HYDROTHERMAL EPISODIC TREMOR
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- Claudio Lupi
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1 HYDROTHERMAL EPISODIC TREMOR in the C AMPI F LEGREI C ALDERA Danilo Galluzzo1, Mario La Rocca2 (1) INGV, Osservatorio Vesuviano, Napoli (2) Università della Calabria GNGTS 2016, LECCE
2 Sommario - Il monitoraggio sismico dell area vulcanica dei Campi Flegrei - L array ARF - Analisi del tremore idrotermale con tecniche di array - Esempi di segnali coerenti non classificati - Conclusioni e sviluppi futuri
3 La sismicità dei Campi Flegrei 2015/ Terremoti vulcano - tettonici Md max =2.5 0 km < Profondità < 2.8 km
4 Rete di monitoraggio sismico dei Campi Flegrei
5 Il Rumore sismico nell area dei Campi Flegrei Il rumore sismico nell area dei Campi Flegrei è molto elevato in un ampio intervallo di frequenze. Quest aspetto compromette l'individuazione e l analisi di eventi sismici caratterizzati da ampiezza piccola e inizio emergente.
6 Alcuni esempi di segnali sismici registrati in aree vulcaniche
7 L array ARF nei Campi Flegrei L Array ARF è stato installato nel 2010 ed ha acquisito con grande continuità segnali sismici negli ultimi 6 anni. L Array ARF è composto da 10 sensori LE3Dlite Lennartz (1 Hz). Per 4 sensori vengono acquisite le 3 componenti del moto. Per 6 sensori solo la componente verticale.
8 Un giorno di segnale sismico all array ARF Il rumore sismico e i transienti dovuti ad attività antropiche sono più forti nelle ore diurne
9 Metodi di Analisi: Tecniche di Array Semblance Beam Forming High Resolution Matrice Cross-spettrale
10 Un evento a bassa frequenz (LF) registrato ai Campi Flegrei Array ARF Rete Sismica Band Pass Filtered Signals Hz
11 Una sequenza di eventi a bassa frequenza è stata individuata il Frequency [Hz] Lo spettrgramma mostra che l energia di questi eventi è concentrata nella banda 1-5 Hz, con l'ampiezza massima a circa 2 Hz. Time [s]
12 Molti segnali coerenti sono stati individuati grazie alle analisi dei dati di array Il contenuto spettrale e le caratterstiche della forma d onda suggeriscono che la maggior parte di questi segnali sono piccoli eventi superficiali a bassa frequenza (LF).
13 Analisi con tecniche di di Array: Risultati ottenuti su un ora di segnale il (1/2) C > 0.6 Backazimuth [ ] Vapp 0.7 km/s
14 Analisi con tecniche di di Array: Risultati ottenuti su un ora di segnale il (2/2) C > 0.6 Backazimuth [ ] Vapp 0.7 km/s
15 Cosa si osserva alla Rete Sismica rispetto all array ARF? L uso congiunto dei segnali registrati dall array e dalla rete locale ha permesso di vincolare meglio la localizzazione della sorgente
16 La localizzazione degli episodi di tremore del Solfatara 5 13
17 altri segnali coerenti all'array ARF Nel corso degli anni sono state individuate decine di segnali coerenti visibili anche a molte stazioni della rete ma la cui classificazione rimane un dilemma: eventi naturali o artificiali?
18 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI Il livello di rumore di fondo limita la capacità di individuare segnali di bassa ampiezza con inizio emergente come il tremore vulcanico. L uso dell array è necessario per identificare segnali coerenti con inizio non impulsivo. Analizzando i segnali dell array ARF è stato possibile individuare il tremore idrotermale del , alcuni eventi LF ed altri segnali non classificati. L uso congiunto della rete sismica e dell array può migliorare il monitoraggio dell area dei Campi Flegrei. L uso degli array sismici sarà molto utile nell individuare ed analizzare la sismicità associata ad un eventuale risveglio dell attività vulcanica.
19 Bibliografia La Rocca, M. and D. Galluzzo (2012): "A seismic array in town at Campi Flegrei (Italy)", Seismological Research Letters, La Rocca, M. and D. Galluzzo (2015): "Seismic monitoring of Campi Flegrei and Vesuvius by stand-alone instruments, Annals of Geophysics, Vol 58, N.5, Del Pezzo E., Bianco F., Castellano M., Cusano P., Galluzzo D., La Rocca M., Petrosino S. (2013). Detection of Seismic Signals from Background Noise in the Area of Campi Flegrei: Limits of the Present Seismic Monitoring. Seismological Research Letters Volume 84, Number 2 March/April 2013 doi: / Saccorotti, G., Petrosino S., Bianco F., Castellano M., Galluzzo D., La Rocca M., Del Pezzo E., Zaccarelli L., Cusano P. (2007): Seismicity associated with the renewed ground uplift at Campi Flegrei Caldera, Italy, PEPI 165, 14-24, 2007.
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