IL VALORE DELLA FIDUCIA. STRUMENTI INNOVATIVI PER COMUNICARE LA SOSTENIBILITA: VALORE CONDIVISO e ENERGY SAVING COMPANY
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- Rosina Alfano
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1 IL VALORE DELLA FIDUCIA STRUMENTI INNOVATIVI PER COMUNICARE LA SOSTENIBILITA: VALORE CONDIVISO e ENERGY SAVING COMPANY
2 SOSTENIBILITA La sostenibilità rappresenta una grande opportunità per le imprese, non un vincolo. Sostenibilità è anche uno strumento di marketing: i temi della sostenibilità e della responsabilità sociale sono comunicabili sul prodotto e rappresentano un elemento di competitività
3 VALORE CONDIVISO E ENERGY SAVING COMPANY
4 VALORE CONDIVISO Standard e marchio di proprietà di CSQA Si ispira ai principi e agli approcci codificati in norme volontarie (es: ISO 26000, BS 8903) E una certificazione volta a migliorare la reputazione, rendere più credibile la comunicazione sui temi della sostenibilità, favorire la differenziazione di un prodotto/servizio E uno strumento innovativo che consente di approcciare il tema della sostenibilità focalizzando l attenzione e le risorse su temi ritenuti realmente prioritari insieme a uno o più stakeholder di riferimento e pertinenti rispetto al prodotto/servizio e alla filiera / supply chain di riferimento E una certificazione che si adatta alle strategie e agli obiettivi aziendali E uno strumento a supporto della verificabilità dei valori condivisi con gli stakeholder che un organizzazione intende comunicare all esterno E una certificazione veicolabile sul prodotto
5 VALORE CONDIVISO(1) Il risultato dell insieme delle politiche e delle pratiche operative che consentono ad una organizzazione di aumentare la propria competitività dimostrando contemporaneamente di far avanzare le condizioni economiche e sociali di uno o più stakeholder di riferimento (es: una comunità, un gruppo di fornitori, etc). Tale risultato può essere di vario genere: un contenimento di un prezzo pagato dai consumatori in un certo periodo di riferimento, un miglioramento del prezzo pagato ai fornitori, la riduzione di un impatto, un percentuale di prodotti con garanzia di provenienza, etc (1) M.E. Porter e Mark R. Kramer, Harvard Business Review Gen-Feb.2011 CATENA DEL VALORE sequenza completa di attività o di soggetti che forniscono o ricevono valore sotto forma di prodotti o servizi (ISO 26000)
6 REQUISITI PRINCIPALI 1. Approccio strategico e definizione del valore condiviso 2. Coinvolgimento delle parti (stakeholder) 3. Gestione
7 1 - APPROCCIO STRATEGICO L'organizzazione richiedente la certificazione deve definire una politica chiara in materia di sostenibilità approvata da parte dai vertici aziendali (CdA), dell organizzazione che fornisca indicazioni chiare al personale e alle parti interessate. La politica deve essere diffusa alle funzioni pertinenti e da essi sottoscritta
8 VALORI Il Valore Condiviso viene declinato in requisiti/caratteristiche di sostenibilità che il richiedente si impegna a garantire e che devono essere individuati all interno di uno o più dei tre pilastri della sostenibilità: -Sociale -Economico -Ambientale
9 I TRE PILASTRI DELLA SOSTENIBILITA SOCIALE ECONOMICA AMBIENTALE Sicurezza, pari opportunità, conciliazione (aziende family friendly), formazione life-long, politica di approvvigionamento delineata e definita da obiettivi di tipo sociale ecc Riduzione delle emissioni, riduzione degli impatti (acqua, terreno, aria), politica di approvvigionamento delineata e definita da obiettivi di tipo ambientale ecc PREZZO EQUO PAGATO AGLI AGRICOLTORI
10 ESEMPI DI TEMI TEMI AMBIENTALI TEMI SOCIALI TEMI ECONOMICI Emissioni in ARIA (utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale per quanto riguarda ad esempio l emissione di gas serra) Pratiche di lavoro (sicurezza) Creazione di posti di lavoro (es. ripresa del lavoro dopo periodi di maternità, creazione di un mercato per prodotti riciclati o biologici o altro) Rilascio in ACQUA (utilizzo di prodotti a basso impatto inquinante sulle risorse d acqua) Rilascio nel TERRENO (utilizzo di prodotti a basso impatto inquinante sulla risorsa terra. Es. prodotti biologici) Pratiche di lavoro (pari opportunità, part time, conciliazione ecc) Formazione (predisposizione di piani di formazione mirati per gli addetti, per gli utenti, per i fornitori ecc) Conoscenza del ciclo di vita del costo /prezzo (dare valore al denaro) Supporto alle piccole e medie imprese ENERGIA: utilizzo efficace dell energia possibilmente da fonti rinnovabili; riduzione dell emissione di energia termica, di radiazioni, di rumore ecc. Benefici alla comunità(organizzazione di incontri di condivisione, approfondimenti di tematiche relative in genere al miglioramento del livello di qualità della vite ) Assicurazione di business continuity RICICLO e RIUSO di prodotti Selezione dei fornitori (privilegiare piccoli e medi fornitori per estendere la catena del valore, avvalersi di forniture fair trade o comunque dando preferenza al prezzo sostenibile ecc)
11 IDENTIFICAZIONE DEGLI STAKEHOLDER L identificazione degli stakeholder è uno dei punti fondamentali per la costruzione di valore condiviso ovvero per una adeguata declinazione in requisiti/caratteristiche Gli stakeholder possono essere: STAKEHOLDER Individuo o gruppo che ha un interesse in qualunque delle decisioni o attività di un organizzazione Governance dell organizzazione (proprietari, azionisti, investitori) Dipendenti Clienti / utenti / consumatori Fornitori di prodotti e servizi e partner Collaboratori Concorrenti Organizzazioni governative Comunità e società Ambiente (ecosistema, biodiversità, animali, uso efficiente delle risorse.)
12 2 - CONDIVISIONE Oltre all identificazione, è fondamentale la comprensione delle aspettative espresse dagli stakeholder e la coerenza della risposta dell organizzazione a queste aspettative e preoccupazioni. La condivisione è il frutto di una processo relazionale dinamico e strutturato (non saltuario, non improvvisato) Questo processo deve essere adeguatamente formalizzato anche nella fase di co-valutazione dei risultati / prestazioni delle attività poste in essere e derivanti dai requisiti/caratteristiche che si vogliono condividere e garantire. «Una questione può essere pertinente anche se non è specificatamente identificata dagli stakeholder che essa consulta» (ISO 26000).
13 3 - GESTIONE Definizione degli obiettivi Monitoraggio degli indicatori Gestione delle NC e dei reclami Gestione delle relazioni e monitoraggio delle performance Riesame Comunicazione esterna
14 La certificazione di Valore Condiviso può essere comunicata non solo sul materiale pubblicitario/promozionale ma anche direttamente sul prodotto diventando quindi un interessante strumento di comunicazione verso clienti e consumatori.
15 LA PRIMA CERTIFICAZIONE COOP ITALIA - FITS IL PRODOTTO: la pasta, uno dei prodotti più caratteristici del Made in Italy: PASTA IL TEMA: una esigenza economico-sociale di grande attualità, garantire un prezzo equo al produttore di cereali coltivati in Italia.
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17 ENERGY SAVING COMPANY ENERGY SAVING COMPANY è il marchio lanciato da CSQA per le imprese che adottano soluzioni per una gestione sostenibile dell energia, basata sull innovazione organizzativa oltre che su quella tecnologica, e intendono valorizzarle comunicandole anche sul prodotto.
18 ENERGY SAVING CODE Il marchio Energy Saving Company viene concesso alle aziende: in possesso di una certificazione del sistema di gestione dell energia a fronte della ISO che sottoscrivono un CODICE DI CONDOTTA che prevede: miglioramenti nella gestione dell energia miglioramenti nella gestione degli imballaggi; impegni concreti per la produzione/utilizzo di energia da fonti innovabili; la messa a disposizione nei siti produttivi di un Energy Report aggiornato annualmente la necessaria diligenza professionale in qualsiasi azione, condotta, dichiarazione o comunicazione collegata all utilizzo del marchio concesso da CSQA Certificazioni Srl
19 SOSTENIBILITA E ENERGIA la sostenibilità e la green supply chain management assumono una rilevanza fondamentale nell attuale contesto competitivo, ma molte soluzioni proposte risultano complesse, costose e incapaci di creare valore. l efficienza energetica, in particolare, rappresenta un driver fondamentale per la sostenibilità e per la competitività di impresa, in quanto mira a ridurre gli sprechi, consumando meno e meglio, anche attraverso l utilizzo di soluzioni innovative. per essere efficace nel lungo termine, la gestione sostenibile dell energia deve: essere conveniente (agire sui costi, non solo sulla compensazione delle emissioni) creare valore (il miglioramento delle prestazioni deve essere reale) migliorare la reputazione (i miglioramenti devono essere comunicabili e credibili) differenziare i prodotti delle aziende energy saving (il valore creato e i miglioramenti ottenuti devono poter essere trasferiti sul prodotto)
20 SOSTENIBILITA E ENERGIA La tutela dell ambiente è sempre più associata all idea di efficienza energetica ovvero alla capacità di produrre gli stessi prodotti e servizi consumando meno energia, anche attraverso l uso di tecnologie efficienti. Ogni azienda/prodotto/servizio ha un suo carico ambientale Efficienza = Risparmio (mezzo) Meno sprechi (fine) Meno costi inutili per l azienda
21 ISO 50001: RISULTATI OTTENIBILI Svezia: adesione per circa 1/5 del consumo nazionale totale, con un risparmio annuo di 14 M Olanda: miglioramento dell indice di produzione/energia utilizzata ddel 20% ( ) Irlanda: certificazione SGE con risparmi energetici del 5 15% Un caso pratico: i risultati ottenuti da una multinazionale: il consumo energetico è diminuito di oltre il 16%
22 SOSTENIBILITA E ENERGIA Aumentare l efficienza energetica richiede un approccio strutturato ed efficace ad ogni livello aziendale Il controllo gestionale dell energia è un passo obbligato sulla strada dell efficienza e del risparmio energetico ed è propedeutico all utilizzo delle energie rinnovabili INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA (gestione ambientale, logistica, efficienza energetica.. ) INNOVAZIONE TECNOLOGICA (efficienza energetica, fonti rinnovabili, etc.) La gestione ambientale e le certificazioni ambientali di prodotto possono supportare l attendibilità e la verificabilità dei claims ambientali (es: carbon footprint) CLAIMS AMBIENTALI VERIFICABILI E ATTENDIBILI = VALORE AMBIENTALE TRASFERITO AL CONSUMATORE ATTRAVERSO IL PRODOTTO
23 OBIETTIVI DI ENERGY SAVING COMPANY 1. Convogliare sul tema della gestione sostenibile dell energia le innovazioni che si stanno affermando sul mercato in vari settori 2. Promuovere interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche sia a livello tecnologico che organizzativo (ISO 50001:2011) 3. Valorizzare i risultati che derivano da questi interventi attraverso la concessione d uso del marchio «ENERGY SAVING COMPANY»
24 ENERGY SAVING COMPANY SODDISFA LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI ATTENTI AI TEMI AMBIENTALI CONSENTE DI DIFFERENZIARE I PRODOTTI DELLE AZIENDE «ENERGY SAVING» (il valore creato e i miglioramenti ottenuti devono poter essere trasferiti sul prodotto) MIGLIORA LA COMPETITIVITÁ (il miglioramento delle prestazioni deve essere reale) MIGLIORA LA REPUTAZIONE (i miglioramenti devono poter essere comunicati e credibili)
25 Per CSQA la stretta relazione fra efficienza energetica, sostenibilità ambientale e creazione di valore segue due grandi direttrici: ENERGY SAVING COMPANY 1. Il miglioramento delle prestazioni energetiche abbiamo certificato LA PRIMA AZIENDA VITIVINICOLA ITALIANA e LA PRIMA INDUSTRIA ALIMENTARE per la Gestione dell Energia a fronte di ISO Le aziende sono state anche le prime a fregiarsi del nostro marchio ENERGY SAVING COMPANY. 2. La riduzione e la compensazione delle emissioni di gas serra lungo il ciclo produttivo abbiamo certificato LA PRIMA CARBON FOOTPRINT DEL VINO a fronte dello standard ISO 14064, che consente di comunicare sul mercato interventi di riduzione e compensazione delle proprie emissioni di gas serra. La fascetta con il marchio Energy Saving Company di CSQA nelle bottiglie della Cantina Principi di Porcìa di Azzano X
26 GRAZIE PER L ATTENZIONE csqa@csqa.it
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