CONFRONTARSI... NON SCONTRARSI!
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- Elena Vecchio
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1 I I.S. G. MAZZATINTI - Gubbio (PG) a.s / VADEMECUM a cura della classe 4BLSU per gestire l'assemblea di classe e di Istituto CONFRONTARSI...
2 2 CONFRONTARSI IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Marinangeli Istituzione di Istruzione Superiore G.Mazzatinti Gubbio (PG) Cari alunni, come scuola, siamo chiamati ad un solo compito: essere sempre più servizio pubblico impegnato a favorire in tutti voi la formazione umana e la preparazione al mondo del domani. Vorrei, assieme alla professionalità dei docenti e del personale ATA, contribuire concretamente, ad aiutarvi a diventare consapevoli che la libertà di cui godete oggi è soprattutto la possibilità di realizzare il vostro progetto di vita: la difesa di questo diritto richiede coraggio e fatica. Credo che tutti noi, genitori, personale della scuola, ma anche istituzioni, ai voi ragazzi non dobbiamo offrire sconti sulla fatica di vivere, ma chiedervi lo sforzo quotidiano di diventare autonomi e responsabili, di impegnarvi per produrre idee e difenderle. Siamo, dunque, chiamati ad affrontare una sfida complessa. Riusciremo a vincerla se sapremo essere una comunità che educa e che apprende, un luogo di progettazione collettiva e partecipata. Abbiamo, quindi, un patto da scambiare, una scommessa da vincere: riuscire ad essere utili alla crescita e alla piena formazione culturale di tutti voi ragazzi: confrontiamoci, con fiducia, per condividere un idea di scuola, un progetto ed un cammino comune. Auguro a tutti un buon anno scolastico!
3 CONFRONTARSI 3 Indice generale Finalità di Progetto 4 Gestire le assemblee 5 Il regolamento scolastico 6 Obiettivi della comunicazione 7 Cosa non si dovrebbe fare 8 Comportamenti corretti 9 Regolamento d istituto 10 Delle assemblee studentesche 11
4 4 CONFRONTARSI FINALITA' DEL PROGETTO Questo opuscolo nasce dalla collaborazione fra l'avis comunale di Gubbio e l'istituto di istruzione superiore G. Mazzatinti. Il progetto ha avuto come base di partenza la selezione e l implementazione di un percorso didattico, scelto tra quelli proposti dall AVIS, vicino alle tematiche che più interessano e coinvolgono i ragazzi. In particolare è emerso il bisogno di favorire maggiormente e potenziare forme democratiche di partecipazione attiva alla vita scolastica. L Assemblea di Classe rappresenta per gli studenti un momento rilevante per un effettiva decisionalità all interno dell Istituto scolastico. E però anche un attività delicata e difficile da gestire, poiché spesso condotta in modo poco efficace, soprattutto a livello comunicativo. Con questo progetto l AVIS ha offerto l opportunità di incontrare a scuola psicologi e professionisti, per lezioni interattive sulle strategie di comunicazione interpersonale nella conduzione di un Assemblea di Classe, in modo da CONFRONTARSI E La successiva ideazione e realizzazione del presente Vademecum racchiude quanto appreso con entusiasmo dalla classe 4BLSU, per metterlo a disposizione di tutti i rappresentanti degli studenti, sperando che possa rilevarsi utile per la gestione delle assemblee di classe e d'istituto.
5 CONFRONTARSI GESTIRE LE ASSEMBLEE 5 Un assemblea implica un numero di partecipanti maggiore di 12 (al di sotto si definisce riunione), ma non è sufficiente mettere insieme delle persone per ottenere un lavoro di gruppo! Stare in gruppo indica un semplice assembramento, mentre far parte di un gruppo comporta competenze specifiche. Gestire un'assemblea è, infatti, un compito estremamente complesso, che spesso viene dato per scontato e che invece necessita di un'adeguata preparazione. Sarebbe opportuno dotare, chi conduce normalmente le riunioni, di adeguate competenze e conoscenze specifiche, per favorire una comunicazione più efficace. Il rappresentante di classe e/o di istituto dovrebbe saper: gestire le assemblee di classe o di istituto, utilizzando tecniche di comunicazione, di conduzione di gruppi e di gestione dei tempi garantire una corretta rete comunicativa per confrontarsi e non scontrarsi partecipare attivamente e responsabilmente alla vita scolastica, nel rispetto delle regole condivise nell ottica della cooperazione Valorizzare e sollecitare tutti gli studenti ad intervenire, eviden ziandone la positività Gestire assemblee richiede una patente, esattamente come guidare un auto! Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare. (Seneca)
6 6 IL REGOLAMENTO SCOLASTICO CONFRONTARSI A differenza di quanto solitamente si possa pensare, un assemblea non è propriamente democratica, in quanto in essa si tende ad esercitare una pressione verso l uniformità e la conformità, sia per il bisogno di appartenenza che di approvazione sociale. Democrazia non significa in effetti contare i voti ma rispettare le diversità. Per garantire un accettabile rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le componenti scolastiche, è presente appunto il Regolamento d Istituto, pubblicato anche nel sito web. Per quanto riguarda la gestione delle Assemblee di Classe e di Istituto esso fornisce istruzioni precise. Nel richiedere al Dirigente Scolastico la convocazione di un Assemblea il regolamento prevede che occorre stabilire: 1 L Ordine del giorno con esplicitati: I CONTENUTI (di cosa si parla) GLI OBIETTIVI (perché se ne parla): * ASCOLTO E DIBATTITO (per capire) * CONSULTIVO (discutere proposte) o CONSULTIVO VINCOLANTE (decidere) 2 L Eventuale modalità di raccolta preventiva di contributi 3 Il Luogo di riunione (è preferibile organizzarsi face to face, come in una tavola rotonda) 4. I Tempi (indicare ora d inizio/fine, durata degli interventi) e gli Stru menti utilizzati (lavagna, L.I.M., cartacei, digitali,...)
7 CONFRONTARSI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE 7 Nell Assemblea occorre tenere presenti i 4 OBIETTIVI della COMUNICA- ZIONE: * ESSERE SENTITI (ascoltare con attenzione e partecipazione empatica, sollecitando anche chi di solito tace ) * ESSERE CAPITI (non stroncare o minimizzare gli interventi senza averne compreso il senso: i giudizi negativi sono dei killers nella comunicazione e nelle negoziazioni) * ESSERE ASCOLTATI (non disturbare durante l'esposizione) * ESSERE MEMORIZZATI (annotare sinteticamente tutti gli interventi) Fra le peculiarità di un Assemblea c è la possibilità di concordare e negoziare in merito a diversi aspetti dell offerta formativa, favorendo una gestione partecipata della realtà scolastica. La negoziazione è certamente la forma più evoluta di coordinamento tra gli esseri umani. Imparare a tollerare l ambiguità e a gestire una crescente conflittualità è l imperativo di questa nostra epoca. Se adeguatamente gestita, infatti, la negoziazione diviene l unico meccanismo in grado di generare risorse, oltre che di definire la loro modalità distributiva.
8 8 COSA NON SI DOVREBBE FARE! CONFRONTARSI * IMPROVVISAZIONE E MANCANZA DI METODO (il rappresentante/ coordinatore non rispetta l'ordine del giorno e non riesce a gestire effica cemente tempi e modalità degli interventi) * COORDINATORE INCOMPETENTE (non conosce e non rispetta il regolamento, né garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti) * LEADERISMO (il rappresentante/coordinatore esercita con eccessiva autorità il proprio ruolo) * PRESSIONE DI CONFORMITA (il rappresentante/coordinatore impone il proprio punto di vista)
9 CONFRONTARSI 9 COMPORTAMENTI CORRETTI LIVELLO INIZIALE: * Promuovere la partecipazione di tutti alla discussione, rispettando le regole base di convivenza civile (non urlare, non parlare tutti insieme, non offendere,...) * Rispettare l ordine degli interventi precedentemente prenotati (in tal modo non c'è disordine né prevaricazione nell'esporre le diverse proposte) * Fare una sintesi della discussione, stilando un verbale che riporti tutte le decisioni votate in assemblea, in modo sintetico ma preciso, chiaro e dettagliato LIVELLO INTERMEDIO: * Sollecitare e valorizzare le diverse opinioni, senza commenti offensivi o minimizzanti (i giudizi negativi sono i killers della comunicazione) * Rispettare la durata degli interventi e i tempi previsti (ad esempio prevedere max 5 minuti a persona), aiutando il gruppo a rimanere centrato sul compito (O.d.G.) * Trattare solo argomenti all'ordine del giorno, a meno che non si inseriscano per decisione unanime (di tutti) * Fare una sintesi della discussione, stilando un verbale che riporti tutte le decisioni votate in assemblea, in modo sintetico ma preciso, chiaro e dettagliato LIVELLO AVANZATO: * Rispettare i tempi di svolgimento dell assemblea, rinviando le eventuali repliche ad un momento successivo,opportunamente previsto nell ordine del giorno. * Il coordinatore/ rappresentante dell'assemblea non deve essere interrotto continuamente: gli interventi dovrebbero essere successivi alla esposizione dei punti all'ordine del giorno, meglio ancora se annotati su un foglio predisposto, con nome/cognome e ordine di prenotazione. * Fare una sintesi della discussione, stilando un verbale che riporti tutte le proposte o le decisioni votate in assemblea, in modo sintetico ma preciso, chiaro e dettagliato * il verbale va comunque letto e approvato nella riunione successiva
10 10 CONFRONTARSI REGOLAMENTO D ISTITUTO delle Assemblee studentesche ART. 54 Le assemblee studentesche nel Liceo Mazzatinti costituiscono una interruzione dell'attività didattica comunque intesa e occasione non esclusiva di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. ART. 55 L'assemblea studentesca è costituita da tutti gli studenti: ad essa possono partecipare inoltre il Dirigente Scolastico e gli insegnanti, ma solo come ascoltatori ( ) ART. 56 Il presidente maggiorenne e il segretario vengono eletti dall'assemblea nella prima convocazione di ogni anno scolastico. ( ) ART. 57 E' facoltà del presidente limitare la durata degli interventi. Il presidente garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. E' sua facoltà sciogliere l'assemblea, quando motivi d'ordine lo richiedono. ART. 58 La maggioranza può revocare, attraverso una mozione, il mandato di presidente. ART. 59 La richiesta di convocazione dell assemblea deve avvenire da parte di 1/10 degli studenti o della maggioranza del Comitato studentesco. L'o.d.g. e la data dell'assemblea devono essere preventivamente presentati al Dirigente Scolastico. L'o.d.g. sarà stilato dal Comitato studentesco o dalla sua maggioranza( ) ART. 60 L'assemblea generale non delibera, ma discute e approfondisce e demanda, quando necessario, agli attivi di classe ogni votazione in merito, di cui i rappresentanti si fanno garanti. Tali votazioni avvengono a scrutinio segreto e dopo l'avvenuta illustrazione delle tesi a confronto, la cui proposta-lettura dovrà avvenire in sede di Assemblea. ART. 61 Alle assemblee d'istituto svolte durante l'orario delle lezioni, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto. ART. 62 A richiesta degli studenti, nelle forme previste dall'art. 6, le ore destinate all'assemblea possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, per lavori di gruppo, per iniziative coerenti con la prevenzione e l'educazione alla salute, per attività finalizzate al tempo libero, per l'ideazione di attività integrative ed iniziative complementari. ART. 63 E' consentito lo svolgimento di un'assemblea d'istituto ed una di classe al mese: la prima della durata di sei ore riducibili, la seconda (o attivo) di due ore riducibili. ( )
11 CONFRONTARSI 11 ART. 64 L'assemblea studentesca, di sei ore al massimo, può essere di Istituto, di corso, del biennio, del triennio o di classe parallele. ART. 65 L'assemblea (di classe o d'istituto) non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico e non può essere nell'ultimo mese di lezione. ART. 66 L'ordine del giorno e la richiesta dell'assemblea di classe e d'istituto devono essere presentati al Dirigente Scolastico cinque giorni prima della convocazione. E' prevista la possibilità di assemblea straordinaria con convocazione a preavviso ridotto a tre giorni, opportunamente motivata. Sulle motivazioni addotte e sulla loro accettabilità decide il Dirigente Scolastico. ART. 67 L'assemblea viene sciolta dal Presidente quando sono stati esauriti gli argomenti all'ordine del giorno. ART. 68 Solo l'unanimità può permettere la discussione di argomenti non iscritti nell'ordine del giorno. ART. 69 Prima dello scioglimento dell'assemblea viene letto e approvato il verbale, scritto dal segretario. Una copia di tale verbale dovrà essere affissa all'albo della scuola. ART. 70 Il Dirigente Scolastico, in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea, può decidere di scioglierla, avvalendosi anche del potere di delega. ART. 71 Il mancato rispetto di questo Regolamento in chiave organizzativa e applicativa comporta da parte del Dirigente Scolastico il rigetto della richiesta di convocazione, anche successiva. ART. 72 Nel caso di partecipazione all'assemblea d'istituto inferiore al 60% della popolazione studentesca, il Capo d'istituto si riserva di concedere l'autorizzazione per l'assemblea del mese successivo. ART. 73 La mancata osservanza di quanto previsto dal Regolamento comporta la non validità dell'assemblea. ART. 74 Non è consentito fumare durante l'assemblea d'istituto. ART. 75 Non è consentito uscire durante lo svolgimento dell'assemblea, se non previa autorizzazione del Presidente. ART. 76 Verrà effettuato all'inizio di ogni Assemblea un appello, al fine di verificare le presenze, e al termine di questa sarà fatto il contrappello. In caso di mancata presenza verranno presi provvedimenti. ART. 77 Dovrà essere nominata precedentemente una Commissione di Vigilanza affinchè sia mantenuto l'ordine durante lo svolgersi dell'assemblea.
12 Docenti referenti: Per l'avis comunale di Gubbio: Per la Classe 4BLSU: Prof. A. Pauselli Prof.ssa A. Polidori IDEAZIONE E REALIZZAZIONE del VADEMECUM: CLASSE 4 BLSU STAMPA DEL VADEMECUM: AVIS comunale di Gubbio Alcune immagini sono state gentilmente fornite dal dr. Roberto Grandis e dalla d.ssa Ilaria Corazzi
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