TEST DIAGNOSTICI. Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TEST DIAGNOSTICI. Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia."

Transcript

1 TEST DIAGNOSTICI Si chiama test diagnostico un esame effettuato per stabilire se un dato individuo è affetto o no da una certa malattia. Il test, come ogni esame, ha un certo margine di errore, può risultare positivo anche se l individuo è sano, o negativo se l individuo è malato.

2 TEST DIAGNOSTICI Indichiamo con M l evento l individuo è affetto dalla malattia M l evento l individuo non è affetto dalla malattia T + l evento il test è risultato positivo T l evento il test è risultato negativo Si definisce specificità del test la probabilità condizionale P(T M ) Si definisce sensibilità del test la probabilità condizionale P(T + M )

3 TEST DIAGNOSTICI Si dicono valori predittivi del test le probabilità condizionali P(M T + ), P( M T ) La probabilità P(M) viene detta tasso di incidenza della malattia La specificità e la sensibilità del test viene testata su campioni di individui per i quali è noto se sono o meno affetti dalla malattia. A partire dalla conoscenza del tasso di incidenza della malattia e della specificità e sensibilità del test, si calcolano i valori predittivi.

4 TEST DIAGNOSTICI P(M T + ) = P(M) P(T + M) / P(T + ) Come calcoliamo P(T + )? Il test può risultare positivo se la persona è affetta dalla malattia oppure se la persona non è affetta, ma il test ha dato erroneamente esito + P(T + ) = P(M) P(T + M) + P( M ) P(T + M) Quanto vale P(T + M)? P(T + M) = 1 - P(T M )

5 TEST DIAGNOSTICI P(M T + ) = P(M) P(T + M) /[P(M) P(T + M) + P( M ) (1-P(T M ))] Analogamente P( M T ) = P( M) P(T M) /[P( M) P(T M) + P(M)(1- P(T + M))]

6 TEST DIAGNOSTICI Una certa malattia, presente in una data popolazione, ha un tasso di incidenza Un test diagnostico nei confronti della malattia ha sensibilità e specificità Calcolare i valori predittivi del test. Abbiamo P(M) = 0.003, P(T + M ) = 0.999, P(T M )= Vogliamo calcolare P(M T + ) e P( M T )

7 TEST DIAGNOSTICI P(M T + ) =P(M) P(T + M) /[P(M) P(T + M) + P( M ) (1-P(T M ))] P(M T + ) = /[ ] 0.6 quindi il valore predittivo del test nel caso risulti positivo è circa del 60%, vale a dire che la probabilità che l individuo sia effettivamente malato è circa 0.6 ESERCIZIO:Come cambia la probabilità di malattia se si effettua un secondo test ed anche questo risulta positivo?

8 TEST DIAGNOSTICI P( M T ) = P( M) P(T M) /[P( M) P(T M) + P(M)(1- P(T + M))] = /[ ] Il valore predittivo in caso di esito negativo del test è molto alto

9 Malattie e soggetti a rischio Una malattia colpisce una data popolazione in cui i soggetti a rischio sono il 15%. E noto che il tasso di incidenza della malattia sulla popolazione a rischio è 10%, mentre il tasso di incidenza sulla popolazione non a rischio è 0.5%. a) Calcolare l incidenza della malattia sull intera popolazione, vale a dire la probabilità che un individuo scelto a caso abbia tale malattia. b) Tra tutti i malati, qual è la frequenza dei soggetti a rischio? c) E tra i sani?

10 Distribuzione binomiale In una famiglia con tre figli, qual è la probabilità di avere un solo figlio maschio? Indichiamo con M una nascita maschile e con F una femminile, consideriamo P(M) =0.515 e P(F) = L evento richiesto si può realizzare nei seguenti modi: MFF, FMF, FFM. Se ipotizziamo che il risultato di ogni nascita sia indipendente dal risultato delle precedenti, ciascuno di loro avrà probabilità (0.515) (0.485) 2

11 Distribuzione binomiale Dunque la probabilità richiesta sarà 3 (0.515) (0.485) 2 In una famiglia con 5 figli, qual è la probabilità di avere 2 maschi? La famiglia sarà composta da 2 M e 3 F, ogni evento, sempre nell ipotesi di indipendenza tra nascite, avrà probabilità (0.515) 2 (0.485) 3 Ma in quanti modi si possono avere 2 M su 5 figli?

12 Distribuzione binomiale Ma in quanti modi si possono avere 2 M su 5 figli? 5 2 Dunque la probabilità richiesta è 5 2 (0.515)2 (0.485) 3

13 Distribuzione binomiale Generalizziamo ad un famiglia con n figli, indichiamo con p la probabilità di una nascita maschile e con q = 1-p la probabilità di una nascita femminile. Calcoliamo quindi la probabilità che in una famiglia con n figli, k siano maschi (0 k n ). n k pk q n-k

14 Distribuzione binomiale Ancor più in generale sia A un evento e A la sua negazione (evento contrario). Poniamo P(A) = p, P( A ) = q = 1-p. Ripetiamo l esperimento n volte in modo tale che ogni risultato consecutivo sia indipendente da tutti i precedenti risultati. Allora la probabilità che A si verifichi esattamente k volte (0 k n ) è n k pk q n-k

15 Distribuzione binomiale ESEMPIO: Cinque cavie appartenenti ad una stessa figliata sono sofferenti di una deficienza di vitamina A. Essi vengono nutriti di una certa dose di carote. Sia p=0.73 la probabilità di guarigione. Ci domandiamo: a) Qual è la probabilità che tre delle cinque cavie guariscano? b) Qual è la probabilità che almeno una cavia guarisca c) Qual è la probabilità che al più una cavia guarisca?

16 Distribuzione binomiale Qual è la probabilità che tre delle cinque cavie guariscano? 5 3 (0.73)3 (0.27) 2

17 Distribuzione binomiale Qual è la probabilità che almeno una cavia guarisca? almeno una cavia guarisce, significa una oppure due, oppure tre, oppure quattro oppure cinque. Conviene negare questo evento, otteniamo: nessuna cavia guarisce. Quest ultimo evento ha probabilità (0.27) 5 Quindi l evento almeno una cavia guarisce ha probabilità 1 (0.27) 5

18 Distribuzione binomiale Qual è la probabilità che al più una cavia guarisca? Significa che o nessuna cavia guarisce oppure una sola cavia guarisce (0.27) 5 +5 (0.73) (0.27) 4

IL FATTORE Rh Supponiamo ora di sapere che è nato un figlio Rh + da madre Rh, qual è la probabilità che il padre sia Rh + omozigote?

IL FATTORE Rh Supponiamo ora di sapere che è nato un figlio Rh + da madre Rh, qual è la probabilità che il padre sia Rh + omozigote? IL FATTORE Rh Supponiamo ora di sapere che è nato un figlio Rh + da madre Rh, qual è la probabilità che il padre sia Rh + omozigote? Dobbiamo calcolare P(P AA F + ), dove abbiamo indicato con P AA l evento

Dettagli

GRUPPI SANGUIGNI. Supponendo che la popolazione italiana sia H-W, calcola la probabilità di ogni singolo allele e di ogni genotipo

GRUPPI SANGUIGNI. Supponendo che la popolazione italiana sia H-W, calcola la probabilità di ogni singolo allele e di ogni genotipo GRUPPI SANGUIGNI La distribuzione dei gruppi sanguigni nella popolazione italiana è: gruppo A 36%, gruppo B 17%, gruppo AB 7%, gruppo 0 40%. Il gruppo sanguigno è determinato da un locus genetico con tre

Dettagli

GRUPPI SANGUIGNI. Supponendo che la popolazione italiana sia H-W, calcola la probabilità di ogni singolo allele e di ogni genotipo

GRUPPI SANGUIGNI. Supponendo che la popolazione italiana sia H-W, calcola la probabilità di ogni singolo allele e di ogni genotipo GRUPPI SANGUIGNI La distribuzione dei gruppi sanguigni nella popolazione italiana è: gruppo A 36%, gruppo B 17%, gruppo AB 7%, gruppo 0 40%. Il gruppo sanguigno è determinato da un locus genetico con tre

Dettagli

MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 1

MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 1 MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 1 1- Il volume di un corpo di qualsiasi forma è proporzionale al cubo di una qualunque delle sue dimensioni lineari.

Dettagli

CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande)

CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande) CENNI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ (Vittorio Colagrande) Il Calcolo delle Probabilità trova molte applicazioni in Medicina, Biologia e nelle Scienze sociali. Si possono formulare in modo più appropriato

Dettagli

ESERCIZIO 1 Lanciamo tre volte una moneta regolare e consideriamo equiprobabili i possibili

ESERCIZIO 1 Lanciamo tre volte una moneta regolare e consideriamo equiprobabili i possibili ESERCIZIO 1 Lanciamo tre volte una moneta regolare e consideriamo equiprobabili i possibili risultati. Dimostrare che per i 3 eventi A 1 = Almeno due teste A 2 = Un numero pari di teste A 3 = Croce al

Dettagli

Sol. Dati del problema: P(M)=0.51 P(F)=1-0.51= 0.49 = P(non M) P(G M)=0.01 P(G F)=0.005

Sol. Dati del problema: P(M)=0.51 P(F)=1-0.51= 0.49 = P(non M) P(G M)=0.01 P(G F)=0.005 ES 1 La probabilità di una certa malattia genetica (G) è dell 1% nei neonati maschi (M) e dello 0.5% nelle neonate femmine (F). E noto che la probabilità che un neonato sia maschio è pari a 51%. Qual è

Dettagli

Calcolo delle Probabilità 2013/14 Foglio di esercizi 3

Calcolo delle Probabilità 2013/14 Foglio di esercizi 3 Calcolo delle Probabilità 203/4 Foglio di esercizi 3 Probabilità condizionale e indipendenza. Esercizio. Per rilevare la presenza di una certa malattia, si effettua un test. Se la persona sottoposta al

Dettagli

Il ragionamento diagnostico

Il ragionamento diagnostico Il ragionamento diagnostico 1 l accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In qualsiasi punto del decorso clinico, per conoscere lo stato

Dettagli

Esercizi di preparazione al I compitino di Matematica per Scienze Biologiche (presi da vecchi compitini e testi d esame)

Esercizi di preparazione al I compitino di Matematica per Scienze Biologiche (presi da vecchi compitini e testi d esame) Esercizi di preparazione al I compitino di Matematica per Scienze Biologiche (presi da vecchi compitini e testi d esame) 1. Per convertire il peso di un oggetto da chilogrammi (Kg) a libbre (lbs), teniamo

Dettagli

PROBABILITA. Nella costruzione dello spazio degli eventi la difficoltà aumenta notevolmente laddove sia necessario fare uso del prodotto cartesiano.

PROBABILITA. Nella costruzione dello spazio degli eventi la difficoltà aumenta notevolmente laddove sia necessario fare uso del prodotto cartesiano. Nella costruzione dello spazio degli eventi la difficoltà aumenta notevolmente laddove sia necessario fare uso del prodotto cartesiano. La costruzione dello spazio cartesiano richiede un grado di astrazione

Dettagli

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco

Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Epidemiologia Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Sensibilità e specificità di un test Consideriamo la seguente tabella:

Dettagli

PROBABILITA : TERNO AL LOTTO

PROBABILITA : TERNO AL LOTTO PROBABILITA : TERNO AL LOTTO Qual è la probabilità di fare un terno al lotto? Possiamo dare una valutazione di equiprobabilità degli eventi Casi possibili 90 5 Casi favorevoli Probabilità 87 2 87 2 90

Dettagli

Cenni di calcolo delle probabilità

Cenni di calcolo delle probabilità Cenni di calcolo delle probabilità Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica Medica, Università di Bari 1/19 Quando si compie un esperimento o una serie di prove i possibili risultati

Dettagli

Probabilità delle cause:

Probabilità delle cause: Probabilità delle cause: Probabilità condizionata 2 Teorema delle probabilità composte A B) A) B/A) 3 Teorema delle probabilità totali B )! 4 Teorema delle probabilità delle cause n i A! B ) A / B ) B

Dettagli

Esercitazione # 3. Trovate la probabilita che in 5 lanci di un dado non truccato il 3 si presenti

Esercitazione # 3. Trovate la probabilita che in 5 lanci di un dado non truccato il 3 si presenti Statistica Matematica A Esercitazione # 3 Binomiale: Esercizio # 1 Trovate la probabilita che in 5 lanci di un dado non truccato il 3 si presenti 1. mai 2. almeno una volta 3. quattro volte Esercizio #

Dettagli

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI

In alternativa all intervallo di riferimento. VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

PROBABILITA. ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla.

PROBABILITA. ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla. PROBABILITA ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla. a) Si eseguono due estrazioni con rimessa, calcolare la probabilità che le biglie estratte abbiano lo stesso

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari Matematica e Statistica I Prova scritta del 22/07/2009 NOME COGNOME N. Matr. DOMANDE: Dare una sola risposta per ogni domanda, senza giustificarla.

Dettagli

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina

Patologia Clinica. Lezione introduttiva. Dott.ssa Samantha Messina Patologia Clinica Lezione introduttiva Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università

Dettagli

Tecniche diagnostiche

Tecniche diagnostiche TEST DIAGNOSTICI Tecniche diagnostiche Infezione corrente Isolamento dell agente eziologico Identificazione del materiale genetico dell agente eziologico Segni clinici Alterazioni patognomoniche Alterazioni

Dettagli

PROBABILITÀ SCHEDA N. 5 SOMMA E DIFFERENZA DI DUE VARIABILI ALEATORIE DISCRETE

PROBABILITÀ SCHEDA N. 5 SOMMA E DIFFERENZA DI DUE VARIABILI ALEATORIE DISCRETE PROBABILITÀ SCHEDA N. 5 SOMMA E DIFFERENZA DI DUE VARIABILI ALEATORIE DISCRETE 1. Distribuzione congiunta Ci sono situazioni in cui un esperimento casuale non si può modellare con una sola variabile casuale,

Dettagli

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano L argomento... Errori cognitivi Il problema gnoseologico Dati, informazione

Dettagli

POPOLAZIONE. Gruppo di individui della stessa specie che occupa una particolare area geografica nella quale essi possono accoppiarsi liberamente

POPOLAZIONE. Gruppo di individui della stessa specie che occupa una particolare area geografica nella quale essi possono accoppiarsi liberamente POPOLAZIONE Gruppo di individui della stessa specie che occupa una particolare area geografica nella quale essi possono accoppiarsi liberamente E l'unità di base del cambiamento evolutivo, perché permette

Dettagli

Lezione 3 Calcolo delle probabilità

Lezione 3 Calcolo delle probabilità Lezione 3 Calcolo delle probabilità Definizione di probabilità La probabilità è lo studio degli esperimenti casuali e non deterministici Se lanciamo un dado sappiamo che cadrà ma non è certo che esca il

Dettagli

Valutazione dei test diagnostici

Valutazione dei test diagnostici Valutazione dei test diagnostici Maria Miceli M. Miceli 2011 1 Diagnosi individuale (test di laboratorio) Esame collaterale nell ambito dell iter diagnostico condotto generalmente su animali sintomatici

Dettagli

PROBABILITA :Popolazioni biologiche

PROBABILITA :Popolazioni biologiche PROBABILITA :Popolazioni biologiche In due popolazioni biologiche A, B una certa caratteristica F è presente con probabilità rispettivamente 0.7, 0.4. La frequenza della popolazione A è 0.2, mentre quella

Dettagli

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A SCIENZE BIOLOGICHE MOLECOLARI I PROVA IN ITINERE RECUPERO 8 gennaio 2009 TEMI 1 E 3 ESERCIZI SVOLTI

MATEMATICA E STATISTICA CORSO A SCIENZE BIOLOGICHE MOLECOLARI I PROVA IN ITINERE RECUPERO 8 gennaio 2009 TEMI 1 E 3 ESERCIZI SVOLTI MATEMATICA E STATISTICA CORSO A SCIENZE BIOLOGICHE MOLECOLARI I PROVA IN ITINERE RECUPERO 8 gennaio 2009 TEMI 1 E 3 ESERCIZI SVOLTI OSSERVAZIONE PRELIMINARE: Premesso che per il corretto svolgimento di

Dettagli

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio. M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano Errori cognitivi, probabilità e decisioni mediche nella diagnostica di laboratorio M. Besozzi - IRCCS Istituto Auxologico Italiano L argomento... Errori cognitivi Il problema gnoseologico Dati, informazione

Dettagli

Misure di frequenza in epidemiologia. Rapporti Proporzioni Tassi

Misure di frequenza in epidemiologia. Rapporti Proporzioni Tassi Misure di frequenza in epidemiologia Rapporti Proporzioni Tassi Cosa c è nel numeratore? Cosa c è nel denominatore? Rapporto Esempi E il quoziente di due numeri Il numeratore non è necessariamente incluso

Dettagli

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Storia naturale di una malattia (Rothman,

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST

EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST EPIDEMIOLOGIA CLINICA: PROPRIETÀ DEI TEST Problemi nella pratica clinica 1. Spiegazione del profilo clinico Dato il profilo clinico di un paziente, quale malattia ha? 2. Spiegazione della malattia Perché

Dettagli

E = P(A) N. Teoria della probabilità. E = = 160 (numero atteso di soggetti con l influenza) E = = 390

E = P(A) N. Teoria della probabilità. E = = 160 (numero atteso di soggetti con l influenza) E = = 390 Teoria della probabilità Definita la probabilità di un evento o di una qualsiasi combinazione di eventi, è immediato definire il numero di eventi attesi in una serie di prove ripetute in modo casuale.

Dettagli

Esercizi di preparazione all esame di Statistica Dr Alessia Mammone alessia STATISTICA DESCRITTIVA

Esercizi di preparazione all esame di Statistica Dr Alessia Mammone alessia STATISTICA DESCRITTIVA Esercizi di preparazione all esame di Statistica Dr Alessia Mammone alessia mammone@gmail.com STATISTICA DESCRITTIVA Esercizio 1. Calcolare media, varianza, deviazione standard, mediana e moda delle seguenti

Dettagli

Modelli probabilistici variabili casuali

Modelli probabilistici variabili casuali Modelli probabilistici variabili casuali Le variabili casuali costituiscono il legame tra il calcolo della probabilità e gli strumenti di statistica descrittiva visti fino ad ora. Idea: pensiamo al ripetersi

Dettagli

ESERCITAZIONE 20 : VARIABILI ALEATORIE DISCRETE

ESERCITAZIONE 20 : VARIABILI ALEATORIE DISCRETE ESERCITAZIONE 20 : VARIABILI ALEATORIE DISCRETE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114 30 Aprile 2013 Esercizio

Dettagli

Prova di Statistica del

Prova di Statistica del Modellistica della Nutrizione. Prova di Statistica del 23. 4. 2012 1a). Un campionamento casuale della concentrazione di piombo nell aria in 11 diversi punti di Milano, effettuato il 10/4/2012, dà i seguenti

Dettagli

Tutorato 1 (20/12/2012) - Soluzioni

Tutorato 1 (20/12/2012) - Soluzioni Tutorato 1 (20/12/2012) - Soluzioni Esercizio 1 (v.c. fantasia) Si trovi il valore del parametro θ per cui la tabella seguente definisce la funzione di probabilità di una v.c. unidimensionale X. X 0 1

Dettagli

MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 3

MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 3 MATEMATICA CORSO A CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE I PROVA IN ITINERE COMPITO PROVA 3 1-Il giorno 7 gennaio Francesca riscontrò un aumento di peso del 10% rispetto al suo peso prima delle vacanze

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata 4 a Lezione Dott.ssa Donatella Cocca Concetti principale della lezione precedente I concetti principali che sono stati presentati sono: Indici di dispersione o di

Dettagli

P (0 semafori rossi) = 0,05 P (1 semaforo rosso) = 0,20 P (2 semafori rossi) = 0,25 P (3 semafori rossi) = 0,35 P (4 semafori rossi) = 0,15

P (0 semafori rossi) = 0,05 P (1 semaforo rosso) = 0,20 P (2 semafori rossi) = 0,25 P (3 semafori rossi) = 0,35 P (4 semafori rossi) = 0,15 ESERCITAZIONE : ROBABILITA, VARIABILI CASUALI, BINOMIALE ESERCIZIO N. Una donna che si reca al lavoro in macchina ha osservato che il seguente modello è un approssimato modello probabilistico per il numero

Dettagli

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

Si consideri un mazzo di carte da gioco francesi ed i seguenti eventi elementari:

Si consideri un mazzo di carte da gioco francesi ed i seguenti eventi elementari: ESERCIZIO 1.1 * Si consideri un mazzo di carte da gioco francesi ed i seguenti eventi elementari: A = {figura} B = {carta nera} C = {carta di fiori} D = {carta di cuori} Si determini la probabilità che,

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 2 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Il modello binomiale Da studi interni è noto che il 35% dei clienti del Supermercato GD paga

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 8

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 8 STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 8 Dott. Giuseppe Pandolfo 18 Novembre 2013 CALCOLO DELLE PROBABILITA Elementi del calcolo delle probabilità: 1) Esperimento: fenomeno caratterizzato da incertezza 2) Evento:

Dettagli

Variabile casuale E 6 E 5 E 4. R S x1 E 2

Variabile casuale E 6 E 5 E 4. R S x1 E 2 Variabile casuale Una Variabile Casuale X è una regola (funzione reale) che associa ad E (evento elementare di S) uno ed un solo numero reale. Notazione: X: variabile casuale : realizzazione di una variabile

Dettagli

Esercizi sull associazione di variabili categoriche

Esercizi sull associazione di variabili categoriche Dipartimento di Fisica SMID a.a. 004/005 Esercizi sull associazione di variabili categoriche Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it tel. 003536404 7//005 Esercizio Tra i 40 e 50 anni la probabilità

Dettagli

Variabili aleatorie gaussiane

Variabili aleatorie gaussiane Variabili aleatorie gaussiane La distribuzione normale (riconoscibile dalla curva a forma di campana) è la più usata tra tutte le distribuzioni, perché molte distribuzioni che ricorrono naturalmente sono

Dettagli

CALCOLO DELLE PROBABILITA' risultato non può essere previsto con certezza ogni risultato possibile di un esperimento

CALCOLO DELLE PROBABILITA' risultato non può essere previsto con certezza ogni risultato possibile di un esperimento CALCOLO DELLE PROBABILITA' Esperimento o prova Evento Spazio Campionario (Ω) una qualsiasi operazione il cui risultato non può essere previsto con certezza ogni risultato possibile di un esperimento insieme

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana Corso di Statistica Medica, anno 05-6 P.Baldi Lista di esercizi, 8 gennaio 06. Esercizio Si sa che in una schedina

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Distribuzione binomiale - Distribuzione Normale Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA

Dettagli

1 4 Esempio 2. Si determini la distribuzione di probabilità della variabile casuale X = punteggio ottenuto lanciando un dado. Si ha immediatamente:

1 4 Esempio 2. Si determini la distribuzione di probabilità della variabile casuale X = punteggio ottenuto lanciando un dado. Si ha immediatamente: CAPITOLO TERZO VARIABILI CASUALI. Le variabili casuali e la loro distribuzione di probabilità In molte situazioni, dato uno spazio di probabilità S, si è interessati non tanto agli eventi elementari (o

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di Statistica, anno 2010-11 P.Baldi Lista di esercizi 3. Corso di Laurea in Biotecnologie Esercizio 1 Una v.a. X segue una legge N(2, ). Calcolare a1) P(X 1) a2) P(2

Dettagli

Variabili aleatorie continue

Variabili aleatorie continue Variabili aleatorie continue Per descrivere la distribuzione di una variabile aleatoria continua, non si può più assegnare una probabilità positiva ad ogni valore possibile. Si assume allora di poter specificare

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Definizione di Spazio Campionario Definizioni di Probabilità Eventi mutuamente esclusivi Eventi indipendenti Principio della somma Principio del prodotto Eventi certi : è certo

Dettagli

Correzione primo compitino, testo B

Correzione primo compitino, testo B Correzione primo compitino, testo B gennaio 20 Parte Esercizio Facciamo riferimento alle pagine 22 e 2 del libro di testo Quando si ha a che fare con la moltiplicazione o la divisione di misure bisogna

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana Corso di Statistica Medica, anno 2015-16 P.Baldi Lista di esercizi 4, 11 febbraio 2016. Esercizio 1 Una v.a.

Dettagli

Statistica nelle applicazioni sanitarie

Statistica nelle applicazioni sanitarie Dipartimento di Fisica Scuola di Specializzazione in Fisica Medica A.A. 2012/2013 Statistica nelle applicazioni sanitarie Maria Roberta Monge: Roberta.Monge@ge.infn.it Test di screening e test diagnostici

Dettagli

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di Statistica, anno 00- P.Baldi Lista di esercizi. Corso di Laurea in Biotecnologie Esercizio Si sa che in una schedina del totocalcio i tre simboli, X, compaiono con

Dettagli

Matematica e statistica 31 gennaio 2011

Matematica e statistica 31 gennaio 2011 Matematica e statistica 31 gennaio 2011 Compito A Cognome e nome Matricola Parte I Misurando in modo approssimato due quantità x e y si ottengono i seguenti valori: 2.98

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

Test diagnostico. Definizione. Mondo ideale. Definizione

Test diagnostico. Definizione. Mondo ideale. Definizione Definizione Test diagnostico Un test diagnostico è una qualunque procedura utile all'identificazione di uno stato di malattia. Viene utilizzato: all inizio del decorso clinico per la diagnosi; in qualsiasi

Dettagli

VARIABILI ALEATORIE Una moneta equilibrata viene lanciata più volte. Qual è la probabilità che al 6 lancio:

VARIABILI ALEATORIE Una moneta equilibrata viene lanciata più volte. Qual è la probabilità che al 6 lancio: VARIABILI ALEATORIE. Una moneta equilibrata viene lanciata più volte. Qual è la probabilità che al lancio: a) si abbia testa per la prima volta? b) Si sia avuto testa almeno una volta? c) Si sia avuta

Dettagli

ESERCIZI SCHEDA N. 1: EVENTI E VARIABILI ALEATORIE

ESERCIZI SCHEDA N. 1: EVENTI E VARIABILI ALEATORIE ESERCIZI SCHEDA N. 1: EVENTI E VARIABILI ALEATORIE 1) Dato lo spazio campionario Ω = {(1,1); (1,2); (1,3); (1,4); (1,5); (1,6); (2,1); (2,2); (2,3); ; (6,6)} riferito al lancio di due dadi non truccati,

Dettagli

Domande di teoria. Esercizi

Domande di teoria. Esercizi 1 Domande di teoria 1. Vedi pp. 131-132 2. Vedi pp. 132-134 3. Vedi p. 134 4. Vedi p. 135 5. Vedi pp. 136-142 6. Vedi pp. 138-139 7. Vedi pp. 141-142 8. Vedi pp. 143-146 9. Vedi pp. 146-148 Esercizi Esercizio

Dettagli

Note sulla Definizione Assiomatica della Probabilita

Note sulla Definizione Assiomatica della Probabilita ote sulla efinizione ssiomatica della Probabilita La totalità delle varie modalità con cui si uò resentare un fenomeno casuale sono raresentate dai unti di uno sazio. Un sottoinsieme qualunque dello sazio

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica ST410 - Statistica 1 - A.A. 2013/2014. I Esonero - 29 Ottobre Tot.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica ST410 - Statistica 1 - A.A. 2013/2014. I Esonero - 29 Ottobre Tot. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica ST410 - Statistica 1 - A.A. 2013/2014 I Esonero - 29 Ottobre 2013 1 2 3 4 5 6 7 8 Tot. Avvertenza: Svolgere ogni esercizio nello spazio assegnato,

Dettagli

Lezioni da Matematica I Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica G. Aletti & G. Naldi & L. Pareschi

Lezioni da Matematica I Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica G. Aletti & G. Naldi & L. Pareschi Lezioni da Matematica I Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica G. Aletti & G. Naldi & L. Pareschi http://www.ateneonline.it/naldi matematica McGraw-Hill Capitolo 12, Modelli Probabilistici

Dettagli

Esercizi sulle distribuzioni di probabilità.

Esercizi sulle distribuzioni di probabilità. Esercizi sulle distribuzioni di probabilità. - Quali sono i tre presupposti per poter applicare correttamente il modello di distribuzione binomiale? o i risultati possibili sono due eventi complementari

Dettagli

Tavola di mobilità: esempio

Tavola di mobilità: esempio Tavola di mobilità: esempio Destinazione sociale Origine sociale Classe superiore Classe media Classe inferiore Totale Classe superiore 160 30 10 200 Classe media 90 150 60 300 Classe inferiore 50 200

Dettagli

Teoria della probabilità Variabili casuali

Teoria della probabilità Variabili casuali Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità Variabili casuali A.A. 2008-09 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Variabile casuale Una variabile

Dettagli

Test Diagnostici. Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova

Test Diagnostici. Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova Test Diagnostici Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute, Università di Padova FATTORI CHE CONDIZIONANO LA QUALITA DI UNA PROCEDURA DIAGNOSTICA 1. A monte del laboratorio: scelta

Dettagli

LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi

LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi 5 VARIABILI CASUALI DISCRETE LA VARIABILE BINOMIALE Sia n N e sia k n. La probabilità di osservare k successi

Dettagli

ESERCIZI SU EVENTI E VARIABILI ALEATORIE DISCRETE

ESERCIZI SU EVENTI E VARIABILI ALEATORIE DISCRETE ESERCIZI SU EVENTI E VARIABILI ALEATORIE DISCRETE Docente titolare: Irene Crimaldi 26 novembre 2009 Es.1 Supponendo che la probabilità di nascita maschile e femminile sia la stessa, calcolare la probabilità

Dettagli

13/04/2015. x k (X + Y) Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore. Tassi standardizzati

13/04/2015. x k (X + Y) Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore. Tassi standardizzati Relazione tra quantità indipendenti tra loro È il quoziente di due numeri Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore Suddividere una popolazione in due gruppi di soggetti con differenti

Dettagli

Variabili aleatorie discrete. Giovanni M. Marchetti Statistica Capitolo 5 Corso di Laurea in Economia

Variabili aleatorie discrete. Giovanni M. Marchetti Statistica Capitolo 5 Corso di Laurea in Economia Variabili aleatorie discrete Giovanni M. Marchetti Statistica Capitolo 5 Corso di Laurea in Economia 2015-16 1 / 45 Variabili aleatorie Una variabile aleatoria è simile a una variabile statistica Una variabile

Dettagli

Ψ PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) STATISTICA INFERENZIALE

Ψ PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) STATISTICA INFERENZIALE Ψ PSICOMETRIA Corso di laurea triennale (classe 34) STATISTICA INFERENZIALE STATISTICA INFERENZIALE CAMPIONE caratteristiche conosciute POPOLAZIONE caratteristiche sconosciute STATISTICA INFERENZIALE STIMA

Dettagli

CARRIER TEST. Scopri se sei portatore sano di malattie genetiche ereditarie

CARRIER TEST. Scopri se sei portatore sano di malattie genetiche ereditarie CARRIER TEST Scopri se sei portatore sano di malattie genetiche ereditarie Che cos è HORIZON HORIZON Carrier Test è un test di screening che permette di valutare se si è portatore sano di uno o più malattie

Dettagli

C.I. di Metodologia clinica

C.I. di Metodologia clinica C.I. di Metodologia clinica Modulo 5. I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Quali errori influenzano le stime? L errore casuale I metodi per la produzione delle informazioni

Dettagli

PROBABILITA. ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla.

PROBABILITA. ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla. PROBABILITA ESERCIZIO: In un urna ci sono 2 biglie rosse, 2 biglie bianche ed 1 biglia gialla. a) Si eseguono due estrazioni con rimessa, calcolare la probabilità che le biglie estratte abbiano lo stesso

Dettagli

Indici di validità di un test diagnostico

Indici di validità di un test diagnostico Indici di validità di un test diagnostico (accuratezza, capacità discriminante) Ogni test diagnostico binario, positivo-negativo, ha una quota di errore: rispettivamente falsi positivi e falsi negativi.

Dettagli

LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi Corso di laurea in Informatica e Bioinformatica

LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi Corso di laurea in Informatica e Bioinformatica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA LABORATORIO DI PROBABILITA E STATISTICA Docente: Bruno Gobbi Corso di laurea in Informatica e Bioinformatica 5 VARIABILI ALEATORIE DISCRETE LA VARIABILE BINOMIALE Sia n

Dettagli

PROBABILITA. Sono esempi di fenomeni la cui realizzazione non è certa a priori e vengono per questo detti eventi aleatori (dal latino alea, dado)

PROBABILITA. Sono esempi di fenomeni la cui realizzazione non è certa a priori e vengono per questo detti eventi aleatori (dal latino alea, dado) L esito della prossima estrazione del lotto L esito del lancio di una moneta o di un dado Il sesso di un nascituro, così come il suo peso alla nascita o la sua altezza.. Il tempo di attesa ad uno sportello

Dettagli

Esercizi su variabili aleatorie discrete

Esercizi su variabili aleatorie discrete Esercizi su variabili aleatorie discrete Esercizio 1. Data la variabile aleatoria discreta X, caratterizzata dalla seguente rappresentazione nello spazio degli stati: 1 0,25 X = { 0 0,50 1 0,25 calcolare

Dettagli

Matricola: Corso: 1. (4 Punti) Stimare la variazione del reddito quando il prezzo del prodotto finale raddoppia.

Matricola: Corso: 1. (4 Punti) Stimare la variazione del reddito quando il prezzo del prodotto finale raddoppia. Facoltà di Economia Statistica Esame 3-12/04/2010: A Cognome, Nome: Matricola: Corso: Problema 1. Per 5 imprese imprese è stato rilevato il reddito quinquennale medio (in milioni di euro), y, e il corrispondente

Dettagli

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes

Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Storia naturale di

Dettagli

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari

Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI

Dettagli

Leggi congiunte di variabili aleatorie

Leggi congiunte di variabili aleatorie eggi congiunte di variabili aleatorie CAPIT 6 6. FUNZINI DI DISTRIBUZINE CNGIUNTE Fino a ora abbiamo considerato unicamente le leggi di singole variabili aleatorie. Tuttavia, siamo spesso interessati a

Dettagli

Modelli matematici di fenomeni aleatori Variabilità e casualità

Modelli matematici di fenomeni aleatori Variabilità e casualità Modelli matematici di fenomeni aleatori Variabilità e casualità La casualità è alla base della scelta degli individui che compongono un campione ai fini di un indagine statistica. La casualità è alla base

Dettagli

L indagine campionaria Lezione 3

L indagine campionaria Lezione 3 Anno accademico 2007/08 L indagine campionaria Lezione 3 Docente: prof. Maurizio Pisati Variabile casuale Una variabile casuale è una quantità discreta o continua il cui valore è determinato dal risultato

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologie. Corso di Statistica Medica. Le distribuzioni teoriche di probabilità.

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologie. Corso di Statistica Medica. Le distribuzioni teoriche di probabilità. Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologie Corso di Statistica Medica Le distribuzioni teoriche di probabilità. La distribuzione di probabilità binomiale Corso di laurea in biotecnologie

Dettagli

ASSENTE ASSENTE ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO De Nisi Giada. Losito Alessandro. De Carolis Mascia. Galeotti Daniele. Iossa Francesca Maria

ASSENTE ASSENTE ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO De Nisi Giada. Losito Alessandro. De Carolis Mascia. Galeotti Daniele. Iossa Francesca Maria ESAME DI GENETICA MEDICA 18 GIUGNO 2015 De Nisi Giada 30 Losito Alessandro 28 De Carolis Mascia 27 Galeotti Daniele 21 Iossa Francesca Maria 28 Stronati Martina 25 Gigli Silvia 30 Caratelli Marco Zaro

Dettagli

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica ELT A-Z Docente: dott. F. Zucca Esercitazione # 3 1 Distribuzione di Bernoulli e Distribuzione Binomiale Esercizio 1 Sia n un intero maggiore

Dettagli

Distribuzione di Probabilità

Distribuzione di Probabilità Distribuzione di Probabilità Sia X variabile con valori discreti X 1, X 2,..., X N aventi probabilità p 1, p 2,..., p N ( i p i = 1) (X variabile discreta aleatoria, o stocastica, o casuale, random) Funzione

Dettagli

{ } corrisponde all uscita della faccia i-esima del dado. La distribuzione di probabilità associata ( )

{ } corrisponde all uscita della faccia i-esima del dado. La distribuzione di probabilità associata ( ) Università di Trento - Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio - 2017/18 Analisi Matematica 1 - professore Alberto Valli 2 foglio di esercizi 25 settembre 2017

Dettagli

Soluzioni degli esercizi proposti

Soluzioni degli esercizi proposti Soluzioni degli esercizi proposti.9 a La cardinalità dell insieme dei numeri,..., 0 n che sono multipli di 5 è 0n 5. Dunque, poiché siamo in una condizione di equiprobabilità, la probabilità richiesta

Dettagli

p k q n k = p n (k) = n 12 = 1 = 12 1 12 11 10 9 1 0,1208. q = 1 2 e si ha: p 12 (8) = 12 8 4

p k q n k = p n (k) = n 12 = 1 = 12 1 12 11 10 9 1 0,1208. q = 1 2 e si ha: p 12 (8) = 12 8 4 CAPITOLO QUARTO DISTRIBUZIONE BINOMIALE (O DI BERNOULLI) Molti degli esempi che abbiamo presentato nei capitoli precedenti possono essere pensati come casi particolari di uno schema generale di prove ripetute,

Dettagli

1 Ingredienti base del CDP. 2 Denizioni classica e frequentista. 3 Denizione assiomatica. 4 La σ-algebra F. 5 Esiti equiprobabili

1 Ingredienti base del CDP. 2 Denizioni classica e frequentista. 3 Denizione assiomatica. 4 La σ-algebra F. 5 Esiti equiprobabili 1 Ingredienti base del CDP 2 Denizioni classica e frequentista 3 Denizione assiomatica 4 La σ-algebra F 5 Esiti equiprobabili 6 Esperimento casuale 7 Probabilità condizionata Ingredienti base del CDP eventi

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2012/2013 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2012/2013 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2012/2013 Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Nome... N. Matricola... Ancona, 9 luglio 2013 1. Mario chiede al vicino di casa di

Dettagli