Diagnosi Differenziali nella fascia 0-3 anni

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1 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

2 v RITARDO PSICOMOTORIO ² Nei bambini al di sotto dei 36 mesi è difficile differenziare il ritardo psicomotorio senza disturbo dello spettro autistico da un disturbo dello spettro autistico. ² Bambini con ritardo psicomotorio, che non hanno sviluppato il linguaggio o le abilità simboliche, presentano spesso comportamenti ripetitivi. ² Una diagnosi di disturbo dello spettro autistico in un bambino con disabilità intellettiva è appropriata quando la comunicazione sociale e l interazione sono significativamente compromesse rispetto al livello di sviluppo delle abilità non verbali (profilo disarmonico). ² Il ritardo psicomotorio rappresenta invece la diagnosi appropriata quando non vi è un evidente discrepanza tra il livello di competenze socio-comunicative e quello delle altre abilità intellettuali (profilo omogeneo).

3 v RITARDO PSICOMOTORIO Disturbo dello Spettro Autistico Ritardo Psicomotorio Sviluppo psicomotorio disomogeneo Riscontro di un livello evolutivo armonico, con modalità motorie, cognitive ed emotivoaffettive tipiche di un'età cronologica inferiore Il livello del linguaggio è significativamente compromesso rispetto al livello di sviluppo delle abilità non verbali Lo sviluppo del linguaggio è in linea con l età mentale del bambino. Relativamente intatta l intenzionalità comunicativa Tendenza all isolamento Appropriate al livello di sviluppo mentale del bambino

4 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

5 v DISTURBO DEL LINGUAGGIO A) Difficoltà persistenti nell acquisizione e nell uso di diverse modalità di linguaggio (cioè linguaggio parlato, scritto, gestuale o di altro tipo) dovute a deficit della comprensione o della produzione che comprendono i seguenti elementi: Lessico ridotto; Limitata strutturazione delle frasi; Compromissione delle capacità discorsive; B) Le capacità di linguaggio sono al di sotto di quelle attese per l età in maniera significativa e quantificabile, portando a limitazioni funzionali dell efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, dei risultati scolastici o delle prestazioni professionali, individualmente o in qualsiasi combinazione. C) L esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo. American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 th edn. American Psychiatric Publishing: A Division of American Psychiatric Association, Arlington VA, 2013

6 v DISTURBO DEL LINGUAGGIO Disturbo dello Spettro Autistico Disturbo del Linguaggio Sviluppo psicomotorio disomogeneo Livello cognitivo nei limiti della norma Ridotta o assente intenzionalità comunicativa Intenzionalità comunicativa conservata Tendenza all isolamento Tendenza all isolamento

7 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

8 v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE (PRAGMATICA) A) Persistenti difficoltà nell uso sociale della comunicazione verbale e non verbale come manifestato dai seguenti elementi: Deficit dell uso della comunicazione per scopi sociali, con modalità appropriate al contesto sociale; Compromissione delle capacità di modificare la comunicazione al fine di renderla adeguata al contesto o alle esigenze di chi ascolta [ ]; Difficoltà nel seguire le regole della conversazione e della narrazione [ ]; Difficoltà nel capire ciò che non viene dichiarato esplicitamente; B) I deficit causano limitazioni funzionali dell efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, delle relazioni sociale, del rendimento scolastico [ ].; C) L esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo. American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 th edn. American Psychiatric Publishing: A Division of American Psychiatric Association, Arlington VA, 2013

9 v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE (PRAGMATICA) Disturbo dello Spettro Autistico Disturbo della Comunicazione Sociale Sviluppo psicomotorio disomogeneo Livello cognitivo nei limiti della norma Il livello del linguaggio è significativamente compromesso rispetto al livello di sviluppo delle abilità non verbali Difficoltà nell uso sociale della comunicazione verbale e non verbale Presenza di condotte ripetitive e stereotipate ed interessi sensoriali insoliti Competenze di gioco funzionali e di finzione conservate

10 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

11 v MUTISMO SELETTIVO A) Costante incapacità di parlare in situazioni sociali specifiche in cui ci si aspetta che parli, nonostante si sia in grado di parlare in altre situazioni; B) La condizione interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la comunicazione sociale. C) La durata della condizione è di almeno 1 mese D) L incapacità di parlare non è dovuta al fatto che non si conosce il tipo di linguaggio [ ] E) La condizione non è meglio spiegata da un disturbo della comunicazione e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di disturbi dello spettro dell autismo.. American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 th edn. American Psychiatric Publishing: A Division of American Psychiatric Association, Arlington VA, 2013

12 v MUTISMO SELETTIVO Disturbo dello Spettro Autistico Mutismo Selettivo Sviluppo psicomotorio disomogeneo Livello cognitivo nei limiti della norma Il livello del linguaggio è significativamente compromesso rispetto al livello di sviluppo delle abilità non verbali Il linguaggio, il cui sviluppo è nella norma, è assente solo in alcuni contesti. Intatta la comunicazione non verbale. Tendenza all isolamento Appropriate al livello di sviluppo, anche se nei contesti in cui non parla il bambino può essere anche inibito

13 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v MUTISMO SELETTIVO v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

14 v DISTURBO DELLO SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE A) L acquisizione e l esecuzione delle abilità motorie coordinate risultano notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso considerate l età cronologica dell individuo e l opportunità che l individuo ha avuto di apprendere ed utilizzare tali abilità. Le difficoltà si manifestano con goffaggine così come con lentezza ed imprecisione nello svolgimento delle attività motorie [ ] B) Il deficit delle abilità motorie interferisce in modo significativo e persistente con le attività della vita quotidiana [..] C) L esordio dei sintomi avvien nel primo periodo dello sviluppo. D) La condizione non è meglio spiegata da una disabilità intellettiva o da deficit visivo o non sono attribuibili ad una condizione neurologica che influenza il movimento [ ] American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5 th edn. American Psychiatric Publishing: A Division of American Psychiatric Association, Arlington VA, 2013

15 v DISTURBO DELLO SVILUPPO DELLA COORDINAZIONE Disprassia considerata come una difficoltà a rappresentarsi, programmare ed eseguire atti motori in serie, finalizzati ad un preciso scopo ed obbiettivo. Disturbo della Coordinazione Motoria riguarda più specificamente le difficoltà esecutive del movimento. Preparazione controllo sulle singole parti dell azione che viene eseguita LENTAMENTE Composizione l azione viene eseguita più VELOCEMNTE ma permangono errori Automatizzazione l azione è svolta in modo fluente con minimo controllo attentivo PRASSIA Sabbadini L. La Disprassia in età evolutiva, questa sconosciuta.

16 v DISPRASSIA Tratti fisici e comportamentali Primo anno di vita È facilmente irritabile e non consolabile Difficoltà di suzione e alimentazione Problemi di sonno Difficoltà ni cambi di posizione Difficoltà di sguardo e di oculomozione Difficoltà e/o ritardo nella prensione Difficoltà ad afferrare piccoli oggetti con uso di presa palmare e non a pinza Inizio ritardato o assenza della lallazione Non uso dei gesti Assenza di segnale di produzione verbale Scarsa manipolazione di oggetti Breve interesse per gli oggetti Sabbadini L. La Disprassia in età evolutiva, questa sconosciuta.

17 v DISPRASSIA Tratti fisici e comportamentali Età Prescolare È in continuo movimento Brevi tempi di attenzione Difficoltà ad addormentamento o sonno agitato Produce suoni isolati, ma non parole Difficoltà ad articolare parole Ha difficoltà di socializzazione Ha un repertorio limitato di gesti Non presenta sequenze di gioco simbolico oppure sono limitate Sabbadini L. La Disprassia in età evolutiva, questa sconosciuta.

18 v DISPRASSIA Sviluppo di adeguate competenze motorie Esplorazione dell ambiente; Manipolazione del materiale di gioco; Interazione con le persone; Sviluppo di adeguate competenze cognitive e sociali

19 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v MUTISMO SELETTIVO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

20 v Classificazione diagnostica: 0-3 ² Proposta dal National Center of Clinical Infant Programs (1994) ² Sistema di classificazione multi-assiale che comprende: Asse I: caratteristica saliente del disturbo; Asse II: qualità relazione genitore-bambino; Asse III: condizioni o disturbi fisici, neurologici, evolutivi o mentali; Asse IV: agenti stressanti di natura psicosociale; Asse V: livello di sviluppo del funzionamento emotivo; ² Comprende Disturbo di Regolazione Disturbo Multisistemico Ammaniti M. Manuale di Psicopatologia dell Infanzia. Raffaelo Cortina Editore. 2001

21 v DISTURBO DI REGOLAZIONE Strategie di regolazione fornite inizialmente dal caregiver, successivamente interiorizzate dal bambino Intreccio continuo tra capacità innate del b.no, informazioni mediate dai cinque sensi e interazioni diade genitorebambino Capacità innata del bambino di regolare i propri stati emotivi e fisiologici e di organizzare risposte comportamentali ed emotive adeguate REGOLAZIONE Variazioni costituzionali che possono compromettere adattamento bambino Ammaniti M. Manuale di Psicopatologia dell Infanzia. Raffaelo Cortina Editore. 2001

22 v DISTURBO DI REGOLAZIONE ² Difficoltà nel regolare il comportamento, i propri processi fisiologici, sensoriali, attentivi, motori o affettivi e nell organizzare uno stato di calma, di vigilanza o uno stato affettivo positivo. ² Nei bambini con Disturbo della regolazione si possono osservare risposte scarsamente modulate o organizzate: nei processi fisiologici come il sonno, l alimentazione o il controllo sfinterico; nella motricità; nell organizzazione degli affetti; nelle risposte sensoriali agli stimoli e anche al dolore. ² È possibile distinguere diversi sottotipi in base al pattern comportamentale prevalente: Ipersensibile; Iporeattivo; Autocentrato. Ammaniti M. Manuale di Psicopatologia dell Infanzia. Raffaelo Cortina Editore. 2001

23 v IPOACUSIA v RITARDO PSICOMOTORIO v DISTURBO DEL LINGUAGGIO v MUTISMO SELETTIVO v DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE v DISPRASSIA v DISTURBO DELLA REGOLAZIONE v DISTURBO MULTISISTEMICO

24 v DISTURBO MULTISISTEMICO DELLO SVILUPPO ² Si collocano a cavallo tra i disturbi della regolazione ed i disturbi dello spettro autistico. Pur essendo disturbi della comunicazione e della relazione sono considerati come un continuum dei disturbi della regolazione. ² In essi il disturbo della regolazione di processi fisiologici (sensoriali, motori, attentivi, cognitivi, affettivi) viene posto come primario rispetto al disturbo della relazione e della comunicazione. Disturbo Competenze Comunicative Relazionali Regolazione dei processi fisiologici ASD Compromissione Maggiore Lieve Compromissione Disturbo Multisistemico Lieve Compromissione Compromissione Maggiore Disturbo della Regolazione Compromissione Assente Compromissione Maggiore Ammaniti M. Manuale di Psicopatologia dell Infanzia. Raffaelo Cortina Editore. 2001

25 v DISTURBO MULTISISTEMICO DELLO SVILUPPO ² Maggiori differenze con i Disturbi dello Spettro Autistico Il disturbo di relazione è primario nei nei Disturbi dello Spettro Autistico mentre è secondario al deficit di elaborazione sensoriale nel Disturbo Multisistemico dello Sviluppo; Il deficit di relazione è permanente nei Disturbi dello Spettro Autistico mentre è flessibile e variabile nel tempo nel Disturbo Multisistemico dello Sviluppo. ² È possibile identificare tre pattern differenti: Pattern A Pattern B Pattern C la cui compromissione nell ambito delle competenze relazionali, comunicative, di regolazione e di adattamento, presentano una gravità crescente. Ammaniti M. Manuale di Psicopatologia dell Infanzia. Raffaelo Cortina Editore. 2001

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