PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA. Lucca, Giugno 2015
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1 PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA Lucca, Giugno 2015
2 TEMI DELLA RELAZIONE Legge Regionale 49/2011: principali contenuti ed implicazioni in termini pianificatori per i comuni Descrizione del percorso di partecipazione: oggetto, soggetti coinvolti, strumenti e metodi, tempi Risultati attesi dal processo di redazione del programma
3 IL PROGRAMMA COMUNALE DEGLI IMPIANTI: PERCHÉ? - Legge Regionale n. 49 del 2011: prescrive che i comuni provvedano all'elaborazione ed approvazione del PROGRAMMA COMUNALE DEGLI IMPIANTI - In mancanza del Programma i gestori possono installare nuovi impianti sulla base dei loro piani di sviluppo e nel solo rispetto dei limiti di legge. Con il Programma, l Amministrazione Comunale si dota di un importante strumento di governo del territorio
4 IL PERCORSO PARTECIPATO: PERCHÉ? - Legge Regionale n. 49 del 2011 dispone anche che i comuni approvino e aggiornino il programma comunale degli impianti mediante procedure che assicurano la trasparenza, l informazione e la partecipazione della popolazione residente e di altri soggetti pubblici e privati interessati, non definendo però le modalità precise per farlo. - I Comuni toscani che si sono recentemente dotati del programma hanno adottato modalità molto differenti per attuare la disposizione normativa - Comune di Lucca: articolato percorso di partecipazione per arrivare a redigere un programma: a) il più possibile condiviso con cittadini e operatori economici, b) che orienterà gli strumenti urbanistici e dovrà essere sottoposto a V.A.S..
5 LA LEGGE REGIONALE N.49 DEL 2011 Quadro generale - legge persegue finalità di tutela della salute umana e di ordinato sviluppo del territorio mediante la corretta localizzazione, il corretto esercizio degli impianti e il risanamento quando necessario. - Assicura che l'esercizio degli impianti muniti di titolo abilitativo si svolga nel rispetto dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione stabiliti dalla normativa nazionale (l.36/2011 e d.lgs. 259/2003). - Affida ai comuni alcune importanti funzioni amministrative, di vigilanza e controllo, di pianificazione, di informazione. - Stabilisce i criteri localizzativi.
6 LA LEGGE REGIONALE N.49 DEL 2011 Funzioni comunali (art.8) Il Comune Elabora e approva il programma comunale degli impianti Rilascia il titolo abilitativo Si occupa delle azioni di risanamento Esercita la funzione di vigilanza e controllo avvalendosi dell ARPAT - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente della Toscana Svolge i compiti di educazione ambientale e di informazione verso i cittadini rispetto ai temi e agli scopi di tutela Adegua gli strumenti urbanistici ai criteri di localizzazione stabiliti dalla regione
7 LA LEGGE REGIONALE N.49 DEL 2011 Programma comunale degli impianti (art.9) Definisce la localizzazione degli impianti: su proposta dei gestori che consegnano i loro piani di sviluppo entro il 31 ottobre di ogni anno, allo scopo di migliorare il servizio (coprire nuove aree, migliorare il servizio nelle aree già servite) nel rispetto dei criteri stabiliti a livello nazionale e regionale in considerazione del regolamento urbanistico allo scopo di contemperare l esigenza di copertura del servizio sul territorio e quella di minimizzare l esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici Ha durata triennale
8 LA LEGGE REGIONALE N.49 DEL 2011 Criteri localizzativi (art.11)/1 a. gli impianti sono posti prevalentemente in zone non edificate; b. se ciò non è possibile o non è sufficiente a garantire il servizio al maggior numero possibile di utenti, gli impianti sono posti prevalentemente su edifici o in aree di proprietà pubblica; c. è favorito l accorpamento degli impianti su strutture comuni o quantomeno all interno di siti comuni (cositing); d. nelle aree di interesse storico, monumentale, architettonico, paesaggistico e ambientale, l installazione degli impianti è consentita se si adottano soluzioni tecnologiche in grado di mitigare l impatto visivo;
9 LA LEGGE REGIONALE N.49 DEL 2011 Criteri localizzativi (art.11)/2 e. È vietata l installazione di impianti su ospedali, case di cura e di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido, carceri e relative pertinenze, salvo nel caso in cui l installazione risulti la migliore localizzazione in termini di esposizione complessiva della popolazione alle onde elettromagnetiche tra le possibili localizzazioni alternative proposte dai gestori, debitamente motivate, necessarie ad assicurare la funzionalità del servizio. Il legislatore ha ritenuto opportuno derogare ai divieti perché gli impianti di telefonia mobile, per loro natura e diversamente dagli impianti di radiodiffusione televisivi, servono porzioni di territorio limitate e quindi, in taluni casi di aree ospedaliere o universitarie particolarmente estese, può essere necessaria la loro installazione all interno delle aree stesse.
10 IL PERCORSO PARTECIPATO
11 COME SI STRUTTURA UN PERCORSO PARTECIPATO 1.Di cosa si discute: Gli argomenti 2.Chi può discutere: Le parti interessate 3.Come, dove, quando: Tappe e strumenti del percorso
12 DI COSA SI DISCUTE: GLI ARGOMENTI Elettromagnetismo ed elettrosmog Necessità di avere un programma Necessità di comporre esigenze diverse Limiti di esposizione Localizzazione degli impianti in linea con quanto stabilito dai criteri localizzativi regionali Controlli
13 Cittadini CHI PUÒ DISCUTERE: LE PARTI INTERESSATE Comitati di cittadini locali o associazioni Gestori dei servizi di telefonia mobile Altri operatori economici Organi tecnici e di controllo Rappresentanti politici
14 COME, DOVE, QUANDO: TAPPE E STRUMENTI DEL PERCORSO/1 I. Raccolta delle richieste dei gestori II. Analisi da parte del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell Università di Firenze delle richieste. Dal confronto tra queste, la localizzazione degli impianti esistenti e le aree sensibili nasce la proposta di programma III. Illustrazione della proposta di programma all Osservatorio Permanente della Telefonia IV. Pubblicazione della proposta di programma sul sito web del Comune di Lucca (SIT) e sul portale Fabbrica del Cittadino (
15 COME, DOVE, QUANDO: TAPPE E STRUMENTI DEL PERCORSO/2 V. Analisi delle proposte di modifica pervenute dai rappresentanti dell osservatorio e da privati cittadini VI. Conseguenti correzioni alla proposta di programma VII.Presentazione ai gestori - in seno all Osservatorio - delle modifiche apportate al programma (due incontri) SIAMO ARRIVATI QUI VIII. Consultazioni con i cittadini (tre incontri territoriali)
16 COME, DOVE, QUANDO: TAPPE E STRUMENTI DEL PERCORSO/3 IX. Consultazione con i Comuni confinanti (giugno-luglio) X. Analisi delle ulteriori proposte di modifica giunte nel frattempo (giugno-luglio) XI. Redazione finale del programma, come migliorato in seguito alle istanze pervenute e recepite (fine luglio) XII. Sottomissione del programma alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) (settembre) XIII. Approvazione del programma da parte del Consiglio Comunale e successiva trasmissione allo sportello unico per le attività produttive (SUAP) (dicembre)
17 I RISULTATI ATTESI DEL PERCORSO/I Arrivare in tempi certi all approvazione di un programma comunale condiviso che definirà le localizzazioni degli impianti e avrà valenza triennale QUANDO IL PROGRAMMA SARÀ APPROVATO I gestori non potranno proporre nuovi impianti in aree diverse da quelle individuate Il Comune non potrà rifiutare ai gestori richieste compatibili con il piano approvato I cittadini, l ambiente e il paesaggio saranno più tutelati. I processi legati alle concessioni saranno basati su regole più certe, dunque saranno più trasparenti ed efficienti
18 I RISULTATI ATTESI DEL PERCORSO/II Far sì che dal confronto emergano le idee e le scelte migliori Informare su questioni di carattere tecnico e normativo, per superare pregiudizi o errate valutazioni Diminuire le preoccupazioni connesse al tema dell impatto potenziale prodotto dalla localizzazione delle SRB Utilizzare la quantità massima di informazioni e saperi disponibile Comporre esigenze contrastanti, alla ricerca della soluzione migliore che massimizzi i vantaggi per tutti i soggetti contemporaneamente Incoraggiare l espressione aperta e responsabile delle osservazioni Aumentare la fiducia tra tutti i soggetti coinvolti
19 Grazie per l attenzione!
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