I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012

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1 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DELL AQUILA Commissione Sicurezza I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012 GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 ORE 9.00 SALA CONVEGNI ANCE L AQUILA

2 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DELL AQUILA Commissione Sicurezza Evoluzione normativa dei costi della sicurezza : La valutazione dei costi della sicurezza nel progetto preliminare, definitivo ed esecutivo Arch. Daniela Gallo GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 ORE 9.00 SALA CONVEGNI ANCE L AQUILA

3 Legge sulle opere pubbliche 2248/1865 La normativa.. APPALTI PUBBLICI 3 distinti Decreti Legislativi 358/92 Legge Merloni Sopra soglia Sopra e sotto soglia 157/95 158/95 109/94 3 atti normativi Merloni bis Merloni ter Merloni quater Regolamento per forniture 216/95 101/95 415/98 166/02 Sotto soglia 573/94 Nuovo regolamento generale Codice dei contratti pubblici 163/06 Regolamento di attuazione207/10

4 La normativa.. APPALTI PUBBLICI Uniformare il sistema degli appalti alla normativa europea; Introdurre una rigorosa strategia di pianificazione basata sull analisi costi/benefici. Stabilire una particolare attenzione alla fase di progettazione per ridurre e contenere il ricorso alle varianti ( causa di variazione delle previsioni di spesa iniziali) Introdurre i criteri di qualità per la qualificazione delle imprese; Adeguare la norma con caratteristiche di trasparenza e di garanzia degli appalti; Aggiornare le metodologie di monitoraggio e controllo dei progetti risalenti al R.D. 350/1895

5 PROGETTO ESECUTIVO solo per la parte architettonica dal PROGETTO DI MASSIMA alla COSTRUZIONE adottando varianti in corso d'opera con una lievitazione dei costi Uniformare il sistema degli appalti alla normativa europea; Introdurre una rigorosa strategia di pianificazione basata sull analisi costi/benefici. Stabilire una particolare attenzione alla fase di progettazione per ridurre e contenere il ricorso alle varianti ( causa di variazione delle previsioni di spesa iniziali) Introdurre i criteri di qualità per la qualificazione delle imprese; Adeguare la norma con caratteristiche di trasparenza e di garanzia degli appalti; Aggiornare le metodologie di monitoraggio e controllo dei progetti risalenti al R.D. 350/1895 il PROGETTO è chiamato a divenire l'ambito di maggiore responsabilità dell'esecuzione dell'opera e all'impresa non spetta che eseguire quanto indicato dal progetto, ESSENDO LE VARIANTI IN CORSO D'OPERA NON AMMESSE, O INDICATE COME UN'ECCEZIONE.

6 Infatti.. La normativa.. APPALTI PUBBLICI L obiettivo di stabilire una particolare attenzione alla fase di progettazione per ridurre e contenere il ricorso alle varianti (causa di variazione delle previsioni di spesa iniziali) È DETERMINATO DAI I vincoli e limiti di spesa che devono essere contenuti nel documento preliminare compito che la stazione appaltante svolge attraverso il Responsabile Unico del Procedimento.

7 Art. 16 (D.P.R ) Quadri economici Vincoli e limiti di spesa contenuti nei. 1. I quadri economici degli interventi sono predisposti con progressivo approfondimento in rapporto al livello di progettazione al quale sono riferiti e con le necessarie variazioni in relazione alla specifica tipologia e categoria dell intervento stesso e prevedono la seguente articolazione del costo complessivo: a.1) lavori a misura, a corpo, in economia; a.2) oneri della sicurezza, non soggetti a ribasso d asta; b) somme a disposizione della stazione appaltante per: I vincoli e limiti di spesa devono essere contenuti nel documento preliminare compito che la stazione appaltante svolge -Lavori attraverso in economia il Responsabile Unico del - Rilievi, indagini Procedimento. -Allacciamenti PPSS - Imprevisti -Acquisizioni aree o immobili - Accantonamenti -Spese. Etc.

8 La progettazione pertanto Quindi.. la progettazione va sviluppata passando attraverso tre livelli di successivi approfondimenti tecnici. E che trova applicazione e conferma Codice dei Contratti Pubblici e Regolamento di Attuazione 163/06 207/10

9 Studio di fattibilità Preliminare Definitivo Cantierizzabile Esecutivo

10 Studio di fattibilità IN GARA Preliminare Appalto integrato Ex appalto concorso Definitivo Cantierizzabile Esecutivo

11 La progettazione deve essere pertanto condotta nel pieno rispetto dei vincoli esistenti, preventivamente accertati, e DEI LIMITI DI SPESA PRESTABILITI. EVOLUZIONE DEL PROGETTO

12 Art. 10 (D.P.R ) Funzioni e compiti del Responsabile del Procedimento Comma 2. ( ) assume il ruolo di Responsabile dei Lavori, ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Art. 10 (D.P.R. 207/2010) Articolo 90 L.lgs 81/08 e smi Obblighi del Committente o del Responsabile dei Lavori Comma 1. ( ) nelle fasi di progettazione dell opera, si attiene ai principi e alle misure generali di tutela di cui all art. 15, in particolare: a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche ed organizzative, onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro (..) b) all'atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro. Art. 90 L.lgs 81/08 e smi

13 Art. 15 (D.P.R Disposizioni preliminari per la progettazione dei lavori e norme tecniche 2. Il progetto è redatto, (..) secondo tre progressivi livelli di definizione: preliminare, definitivo esecutivo. I tre livelli costituiscono una suddivisione di contenuti che tra loro interagiscono e si sviluppano senza soluzione di continuità.

14 Art. 15 (D.P.R. 207/2010) Disposizioni preliminari per la progettazione dei lavori e norme tecniche Comma 9. Gli elaborati progettuali prevedono ( ) Lett. d) lo studio e la stima dei costi per la copertura finanziaria ( ) Comma 11. I progetti devono essere redatti secondo criteri diretti a salvaguardare i lavoratori nella fase di costruzione e in quella di esercizio, gli utenti nella fase di esercizio nonché la popolazione delle zone interessate dai fattori di rischio per la sicurezza e la salute.

15 Studio di fattibilità Art. 14 (D.P.R ) Studio di fattibilità 1. Lo studio di fattibilità si compone di una relazione illustrativa contenente: a) le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare; b) l'analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata; c) la verifica della possibilità di realizzazione mediante i contratti di partenariato pubblico/privato di cui all'articolo 3, comma 15-ter, del codice; d) l'analisi dello stato di fatto, nelle sue eventuali componenti architettoniche, geologiche, socioeconomiche, amministrative; e) la descrizione, ai fini della valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica dell'intervento, dei requisiti dell'opera da progettare, delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto nel quale l'intervento si inserisce, con particolare riferimento alla verifica dei vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici interferenti sulle aree o sugli immobili interessati dall'intervento, nonché l'individuazione delle misure idonee a salvaguardare la tutela ambientale e i valori culturali e paesaggistici.

16 Preliminare Art. 17 (D.P.R ) Documenti componenti il progetto preliminare Il progetto preliminare definisce le Comma 1 caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire nel rispetto delle indicazioni del documento preliminare alla progettazione; ( )

17 Preliminare Art. 17 (D.P.R ) Documenti componenti il progetto preliminare a) relazione illustrativa; b) relazione tecnica; c) studio di prefattibilità ambientale; d) indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari; d) studi necessari per un adeguata conoscenza del contesto in cui è inserita l opera ( ) e) planimetria generale e schemi grafici; f) prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza con i contenuti minimi di cui al comma 2; g) calcolo sommario della spesa; h) quadro economico di progetto; i) piano particellare preliminare delle aree o ri-lievo di massima degli immobili.

18 Lett.f) prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza con i contenuti minimi di cui al comma 2; 2. I contenuti minimi dell elaborato di cui al comma 1, lettera f), sono i seguenti: ( ) d) la stima sommaria dei costi della sicurezza, determinata in relazione all opera da realizzare sulla base degli elementi di cui alle lettere da a) a c) secondo le modalità di cui all articolo 22, comma 1, secondo periodo.

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20 Art. 17 (D.P.R ) Documenti componenti il progetto preliminare 2. I contenuti minimi dell elaborato ( ) sono i seguenti: a) l identificazione e la descrizione dell opera, esplicitata con: 1) la localizzazione del cantiere e la descrizione del contesto in cui è prevista l area di cantiere; 2) una descrizione sintetica dell opera, con riferimento alle scelte progettuali preliminari individuate nella relazioni di cui agli articoli 18 e 19; b) una relazione sintetica concernente l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all area ed all organizzazione dello specifico cantiere nonché alle lavorazioni interferenti; ALLEGATO XV D.lgs 81/08 e smi Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: a) l identificazione e la descrizione dell opera, esplicitata con: 1) l'indirizzo del cantiere; 2) la descrizione del contesto ( ) 3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche; b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, ( ) c) una relazione concernente l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;

21 Art. 17 (D.P.R ) Documenti componenti il progetto preliminare ALLEGATO XV D.lgs 81/08 e smi Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 1) all'area di cantiere, 2) all'organizzazione del cantiere, 3) alle lavorazioni, e) le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, (..) f) le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva di cui ai punti e ; g) le modalità organizzative della cooperazione e del Coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi; h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, (..) d) la stima sommaria dei costi della sicurezza, determinata in relazione all opera da realizzare sulla base degli elementi di cui alle lettere da a) a c) secondo le modalità di cui all articolo 22, comma 1, secondo periodo. i) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; l) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi del punto 4.1.

22 Studio di fattibilità Preliminare NO PIANO SICUREZZA PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO art.17 comma 1 lett f) DPR 207/10 e art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Definitivo Aggiornamento del documento PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Esecutivo PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IN GARA PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

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38 La finalità di quanto detto.

39 Preliminare Definitivo PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO art.17 comma 1 lett f) DPR 207/10 e art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Aggiornamento del documento PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Esecutivo PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IN GARA PIANO DI SICUREZZA e COORDINAMENTO art.100 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

40 GRAZIE PER L ATTENZIONE Arch. Daniela Gallo

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