PROGETTO PER LA CITTÁ
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- Ida Romani
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1 PROGETTO PER LA CITTÁ DELLA CANDIDATA A SINDACO LINDA ERRANI
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3 Sommario PREMESSA...4 I VALORI DI RIFERIMENTO...5 INNOVARE LE AMMINISTRAZIONI: L'UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA...8 L Unione dei Comuni...8 Fare leva sulle risorse...10 MASSA LOMBARDA, UNA CITTÀ CHE CRESCE...11 Gli indici di vivibilità...11 La città del dialogo: ascoltare per decidere...13 La casa di vetro: dai progetti partecipati ai tempi certi nelle decisioni...14 LA CITTÀ SOLIDALE...15 La città delle bambine e dei bambini...15 La scuola, una risorsa per il futuro...16 Più giovane.più Massa...17 Una città per l adolescenza...17 Una città che si fa grande : i giovani al centro dell attenzione...19 Progetto anziani...20 Consolidamento della qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali...21 Potenziamento dei servizi e degli interventi per il sostegno a domicilio delle persone non autosufficienti e dei loro familiari...21 La casa, un diritto...22 Una città aperta e accogliente...23 Difendere e tutelare la salute...24 Qualificare i servizi, ridurre le liste d attesa...25 Promuovere la salute e mettere al centro le persone...26 LA CITTÀ PER LA CULTURA...27 Le città...27 La città della musica e dei giovani...28 La città curiosa...28 La città multiculturale...29 Le risorse umane e finanziarie...29 LA CITTÀ DELLO SPORT...31 LA CITTA SOSTENIBILE...32 Uno sviluppo economico di qualità, equilibrato e sostenibile...32 Selice Potenziamento delle misure e delle azioni a beneficio delle imprese...34 L agricoltura come risorsa del territorio...34 Massa Lombarda, centro commerciale naturale...35 Una città che attrae imprese...37 VERSO IL FUTURO: LA RISORSA AMBIENTE...39 Progetto per una nuova qualità urbana della Città...39 Progetto La Città del sole...40
4 Territorio, turismo, agricoltura di qualità...41 Lo sportello ambiente...41 Gestione, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti...41 QUALITA DEL TERRITORIO: UN PATTO CON E PER LA CITTÀ...42 Il Piano strutturale...42 Massa in centro : strategie di valorizzazione del centro storico...43 Più sicuri sulle strade...44 Sicurezza diffusa: regole e coesione...45
5 PREMESSA Abbiamo scelto di coinvolgere nel governo della Città un ampio e articolato schieramento di forze e di soggetti rappresentativo della nostra società nei suoi diversi aspetti: politico, sociale, economico, culturale, associativo, del volontariato riconoscendo ad ognuno il proprio ruolo e le rispettive autonomie ma proponendo a tutti una disponibilità al cambiamento e all impegno senza gerarchie schematicamente predeterminate se non quelle determinate dalle disponibilità e dagli apporti che ognuno vorrà confluire privilegiando queste categorie: 1. Lo sforzo di ricerca e di elaborazione, nonché la plasticità nella individuazione delle soluzioni operative. 2. La necessità di coinvolgere soggetti e saperi diversi che mettano in comune le conoscenze e realizzino una integrazione delle competenze. Continuità e discontinuità si incontrano e fondono nel nostro progetto. Abbiamo evitato di restare prigionieri di una falsa contrapposizione tra continuità intesa come difesa schematica del passato, e discontinuità concepita come un tributo alla moda, che contrabbanda come innovazioni un nuovismo acritico e spesso sostenuto da un trasformismo assai sgradevole Il futuro non è buono o cattivo, auspicabile o minaccioso, né tantomeno misterioso: è semplicemente diverso dal presente. Gli indizi di questa diversità, sono là fuori, nella società. Occorre interpretarli. Per costruire il nuovo è necessario guardare le cose con curiosità. Occorre essere pronti ad ascoltare, sapendo che spesso bisogna andare alla scoperta di qualcosa, piuttosto che decidere qualcosa. Il nostro progetto rappresenta infine il terreno d incontro di sensibilità politiche e culturali diverse, che attraverso un confronto approfondito ed esplicito hanno saputo trovare, senza rinunciare alle proprie specificità, unità di intenti e di propositi. Linda Errani
6 I VALORI DI RIFERIMENTO Avere una visione della Città significa prima di tutto indicare i valori che ci accomunano e che animano le scelte politiche del progetto e del programma. 1. Il primo dei nostri valori è la piena e convinta adesione alla Costituzione italiana e ai suoi caratteri democratici ed antifascisti e la difesa delle Istituzioni repubblicane, che pur richiedendo processi di riforma, devono favorire e non possono limitare il processo democratico nella formazione delle scelte, ma piuttosto garantire stabilità di governo, chiarezza di ruoli tra maggioranza ed opposizione ed autonomia dei tre poteri, esecutivo, legislativo, giudiziario che costituiscono il fondamento della democrazia. 2. Riconosciamo nella CULTURA DELLA PACE la garanzia della convivenza tra i popoli e rifiutiamo la guerra come strumento di risoluzione delle controversie tra i Paesi. Occorre ridefinire le regole di un nuovo diritto internazionale al quale tutti gli Stati e i Governi devono essere chiamati ad attenersi, tanto da scongiurare atti di forza unilaterali e contrastare efficacemente l uso della guerra quale strumento per risolvere i conflitti. Ciò a cui occorre tendere è un governo del mondo multipolare che assegni all ONU, opportunamente riformato e dotato di poteri, un ruolo centrale. E importante combattere ogni forma di terrorismo, da quello internazionale a quello locale, ma lo è altrettanto contrastare la fame e la miseria e le inaccettabili ingiustizie che segnano un mondo sempre più globale, ma altrettanto diviso in zone ricche e povere che stentano sempre più a comunicare tra loro e ad integrarsi. 3. La dimensione Europea è per il nostro paese una scelta irrinunciabile all interno della quale ricercare le necessarie integrazioni politiche, sociali, culturali ed economiche. Pensiamo ad un Europa sempre più il terreno di confronto, di relazione e di scambio non solo di merci ma soprattutto di persone e di popoli con tradizioni e culture diverse. Un Europa che attraverso il Parlamento eletto deve assumere un ruolo più importante in politica internazionale e se unita ed integrata rappresenta una garanzia di pace e un fattore decisivo di sviluppo economico e sociale. 4. Una democrazia partecipata e pluralista che ridefinisca il ruolo non solo dei partiti e delle istituzioni ma anche delle associazioni e ancor più dei cittadini che esprimono una molteplicità di ruoli: politici, economici, sociali e soggettivi. È pertanto necessario ripensare al concetto di democrazia, rendendolo sempre più un processo decisionale partecipato, nel quale riformulare i rapporti tra politica e società civile. Per fare questo è necessario uscire dalla falsa contrapposizione tra la società politica e quella civile per recuperare un ruolo alto della politica, affinché torni ad esprimere capacità di concertazione e di governo e contemporaneamente veda in campo organizzazioni sindacali, sociali, economiche e culturali, libere da obbedienze
7 politiche, portatrici di istanze particolari, ma capaci di farsi carico di questioni sociali più generali, disponibili al confronto e alla concertazione e quindi componenti autonome, consapevoli ed indispensabili della società politica. 5. In Europa e nelle zone più ricche del pianeta vanno diffondendosi nuove povertà che pongono in modo inedito ed originale la questione dello Stato Sociale. Per contrastare questo fenomeno allarmante non c è bisogno di meno MA DI PIÙ STATO SOCIALE, certamente riformato ed efficiente, per evitare sprechi e interventi ripetitivi, ma al tempo stesso più solidale ed equo. Respingiamo e combattiamo le ipotesi di azzeramento dello Stato Sociale. Non vogliamo che il compito di ricercare nuove forme di protezione dei diritti dei cittadini venga affidato al mercato e alle sue dinamiche. La vera sfida che abbiamo di fronte, è quella di realizzare una concreta sintesi tra efficienza e solidarietà, nel quadro complessivo delle risorse esistenti, al fine di tutelare il bene comune ed il sistema di protezione sociale dei cittadini. Riconosciamo il ruolo nella gestione dei servizi, non sostitutivo ma integrativo al pubblico, delle organizzazioni no-profit e delle cooperative sociali del terzo settore. 6. La persona, nella sua interezza è al centro della nostra azione amministrativa. Indistintamente dal proprio credo, dalla propria cultura e dalla propria provenienza, ha il diritto ad essere accolta ed integrata nella comunità, favorendo la conoscenza e il rispetto reciproco. 7. La riforma dello stato è tuttora una scelta inevitabile per la corretta integrazione tra le tre dimensioni territoriali: quella locale, quella nazionale, quella continentale. Sostenere le spinte autonomiste fino alla soglia della secessione, autorizzare e incitare assurdi egoismi territoriali, per poi praticare il centralismo più ottuso in tema fiscale, nella distribuzione delle risorse e nell attribuzione dei poteri, costituisce la pratica nella quale si è distinto il governo di centro-destra, facendo dell ambiguità e dell arroganza il metodo quotidiano di confronto. È pertanto indispensabile definire un autentico regionalismo d ispirazione federalista, cooperativo, solidale e capace secondo il principio della sussidiarietà di garantire un equilibrio tra le aree più forti e sviluppate e quelle più deboli e sfavorite. 8. E' per noi prioritario garantire UNO SVILUPPO SOSTENIBILE al fine di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere quelli delle future generazioni. Ciò è possibile solo se le politiche economiche, sociali, culturali, ambientali vengono affrontate in modo sinergico. Lo sviluppo sostenibile offre, infatti, una visione a lungo termine di una società più prospera e più giusta in cui lo sviluppo economico sostiene la coesione sociale e la tutela dell ambiente. Le politiche pubbliche hanno un ruolo fondamentale nel promuovere un maggiore senso di responsabilità sociale dei livelli
8 imprenditoriali e di responsabilità individuale e collettiva dell intera comunità, investendo direttamente risorse umane ed economiche. Le esperienze in atto di Agenda 21 locale si sono dimostrate efficaci per creare consenso sulla necessità di modificare comportamenti su scala locale. Il processo d elaborazione delle scelte politiche deve essere trasparente, aperto alla partecipazione e al confronto, coinvolgendo i cittadini nelle decisioni che incidono sulla vita quotidiana per, consapevolmente definire le priorità della comunità, analizzando costi e benefici. 9. Comunità, appartenenza, integrazione. Il primo passo da compiere verso il cambiamento è il ripristino di una coscienza sociale, l ulteriore sviluppo del senso di appartenenza alla comunità, il rinnovamento del processo di comunicazione le altre Istituzioni e i cittadini con lo scopo di riattivare il coinvolgimento e la partecipazione nella soluzione dei problemi reali, unica strada per garantire il successo di ogni strategia di sviluppo economico e sociale.
9 INNOVARE LE AMMINISTRAZIONI: L'UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA Da un punto di vista fisico le città, piccole o grandi che siano, e i territori nei quali sono collocate, si presentano come organismi in perenne trasformazione, sia sotto la spinta di una continua crescita sia per effetto di processi degenerativi che provocano mutamenti lenti ma continui. Lo stesso concetto di sviluppo economico territoriale tende ad evolvere. Occorre pertanto una nuova cultura progettuale e gestionale, una vera e propria politica urbanistica, sociale ed economica integrata. Tale politica deve farsi carico degli insediamenti residenziali e di quelli produttivi, con particolare attenzione a quelli del terziario. Le città divengono quindi luoghi di integrazione, in cui coesistono funzioni diverse. Un integrazione tra le persone e gli spazi della loro vita. Se si osserva l insediamento urbano della Bassa Romagna, la si può concepire sempre più come una città diffusa la cui dimensione territoriale non corrisponde alla semplice somma delle aree presidiate dagli attuali Comuni, ma si sta configurando sempre più come dotata di una propria identità. L Unione dei Comuni In questi anni abbiamo lavorato per fare rete, per mettere in relazione positiva i nostri Comuni, per agire in termini sempre più integrati e coinvolgenti, secondo una logica di responsabilità e di disponibilità verso il bene comune. Tutto ciò ha fatto della Bassa Romagna un sistema territoriale forte e integrato. Per dare forza istituzionale a questo processo abbiamo accelerato il percorso associativo del nostro territorio e abbiamo costituito, nel gennaio del 2008, l Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Ci ha spinto in questa direzione la consapevolezza che la nostra terra è sempre più piccola e più fragile se non sa integrare le sue energie, se non sa unire le sue forze. Per questo concepiamo l Unione non soltanto come una somma di servizi, consideriamo la Bassa Romagna non solo come un espressione geografica, ma come il percorso per una identità collettiva che vogliamo rafforzare e mettere in relazione con uno scenario molto più ampio ed esteso. In tale solco immaginiamo l Unione dei Comuni della Bassa Romagna come una realtà che va oltre la massificazione dell efficienza che pure deve essere perseguita. Concepiamo l Unione come una scelta indispensabile e intelligente per permettere al nostro territorio di crescere nel contesto provinciale, regionale ed europeo. E ormai evidente come la capacità di attrazione degli investimenti dipende anche dalla dimensione dei territori, che non annullano le proprie specificità, ma che le articolano e le valorizzano proponendole su scala più ampia. Ciò significa innanzitutto sviluppare le identità, le risorse e le loro interconnessioni.. E necessario fare sistema anche rispetto allo scenario economico e produttivo che dobbiamo immaginare dopo la crisi che sta colpendo il paese. Non ha senso tornare a piccoli
10 enti locali in competizione fra loro nella gestione del territorio; al contrario noi guardiamo avanti intravedendo nell Unione un progetto di cooperazione nella pianificazione territoriale, perché essa sia l arena dove i delegati dei cittadini ridisegnano un territorio più efficiente sotto il profilo funzionale, più capace di crescere e di essere vivibile, ambientalmente e socialmente durevole. Contemporaneamente ci proponiamo di destinare più investimenti in ricerca e conoscenza, Università e formazione, anche nella Bassa Romagna. Vogliamo tutto questo convinti che se il nostro territorio si aggrega potrà misurarsi in un contesto europeo, anche sotto l aspetto dell attrazione di fondi finalizzati a progetti eccellenti. Prospettive impensabili in una situazione di grande competizione territoriale, per le singole municipalità. Se la riforma di federalismo fiscale oggi in campo proseguisse fino a diventare legge definitiva, allora ciò significherebbe incentivare i Comuni ad unirsi, sia dotando di maggiore compartecipazione le Unioni di Comuni, sia perfino dando maggiore autonomia impositiva alle Unioni. Se tale è la tendenza, l Unione della Bassa Romagna deve arrivare in orario all appuntamento che vedrà, in ogni caso, l assetto istituzionale del paese mutare. In secondo luogo, occorre puntare su di un sistema di governo allargato in grado di far fronte alle più limitate disponibilità di risorse pubbliche. In sostanza il concorso di risorse private, attraverso un circuito di reciproche convenienze, può consentire di realizzare interventi di valenza pubblica e di investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali in grado di elevare la competitività complessiva del territorio. Nel corso della legislatura ci proponiamo di giungere ad un assetto compiutamente definito dell Unione dei Comuni e di fare di questo ente la nuova modalità di declinazione delle autonomie locali sul territorio. Gli assi strategici del nostro impegno per il futuro sono così riassumibili: Consolidare ed ampliare l azione dell Unione di Comuni: sia degli organismi preposti al governo di questo ente, sia dei servizi che svolge per conto dei Comuni. Deve essere garantita la partecipazione ed il coinvolgimento all attività di governo per i Comuni e per i cittadini. Deve essere assicurata l efficienza e l efficacia dei servizi resi a tutta la comunità. Ciò significa: completare il sistema delle procedure partecipative, ampliare la quantità e la portata delle funzioni assegnate all Unione, ottimizzare l uso delle risorse e il funzionamento dei servizi eliminando eventuali sovrapposizioni con i Comuni. Sviluppare il ruolo dell Unione come agente promotore della competitività del sistema territoriale della Bassa Romagna. La realizzazione dei progetti condivisi e recepiti nel Patto per la Sostenibilità dello sviluppo è condizione indispensabile per la crescita economica e sociale del territorio, a partire dalla sua certificazione come territorio socialmente responsabile ed ambientalmente sostenibile. Ciò significa completare l iter del PSC anche con le appendici gestionali, definire impegni, priorità e scadenze per l attuazione del Patto per la sostenibilità dello sviluppo unitamente ai firmatari aggiornandolo e verificandolo costantemente. Avviare iniziative di MTK territoriale per l attrazione degli investimenti privati. Contribuire, come Unione di Comuni, a svolgere un azione efficace per il
11 miglioramento della condizione di vita e di lavoro delle persone maggiormente colpite dalla crisi economica in atto. Salvaguardare e migliorare la coesione sociale ottimizzando le risorse destinate al sociale e alimentando la già stretta connessione fra il pubblico e il privato-sociale. Ciò significa: ampliare le funzioni delegate all Ufficio di piano seguendo le indicazioni di attività definite nel piano sociale per il benessere e la salute, sviluppare il ruolo dell ASP nella gestione ed erogazione di nuovi servizi. Rafforzare la funzione dell Unione dei Comuni come strumento di innovazione nel rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione e nella qualificazione del sistema economico e produttivo; ciò può rappresentare la risposta alle esigenze di valorizzazione delle conoscenze, del sapere e soprattutto come opportunità di occupazione qualificata per le giovani generazioni. Ciò significa realizzare lo SPUN Sportello unico per le Imprese - per il territorio della Bassa Romagna, sviluppare le iniziative innovative sul versante delle relazioni con il pubblico e sul versante della comunicazione, ampliare le funzioni dell informatizzazione sul complesso delle attività dell ente, uniformare, semplificare e ridurre i tempi di tutte le procedure, sistematizzare il controllo di gestione sull attività dell ente. Fare leva sulle risorse I problemi della quantità di risorse disponibili e della loro reperibilità e mobilitazione è ovviamente rilevante. Tuttavia il primo obiettivo deve essere quello di colmare il divario tra aspirazioni e risorse facendo leva sulle risorse già disponibili, che se organizzate e integrate sono più rilevanti di quanto si possa immaginare. Far leva sulle risorse significa fare di più spendendo meglio. Alcune indicazioni: un territorio dovrebbe pensare a se stesso come un insieme di risorse (umane, politiche, istituzionali, imprenditoriali, tecniche, finanziarie) orientate verso l innovazione e lo sviluppo; avere risorse limitate non significa necessariamente che sarà difficile progredire e, viceversa, che l abbondanza di risorse consenta a un territorio di mantenere inalterate le sue posizioni; a parità di risorse territori diversi producono risultati difformi; far leva sulle risorse è un fatto creativo, in quanto consiste nella continua ricerca del nuovo, di strumenti che consentano di raggiungere gli obiettivi con risorse limitate; i soggetti interessati allo sviluppo di un territorio, non devono dedicare la loro attenzione solo alla distribuzione delle risorse, ma alla raccolta e all organizzazione delle risorse stesse, in modo particolare di quelle non finanziarie.
12 MASSA LOMBARDA, UNA CITTÀ CHE CRESCE Massa Lombarda è una comunità dinamica e coesa, che guarda alle sfide del prossimo futuro con la consapevolezza di quella che è la propria storia. Qui è nata all inizio del Novecento la frutticoltura, grazie alla lungimiranza e all intelligenza di alcuni coraggiosi pionieri; e tutto a Massa Lombarda parla di questa storia: i frutteti, le produzioni tipiche, le cooperative e le aziende di trasformazione della frutta, un museo, le feste, le gare sportive, i più famosi marchi di succhi di frutta. Con una storia come questa, il comune di Massa Lombarda è stato scelto nel 2006 come comune capofila per la nostra regione nell ambito della rete italiana delle città delle pesche all interno del progetto Res tipica. La frutta scandisce la storia di Massa Lombarda e ne caratterizza ancora oggi l immagine. Al tempo stesso, il comune di Massa Lombarda aderisce all Unione dei comuni della Bassa Romagna, nella consapevolezza di dover sostenere, in prospettiva, le principali scelte strategiche a livello di area vasta. È del tutto evidente che la strada della gestione associata rappresenta ormai una soluzione necessaria per le autonomie locali, in grado di contemperare la qualità dei servizi con le ragioni del bilancio. Gli indici di vivibilità Il territorio di Massa Lombarda rappresenta un area di particolare importanza nell ambito delle linee di sviluppo locale. Per la sua collocazione logistica e per la dotazione infrastrutturale che la caratterizza, è la naturale cerniera tra il territorio ravennate e l imolese, tra il porto di Ravenna e l interporto di Bologna; un territorio strategico, dove è prioritariamente atteso lo sviluppo produttivo, con una valenza decisamente sovracomunale attestata peraltro in tutti i documenti di programmazione elaborati dalla Provincia (P.T.C.P.) e dall Unione dei comuni della Bassa Romagna (P.S.C.). In tale contesto, il comune di Massa Lombarda ha cercato in questi anni di favorire e sostenere il processo di crescita e di consolidamento intrapreso dal sistema produttivo, predisponendo tutti gli strumenti di competenza dell ente pubblico, secondo una moderna concezione di marketing territoriale: il potenziamento delle infrastrutture e, in particolare, l ampia dotazione di aree produttive, ferma restando la salvaguardia del fattore ambientale; la massima attenzione alle politiche di pubblica sicurezza, anche tramite il potenziamento del comando di polizia municipale (gestito in forma associata); il rafforzamento dei servizi sociali, che rappresentano una punta di eccellenza ormai consolidata per la nostra collettività; più in generale la razionalizzazione dei servizi alle famiglie, articolati per fasce di età (servizi per l infanzia, per i giovani, la terza età ecc.); un ampia programmazione delle attività culturali; al tempo stesso, il contenimento della pressione tributaria e tariffaria,
13 complessivamente fra le più basse della nostra provincia e della regione. I risultati conseguiti, in termini di maggior benessere, sono attestati da alcune rilevazioni statistiche elaborate in relazione alla nostra realtà territoriale. In particolare, Massa Lombarda si colloca ogni anno nei primi posti dell indagine sul benessere e la qualità della vita nei 75 comuni delle tre province romagnole, predisposta dalla facoltà di scienze statistiche dell Università di Bologna e pubblicata dalla Voce di Romagna; nel 2008 Massa Lombarda è al 5 posto tra i comuni del ravennate, un risultato significativo, frutto di una valutazione positiva emersa con riferimento ad una molteplicità di fattori. L analisi assegna anzitutto al nostro comune un primato assoluto nell area dei servizi pubblici erogati nella provincia di Ravenna, con particolare riferimento ai servizi sociali: in questo settore l investimento di risorse pro capite è addirittura il doppio o il triplo di quella sostenuta negli altri comuni. Ciò rafforza l idea di una comunità che accompagna e sostiene costantemente la persona, dall infanzia all adolescenza, alla terza e quarta età. Massa Lombarda, inoltre, è il comune in assoluto dove nascono più imprese, anche in tempi di congiuntura economica non certo favorevole, a dimostrazione di una realtà imprenditoriale dinamica e di una vocazione consolidata di questo territorio per lo sviluppo economico. Massa Lombarda ha un elevato saldo migratorio; accoglie ogni anno nuovi cittadini e nuove imprese secondo uno dei trend più elevati in Provincia. I numeri dimostrano che è in corso un processo significativo di crescita, in controtendenza rispetto al panorama nazionale; una crescita di per sé da valutare positivamente ma che ci pone di fronte a nuovi bisogni da soddisfare, obiettivo non facile nell attuale congiuntura e che tuttavia è stato finora sostanzialmente realizzato. INDICI DI VIVIBILITÀ IL PRIMATO NEL SOCIALE Spesa sociale sostenuta nel 2008: 358 pro capite (il valore più alto di tutta la Provincia) N. alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica: alloggi protetti di prossima realizzazione Tasso di scolarizzazione: asilo nido 33% scuole materne 76% Casa protetta: 60 posti disponibili + 3 per fabbisogni temporanei UNA CITTÀ CHE CRESCE N. residenti comune di Massa Lombarda ( ): (+ 14 % negli ultimi 5 anni) N. imprese attive al : 799 (+ 5,1 % negli ultimi 5 anni) UN TERRITORIO STRATEGICO
14 Area produttiva SELICE 2000: circa 140 ettari Macrolotto di proprietà pubblica mq Prezzo di vendita: /mq 82 Lotti venduti: 15 su 18 UN ELEVATA VITALITÀ CULTURALE Patrimonio librario catalogato (Biblioteca Carlo Venturini): volumi N. prestiti bibliotecari nel 2008: N. prestiti bibliotecari nel 2008 (Biblioteca Sig. Oreste): N. manifestazioni culturali nel 2008: 179 Presenze alle manifestazioni culturali: circa annue UNA CRESCITA EQUILIBRATA Rete piste ciclabili (al ): metri lineari Aree verdi attrezzate accessibili al pubblico (al ): mq Percentuale di rifiuti avviati al riciclaggio nel 2008: 67% PIÙ SICUREZZA: POLIZIA MUNICIPALE Presenza sul territorio: 7 agenti + comandante N. servizi extra (notturni, festivi, serali) effettuati a Massa Lombarda nel 2008: 220 Educazione stradale nelle scuole: 100 ore annue BASSA PRESSIONE FISCALE Addizionale IRPEF: aliquota ,5% (tra le più basse della Provincia) Retta giornaliera Casa protetta (2008): 39,03 (tra le più basse della Regione) La città del dialogo: ascoltare per decidere La partecipazione attiva dei cittadini alle scelte strategiche per la vita dei cittadini e per rendere più moderna la nostra città è condizione essenziale per garantire più qualità della vita, più sviluppo, più opportunità. Un governo locale moderno ed attento ai vecchi e nuovi bisogni deve infatti sostenere e moltiplicare le opportunità di una società che vogliamo più aperta e responsabile. L ascolto ed il confronto sono per noi fattori che determinano quella coesione sociale che da sempre è elemento positivo di crescita complessiva della nostra città. Per fare questo è necessario continuare ad investire e moltiplicare gli strumenti e le reti di ascolto e confronto con i cittadini per saper leggere i cambiamenti culturali e sociali, per rispondere con adeguatezza ed efficacia ai bisogni della comunità. Da questo punto di vista l innovazione in ogni settore, le nuove tecnologie e gli strumenti della comunicazione contemporanea potranno essere fondamentali. Il programma Agenda Aperta è finalizzato ad aprire e promuovere canali di
15 dialogo diretto e trasparente tra l Amministrazione Comunale e la città, avvalendosi di strumenti sia già sperimentati che innovativi: 1. Il Centro di Comunicazione e Ascolto e gli sportelli al servizio del cittadino e delle imprese; 2. Il rafforzamento del periodico comunale e del sito; 3. lo strumento delle Segnalazioni e Consigli utili (risposta della Giunta entro 60 giorni); 4. la somministrazione periodica di questionari ai cittadini, seguiti dalla pubblicazione dei risultati dell indagine. 5. Il programma Referendum on line per raccogliere parerei, osservazioni e valutazioni sui principali progetti, opere pubbliche e servizi dell Amministrazione; 6. La Web-TV, portale interattivo con video, interviste, articoli che possono caricare sia l Amministrazione, sia le associazioni; 7. Il Bilancio Sociale e il Bilancio Partecipativo, con forme più efficaci; 8. Cantiere-evento per accompagnare i principali progetti di nuova realizzazione o di riqualificazione prevedendo un percorso di confronto e di informazione costante sin dall ideazione e progettazione fino alla realizzazione finale; 9. La rete, i forum e le consulte del volontariato che rappresentano e raccolgono le associazioni attive nei diversi ambiti: sportivo, culturale, sociale per un confronto con l Amministrazione; 10.Progetto Info-Point: realizzazione di punti informativi in alcune zone della città che, attraverso totem e bacheche fisse, diventino punto di riferimento e di raccolta su tutte le informazioni che riguardano il comune e la città, con un particolare riguarda al calendario degli eventi e delle iniziative. La casa di vetro: dai progetti partecipati ai tempi certi nelle decisioni I cittadini dovranno sempre più sentire l Amministrazione come la loro casa. In tre parole: velocità, semplificazione e sburocratizzazione nella comunicazione, nell informazione e nelle procedure. Accanto alle forme tradizionali di accesso agli atti della pubblica amministrazione pensiamo ad un portale del Comune ulteriormente potenziato e completato, nel quale il cittadino possa trovare tutte le informazioni disponibili sulla vita della città, sulle scelte di governo e possa accedere direttamente ad una serie di servizi nonché esporre le proprie istanze.
16 LA CITTÀ SOLIDALE Il nostro Comune, come attestano autorevoli indagini si colloca ai vertici provinciali e regionali e nazionali per quanto riguarda la qualità e quantità dei servizi alla persona. Intendiamo innanzitutto garantire la continuità di questo primato. L azione che come Ente Locale esprimeremo sarà indirizzata all individuazione dei nuovi bisogni e la ricerca di più qualificate risposte, rispetto a una società che è cambiata e che sta ulteriormente trasformandosi. L Amministrazione Comunale ha oggi più che mai l obbligo etico e morale, prima ancora che politico, di agire con massima efficienza ed efficacia specialmente nei servizi che si rivolgono direttamente ai cittadini, con particolare attenzione a quelli che si trovano in situazioni di maggiore debolezza. Se compito dell Amministrazione Comunale è quello di esprimere gli indirizzi strategici e di dare risposta agli interessi generali dei cittadini, conciliando le scelte politiche con le esigenze del bilancio, è evidente che la ricerca della qualità rappresenta uno strumento in grado di trovare il giusto equilibrio. In questi anni il nostro Comune ha rafforzato il sistema dei servizi alla persona (dall infanzia alla terza età), moltiplicando le opportunità e al tempo stesso assicurando un livello qualitativo ottimale. La città delle bambine e dei bambini I servizi rivolti all infanzia, nella nostra città, vantano parametri di buona qualità proprio perché hanno saputo offrire nel tempo risposte educative di supporto ai reali bisogni delle famiglie. Il presupposto da cui partiamo è che ogni bambino ha diritto di essere accolto ed integrato nel tessuto sociale e accompagnato nello sviluppo armonico della sua personalità, dal punto di vista emotivo, cognitivo e sociale. Per questo alla crescita demografica della città si è accompagnata ad un costante ampliamento e adeguamento dei servizi. Continueremo a impegnarci in questa direzione, sostenendo le famiglie ed operando su un piano duplice: da un lato attraverso l estensione, la diffusione, il consolidamento e la qualificazione dei servizi da 0-6 anni; dall altro, con interventi per la promozione e la difesa del diritto allo studio. Il Centro per l infanzia Inaugurato nel 2004, il Centro per l infanzia Dante Buscaroli è una scuola moderna e funzionale che ha permesso di qualificare maggiormente i servizi a beneficio dei bambini e di dare una risposta più ampia alle esigenze delle famiglie; è collocata in un area verde adiacente il parco Piave ed è stata progettata recependo le più innovative normative in materia di bioedilizia e di risparmio energetico. Lo studio sull andamento demografico ci pone oggi di fronte a numeri in ulteriore crescita, in base ai quali è in corso l ampliamento della struttura - reso possibile dalla sua modularità.
17 In questo modo vengono azzerate le liste di attesa al nido e alla scuola dell infanzia. L asilo nido È un servizio rivolto alla prima infanzia, strutturato in due sezioni divezzi, presso il Centro per l infanzia D. Buscaroli, una sezione semidivezzi, una sezione mista semidivezzi e divezzi, una sezione mista semidivezzi spazio bambino ed una lattanti (una delle poche presenti nel territorio provinciale) presso la struttura in via Costituzione. La riorganizzazione del Nido ha consentito di incrementare il numero dei posti disponibili, dando risposta a tutte le domande. Le rette sono tra le più basse nel territorio provinciale e regionale; il sistema tariffario, basato sull ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è improntato a principi di equità. La scuola per l infanzia Servizio situato presso il Centro per l infanzia D. Buscaroli, di cui è in corso l ampliamento che consentirà di non avere liste d attesa. Le rette sono tra le più basse nel territorio provinciale e regionale; nell anno scolastico 2009/2010 sarà introdotto in via sperimentale l ISEE per l accesso alla scuola materna, in modo da rendere il sistema tariffario più equo e socialmente orientato. La rete dei servizi educativi Con l obiettivo di rafforzare il sistema integrato delle scuole dell infanzia abbiamo consolidato la collaborazione con le scuole materne private presenti sul territorio (Scuole Materne San Giacomo e San Francesco di Sales), attraverso la definizione di percorsi educativi condivisi e progetti di qualità, in modo da creare una rete di servizi educativi in grado di dare una risposta adeguata alle esigenze dei genitori. Nuove sperimentazioni educative Accanto ai tradizionali servizi, intendiamo continuare a sperimentare modalità di organizzazione flessibili e finalizzate a soddisfare le esigenze differenziate delle famiglie, quali sono stati in questi anni lo Spazio Bambino e lo Scarabocchio e i centri ricreativi estivi (nido/materna) La scuola, una risorsa per il futuro Altrettanto deciso sarà il nostro impegno in difesa della qualità e al diritto dell istruzione pubblica, perché riteniamo che la scuola e la formazione siano una risorsa strategica per affrontare le sfide e il futuro della nostra comunità. La scuola italiana in questi mesi sta vivendo momenti molto difficili e di forte tensione per una riforma, quella del ministro Gelmini, che rischia di mettere in discussione i fondamenti stessi del sistema scolastico, di preoccupare le famiglie, di mortificare le professionalità interne.
18 Una riforma che accentua, di fatto, le contraddizioni della scuola italiana, la impoverisce e la dequalifica, accentua le disuguaglianze tracciando percorsi che impongono scelte troppo precoci e nette, ipotecando il futuro delle nuove generazioni. Noi pensiamo invece ad un sistema scolastico capace di: garantire pari opportunità d accesso al sapere per tutti e per tutto l arco della vita; di tutelare e promuovere la qualità della scuola e della formazione, di valorizzare le competenze e le professionalità degli insegnanti e del personale non docente tutelando la libertà d insegnamento. Intendiamo pertanto: consolidare i progetti di continuità didattica dal nido alle medie capaci di differenziare i percorsi educativi dare continuità alla condivisione di obiettivi e progetti con l Istituto Comprensivo di Massa Lombarda, salvaguardando l autonomia ed impegnando risorse finanziarie; rafforzare, attraverso il fondo sociale dell Ausl i progetti di integrazione, mediazione culturale e di sostegno ai portatori di handicap, continuare a garantire servizi integrativi di qualità, quali mensa e trasporto scolastico, confermando la gestione diretta; garantire edifici scolastici funzionali e sicuri, moderni ed efficienti. Più giovane.più Massa Massa Lombarda, all esterno dei suoi confini, è oggi percepita come città ricca di iniziative, spazi e progetti per le giovani generazioni. Nonostante i buoni risultati, occorre non fermarsi, investire sempre meglio e sempre di più su questa fascia d età alla quale, tradizionalmente in Italia, non è mai stata riservata particolare generosità nella ripartizione della spesa pubblica. Mai come oggi, invece, c è la necessità che le istituzioni, gli enti locali in primis, siano vicini ai giovani. Devono pensare e ripensare costantemente nuovi progetti e nuove idee per costruire le condizioni di un agio diffuso. Devono assumere come priorità politica il supporto al pieno inserimento dei giovani nel sistema sociale. Questo vuol dire costruire occasioni di educazione extrascolastica fin dall adolescenza, accompagnare nella formazione e nell orientamento, dare accesso all informazione, assumersi il problema del lavoro e del diritto all abitazione, coinvolgerli nelle scelte che riguardano tutti, offrire occasioni per un divertimento responsabile. Una città per l adolescenza L adolescenza oggi chiede molto. Chiede ai genitori, alla scuola, allo sport, all ente locale un attenzione particolare. Compito primo delle politiche per l adolescenza è quello di promuovere l idea di una responsabilità comune, un patto
19 con famiglia, scuola, società sportive e le altre agenzie educative del territorio, per costruire una vera e propria comunità educante. Nessuna di queste componenti può chiamarsi fuori o, ancora peggio, come talvolta accade, scaricare le proprie responsabilità sulle altre. Compito della comunità educante è farsi carico di un impegno inderogabile: promuovere le condizioni perché i nostri figli possano crescere e maturare all interno di un contesto sociale sano. A tal fine per i prossimi anni si intende: Stringere un patto con i genitori, affinché diventino promotori loro stessi di iniziative e progetti per i giovani e per le famiglie e siano co-partecipi delle scelte della comunità. Stringere un patto con le società sportive per la condivisione di un idea dello sport come momento educativo e formativo, prima ancora che agonisticocompetitivo, che preveda formazione per gli allenatori e premi per le società virtuose da questo punto di vista. Stringere un patto con la scuola attraverso un Protocollo di Intenti che, a fronte di risorse economiche, costruisca un ventaglio di progetti e iniziative comuni in un logica di integrazione sempre più forte tra scuola ed extrascuola Pensare, insieme con la scuola, a nuove forme di intervento a favore dell integrazione degli adolescenti stranieri fuori e dentro le mura scolastiche. Sostenere il forte sviluppo di questi ultimi anni del Centro Giovani come spazio per pre-adolescenti e adolescenti, attraverso la felice esperienza dei laboratori pomeridiani (grafico-pittorico, fumetto, danza, etc ), l innesto di una parte della Scuola di Musica, i pomeriggi della Consulta, la ludoteca e la frequentazione libera con l educatore. Allargare il ventaglio di opportunità formative per la creatività dei ragazzi per ora già consistente con i laboratori del Centro Giovani, la Scuola d Arte, la Scuola di Musica, la Scuola di Danza. Sostenere il forte sviluppo che sta avendo il Centro Culturale Venturini come spazio aggregante per adolescenti in particolare nella sezione adolescenti della biblioteca Il Sig.Oreste, nel servizio di prestito dei film e come luogo di studio e ricerca. In questo senso, attivando progetti ponte tra Centro Culturale e Centro Giovani, sfruttando la contiguità fisica, si può costruire un vero e proprio polo aggregativo per l adolescenza per le ore pomeridiane. Allargare la composizione del Tavolo di Promozione per l Agio, come cabina di regia per l analisi e la progettazione comune di interventi insieme con scuola, servizi, terzo settore e genitori. Innovare l esperienza della Consulta dei Ragazzi in senso più operativo/propositivo ed estendendone le composizione ai ragazzi dei primi anni delle superiori, per mantenerli agganciati al territorio. Continuare l ottima esperienza di Ado-network a livello sovracomunale, di cui Massa Lombarda è stata negli ultimi 3 anni comune capofila. Il progetto ha promosso cicli di formazione per gli educatori e insegnanti, serate per i genitori, eventi comprensoriali per ragazzi, interventi specifici sul tema dell integrazione interculturale, ha prodotto video, cortometraggi e
20 pubblicazioni. Una città che si fa grande : i giovani al centro dell attenzione Oggi i giovani stanno vivendo una fase molto delicata. Dal dopoguerra in poi, è la prima generazione le cui aspettative per il futuro sono peggiori di quelle dei loro padri e madri. Occorre pertanto assumere le politiche giovanili come prioritarie per il benessere dell intera comunità. Occorre uno scatto in avanti, deciso e coraggioso. Occorrono risorse, idee e motivazioni. Poche parole e più progetti concreti. E un lavoro di raccordo difficile. Fare politiche per i giovani, che si affacciano al mondo delle università e/o del lavoro e che si apprestano a rendersi autonomi e a costruire una famiglia, significa agire trasversalmente su diversi settori. Non c è ombra di dubbio. In questa fase più che mai i giovani vanno aiutati e sostenuti: Nella loro ricerca dell indipendenza, in particolare sul tema della casa. Il difficile accesso alla casa comporta una tardiva uscita dal nucleo familiare e, di conseguenza, un indipendenza raggiunta con sempre più fatica e ritardo. Le misure di abbattimento del costo dei mutui per la prima casa per le giovani coppie, agevolazione che in diversi comuni è stata abbandonata per motivi finanziari, sono invece uno strumento da preservare e, se possibile, potenziare, continuando a prevedere un plafond dedicato ai lavoratori atipici, categoria alla quale è di fatto escluso l accesso al credito. Oltre a ciò, è l intero sistema delle politiche abitative che va maggiormente orientato al supporto anche delle fasce delle giovani generazioni in difficoltà, tramite gli alloggi protetti e i canoni d affitto calmierati.un altro aspetto da tenere in considerazione sono gli sgravi fiscali (ICI) per i proprietari che affittano a canone concordato. Nel loro orientamento formativo e professionale: in questo senso il prezioso strumento dell Informagiovani, oggi molto apprezzato ed usato come acceso a banche dati utili per la ricerca del lavoro o di percorsi formativi e scolastici, si potenzierà in due direzioni: da una parte con l innesto l applicazione anche sul nostro territorio del nuovo portale regionale degli Informagiovani, che presenta una ricchezza di contenuti e di informazioni inedita e, dall altra, costituendo un progetto sperimentale di consulenze individuale on demand di esperti psicologi nel campo dell orientamento formativo. In questa direzione va anche il progetto di peer-education con la previsione di assemblee aperte in cui i giovani neo-laureati della città raccontano la loro esperienza ai loro concittadini più piccoli che devono ancora intraprendere la scelta universitaria. Nella loro capacità di entrare nel mondo adulto: si pensa in questo senso all attivazione di un ciclo continuo di incontri ( Le chiavi dell accesso ) di approfondimento sulle diverse tematiche che riguardano i temi della casa, del lavoro, della formazione con un taglio molto pragmatico per affrontare i problemi quotidiani. Nell offrire momenti ed opportunità per lo svago, la cultura, il divertimento: una città, per essere attrattiva per i giovani, ha bisogno di spazi, luoghi e
21 momenti per lo svago e il divertimento. Gli investimenti culturali su cinema e teatro tendono a mantenere a Massa Lombarda, città in cui i privati hanno disinvestito da tempo in questi settori, una programmazione. La musica, invece, è forse diventata l elemento trainante e quasi di vocazione del nostro territorio grazie al Riot Fest, ai concerti e alle feste del Centro Giovani, ad alcuni prestigiosi appuntamenti come Crossroads e MassaSonora. Occorre moltiplicare queste opportunità di aggregazione. Il Centro Giovani ha ottime potenzialità e dispone di spazi ampi e attrezzati. Occorre attivare e sostenere soprattutto l auto-gestione e l auto-promozione di gruppi di giovani che si vogliano cimentare come organizzatori e promotori di iniziative, per evitare di cadere nel rischio di eventi calati dall alto. Oltre a ciò Massa Lombarda vanta una Scuola di Musica, una Scuola di Danza, uno spazio atelier a disposizione per mostre di giovani artisti, una sala prove e una sala di incisione, i corsi presso l Aula Multimediale del Centro Culturale. Progetto Radio-Web: si è pensato ad uno strumento nuovo, che parli il linguaggio dei giovani e che usi i loro canali di comunicazione. Una portale internet che sarà una vera e propria radio on line con un comitato di redazione auto-gestito e ricettivo alle collaborazioni di chiunque abbia il desiderio di comunicare attraverso testi scritti, musica, video, programmi radiofonici. La Radio-Web come luogo virtuale anche di partecipazione alle scelte, attraverso un forum aperto in cui ognuno può dibattere dei temi che gli stanno a cuore. Progetto di cittadinanza attiva: intendiamo attivare forme di educazione e partecipazione alla vita della città attraverso: il rafforzamento della Consulta dei ragazzi (11 14 anni) quale laboratorio di partecipazione alla vita della comunità, impegnato a dibattere problematiche d interesse cittadino e a sviluppare percorsi educativi sul tema dei diritti. l istituzione di un Forum Giovani, composto da giovani tra i 15 e i 29 anni, quale strumento innovativo di rappresentanza dei giovani e delle aggregazioni giovanili, luogo di confronto e di comunicazione, uno spazio sociale di aggregazione e partecipazione attiva dei giovani alla vita del proprio comune. Il ForumGiovani dovrà diventare un punto di riferimento per l Amministrazione Comunale per la programmazione di progetti e azioni, con potere consultivo e propositivo. Progetto anziani Il progressivo invecchiamento della popolazione è un dato comune a tutte le Regioni d Italia, ma raggiunge la sua punta massima in Emilia Romagna. La rete dei servizi rivolti agli anziani presente nel nostro Comune, grazie alla flessibilità e alla personalizzazione degli interventi, si dimostra in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio; attraverso lo Sportello delle Opportunità e l Osservatorio per gli Anziani di età superiore ai settanta anni, riusciamo a mantenere un efficace
22 controllo che ci consente di adeguare (dove occorre) i servizi ai nuovi bisogni che sorgono, con particolare attenzione a quegli anziani che vivono soli. Siamo convinti che le persone debbano vedere garantito il loro diritto a restare quanto più possibile nel proprio ambito familiare e - qualora ciò non sia più possibile - possano usufruire di strutture residenziali qualificate, capaci di farsi carico di coloro i quali necessitano di un assistenza continua per la perdita parziale o totale dell autosufficienza. La popolazione anziana è una risorsa preziosa per la comunità: è quindi prioritario valorizzare l apporto che queste persone sono in grado di fornire in forma singola o in quanto componenti attive di associazioni di volontariato. Consolidamento della qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali Abbiamo raggiunto in questi anni livelli ottimali nei servizi erogati nella nostra cittadella socio-sanitaria (Casa Protetta Manuela Geminiani Centro Diurno), sia in termini di qualità, reale e percepita, che di contenimento dei costi. La retta della Casa Protetta è tra le rette più basse di tutta la regione a ulteriore riprova della massima efficienza della struttura di Massa Lombarda. Intendiamo impegnarci per continuare a garantire il progressivo miglioramento dei servizi offerti, degli spazi di vita, attraverso progetti innovativi. Potenziamento dei servizi e degli interventi per il sostegno a domicilio delle persone non autosufficienti e dei loro familiari L assistenza domiciliare, nelle sue varie forme di erogazione, ha da sempre rappresentato per il nostro Comune uno dei servizi fondamentali su cui investire, nella convinzione che è diritto fondamentale della persona, ancorché anziana, poter restare nel proprio ambiente familiare fino a quando questo sia possibile. Proprio per tutelare questo diritto, intendiamo continuare a sviluppare le varie forme in cui l assistenza al domicilio si esplica, anche attraverso lo sviluppo di progettualità sovracomunali che vedono il Comune di Massa Lombarda come ente capofila e in perfetta sintonia con le indicazioni regionali dettate attraverso il Fondo Regionale per la non Autosufficienza. Questi i principali servizi che intendiamo garantire: potenziamento dell assistenza Domiciliare per garantire alle persone non autosufficienti un insieme di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali al proprio domicilio. estensione delle dimissioni protette dagli ospedali, permettendo così ai pazienti, per lo più anziani, un monitoraggio ed un assistenza mirati dopo il loro rientro a casa. fornitura di pasti a domicilio altresì consente il mantenimento della propria autonomia a molti anziani o disabili che vivono soli e si trovano in difficoltà a svolgere alcune attività quotidiane come appunto la preparazione del pasto. consolidamento di servizi di E-CARE: la teleassistenza. Questo innovativo
23 servizio sta cominciando a diffondersi come forma di controllo a distanza attraverso chiamate di compagnia effettuate dagli operatori settimanalmente fuori da situazioni d emergenza. Pensiamo che questo strumento vada ulteriormente diffuso in quanto valido supporto ad un monitoraggio domiciliare della popolazione anziana. progetto Ausilio. Grazie infatti all attività dei volontari sia all interno della Casa Protetta e sia al domicilio permette di affrontare situazioni di solitudine e di disagio,fornendo un sostegno nello svolgere alcune attività quotidiane (la spesa, le ricette mediche ecc.) oppure nella semplice compagnia. trasporto sociale, al fine di garantire la mobilità sul territorio ed il facile raggiungimento dei principali presidi sanitari. IL servizio, svolto in collaborazione con i volontari dell Auser, garantisce mobilità sul territorio alle persone anziane ed il facile raggiungimento dei principali presidi sanitari. Il sostegno alle attività ricreativo-culturali promosse dagli anziani stessi come la programmazione dei soggiorni vacanza invernali ed estivi, alla organizzazione di eventi culturali, alla gestione degli orti, svolgendo un ruoloinsostituibile per la realizzazione di queste attività. La casa, un diritto L emergenza abitativa è un problema rilevante anche per il nostro territorio e nella nostra città si evidenzia sotto due aspetti: l inadeguatezza delle risposte nell ambito del mercato immobiliare per le fasce deboli, quali giovani che formano nuovi nuclei familiari, gli anziani e i soggetti portatori di handicap, i lavoratori immigrati; l accesso al mercato delle locazioni è reso sempre più difficoltoso dalla crescita consistente del costo dei canoni. Riteniamo necessario nei prossimi anni favorire politiche abitative che agevolino l accesso prioritario alle fasce più deboli della società, cercando nello stesso tempo di controllare e calmierare i prezzi dei canoni di libero mercato. Intendiamo inoltre: proseguire negli interventi sul patrimonio pubblico reinvestendo i proventi dei canoni di locazione per la manutenzione e qualificazione degli spazi, proseguire nella politica di sostegno e contributi all affitto per cittadini in particolari condizioni di reddito, proseguire nel cercare accordi con gli istituti di credito locali al fine di favorire tassi di mutuo agevolati per l acquisto della prima casa rivolti in particolare alle giovani coppie. cercare forme di agevolazione e sostegno per gli interventi di recupero delle case in centro storico verificare la concreta fattibilità di realizzare interventi di edilizia convenzionata in accordi con i privati interessati, in base agli impegni assunti con il Piano Strutturale Comunale. realizzare attraverso un progetto di recupero del comparto urbanistico del
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