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1 Corsi 2015

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3 Indice Corsi 2015 Motivazione personale e crescita Motivazione in cambiamento e cambiare la motivazione pag.03 Tensione al risultato pag. 04 Autosviluppo: un attitudine comportamentale pag. 06 Sviluppare il proprio carisma pag. 07 Skill for manager I nuovi manager: dalla leadership alla delega pag. 09 La Primal Leadership pag. 10 Dalla leadership al coaching pag. 11 Mentoring: affiancare per stimolare e crescere pag. 12 Mentor coaching pag. 13 Discovery Coaching pag. 15 Manager in action NEW pag. 16 Prime line skill improvement NEW pag. 17 Il potere della strategia NEW pag. 19 crescere nelle competenze Le nuove vie della comunicazione pag. 23 Team communication skill. Comunicazione organizzativa pag. 25 Team building pag. 26 Discutere? Sì grazie, ma bene pag. 27 Negoziazione con l esterno pag. 28 Gestione delle complessità in azienda pag. 29 Formare i formatori pag. 30 Il tempo: questo sconosciuto NEW pag. 31 Problem solving con creatività pag. 32 Project management di successo pag. 33 Finanza e controllo per non addetti ai lavori pag. 35 Standing presentation e public speaking NEW pag. 36 Preparare presentazioni efficaci NEW pag. 38 Corso gestione delle riunioni NEW pag. 39 Costruire e organizzare la direzione vendite Costruire e organizzare la direzione vendite pag. 41 Contenuti del percorso formativo pag. 42 Booking sales skill NEW pag. 44 Sales skill coaching NEW pag. 45 Formazione per il retail Costruire ed organizzare la direzione vendite pag. 47 La trattativa nel punto vendita: tra carisma e tecnica pag. 48 Da area manager a sales coach NEW pag. 50 Da store manager a store coach NEW pag. 52 Formazione per formatori dei retail store NEW pag. 53 Selezionare gli addetti vendita di talento NEW pag. 54 Nell ottica della vendita 1: prima formazione per addetti alla vendita NEW pag. 55 Nell ottica della vendita 2: addetto alla vendita smart NEW pag. 56 Nell ottica della vendita 3: addetto alla vendita, primo formatore sul campo NEW pag. 57

4 Motivazione personale e crescita

5 Motivazione in cambiamento e cambiare la motivazione Questo modulo apre la strada alla riscoperta della propria motivazione al lavoro, laddove le oggettive difficoltà di mercato, unite ad aspetti di autostima e di motivazione interna, mettono in forte discussione le proprie convinzioni e le proprie sicurezze. Ritrovare la propria spinta, le proprie energie di un periodo più facile aiuta moltissimo le persone a stare ancora bene nell ambiente di lavoro che, sappiamo tutti, è quello che ci vede coinvolti per gran parte della nostra giornata. Inutile dire che la nostra motivazione è messa a dura prova da una quotidianità che spesso ci va stretta, così come da relazioni non sempre serene con capi, collaboratori e colleghi. Cambiamenti frequenti, importanti e, a volte, mal comunicati. Certo con questo corso non si risolveranno i problemi di tutti i partecipanti, ma verranno forniti loro gli strumenti per affrontare le difficoltà in modo nuovo e con rinnovate energie, e, perché no, se serve, anche a prendere decisioni con nuovo coraggio e determinazione. Il corso si rivolge a tutti, ma sicuramente con priorità a coloro che per vissuto aziendale si trovano in un momento di passaggio, di ripensamento, di difficoltà ad accettare il cambiamento. contenuti Cambiare perché? Lei non sa chi sono io!!, ma forse nemmeno io Cambio io o cambia il contesto Cambiare non è una destinazione ma un viaggio I contesti socio economici che cambiano Perché ci viene chiesto di cambiare? Il desiderio di cambiare La scala dei livelli logici personale ed aziendale Mission Identità Valori Abilità Comportamenti Ambiente La motivazione Che cos è? Bisogno e desiderio: distinzione, riconoscimento e priorità Fattori esogeni e fattori endogeni nella motivazione Le mie motivazioni al lavoro Il locus of control La motivazione secondo Kheira L autostima Le TQP : total quality people Applicazione pratica Test continui che permetteranno ai partecipanti di comprendere il proprio livello motivazionale e le proprie spinte al lavoro. 3

6 Tensione al risultato Nella prima parte del modulo si lavorerà per rinforzare la consapevolezza della propria capacità di raggiungere ogni risultato desiderato, e per rinforzare le competenze di pianificazione e organizzazione della propria attività quotidiana, attraverso la consapevolezza delle proprie capacità e l uso di strumenti semplici ma efficaci. Si procederà poi ad aiutare i partecipanti nella definizione concreta, efficace e condivisa, dell obiettivo da raggiungere, a volte anche con la gestione di risorse umane assegnate. Affineremo il problem solving, allenando il cervello all utilizzo della creatività nell affrontare i problemi anche fuori dagli schemi tradizionali, laddove le modalità usuali non si rivelino più efficaci. Definiremo con chiarezza il piano d azione che porterà al raggiungimento degli obiettivi. contenuti della prima giornata Tensione al risultato Potenziale o talento? Risorse e capacità: come riconoscerle, usarle e potenziarle Le convinzioni: paradigmi bloccanti allo sviluppo Locus of control dell individuo: io dove sono? La zona di comfort: una poltrona troppo comoda Porsi obiettivi nella zona di stretching Brain training: allenare il cervello a sforzi fuori dall ordinario per trovare soluzioni creative Il mio ruolo in un team: quale contributo potrei dare? Applicazioni pratiche Raccolta delle proprie risorse Autodiagnosi Allenarsi ad uscire dalla zona di comfort Esercitazioni di allenamento alla creatività nei problemi anche quotidiani e di routine Compiti a casa Assegnazione di un obiettivo di auto miglioramento da applicare quotidianamente fino all incontro successivo. contenuti della Seconda giornata ed azioni GROW: un modello per darsi obiettivi ambiziosi, raggiungibili e monitorarli nel tempo Il concetto di obiettivo ben formato L analisi della realtà rispetto all obiettivo: l as is L analisi delle risorse a disposizione La ricerca di risorse nuove e/o esterne Le opzioni di azioni da mettere in atto Il piano d azione: WILL & TIME L ambiente di sostegno: l organizzazione del mio lavoro e di quello degli altri La tecnica di porsi delle domande che fanno raggiungere i risultati Il monitoraggio del work in progress 4

7 Applicazioni pratiche Allenarsi a costruire un obiettivo ben formato Sviluppi pratici del modello GROW Definizione di un obiettivo reale e pianificazione pratica dell attività COntenuti della terza giornata (anche consecutiva alla seconda) Il ritmo giusto Innovativa giornata di formazione dedicata allo sviluppo di una competenza spesso trascurata: la voce. Con il contributo di un professionista del canto e membro di un team di successo, si aiuteranno i partecipanti a scoprire nuove importanti risorse, dimenticate nel cassetto di chissà quale armadio. Il gruppo dovrà imparare a gestire la propria vocalità senza eccedenze, ma anche senza rinunciare al proprio contributo. Sarà sviluppato l uso della voce come massima espressività di se stessi. Contributo tecnico: le competenze alla base di tutto Contributo del leader: confidare nel proprio responsabile come punto di riferimento organizzativo e personale Contributo del follower: credere nel valore dei propri collaboratori per il raggiungimento dei propri obiettivi e di quelli di team Grande metafora, quindi, in cui la vita aziendale prende una forma diversa attraverso un punto di vista nuovo. Durata 3 giornate, di cui la seconda dopo una settimana dalla prima e la terza consecutiva alla seconda. Non è necessario avere un talento, in questo caso vocale, e spesso ci si limita nelle proprie performance nella convinzione di non essere capace di Argomenti trattati con un intensità e vitalità nuova, nonché attraverso uno strumento inusuale e che sorprenderà piacevolmente i partecipanti: Contributo ritmico: il ritmo come il tempo scandito dall organizzazione Contributo sonoro: l ascolto attento dei feedback per imparare a capitalizzarli Contributo artistico: la creatività nel vedere i problemi come opportunità e nel risolverli in modo nuovo 5

8 Autosviluppo: un attitudine comportamentale Rinforzare e sostenere la consapevolezza dei partecipanti in merito alle proprie risorse, al fine di poterle capitalizzare e svilupparle al meglio nella propria quotidianità. Superare i blocchi personali che frenano la propria crescita e che creano una sorta di muro al proprio sviluppo, facendo vedere unicamente le aree di miglioramento e non quelle di forza che si possiedono. Grazie a questa consapevolezza il salto verso il desiderio di performance eccellenti è breve, perché sostenuto da solida autostima e fiducia nei propri mezzi e nell ambiente circostante. La lucidità e serenità data dalla consapevolezza acquisita permette di affrontare i problemi con un nuovo vigore e con nuove abilità creative. contenuti Conoscenza e consapevolezza del sé: costruire la mappa di me stesso Accettazione del sé: una fotografia che mi piace I propri criteri guida: i valori Potenziale o talento? Risorse e capacità: come riconoscerle, usarle e potenziarle Le convinzioni: paradigmi bloccanti allo sviluppo Locus of control dell individuo: io dove sono? La zona di comfort: una poltrona troppo comoda Vision, mission e obiettivi della mia vita. Porsi obiettivi nella zona di stretching. Il circolo del feedaback: strumento unico e potente per migliorare e consolidare lo stretching Consolidamento e crescita Il circolo virtuoso dell eccellenza: come entrarci e non uscirne GROW: un modello per darsi obiettivi ambiziosi, raggiungibili e monitorarli nel tempo La tecnica di porsi delle domande che fanno raggiungere i risultati Le risorse dei colleghi: rispetto ed emulazione Applicazioni pratiche Attività ed esercitazioni per (ri)scoprire se stessi, per consapevolezza del sé Raccolta delle proprie risorse Autodiagnosi Allenarsi ad uscire dalla zona di comfort Allenarsi a dare, cercare ed utilizzare feedback Esercitazioni di allenamento alla creatività nei problemi anche quotidiani e di routine Sviluppo pratico del modello GROW Durata 2 giornate, preferibilmente ad una distanza di una settimana l una dall altra. 6

9 Sviluppare il proprio carisma Il corso è rivolto a coloro che rivestono funzioni di coordinamento e gestione di Risorse Umane e/o che partecipano a processi decisionali importanti per l azienda, in cui può essere importante la capacità di influenzare tali processi nonché i comportamenti altrui. I partecipanti svilupperanno ed alleneranno le proprie capacità di attirare l attenzione, di farsi accettare e seguire anche da persone su cui non hanno un ruolo gerarchico diretto. contenuti Intelligenza sociale e intelligenza emotiva Le quattro componenti dell intelligenza emotiva L accettazione e la gestione della pancia Le emozioni al servizio del leader Parlare al cuore delle persone L intuizione al servizio del carisma L intuito e la scienza Il ruolo nell intuito nei meccanismi della coscienza L intuito al servizio delle decisioni difficili Il carisma Definizione Carisma innato o da sviluppare? Il modello carisma Gli elementi base del carisma Perché sviluppare il proprio carisma I pilastri della comunicazione carismatica La convinzione di ciò che si dice Esordio, narrazione, argomentazione Ethos, pathos, logos La regola delle 3C : chiarezza, completezza e concisione La forza dell esempio Le parole carismatiche L ascolto carismatico e l immagine carismatica Ascoltare la propria voce Il feedback Il rilancio Scrivere e prendere appunti La tecnica delle domande L osservazione I segnali: di gradimento e di rifiuto Conquistare la fiducia Valorizzare il prossimo L umiltà e il sorriso La motivazione carismatica e l atteggiamento mentale Il filtro di direzione: verso e lontano da La referenza interna ed esterna Il filtro della relazione Il filtro dell interesse primario Difendersi dai virus della mente Aspettarsi il meglio Essere in peak state L entusiasmo Applicazioni pratiche Visione di filmati di persone estremamente carismatiche Simulazione di riunioni e di incontri di decisioni importanti Role play 7

10 Skill for manager

11 I nuovi manager: dalla leadership alla delega Il corso è rivolto a coloro che rivestono funzioni di coordinamento e gestione di Risorse Umane, in cui può essere importante la comunicazione interpersonale e la propria leadership per creare un forte spirito di squadra atto al raggiungimento degli obiettivi. Saranno acquisiti le conoscenze e gli strumenti necessari alla valorizzazione delle proprie capacità manageriali, nonchè del proprio ruolo di leader e del proprio stile di leadership. Verranno offerti strumenti che consentano di affinare la gestione dei propri collaboratori, supportando i manager nella risoluzione dei conflitti tra i collaboratori. Saranno presentate alcune teorie di leadership psicologica, innovative rispetto a quelle più tradizionali. contenuti Intelligenza sociale e intelligenza emotiva Le quattro componenti dell intelligenza emotiva L accettazione e la gestione della pancia Le emozioni al servizio del leader La propria efficacia interpersonale: competenza personale e competenza sociale Leadership: modelli e stili Le competenze del leader di successo Le teorie di leadership: carismatica, funzionale, situazionale Il processo di leadership: dal compito allo sviluppo del potenziale I nuovi stili di leadership: la Primal çeadership o essere leader delle emozioni (vedi pagina successiva) La competenza e l intelligenza emotiva nei nuovi leaders Il presidio degli obiettivi Differenza fra compito, incarico e delega Responsabilità e delega Crescere insieme verso la self efficacy dei collaboratori Il presidio: controllo a tappeto, a campione, a risultato Il colloquio di feedback: saper gestire gli insuccessi e capitalizzare i successi I fattori motivazionali dei collaboratori Concetti tradizionali di motivazione La scala delle motivazioni del singolo Teorie tradizionali della motivazione: Maslow ed Herzberg Concetti innovativi di motivazione: interna ed esterna, self motivation e self efficacy 9

12 La Primal Leadership In un momento in cui sembra che anche il ruolo di capo venga messo a dura prova, in cui ogni giorno ci si confronta con le proprie paure, le proprie emozioni contraddittorie e le paure dei propri collaboratori. Quando le leve più tradizionali della motivazione hanno perso ogni efficacia e senso in un momento così è necessario dotare i propri manager di strumenti semplici, nuovi ed efficaci, che li rimettano nella condizione di gestire la propria leadership autorevolmente ed agire con una delega anche forte, ma sostenibile nel tempo, richiedendo performance di alto livello. Nella storia dell umanità i leader hanno sempre avuto un ruolo emotivo primordiale. I primi leader si guadagnarono questo ruolo grazie al carisma che ne caratterizzava la leadership sul piano emotivo. Il leader di un gruppo è sempre stato colui al quale gli altri guardano per essere rassicurati e guidati in condizioni di incertezza e pericolo, oppure quando occorre portare a termine un impresa. Il leader funge, dunque, da guida emotiva del gruppo. La grandezza di una leadership si fonda su qualcosa di molto primitivo: la capacità di far leva sulle emozioni. Il successo di un leader dipende da come agisce: per quanto possa eseguire tutto il resto alla perfezione, se poi fallisce nel compito primario di orientare le emozioni nella giusta direzione, nulla di quanto intrapreso funzionerà come avrebbe dovuto. Così il ritorno ad uno stile di leadership semplice, dei grandi padri e dei grandi capi tribù. La Primal Leadership si fonda prevalentemente sull intelligenza emotiva, con questo non si escludono le altre abilità: tecniche cognitive (es. ragionamento analitico/problem solving) Le abilità cognitive rappresentano la base di partenza: se non le si possiede è probabile che non si possa aspirare a posizioni di leadership (o almeno così dovrebbe essere). Le buone qualità intellettive erano uno dei principali presupposti di prestazioni eccezionali. Così sei stili di gestione della leadership, semplici ed immediati e straordinariamente innati in ciascun individuo forse dimenticati o mai allenati, ma parte integrante dell IO, che ciascuno potrà con piacere riscoprire ed immediatamente mettere in atto, con un successo immediato ed alzando in modo sensibile ed evidente le performance dei propri collaboratori, in un clima sereno e di fiducia reciproca. Dovremmo fare attenzione a non fare dell intelletto il nostro Dio. Certo ha muscoli possenti, ma non ha personalità. Non può comandare, può solo servire. Albert Einstein 10

13 Dalla leadership al coaching Il coaching è una relazione fra coach e coachee, che parte dall esperienza di ciascun individuo e opera un cambiamento, una trasformazione che migliora e amplifica le proprie potenzialità per raggiungere obiettivi personali, professionali, di team e manageriali. È un processo che offre al cliente strumenti che gli permettono di elaborare e identificare i propri obiettivi e rafforzare la propria efficacia e la propria prestazione. Il cliente che si affida al coach ha delle potenzialità latenti e, tramite il coach, impara a scoprirle e a utilizzarle. Il coach dunque è un facilitatore del cambiamento, è una persona che stimola e indirizza le energie del cliente e lo aiuta a prendere consapevolezza delle sue potenzialità. Il Team coaching è invece indicato quando si intende colmare un gap di capacità condiviso da più risorse: stimola il trasferimento al gruppo di uno stile omogeneo di utilizzo della capacità oggetto di miglioramento (come ad esempio la gestione di altre risorse o l impostazione delle relazioni) e, al contempo, la condivisione di un obiettivo ben determinato su cui il gruppo deve lavorare. In questo la metodologia proposta prevede l alternanza, da parte dei partecipanti, di momenti di lavoro su compiti reali e operativi con momenti di analisi e razionalizzazione da parte del coach. Tipologie di coaching in azienda Il Business coaching è l attività di coaching riferita allo sviluppo della vita professionale del cliente e il suo proiettarsi nel futuro per migliorare la sua posizione professionale, e in particolare: rafforzare la leadership, maturare progressi di carriera, migliorare la performance quotidiana e le questioni che risultano dalla gestione degli impegni di responsabilità, accrescere il successo nel proprio ruolo. Executive coaching è l attività di coaching dedicata a figure manageriali di alto livello, nell ambito del top management, il traguardo a cui un efficace percorso di coaching può portare. L obiettivo è quello di far emergere dal gruppo le modalità comportamentali ritenute più efficaci per affrontare le diverse situazioni, stimolando, quindi, il miglioramento delle capacità sottese ai comportamenti stessi, nonché la creazione di uno stile omogeneo all interno del gruppo e dell azienda. Al fine di assicurare un effettivo miglioramento delle capacità è previsto un percorso articolato su cinque momenti di aula (della durata di mezza giornata ciascuno) per ogni gruppo di risorse; i momenti di aula sono distanziati due settimane l uno dall altro in modo da consentire la sperimentazione, in ambito lavorativo, di quanto razionalizzato in aula. 11

14 Mentoring: affiancarsi per stimolare e crescere La capacità di instaurare e mantenere buone relazioni sul lavoro, facendo crescere i propri colleghi nuovi sul ruolo, è una competenza professionale molto importante poichè legata alla qualità del lavoro stesso e favorisce il salto dall autorità all autorevolezza. Il seminario ha l obiettivo di fornire le modalità per saper condividere le informazioni, per aiutare gli altri ad apprendere e a lavorare in modo efficace attraverso l ascolto, le domande guida e i feedback. Il mentoring è importante anche per chi non ha un ruolo di capo gerarchico, ma spesso si trova a svolgere una funzione di leader in progetti trasversali che seguono le logiche del project management. In questo caso il ruolo di leader funzionale dovrebbe prevalere su quello di leader gerarchico, ma spesso le priorità fanno sì che il tema su cui si agisce si trovi in una situazione di conflitto interno perché si sente tirato sia dal proprio diretto responsabile che dal project leader. Trasmettere informazioni in modo efficace Saper utilizzare in modo efficace i propri mezzi espressivi Gestire la relazione Saper dare feedback costruttivi Saper affiancare Saper osservare in modo corretto i comportamenti Superare l effetto alone per valutare in maniera corretta Saper mantenere una relazione positiva e paritaria La leadership della competenza Ottenere risultati e far ottenere risultati Essere autorevoli senza essere capi Saper utilizzare l ascolto empatico ed attivo Diversi tipi di ascolto Atteggiamenti spontanei nell ascolto Domande aperte e domande chiuse Domande guida contenuti Interpretare la parte discrezionale del proprio ruolo Gestire in modo efficace la propria responsabilità di sviluppo Gestire in modo efficace le dinamiche interpersonali Saper far crescere come modo di crescere nel proprio ruolo Saper essere coach Le qualità del coach Costruire un buon piano di affiancamento e realizzarlo Applicazioni pratiche Preparare un percorso per un nuovo collega o per un proprio collaboratore 12

15 Mentor coaching Destinatari Il percorso è rivolto alle persone che ricoprono ruoli di responsabili di medio-alto livello, che hanno già partecipato a corsi di formazione sulle soft skill e necessitano ora di capitalizzare le competenze acquisite, misurandosi su casi specifici della propria vita quotidiana. Riuscire a ridefinire al meglio le proprie aree di miglioramento, lavorando su casi concreti e individuali ancora non adeguatamente risolti e su cui il coachee fatica ad applicare i modelli manageriali acquisiti con la formazione precedente. quindi per il partecipante fuggire dalle proprie responsabilità. Il corso diviene così una sfida sulla propria efficacia realizzativa. metodologia Grazie alla pluriennale esperienza dei coach, che hanno ricoperto ruoli di top management in ambito aziendale, oltre alla metodologia tipica del coaching verrà applicata l esperienza di gestione di problemi complessi di tipo aziendale, con suggerimenti e condivisione esperienziale tipici del ruolo del mentore, che ha già vissuto problematiche analoghe e ha già più volte affrontato problematiche aziendali risolvendole. modalità Sessioni individuali di circa due ore di mentorcoaching, all interno di un percorso di circa 5 sessioni per ogni partecipante. Non esiste un contenuto definito a priori nel programma del percorso, o una soft skill predefinita, ma viene di volta in volta identificato dal partecipante un argomento sulla base delle sue priorità aziendali, organizzative e comportamentali. Un singolo caso potrà comportare un impiego superiore ad una sessione o esaurirsi nella stessa. In ogni caso, alla fine di ogni sessione verrà identificato e creato un action plan ben strutturato nei tempi e nei modi, che verrà poi verificato nella sessione successiva. Difficile In sintesi: coaching sui comportamenti, mentoring sugli obiettivi aziendali. Casi IN cui si è soliti applicare questo modello Nelle più recenti esperienze di applicazione di questo nuovo format, i casi che più di frequente ci sono stati posti sono: casi specifici di collaboratori difficili gestione di consulenti esterni gestione di collaboratori che hanno un riporto unicamente funzionale e non gerarchico gestione della relazione verso l alto, capire il proprio responsabile per adattarsi al suo modello relazionale modalità di gestione di una riunione a cui partecipano persone di elevato livello gerarchico 13

16 gestione della relazione con i colleghi organizzazione di uno specifico obiettivo, sviluppandolo con un action plan ben definito conflitti organizzativi e identificazione delle cause e delle possibili soluzioni gestione delle priorità di alcuni processi piano di sviluppo di alcuni collaboratori ad alto potenziale: come gestire la loro crescita, passando dal compito alla delega motivare i collaboratori che hanno perso la motivazione a causa di pregresse situazioni lavorative in azienda modalità operative inefficaci su alcune aree di attività proprie specifiche aree di miglioramento comportamentale emerse da assesment, altri corsi, etc e verifica dei casi pratici in cui effettivamente si sono rivelate inefficaci, con conseguenze sulla propria immagine in azienda creazione di un modus operandi unico all interno del proprio team come costruire un induction training su collaboratori nuovi che arrivano nel team come capire le competenze dei propri collaboratori come gestire il proprio tempo dividendolo fra: gestione del singolo, gestione del team, e gestione del task come prepararsi a gestire un team di cui si diventerà a breve responsabile dopo una job rotation come prepararsi al proprio ruolo di nuovo leader Questa lista non è naturalmente esauriente né esaustiva, ma nasce da esempi di casi già ampiamente affrontati con dipendenti di importanti aziende italiane e non. 14

17 Discovery coaching Destinatari Il percorso è rivolto a professionisti e persone private che desiderano riscoprire le proprie potenzialità, avere una nuova e più sicura consapevolezza di sé. Acquisire consapevolezza di sé, del proprio mondo interiore a volte ancora un po oscuro: i propri valori, le motivazioni, i bisogni e i desideri. Durante il percorso si imparerà a riconoscere il proprio sistema di emozioni, le proprie reazioni e le proprie paure, per prepararsi a darsi nuovi e sfidanti obiettivi. metodologia Grazie alla pluriennale esperienza dei coach che hanno ricoperto ruoli di top management in ambito aziendale, oltre alla metodologia tipica del coaching verrà applicata l esperienza di gestione di problemi complessi di tipo aziendale, con suggerimenti e condivisione esperienziale tipici del ruolo del mentore, che ha già vissuto problematiche analoghe e ha già più volte affrontato problematiche aziendali risolvendole. In sintesi: coaching sui comportamenti mentoring sugli obiettivi aziendali. modalità e contenuti Sessioni individuali o di piccoli team di circa due ore, in un percorso la cui durata viene stabilita dal coachee a seconda degli obiettivi che desidera raggiungere e del livello di approfondimenti dei singoli contenuti, in funzione delle proprie personali esigenze. I contenuti di base si possono raggruppare in: Identità e autostima Valori Emozioni e intelligenza emotiva Motivazioni e bisogni Paure Convinzioni potenzianti e convinzioni bloccanti Riscoperte e recupero delle risorse occulte Il successo e il fallimento Definizione dei miei obiettivi: personali e professionali 15

18 Manager in action Il percorso è dedicato a manager che hanno già frequentato corsi di formazione manageriale, e che hanno la responsabilità di gestire altre risorse. Tema centrale del corso sarà la leadership in tutte le sue forme: tribale, emotiva, situazionale, etc. Filo conduttore, coerente col percorso intrapreso, saranno le emozioni intese queste come risorsa necessaria ed orami indispensabile per essere un leader tribale, ovvero un ottimo leader attento sia all obiettivo che alle risorse coinvolte nel raggiungerlo, senza mai dimenticare il lato umano di ogni ruolo. contenuti A - Prima giornata: Chi ha incastrato Peter Pan? Ripercorrere il passato da leader per utilizzare case history reali ed identificare aree critiche e usare nuovi strumenti. Analizzare cosa mi sono perso e cosa ho voluto perdere, per capire le reali difficoltà nel mettere in atto uno stile di comunicazione e di gestione delle relazioni decisamente nuovo e legato ad aspetti raramente presi in considerazioni: le emozioni. B - Seconda giornata: Il discorso del re Introdurre concetti e fondamenti di leadership utilizzando modelli teorici necessari alla crescita del proprio ruolo, attraverso però role play, test di autodiagnosi,esercitazioni pratiche, business case. Dall influenza alla leadership I grandi leader: chi sono e come si comportano? Anche la leadership si evolve: teoria dei tratti o del grande uomo blake e mouton approccio situazionista modello della path goal theory modello di hersey e blanchard teoria della leadership carismatica o trasformazionale Le competenze del leader di successo I nuovi stili di leadership: la primal leadership o essere leader delle emozioni La competenza e l intelligenza emotiva nei nuovi leaders Da capo a coach: i più recenti modelli di gestione del ruolo di responsabile Il colloquio di feed back: saper gestire gli insuccessi e capitalizzare i successi (argomento già affrontato nel Basic Skill, di cui di riprenderanno i concetti funzionali al feedback che deve dare un responsabile). C - Sessione individuale E adesso? Un momento di riflessione individuale, il cui obiettivo è quello di strutturare un preciso focus di azioni da mettere in atto per poter attivamente e proattivamente raggiungere i propri obiettivi di leader e di professionista in azienda. DURATA 2 giornate + una sessione di riflessione individuale con ogni partecipante, di circa 2 ore. 16

19 Prime linee skill improvement Il corso è dedicato totalmente a risorse che in azienda rivestono ruoli di middle management, ed è finalizzato a portarli a lavorare in modo sinergico, a imparare a darsi feedback costruttivi e a condividere obiettivi strategici a volte in apparenza conflittuali. Il programma didattico è totalmente focalizzato sullo sviluppo e sull assestamento di competenze squisitamente manageriali che supportino stili comunicativi e comportamentali strategici CONTENUTI elaborazione di un report individuale e di gruppo auto-ed etero-valutazione a partire da una feedback chart che riassume le caratteristiche principali della performance di ciascun individuo. ogni partecipante si valuta e valuta gli altri presenti in aula, identificando innanzitutto 3 punti di forza della persona ogni partecipante si valuta e valuta gli altri presenti in aula, identificando 3 aree di miglioramento ogni partecipante si valuta e valuta gli altri, identificando 3 caratteristiche comportamentali usate in eccesso dalla persona, che devono essere mitigate. 1 GIORNATA (8 ORE) A - focus su processi decisionali Un percorso di reverse mindset per decisor maker, un percorso atto a sviluppare abilità decisionali manageriali necessarie per gestire azioni ordinarie e straordinarie all interno del contesto aziendale. B - il metodo LIFO Il LIFO consente un analisi della performance aziendale, attraverso la valutazione dello stile manageriale di ciascun individuo in ambito organizzativo. Il questionario esprime il grado di allineamento fra le intenzioni (ciò che intendiamo fare), i comportamenti (ciò che pensiamo di fare) e l impatto (ciò che immaginiamo gli altri stiano osservando di noi), differenziando fra condizioni positive e situazioni sfavorevoli e stressanti. In concreto, il metodo prevede: compilazione on-line di un questionario composto da 18 item Il metodo può essere utilizzato solo da Trainer Certificati. 2 GIORNATA (8 ORE) Focus sulla gestione degli interessi (individuo-azienda) e stili di negoziazione efficaci Il percorso prevede l analisi di casi e situazioni aziendali che devono trovare soluzioni con uno stile di negoziazione vincente, sul modello del winwin. Inoltre i role play porteranno alla riflessioni su mappe mentali ego-centrate e su mappe company-oriendeted. Dopo l analisi verrà effettuata un intensa attività di debriefing, con business case reali, per allineare la realtà quotidiana a quanto sperimentato. 17

20 3 GIORNATA (8 ORE) A - Per rendere ancora più efficace il nostro intervento e rinforzare i temi del percorso, proponiamo l utilizzo di una simulazione virtuale o, meglio, di un serious game. Di cosa si tratta? Si tratta di simulazioni interattive, web based, capaci di aprire - in tempi brevi - spazi inaspettati di conoscenza per tradurre la strategia in azione. OBIETTIVI Il gioco stimola il funzionamento del gruppo in termini di solution finding, decision making, team working, leadership e gestione della conflittualità. Modalità Per giocare occorre che ogni partecipante sia dotato di un computer (o tablet) connesso a internet. A cosa servono? A uscire dalla zona di comfort, a mettersi in gioco come uomini squadra, a conoscersi meglio, ad allenare la propria capacità di team working. Come? Grazie alla presenza di un facilitatore, le dinamiche del gioco vengono rilette in chiave aziendale e diventano la premessa per la messa a punto di un concreto piano d azione. B - Focus sulla gestione della complessità e del conflitto intra-aziendale. Le attività hanno l obiettivo di analizzare la complessità dei ruoli e l interazione che ogni professionista ha con il lavoro del collega. Una riflessione sulla sincronizzazione delle attività e sulla corretta modalità di trovare soluzioni veloci, attuabili ed efficaci. Cosa vi proponiamo? Mind The Game è un serious game messo a punto per ottimizzare la performance dei gruppi di lavoro e validato a livello scientifico. Sviluppato in collaborazione con atleti e recordisti mondiali, il gioco porta i partecipanti all ultima gara del Campionato del Mondo di volo a vela, o volo in aliante. In quanto membri dello staff di un pilota, i giocatori avranno il compito di guidarlo alla conquista del titolo. Solo con un attento ed efficace gioco di squadra potranno però riuscirci. L obiettivo desiderato è quello di portare i responsabili di Prima Linea a uno stile manageriale comune e allineato per garantire una miglioramento sostanzioso dei processi comunicativi, decisionali e strategici richiesti. DURATA 24 ore 18

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