attesi Azioni prioritarie

4 1. PARTE GENERALE 1.1. Quadro di Riferimento La strategia regionale avviata con il POR Sardegna ha posto la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sardo come momento centrale della programmazione, con l obiettivo di sviluppare l economia turistica agendo sia sulla domanda che sull offerta ricettiva e culturale -ricreativa, con una particolare attenzione all obiettivo dell allungamento della stagione turistica e dell aumento dei flussi turistici nelle aree interne. In accordo con le opportunità offerte dal POR, è stato perseguito l obiettivo di dare priorità allo sviluppo sinergico dei progetti imprenditoriali con le iniziative infrastrutturali pubbliche al fine di creare sistemi turistici integrati, con elementi comuni in relazione all offerta turistica, alle tradizioni locali, all artigianato ed ai prodotti dell agricoltura. Un intervento rilevante è rappresentato dalla creazione di itinerari per valorizzare l immenso complesso culturale e ambientale dell Isola. Gli itinerari sono stati costruiti intorno agli attrattori dell Isola, tenendo conto degli eventi legati al patrimonio culturale dei luoghi antichi di spettacolo, dei nuraghi, di feste e sagre locali, privilegiando la realizzazione in forma di circuiti tematici. Tali politiche, che hanno cercato di intervenire sul sistema turistico sia sul lato dell offerta che della domanda, sono state perseguite prioritariamente attraverso le Misure 1.5, 2.1., 5,1, e 4.5 del POR. Gli interventi attuati attraverso il POR, tuttavia, si presentano caratterizzati da luci ed ombre. A fronte di cospicui finanziamenti di tutela e riqualificazione, infatti, si registra la mancanza di un piano strategico nella definizione degli interventi e il conseguente finanziamento di interventi spesso non supportati da adeguate azioni di diffusione d immagine e di promozione, attività strategiche per lo sviluppo e l organizzazione del turismo. Senza una gestione dinamica e integrata con il tessuto produttivo del territorio, orientata almeno in parte alle esigenze del turismo e della domanda turistica, le azioni finanziate si sono rivelate fortemente inadeguate rispetto agli obiettivi di sviluppo dell azione regionale. Con la progettazione integrata si intende mettere a reddito tale patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale. Le potenzialità di attivazione di processi di sviluppo sostenibile, a partire dalla valorizzazione di tale patrimonio, non sono ad oggi adeguatamente utilizzate: un area importante e rilevante di possibile integrazione è costituita dall integrazione di tale patrimonio all interno del sistema di offerta turistica della regione. Gli elementi per la predisposizione del progetto integrato Itinerari di Sardegna l Amministrazione regionale intendono promuovere la strutturazione dei seguenti itinerari tematici che attraversano il paesaggio al fine di creare prodotti turistici di alta qualità, quindi più facilmente collocabili sul mercato: 3

5 - Itinerari del Vino. - Itinerario del Cavallo. - Itinerario delle Miniere. - Itinerario dei Nuraghi e dell Archeologia. - Itinerario della Transumanza. - Itinerari della Bicicletta. I progetti inerenti la costruzione di itinerari dovranno prevedere, a partire dal patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale presente sul territorio di intervento e dalle operazioni di recupero e riqualificazione già finanziate, specifiche operazioni di valorizzazione che dovranno garantire l integrazione di un complesso di operazioni già esistenti o in fase di realizzazione, e in grado di aumentarne la capacità di impatto e l efficacia, nonché di attirare flussi turistici necessari alla messa a reddito del patrimonio territoriale presente in ciascun itinerario. Tali itinerari dovranno valorizzare e mettere a reddito il ricco e incontaminato patrimonio ambientale della Sardegna, non ancora sufficientemente valorizzato dal punto di vista turistico; l attuale posizionamento di mercato della Sardegna determina infatti la concentrazione delle presenze turistiche nelle strutture ricettive costiere prevalentemente nei mesi di luglio e agosto, e non consente una completa valorizzazione delle risorse ambientali, culturali ed economiche del territorio. La Sardegna presenta tuttavia opportunità sistemiche che poche altre regioni possono vantare: il territorio, infatti, presenta opzioni di vario genere; ogni area ha caratteristiche sue proprie, ed anche l offerta ricettiva è generalmente in grado di soddisfare ogni esigenza. Per questo motivo occorre sviluppare progetti che puntino a promuovere il territorio nei mesi che vanno da settembre a novembre e da febbraio a maggio; ma per conquistare nuove quote di mercato si devono proporre prodotti innovativi, studiati per nuovi target di clientela non tradizionali. La domanda turistica è infatti sempre più segmentata, e ciascun segmento rappresenta un mercato specifico per offerte complementari a quella balneare; il successo di formule di club di prodotto sia in diverse regioni italiane che in Paesi come la Francia e l Austria, e la progressiva specializzazione dell intermediazione da un lato e delle stesse manifestazioni fieristiche dall altro, confermano che lo sviluppo delle formule a tema tra gli operatori privati dell ospitalità è funzionale allo sviluppo di molte offerte e potenzialità del nostro territorio, e soprattutto di quelle che non si sono ancora espresse in maniera adeguata. La presente manifestazione d interesse è rivolta a partenariati di progetto composti da raggruppamenti di Enti pubblici, da soggetti rappresentativi del partenariato economico e sociale di riferimento a livello territoriale e da imprese del territorio, con i quali gli Enti pubblici dovranno stipulare uno specifico protocollo di intesa. Considerato che con la creazione degli itinerari si intende avviare un sistema innovativo di promozione del territorio e delle sue offerte, anche i prodotti turistici necessari a tale scopo non sono quelli tradizionali. Sebbene sul territorio regionale vi siano già diverse imprese ricettive ed aziende di servizi che operano in questi ambiti, 4

6 l offerta rimane tuttora disaggregata e distribuita in maniera frammentata sull intero territorio, senza un soggetto guida che ne coordini lo sviluppo e senza che vi sia un collegamento diretto con i potenziali mercati di riferimento. Ne discende che saranno elementi essenziali e indispensabili di ciascun itinerario l individuazione di un soggetto gestore dell itinerario, che dovrà occuparsi anche del coordinamento e dell animazione, e di un soggetto che collochi sul mercato il prodotto turistico e i relativi pacchetti integrati di offerta; qualora nel progetto non sia prevista la gestione unica dell itinerario e la collocazione sul mercato del prodotto e dei pacchetti di offerta turistica, il progetto non potrà essere finanziato. Il Progetto è finanziato utilizzando le risorse a valere sulla Delibera CIPE N. 20/ Progetti di Qualità nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, in attuazione della Delibera della Giunta Regionale n. 36/10 del , per un importo complessivo di , Obiettivo Generale e Obiettivi Specifici L obiettivo generale dovrà essere quello di individuare itinerari tematici che si caratterizzino per la capacità di integrare operazioni già finanziate, realizzate o in corso di realizzazione aumentandone l impatto e l efficacia in termini di sviluppo economico e occupazionale per i territori di riferimento. Gli obiettivi specifici, indicati per i singoli itinerari, sono i seguenti: Itinerari del vino. L obiettivo specifico è quello di incrementare l attrattività dei territori rurali caratterizzati da forti tradizioni vitivinicole, enogastronomiche e storiche e rendere maggiormente fruibile il patrimonio ambientale, artistico e culturale, valorizzando e promuovendo le produzioni e le attività ivi esistenti attraverso la qualificazione dell offerta turistica integrata. Itinerario del cavallo. L obiettivo specifico è quello di incrementare l attrattività dei territori rurali caratterizzati da una consolidata tradizione equestre favorendo la valorizzazione della filiera del cavallo, l attivazione di tutte le attività di tipo ricreativo ad essa associate e l integrazione delle componenti di offerta di natura ambientale e culturale. Itinerario delle miniere. L obiettivo specifico è la creazione di nuove opportunità di sviluppo consistenti e tangibili per i territori in cui sono localizzate le risorse minerarie attraverso la realizzazione di un itinerario fortemente riconoscibile a livello regionale con una connotazione tale da poter essere venduto nei mercati internazionali. Itinerario dei nuraghi e dell archeologia. L obiettivo specifico è quello di costruire importanti pacchetti di offerta turistica, che si caratterizzeranno per la capacità di soddisfare segmenti sempre più ampi della domanda nazionale e internazionale di turismo culturale, dando un contributo positivo alla sostenibilità delle attività turistiche nella regione attraverso una migliore distribuzione temporale e spaziale delle presenze dei visitatori, 5

7 nonché alla coesione sociale ed economica dei territori della regione attraverso la cooperazione e l integrazione tra le aree costiere e le aree interne. Itinerario della transumanza. L obiettivo specifico è quello di animare e valorizzare i percorsi della transumanza quale trait d union per il ripristino del sistema di connessioni e processi a fondamento del tessuto socioeconomico locale: la rimodulazione delle vie di collegamento fisico, sociale e culturale che legavano l interno alla costa costituisce l occasione per la riproposizione dei tratti culturali e identitari distintivi della tradizione pastorale. Itinerario della bicicletta. L obiettivo specifico è quello di creare un nuovo prodotto turistico aggregando Enti pubblici, strutture ricettive e altre risorse del territorio che intendono cooperare per offrire servizi di qualità rivolti al target specifico degli appassionati di mountan bike e cicloturismo e realizzare politiche di promozione uniformi, orientate principalmente a veicolare l offerta su mercati specifici per incrementare l attrattività delle aree interne e pervenire ad un uso adeguato e sostenibile delle risorse naturali di cui la Sardegna è dotata Territori di Riferimento Intero territorio regionale Strategia Gli elementi per la predisposizione dei progetti integrati che verranno presentati nelle schede successive, fondano la propria strategia sul coordinamento dell insieme di opportunità fornite dai territori interessati alla costruzione degli itinerari e sulla promozione di nuove opportunità di soggiorno e di prodotti/offerte, al fine di aumentare le presenze turistiche soprattutto nei periodi di bassa stagione. Il territorio sarà visto come una location all interno della quale costruire offerte e pacchetti turistici, utilizzando tutte le opzioni disponibili (i collegamenti aeroportuali, i beni già recuperati, le manifestazioni già pianificate, etc.) come strumenti per valorizzare l intera gamma dei prodotti che fanno riferimento alle tipologie di attività definite dai singoli itinerari Risultati attesi Si rimanda alle schede seguenti. 6

8 2. AMBITI PRIORITARI 2.1. Itinerari del vino Quadro di Riferimento Il turismo enogastronomico costituisce un fenomeno con potenzialità economiche in forte espansione. In termini economici il turismo enogastronomico costituisce uno strumento atto a favorire la crescita sociale ed economica di molte realtà rurali sinora considerate marginali, caratterizzate da spopolamento e da un elevato tasso di disoccupazione, generando così uno sviluppo di tipo endogeno che valorizza le risorse interne e il patrimonio locale in senso ampio. Una forma di sviluppo che, valorizzando la cultura del luogo, non può che avere ricadute nella stessa area di fruizione. La strutturazione di itinerari del vino consente di incrementare l attrattività di territori caratterizzati da forti tradizioni vitivinicole ed enogastronomiche e permette la creazione di poli di attrazione turistica dove enogastronomia, artigianato, cultura, ambiente e storia si fondono, si integrano a vicenda e interagiscono, creando sinergia e valore aggiunto. L ideazione di itinerari legati alle tradizioni e alle attività vitivinicole nell ambito delle politiche di sviluppo locale, rappresentano uno strumento valido a determinare un assetto equilibrato del territorio interessato, inteso come corretto rapporto tra attività agricola, artigianato, commercio, industria alimentare e turismo. Inoltre, la crescita di un turismo legato all ambiente rurale, ed in particolare alla cultura del vino può avere importanti effetti di destagionalizzazione e decongestione delle aree a maggiore presenza turistica. Da ultimo, la creazione di itinerari del vino è uno strumento di marketing territoriale in quanto, attraverso la promozione del vino e delle produzioni tradizionali di qualità, si facilita la conoscenza del territorio e del connubio territorio prodotto, favorendo la conservazione, la promozione e la commercializzazione del patrimonio enogastronomico del territorio regionale e la protezione del prodotto tipico e della sua genuinità Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi Incrementare l attrattività dei territori rurali caratterizzati da forti tradizioni vitivinicole, enogastronomiche e storiche e rendere maggiormente fruibile il patrimonio ambientale, artistico e culturale, valorizzando e promuovendo le produzioni e le attività ivi esistenti attraverso la qualificazione dell offerta turistica integrata. Obiettivi Operativi: - Promuovere prodotti turistici integrati. - Innalzare la capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incrementare i flussi turistici nelle aree interne. 7

9 - Incrementare i livelli occupazionali. - Promuovere i prodotti tipici dei territori interessati. - Dotare le strutture coinvolte di servizi a valore aggiunto. - Favorire l integrazione tra attività agricola, artigianato, commercio, industria alimentare e turismo Territorio di Riferimento Aree rurali Strategia La strategia mira a creare un offerta turistica integrata attraverso la diffusione e la valorizzazione congiunta dei prodotti vitivinicoli, dei prodotti di qualità, delle produzioni agroalimentari tradizionali, dei prodotti tipici dell artigianato e delle attrattive naturalistiche, culturali e storiche dei territori interessati. L ideazione, la progettazione e la realizzazione di itinerari del vino può portare ad un circolo virtuoso in grado di favorire occasioni occupazionali per operatori turistici, animatori, guide, addetti alle degustazioni, figure promozionali che dovranno coadiuvare le aziende nella promozione dei loro prodotti, animare il percorso della strada del vino con iniziative culturali, guidare i turisti alla scoperta delle bellezze artistiche e storiche del territorio Risultati Attesi - Creazione di un nuovo prodotto turistico e dei relativi pacchetti integrati di offerta turistica inerenti l itinerario. - Incremento dei flussi turistici, nazionali ed internazionali, in particolare nei periodi di bassa stagione e nelle aree interne. - Innalzamento della capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incremento dei livelli occupazionali. - Aumento dell integrazione tra le attività economiche del territorio Azioni prioritarie - Attivazione di strumenti di cooperazione tra istituzioni locali finalizzati ad un efficace gestione e realizzazione degli interventi pubblici e privati previsti nell itinerario; - creazione di un nuovo prodotto turistico Itinerari del vino da immettere sul mercato; 8

10 - realizzazione e promozione di pacchetti turistici integrati con indicazione delle principali attrattive legate al tema dell itinerario, delle possibilità di soggiorno (ospitalità, ristorazione, servizi complementari) e dei tempi di percorrenza; - realizzazione di un piano di marketing; - realizzazione di un sito web; - creazione di un disciplinare dell itinerario; - attività di comunicazione e promozione congiunta per la valorizzazione dell itinerario; - interventi di animazione finalizzati a far conoscere le risorse agroalimentari e artigianali dell itinerario; - ideazione ed elaborazione di materiale informativo su attività, cultura, ambiente e tradizioni dell itinerario; - creazione di un marchio del prodotto itinerario regionale ; - creazione di specifica segnaletica; - piccole infrastrutture materiali e immateriali ed altri interventi pubblici per la valorizzazione dell itinerario; - creazione o adeguamento di strutture di servizio che fungano anche da "centri di informazione" per i turisti in concomitanza dei punti di sosta lungo l itinerario, finalizzati ad una informazione specifica sull itinerario, sull area interessata, e sulle attività turistiche e ricreative dell itinerario; - creazione o adeguamento di centri espositivi e di documentazione dedicati ai prodotti valorizzati dall itinerario e alla cultura e alle tradizioni locali; - organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche; - adattamento di spazi espositivi e di degustazione dei prodotti nelle aziende interessate dall itinerario, nei quali non sarà autorizzata la vendita; - realizzazione di percorsi per le visite all'interno degli stabilimenti di trasformazione e nei laboratori artigianali; - incentivi per dotare le strutture coinvolte nell itinerario di servizi a valore aggiunto e per adeguare gli standard di servizio ai bisogni del target di riferimento; - incentivi alle imprese di servizi per l integrazione dell offerta turistica; - incentivi per la qualificazione della ricettività turistica inserita nell itinerario; - sostegno allo sviluppo/potenziamento di iniziative nei settori della ricettività, della ristorazione, dei servizi al turista; - interventi di formazione specifica; - tirocini e stage tramite il programma Master & Back presso tour operator o soggetti gestori di itinerari analoghi. 9

11 2.2. Itinerario del cavallo Quadro di Riferimento Il turismo equestre rappresenta oramai una realtà consolidata nel vasto panorama dei prodotti turistici, e al contempo un valido strumento di sviluppo e promozione economica soprattutto in ambito rurale. Sotto l aspetto motivazionale, esso risponde in maniera efficace alla crescente domanda di contatto con l autenticità dei luoghi: ad esso si associano modalità di consumo che privilegiano itinerari lontani dalle tradizionali mete turistiche ed inseriti in contesti di significativo pregio ambientale e culturale. A ciò si aggiungono i connotati di natura strettamente pedagogica e terapeutica comunemente riconosciuti alla pratica equestre. La domanda si caratterizza per l elevato grado di istruzione e di capacità di spesa dei turisti oltre che per il significativo grado di fidelizzazione dei clienti. Ad una domanda crescente e sempre più esigente non sempre corrisponde un altrettanto adeguato sistema di offerta, di cui integrazione di prodotto, qualità professionale degli operatori ed efficacia promozionale rappresentano i tratti salienti. Nell ambito della politica di promozione e valorizzazione del territorio regionale in chiave sostenibile, il turismo equestre rappresenta, dunque, uno degli elementi della strategia settoriale integrata su cui è opportuno predisporre efficaci iniziative progettuali. In Sardegna si rileva una buona presenza di allevamenti, anche di alcune razze riconosciute. Tuttavia, nonostante siano già stati finanziati importanti interventi - come ad esempio il PIA Horse Country - si ravvisano nella fase attuativa lacune di carattere strutturale, di messa in rete delle strutture e dei sentieri nonché di gestione degli itinerari. Esiste un sapere diffuso sul mondo del cavallo e un immenso patrimonio culturale legato al suo utilizzo, ma le pur importanti iniziative, manifestazioni ludico-culturali e festività legate alle tradizione del cavallo andrebbero ancora messe a sistema. Le principali criticità riscontrabili a livello di turismo equestre sulle quali occorre intervenire puntualmente sono: - Allevamento del cavallo come attività residuale dell azienda agricola. - Sentieristica inadeguata. - Modesto livello qualitativo della ricettività in ambito rurale e inadeguata dotazione di servizi accessori e professionalità di settore. - Difficile accesso ai mercati di riferimento. Punti di forza: - Presenza di razze equine endogene e consolidata tradizione equestre. - Fitta rete di sentieri e strade campestri facilmente convertibili in ippovie attrezzate e strutture di supporto in fase di completamento. 10

12 - Iniziative in itinere di promozione del settore. - Diffuso patrimonio ricettivo complementare, in particolare agriturismo Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi L Obiettivo specifico è quello di incrementare l attrattività dei territori rurali caratterizzati da una consolidata tradizione equestre favorendo la valorizzazione della filiera del cavallo, l attivazione di tutte le attività di tipo ricreativo ad essa associate e l integrazione delle componenti di offerta di natura ambientale e culturale. Obiettivi operativi: - Promuovere prodotti turistici integrati. - Innalzare la capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incrementare i flussi turistici nelle aree interne. - Incrementare i livelli occupazionali. - Dotare le strutture coinvolte di servizi a valore aggiunto. - Aumentare l integrazione tra le attività economiche del territorio. - Adeguare l esistente sistema di ippovie Territorio di Riferimento Intero territorio della Sardegna Strategia Sulla base del potenziamento delle dotazioni di base, le attività equestri rappresentano l elemento caratterizzante della vacanza quale fattore strettamente connesso alla tradizione dei luoghi e alla fruizione delle risorse ambientali e culturali capace di contribuire ad una diversificazione della struttura produttiva Risultati Attesi - Creazione di un nuovo prodotto turistico e dei relativi pacchetti integrati di offerta turistica inerenti l itinerario. - Incremento dei flussi turistici, nazionali ed internazionali, in particolare nei periodi di bassa stagione e nelle aree interne. - Innalzamento della capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incremento dei livelli occupazionali. - Aumento dell integrazione tra le attività economiche del territorio. 11

13 - Diversificazione della struttura produttiva delle aree rurali Azioni prioritarie - Attivazione di strumenti di cooperazione tra istituzioni locali finalizzati ad un efficace gestione e realizzazione degli interventi pubblici e privati previsti nell itinerario; - creazione di un nuovo prodotto turistico Itinerario del cavallo da immettere sul mercato; - realizzazione e promozione di pacchetti turistici integrati con indicazione delle principali attrattive legate al tema dell itinerario, delle possibilità di soggiorno (ospitalità, ristorazione, servizi complementari) e dei tempi di percorrenza; - realizzazione di un piano di marketing; - realizzazione di un sito web; - creazione di un disciplinare dell itinerario; - attività di comunicazione e promozione congiunta per la valorizzazione dell itinerario; - interventi di animazione finalizzati a far conoscere le risorse dell itinerario; - ideazione ed elaborazione di materiale informativo su attività, cultura, ambiente e tradizioni dell itinerario; - creazione di un marchio del prodotto itinerario regionale ; - creazione di specifica segnaletica; - piccole infrastrutture materiali e immateriali ed altri interventi pubblici per la valorizzazione dell itinerario; - creazione o adeguamento di strutture di servizio che fungano anche da "centri di informazione" per i turisti in concomitanza dei punti di sosta lungo l itinerario, finalizzati ad una informazione specifica sull itinerario, sull area interessata, e sulle attività turistiche e ricreative dell itinerario; - incentivi alle imprese di servizi per l integrazione dell offerta turistica; - incentivi per la qualificazione della ricettività turistica inserita nell itinerario; - incentivi per dotare le strutture coinvolte nell itinerario di servizi a valore aggiunto e per adeguare gli standard di servizio ai bisogni del target di riferimento; - sostegno allo sviluppo/potenziamento di iniziative nei settori della ricettività, della ristorazione, dei servizi al turista; - assistenza tecnica a Enti locali e privati per la progettazione di ippovie, vie verdi, stallaggio cavalli etc; - riconversione delle tecniche e potenziamento del sistema di allevamento; - recupero delle maestranze di settore; 12

14 - recupero e promozione del patrimonio culturale legato al mondo del cavallo; - creazione o adeguamento delle strutture di servizio in concomitanza dei punti di sosta lungo l itinerario; - realizzazione di un disciplinare di allevamento di razze locali ad uso endurance ; - sostegno all allevamento e all utilizzo delle razze equine locali; - attività didattica finalizzata alla formazione professionale degli allevatori e degli artieri (maniscalchi, allenatori, fantini, ecc.); - azioni di formazione/apprendistato finalizzate al recupero degli antichi mestieri legati al mondo del cavallo e di forme innovative del suo utilizzo (p.es. PET Therapy, ippoterapia etc.); - tirocini e stage tramite il programma Master & Back presso tour operator o soggetti gestori di itinerari analoghi; - attività fieristiche incentrate sul tema cavallo, collegabili alle aste ed occasioni di richiamo degli operatori del settore dall Italia e dall estero; 13

15 2.3. Itinerario delle miniere Quadro di Riferimento All interno delle Misure dell Asse II e della Misura 4.5. del POR sono stati avviati importanti interventi per il recupero e la valorizzazione di beni e aree con forte valenza storica e tecnologica nel quadro della storia industriale europea, attraverso la creazione di percorsi, parchi e itinerari tematici. Sono numerosi e rilevanti i siti caratterizzati dalla presenza di risorse minerarie ormai in disuso e che possono rappresentare un potenziale attrattore per la domanda turistica. A livello internazionale, il prodotto dell archeologia industriale e in particolare dell archeologia mineraria, è ben sviluppato e fa confluire flussi importanti di visitatori su alcune località. Fra tutti, si ricordano i siti dell Irlanda, che, grazie a opportune politiche di valorizzazione e riqualificazione dei compendi minerari, sono frequentati da una consistente domanda turistica e rappresentano una importante fonte di reddito, soprattutto in quei contesti in cui la depressione economica derivante dall abbandono degli impianti per perdita di competitività, ha comportato rilevanti disagi a livello occupazionale e più in generale socio-economico. La valorizzazione delle risorse minerarie, in queste realtà, è stata effettuata attraverso importanti investimenti per la ristrutturazione degli edifici di pregio, per la messa in sicurezza degli impianti, per la realizzazione di sale espositive e di intrattenimento, per la realizzazione di programmi di eventi e manifestazioni che coinvolgono la popolazione locale e i turisti. Nondimeno le risorse umane precedentemente impegnate nelle attività minerarie, sono state riqualificate per le attività di accoglienza turistica e per i servizi necessari al mantenimento dei compendi minerari. In Sardegna, sono presenti compendi minerari di riconosciuta importanza e con notevoli potenzialità di sviluppo, sui quali sono state convogliate ingenti risorse sia comunitarie che nazionali e regionali. L area del Sulcis, in particolare, possiede una particolare concentrazione di risorse, alcune delle quali oggetto di interventi pubblici e privati. Tuttavia, sono numerosi i beni (sia edifici, che impianti, che compendi territoriali) ancora da recuperare e mettere a valore sia nel Sulcis che nelle altre zone della Sardegna. Storicamente, la gestione delle miniere della Sardegna ha influenzato in maniera consistente la fase di transizione determinatasi nel processo di dismissione delle miniere, talvolta con conseguenze nefaste per l intero sistema socio-economico che vi ruotava intorno. Attualmente, in alcune zone della Sardegna, alcuni di questi problemi rimangono irrisolti e sono ancora tangibili le conseguenze di una gestione complessa e controversa.. Le potenzialità di sviluppo delle zone minerarie, in alcuni casi, sono limitate dal problema dell incertezza dei diritti di proprietà, che rappresenta attualmente uno dei principali ostacoli allo sviluppo di queste zone. La Regione ha da tempo previsto la costituzione di un Parco Geominerario Regionale che gestisse la fase di transizione in modo da creare reddito e sviluppo per le arre disagiate interessate dal fenomeno produttivo minerario. Tuttavia, problemi di varia natura non hanno permesso che si realizzassero gli obiettivi dell ente. Ad oggi la Regione ha previsto la realizzazione di un Piano Socioeconomico e un Piano di 14

16 Assetto Territoriale per innescare una fase di rottura con il passato e riconsiderare il ruolo dell ente Parco Geominerario. I presenti elementi per la predisposizione del PI intende superare le seguenti criticità: - Disagio socioeconomico determinato dalla presenza di una trappola della povertà storicamente consolidata. - Mancata valorizzazione di un consistente patrimonio immobiliare che in alcuni casi raggiunge notevoli caratteristiche di pregio. - Carenza di risorse umane e imprenditoriali da impiegare con efficacia nella gestione dei siti minerari. - I punti di forza individuati sono: - Dotazione di beni di archeologia mineraria consistente, diffusa ed eterogenea, e potenziale culturale di notevole importanza scientifica. - Mercato del turismo di archeologia industriale e mineraria in forte crescita a livello internazionale. - Presenza di best practice nelle iniziative di recupero di alcuni siti. - Localizzazione dei compendi minerari in scenari paesaggistici di notevole importanza e riconosciuti a livello internazionale (UNESCO etc.). - Forte volontà delle amministrazioni locali di portare avanti un progetto di sviluppo sostenibile a partire dalla valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti nei compendi minerari Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi L obiettivo specifico è la creazione di nuove opportunità di sviluppo consistenti e tangibili per i territori in cui sono localizzate le risorse minerarie attraverso la realizzazione di un itinerario fortemente riconoscibile a livello regionale con una connotazione tale da poter essere venduto nei mercati internazionali. Obiettivi operativi: - Promuovere prodotti turistici integrati. - Innalzare la capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incrementare i flussi turistici nelle aree interne. - Incrementare i livelli occupazionali. - Promuovere i prodotti agricoli dei territori interessati. - Dotare le strutture coinvolte di servizi a valore aggiunto. - Consolidare le iniziative imprenditoriali e cooperativistiche che insistono sui beni minerari in chiave turistica. 15

17 - Valorizzare il patrimonio immobiliare di pregio connesso alle attività minerarie e presente nell isola Territorio di Riferimento Zone interessate dal Parco Geominerario e altre zone a particolare valenza mineralogica Strategia / Idea Forza La strategia di intervento si basa sull attuazione di interventi volti alla soluzione delle criticità rilevate, prevedendo lo sviluppo delle azioni già poste in essere per la valorizzazione del patrimonio minerario della regione e la realizzazione delle condizioni per un effettivo sviluppo delle aree che possono esprimere un offerta turistica di qualità legata ai compendi minerari Risultati Attesi - Creazione di un nuovo prodotto turistico e dei relativi pacchetti integrati di offerta turistica inerenti l itinerario. - Incremento dei flussi turistici, nazionali ed internazionali, in particolare nei periodi di bassa stagione e nelle aree interne. - Innalzamento della capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incremento dei livelli occupazionali. - Aumento dell integrazione tra le attività economiche del territorio. - Creazioni o attrazione di imprese che gestiscono e mettono a valore i beni ricadenti nei compendi minerari. - Creazione di nuove figure professionali funzionali allo svolgimento delle attività Azioni prioritarie - Attivazione di strumenti di cooperazione tra istituzioni locali finalizzati ad un efficace gestione e realizzazione degli interventi pubblici e privati previsti nell itinerario; - creazione di un nuovo prodotto turistico Itinerario delle miniere da immettere sul mercato; - realizzazione e promozione di pacchetti turistici integrati con indicazione delle principali attrattive legate al tema dell itinerario, delle possibilità di soggiorno (ospitalità, ristorazione, servizi complementari) e dei tempi di percorrenza; - realizzazione di un piano di marketing; - realizzazione di un sito web; - creazione di un disciplinare dell itinerario; 16

18 - attività di comunicazione e promozione congiunta per la valorizzazione dell itinerario; - interventi di animazione finalizzati a far conoscere le risorse dell itinerario; - ideazione ed elaborazione di materiale informativo su attività, cultura, ambiente e tradizioni dell itinerario; - creazione di un marchio del prodotto itinerario regionale ; - creazione di specifica segnaletica; - piccole infrastrutture materiali e immateriali ed altri interventi pubblici per la valorizzazione dell itinerario; - creazione o adeguamento di strutture di servizio che fungano anche da "centri di informazione" per i turisti in concomitanza dei punti di sosta lungo l itinerario, finalizzati ad una informazione specifica sull itinerario, sull area interessata, e sulle attività turistiche e ricreative dell itinerario; - incentivi alle imprese di servizi per l integrazione dell offerta turistica; - incentivi per la qualificazione della ricettività turistica inserita nell itinerario; - incentivi per dotare le strutture coinvolte nell itinerario di servizi a valore aggiunto e per adeguare gli standard di servizio ai bisogni del target di riferimento; - assistenza tecnica per la progettazione di itinerari, percorsi in galleria, sale espositive e di edu-teinment; - promozione del patrimonio culturale legato al mondo delle miniere; - sostegno allo sviluppo/potenziamento di iniziative nei settori della ricettività, della ristorazione, dei servizi al turista; - formazione professionale delle figure preposte all accoglienza, guida, accompagnamento dei turisti; - azioni di formazione/apprendistato finalizzate a forme innovative di utilizzo delle miniere dimesse (p.es. terapia mineraria, parchi divertimento etc.); - tirocini e stage tramite il programma Master & Back presso tour operator o soggetti gestori di itinerari analoghi. - attività di collegamento, gemellaggio, messa in rete con le principali realtà del turismo minerario al fine di innescare processi imitativi nello sviluppo delle attività e una maggiore conoscenza di tutti i siti da parte dei visitatori delle diverse destinazioni. 17

19 2.4. Itinerario dei Nuraghi e dell archeologia Quadro di Riferimento Gli elementi per la predisposizione del Progetto Integrato Itinerario dei Nuraghi e dell archeologia intendono realizzare un itinerario tematico legato al più significativo monumento della Sardegna, il nuraghe, torre megalitica a più piani dell età del bronzo e del ferro, che rappresenta la manifestazione protostorica più vistosa nel bacino mediterraneo centro occidentale. Il nuraghe, testimonianza di alta ingegneria costruttiva era spesso circondato da villaggi in pietra, mentre le tombe dei giganti, monumento sepolcrale, e i templi a pozzo completano il panorama più significativo dell epoca. All interno delle Misure 2.1. e 4.5.c. del POR Sardegna sono stati finanziati importanti interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio archeologico sardo ai fini della sua valorizzazione in ambito turistico attraverso la creazione di un itinerario tematico. Sono stati realizzati interventi di potenziamento e contestuale valorizzazione di aree archeologiche, con specifico riferimento all archeologia nuragica e prenuragica caratterizzate dalla presenza di importanti emergenze culturali, storiche paesaggistiche e ambientali, da valorizzare come musei all aperto attraverso itinerari di visita reali e virtuali che ne permettano la fruizione integrata di tutte le componenti (storico, culturale, ambientale). Tali interventi sono stati realizzati inizialmente tramite uno specifico bando riferito ad un area circoscritta, che prende avvio dal sito del grosso complesso nuragico di Barumini riconosciuto Patrimonio Mondiale dell Umanità dall UNESCO e si snoda attraverso un territorio circostante. In un secondo momento, sono stati individuati ulteriori ambiti di intervento in aree particolarmente ricche di testimonianze e monumenti significativi, resi maggiormente fruibili. Le tipologie di operazioni finanziate per la valorizzazione delle aree archeologiche sono state le seguenti: - recupero, attraverso il restauro strutturale, dei monumenti di epoca nuragica; - recupero e qualificazione delle aree e relative strutture attraverso interventi per una maggiore accessibilità (cartellonistica informativa, sistemazione della viabilità; parcheggi e piazzole di sosta, percorsi pedonali); - realizzazione e/o trasformazione di strutture accessorie finalizzate all accoglienza con dotazione di servizi culturali aggiuntivi, quali progetti didattici e interattivi per la diffusione della conoscenza, spazi per attività culturali e di spettacolo; - realizzazione delle infrastrutture e degli impianti per i servizi complementari (punti di accoglienza e di informazione, ristorazione, bookshop, ecc.); 18

20 2.4.2 Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi L obiettivo specifico è quello di costruire importanti pacchetti di offerta turistica, che si caratterizzeranno per la capacità di soddisfare segmenti sempre più ampi della domanda nazionale e internazionale di turismo culturale, dando un contributo positivo alla sostenibilità delle attività turistiche nella regione attraverso una migliore distribuzione temporale e spaziale delle presenze dei visitatori, nonché alla coesione sociale ed economica dei territori della regione attraverso la cooperazione e l integrazione tra le aree costiere e le aree interne. Obiettivi operativi: - Promuovere prodotti turistici integrati. - Innalzare la capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incrementare i flussi turistici nelle aree interne. - Incrementare i livelli occupazionali. - Promuovere i prodotti agricoli dei territori interessati. - Aumentare l integrazione tra le attività economiche del territorio Territorio di Riferimento L intero territorio della Sardegna, in particolare luoghi e siti caratterizzati da importanti monumenti di epoca nuragica, facilmente raggiungibili e visitabili, che necessitano di interventi di potenziamento finalizzati alla valorizzazione e migliore fruizione. Gli interventi devono attuarsi tramite percorsi territoriali legati ad ambiti geografici ben specifici, quali le principali aree storiche della Sardegna Strategia / Idea Forza La strategia che si intende intraprendere si basa sulla messa a sistema degli elementi di maggior pregio del patrimonio archeologico sardo attraverso la definizione, realizzazione e promozione di specifici pacchetti di offerta turistica tematici sui quali incentrare percorsi di fruizione e visita del territorio Risultati Attesi - Creazione di un nuovo prodotto turistico e dei relativi pacchetti integrati di offerta turistica inerenti l itinerario. - Incremento dei flussi turistici, nazionali ed internazionali, in particolare nei periodi di bassa stagione e nelle aree interne. - Innalzamento della capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incremento dei livelli occupazionali. 19

21 - Aumento dell integrazione tra le attività economiche del territorio Azioni prioritarie - Attivazione di strumenti di cooperazione tra istituzioni locali finalizzati ad un efficace gestione e realizzazione degli interventi pubblici e privati previsti nell itinerario; - creazione di un nuovo prodotto turistico Itinerario dei Nuraghi e dell archeologia da immettere sul mercato; - realizzazione e promozione di pacchetti turistici integrati con indicazione delle principali attrattive legate al tema dell itinerario, delle possibilità di soggiorno (ospitalità, ristorazione, servizi complementari) e dei tempi di percorrenza; - realizzazione di un piano di marketing; - realizzazione di un sito web; - creazione di un disciplinare dell itinerario; - attività di comunicazione e promozione congiunta per la valorizzazione dell itinerario; - interventi di animazione finalizzati a far conoscere le risorse dell itinerario; - ideazione ed elaborazione di materiale informativo su attività, cultura, ambiente e tradizioni dell itinerario; - creazione di un marchio del prodotto itinerario regionale ; - creazione di specifica segnaletica; - piccole infrastrutture materiali e immateriali ed altri interventi pubblici per la valorizzazione dell itinerario; - creazione o adeguamento di punti ristoro in prossimità delle emergenze culturali interessate dall itinerario, finalizzati anche ad una informazione specifica sull itinerario, sull area interessata, e sulle attività turistiche e ricreative dell itinerario; - incentivi alle imprese di servizi per l integrazione dell offerta turistica; - incentivi per la qualificazione della ricettività turistica inserita nell itinerario; - incentivi per dotare le strutture coinvolte nell itinerario di servizi a valore aggiunto e per adeguare gli standard di servizio ai bisogni del target di riferimento; - sostegno allo sviluppo/potenziamento di iniziative nei settori della ricettività, della ristorazione, dei servizi al turista; - formazione professionale delle figure preposte all accoglienza, guida, accompagnamento dei turisti; - tirocini e stage tramite il programma Master & Back presso tour operator o soggetti gestori di itinerari analoghi. 20

22 2.5. Itinerario della transumanza Quadro di Riferimento Considerata la necessità di procedere ad un arricchimento delle proposte turistiche della Regione, il processo di diversificazione articolato sull identificazione ed il sostegno di un sistema integrato di percorsi di tipo ambientale e culturale individua nella diffusa tradizione agro-pastorale uno dei punti di forza su cui concentrare gli sforzi progettuali. In tal senso, le risorse tangibili ed intangibili associate agli antichi percorsi della transumanza costituiscono un connotato culturale fortemente radicato sull intero territorio regionale, rappresentativo del patrimonio ambientale e identitario delle comunità rurali della Regione e reale fattore propulsivo per lo sviluppo di forme di turismo sostenibile. La transumanza significa svernare nelle pianure del Campidano. La transumanza pastorale ha caratterizzato per secoli il sistema produttivo e l organizzazione sociale condizionando fortemente la vita delle comunità Barbaricine. Il pastore partiva lasciando la famiglia sotto la cura della moglie, alla quale veniva demandato il compito fondamentale dell educazione dei figli e l organizzazione della vita domestica. Questo fenomeno peculiare dei pastori di montagna era molto diffuso in tempi passati, indotto dalla rigidità della stagione invernale, dalla scarsità delle terre agricole comunali su cui gravava un eccezionale sovraccarico di bestiame. La transumanza fu causata proprio dalle avversità del tempo che impedivano al pastore di svolgere le sue mansioni e spesso al bestiame di sopravvivere. I pastori erano costretti a spostarsi nella piana del Campidano all inizio dell autunno per tornare al paese in primavera. I connotati del mondo rurale regionale che affondano le radici nell'antica esperienza della transumanza rappresentano un vasto patrimonio di tradizioni e culture diverse. Lo storico legame instauratosi tra comunità locali e territorio lungo il sentiero di sviluppo dell economia regionale si traduce nel lascito di una gamma articolata di risorse che, sulla base del grado di appetibilità sui mercati turistici e degli opportuni interventi di tutela e riqualificazione delle risorse, devono formare oggetto di un processo di ricognizione e di messa a sistema delle potenzialità e contemporaneamente di valorizzazione economica all interno di una proposta turistica integrata. I presenti elementi puntano sul ripristino e sulla valorizzazione delle antiche vie che rappresentano un sistema di rete viaria minore in cui si muovevano e sostavano animali e uomini; gli interventi di valorizzazione degli ambiti naturali, culturali, storici e delle attività umane presenti lungo i sentieri della transumanza risultano, dunque, orientati all innalzamento del grado di fruibilità delle risorse attraverso l implementazione di una metodologia integrata di progettazione, esecuzione e gestione delle opere e delle attività, fondata sulla partecipazione di tutti gli attori dello sviluppo operanti nelle aree di riferimento. I presenti elementi per la predisposizione del PI intendono intervenire sulle seguenti criticità: - concentrazione spaziale e temporale dei flussi turistici in ambito regionale; 21

23 - modesto grado di incidenza della proposta turistica delle aree interne; - modesto grado di diversificazione dell economia rurale; - scarso livello di valorizzazione turistica del patrimonio culturale e identitario; - scarso livello di integrazione tra attività turistiche e complementari. I punti di forza sui quali si basano i presenti elementi per la predisposizione del progetto integrato sono: - diffusa tradizione agro-pastorale; - consistente e diffusa capacità ricettiva di tipo complementare; - diffuso patrimonio ambientale e culturale; - iniziative in itinere di salvaguardia del patrimonio Obiettivo Specifico e Obiettivi Operativi L obiettivo specifico è quello di animare e valorizzare i percorsi della transumanza quale trait d union per il ripristino del sistema di connessioni e processi a fondamento del tessuto socioeconomico locale: la rimodulazione delle vie di collegamento fisico, sociale e culturale che legavano l interno alla costa costituisce l occasione per la riproposizione dei tratti culturali e identitari distintivi della tradizione pastorale. Obiettivi operativi: - Promuovere prodotti turistici integrati. - Innalzare la capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incrementare i flussi turistici nelle aree interne. - Incrementare i livelli occupazionali. - Promuovere i prodotti agricoli dei territori interessati. - Dotare le strutture coinvolte di servizi a valore aggiunto. - Aumentare l integrazione tra le attività economiche del territorio. - Diversificare la struttura produttiva delle aree rurali. - Promuovere le risorse ambientali, culturali e identitarie quale fattore di attrattività turistica Territorio di Riferimento Aree rurali 22

24 2.5.4 Strategia / Idea Forza I presenti elementi sono prioritariamente orientato all integrazione degli aspetti legati alle attività agro-pastorali tradizionali e quelli associati al turismo culturale e ambientale. La rivitalizzazione del tessuto connettivo socio economico che fa da sfondo al fenomeno della transumanza rappresenta lo strumento per il recupero di una tradizione perlopiù andata persa e una delle possibili chiavi di volta per l avvio di un processo di sviluppo diffuso e sostenibile delle aree rurali Risultati Attesi - Creazione di un nuovo prodotto turistico e dei relativi pacchetti integrati di offerta turistica inerenti l itinerario. - Incremento dei flussi turistici, nazionali ed internazionali, in particolare nei periodi di bassa stagione e nelle aree interne. - Innalzamento della capacità di accoglienza da parte delle popolazioni locali. - Incremento dei livelli occupazionali. - Aumento dell integrazione tra le attività economiche del territorio. - Diversificazione della struttura produttiva delle aree rurali Azioni prioritarie - Attivazione di strumenti di cooperazione tra istituzioni locali finalizzati ad un efficace gestione e realizzazione degli interventi pubblici e privati previsti nell itinerario; - creazione di un nuovo prodotto turistico Itinerario della transumanza da immettere sul mercato; - realizzazione e promozione di pacchetti turistici integrati con indicazione delle principali attrattive legate al tema dell itinerario, delle possibilità di soggiorno (ospitalità, ristorazione, servizi complementari) e dei tempi di percorrenza; - realizzazione di un piano di marketing; - realizzazione di un sito web; - creazione di un disciplinare dell itinerario; - attività di comunicazione e promozione congiunta per la valorizzazione dell itinerario; - interventi di animazione rivolti alle comunità locali finalizzati a diffondere le tradizioni e i saperi inerenti l itinerario; - ideazione ed elaborazione di materiale informativo su attività, cultura, ambiente e tradizioni dell itinerario; - individuazione di tratti significativi dell itinerario per renderli fruibili alla collettività; 23

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