Il Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo

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2 Il Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo Il Programma di Cooperazione Italia-Francia marittimo per il periodo , cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) interessa le Regioni Liguria, Sardegna, Corsica e le province costiere della Toscana Ha come obiettivo principale Migliorare e qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali, e di integrazione delle risorse e dei servizi al fine di accrescere la competitività, assicurare la coesione dei territori e favorire nel contempo occupazione e sviluppo sostenibile

3 Il Temi chiave del PO Italia-Francia Marittimo Lo spazio transfrontaliero marittimo: che cioè il mare sia considerato come opportunità di sviluppo e risorsa da valorizzare, piuttosto che come ostacolo alla continuità territoriale e allo sviluppo congiunto. Le reti materiali e immateriali, essenziali per rendere più competitiva e attraente l area di cooperazione nel contesto mediterraneo. La Competitività integrata nel contesto mediterraneo e globale, ovvero, l esigenza di investire sull integrazione, la modernizzazione e innovazione del sistema produttivo. Il patrimonio culturale e naturale: un approccio congiunto in termini di conservazione e valorizzazione permetterà di ottimizzare la gestione di questa ricchezza, specialmente in una prospettiva di attrattività turistica di questo spazio tirrenico. Lo scambio e l integrazione di funzioni rare e/o di eccellenza, ovvero valorizzare l accesso ai servizi presenti nell area.

4 Gli Assi di intervento e gli obiettivi del Programma ASSI 1. Accessibilità e reti di comunicazione 2. Innovazione e competitività 3. Risorse Naturali e Culturali 4. Integrazione delle risorse e dei servizi OBIETTIVI Migliorare l accesso alle reti materiali e immateriali e ai servizi di trasporto, al fine di sviluppare l integrazione di queste reti e di renderle competitive Favorire lo sviluppo congiunto dell innovazione e dell imprenditorialità, nell obiettivo più ampio della competitività delle PMI, dell industria, dell agricoltura, dell artigianato, del turismo e del commercio transfrontaliero Promuovere la protezione, la gestione e la valorizzazione congiunta delle risorse naturali e culturali e la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici, al fine di avviare una strategia comune di orientamento alla sostenibilità e alla valorizzazione dell area di cooperazione Sviluppare la collaborazione e favorire la creazione di reti per migliorare l accesso ai servizi pubblici e alle funzioni rare, e rafforzare il collegamento tra aree urbane e rurali al fine di contribuire alla coesione territoriale

5 I progetti semplici e strategici Il PO Italia-Francia Marittimo prevede due tipi di progetti Un progetto semplice è un insieme di attività fra loro integrate e promosse da più partner che si propone di contribuire al raggiungimento di uno degli Obiettivi del Programma, attraverso l utilizzo di metodi e strumenti innovativi Un progetto strategico è composto da più operazioni fra loro integrate funzionalmente e proposta da più beneficiari, che si proponga di contribuire significativamente al raggiungimento di uno degli Obiettivi del Programma

6 Il partenariato nei programmi di Cooperazione I progetti sono presentati da un partenariato composto da almeno due soggetti di due stati membri e deve essere rappresentativo di entrambe le frontiere nazionali interessate all area di cooperazione (Italia e Corsica). Deve essere in grado di coinvolgere i soggetti istituzionali che sono responsabili del settore interessato dal progetto. Il partenariato opera sulla base di un accordo valido per tutti i partner che favorirà il corretto esercizio della governance del progetto e della corresponsabilizzazione di tutti i partner rispetto all esito finale del progetto nel suo complesso. Ciascun partner è responsabile delle proprie azioni di progetto all interno di un quadro di attività condiviso, sostiene le spese corrisponenti, e condivide con gli altri partner i risultati e gli obiettivi conseguiti

7 Il progetto Biomass Asse del PO cui si riferisce Obiettivo specifico del PO Asse 3 - Risorse naturali e culturali Promuovere l utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e alternativa e la diffusione della cultura del risparmio energetico Partenariato Province di Lucca (capofila), Massa-Carrara, Pisa, Grosseto, Regione Liguria, Provincia di Nuoro, Odarc (Corsica) Durata del progetto 26 mesi: Aprile 2009 Maggio 2011

8 Il progetto Biomass Obiettivo generale del progetto Destinatari Promuovere e gestire le biomasse di origine forestale ed agricola quali fonti energetiche rinnovabili, verificando le effettive opportunità che offrono per diminuire i costi energetici, tutelare e valorizzare le risorse naturali, diminuire l utilizzo di combustibili fossili Si rivolge a tutti i soggetti interessati alla strutturazione ed organizzazione delle filiere locali per la fornitura della biomassa, a creare gli impianti ed utilizzarne l energia o il calore prodotti Attività - Ricerca e scambio sullo stato dell arte delle esperienze maturate nei territori dei singoli partner - Valutazione delle potenzialità dei territori in termini di risorse boschive e agricole disponibili e dei siti più adatti dove realizzare gli impianti - Creazione di un sistema di governance delle risorse che coinvolga tutti i livelli istituzionali - Promozione di forme associative che uniscano le istituzioni pubbliche locali, le proprietà forestali private, e le aziende del settore agro-forestale per la fornitura di materia prima destinata agli impianti - Sperimentazione e valutazione del funzionamento di impianti e filiere nei territori partner Risultato atteso Definire degli strumenti ed un sistema di governance che permettano alle istituzioni locali dell area di cooperazione di governare in maniera razionale la risorsa biomassa, sulla base dei criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

9 La prima fase del progetto Biomass Conferenza di lancio del progetto - Lucca, 26 maggio 2009 Seminario sullo stato dell arte L uso delle biomasse nella zona di cooperazione e visita agli impianti di teleriscaldamento corsi Corte (Corse), 9-10 luglio 2009 Seminario conclusivo della prima fase del progetto Biomass e visita agli impianti della Val di Stura (GE) Genova, settembre 2009 Plastico dell impianto di Corte Piazzale di stoccaggio (Corse) Impianto in Val di Stura (GE)

10 Le azioni comuni del progetto Biomass: risultati della prima fase di realizzazione Azione 1 - Inquadramento dello stato attuale delle filiere agroenergetiche, degli impianti esistenti, e di studi pregressi negli ambiti territoriali dei partner, per la determinazione dello stato dell arte e per la definizione di un Piano di Lavoro condiviso determinazione dello stato dell arte, dei progetti pilota, delle ricerche realizzate, dei sistemi/protocolli di misurazione esistenti, e contributo per la definizione di un Piano di Lavoro condiviso Azione 2 - Attività di ricerca, raccolta, messa a sistema e analisi comparativa delle politiche, normative, leggi e strumenti di governance comunitari, nazionali (Italia e Francia), regionali (Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica) e locali con riferimento all area di cooperazione del Programma, relativi alla valorizzazione della biomassa forestale e agricola a fini energetici. Definizione degli obiettivi di miglioramento della governance della risorsa biomassa a fini energetici e contributo alla definizione del Piano di Lavoro condiviso, per quanto riguarda il percorso metodologico da seguire per il miglioramento delle politiche e del sistema di governance

11 Azione 1: la ricognizione dello stato dell arte nel territorio provinciale Costituzione di un tavolo tecnico Provincia Comunità Montana Ricognizione dello stato dell arte Livello 1: Esperienze sulle biomasse ad uso energetico Livello 2: stima della disponibilità di biomassa Esperienze applicative su produzione, raccolta, utilizzo a fini energetici di biomasse di origine forestale e residuale agricola (in funzione e programmate). Studi e ricerche realizzate, o in corso di realizzazione, interessanti per la stima del potenziale di biomasse agro-forestali ad uso energetico a scala territoriale. Piani di gestione e assestamento forestale (quando previsti). Dichiarazioni ed autorizzazioni al taglio (superfici medie degli ultimi anni).

12 Azione 2: i possibili modelli di governance della filiera (1/2) Comitati locali Strumento operativo a livello locale finalizzato a condividere le diverse attività di progetto tra soggetti pubblici (Comuni, Comunità montane, Agenzie energetiche, associazioni di categoria) e privati (consorzi, imprenditori, ecc.) Accordi volontari Strumento (utilizzato nell ambito del PER Toscana del 2000) finalizzato ad aprire su singola iniziativa progettuale (accordo volontario di progetto) o per la partecipazione alle misure di finanziamento in specifici settori (accordo volontario di settore) un tavolo di concertazione nel quale vengono fissati i termini di esecuzione del progetto, le parti interessate e le percentuali di finanziamento. da A.Giachi (Promo PA Fondazione) Seminario tecnico Biomass, Genova 23 settembre 2009

13 Azione 2: i possibili modelli di governance della filiera (2/2) Consorzio forestale pubblico-privato Strumento utilizzato per gestire in maniera innovativa le proprietà boschive pubbliche e private ma che può essere allargato anche ad altri soggetti della filiera. Accordo di programma, patto territoriale, contratto d area Strumenti che pongono l ente locale come vettore di un contratto che coinvolge diversi attori economici e sociali nella gestione di progetti a valenza regionale determinando le risorse pubbliche e private da allocare. Tali strumenti sono stati raramente utilizzati nel settore delle bioenergie ma si sono dimostrati molto efficaci per la gestione di comparti particolarmente complessi. da A.Giachi (Promo PA Fondazione) Seminario tecnico Biomass, Genova 23 settembre 2009

14 Il quadro delle variabili e dei fattori condiviso nel progetto Biomass Settori vari, anche agricoltura, ortofloricolo, vivaismo Secteurs divers: aussi agriculture, floriculture, Sostenibilità Durabilité Tecnologie disponibili Technologies disponibles Commercializzazione Commercalisation Supporto alle decisioni. Strumento di Governance Supporte aux décisions. Instrument de Gouvernance Localizzazione impianti (filiere) Localisation installations (filières) Fattibilità (economica) Factibilité (économique) Logistica/Logistique Finanziamenti a sostegno delle filiere e impianti Financements pour les filières et installations Modello da trasferire Modèle à Transférer da M.Zecca Provincia di Lucca (Conferenza di lancio del progetto Biomass, Lucca 26 maggio 2009)

15 Il piano di lavoro comune e le azioni locali del progetto Biomass Il quadro comune Le azioni locali Raccolta ed organizzazione in database aggiornabile dei dati inerenti la disponibilità di risorsa a partire dai dati già esistenti Individuazione dei parametri e delle variabili (tecniche, economiche, sociali, ambientali, logistiche e tecnologiche) incidenti sulla Valutazione di fattibilità degli impianti e sui Piani di approvvigionamento Implementazione dati (forestali, proprietà, infrastrutture etc.) Database su piattaforma GIS e dialogante col sistema informativo territoriale Formazione degli enti territoriali per l interrogazione/implementazione del database Sperimentazione dei metodi sulle esperienze concrete del territorio (validazione dei protocolli e verifica sul campo delle rese) Inserimento delle variabili di fattibilità su piattaforma GIS per la definizione dello strumento di supporto alle decisioni Individuazione di modelli di governance comune da verificare attraverso le attività dei partner Avvio del percorso di partenariato locale, sperimentazione del modello di governance e sviluppo dei possibili strumenti per la creazione/gestione di più filiere locali di biomasse agroforestali ad uso energetico

16 conclusioni Le aspettative del progetto Biomass per il territorio della provincia di Massa-Carrara Disporre di uno strumento interrogabile ed aggiornabile di supporto alla gestione della risorsa bosco ed alla programmazione forestale a scala provinciale e comunale Offrire opportunità occupazionali nel settore agro-forestale nell ottica di filiere locali nelle quali le imprese agro-forestali siano gli attori principali Valorizzare le risorse locali sia in termini quantitativi (disponibilità di biomasse) che qualitativi (qualificazione tecnici degli enti locali, tecnici del settore, imprese agroforestali) Attivazione tutte le sinergie presenti sul territorio con un approccio sistemico ed integrazione con gli altri strumenti di programmazione territoriale

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