PARTE SPECIALE Quinta Sezione. Reati con finalità di terrorismo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PARTE SPECIALE Quinta Sezione. Reati con finalità di terrorismo"

Transcript

1 PARTE SPECIALE Quinta Sezione Reati con finalità di terrorismo

2 INDICE PARTE SPECIALE Quinta Sezione Pag. 1. Le fattispecie dei reati con finalità di terrorismo Funzione della Parte Speciale Quinta Sezione Processi Sensibili nell ambito dei reati con finalità di terrorismo Regole generali Procedure specifiche I controlli dell OdV I responsabili interni Le schede di evidenza Attività ispettiva e di impulso...8 2

3 1. Le fattispecie dei reati con finalità di terrorismo La presente Sezione della Parte Speciale si riferisce ad alcune determinate fattispecie criminose che nella fase di Identificazione dei Processi Sensibili (cfr. Parte Generale, cap. 3.1) sono stati ritenuti rilevanti unicamente in ordine alla possibile diffusione di messaggi pubblicitari aventi contenuti contrari alla legge (cfr. Parte Generale, cap. 4). Nel dettaglio, si tratta dei Reati di cui all art. 25 quater del D.Lgs. 231/2001, che vengono qui di seguito brevemente descritti. Art. 25-quater Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico L'art. 3 della Legge n. 7/2003 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo, fatta a New York il 9 dicembre 1999 e norme di adeguamento dell'ordinamento interno" ha inserito nel corpus del D.Lgs. 231/2001 l art. 25 quater, a norma del quale l ente è soggetto a responsabilità anche nel caso di commissione, nel suo interesse o a suo vantaggio, di reati con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico. Sono previste sanzioni pecuniarie con il consueto meccanismo delle quote, e per i casi più gravi sanzioni interdittive, sino alla interdizione definitiva dall'esercizio dell'attività Le predette sanzioni trovano applicazione anche in relazione alla commissione di delitti che comunque violino quanto previsto dall'art. 2 della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo fatta a New York il 9 dicembre Sotto questo profilo, il catalogo dei Reati è dunque lasciato aperto : non vi è, infatti, un'elencazione tassativa delle fattispecie, ma una previsione generica di delitti aventi finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, previsti dal codice penale e dalle leggi speciali o in violazione di quanto previsto dall'art. 2 della Convenzione citata. La principale fattispecie conosciuta dal nostro ordinamento è sicuramente il delitto di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico previsto dall'art. 270-bis c.p., che punisce: 1) la promozione, costituzione, organizzazione, direzione o finanziamento di associazioni con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico; 2) la partecipazione a tali associazioni. Con le circoscritte eccezioni che verranno illustrate al successivo cap. 3, questa categoria di reati non sembra avere significativa rilevanza per le finalità che il Modello si propone, e ciò anche alla luce: i) della natura dolosa dei reati stessi; ii) del fatto che sembra difficilmente ipotizzabile che la Società possa trarre un interesse o vantaggi di sorta dalla commissione di questo genere di illeciti. 3

4 2. Funzione della Parte Speciale Quinta Sezione La presente Parte Speciale si riferisce a comportamenti posti in essere dai Dipendenti di Rai Cinema, nonché dai suoi Consulenti e Partners come già definiti nella Parte Generale. Nell ambito dei Processi Sensibili tutti i destinatari del Modello, come sopra individuati, debbono adottare regole di condotta conformi a quanto prescritto dal Modello stesso al fine di prevenire il verificarsi dei Reati considerati in questa Sezione. Nello specifico, la presente Sezione della Parte Speciale ha lo scopo di: a) indicare le procedure che i Dipendenti, i Consulenti e Partners di Rai Cinema sono tenuti ad osservare ai fini della corretta applicazione del Modello; b) fornire all OdV, e ai responsabili delle altre funzioni aziendali che cooperano con il medesimo, gli strumenti esecutivi per esercitare le necessarie attività di controllo, monitoraggio e verifica. 4

5 3. Processi Sensibili nell ambito dei reati con finalità di terrorismo I principali Processi Sensibili rilevanti ai fini della potenziale commissione di Reati in esame sono i seguenti (cfr. Parte Generale, cap. 5): - eventuale divulgazione di messaggi pubblicitari con contenuti contrari alla legge. In relazione a detto ambito, l attività di Rai Cinema si esplica essenzialmente mediante: 1. L acquisizione di pubblicità radiofonica, televisiva, via internet, ed altri canali di comunicazione per conto di RAI ed altre società del Gruppo, nonché per altri editori. In tali ipotesi, l attribuzione delle responsabilità in ordine al controllo di legittimità e conformità alla linea editoriale, e ad ogni altro adempimento connesso alla diffusione del materiale pubblicitario, costituisce oggetto di specifiche pattuizioni contrattuali; 2. L acquisizione presso gli inserzionisti di pubblicità che viene diffusa presso le sale cinematografiche; 3. La produzione di opere a prioritario sfrutta mento cinematografico e home video. 5

6 4. Regole generali Nell espletamento di tutte le operazioni attinenti alla gestione sociale, oltre alle regole di cui al presente Modello e, in particolare, a quelle indicate al successivo cap. 5, i Dipendenti i Consulenti ed i Partners devono conoscere e rispettare: 1) il Codice Etico; 2) la documentazione inerente la struttura gerarchico-funzionale aziendale ed organizzativa del Gruppo, ed il sistema di controllo della gestione; 3) in generale, la normativa italiana e straniera applicabile. 6

7 5. Procedure specifiche Ai fini dell attuazione delle regole elencate al precedente capitolo 4, devono rispettarsi, oltre ai principi generali contenuti nella Parte Generale del Modello, le procedure specifiche qui di seguito descritte per i singoli Processi Sensibili: 1. Acquisizione di pubblicità per conto di RAI ed altre società del Gruppo, nonché per altri editori I contratti, le convenzioni, ed ogni altro atto negoziale che disciplini la raccolta e l acquisizione di pubblicità destinata ad essere divulgata tramite il mezzo televisivo, ivi comprese le trasmissioni via cavo e via satellite, reti radiofoniche, internet, etc., deve espressamente prevedere su quale delle parti contrattuali incomba l onere di effettuare, prima della loro divulgazione, un controllo di legittimità sul contenuto dei messaggi pubblicitari. Qualora l attività di controllo sia demandata all editore, a suoi incaricati, o comunque a soggetti terzi, occorrerà porre in essere le opportune verifiche atte ad accertare il rispetto degli impegni contrattuali in tal senso. Qualora l attività di controllo sia demandata a Rai Cinema, in relazione alle diverse tipologie di materiale pubblicitario l Amministratore Delegato, o dirigente della Società all uopo delegato, provvederà a designare la funzione responsabile che dovrà garantire: - l evidenza e la tracciabilità all interno del processo del soggetto responsabile e del soggetto che materialmente esegue il controllo e lo conclude con relativa verifica di conformità; - un adeguato livello di formalizzazione e documentazione delle diverse fasi della procedura. 2. Acquisizione di pubblicità diffusa presso le sale cinematografiche Alla funzione aziendale responsabile del settore è affidato il compito di effettuare il necessario controllo di legittimità sul contenuto dei messaggi pubblicitari, prima della loro divulgazione, nel rispetto di principi generali che garantiscano: - l evidenza e la tracciabilità all interno del processo del soggetto responsabile e del soggetto che materialmente esegue il controllo e lo conclude con relativa verifica di conformità; - un adeguato livello di formalizzazione e documentazione delle diverse fasi della procedura. 3. Produzione di opere a prioritario sfruttamento cinematografico e home video Alla funzione aziendale responsabile del settore è affidato il compito di effettuare il necessario controllo di legittimità sul contenuto dei messaggi pubblicitari, prima della loro divulgazione, nel rispetto di principi generali che garantiscano: - l evidenza e la tracciabilità all interno del processo del soggetto responsabile e del soggetto che materialmente esegue il controllo e lo conclude con relativa verifica di conformità; - un adeguato livello di formalizzazione e documentazione delle diverse fasi della procedura. 7

8 6. I controlli dell OdV 6.1. I responsabili interni Per quanto attiene la funzione e la nomina dei Responsabili Interni, si rinvia al contenuto del paragrafo 6.1 della Prima Sezione della presente Parte Speciale. 6.2 Le schede di evidenza Per quanto attiene la funzione e le modalità di compilazione e comunicazione delle Schede di Evidenza, si rinvia al contenuto del paragrafo 6.2 della Prima Sezione della presente Parte Speciale. 6.3 Attività ispettiva e di impulso Per quanto attiene lo svolgimento delle funzioni ispettive e di impulso dell OdV, si rinvia al contenuto del paragrafo 6.3 della Prima Sezione della presente Parte Speciale. 8

PARTE SPECIALE Settima Sezione Reati di abuso di mercato

PARTE SPECIALE Settima Sezione Reati di abuso di mercato PARTE SPECIALE Settima Sezione Reati di abuso di mercato INDICE PARTE SPECIALE - Settima Sezione 1. I reati di abuso di mercato (art.25 sexies D.Lgs. 231/2001) 1.1 Art. 184 D.Lgs. 58/1998: Abuso di informazioni

Dettagli

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento PARTE SPECIALE Terza Sezione Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento INDICE PARTE SPECIALE Terza Sezione 1. I reati di falsità in monete,

Dettagli

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori di bollo

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori di bollo PARTE SPECIALE Terza Sezione Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori di bollo INDICE PARTE SPECIALE Terza Sezione Pag. 1. Le fattispecie dei reati di falsità in monete, in

Dettagli

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 12 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE

Dettagli

G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO P A R T E S P E C I A L E K

G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO P A R T E S P E C I A L E K G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi dell art. 6, 3 comma,del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,

Dettagli

PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita INDICE PARTE SPECIALE - Decima Sezione 1. I reati di ricettazione, riciclaggio

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA

Dettagli

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE G: REATI DI FALSO IN MATERIA DI MARCHI, BREVETTI

Dettagli

Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001

Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001 Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001 Avv.Graziana Iannoni - Studio Legale Iannoni Decreto Legislativo 8 Giugno 2001, n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,

Dettagli

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 6 I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima

Dettagli

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Delineazione delle attività preventive con riferimento ai reati - presupposto previsti applicabili dalla parte generale del Modello Approvazione

Dettagli

PARTE SPECIALE Sezione V. Reati Societari

PARTE SPECIALE Sezione V. Reati Societari PARTE SPECIALE Sezione V Reati Societari PARTE SPECIALE Sezione V Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Artic. 25 ter D.Lgs 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 5 3.Regole generali... 5 4.Procedure

Dettagli

REV. 2016/00 Pag. 1 di 7

REV. 2016/00 Pag. 1 di 7 REV. 2016/00 Pag. 1 di 7 PROCEDURA 12 GESTIONE DELL ESECUZIONE DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI A INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E FISIOTERAPIA MEDICA STUDI E RICERCHE S.R.L. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E PARTE SPECIALE REATI AMBIENTALI Modello 231 Parte Speciale Reati Ambientali Pag. 1 INDICE CAP. 1 - PARTE SPECIALE I reati

Dettagli

PROTOCOLLO REATI INFORMATICI MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

PROTOCOLLO REATI INFORMATICI MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2001 GOODYEAR DUNLOP TIRES ITALIA S.P.A. 4 febbraio 2013 2 Documento Protocollo Reati Informatici - File - Reati Informatici.doc

Dettagli

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE RIPRESE AUDIOVISIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE

REGOLAMENTO PER LE RIPRESE AUDIOVISIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - REGOLAMENTO PER LE RIPRESE AUDIOVISIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 18.05.2012 INDICE Titolo I - Disposizioni

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO INDICE 1. DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE 4... 3 2. I DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA RICHIAMATI DAL DECRETO... 3 3. PROCESSI SENSIBILI... 4 4. IL SISTEMA DEI CONTROLLI... 4 5. I CONTROLLI DELL'O.d.V....

Dettagli

UNOGAS TECH S.p.A. PARTE SPECIALE. Approvazione dell Amministratore Unico

UNOGAS TECH S.p.A. PARTE SPECIALE. Approvazione dell Amministratore Unico UNOGAS TECH S.p.A. Sede legale: Milano, Via Caldera, 21 Capitale Sociale Euro 1.000.000 int. vers. Iscritta al Registro delle Imprese di Milano - R.E.A. MI- 1910655 C.F. e P. IVA n. 01683590994 PARTE SPECIALE

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L.

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L. 1 In data 29.8.2016 la società New Pixel 24 S.r.l. ha adottato un Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.lgs.

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 SISTEMA DISCIPLINARE Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 6 Indice 1. I PRINCIPI DEL SISTEMA DISCIPLINARE... 3

Dettagli

Decreto Legislativo 231/01

Decreto Legislativo 231/01 Decreto Legislativo 231/01 Presentazione della normativa 231/01: modello di organizzazione, gestione e controllo delle attività per la prevenzione di comportamenti illeciti o contrari alle previsioni del

Dettagli

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5

REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

Protocollo N.11 Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione

Protocollo N.11 Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione Protocollo N.11 Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione Approvato dal Consiglio di Indirizzo il 26 gennaio 2016 Emesso con determinazione del Sovrintendente n. 57 del 10 febbraio 2016 Pagina

Dettagli

L attuazione del D.Lgs. 231/2001: il ruolo dell Organismo di vigilanza a supporto della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo

L attuazione del D.Lgs. 231/2001: il ruolo dell Organismo di vigilanza a supporto della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo martedì 31/10/2017 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 giovedì 09/11/2017 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 martedì 14/11/2017 dalle ore 15.30 alle

Dettagli

L attuazione del D.Lsg231/2001: il ruolo dell Organismo di vigilanza a supporto della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo

L attuazione del D.Lsg231/2001: il ruolo dell Organismo di vigilanza a supporto della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo della tenuta del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo martedì 31/10/2017 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 giovedì 09/11/2017 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 martedì 14/11/2017 dalle ore 15.30 alle

Dettagli

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001 Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001 Contenuti legislativi Modello di organizzazione, gestione e controllo Organismo di Vigilanza Connessioni con il Testo Unico Sicurezza

Dettagli

5. ORGANISMO DI VIGILANZA

5. ORGANISMO DI VIGILANZA 5. ORGANISMO DI VIGILANZA 5.1. Identificazione e nomina dell Organismo di Vigilanza In attuazione di quanto previsto dal D. lgs. n. 231/2001 il quale, ex art. 6, comma 1, lett. b, è stata disposta l individuazione

Dettagli

Procedura Generale. Gestione del precontenzioso. Gestione del precontenzioso. Situazione Revisione. Firma Data Firma Data Firma/ Data

Procedura Generale. Gestione del precontenzioso. Gestione del precontenzioso. Situazione Revisione. Firma Data Firma Data Firma/ Data Data: 01/03/20 16 Versione: 01 Situazione Revisione Vers. Data emissione Motivazione della revisione Autore 01 01/03/2016 Prima edizione Assistente direzione Distribuzione Tutte le Funzioni Firma Data

Dettagli

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE E: IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO

Dettagli

PARTE SPECIALE III REATI DI OMICIDIO COLPOSO E LESIONI GRAVI O GRAVISSIME COMMESSI

PARTE SPECIALE III REATI DI OMICIDIO COLPOSO E LESIONI GRAVI O GRAVISSIME COMMESSI PARTE SPECIALE III REATI DI OMICIDIO COLPOSO E LESIONI GRAVI O GRAVISSIME COMMESSI CON VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO Edizione n. 3 del 12 05 2017 1 FUNZIONE

Dettagli

30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 5 GESTIONE DEI RAPPORTI DI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE

Dettagli

Protocollo Gestione degli acquisti

Protocollo Gestione degli acquisti 24//205 di 7 Situazione Revisione Vers. Atto e data di approvazione Motivazione della revisione Autore 24//205 2 di 7 Sommario Generalità3 Scopo3 Campo di applicazione3 Definizioni3 Riferimenti5 Premessa5

Dettagli

CITTÀ DI CEFALÙ. - Provincia Regionale di Palermo REGOLAMENTO DI VIDEORIPRESA E TRASMISSIONE TELEVISIVA DELLE SEDUTE PUBBLICHE DI CONSIGLIO COMUALE

CITTÀ DI CEFALÙ. - Provincia Regionale di Palermo REGOLAMENTO DI VIDEORIPRESA E TRASMISSIONE TELEVISIVA DELLE SEDUTE PUBBLICHE DI CONSIGLIO COMUALE CITTÀ DI CEFALÙ - Provincia Regionale di Palermo REGOLAMENTO DI VIDEORIPRESA E TRASMISSIONE TELEVISIVA DELLE SEDUTE PUBBLICHE DI CONSIGLIO COMUALE Approvato con deliberazione Consiliare n. 39 del 30/05/2011

Dettagli

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO PARTE SPECIALE C Reati in materia di ricettazione, E M I S S I O N E E M O D I F I C H E rev. data Descrizione Approvato

Dettagli

Principi di Comportamento con la P.A.

Principi di Comportamento con la P.A. Febbraio2013 Principi di Comportamento con la P.A. Uso Interno Pagina 31 di 121 PRINCIPI DI COMPORTAMENTO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il presente documento rappresenta le linee guida di comportamento

Dettagli

1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/ FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE NEL D.LGS. 231/2001

1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/ FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE NEL D.LGS. 231/2001 1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/2001 1.1 Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231... 15 1.2. I reati... 15 1.3 Evoluzione normativa... 16 2. FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara (b.u. 29 novembre 1988, n. 54) Art. 1 Finalità e compiti 1. Allo scopo di realizzare la gestione coordinata

Dettagli

Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo

Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo E D. LGS N. 231/2001 e s. m. Pagina 1 di 5 Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo ELENCO REVISIONI DATA REV. PAR. OGGETTO DELLA MODIFICA

Dettagli

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231 Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione e Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n.231 ANTHEA S.R.L. Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di Organizzazione

Dettagli

A12 91 QUADERNI DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE COMUNICAZIONI E DEI MEDIA

A12 91 QUADERNI DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE COMUNICAZIONI E DEI MEDIA QUADERNI DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLE COMUNICAZIONI E DEI MEDIA per la Facoltà di Giurisprudenza dell Università LUMSA Libera Università Maria SS. Assunta 5 A12 91 Federico Maurizio d Andrea LA SOCIETÀ

Dettagli

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A.2012-2013 D.Lgs. 231 / 2001 La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato Prof. Alberto Nobolo 1 FINALITA DEL D.LGS.231/2011 PREVENZIONE.

Dettagli

EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI EROGAZIONI CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI Adozione Verbale Consiglio di Amministrazione del 22/04/2016 Responsabile procedura/ Referente procedura Amministratore Delegato INDICE 1. SCOPO 2. DESTINATARI 3.

Dettagli

Edizione dicembre 2011

Edizione dicembre 2011 COCA-COLA ITALIA S.R.L. Modello di Organizzazione Gestione e Controllo D. Lgs. 231/2001 P a r t e S p e c i a l e 5 Delitti Informatici Edizione dicembre 2011 Delitti Informatici Pagina 2 di 12 INDICE

Dettagli

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. PARTE SPECIALE F Induzione a non rendere dichiarazioni o a renderle mendaci all Autorità Giudiziaria ai sensi del

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 28/01/2016 Adozione Consiglio di Amministrazione 2 Sommario 1. PREMESSA... 4 2. LAVORATORI DIPENDENTI (QUADRI, IMPIEGATI E OPERAI)...

Dettagli

FLUSSI INFORMATIVI VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA

FLUSSI INFORMATIVI VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA FLUSSI INFORMATIVI VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA Adozione Verbale Consiglio di Amministrazione del 22/04/2016 Revisioni INDICE 1. SCOPO 2. DESTINATARI E RESPONSABILITA 3. FLUSSI INFORMATIVI 4. SEGNALAZIONE

Dettagli

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Rev. N 1 Data: [02.08.2016] Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N. 231/2001

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N. 231/2001 TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE S.P.A. Sede in Cesena (FC) Via Larga n. 201 Capitale Sociale Euro 35.097.150,00 (int. vers.) Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 01547370401

Dettagli

TREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n Capitale Sociale Euro int. vers.

TREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n Capitale Sociale Euro int. vers. TREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n. 5819 Capitale Sociale Euro 32.300.000 int. vers. Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 00002890408 R.E.A. n. 151.636 C.C.I.A.A.

Dettagli

Teatro di Roma. Modello di organizzazione, gestione e controllo. Parte Speciale D Relazioni con la Pubblica Amministrazione

Teatro di Roma. Modello di organizzazione, gestione e controllo. Parte Speciale D Relazioni con la Pubblica Amministrazione Teatro di Roma (adottato ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001) Indice 1 FINALITÀ... 2 2 LE ATTIVITÀ SENSIBILI... 2 3 GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN OCCASIONE DI ADEMPIMENTI

Dettagli

Responsabilità amministrativa enti/1

Responsabilità amministrativa enti/1 Responsabilità amministrativa enti/1 Legge n. 123/2007, art. 9 (introduce l art. 25 septies al D.Lgs 8 giugno 2001, n. 231) Delitti di cui agli articoli 589 - omicidio colposo - e 590, terzo comma, del

Dettagli

PARTE SPECIALE Seconda Sezione

PARTE SPECIALE Seconda Sezione PARTE SPECIALE Seconda Sezione Reati di corruzione, concussione e di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria INDICE PARTE SPECIALE - Seconda Sezione

Dettagli

PROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001

PROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001 IL GOVERNO DELL IMPRESA TRA DECISIONI E CONTROLLI SALONE DELLA FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI - - - - I MODELLI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI

Dettagli

La legge : Dlgs 231/01. Ing P. Aterno

La legge : Dlgs 231/01. Ing P. Aterno La legge : Dlgs 231/01 Ing P. Aterno Dlgs 231/01 Le sanzioni previste dal Decreto a carico degli enti consistono in: - sanzioni interdittive (interdizione dall esercizio dell attività, sospensione o revoca

Dettagli

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001

Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Regolamento dell Organismo di Vigilanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di AUTOGRILL S.p.A. con delibera del

Dettagli

Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE

Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE FONDAZIONE CARIT Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità p. 3 5.

Dettagli

Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa

Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa Sintesi Oltre un secolo di innovazioni nel settore sanitario 1 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners»

Dettagli

Con riferimento poi, al punto 2) del quesito posto, si conferma che, come prescritto all'art 8.1.b

Con riferimento poi, al punto 2) del quesito posto, si conferma che, come prescritto all'art 8.1.b GARA CIG : 6628948CEE RISPOSTE AI QUESITI QUESITO N. 1 si chiedono due chiarimenti in merito ai requisiti minimi di capacità economico finanziaria di cui al Punto XII. Lettera b) del Bando di Gara. 1)

Dettagli

Fiorenzuola Patrimonio S.r.l.

Fiorenzuola Patrimonio S.r.l. Pag. 1/14 Fiorenzuola Patrimonio S.r.l. Largo Gabrielli, 2 29017 Fiorenzuola d Arda Telefono: 0523.1900030 fax: 0523.1900031 Email: amministrazione@fiorenzuolapatrimonio.it PEC: sergas@pec.fiorenzuolapatrimonio.it

Dettagli

secondo il D. Lgs. 231/01

secondo il D. Lgs. 231/01 Il sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro OHSAS 18001:2007 e il Modello di organizzazione e controllo secondo il D. Lgs. 231/01 Venerdì 20 marzo 2009 Centro Congressi Relaisfranciacorta

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 06/02/2017 Adozione Amministratore

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità

SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Giovanni Alibrandi ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 L

Dettagli

Riepilogo Sintetico 0

Riepilogo Sintetico 0 Riepilogo Sintetico 0 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners» della Società in merito ai principi generali del D.Lgs.231/01, al comportamento da adottarsi

Dettagli

ALLEGATO 15 SISTEMA SANZIONATORIO

ALLEGATO 15 SISTEMA SANZIONATORIO ALLEGATO 15 SISTEMA SANZIONATORIO 1. Premessa I programmi o modelli di prevenzione, ex D.Lgs. 231/2001, richiedono, per essere efficaci, un adeguato sistema disciplinare, atto ad individuare e sanzionare,

Dettagli

PARTE SPECIALE Seconda Sezione. Reati di corruzione e concussione

PARTE SPECIALE Seconda Sezione. Reati di corruzione e concussione PARTE SPECIALE Seconda Sezione Reati di corruzione e concussione INDICE PARTE SPECIALE Seconda Sezione Pag. 1. Le fattispecie dei reati di corruzione e concussione...3 2. Funzione della Parte Speciale

Dettagli

Sistema Disciplinare

Sistema Disciplinare 1 INDICE Premessa... 3 I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare... 3 Misure nei confronti dei lavoratori dipendenti... 4 Misure nei confronti dei dirigenti... 5 Misure nei confronti

Dettagli

Teatro di Roma. Modello di organizzazione, gestione e controllo. Parte Speciale B Gestione del personale

Teatro di Roma. Modello di organizzazione, gestione e controllo. Parte Speciale B Gestione del personale Teatro di Roma (adottato ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001) Gestione del personale 1 Indice 1 FINALITÀ... 3 2 LE ATTIVITÀ SENSIBILI... 3 3 SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE... 3 3.1 FATTISPECIE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 36/8 DEL

DELIBERAZIONE N. 36/8 DEL Oggetto: Sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale (legge regionale 3 luglio 2015, n. 17). Atto di indirizzo interpretativo e applicativo, ai sensi dell'art. 8, comma

Dettagli

! "##"$!!"%&""'" SASOL ITALY S.p.A.

! ##$!!%&' SASOL ITALY S.p.A. ! "##"$!!"%&""'"! (! '!$!... 7 % "%!"!"%""!%... 9!&"'!%... 14 %... 16 ) * -. 2... 17 5.1 La costruzione e l aggiornamento del Modello...17 5.2 La funzione del Modello...23 5.3 Principi ed elementi ispiratori

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Idrotermica Coop Soc. Coop. V. B. Vanzetti,1 47122 Forlì MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla Responsabilità Amministrativa delle

Dettagli

Allegato 4. Devono pervenire all OdV tutte le informative di seguito indicate. Descrizione flusso informativo Referente Tempistica

Allegato 4. Devono pervenire all OdV tutte le informative di seguito indicate. Descrizione flusso informativo Referente Tempistica Allegato 4 A. Flussi informativi verso l OdV Devono pervenire all OdV tutte le informative di seguito indicate. Descrizione flusso informativo Referente Tempistica Ogni informazione, proveniente anche

Dettagli

COMUNE DI POGGIO TORRIANA PROVINCIA DI RIMINI

COMUNE DI POGGIO TORRIANA PROVINCIA DI RIMINI COMUNE DI POGGIO TORRIANA PROVINCIA DI RIMINI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLE VIDEO RIPRESE E LA DIRETTA STREAMING DELLE SEDUTE DI CONSIGLIO COMUNALE Adottato con delibera di Consiglio Comunale

Dettagli

4.2. PROCEDURE DA APPLICARE a) selezione delle risorse umane e colloquio b) assunzione e gestione delle risorse umane

4.2. PROCEDURE DA APPLICARE a) selezione delle risorse umane e colloquio b) assunzione e gestione delle risorse umane REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 14 SELEZIONE, ASSUNZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE

Dettagli

MAGGIO 82 cooperativa sociale

MAGGIO 82 cooperativa sociale Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,

Dettagli

11 febbraio Unindustria Bologna

11 febbraio Unindustria Bologna + Organizzazione del lavoro, Responsabilità Amministrativa degli Enti ed efficacia esimente ai sensi dell art. 30 D.Lgs 81/08: l importanza dell integrazione tra Sistema di Gestione OHSAS18001:2007 e Modello

Dettagli

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AGGIORNATA DA EMAK s.p.a.

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI E INDIVIDUAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI DATI E DELLE OPERAZIONI SU DATI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI E INDIVIDUAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI DATI E DELLE OPERAZIONI SU DATI REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI E INDIVIDUAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI DATI E DELLE OPERAZIONI SU DATI ESEGUIBILI PER L ESPLETAMENTO DI ATTIVITA CON RILEVANTI FINALITA DI INTERESSE

Dettagli

PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione Delitti contro l industria e il commercio

PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione Delitti contro l industria e il commercio PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione Delitti contro l industria e il commercio INDICE PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione 1. I delitti contro l industria e il commercio (art.25bis1 D.Lgs. 231/2001) 2.

Dettagli

PARTE SPECIALE N IMPIEGO DI CITTADINI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE

PARTE SPECIALE N IMPIEGO DI CITTADINI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE PARTE SPECIALE N IMPIEGO DI CITTADINI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE PARTE SPECIALE N IMPIEGO DI CITTADINI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IEEGOLARE 1. Le fattispecie dei delitti di impiego di cittadini

Dettagli

COMUNE DI NURAMINIS. Piazza Municipio, 1 CAP P.I C.F / / PEC

COMUNE DI NURAMINIS. Piazza Municipio, 1 CAP P.I C.F / / PEC COMUNE DI NURAMINIS PROV. DI CAGLIARI Piazza Municipio, 1 CAP. 09024 P.I. 01043690922 C.F. 82002130928 070/8010060 070/8010061 sito web: www.comune.nuraminis.ca.it PEC protocollo.nuraminis@legalmail.it

Dettagli

PROCEDURA 1 GESTIONE DEI RAPPORTI CON L ORGANISMO DI VIGILANZA

PROCEDURA 1 GESTIONE DEI RAPPORTI CON L ORGANISMO DI VIGILANZA ALLEGATO 6 PROCEDURA 1 GESTIONE DEI RAPPORTI CON L ORGANISMO DI VIGILANZA 1. Obiettivi La presente procedura ha l obiettivo di definire ruoli e responsabilità, e dettare di comportamento e controllo, sui

Dettagli

REV. 2016/00 Pag. 1 di 6

REV. 2016/00 Pag. 1 di 6 REV. 2016/00 Pag. 1 di 6 PROCEDURA 9 GESTIONE DELLE INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI FONDAZIONE FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PROTOCOLLO PT 05 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI Rev.

Dettagli

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato (articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, d.lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni)

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Data: 26/03/2015 Pag. 1 di 8 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Data: 26/03/2015 Pag. 2 di 8 Rev Data Descrizione delle modifiche Pagine 00 29/09/2010 Prima edizione. - - - 01 26/03/2015 Inserito

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 Dott. Luca Marega Bergamo, 30 settembre 2013 OPEN DOT COM SPA OPEN Dot Com Spa e CAF nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti

Dettagli

Il decreto legislativo 231 del 2001

Il decreto legislativo 231 del 2001 Il decreto legislativo 231 del 2001 1 Indice Introduzione Profili giuridici Qualche accenno al metodo Conclusioni 3 Introduzione eventi modificativi Introduzione INTRODUZIONE 3 Introduzione 6 7 8 9 10

Dettagli

MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.

MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL INDICE Art. 1 - Oggetto e scopo del regolamento Art. 2 - Potestà regolamentare

Dettagli

Protocollo 01 ISPEZIONI DELLE AUTORITA DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Protocollo 01 ISPEZIONI DELLE AUTORITA DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FONDAZIONE CARIT Protocollo 01 ISPEZIONI DELLE AUTORITA DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 3 4. Ruoli

Dettagli

FONDAZIONE CARIT. Protocollo 03 RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA INDICE. Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data: 29 gennaio 2015

FONDAZIONE CARIT. Protocollo 03 RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA INDICE. Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data: 29 gennaio 2015 FONDAZIONE CARIT Protocollo 03 RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA 1) Costituzione, nomina e composizione dell Organismo di Vigilanza In conformità alle disposizioni contenute nell art. 6 del D.Lgs. 231/2001, l ATER ha costituito

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA REQUISITI. Il sottoscritto. Nato a ( ) il. Domiciliato per la carica ove appresso, in qualità di.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA REQUISITI. Il sottoscritto. Nato a ( ) il. Domiciliato per la carica ove appresso, in qualità di. Allegato 1 - Modello di dichiarazione A Al CONSORZIO DI BONIFICA ACQUE RISORGIVE Via Rovereto, 12 30174 Venezia PEC consorzio@pec.acquerisorgive.it OGGETTO: AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO PER MANIFESTAZIONE

Dettagli

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La norma OHSAS 18001 SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA: ISO 18001 La necessità di sviluppare un sistema di gestione della sicurezza (SGS) per garantire la corretta applicazione delle misure atte a garantire la salute e sicurezza

Dettagli

Prima Commissione ESAME ABBINATO:

Prima Commissione ESAME ABBINATO: ESAME ABBINATO: Pl n. 95/9^ di iniziativa del consigliere Nucera recante: "Caratterizzazione etica degli enti e delle imprese. adeguamento degli enti e delle imprese in regime di convenzione con la regione

Dettagli

ALLEGATO D Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, in violazione delle norme antinfortunistiche (art 25 septies)

ALLEGATO D Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, in violazione delle norme antinfortunistiche (art 25 septies) MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO D Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, in violazione delle norme antinfortunistiche (art

Dettagli

TITOLO IV - L. 16 FEBBRAIO 1913, N AGGIORNAMENTO AL D.LGS. 21 NOVEMBRE 2007, N. 231 (ANTIRICICLAGGIO)

TITOLO IV - L. 16 FEBBRAIO 1913, N AGGIORNAMENTO AL D.LGS. 21 NOVEMBRE 2007, N. 231 (ANTIRICICLAGGIO) 2 TITOLO IV - L. 16 FEBBRAIO 1913, N. 89 1 AGGIORNAMENTO AL D.LGS. 21 NOVEMBRE 2007, N. 231 (ANTIRICICLAGGIO) 2 SEZIONE V - BANCA E FINANZA 2 2 TITOLO IV - L. 16 FEBBRAIO 1913, N. 89 3 1 - D.Lgs. 21 novembre

Dettagli

ESTRATTO DEL SISTEMA DISCIPLINARE DI CUI AL D.LGS. 231/01

ESTRATTO DEL SISTEMA DISCIPLINARE DI CUI AL D.LGS. 231/01 DECAL S.p.A. ESTRATTO DEL SISTEMA DISCIPLINARE DI CUI AL D.LGS. 231/01 DECAL Depositi Costieri Calliope S.p.a. INDICE FUNZIONE DEL SISTEMA SANZIONATORIO... 1 DIPENDENTI SOGGETTI AL CCNL... 1 MISURE NEI

Dettagli

SERVIZIO STUDI TEL Dossier n. 405

SERVIZIO STUDI TEL Dossier n. 405 Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite

Dettagli