Modifiche al Codice delle legge antimafia e delle misure di prevenzione
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- Giuseppina Perrone
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1 Modifiche al Codice delle legge antimafia e delle misure di prevenzione (Schema di decreto legislativo n. 103) N settembre 2014
2 Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Verifica delle quantificazioni Modifiche al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (Schema di decreto legislativo n. 103) N settembre 2014
3 La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi. SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO Servizio Responsabile / bs_segreteria@camera.it SERVIZIO COMMISSIONI Segreteria della V Commissione / com_bilancio@camera.it - 2 -
4 Estremi del provvedimento Atto n.: 103 Natura dell atto: Titolo breve: Relatore per la Commissione: Gruppo: Schema di decreto legislativo Ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia De Mita PI Relazione tecnica: presente verificata dalla Ragioneria generale Assegnazione Alla II Commissione ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento (termine per l esame: 4 ottobre 2014) Alla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento (termine per l esame: 4 ottobre 2014) - 3 -
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6 INDICE ARTICOLI DA 1 A MODIFICHE ALLA NORMATIVA RELATIVA ALLA DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA... 3
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8 PREMESSA Lo schema di decreto legislativo reca ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), nonché nuove disposizioni in tema di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n La relazione illustrativa ricorda che con l articolo 2 della legge 136/2000 il Governo è stato delegato ad emanare un decreto legislativo per aggiornare, anche in chiave di semplificazione, la disciplina della documentazione antimafia, cioè delle comunicazioni e delle informazioni antimafia che le pubbliche amministrazioni devono acquisire prima di stipulare contratti o concedere a soggetti privati provvedimenti di natura concessoria o autorizzatoria. In attuazione di tale norma è stato emanato il D. Lgs. 159/2011, con il quale è stata esercitata, data la stretta connessione esistente tra le materie, anche la delega legislativa conferita dall'articolo 1 della medesima legge 136/2010, relativa all'adozione di un Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. La relazione ricorda, inoltre, che gli articoli 1 (comma 5) e 2 (comma 4) della legge 136/2010 hanno, autorizzato il Governo ad emanare norme integrative e correttive del primo decreto legislativo (D. Lgs. 159/2011) entro tre anni dalla sua entrata in vigore, avvenuta il 13 ottobre 2011, nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi recati dalle altre previsioni contenute nei medesimi articoli. Il testo in esame è corredato di relazione tecnica, positivamente verificata dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Si esaminano di seguito le norme considerate dalla relazione tecnica, nonché le altre disposizioni che presentano profili di carattere finanziario. VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI ARTICOLI da 1 a 6 Modifiche alla normativa relativa alla documentazione antimafia Le norme, secondo quanto precisato nella relazione illustrativa, introducono misure di semplificazione e di alleggerimento degli oneri amministrativi sostenuti per la produzione della documentazione antimafia. In particolare si precisa 1 che, ai fini del rilascio dell'informazione antimafia, le verifiche sui familiari dei soggetti titolari degli incarichi rilevanti nelle società o negli enti richiedenti sono svolte solo sui familiari maggiorenni residenti nel territorio dello Stato (articolo 1). 1 Riformulando l articolo 85, comma 3, del decreto legislativo n. 159/
9 Sono introdotte alcune modiche al procedimento di rilascio delle comunicazioni antimafia richiesto per la stipula di contratti pubblici e per l assegnazione di concessioni, autorizzazioni e finanziamenti di importo inferiore alla soglia di 150 mila euro. In primo luogo, è stabilito che la comunicazione antimafia è acquisita direttamente dalle amministrazioni richiedenti attraverso il collegamento automatico alla Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, salvo che da questa risultino iscrizioni indicative dell'esistenza di situazioni ostative al rilascio della comunicazione medesima; in tal caso, il Prefetto avvia un procedimento di riscontro sull attuale effettività delle iscrizioni e adotta il provvedimento conclusivo (comunicazione antimafia liberatoria o interdittiva). In secondo luogo, viene modificata la disciplina che tratta dei tempi e del procedimento di rilascio della comunicazione antimafia nell'ipotesi in cui risultino, nella Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, iscrizioni circa l'esistenza di situazioni ostative: da un lato si riduce da quarantacinque a trenta giorni il termine entro il quale il Prefetto verifica l'attualità delle predette iscrizioni, dall altro si prevede che l'amministrazione procedente, spirato il termine sopracitato, proceda, previa acquisizione di un'autocertificazione attestante l'assenza delle situazioni ostative, a stipulare il contratto o a rilasciare il provvedimento richiesto dall'impresa sotto condizione risolutiva, da azionare nel caso in cui il Prefetto, all'esito dei controlli, adotti una determinazione di tenore interdittivo. E, infine, disciplinato il caso in cui l impresa, pur non risultando interessata da iscrizioni indicative dell'esistenza di situazioni ostative al rilascio della comunicazione antimafia, sia comunque oggetto di tentativi di infiltrazione mafiosa; in tale ipotesi l articolo 89-bis del D. Lgs. 159/2011, introdotto dal testo in esame, consente al Prefetto di adottare un informazione antimafia interdittiva in luogo della semplice comunicazione richiesta dall amministrazione procedente (articolo 2). Analogamente alle norme sopra descritte, ulteriori modifiche sono apportate alla disciplina della comunicazione antimafia collegata alla stipula di contratti o al rilascio di provvedimenti di valore superiore alla soglia di 150 mila euro. In particolare, vengono ridefiniti sia il sistema di rilascio dell'informazione antimafia sia i criteri di individuazione del Prefetto competente ad eseguire le verifiche dell'attualità delle iscrizioni negative presenti nella richiamata Banca dati (articolo 3). Viene integrata la disciplina relativa alla Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, stabilendo che la stessa possa connettersi all Anagrafe nazionale della popolazione residente per l acquisizione di dati. Si prevede, inoltre, che qualora eventi eccezionali impediscano il funzionamento della Banca dati nazionale unica, la comunicazione antimafia è sostituita dall autocertificazione secondo le modalità previste dall articolo 89 del D. Lgs. 159/2011 e l informazione antimafia viene invece rilasciata secondo le modalità stabilite dall articolo 92, commi 2 e 3, del medesimo decreto legislativo (termine di quarantacinque giorni, prorogabile per altri trenta giorni in caso di - 4 -
10 verifiche di particolare complessità; pagamento del valore delle opere già eseguite e rimborso delle spese sostenute nel caso di revoca delle autorizzazioni e concessioni rilasciate sotto condizione risolutiva). Il mancato funzionamento e il ripristino della Banca dati nazionale unica sono resi noti attraverso la pubblicazione di appositi avvisi sui siti istituzionali del Ministero dell interno e delle Prefetture (articolo 4). E stabilito che dall attuazione delle norme in esame non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e che le amministrazioni provvedono ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legislazione vigente (articolo 5). La relazione tecnica ribadisce quanto affermato dalla relazione illustrativa, ossia che le norme in esame determinano semplificazioni procedurali e un alleggerimento degli oneri amministrativi connessi al rilascio della documentazione antimafia, senza comunque incidere sul livello di efficacia e di approfondimento delle verifiche preventive. Le norme non implicano, quindi, nuovi profili di onerosità rispetto alla legislazione vigente. La relazione tecnica evidenzia altresì che le modifiche apportate alla legislazione vigente, qualora non abbiano natura meramente procedurale, sono finalizzate, per lo più, a diminuire la mole dei dati che devono essere acquisiti dalle amministrazioni per richiedere la documentazione antimafia ovvero riducono il numero delle istanze che dovranno essere presentate. Con riferimento all articolo 4, comma 1, lettera b), che introduce una specifica disciplina per i casi di mancato funzionamento della Banca dati nazionale unica, la relazione tecnica evidenzia che gli adempimenti previsti a carico del Ministero dell interno si sostanziano in obblighi di pubblicità che devono essere assolti esclusivamente attraverso i siti istituzionali dello stesso dicastero, che è in grado di svolgerli con le risorse disponibili a legislazione vigente. Al riguardo, premesso che le norme in esame intervengono sulle modalità e sui criteri da seguire per il rilascio di una certificazione già prevista a legislazione vigente, andrebbe comunque escluso, sotto il profilo applicativo, che la riduzione dei termini massimi per il rilascio della comunicazione antimafia 2 possa determinare un apprezzabile incremento dei volumi di attività amministrativa, con eventuali riflessi di carattere finanziario. 2 Riduzione dei termini prevista nell ambito della riformulazione dell articolo 88, comma 4, del D. Lgs. 159/2011 prevista dall art. 2, c. 2, lett. b), numero 1), del testo in esame
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